PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Lunedì 19 Aprile 2010

PARTE  2

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17 Aprile 2010 10:40 LONDRA - dal corrispondente Leonardo Maisano - Sole 24 ore
Nick Clegg può diventare l'Obama di Gran Bretagna?

LONDRA – L'interrogativo che arrovella, ridotto ai minimi, ma davvero minimi, termini è questo: Nick Clegg può diventare il Barcak Obama di Gran Bretagna? L'idea, si fa per dire, l'ha buttata là un ospite, ipnotizzato dalla performance televisiva del leader Liberaldemocratico a confronto con il Tory David Cameron e con il premier laburista Gordon Brown.
Un'ora e mezza di show televisivo che ha sfondato tutte le categorie della politica britannica. Ha trasformato una corsa a due in una volata a tre; ha svelato a dieci milioni di spettatori che forme di lasse coalizioni o indefinite intese parlamentari non sono più un tabù; ha aggiunto una voce mediana fra manifesti elettorali che sono andati a trincerarsi nei rispettivi ridotti ideologici. Il New Labour riveduto, corretto e con più decise sfumature sociali, per Gordon Brown; New Conservative, ovvero recupero delle radici paternalistiche di Harold McMillan declinate con le punte meno aspre del thatcherismo, per David Cameron.
In realtà di nuovo non c'è molto, né da una parte né dall'altra, aggiustamenti programmatici che confondono invece di chiarire. La vera questione che si è aperta è se David Cameron possa rappresentare ancora il cambiamento e se lo possa rappresentare in maniera efficace. Nick Clegg gli ha tolto l'aura di modernità e ha indossato l'abito dell'innovatore, un outsider che dice cose largamente condivise sotto un' etichetta mai considerata prima. E, come notava lo spettatore, l'apparizione televisiva gli ha garantito un (mini) effetto Obama, che si sta rivelando potenzialmente rivoluzionario. Per votare i LibDem ci sono quindi tre motivi: sono loro la novità, propongono un manifesto più moderno e innovativo e hanno due leader con fortissimo ascendente sul pubblico. Di Clegg abbiamo detto, ma una parola va spesa a favore di Vince Cable il Cancelliere dello Scacchiere ombra della terza forza britannica. Se Clegg corre su Brown e Cameron, Cable corre sul titolare del Tesoro Alastair Darling e sull'aspirante tale, il Tory George Osborne. I sondaggi dicono che polverizza Osborne ed è un'incollatura dietro Darling. E questo conduce ad un'altra riflessione. L'elettorato considera l'economia il tema chiave per decidere il voto e la maggioranza crede che i laburisti siano più esperti e competenti dei conservatori. Non, necessariamente, dei LibDem che si trovano così con un'arma in più.
Per questi motivi la scena politica inglese è d'improvviso mutata, ma questo non significa affatto che Nck Clegg vincerà le elezioni e diverrà premier anche se un sondaggio di YouGov colloca i LibDem a quota 30 % a 3 punti dai conservatori (33) e due punti sopra il Labour (28). Uno scenario che se confermato lascerebbe ampio margine per una "vera" vittoria de LibDem. Ma probabilmente non sarà confermato essendo ancora negli occhi di tutti l'eco della sorprendente performance di giovedì. I liberaldemocratici resteranno, probabilmente, la terza forza del paese, ma nella prossima legislatura saranno, con ragionevole certezza, l'ago della bilancia di un parlamento senza maggioranza assoluta. E lo saranno con numeri importanti. Di tutto questo, Nick Clegg deve ringraziare se stesso, il partito, gli oppositori ma soprattutto la televisione che cinquant'anni dopo l'America ha preso un posto centrale nella vita politica inglese.

 

 

Grecia deciderà su aiuti Ue/Fmi entro poche settimane - stampa
reuters - sabato, 17 aprile 2010 10:46 ATENE
La Grecia deciderà entro poche settimane se attivare o meno il meccanismo di aiuti da parte dell'Unione Europea e del Fondo monetario internazionale. Lo ha detto al settimanale Newsweek il premier George Papandreou.
Atene inizierà i colloqui ufficiali con funzionari Ue e Fmi lunedì per chiarire i dettagli del deal che, con 45 miliardi di euro stimati nel primo anno, sarebbe il più grosso mai tentato se la Grecia lo attiverà.
"Dovremmo prendere una decisione sull'eventuale attivazione del meccanismo entro poche settimane", ha detto Papandreou al settimanale.
"Non abbiamo ancora preso una decisione ufficiale. Tutto quello che stiamo dicendo è prepariamo tutto così che se dovessimo premere il bottone, tutto sarà pronto", ha aggiunto.
Gli investitori ritengono che Atene sfrutterà la possibilità di attivare gli aiuti soprattutto dopo che il tentativo dei leader europei di dare i dettagli del piano per tranquillizzare i mercati non è riuscito a innescare una salita dei prezzi dei bond greci, il cui calo sta complicando il problema del deficit.

 

 

Usa: Autorita' Chiudono 8 Banche, Crack 2010 Salgono a 51
sabato, 17 aprile 2010 10:58 WASHINGTON
(AGI) - Washington, 17 apr. - Salgono a 51 i crack bancari negli Stati Uniti nel 2010. Nella notte le autorita' hanno dichiarato il fallimento di 8 istituti di credito per un attivo complessivo di oltre 6 miliardi di dollari. A chiudere i battenti sono tre banche della Florida, First Federal Bank of North Florida, AmericanFirst Bank e Riverside National Bank, la City Bank di Lynnwood nello Stato di Washington, le californiane Tamalpais Bank e Innovative Bank, la Butler Bank nel Massachussets, la Lakeside Community Bank nel Michigan.

 

 

Crisi: Draghi a Ministri, Non Desistete a Definizione Regole
sabato, 17 aprile 2010 - 11:33
(ASCA) - Madrid, 17 apr - ''Ho lanciato un messaggio ai ministri: non desistete''. Il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, sollecita i ministri economici ad andare avanti nella definizione delle nuove regole per il settore finanziario, che dovranno evitare il ripetersi di crisi. Lo ha spiegato lo stesso governatore, in un incontro con la stampa nella seconda giornata dei lavori dell'Ecofin. Draghi e' intervenuto alla riunione illustrando il lavoro che sta svolgendo il Financial Stability Board in vista del G20 a Wasghinton che si terra' la prossima settimana.

 

 

Crisi: Draghi, Con Nuove Regole Meno Profitti e Meno Rischi Per Banche
sabato, 17 aprile 2010 - 11:53
(ASCA) - Madrid, 17 apr - Con le nuove regole per le banche, in corso di definizione ''il sistema sara' meno redditevole, ci saranno meno profitti, ma anche meno rischi''. Lo ha affermato il governatore della Banca D'Italia, Mario Draghi, nella conferenza stampa sull'Ecofin. Draghi ha svolto una relazione per illustrare il lavoro che sta svolgendo il Financial Stability board in vista del G20 della prossima settimana a Washington. ''Questo e' l'obiettivo - ha aggiunto Draghi - rendere l'industria finanziaria piu' sicura e meno redditizia''.

