PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Martedì 27 Aprile 2010

PARTE  2

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27 Aprile 2010 02:48 NEW YORK
POI TOCCHERA' ALL'UCRAINA, CHE VUOLE $20 MILIARDI
di WSI
Con la meta' dell'Europa a pezzi e il Fmi pronto a far sborsare altri soldi ai contribuenti americani, grazie alla generosita' del segretario al Tesoro Tim Geithner, non sorprende che i pazienti in fila per un soccorso stiano aumentando. Il primo paese in sala d'attesa dopo la Grecia e' l'Ucraina che, stando alle dichiarazioni del vice primo ministro Serhiy Tigipko ha avanzato una richiesta di aiuti da $20 miliardi al Fondo monetario internazionale.
Come riportato da Business Week "un programma condiviso con il Fmi ci aiutera' tenedo bassi i prezzi di futuri Eurobond, perche' tutto cio' darebbe agli investitori maggior fiducia", ha detto Tigipko aggiungendo che "aiutera' anche a sostenere la crescita economica".
Tornando alla Grecia e guardando al record di spread e cds, non resta che chiedersi come la fiducia degli investitori possa esser sostenuta da un altro salvataggio. La ragione del perche' l'Ucraina abbia bisogno di un piano di aiuti va ben al di la' degli obiettivi di crescita anticipata.
"Le esportazioni potrebbero crescere del 5-6% quest'anno, contro un +3.7% precedentemente stimato", ha riferito Tigipko precisando che l'accelerazione sara' scatenata dai prezzi dei prodotti di punta del paese, piu' alti per i metalli e piu' bassi per i carburanti, incluso il gas russo.

 

 

27 Aprile 2010 04:30 NEW YORK
RALLY VIRTUALE: QUESTA E' PORNOGRAFIA MONETARIA
di WSI
Durissimo uno dei piu' noti strategist di Wall Street. Borsa record, nulla a che vedere coi fondamentali. La Fed sta alimentando l'ennesima bolla. Il sistema favorisce solo banche e speculatori.
E' primavera e questa primavera sembra piu' fiorente che mai. Le promesse della Fed fanno ben sperare: piccole imprese a parte, si puo' prendere in prestito denaro e investire per speculare a costi pari allo zero. Il mercato si e' reso protagonista di un rally da record, ben sopra le stime piu' aggressive degli analisti. Il fair value di questo strategist tra i piu' noti e rispettati di Wall Street, era infatti di 875 per l'S&P 500.
Ma non e' tutto oro quello che luccica. E' una "pornografia monetaria" che ci vendono come misura indispensabile per la salute del sistema finanziario. Ma cosi' si avvantaggiano solo banche e speculatori, scrive il famoso guru.
Tanti i rimpianti per il vecchio sistema di capitalismo "normale": l'ultima newsletter di questo strategist e' imperdibile per tutti quelli che ancora credono che il mercato rispecchi anche solo minimamente i fondamentali. Usa, stop repubblicano a riforma finanza.

 

 


martedì, 27 aprile 2010 - 7:55
La riforma di Wall Street non supera il primo test al Senato

(ANSA) - ROMA, 27 APR - La riforma di Wall Street non supera il primo test al Senato: i repubblicani hanno fatto prevalere i no all'avvio del dibattito in aula. Deluso il presidente Obama, ha ricordato come la riforma del sistema finanziario sia la piu' importante dopo il varo di quella sanitaria e finalizzata a prevenire nuove crisi economiche con effetti devastanti. Il presidente del Senato ha invitato alla ricerca di un accordo, che potrebbe non essere lontano. Annunciato per domani un discorso di Obama.

