PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Giovedì 22 Aprile 2010

PARTE  2

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La Borsa di Tokyo scende, male gli esportatori
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in netto ribasso. Il Nikkei ha perso l'1,3% a 10.949,09 punti e il Topix lo 0,9% a 978,17 punti. Gli esportatori hanno guidato la lista dei ribassi. Toyota (JP3633400001) ha perso l'1,4%, Honda (JP3854600008) l'1,9%, Canon (JP3242800005) lo 0,7%, Panasonic (JP3866800000) l'1,2% e Sony (JP3435000009) il 2,1%. A causa dell'aumento dei timori relativi alla crisi del debito sovrano lo yen si è apprezzato oggi rispetto a tutte le altre principali valute.
Tra i bancari Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha perso l'1,2%, Mizuho Financial Group (JP3885780001) lo 0,5% e Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) lo 0,9%.
Nel settore high-tech sono scattate delle prese di beneficio. Advantest (JP3122400009) ha chiuso in calo dello 0,4% e Tokyo Electron (JP3571400005) dell'1,1%.
Ricoh (JP3973400009) ha guadagnato il 3,4%. Il produttore di macchine per ufficio ha alzato le stime sul suo utile.
Redazione Borsainside 08:31

 

 

Credit Suisse: Triplica l'Utile Nel Primo Trimestre
giovedì, 22 aprile 2010 09:25 ZURIGO
(ASCA-AFP) - Zurigo, 22 apr - Credit Suisse triplica l'utile nel primo trimestre, con un profitto di 2,1 miliardi di franchi svizzeri. Il ceo della banca svizzera, Brady Dugan, ha dichiarato che l'istituto sta mantendendo ''stabile e di alta qualita''' il profitto grazie alla ripresa dopo la crisi dello scorso anno. ''Le condizioni del mercato - ha proseguito Dugan - rimarranno simili a quelle dei primi tre mesi e siamo fiduciosi sulla possibilita' di continuare a far registrare buoni risultati in un periodo di cambiamenti''.

 

 

Grecia: Dipendenti Pubblici Scioperano Contro Misure Rigore
giovedì, 22 aprile 2010 - 10:06
(AGI) - Atene, 22 apr. - Dipendenti pubblici in sciopero oggi in Grecia per protestare contro le misure di austerity introdotte dal governo per fronteggiare la crisi. In decine di migliaia incroceranno le braccia per chiedere di non concordare ulteriori tagli con Unione europea e Fondo monetario internazionale con cui da ieri sono stati avviati i colloqui per discutere un pacchetto di aiuti.

 

 

Goldman Sachs: Atene proporra' ristrutturazione volontaria debito
BlueTG.it - giovedì, 22 aprile 2010 10:11 NEW YORK
Secondo quanto riferisce l’agenzia Bloomberg esiste una elevata probabilità che la Grecia tagli o rinvii il pagamento sui propri titoli di stato, nonostante il piano di salvataggio varato dalla Ue e dal Fmi, i cui rappresentanti, insieme a quelli della Bce, hanno incontrato ieri ad Atene il governo greco per definire nel concreto una “road map” per l’utilizzo dei fondi medesimi.
L’agenzia cita un report di Goldman Sachs a cui si giunge alla conclusione che “è probabile che entro i prossimi mesi Atene proponga una ristrutturazione su base volontaria del debito” visto che una simile manovra, accanto agli aiuti internazionali già predisposti, darebbe un maggiore respiro al governo di Atene, messo sotto pressione dall’ondata di scioperi scatenati dalle misure di austerity varate per assicurarsi la collaborazione di Ue e Fmi.

 

 

Giappone: Export In Ripresa a Marzo, Surplus Di 10,2 Mld Dollari
giovedì, 22 aprile 2010 - 10:17
(ASCA-AFP) - Tokyo, 22 apr - Export in ripresa per il Giappone. A marzo, il surplus della bilancia commerciale del paese e' cresciuto oltre le attese a 10,2 miliardi di dollari, in aumento del 43,5% su base annua. La bilancia commerciale giapponese, in virtu' della forte crescita dell'export, fa registrare un surplus di 948,5 miliardi, in forte crescita, dopo il deficit di 5,4 miliardi di dollari dello scorso anno.

 

 

Eurozona: Deficit Piu' Che Triplicato Nel 2009 Al 6,3% Del Pil
giovedì, 22 aprile 2010 11:29 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 22 apr - Il deficit complessivo dei 16 paesi dell'Eurozona nel 2009 e' piu' che triplicato rispetto all'anno precedente al 6,3% del prodotto interno lordo, un livello piu' che doppio rispetto ai parametri comunitari. Lo ha reso noto Eurostat. La crescita rispetto al deficit del 2% registrato nel 2008, sottolinea l'Unione Europea, ben al di sotto della soglia del 3%, e' legato agli effetti della peggiore recessione del dopoguerra. Nessuno dei 27 paesi dell'Unione ha chiuso il bilancio pubblico 2009 con un avanzo.

 

 

Borse Asia-Pacifico: Sale solo Singapore
Quasi tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso l'1,1% a 2.999,48 punti. Bank of Communications (CN000A0ERWC7) ha chiuso in ribasso del 4,8%. Un top-manager della banca cinese ha dichiarato che il volume dei prestiti è calato negli ultimi due mesi. Tra gli altri titoli del settore Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso l'1,5% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) il 3% Dopo una seduta di pausa i titoli delle imprese immobiliari hanno ripreso oggi a scendere. China Vanke (CN0008879206) ha chiuso in calo del 2,6% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) dell'1,4%. Secondo il "China Securities Journal" la bolla immobiliare minaccerebbe la stabilità sociale e finanziaria del paese, un suo sgonfiamento sarebbe quindi necessario.
China Shipping Container Lines (CNE100000536) ha perso il 3,5%. La seconda impresa cinese del settore del trasporto di container ha annunciato di aver chiuso lo scorso anno in rosso di CNY 6,49 miliardi.
Sinolink Securities (CNE000000SV4) ha perso il 3,3%. L'utile del broker è calato nel primo trimestre del 14%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,3% a 21.454,94 punti. I titoli delle imprese immobiliari hanno continuato a scendere. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso l'1,7%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) l'1,4%, Sino Land (HK0083000502) il 3% e Henderson Land (HK0012000102) l'1,2%. John Tsang, il Segretario per le Finanze dell'autorità locale di Hong Kong, ha annunciato ieri una serie di nuove misure per frenare la crescita del settore immobiliare. Il calo del prezzo del petrolio ha pesato sui petroliferi. PetroChina (CN0009365379) ha perso lo 0,9% e Sinopec (CN0005789556) lo 0,3%. HSBC (GB0005405286) ha registrato una ripresa ed ha guadagnato lo 0,4%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso l'1%, il Taiex a Taipei lo 0,2% e il Kospi a Seul lo 0,5%. Lo Straits Times a Singapore ha guadagnato lo 0,4%.
Redazione Borsainside 12:10