 

 

Crisi: Draghi, Creare Mercato Derivati Con Regole Accettate Da Tutti
sabato, 17 aprile 2010 12:26 MADRID
(ASCA) - Madrid, 17 apr - Il mercato dei derivati deve essere trasparente. Per questo sono necessarie regole accettate da tutti per evitare i rischi che possono scaturire da questi strumenti finanziari. Lo ha affermato il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, nella conferenza stampa sull'Ecofin. Draghi ha illustrato lo stato dell'arte dei lavori del Financial Stability Board ed ha sottolineato l'importanza della ''cooperazione tra le giurisdizioni nella gestione della crisi''. Sui derivati, ha spiegato il governatore ''il lavoro portera' ad una definizione accettata sui derivati scambiabili sulle piattaforme elettroniche, in un mercato regolamentato e visibile. L'obiettivo - ha concluso - e' portare la trasparenza su un mercato ancora opaco''.

 

 

17 Aprile 2010 13:42 WASHINGTON - Sole 24 ore
Obama rilancia la riforma della finanza dal blog della Casa Bianca mentre il caso Goldman scuote Wall Street

Nel clima delle nuove polemiche e dell'accusa rivolta dalla Sec, la Consob americana, a Goldman Sachs, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, rilancia la riforma della finanza e critica i repubblicani che, dopo aver incontrato le lobby di Wall Street, a suo dire, hanno deciso di opporsi alla nuova legge per regolare gli operatori finanziari.
Nessuno parla di giustizia a orologeria, ma certo il nuovo scandalo, assieme al precedente su Lehman Brothers, rende l'argomento sempre più attuale e un'azione dell'Amministrazione sempre più urgente, come ha detto oggi Obama. Così, mentre prima erano i democratici a essere accusati di un eccesso di soggezione o vicinanza nei confronti dei big della finanza di Wall Street, ora sarà più dura per i repubblicani spiegare perché si oppongono alla riforma portata avanti dai democratici. La prossima, su questo fronte, pare essere la settimana decisiva.
«Il tema è troppo importante e i costi dell'inazione troppo grandi». Il presidente Obama così torna a spingere per una rapida approvazione della riforma del settore finanziario all'esame del Senato e accusa i repubblicani di aver diffuso false informazioni per spaventare l'opinione pubblica. «L'obiettivo è rendere Wall Street responsabile. Proteggeremo e daremo maggiori poteri ai consumatori nel nostro sistema finanziario. Questo è tutto che la riforma si propone», ha detto l'inquilino della Casa Bianca nel suo intervento settimanale alla radio.
Secondo Obama, la crisi si sarebbe potuta evitare se le banche e le grandi società quotate si fossero comportate in modo più responsabile e avessero fornito informazioni più trasparenti a consumatori, azionisti e autorità di controllo. «E se non cambiamo i meccanismi che ci hanno condotto alla crisi», ha aggiunto il presidente degli Stati Uniti, «saremo destinati a riviverla, questa è la verità. Chi si oppone alla riforma vuole lasciare i contribuenti al gancio se una crisi come questa dovesse ripresentarsi. Ma una cosa è certa: in un modo o nell'altro andremo avanti», ha concluso Obama.
Ieri, come raccontato sul blog della Casa Bianca, Obama aveva detto di sperare nell'approvazione bipartisan della nuova regolamentazione sulla finanza. Al suo fianco c'era il suo attuale consigliere principe, Paul Volcker, che ha un po' scalzato Larry Summers nel ruolo di gran tessitore delle leggi sulla finanza, e il vicepresidente Joe Biden.

 

 

Crisi: Da Ue Nessuna Decisione Su Tassa Banche
sabato, 17 aprile 2010 - 14:30
(ASCA) - Madrid, 17 apr - ''Nessuna decisione'' sulla tassa sulle banche, ipotesi che e' stata ventilata nel vertice dei ministri finanziari dell'Unione europea. La tassa, che dovrebbe servire per compensare le spese degli Stati per il sostegno agli istituti di credito durante la crisi e per finanziare un fondo preventivo, non e' stata sufficientemente discussa e comunque sono molti gli orientamenti negativi espressi. Lo ha riferito il presidente di turno dell'Ecofin, Elena Salgado, nella conferenza stampa finale. C'e' invece consenso, ha detto ''sull'andare avanti con le proposte del financial stability board''. Il presidente della Bce, Jean Claude Trichet, ha invitato ad usare ''molta prudenza'' sulla tassa. E' necessario, piuttosto, rispettare il lavoro di riforma delle norme di Basilea che renderanno il sistema finanziario piu' resistente''. La stessa linea del governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi che oggi ha ribadito: ''Questa tassa si aggiungerebbe alle nuove norme di Basilea ed e' opportuno valutare l'impatto complessivo. La tassa non avrebbe l'effetto di ridurre i rischi sistemici'' che invece e' l'obiettivo principale da raggiungere.

 

 

Goldman: l'Italiano Pellegrini Figura Chiave Accuse Sec
sabato, 17 aprile 2010 - 18:15
(AGI) - Houston, 17 apr. - E' l'italiano Paolo Pellegrini, ex manager del colosso degli hedge fund, John Paulson, ad aver incastrato la Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) , accusata di frode dalla Sec. Lo sostengono i media americani come il New York Post e la Cnbc. Il 53enne italiano e' stato il contatto della Paulson con il vice presidente della Goldman travolto dallo scandalo, Fabrice Tourre, e avrebbe fornito informazioni chiave alla Sec.

 

 

Goldman: Londra, Brown chiede indagine
domenica, 18 aprile 2010 - 14:57
(ANSA) - LONDRA, 18 APR - Una 'indagine speciale' sulle attivita' britanniche di Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) e' stata annunciata dal premier inglese Gordon Brown. Brown si e' detto scioccato per la bancarotta morale delle banche di investimento, per le quali ha chiesto regole piu' stringenti, oltre a una tassa globale sull'industria finanziaria. Secondo il Sunday Times pero' la Financial Service Authority (la Consob britannica) sta gia' indagando sulle attivita' di Goldman Sachs nella City in collegamento con la Sec.

 

 

Islanda: 7 Mln a Terra; Perdite Aeroporti Ue Per 136 Mln
domenica, 18 aprile 2010 19:44 BRUXELLES
(AGI) - Bruxelles, 18 apr. - Quasi 7 milioni di viaggiatori sono rimasti vittime dello stop dei voli e gli aeroporti europei hanno perso 136 milioni di euro per la nube di ceneri proveniente dal vulcano islandese che ha paralizzato il traffico aereo. Lo ha detto Olivier Jankovec, direttore generale dell'Aci Europe, l'organizzazione che raggruppa gli aeroporti, aggiungendo che 313 scali sono paralizzati e che l'impatto economico e' peggiore di quello derivato dall'attacco alle Torri Gemelle dopo l'11 settembre del 2001.