 

 

Borsa di Tokyo positiva, Nikkei +0,4%
La Borsa di Tokyo ha chiuso anche oggi in rialzo. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,4% a 11.212,66 punti e il Topix lo 0,1% a 997,63 punti. Il mercato azionario giapponese è stato sostenuto dai titoli high-tech. Advantest (JP3122400009) ha guadagnato l'1,6% e Toshiba (JP3592200004) lo 0,6%. Texas Instruments (US8825081040) ha pubblicato ieri dopo la chiusura delle contrattazioni a Wall Street una trimestrale che ha battuto le attese del mercato e fornito un solido outlook.
Bridgestone (JP3830800003) ha guadagnato l'1,6%. Citigroup ha alzato il suo rating sul titolo del produttore di pneumatici da "Hold" a "Buy". La banca d'affari si attende un aumento della domanda nel settore.
IHI (JP3134800006) ha guadagnato il 9,3%. Il gruppo industriale ha alzato le sue stime per l'esercizio fiscale terminato lo scorso 31 marzo.
Le perdite registrate ieri dal settore finanziario a Wall Street hanno pesato sui bancari. Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha chiuso in calo dello 0,2%, Mizuho Financial Group (JP3885780001) dello 0,5% e Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) dell'1,5%.
Tra i petroliferi Cosmo Oil (JP3298600002) ha perso l'1,1% e Inpex (JP3294430008) l'1,3%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York in ribasso dell'1,1%.
Redazione Borsainside 08:33

 

 

27 Aprile 2010 08:43 - Sole 24 ore
Gli azionisti fanno causa a Goldman

Partono le denunce degli investitori contro Goldman Sachs. Il primo ricorso alla magistratura federale è stato presentato ieri a New York: accusa la regina di Wall Street di aver nascosto agli azionisti l'esistenza di un'inchiesta della Securities and Exchange Commission. Altre due denunce sono state inoltre depositate fin da venerdì sera alla Corte suprema dello stato. La Sec il 26 aprile ha accusato Goldman di frode per i derivati sui mutui subprime contenuti nel veicolo Abacus 2007-Ac1. Stando alle autorità è stato progettato appositamente dalla banca assieme a uno dei suoi grandi clienti, l'hedge fund di John Paulson, per consentire scommesse sulla caduta immobiliare all'insaputa di altri investitori in Abacus. L'amministratore delegato LLoyd Blankfein e i vertici di Goldman hanno respinto ogni addebito.
La denuncia degli azionisti potrebbe ora dare nuovo filo da torcere alla regina di Wall Street su un nuovo fronte: il tribunale dovrà infatti pronunciarsi su una richiesta di class action, di far scattare un'azione collettiva a nome di tutti gli azionisti, per aver violato norme di trasparenza. Oggetto del contendere è la cosiddetta Wells Notice, la notifica spedita dalla Sec a Goldman per avvisarla dell'indagine e di possibili richieste di sanzioni. La banca ha ricevuto la comunicazione nel corso dell'estate del 2009, senza però informare il mercato. Il caso è stato portato dall'azionista di Goldman Ilene Richman, rappresentata dallo studio legale Robbins Geller Rudman & Dowd. Nel mirino della causa sono anche il direttore finanziario David Viniar e il direttore generale Gary Cohn.
Le denunce arrivano in un momento molto delicato per la banca: gli uomini d'oro di Goldman Sachs, sette tra dirigenti ed ex dirigenti, salgono oggi sul banco degli imputati del Congresso. Tra loro Blankfein e il trader Fabrice Tourre, al centro della creazione di Abacus. L'audizione parlamentare, organizzata dalla Commissione permanente d'inchiesta guidata dal senatore democratico Carl Levin, è stata paragonata, per l'alta tensione, alle indagini della Commissione Pecora durante la Grande Depressione, che attaccarono il grande finanziere JP Morgan.
I parlamentari hanno già reso pubbliche numerose email che minacciano di imbarazzare Goldman: esponenti della banca paiono celebrare scommesse vincenti sulla bufera immobiliare e chiedono di discutere solo di persona temi delicati. Tourre in un messaggio paragona un suo prodotto finanziario a Frankenstein. Goldman ha a sua volta rilasciato documenti in sua difesa, sostenendo di aver fatto solo attività di hedging, di protezione da perdite, senza speculare ai danni di altri investitori.
L'ultimo colpo all'immagine di Goldman è giunto dal Wall Street Journal: in un lungo articolo ha descritto l'atteggiamento «spietato» dentro la sempre più influente divisione mutui, con i suoi 400 funzionari. Freschi di generosi bonus intascati nel 2007, una decina di trader celebrarono pubblicamente i successi in tempi di crisi con una gara a chi divorava più hamburger, circondati da colleghi che li incitavano.