 

 

Debito pubblico, Germania sorpassa Italia in valore assoluto
reuters - giovedì, 22 aprile 2010 12:33 BERLINO
Nel 2009 il debito pubblico tedesco è salito a 1.762,2 miliardi di euro superando di poco il livello di quello italiano che si è fermato invece a 1.760,8 miliardi alla fine dello scorso anno.
Le cifre pubblicate oggi da Eurostat si confrontano con dati del 2008 che vedevano l'Italia ancora in testa alla classifica del debito pubblico (espresso in valore assoluto) con 1.663,5 miliardi di euro contro i 1.646,2 miliardi di Berlino.
Il poco invidiabile primato italiano è ovviamente inviolato se si guarda al debito in percentuale del Pil. Con un rapporto debito/Pil di 115,1% a fine 2009, solo la Grecia si avvicina al 115,8% dell'Italia. Peraltro in valore assoluto il debito greco ammonta a soli 273,4 miliardi di euro (e il Pil a 237,5 miliardi).
Grazie a un prodotto interno lordo pari a 2.407,2 miliardi di euro ai prezzi di mercato - a fronte dei 1.520,9 miliardi dell'Italia - la Germania può contare su un rapporto debito/Pil del 73,2%.
Il debito francese si colloca invece al 77,6% del Pil sebbene in valore assoluto Parigi segua Berlino e Roma con 1.489 miliardi a fine 2009 (oltre 170 miliardi in più dell'anno precedente).

 

 

Usa: Obama, Senza Riforma Della Finanza La Crisi Si Ripetera'
giovedì, 22 aprile 2010 12:40 WASHINGTON
(ASCA-AFP) - Washington, 22 apr - La crisi economica scoppiata negli Stati Uniti e' destinata a ripetersi se non si adottera' la riforma della regolazione finanziaria. E' quanto emerge da alcuni estratti del discorso che il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, pronuncera' oggi al prestigioso college di Cooper Union, lo stesso luogo dove lancio' l'allarme sulla crisi nel corso della campagna elettorale presidenziale. ''Non traggo alcuna soddisfazione dal fatto che le mie parole di allora hanno trovato pieno conferma dagli eventi che sono seguiti'' dice Obama ''ma ripeto quello che ho gia' detto allora perche' e' essenziale che impariamo le lezioni della crisi in modo da non condannarci a riperla''. ''E non illudiamoci - prosegue - questo e' esattamente cio' che succedera' se lasceremo passare questo momento senza far nulla''. Il Presidente si rivolge direttamente anche ai grandi manager di Wall Street chedendo loro di ritirare l'esercito di lobbisti che, ad avviso della Casa Bianca, vengono pagati milioni di dollari per lavorare all'abbattimento della riforma. ''Sono qui oggi - dice - anche perche' voglio chiedervi con forza di unirci a noi invece di combattere i nostri sforzi''.

 

 

Portogallo, credit defaul a nuovi massimi
giovedì, 22 aprile 2010 13:34 LISBONA
(ANSA) - ROMA, 22 APR - I credit default swap debito a cinque anni del Portogallo hanno raggiunto oggi un nuovo massimo storico a 248 punti base. Sulle tensioni legate al debito greco salgono anche gli analoghi contratti sulla Spagna, ora a 166 punti.

 

 

 

 

 
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Eurozona: Eurostat Scatena Terremoto-Debito. Sotto Tiro Atene e Lisbona
giovedì, 22 aprile 2010 13:47 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 22 apr - Conti pubblici di Grecia e Portogallo in apnea. Questa mattina Eurostat ha rivisto quelli del 2009. Per Atene il rapporto deficit/pil e' stato alzato dal 12,7% al 13,6%, senza escludere un ulteriore revisione al rialzo di 0,3-0,5 punti. Rivisto anche il rapporto ebito/pil e' salito a 115,1% dal 113,1%. Per Lisbona il rapporto deficit/pil e' stato rivisto dall'8% al 9,3%. Immediata la reazione sul mercato dei titoli di Stato dell'Eurozona, dove si e' scatenato un nuovo terremoto. Il rendimento dei titoli di Stato decennali della Grecia e' volato all'8,50%. Lo spread tra il rendimento dei i titoli di stato decennali tedeschi e greci e' salito a 540 punti, il nuovo massimo dal 1998. Il premio assicurativo sull'insolvenza (Cds) di Atene ha raggiunto 552 punti base. Cioe' per assicurare 10 milioni di euro di titoli di Stato quinquennali di Atene bisogna pagare 552 mila euro. Da segnalare che i tassi a breve termine sul debito della Grecia sono uguali o piu' alti di quelli a lungo termine, chiaro segnale di crisi di solvibilita'. Stessa musica per il Portogallo, lo spread tra i titoli di Stato decennali tedeschi e portoghesi e' salito a 179 punti, il premio assicurativo per progettersi dall'insolvenza di Lisbona a 250 mila euro. In entrambi i casi, si tratta del massimo storico. Nella classifica del rischio appare piu' articolata la posizione degli altri paesi che seguono Grecia e Portogallo. In termini di spread sui titoli decennali tedeschi, l'Irlanda viaggia a 164 punti, la Spagna 86 punti, l'Italia 92 punti. Ma il merito di credito della Spagna si sta deteriorando piuttosto velocemente. I titoli di stato decennali italiani (BTP (Parigi: FR0000033607 - notizie) ) decennali rendono appena 6 punti base in piu' di quelli spagnoli (Bonos) ma, ieri, durante le contrattazioni, i Btp hanno registrato rendimenti persino inferiori a quelli dei Bonos.Dall'aprile 1991, su 4.968 sedute del mercato del debito pubblico europeo, solo in 200 il rendimento dei Btp e' stato inferiore a quello dei Bonos. Situazione ben registrata dal mercato dei premi assicurativi (Cds). Per proteggersi contro il default di Madrid si pagano 165 mila euro, 154 mila per l'Irlanda e 144 mila per l'Italia.

 

 

Usa: Prezzi Produzione +0,7% a Marzo, Sopra Attese
giovedì, 22 aprile 2010 - 14:42
(ASCA) - Roma, 22 apr - I prezzi alla produzione Usa, a marzo, hanno fatto registrare un incremento superiore alle attese, con un rialzo congiunturale dello 0,7%. Su base annua, l'incremento e' stato dello 0,9%. Gli analisti si attendevano un rialzo congiunturale piu' contenuto, dello 0,4%. Il dato core ha mostrato un incremento dello 0,1%, su base annua, l'aumento e' stato dello 0,9%.