 

 

 
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..... Cina - Edizione Pechino ..... Giappone - Edizione Tokyo ..... India - New Delhi .....
 
 

 

Borsa di Tokyo negativa, il Nikkei affonda al di sotto di 11.000 punt
La Borsa di Tokyo ha chiuso anche oggi in forte ribasso. Il Nikkei ha perso l'1,7% a 10.908,77 punti ed il Topix l'1,8% a 970,84 punti. L'accusa di frode contro Goldman Sachs (US38141G1040) ha fatto scattare una pioggia di vendite anche sulla piazza finanziaria giapponese. Tra i bancari Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha perso il 3,1%, Mizuho Financial Group (JP3885780001) il 2,6% e Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) il 3,5%.
Tra gli esportatori Toyota (JP3633400001) ha perso l'1,9%, Honda (JP3854600008) l'1,2%, Canon (JP3242800005) il 2,3%, Panasonic (JP3866800000) l'1,7% e Sony (JP3435000009) lo 0,9%. Lo yen è salito oggi rispetto al dollaro ai suoi più alti livelli dallo scorso 25 marzo.
Il calo dei prezzi delle materie prime ha pesato sui titoli delle grandi holdings commerciali Mitsui & Co. (JP3893600001) ha perso il 3,6%, Mitsubishi Corp. (JP3898400001) il 2,3% e Sumitomo Corp. (JP3404600003) il 2,2%. Il prezzo del petrolio ha chiuso venerdì scorso a New York in calo del 2,4%, il prezzo del rame ha registrato inoltre a Londra il suo più forte declino da circa un mese.
KDDI (JP3496400007) ha chiuso in ribasso del 2,6%. Il secondo operatore giapponese di telefonia mobile ha tagliato le stime sul suo utile netto per l'esercizio terminato lo scorso 31 marzo.
Konami (JP3300200007) ha perso il 6,1%. Anche il produttore di videogiochi ha ridotto le stime sul suo utile per lo scorso esercizio.
Redazione Borsainside 08:34

 

 

Borsa: Shanghai in forte calo (-4%)
lunedì, 19 aprile 2010 09:48 PECHINO
(ANSA) - ROMA, 19 APR - Indici di borsa cinesi in forte calo, con il listino di Singapore che chiude a -4% per la stretta di Pechino sulla proprieta' immobiliare. L'indice Shanghai Composite Index cede il 4% a 3.004,16, il calo peggiore dal 31 agosto, e il sotto-indice relativo alle azioni del comparto immobiliare cede il 6% ai minimi di un anno dopo che il Consiglio di Stato cinese ha ordinato alle banche di non erogare piu' prestiti per acquisti di terza casa nelle citta' con rialzi eccessivi dei prezzi immobiliari.

 

 

Geithner: serve revisione bipartisan norme supervisione finanziaria
BlueTG.it - lunedì, 19 aprile 2010 - 9:54
Mentre a Wall Street tiene banco la vicenda della denuncia promossa dalla Sec nei confronti di Goldman Sachs con l’accusa di truffa ai danni degli investitori, il segretario al Tesoro Usa Timothy Geithner si è detto ieri “fiducioso” che il Congresso sappia superare le divisioni politiche ed arrivare a un’intesa bipartisan che consenta una revisione delle normative per la supervisione finanziaria.
Per Geithner è infatti necessario approvare un testo di legge che protegga i contribuenti da eventuali futuri salvataggi pubblici.

 

 

La Borsa di Shanghai sprofonda
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in forte ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso il 4,8% a 2.980,30 punti. Era dall'agosto dello scorso anno che il listino cinese non registrava un tale declino in una sola seduta. Durante il fine settimana il Governo cinese ha lanciato delle nuove misure volte a frenare la speculazione sul mercato immobiliare. L'accusa di frode contro Goldman Sachs (US38141G1040) è stata oggi a Shanghai solo un motivo in più per vendere. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso il 4,9%, Bank of China (CN000A0J3PX9) il 3,6%, China Construction Bank (CN000A0HF1W3) il 4%. Secondo quanto deciso dal Consiglio di Stato cinese le banche potranno sospendere la concessione di prestiti a chi acquista la terza casa. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha perso l'8,2% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) il 9,3%. In base alle nuove direttive di Pechino i governi locali potranno prendere delle misure temporanee per limitare il numero di immobili che acquista ogni singolo investitore entro un determinato periodo di tempo.
Nel settore dell'acciaio Baoshan Iron & Steel (CNE0000015R4) ha chiuso in calo del 6,7% e Angang Steel (CN0009082362) dell'8,1%. Tra i titoli dei produttori di cemento Anhui Conch Cement (CNE0000019V8) ha perso il 6,2% e Fujian Cement (CNE000000CQ8) il 5,5%. Le nuove misure annunciate dal Governo cinese dovrebbero condurre ad un calo della domanda di acciaio e cemento sul mercato domestico.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso del 2,1% a 21.405,17 punti. I settori bancario ed immobiliare hanno sofferto anche sulla piazza finanziaria della città costiera. Tra i bancari HSBC (GB0005405286) ha perso il 3,2% e Bank of Communications (CN000A0ERWC7) l'1,5%. Nel settore immobiliare Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha chiuso in calo del 2,7%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) del 2,7%, Sino Land (HK0083000502) del 2,5% e Henderson Land (HK0012000102) dell'1,7%. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha perso il 3,4%, Sinopec (CN0005789556) il 3,5% e CNOOC (HK0883013259) il 3,9%. Il prezzo del petrolio ha perso venerdì scorso a New York il 2,4%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso l'1,4%, il Taiex a Taipei il 3,2%, il Kospi a Seul l'1,7% e lo Straits Times a Singapore l'1,5%.
Redazione Borsainside 11:59

 

 

Cina: surplus capitali a 145 mld dlr
lunedì, 19 aprile 2010 12:29 PECHINO
(ANSA) - ROMA, 19 APR - Il surplus dei movimenti capitali verso la Cina e' aumentato di 7 volte nel 2009 fino a 144,8 miliardi di dollari dai 19 miliardi del 2008. Lo scrive la Bloomberg citando le autorita' cinesi, che avvertono di un probabile ulteriore afflusso di investimenti nel caso - probabile - di rialzo dei tassi d'interesse e apprezzamento dello yuan.

 

 

Islanda: Ue Pensa Ad Aiuti Eccezionali Per Compagnie Aeree
lunedì, 19 aprile 2010 - 12:55
(ASCA-AFP) - Bruxelles, 19 apr - L'Unione europea sta pensando di autorizzare gli stati membri a versare aiuti pubblici ''eccezionali'' alle compagnie aeree che in questi giorni stanno subendo pesanti perdite a causa del divieto di volo causato dalla nube del vulcano islandese. Lo ha annunciato un portavoce della Commissione europea.

 

 

G20, Francia: ripresa globale rischia di portare altri squilibri

lunedì, 19 aprile 2010 13:55 PARIGI
reuters - La ripresa globale rischia di peggiorare gli squilibri nel sistema economico e le nazioni del G20 potrebbero rivedere le loro strategie per affrontare il problema, secondo quanto riferisce un esponente del governo francese,
"Non vogliamo generare nuovi squilibri", ha detto l'esponente che vuole mantenere l'anonimato.
"Oggi c'è un rischio che la ripresa aumenti gli squilibri. I Paesi che erano in surplus resteranno in surplus e i Paesi che hanno bassi tassi di risparmio hanno ancora bassi tassi di risparmio", aggiunge.
"Avremo una serie di strategie nazionali... e potremmo discutere strategie alternative", dice.
I ministri del G20 si vedranno a Washington per la fine della settimana a margine degli Spring meeting di Fondo monetario e Banca Mondiale.

 

 

19 Aprile 2010 14:20 NEW YORK
GOLDMAN: CRISI O TEMPESTA IN UN BICCHIER D'ACQUA?
di WSI
Secondo molti analisti la reazione del mercato avra' vita breve, ma non per Jim Rogers, convinto che lo scandalo che vede coinvolta la piovra della finanza verra' usato come scusa per vendere. Vista correzione del 15-20%.
Questa volta Goldman Sachs potrebbe svolgere il ruolo di Lucifero, piuttosto che quello di Dio dei mercati.
Se e' vero che molti analisti sono convinti che la reazione del mercato allo scandalo Goldman Sachs sia come una tempesta in un bicchier d'acqua e pertanto presentera' delle opportunita' di guadagno, l'investitore miliardario Jim Rogers non e' affatto dello stesso avviso.
Il presidente di Rogers Holdings sostiene che i mercati siano destinati ad attraversare una fase di correzione. In un'intervista con l'emittente Usa CNBC, l'influente investitore ha detto che "un mercato che va su cosi' tanto e lo fa senza correzione non e' normale. Quando una cosa del genere succede, il mercato e' facile che sia destinato ad accusare una correzione del 15-20%".
Rogers pensa che le accuse di frode mosse dalla SEC contro l'istituto finanziario non provocheranno una correzione, bensi' fungeranno da catalizzatrici. "Quando i mercati sono pronti per una correzione, un evento di questo tipo e' la goccia che fa traboccare il vaso".
L'investitore guru non sembra sorpreso delle misure intraprese dall'autorita' di controllo dei mercati Usa. Rogers ha infatti sottolineato che questo tipo di indagini sono molto comuni dopo una crisi finanziaria, citando il caso dello scoppio della bolla Internet.

 

 

Usa: a Marzo Superindice Economia +1,4%. Sopra Attese
lunedì, 19 aprile 2010 16:15 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 19 apr - Nel mese di marzo il superindice dell'economia Usa e' salito dell'1,4% dallo 0,4% del mese precedente. Il dato e' sopra il consensus degli analisti (+1,1%). Tra le componenti dell'indice, in progresso il numero medio delle ore lavorate, in calo gli ordini del settore manifatturiero.

 

 

Banca mondiale verso aumento capitale, ancora tensioni su quote
reuters - lunedì, 19 aprile 2010 - 17:04
di Lesley Wroughton
Si profilano colloqui spinosi tra i leader finanziari che si incontreranno a Washington nei prossimi giorni, alle prese con diverse opinioni su come concedere ulteriore potere di voto in seno alla Banca Mondiale a favore ai paesi emergenti.
Le discussioni sulla Banca Mondiale potrebbero dare un assaggio di nuovi scontri sull'equilibrio dei poteri all'interno del Fondo monetario internazionale.
La Banca mondiale è pronta per varare un aumento di capitale da 3,5 miliardi di dollari - il primo in più di vent'anni di vita dell'istituzione - con fondi in arrivo sia dai paesi ricchi sia dagli emergenti. Questa iniezione di fondi dovrebbe aiutarla a ricostruire il suo arsenale dopo i numerosi prestiti concessi durante la crisi.
Lo spostamento di una piccola quota dei poteri di voto, che dovrebbe generare un ulteriore aumento di capitale da 1 miliardo di dollari, è collegata con l'aumento di capitale, ma presenta maggiori difficoltà e richiederà difficili trattative tra industrializzati ed emergenti.
Lo scorso anno i capi di Stato e di governo del Gruppo dei Venti si sono accordati a Pittsburgh per effettuare uno spostamento del 3% dei poteri di voto all'interno della Banca Mondiale e di almeno 5% nel Fondo monetario internazionale.
I paesi emergenti però avevano chiesto la riallocazione del 6% dei diritti di voto all'interno della Banca e, allo stesso tempo, temono che anche una modifica per solo il 3% possa essere difficile da portare a casa.
"Non penso che otterremo più del 3%" ha detto a Reuters un funzionario brasiliano.
Il G20 ha spinto perchè un accordo sui poteri di voto arrivi questa settimana, all'incontro della Banca mondiale, in modo da coincidere con l'aumento di capitale, mentre le novità sul Fondo dovrebbero essere decise all'inizio del prossimo anno.
"Gli azionisti si stanno accordando su un aumento di capitale. Penso che si guardi a una cifra intorno a 3,5 miliardi di dollari" ha detto il presidente della Banca Robert Zoellick in un'intervista a Reuters. "Questo mi sembrerebbe un buon risultato".
Zoellick riconosce però che, mentre è stato capace di trovare un compromesso sull'aumento di capitale convincendo i paesi emergenti ad alzare le loro contribuzioni, il passaggio nelle quote dei membri è una decisione su cui non può incidere.
"E' una decisione per gli azionisti sulla quale ho meno leve perchè spetta a loro decidere" dice Zoellick.
Il presidente della Banca mondiale si dice, comunque, cautamente fiducioso sulla possibilità di un'intesa entro questa settimana sulla riallocazione di almeno il 3% delle quote dai paesi industrializzati a quelli emergenti.
"Credo che gli azionisti siano impegnati [su questo obiettivo] ma è un processo spinoso", dice il presidente della World Bank.