 

 

Usa: Richieste Sussidi Disoccupazione -24mila, a 456mila
giovedì, 22 aprile 2010 14:43 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 22 apr - Le richieste di sussidi di disoccupazione, la scorsa settimana, sono scese di 24 mila unita', a 456 mila richieste. Il dato risulta migliore delle attese, con gli analisti che si attendevano 460 mila richieste.

 

 

Pechino, con yuan forti danni all'export
giovedì, 22 aprile 2010 - 15:06
(ANSA) - ROMA, 22 APR - Una volatilita' 'relativamente ampia' dello yuan sarebbe un danno per le esportazioni cinesi. A dirlo una nota del ministero dell'Industria. Secondo Pechino le pressioni di alcuni paesi industrializzati per un apprezzamento della valuta nazionale stanno gia' avendo un impatto negativo sulle prospettive commerciali della Cina.

 

 

Fmi: Strauss-Kahn, Per Regolamentazione Finanziaria Serve Coordinamento
giovedì, 22 aprile 2010 - 15:40
(ASCA) - Roma, 22 apr - Sulla riforma dei sistemi di regolamentazione, supervisione e vigilanza, ''il Financial Stability Board sta facendo un buon lavoro''. Cosi' Dominique Strauss-Kahn, direttore del Fondo Monetario Internazionale, nel corso della conferenza stampa in occasione del summit di primavera del Fondo. ''C'e' un probema di tempistica, per fare Basilea 2 ci sono voluti 12 anni, penso che bigognera' metterci meno tempo'', ha proseguito Strauss-Kahn. ''Uno dei problemi e' il coordinamento, dobbiamo evitare che si arrivi a riforme incosistenti tra i differenti paesi'', ha osservato Strauss-Kahn.

 

 

Fmi: Strauss-Kahn, Grecia Problema Serio. Stiamo Parlando e Serve Tempo
giovedì, 22 aprile 2010 - 15:46
(ASCA) - Roma, 22 apr - ''I colloqui con il governo greco sono appena iniziati, ci vorranno alcuni giorni, anche perche' si tratta di un problema serio. Il Fondo sta cooperando con la Ue, ma i nostri colloqui sono solo con la Grecia'', cosi' Dominique Strauss-Kahn, direttore del Fondo Monetario Internazionale rispondendo a una domanda sulla situazione finanziaria della Grecia. L'Fmi ha predisposto un pacchetto di prestiti fino a 15 miliardi di euro. I paesi dell'Eurozona si sono detti disposti ad attivare prestiti bilaterali fino a 30 miliardi di euro.

 

 

Fmi: Strauss-Kahn, Nell'Eurozona Problema Debito Sovrano Solo Per Grecia
giovedì, 22 aprile 2010 15:51 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 22 apr - ''Non c'e' un problema di debito sovrano nell'Eurozona, non vedo la necessita' di focalizzarsi su questo o quell'altro paese, il focus e' solo sulla Grecia''. Cosi' Dominique Strauss-Kahn, direttore del Fondo Monetario internazionale, rispondendo a una domanda sulla possibilita' di un contagio della crisi del debito Greco ad altri paesi dell'Eurozona.

 

 

Usa: a Marzo Compravendite Case +6,8, Sopra Attese
giovedì, 22 aprile 2010 - 16:13
(ASCA) - Roma, 22 apr - Nel mese di marzo, le compravendite di case negli Usa sono salite del 6,8% portando il totale a 5,35 milioni di unita'. Si tratta di numeri migliori del consensus degli economisti che stimavano 5,25 milioni di unita'. Il rapporto offerta/domanda e' sceso a 8 mesi dai precedenti 8,5 mesi. I dati sono stati diffusi dall'associazione americana degli agenti immobiliari. Meno incoraggianti i numeri pubblicati dalla Agenzia Federale per la Casa, a febbraio i prezzi delle case sono scesi dello 0,2% su base mensile e del 3,4% su base annuale.

 

 

22 Aprile 2010 16:34 NEW YORK
RIPRESA A V, PAROLA DI GOLDMAN SACHS
di WSI
Sfatati i timori di una doppia recessione. La Cina, dove le importazioni cresceranno, fungera' da traino. Il fair value del cross euro/dollaro visto a $1.22. Comprare la sterlina nella seconda meta' dell'anno, a patto che...
Altro che doppia recessione. L’economia mondiale si trova chiaramente lungo la strada della ripresa, la cui forma e’ quella a V. A sostenerlo e’ il capo della ricerca economica globale di Goldman Sachs, Jim O’Neill.
Le azioni offrono un "valore rispettabile", l’unica minaccia del recente rally e’ il rischio di un rialzo significativo dei tassi di interesse, ha aggiunto l’esperto parlando ai microfoni di Cnbc. Questo scenario non e’ ancora chiaro in generale nel breve termine visto che politici e addetti ai lavori temono il ritorno di una recessione che metta nuovamente a tappeto tutto il mondo.
"Gli stessi indicatori che indicavano una frenata dell’economia ora suggeriscono una ripresa nei paesi sviluppati cosi’ come in quelli in via di sviluppo" ha spiegato colui che e’ diventato famoso per aver coniato il termine BRIC, riferito alle economie emergenti di Brasile, Russia, India e Cina.
Intervenendo a una conferenza a Londra (dove si e’ rifiutato di rispondere alle domande riguardanti l’accusa di frode arrivata dalla Sec alla banca per cui lavora) O’Neill si e’ detto preoccupato soltanto della debolezza della spesa da parte dei consumatori a stelle e strisce. Una solida spesa da parte delle aziende americane sta compensando la reticenza dei cittadini statunitensi a spendere di piu’.
Una cosa e’ certa: per l’analista il traino della crescita globale sara’ la Cina. E proprio su questo punto O’Neill lancia un messaggio alla classe politica americana: continuare a parlare di una guerra giocata sul piano commerciale e’ sbagliato. "La leadership politica qui a Ovest e’ debole e non comprende che il surplus commerciale cinese sta calando", ha continuato.
Il vero punto e’ che la domanda interna in Cina sta crescendo del 15% o piu’ e anche le importazioni stanno accelerando. "Basta guardare alla Germania, che presto esportera’ piu’ beni verso l'impero del Dragone che non verso la Francia", ha riferito. Secondo O’Neill, le esportazioni europee stanno andando molto bene, la domanda da parte di Cina e India sta crescendo e in generale i manager tedeschi non sono preoccupati della crisi greca.
Su Atene sono puntati i fari di tutto il mondo, visto che ha iniziato i colloquio con Fmi e Ue sui dettagli del piano di aiuti ma per la Germania, che di fatto fornira’ la maggior parte dei fondi, quella greca e’ una storia positiva.
Cosi’ ha continuato O’Neill sostenendo che gli esportatori tedeschi stanno registrando buone performance nonostante il rafforzamento dell’euro negli ultimi anni. L’esperto vede il fair value per il cross euro/dollaro a $1.22 e crede che la Germania possa spingere la valuta verso tale livello. Come? Essendo pessimista sul salvataggio della Grecia.
Con la sterlina in difficolta’ in vista delle elezioni del prossimo 6 maggio, O’Neill si dice convinto che la valuta di Sua Maesta’ rappresenta un’opportunita’ d’acquisto per la seconda parte dell’anno.
Quanto ai conti della Gran Bretagna, il deficit di bilancio deve esser tenuto sotto controllo, ma nel breve termine non c’e’ bisogno di correre ai ripari con tagli alle spese, almeno fino a quando sara’ chiaro che la ripresa economica e’ sostenibile. Se cosi’ non sara’ il mercato vendera’ i titoli di stato inglesi e la sterlina in modo aggressivo.
 

 

 

 
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Grecia: Possibile Prestito Ponte Prima Di Attivare Aiuti
giovedì, 22 aprile 2010 - 16:41
(AGI) - Atene, 22 apr. - La Grecia potrebbe ricevere un prestito ponte a breve termine prima dell'attivazione del meccanismo di aiuti Ue-Fmi. Lo rivelano fonti governative, secondo le quali quella del prestito ponte, per ora, e' solo un'opzione teorica e non c'e' nessun bisogno immediato di utilizzare un simile strumento.

 

 

Grecia: Moody's Taglia Rating Ad A3, Possibile Nuovo Declassamento
giovedì, 22 aprile 2010 - 16:52
(ASCA) - Roma, 22 apr - L'agenzia di rating Moody's ha declassato il merito di credito sul debito pubblico della Grecia da A2 ad A3, l'Outlook e' Negativo. Moody's non esclude un nuovo declassamento a causa del progressivo deterioramento dei conti pubblici di Atene. Questa mattina Eurostat ha rivisto al rialzo il rapporto deficit/pil del 2009 del paese ellenico dal 12,7% al 13,6%. Moody's ha messo sotto osservazione anche il merito di credito a breve termine (Prime-1) di Atene.

 

 

Irlanda: Moody's Conferma Rating. Nessun Impatto Da Aumento Deficit
giovedì, 22 aprile 2010 - 17:20
(ASCA) - Roma, 22 apr - La revisione al rialzo del rapporto deficit/pil dell'Irlanda decisa oggi da Eurostat non ha impatti sul merito di credito del paese. Stamattina Eurostat ha alzato il deficit 2009 di Dublino dal 11,7% al 14,3%. Moody's ha confermato il rating di Aa1 sul debito pubblico a lungo termine dell'Irlanda. ''La revisione al rialzo del deficit e' dovuta alla riclassificazione contabile degli aiuti pubblici alle banche ma non influenza gli obiettivi della politica di bilancio, il livello del debito pubblico e il fabbisogno finanziario dell'Irlanda'', scrive Moody's.

 

 

Grecia: Nuova Debacle Per Titoli Di Stato. Rendimento 2 Anni Oltre 10%
giovedì, 22 aprile 2010 18:07 ATENE
(ASCA) - Roma, 22 apr - Nuova debacle per i titoli di stato della Grecia in una giornata non certo fortunata per Atene. Eurostat ha rivisto al rialzo le stime sul deficit pubblico dal 12,9% al 13,6% del Pil. Moody's ha tagliato il rating sul debito pubblico di Atene da A2 ad A3 anticipando la possibilita' di un ulteriore declassamento del merito di credito del paese ellenico. Nel frattempo continuano i colloqui tra il governo greco e lo staff dell'Fmi, Ue e Bce. Atene deve trovare entro il mese di maggio 10 miliardi. Fmi e gli altri paesi dell'Eurozona hanno messo sul piatto un plafond di prestiti per complessivi 45 miliardi di euro. Si tratta di una somma che potrebbe coprire il fabbisogno finanziario di Atene per il 2010. Il mercato resta invece molto scettico sulle capacita' della Grecia di salvarsi dal ''default''. Oggi la curva dei rendimenti sul debito pubblico della Grecia si e' invertita. I titoli pubblici a due anni sono crollati con un conseguente balzo dei rendimenti oltre il 10%. Un livello superiore al rendimento dei titoli a dieci anni salito all'8,80%. Quando i rendimenti a breve termine sono piu' alti di quelli a lungo termine vuol dire che il mercato anticipa l'insolvenza del debitore. Cosi' lo spread di rendimento tra i titoli di stato decennali tedeschi (Bund) e quelli greci e' salito a 575 punti. Dietro Atene, Portogallo e Irlanda con 187 e 172 punti. Oggi Eurostat ha rivisto al rialzo il rapporto deficit pubblico/pil del 2009 di Lisbona e Atene, portandoli rispettivamente dal 9,3% al 9,4% e dall'11,7% al 14,3%. Poi Italia con un spread di 93 punti e la Spagna a 92 punti. Sul mercato dei Cds, dove ci si protegge contro l'insolvenza degli emittenti di obbligazioni, per assicurare 10 milioni di euro di titoli di stato ellenici si deve pagare un premio di 619 mila euro, per il Portogallo 258 mila euro, per l'Irlanda 153 mila, per la Spagna 158 mila, per l'Italia 143 mila. Per la Grecia e' oramai eccessivamente oneroso raccogliere fondi sul mercato del debito pubblico, su 2 anni pagherebbe oltre il 10%, sui dieci anni poco meno del 9%. Circolano cosi' indiscrezioni che Atene, nell'attesa di finalizzare l'accordo sul prestito Fmi/Ue, possa chiedere un prestito ponte d'emergenza. Lo scorso 30 marzo, la Grecia aveva raccolto 5 miliardi emettendo titoli di stato 7 anni pagando il 5,90% annuo. Oggi e' tutto molto piu' caro.