 

 

lunedì, 19 aprile 2010 17:44 ATENE

Grecia: Nuovi Record Negativi Per Bond. Alle Stelle Premio Su Default
(ASCA) - Roma, 19 apr - L'arrivo ad Atene della delegazione del Fondo Monetario Internazionale e dell'Unione Europea per discutere i dettagli dell'aiuto finanziario alla Grecia non ha sortito alcun effetto sulla dinamica del rischio di credito del paese ellenico. La situazione e' decisamente peggiorata rispetto a venerdi' scorso. Lo spread tra il rendimento dei titoli decennali tedeschi e quello dei titoli greci e' salito fino a 469,70 punti, il nuovo massimo storico dall'ingresso di Atene nell'Eurozona. Secondo paese piu' rischioso l'Irlanda con uno spread di 147 punti, poi il Portogallo a 145 punti, l'Italia a 86 punti e la Spagna a 76 punti. In deciso aumento la probabilita' di ''default'' della Grecia, sul mercato dei Cds (premi assicurativi contro il default degli emittenti di bond), per assicurare 10 milioni di euro di titoli di stato greci bisogna pagare un premio di 462 mila euro con un probabilita' di default pari al 32% nuovo picco storico. Peggio della Grecia stanno solo Ucraina, Argentina e Venezuela. Oggi, il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, ha detto, secondo quanto riporta il sito greco Euro2Day, che con Atene si discutera' anche dell'introduzione di nuove misure di contenimento della spesa pubblica. Juncker ha nuovamente ribadito l'impegno dei paesi dell'Eurozona a fornire il necessario supporto finanziario non appena Atene lo dovesse richiedere. ''Siamo preoccupati che il mercato non sia ancora convinto del sostegno dell'Eurozona'', ha proseguito il numero uno dell'Eurogruppo cercando di rassicurare sulla posizione di Berlino, ''in caso di necessita' la Germania aiutera' la Grecia''.

 

 

lunedì, 19 aprile 2010 18:04 BRUXELLES

Bce: Nel 2009 Utile Netto Sale a 2,25 Mld Da 1,32 Mld Nel 2008
(ASCA) - Roma, 19 apr - La Banca Centrale Europea ha chiuso il 2009 con un utile netto di 2,25 miliardi di euro contro 1,32 miliardi del 2008. E' quanto riporta il bilancio 2009 pubblicato oggi. Per cio' che attiene alle plusvalenze non realizzate imputate a conti di rivalutazione, l'apprezzamento dell'euro nei confronti di dollaro e yen ne ha comportato una diminuzione complessiva di 1,5 miliardi di euro, mentre l'incremento significativo del prezzo dell'oro registrato nel corso dell'anno ha determinato un aumento di 2,0 miliardi di euro. Nel 2009 gli interessi attivi netti si sono ridotti, passando da 2.381 a 1.547 milioni di euro, in particolare per effetto di due fattori: (a) la diminuzione degli interessi attivi derivanti dall'allocazione delle banconote in euro all'interno dell'Eurosistema, riconducibile soprattutto a un tasso marginale sulle operazioni di rifinanziamento principali dell'Eurosistema mediamente piu' contenuto nel 2009 e (b) il calo degli interessi attivi netti sulle riserve uffi ciali, ascrivibile soprattutto ai piu' modesti tassi di interesse sulle attivita' denominate in dollari statunitensi registrati in media nel corso dello stesso anno. Nel 2009 gli utili netti realizzati su operazioni finanziarie sono aumentati rispetto all'esercizio precedente, passando da 662 a 1.103 milioni di euro, a causa principalmente: (a) dei piu' elevati utili netti realizzati sulle vendite di titoli effettuate nel 2009 e (b) dei piu' elevati utili realizzati sulle vendite di oro, ascrivibili all'effetto congiunto del signifi cativo rialzo del relativo prezzo e del maggiore volume delle vendite effettuate nel corso dello stesso anno. Rispetto all'esercizio precedente, nel 2009 le spese di amministrazione totali della BCE, inclusi gli ammortamenti, sono aumentate da 388 a 401 milioni di euro.

 

 

Borse europee negative, Milano e Zurigo le peggiori
I principali listini azionari europei hanno chiuso anche oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,3%, il DAX a Francoforte lo 0,3%, il CAC40 a Parigi lo 0,4%, il FTSE MIB a Milano l'1% e lo SMI a Zurigo l'1,3%. I titoli delle linee aeree hanno guidato la lista dei ribassi. Air France-KLM (FR0000031122) ha perso il 2,9%, British Airways (GB0001290575) l'1,4% e Lufthansa (DE0008232125) il 2,6%. A causa dell'eruzione del vulcano del ghiacciaio di Eyjafallajökull in Islanda sono stati cancellati anche oggi in tutta Europa migliaia di voli.
L'accusa di frode contro Goldman Sachs (US38141G1040) ha pesato ancora sui bancari. Barclays (GB0031348658) ha perso lo 0,8%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 2,6%, BNP Paribas (FR0000131104), Crédit Agricole (FR0000045072) l'1,3%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) l'1,2%, Banco Santander (ES0113900J37) lo 0,8% e UBS (CH0024899483) il 2%. L'inchiesta su Goldman Sachs si estenderà probabilmente anche nel Regno Unito ed in Germania. Il premier britannico Gordon Brown ha criticato durante il fine settimana la banca d'affari statunitense definendo le sue pratiche una "bancarotta morale".
Male anche i minerari. Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso l'1,5%, BHP Billiton (GB0000566504) l'1,6%, Vedanta (GB0033277061) il 2% e Xstrata (GB0031411001) lo 0,9%. Il prezzo del rame è sceso oggi ai suoi più bassi livelli delle ultime tre settimane.
Philips (NL0000009538) ha chiuso in rialzo del 3,3%. Il conglomerato olandese ha annunciato oggi dei dati di bilancio migliori delle attese del mercato.
BT Group (GB0030913577) ha guadagnato lo 0,2%. J.P. Morgan ha alzato il suo rating sul titolo dell'operatore telefonico da "Neutral" ad "Overweight".
E.ON (DE0007614406) ha guadagnato lo 0,5%. Deutsche Bank ha alzato il suo rating sul titolo del colosso delle utilities da "Hold" a "Buy".
Redazione Borsainside 18:27

 

 

Bce vede rischi su stabilità per utili delle banche
reuters - lunedì, 19 aprile 2010 19:54 BRUXELLES
Le banche della zona euro stanno ancora affrontando grandi rischi, anche se gli utili sono ripartiti nel 2009, grazie al balzo del comparto investment banking, secondo la Banca centrale europea.
"Senza considerare il miglioramento degli utili delle banche della zona euro nel 2009, la prospettiva per la stabilità del sistema bancario nella zona è offuscata da rischi significativi", sottolinea la Bce nel suo bollettino annuale relativo al 2009.
Gli incrementi delle perdite su crediti potrebbero tenere i profitti delle banche sotto pressione per un po' di tempo, mentre i tassi di interesse - la principale fonte di ricavi delle banche - potrebbero subire contraccolpi se il rendimento della curva si appiattisce, mette in guardia la banca centrale.
"Ci sono ragioni per essere cauti sulla durata della recente ripresa dei profitti bancari, considerato che il contesto straordinario di sostegno alle attività dell'investment banking non dovrebbe continuare a seguito della normalizzazione delle condizioni di mercato".
Secondo la Bce, un'uscita troppo veloce dai piani di supporto governativo, potrebbe lasciare gli istituti vulnerabili a choc esterni qualora le banche non avranno riconquistato forza finanziaria sufficiente.

 

 

Bce: Definire Strategie Chiare Di Risanamento Dei Conti Pubblici
lunedì, 19 aprile 2010 - 20:21
(ASCA) - Roma, 19 apr - Netto peggioramento dei conti pubblici nel 2009 a causa della recessione e delle misure di sostegno introdotte a sostegno dell'economia reale e del settore finanziario. E' questo il lascito della crisi in Europa. Il rapporto deficit/pil dell'Eurozona e' salito dal 2% del 2008 al 6,4% del 2009. Cosi' la Banca centrale europea, nella relazione al proprio bilancio d'esercizio 2009, invita a ''misure correttive'' dei bilanci pubblici ed a stabilire ''con chiarezza strategie di uscita dalle misure di stimolo fiscale e strategie di risanamento dei conti per il prossimo futuro, ponendo in primo piano le riforme della spesa''.

 

 

19 Aprile 2010 20:30 NEW YORK
SETTORE AEREO: IL VULCANO COSTERA' PIU' DELL'11/9
di WSI
La stima arriva dal commissario ai trasporti Ue. La Iata se la prende con i governi d'Europa e ribadisce: persi $250 milioni al giorno. Capitalizzazioni in ritirata: Ryanair la peggiore. EasyJet limita i danni. Societa' Usa: persi $20 milioni al giorno.
Le ceneri vulcaniche che hanno messo a terra da cinque giorni gli aerei che avrebbero dovuto attraversare i cieli del Vecchio Continente potrebbero costare care al settore.
A tracciare un bilancio, che si preannuncia peggiore di quello registrato con l'attacco alle torri gemelle, e' stato il commissario ai trasporti dell'Unione Europea Siim Kallas: "le conseguenze di questo evento senza precedenti potrebbero andare ben oltre quanto avvenuto dopo l'11 settembre del 2011. il punto e' che le compagnie non sono pronte a subire un simile scenario", ha detto.
La Commissione Europea, date le "circostanze eccezionali", sta pensando di utilizzare gli stessi strumenti di aiuto alle compagnie aeree che vennero usati proprio all'indomani dell'11 settembre. Lo ha detto il commissario alla concorrenza, Joequin Almunia.
Le societa' del settore, intanto, fanno i conti delle loro perdite. In in termini di ricavi, Ubs stima che ogni giorno vadano in fumo solo tra le compagnie europee 60 milioni di euro ($81 milioni).
Le flessioni si fanno sentire anche in termini di capitalizzazione. Da quando lo stop ai cieli e' in atto, Ryanair ha perso un valore di mercato di $714 milioni. Come risulta dal grafico riportato a fianco, seguono nella classifica Lufthansa (-$511 milioni), Air France-KLM (-$339 milioni), British Airways (-$280 milioni) e Iberia (-$196 milioni). A limitare i danni e' EasyJet con una perdita di capitalizzazione pari a $175 milioni.
Secondo i calcoli di Robert Herbst, analista e fondatore di AirlineFinancials.com, le cinque maggiori compagnie aeree americane, Delta Air Lines , United Airlines di UAL Corp, American Airlines di AMR Corp, Continental Airlines e US Airways, stanno perdendo nel complesso $21.9 milioni al giorno.

 

 

Borse dell'Europa dell'Est negative, Mosca -2,5%
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso anche oggi in ribasso.
L'indice RTS ha perso a Mosca il 2,5% a 1.601,67 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a venerdì ma sono rimasti al di sotto della media. Sul mercato azionario russo ha pesato anche oggi il calo dei prezzi delle materie prime. Il prezzo del petrolio è caduto nel pomeriggio a New York al di sotto di $81, il prezzo del rame è sceso ai suoi più bassi livelli delle ultime tre settimane. Tra i titoli del listino russo Sberbank (RU0009029540) ha perso il 2,5%, LUKoil (RU0009024277) il 4% e Norilsk Nickel (RU0007288411) il 5,6%. Gazprom (RU0007661625) ha perso a San Pietroburgo il 3,6% a RUB 175,53.
Il BUX a Budapest ha perso il 3% a 23.863,82 punti. L'insicurezza causata dall'accusa di frode contro Goldman Sachs (US38141G1040) e dalla situazione della Grecia ha fatto scattare una pioggia di vendite anche sul mercato azionario ungherese. Tutti i titoli di maggior peso del BUX hanno chiuso in forte calo. OTP Bank (HU0000061726) ha perso il 2,7%, MOL (HU0000068952) il 3%, Magyar Telekom (HU0000016522) il 4,1% e Gedeon Richter (HU0000067624) il 2,8%.
Il PX a Praga ha perso lo 0,7% a 1.285,90 punti. NWR (NL0006282204) ha chiuso in calo del 3,3%. Erste Group ha tagliato il suo rating sul titolo del produttore di carbone a "Hold". Tra gli altri titoli del listino ceco Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha perso l'1,5% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,9%. Komercni Banka (CZ0008019106) e Erste Group Bank (AT0000652011) hanno guadagnato rispettivamente lo 0,5% e lo 0,2%.
Il WIG a Varsavia ha perso il 2,3% a 42.889,93 punti. Diciotto dei venti titoli di maggior peso del listino polacco hanno chiuso in ribasso. Tra i bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il 2,5%, BZW Bank (PLBZ00000044) il 2,6%, BRE Bank (PLBRE0000012) il 4,2% e PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 2,5%. Asseco Poland (PLSOFTB00016) ha perso il 5,8%. La principale impresa IT dell'Europa dell'Est ha ridotto il prezzo d'emissione dei suoi nuovi titoli da KPN 60 a KPN 54.
Redazione Borsainside 21:31

 

 

Borse dell'America Latina: Sale solo Buenos Aires
La maggior parte borse dell'America Latina ha chiuso ieri in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso lo 0,5% a 69.097,58 punti. L'incertezza causata dall'accusa di frode contro Goldman Sachs (US38141G1040) ha pesato ancora sui bancari. Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) ha perso l'1,2% e Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) lo 0,9%. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso lo 0,7%. Il prezzo del rame è sceso ieri ai suoi più bassi livelli delle ultime tre settimane. Nel settore dell'acciaio Gerdau (BRGGBRACNPR8) ha perso il 2,2% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 2,5%. Dopo aver perso la scorsa settimana il 6,5% Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) è rimbalzato ed ha chiuso in rialzo dell'1,8%.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello 0,5% a 33.439,77 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha perso l'1,3%, Cemex (MXP225611567) l'1,4% e Grupo Mexico (MXP370841019) lo 0,3%. Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) ha guadagnato lo 0,1%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il General a Lima ha perso lo 0,1% e il Colcap a Bogotà lo 0,7%. Il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,9%. L'IPSA a Santiago del Cile ha chiuso invariato. La Borsa di Caracas è rimasta ieri ferma.
Redazione Borsainside 00:32


 

 

 
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WALL STREET: FUTURES USA NEGATIVI, CITIGROUP NON BAST

19 Aprile 2010 15:00 NEW YORK - WSI
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Miglior risultato per la banca dal secondo trimestre 2007. Ma l'effetto Goldman non si esaurisce per quanto i derivati abbiano ridotto le loro perdite. Petrolio e oro ancora giu'.
I risultati sopra le stime di Citigroup non bastano per esaurire l'effetto Goldman sui futures americani. A mezz'ora dall'avvio delle contrattazioni i derivati continuano a scambiare in territorio negativo (vedi quotazioni a fondo pagina), facendo pensare dunque a un'apertura con il segno meno.