 

 

Borse europee: Chiusura negativa, pesano Grecia e Nokia
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi anche in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso l'1%, il DAX a Francoforte l'1%, il CAC40 a Parigi l'1,3%, il FTSE MIB a Milano l'1,9% e lo SMI a Zurigo l'1,4%. I timori relativi alla crisi della Grecia sono oggi ulteriormente aumentati. L'Eurostat ha rivisto al rialzo le sue stime sul deficit pubblico di Atene nel 2009 dal 12,9% del PIL al 13,6% del PIL. Moody's ha tagliato di conseguenza il rating sovrano della Grecia da "A2" a "A3". I credit default swaps (CDS) a 5 anni sul debito del governo greco hanno raggiunto oggi un ennesimo record storico. L'indice azionario ASE Composite ha perso ad Atene il 3,9%.
Sulle borse europee hanno pesato oggi inoltre alcune notizie negative arrivate dal fronte societario.
Nokia (FI0009000681) ha perso il 14,2%. L'impresa finlandese ha pubblicato una trimestrale al di sotto delle attese degli analisti e tagliato le stime sui suoi margini per l'intero esercizio.
Credit Suisse (CH0012138530) ha perso il 4,7%. Le divisioni dell'investment banking e del private banking di Credit Suisse hanno registrato nel primo trimestre, da anno ad anno, un calo dell'utile prima delle tasse. Tra gli altri titoli del settore Barclays (GB0031348658) ha perso l'1,7%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 2,5%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 3,5% e UniCredit (IT0000064854) il 2,7% e Banco Santander (ES0113900J37) il 3,1%.
ABB (CH0012221716) ha perso l'8%. L'utile netto dell'impresa svizzera è calato nel primo trimestre più di quanto atteso dagli analisti.
Nestlé (CH0012056047) ha guadagnato l'1,5%. La prima impresa al mondo dell'industria alimentare ha registrato lo scorso trimestre una crescita organica del 6,5%. Gli esperti delle banche d'affari avevano previsto una crescita organica di circa il 5%.
Merck KGaA (DE0006599905) ha guadagnato a Francoforte il 2,1%. Deutsche Bank ha alzato il suo rating sul titolo dell'impresa farmaceutica da "Hold" a "Buy".
PPR (FR0000121485) ha guadagnato a Parigi l'1,7%. Credit Suisse ha alzato il suo rating sul titolo del gruppo che controlla, tra l'altro, Gucci e Puma (DE0006969603) da "Neutral" ad "Outperform".
Redazione Borsainside 18:26

 

 

Usa: Obama, Riforma Finanza Nell'Interesse Del Paese e Di Wall Street
giovedì, 22 aprile 2010 19:02 NEW YORK
(ASCA-AFP) - New York, 22 apr - La riforma del settore finanziario e' nell'interesse del Paese, perche' mettera' fine ai salvataggi finanziati dai cittadini, ma anche della stessa Wall Street. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, parlando a New York del suo piano di riforma della regolazione di Wall Street. ''Un voto per la riforma e' un voto per mettere fine ai salvataggi pagati dai contribuenti'' ha detto. ''Sono qui - ha proseguito il Presidente Usa - perche' credo che queste riforme sono, alla fine, non solo nel miglior interesse del nostro Paese ma anche nel miglior interesse del nostro settore finanziario''. ''Ho insistito sul fatto - ha aggiunto - che l'industria finanziaria, e non i contribuenti, debbano farsi carico dei costi nel caso che una grande istituzione finanziaria fallisca''. ''L'obiettivo - ha concluso Obama - e' far si che i contribuenti non siano di nuovo messi con le spalle al muro perche' un'istituzione finanziaria sia indicata come 'troppo grande per fallire'''.

 

 

Le borse dell'Europa dell'Est chiudono in ribasso
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in ribasso.
L'indice RTS ha perso a Mosca l'1,7% a 1583,54 punti. I volumi di scambio sono aumentati notevolmente rispetto a ieri e sono stati molto alti. L'aumento dei timori relativi alla crisi della Grecia ha pesato anche sul mercato azionario russo. Sberbank (RU0009029540) ha chiuso in calo del 2,5%. Tra i petroliferi Rosneft (RU000A0J2Q06) ha perso lo 0,4%, Tatneft (RU0009033591) lo 0,4% e Bashneft (RU0007976957) il 5%. Il prezzo del petrolio è sceso nel pomeriggio a New York fino a $81,73. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in ribasso dello 0,6% a RUB 174.
Il BUX a Budapest ha perso lo 0,5% a 23.927,45 punti. Tra i titoli di maggior peso del listino ungherese OTP Bank (HU0000061726) ha perso lo 0,4% e Gedeon Richter (HU0000067624) l'1,2%. Magyar Telekom (HU0000016522) e MOL (HU0000068952) hanno chiuso invariati.
Il PX a Praga ha perso lo 0,9% a 1.276,50 punti. Sul listino ceco hanno pesato le perdite dei bancari. Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso il 3,1% e Erste Group Bank (AT0000652011) il 2,2%. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha guadagnato lo 0,7%. Il gigante delle utilities ha terminato la realizzazione di 70 impianti eolici in Romania. Unipetrol (CZ0009091500) ha guadagnato il 2,5%. L'impresa petrolchimica è tornata lo scorso trimestre all'utile.
Il WIG a Varsavia ha perso il 2% a 42.359,45 punti. Tra i bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha chiuso in calo del 3,4%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) del 2,9%, BZW Bank (PLBZ00000044) dell'1,9% e BRE Bank (PLBRE0000012) del 3,9%. Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) ha perso l'1,5%. I ricavi dell'operatore delle telecomunicazioni sono calati nel primo trimestre più di quanto atteso dagli analisti. PKN Orlen (PLPKN0000018) ha perso il 3,3% nonostante abbia annunciato di attendersi per il primo trimestre un Ebit superiore a KPN 400 milioni.
Redazione Borsainside 20:43

 

 

22 Aprile 2010 22:16 NEW YORK
FABER SCATENATO, IL GOVERNO CI FARA' FALLIRE
di WSI
Le politiche economiche attuali non sono sostenibili e il pianeta e' destinato ad attraversare un periodo buio, perche' "i governi hanno preso il controllo". Appuntamento con apocalisse solo rimandato. Correte al riparo, accumulando oro.
Le politiche economiche attuali non sono sostenibili e il pianeta e' destinato ad attraversare un periodo buio, perche' "i governi hanno preso il controllo".
E' l'opinione di un Marc Faber scalpitante, senza peli sulla lingua. L'autore ed editore del famoso report "The Gloom, Boom & Doom" ha dichiarato ai microfoni della CNBC: "Ci cacceranno in bancarotta e ci esproprieranno, ma magari non succedera' subito. Ci daranno qualche giocattolo da trastullare, finche' il sistema intero non si rompera'.. stamperanno denaro e ancora altro denaro".
"Quello che contesto e' che l'intervento governativo che dovrebbe 'risolvere la crisi', non ha risolto nulla. Hanno solo rimandato l'appuntamento".
Faber ha avvertito che "the ultimate armageddon" sara' molto peggiore questa volta, perche' "i governi falliranno", il che li spingera' a stampare altro denaro.
A preoccupare l'esperto e' anche la crescita esplosiva della Cina, che e' "assolutamente insostenibile alla lunga", in particolare per quanto riguarda il bollente settore immobiliare.
Faber ha rincarato la dose, prendendo le difese di Goldman Sachs. Nel sottolineare che le accuse di frode mosse dalla Sec contro la banca sono solo una mera scusa per stampare altro denaro.
Il cash in eccesso sara' un disastro per l'economia e la finanza, il consiglio di Faber e' pertanto quello di accumulare oro.