La seduta sara' infatti condizionata anche oggi dall'annuncio arrivato venerdi' scorso dell'accusa di frode della Sec su Goldman Sachs. Tutti i finanziari ne verranno ancora una volta condizionati, tanto piu' che l'organo di sorveglianza della Borsa Usa starebbe investigando sulle transazioni in prodotti strutturati realizzate da altri big del settore, inclusi Deutsche Bank, Ubs e Merrill Lynch. L'obiettivo e' capire se anche altre istituzioni finanziarie hanno omesso informazioni rilevanti su tali prodotti a scapito degli investitori, proprio come avrebbe fatto Goldman.

Citigroup intanto ha messo a segno il miglior trimestre dal 2007 con utili che anno raggiunto i $4.4. miliardi, pari a $0.15 per azione.

La vicenda Goldman mette in secondo piano la stagione delle trimestrali. Anche questa sara' infatti una settimana particolarmente ricca. A mercati chiusi oggi tocca a Ibm, domani alla stessa Goldman insieme a Apple e Coca Cola.

Gia' pubblicati i conti del gruppo di giocattoli Hasbro: benefici fiscali e ricavi sostenuti in tutte le categorie di prodotti hanno aiutato i profitti (triplicati a $0.40 per azione da $0.14 dello stesso periodo dell'anno scorso). Il produttore di Transformers ha anche avviato un riacquisto di azioni proprie per $625 milioni.

Nel comparto farma, Eli Lilly ha registrato nel primo trimestre dell'anno profitti in calo del 5% e ha anche tagliato l'outlook sull'intero anno. Gli utili hanno comunque battuto di $0.03 per azione le stime degli analisti.

Nel settore dei servizi petroliferi, Halliburton ha registrato utili trimestrali in calo ($0.23 per azione da $0.42 dello stesso periodo dello scorso anno), non riuscendo cosi' a centrare le previsioni di Wall Street ($0.26).

Da monitorare ancora una volta il comparto aereo, messo a tappeto dalle ceneri del vulcano islandese. Secondo il commissario ai trasporti della Ue lo stop nei cieli potrebbe avere un impatto economico per il settore peggiore rispetto a quello dell'11 settembre 2001. La Iata (International Air Transport Association) ha nel frattempo criticato la gestione del caso da parte dei vari governi nel vecchio continente definando la situazione "european mess" (un casino europeo). La critica e' arrivata dal numero uno dell'associazione Giovanni Bisignani.

Sul fronte macro, alle 16:00 ora italiana e' atteso il dato sul Superindice di marzo.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio scivolano sui minimi di tre settimane. I futures con consegna maggio si muovono in ribasso di $2.28 attestandosi a quota $81.11 al barile (-2.13%). Sul valutario la moneta unica scivola per la seconda volta in sei giorni portandosi a quota $1.3426 (-0.46%). L'oro cede di $3.20 (-0.28%) in area $1133.70 circa. Il rendimento sul benchmark decennale si attesta al 3.7800% rispetto al 3.7700% di venerdi'.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 perde 5.90 punti (-0.50%) a 1184.40.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 scivola di 5 punti (-0.25%) a quota 2004.75.

Il contratto sull'indice Dow Jones scambia in calo di 47.00 punti (-0.43%) a 10938.00.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

WALL STREET: GIU', CITI CORRE, GOLDMAN NO

19 Aprile 2010 17:49 NEW YORK - WSI
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Esaurito l'effetto positivo della trimestrale della banca, che continua a essere comprata. Vendite per l'istituto accusato di frode dalla Sec. Il numero uno Blankfein ai dipendenti: difenderemo la nostra reputazione. Giu' oro e greggio.
La prima seduta della settimana, partita in leggero calo, sembrava pronta a colorarsi di verde ma a due ore e mezzo dal suono della campanella gli indici sono negativi. L'effetto Goldman ha dunque la meglio.

I conti superiori alle attese di Citigroup e il dato record relativo al Superindice di marzo hanno gia' esaurito il loro effetto positivo.

Il Dow perde lo 0.20% a 10998 (-20 punti), il Nasdaq cede lo 0.94% a 2458 (-24 punti) mentre l'S&P 500 scivola dello 0.53% a 1186 (-7 punti).

Gli operatori continuano a guadardare al caso Goldman, da quando venerdi' scorso la banca e' stata accusata di frode dalla Sec. Ci si aspetta infatti che nuovi istituti possano entrare nel mirino delle autorita' con le stesse accuse. Il titolo perde l'1.38% dopo aver lasciato sul terreno circa il 13% nella scorsa giornata di borsa.

L'organo di sorveglianza della Borsa Usa starebbe investigando sulle transazioni in prodotti strutturati realizzate da altri big del settore, inclusi Deutsche Bank, Ubs e Merrill Lynch. L'obiettivo e' capire se anche altre istituzioni finanziarie abbiano omesso informazioni rilevanti su tali prodotti a scapito degli investitori, proprio come avrebbe fatto Goldman.

Fitch ha confermato il rating sulla banca mentre circolano voci che gli executive di Goldman Sachs siano convinti di esser finiti "nella parte del cattivo nella campagna dell'amministrazione Obama per la riforma delle regole finanziarie". E' quanto riportato dalla rivista online Politico che cita una fonte. Sulle pagine web della rivista c'e' pubblicato un messaggio voce che il capo di Goldman Lloyd Blankfein ha lasciato sulle segreterie telefoniche dei dipendenti: "stiamo facendo i passi necessari per difendere la nostra reputazione", ha detto.

Il rappresentante democratico Barney Frank, presidente della Commissione servizi finanziari della Camera, ha detto ai microfoni di Cnbc che il caso Goldman potrebbe aiutare l'amministrazione Obama a premere l'acceleratore sulla riforma finanziaria.

Citigroup (+4.7%) festeggia intanto il miglior trimestre dal 2007 con utili che anno raggiunto i $4.4. miliardi, pari a $0.15 per azione.

La vicenda Goldman mette in secondo piano la stagione delle trimestrali. Anche questa sara' infatti una settimana particolarmente ricca. A mercati chiusi oggi tocca a Ibm, domani alla stessa Goldman insieme a Apple e Coca Cola.

Gia' pubblicati i conti del gruppo di giocattoli Hasbro (+1.18%): benefici fiscali e ricavi sostenuti in tutte le categorie di prodotti hanno aiutato i profitti (triplicati a $0.40 per azione da $0.14 dello stesso periodo dell'anno scorso). Il produttore di Transformers ha anche avviato un riacquisto di azioni proprie per $625 milioni.

Nel comparto farma, Eli Lilly (+0.06%) ha registrato nel primo trimestre dell'anno profitti in calo del 5% e ha anche tagliato l'outlook sull'intero anno. Gli utili hanno comunque battuto di $0.03 per azione le stime degli analisti.

Nel settore dei servizi petroliferi, Halliburton (-0.35%) ha registrato utili trimestrali in calo ($0.23 per azione da $0.42 dello stesso periodo dello scorso anno), non riuscendo cosi' a centrare le previsioni di Wall Street ($0.26).

Da monitorare ancora una volta il comparto aereo, messo a tappeto dalle ceneri del vulcano islandese. Secondo il commissario ai trasporti della Ue lo stop nei cieli potrebbe avere un impatto economico per il settore peggiore rispetto a quello dell'11 settembre 2001. La Iata (International Air Transport Association) ha nel frattempo criticato la gestione del caso da parte dei vari governi nel vecchio continente definando la situazione "european mess" (un casino europeo). La critica e' arrivata dal numero uno dell'associazione Giovanni Bisignani.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio restano sui minimi di tre settimane. I futures con consegna maggio si muovono in ribasso di $1.95 attestandosi a quota $81.29 al barile (-1.95%). Sul valutario la moneta unica scivola a quota $1.3461 (-0.31%). L'oro cede di $1.95 (-0.17%) in area $1135 circa. Il rendimento sul benchmark decennale si attesta al 3.7800% rispetto al 3.7700% di venerdi'.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

WALL STREET: RESISTE SOSPINTA DA BANCHE E IBM

19 Aprile 2010 22:00 NEW YORK - WSI
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Il caso Goldman indebolisce i bancari, ma New York snobba i pessimisti. Brutto colpo per le commodity: greggio arretra a $81, oro sui minimi di due settimane. Effetto vulcano sul settore aereo. Palm punita, bene IBM. GM restituira' $4.7 mld
Con una discreta accelerazione nel pomeriggio i listini si sono riportati in territorio positivo, favoriti dai guadagni delle banche e di alcuni big che riporteranno i conti fiscali in settimana, tra cui International Business Machines.

Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.67% in area 11092.05, il Nasdaq ha ceduto un marginale 0.05% a quota 2480.11, l'S&P 500 ha invece registrato un rialzo dello 0.45% a 1197.52 punti.

I mercati sono stati depressi per maggior parte della seduta odierna, nonostante i conti superiori al previsto di Citigroup e ai segnali positivi giunti dal fronte macroeconomico. Tutto cio' dopo che venerdi' i listini sono caduti vittima della peggiore seduta da febbraio.

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Nelle sale operative si e' temuto per l'impatto che avranno sul mercato le accuse di frode mosse dalla SEC contro Goldman Sachs, ma la prima reazione di Wall Street sembra decisamente positiva (la Sec non ha abbastanza armi per buttar giu' la potente banca newyorkese). Nel frattempo i prezzi del petrolio sono scivolati in area $81 al barile, messi sotto pressione dalle prospettive di un indebolimento della ripresa economica, in parte a causa dello scandalo Goldman, ma sopratutto per le implicazioni che avranno i ritardi dei voli in Europa.

La maggior parte degli aeroporti del Vecchio Continente sono ancora chiusi per colpa della cenere presente nei cieli e sollevata dall'eruzione di un vulcano in Islanda. Sell-off anche sull'oro, con i contratti con scadenza maggio che sono scivolati sui minimi di due settimane.

L'indice CBOE della volatilita', considerato la cifra piu' attendibile per misurare il livello di paura dei mercati, e' salito sino a toccare quasi i 20 punti, prima di retrocedere sotto quota 19.

Oggi era in calendario solo un dato macroeconomico di rilievo, il superindice, che ha fatto un balzo record dell'1.4% in marzo, sopra le attese.

A livello settoriale le banche hanno iniziato a recuperare terrenonelle ultime ore di contrattazioni, ma Bank of America e JP Morgan hanno chiuso comunque in rosso, schiacciate nei bassifondi del Dow. Il benchmark XLF ha guadagnato lo 0.9%.

Tuttavia alcuni analisti hanno detto di rimanere rialzisti sul comparto, anche dopo lo scandalo Goldman: il target price di Bank of America e' stato alzato da almeno 5 broker differenti.

Intanto Citigroup ha registrato un progresso di quasi il 6% dopo che l'istituto ha battuto nettamente le attese sia sul fronte del fatturato che dei profitti.

I titoli Goldman Sachs recuperano solo una piccola fetta delle perdite pesanti accumulate venerdi', con Wall Street che continua a interrogarsi sulle implicazione che avra' l'accusa di frode negli investimenti sui mutui subprime avanzata dall'autorita' di controllo dei mercati. Gli analisti di FBR hanno rimosso i titoli della banca dalla loro Top Picks list. Ancora non e' dato conoscere i parametri nel dettaglio delle indagini, ma anche in Gran Bretagna e Germania stanno prendendo in considerazione muovere accuse contro la casa d'affari.

Gli utili societari all'infuori della sfera finanziaria hanno offerto uno spunto per gli acquisti. Il gigante farmaceutcio Eli Lilly ha fatto meglio del previsto con un utile per azione pari a $1.13, anche se ha avvertito che la riforma del sistema di assistenza sanitaria potrebbe ridurre il fatturato.

Avanzano le azioni di Halliburton, dopo che la seconda maggiore azienda di servizi petroliferi al mondo ha riportato un calo del 46% dei profitti a causa della debolezza della domanda proveniente dall'America Latina. I titoli IBM corrono in vista della presentazioni delle cifre trimestrali, che avverra' oggi a mercati chiusi.

Un'altra seduta sull'ottovolante per Palm. Uno dei principali dirigenti ha rassegnato le sue dimissioni e diversi analisti hanno sollevato dubbi circa l'evenutale acquisizione della societa'. Intanto la casa automobilistica General Motors ha annunciato che restituira' al governo $4.7 miliardi di prestiti prima del previsto.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio restano sui minimi di tre settimane. I futures con consegna maggio si muovono in ribasso di $1.79 attestandosi a quota $81.45 al barile. Sul valutario la moneta unica scivola a quota $1.3485 (-0.13%). L'oro cede $1.1 in area $1135.20 circa. Il rendimento sul benchmark decennale si attesta al 3.8100%, in progresso di 3.7 punti base rispetto a venerdi' scorso.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

 

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