 

 

Le borse di San Paolo e Città del Messico chiudono in leggero rialzo
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,1% a 69.386,41 punti. Il mercato azionario brasiliano ha registrato nel finale di seduta una ripresa sulla scia di Wall Street. Il Bovespa è stato sostenuto dalla solida performance del settore dell'acciaio. Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha guadagnato lo 0,8%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 2% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) lo 0,4%. Vale (BRVALEACNPA3) ha chiuso in rialzo dello 0,6%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso l'1,3%.
L'IPC a Città del Messico ha guadagnato lo 0,4% a 33.658,37 punti. Cemex (MXP225611567) ha guadagnato il 3,8%. Le vendite di case esistenti sono aumentate lo scorso mese negli USA più di quanto atteso dagli economisti. Tra le altre blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha chiuso in rialzo dell'1,3% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) dello 0,6%. Grupo Mexico (MXP370841019) ha perso l'1,4%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,3%, l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,1%, il General a Lima lo 0,6% e il Colcap a Bogotà lo 0,2%. L'IBVC a Caracas ha perso meno dello 0,1%.
Redazione Borsainside 00:58


 

 

 
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WALL STREET: FUTURES USA GIU', PESA LA GRECIA, ATTESA PER OBAMA

22 Aprile 2010 14:00 NEW YORK - WSI
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L'apertura si preannuncia negativa. L'Eurostat ha rivisto al rialzo le stime del rapporto defiti/Pil di Atene. Nuovo record del rendimento decennale greco. Pepsi batte le attese. Petrolio e oro in ritirata.
Ad un'ora e mezzo dall'avvio delle contrattazioni i future americani scambiano in territorio negativo (vedi quotazioni a fondo pagina), facendo pensare dunque a un'apertura con il segno meno.

La giornata odierna, oltre a esser caratterizzata da un'altra fitta serie di trimestrali, e' caratterizzata ancora una volta dai timori riguardanti la Grecia. Il tutto dopo che la revisione al rialzo da parte di Eurostat del rapporto pil/deficit di Atene per il 2009 (dal 12.9% al 13.6%). Immediata la reazione dei mercati con l'allargamento dello spread tra titoli governativi ellenici con il Bund e un nuovo record messo a segno dal rendimento dei tassi dei bond decennali, avendo superato l'8.5%.

La risposta del paese non si e' fatta attendere. In una nota, il ministero delle finanze greco ha detto che resta inalterato l'obiettivo di tagliare il deficit di almeno il 4% del Pil nell'anno in corso. Ha inoltre ribadito che il governo ha adottato tutte le misure necessarie (pari a oltre il 6% del Pil) per raggiungere tale obiettivo.

Il mercato sembra scommettere su un ricorso ormai inevitabile da parte di Atene agli aiuti di Ue e Fmi, anche se la linea ufficiale del governo e' sempre quella di evitare di ricorrere al prestito.

Tornando ai risultati trimestrali a stelle e strisce, Verizon ha registrato utili per azione di $0.56, in linea alle attese. Fa meglio delle stime Pepsi con profitti cresciuti del 23% a $0.89 per azione. Deludono pero' i ricavi.

Dovrebbe soffrire Qualcomm dopo i conti che non sono piaciuti al mercato. Si prospetta una seduta difficile anche per eBay dopo le stime sul trimestre in corso.

Nel comparto finanziario, la banca regionale Fifth Third ha segnato una perdita piu' ampia dello stesso periodo dell'anno scorso (a $0.09 da $0.04 per azione). Gli analisti pero' si aspettavano numeri peggiori (-$0.18 per azione)

Attenzione all'intervento del Presidente americano Barack Obama previsto per oggi a New York. Obiettivo: spingere per la riforma della finanza. Intanto il segretario del Tesoro Timothy Geithner in un'intervista alla Cbs si e' detto "assolutamente fiducioso che la riforma finanziaria si fara'".

Sul fronte macro, focus sulle richieste di sussidi di disoccupazione, i prezzi alla produzione e le vendite di case esistenti. Da monitorare anche i dettagli che potrebbero arrivare dal tesoro Usa sulle aste della prossima settimana: l'offerta potrebbe toccare una cifra recod dopo quello toccato lo scorso febbraio, pari a $126 miliardi.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio cedono terreno. I futures con consegna giugno si muovono in calo di $0.98 attestandosi a quota $82.70 al barile (-1.17%). Sul valutario la moneta unica scende a quota $1.3346 (-0.32%). L'oro perde $5.90 (-0.51%) in area $1142.90 circa. I prezzi dei titoli di Stato salgono, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.73%.

Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 cede 6.60 punti (-0.55%) a 1193.80.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 perde 12.50 punti (-0.62%) a quota 2013.

Il contratto sull'indice Dow Jones scambia in calo di 40.00 punti (-0.36%) a 11019.00.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

WALL STREET: INGHIOTTITA NEL VORTICE GRECO

22 Aprile 2010 15:30 NEW YORK - WSI
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La paura per un degeneramento della crisi greca pesa su euro e listini. I conti migliori del previsto sono diventati la prassi. Le attivita' di M&A non mancano. I dati macro non fanno nulla per sollevare il morale. Dow -100 punti.
Avvio di seduta debole per i listini americani, nonostante la nuova serie di conti superiori alle previsioni. Il problema e' che ormai le trimestrali migliori delle attese sono diventate la prassi e il mercato e' diventato piu' esigente: ora gli investitori pretendono di vedere outlook piu' ambiziosi.

In apertura il Dow Jones cede lo 0.41% a quota 11079.20, il Nasdaq lo 0.93% in area 2481.39, mentre l'S&P 500 lo 0.39% a 1201.26 punti.

Non aiutano le persistenti preoccupazioni di un aggravarsi della crisi greca. Anche se misure di sostegno finanziario sono state garantite da FMI e UE in caso di bisogno, il deficit di bilancio piu' ampio del previsto ha aumentato gli spread dei rendimenti.

In una nota, il ministero delle finanze greco ha detto che resta inalterato l'obiettivo di tagliare il deficit di almeno il 4% del Pil nell'anno in corso. Ha inoltre ribadito che il governo ha adottato tutte le misure necessarie (pari a oltre il 6% del Pil) per raggiungere tale obiettivo. Il mercato sembra scommettere su un ricorso ormai inevitabile da parte di Atene agli aiuti di Ue e Fmi, anche se la linea ufficiale del governo e' sempre quella di evitare di ricorrere al prestito.

Il dollaro intanto ha esteso i guadagni contro le valute rivali e al momento avanza di oltre lo 0.4% contro le sei principali rivali. Si tratta della sesta seduta consecutiva di rialzi, un lasso di tempo durante il quale il biglietto verde ha accumulato guadagni pari all'1.7%. E' l'euro ad accusare sopratutto il colpo, appesantito dai timori di un degeneramento della situazione gia' instabile della Grecia. Il deficit di bilancio di Atene ha toccato il 13.6%, peggio del 12.8%-12.9% previsto. La notizia ha ampliato gli spread tra i rendimenti dei titoli del debito ellenico. Stesso andamento anche per gli spread del Portogallo.

In ambito di notizie societarie, Nokia e' una delle poche aziende ad aver deluso le attese. PepsiCo ha invece sorpreso in positivo. L'azienda di chip per il settore wireless Qualcomm e la societa' di aste online eBay hanno fatto meglio del previsto, ma hanno emesso un outlook deludente e i titoli stanno cedendo il passo in avvio.

Sul fronte M&A non mancano le notizie. AXA (AXA) ha accettato di acquistare un portafoglio di fondi private equity del valore di $1.9 miliardi da Bank of America (BAC). Qwest Communications fa un balzo dell'8% circa dopo aver raggiunto un accordo per essere acquistata da CenturyTel, il quinto maggiore operatore telefonico Usa, per una cifra intorno agli $11 miliardi in azioni.

A livello settoriale spicca lo scivolone del comparto petrolifero (indice di riferimento settoriale XLE -1%), da entrambe le parti dell'oceano, e di quello tecnologico (benchmark XLK -1.25%).

I dati giunti sinora non hanno fatto nulla per sollevare il morale. I prezzi alla produzione core sono rimasti tiepidi, mentre le richieste di sussidi di disoccupazione sono diminuite, ma su livelli superiori alle previsioni. I dati venivano da due settimane consecutive di rialzi. Il prossimo appuntamento in ambito macroeconomico e' alle 16 italiane con la pubblicazione delle cifre relative alle vendite di case esistenti.

Attenzione anche all'intervento del Presidente americano Barack Obama previsto per oggi a New York, la citta' da dove scoppio' il disastro economico. Obiettivo: spingere per la riforma del sistema di controllo dei mercati finanziari, che vanno difesi "dagli eccessi di Wall Street". Intanto il segretario del Tesoro Timothy Geithner in un'intervista alla Cbs si e' detto "assolutamente fiducioso che la riforma finanziaria si fara'".

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio cedono terreno. I futures con consegna giugno si muovono in calo di $0.96 attestandosi a quota $82.71 al barile (-1.15%). Sul valutario la moneta unica scende a quota $1.3308 (-0.61%). L'oro perde $6.40 (-0.56%) in area $1142.40 circa. I prezzi dei titoli di Stato sono in calo marginale, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.74% (+0.3 punti base).

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

WALL STREET: RIDUCE CALI GRAZIE A IMMOBILIARE E CONSUMI

22 Aprile 2010 18:00 NEW YORK - WSI
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Bene il settore delle vendite al dettaglio e dei costruttori di case. Occhi sul discorso di Obama a New York che spinge per una riforma condivisa del sistema finanziario. Il Dow dimezza le perdite. Deludono outlook di eBay e Qualcomm.
Il mercato azionario a stelle e strisce ha ridotto le perdite accumulate nella prima parte della mattinata, ispirato dall'incremento superiore alle previsioni delle vendite di case esistenti.

La partenza e' stata negativa quest'oggi, dopo che gli investitori si sono focalizzati sugli outlook deludenti di alcune societa', in particolare nel comparto hi-tech, dando poco peso invece al calo delle richieste di sussidio di disoccupazione.

Il Dow Jones e' in calo di circa 50 punti, ovvero lo 0.5%, dopo essere in ribasso di oltre 100 punti in precedenza. L'S&P 500 e il Nasdaq hanno perso di circa lo 0.7%.

Le vendite di case esistenti esistenti sono balzate del 6.8% il mese scorso e le case rimaste invendute nel mercato sono calate rispetto a febbraio. I dati prima dell'apertura non hanno fatto nulla per sollevare il morale. I prezzi alla produzione core sono rimasti tiepidi, mentre le richieste di sussidi di disoccupazione sono diminuite, ma su livelli superiori alle previsioni. I dati venivano da due settimane consecutive di rialzi.

A livello settoriale si mettono in mostra i costruttori di case, ma anche le societa' di vendite al dettaglio, come Amazon (+0.5%), che riportera' i conti dopo il suono della campanella. Spicca invece lo scivolone del comparto petrolifero, da entrambe le parti dell'oceano, e di quello tecnologico.

Non aiutano le persistenti preoccupazioni di un aggravarsi della crisi greca. Anche se misure di sostegno finanziario sono state garantite da FMI e UE in caso di bisogno, il deficit di bilancio piu' ampio del previsto ha aumentato gli spread dei rendimenti.

In una nota, il ministero delle finanze greco ha detto che resta inalterato l'obiettivo di tagliare il deficit di almeno il 4% del Pil nell'anno in corso. Ha inoltre ribadito che il governo ha adottato tutte le misure necessarie (pari a oltre il 6% del Pil) per raggiungere tale obiettivo. Il mercato sembra scommettere su un ricorso ormai inevitabile da parte di Atene agli aiuti di Ue e Fmi, anche se la linea ufficiale del governo e' sempre quella di evitare di ricorrere al prestito.

Il dollaro intanto guadagna terreno contro le valute rivali e al momento avanza di oltre lo 0.3% contro le sei principali rivali. Si tratta della sesta seduta consecutiva di rialzi, un lasso di tempo durante il quale il biglietto verde ha accumulato guadagni pari a circa l'1.7%. E' l'euro ad accusare sopratutto il colpo, appesantito dai timori di un degeneramento della situazione gia' instabile della Grecia. Il deficit di bilancio di Atene ha toccato il 13.6%, peggio del 12.8%-12.9% previsto. La notizia ha ampliato gli spread tra i rendimenti dei titoli del debito ellenico. Stesso andamento anche per gli spread del Portogallo.

In ambito di notizie societarie, Nokia e' una delle poche aziende ad aver deluso le attese. PepsiCo ha invece sorpreso in positivo. L'azienda di chip per il settore wireless Qualcomm e la societa' di aste online eBay hanno fatto meglio del previsto, ma hanno emesso un outlook deludente e i titoli stanno cedendo il passo in avvio.

Sul fronte M&A non mancano le notizie. AXA (AXA) ha accettato di acquistare un portafoglio di fondi private equity del valore di $1.9 miliardi da Bank of America (BAC). Qwest Communications fa un balzo dell'8% circa dopo aver raggiunto un accordo per essere acquistata da CenturyTel, il quinto maggiore operatore telefonico Usa, per una cifra intorno agli $11 miliardi in azioni.

L'attenzione del mercato e' rivolta anche al contenuto dell'intervento del Presidente americano Barack Obama a New York, la citta' da dove scoppio' il disastro economico. Obiettivo: spingere per la riforma del sistema di controllo dei mercati finanziari, che vanno difesi "dagli eccessi di Wall Street". Intanto il segretario del Tesoro Timothy Geithner in un'intervista alla Cbs si e' detto "assolutamente fiducioso che la riforma finanziaria si fara'".

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

WALL STREET: IN RIMONTA, OBAMA RINCUORA BANCHE

22 Aprile 2010 22:00 NEW YORK - WSI
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Appello per una riforma del sistema finanziario condivisa da tutti. Il mercato scommette che Goldman prevarra' nel caso di frode. Bene retail e costruttori di case dopo il balzo a sorpresa delle vendite di case. Deludono outlook di eBay e Qualcomm.
Nel pomeriggio il mercato azionario a stelle e strisce non si e' limitato a ridurre le perdite accumulate nella prima parte della mattinata, ma si e' infine spinto oltre, registrando la quarta seduta di rialzi.

Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.08% a 11134.29 punti, dopo essere arrivato ad accusare in mattinata un ribasso di oltre 100 punti. L'S&P 500 ha fatto segnare un progresso dello 0.23% a 1208.67 punti, mentre il Nasdaq e' avanzato dello 0.58% in area 2519.07.

Ad ispirare i listini e' stato in un primo momento l'incremento superiore alle previsioni delle vendite di case esistenti, che ha messo in secondo piano i dubbi circa le previsioni emesse dalle societa' tecnologiche.

Gli investitori hanno incominciato inoltre a scommettere che la banca Goldman Sachs, accusa di frode dalla Sec, finira' per prevalere. A dare un contributo importante e' stato poi l'intervento di Obama a New York, che ha allontanato i timori circa la riforma del sistema di controllo dei mercati finanziari.

Goldman Sachs ha iniziato a correre dopo che l'emittente Usa CNBC ha reso noto che un investitore avrebbe individuato i titoli che hanno abbassato la qualita' dei CDO al centro del caso di frode.

Wells Fargo e Bank of America hanno guidato al rialzo il settore finanziario, in progresso dopo che le parole pronunciate dal presidente Barack Obama alla Cooper Union hanno allievato le paure di nuove restrizioni nel sistema finanziario.

Starbucks si rende protagonista di una buona accelerazione dopo aver riportato utili migliori del previsto e i costruttori di case sono stati favoriti dal balzo sorprendente delle vendite di case esistenti.

Sul fronte macro, le vendite di case esistenti esistenti sono balzate del 6.8% il mese scorso e le case rimaste invendute nel mercato sono calate rispetto a febbraio. I dati prima dell'apertura non hanno fatto nulla per sollevare il morale. I prezzi alla produzione core sono rimasti tiepidi, mentre le richieste di sussidi di disoccupazione sono diminuite, ma su livelli superiori alle previsioni. Le cifre venivano da due settimane consecutive di rialzi.

A livello settoriale si mettono in mostra i costruttori di case, ma anche le societa' di vendite al dettaglio, come Amazon, che riportera' i conti dopo il suono della campanella. Un'altra big che pubblichera' la trimestrale a mercati chiusi e' Microsoft.

Persistono intanto le preoccupazioni di un aggravarsi della crisi greca. Anche se misure di sostegno finanziario sono state garantite da FMI e UE in caso di bisogno, il deficit di bilancio piu' ampio del previsto ha aumentato gli spread dei rendimenti.

In una nota, il ministero delle finanze greco ha detto che resta inalterato l'obiettivo di tagliare il deficit di almeno il 4% del Pil nell'anno in corso. Ha inoltre ribadito che il governo ha adottato tutte le misure necessarie (pari a oltre il 6% del Pil) per raggiungere tale obiettivo. Il mercato sembra scommettere su un ricorso ormai inevitabile da parte di Atene agli aiuti di Ue e Fmi, anche se la linea ufficiale del governo e' sempre quella di evitare di ricorrere al prestito.

Il dollaro ha guadagnato terreno contro le valute rivali. Si tratta della sesta seduta consecutiva di rialzi, un lasso di tempo durante il quale il biglietto verde ha accumulato guadagni pari a circa l'1.7%. E' l'euro ad accusare sopratutto il colpo, appesantito dai timori di un degeneramento della situazione gia' instabile della Grecia. Il deficit di bilancio di Atene ha toccato il 13.6%, peggio del 12.8%-12.9% previsto. La notizia ha ampliato gli spread tra i rendimenti dei titoli del debito ellenico. Stesso andamento anche per gli spread del Portogallo.

In ambito di notizie societarie, Nokia e' una delle poche aziende ad aver deluso le attese. PepsiCo ha invece sorpreso in positivo. L'azienda di chip per il settore wireless Qualcomm e la societa' di aste online eBay hanno fatto meglio del previsto, ma hanno emesso un outlook deludente e i titoli stanno cedendo il passo in avvio.

Sul fronte M&A non sono mancate le notizie. AXA (AXA) ha accettato di acquistare un portafoglio di fondi private equity del valore di $1.9 miliardi da Bank of America (BAC). Qwest Communications fa un balzo dell'8% circa dopo aver raggiunto un accordo per essere acquistata da CenturyTel, il quinto maggiore operatore telefonico Usa, per una cifra intorno agli $11 miliardi in azioni.

A meta' mattinata l'attenzione del mercato si e' spostata all'intervento del Presidente americano Barack Obama a New York, la citta' da dove scoppio' il disastro economico. Obiettivo: spingere per la riforma del sistema di controllo dei mercati finanziari, che vanno difesi "dagli eccessi di Wall Street". Intanto il segretario del Tesoro Timothy Geithner in un'intervista alla Cbs si e' detto "assolutamente fiducioso che la riforma finanziaria si fara'".

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio chiudono sostanzialmente piatte riprendendosi da una giornata storta. I futures con consegna giugno guadagnano $0.02 attestandosi a quota $83.70 al barile (-1.15%). Sul valutario la moneta unica scende a quota $1.3298 (-0.68%). L'oro perde $5.90 a quota $1142.30 l'oncia. In calo i prezzi dei titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.7720% (+3.4 punti base).

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

 

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