 

 

Germania: Prezzi Import Marzo +1,7% Sul Mese, +5% Annuo
martedì, 27 aprile 2010 09:10 BERLINO
(AGI) - Berlino, 27 apr. - I prezzi all'importazione in Germania sono saliti a marzo su base mensile dell'1,7%, mentre su base annuale hanno registrato un aumento del 5%. Lo rende noto l'Ufficio federale di statistica. Il dato e' superiore alle attese che prevedevano invece un rialzo limitato all'1,1% sul mese e un +4,2% sull'anno. In febbraio i prezzi import avevano visto un rialzo dell'1% su base congiunturale per un tendenziale di +2,6%.

 

 

Lloyds: Torna In Utile Nel 1* Trim
martedì, 27 aprile 2010 09:21 LONDRA
(ASCA) - Roma, 27 apr - Lloyds Banking Group (Londra: LLOY.L - notizie) torna in utile nel primo trimestre dell'anno e il gruppo britannico sottolinea che rimarra' redditizio anche nel resto dell'anno. Il ritorno alla profittabilita' e' stato determinato dalla flessione degli accantonamenti e rettifiche di valore.

 

 

Francia: Fiducia Consumatori Cala a -37, Peggio Attese
martedì, 27 aprile 2010 - 9:24
(AGI) - Parigi, 27 apr. - La fiducia dei consumatori in Francia ad aprile cala a -37, scendendo al livello piu' basso dal luglio dello scorso anno. L'indice generale e' peggiore delle attese che indicavano un -33, dopo un dato di marzo a -34. Il sottoindice relativo ai futuri livelli di standard di vita e' sceso in aprile a -46 da -42 di marzo, quello delle aspettative su un aumento della disoccupazione sono passate a 63 da 62 del mese precedente.

 

 

Deutsche Bank: Corre l'Uitile Nel 1* Trim, +50% a 1,8 Mld
martedì, 27 aprile 2010 09:24 FRANCOFORTE
(ASCA) - Roma, 27 apr - Corre l'utile di Deutsche Bank (Xetra: 514000 - notizie) che archivia il primo trimestre dell'anno con profitti netti per 1,8 miliardi di euro, con una crescita del 50% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Il risultato e' decisamente superiore alle stime degli analisti che indicavano un risultato di 1,4 miliardi. I ricavi sono aumentati del 24% a 9 miliardi di euro mentre in calo le rettifiche di valore a 262 milioni, il 50% in meno rispetto ai dodici mesi precedenti.

 

 

Spagna: disoccupazione a 20%
martedì, 27 aprile 2010 10:54 BARCELLONA
(ANSA) - BARCELLONA, 27 APR - Continuano a peggiorare i dati della disoccupazione in Spagna, dove i senza lavoro hanno superato per la prima volta dal 1997 il 20%. Lo riferisce il quotidiano Abc, citando le ultime cifre dell'Istituto nazionale statistiche (Ine). Il tasso di disoccupazione ha toccato il 20,11%, lo stesso di fine 1997. Secondo i dati, che dovranno essere ufficializzati venerdi', 4,6 milioni di persone facevano parte a fine marzo dei disoccupati in Spagna, 286mila in piu' del trimestre precedente.

 

 

27 Aprile 2010 10:56 NEW YORK
SEMPRE PEGGIO: LA GRECIA E' ORA IL SECONDO PAESE PIU' RISCHIOSO AL MONDO
di APCOM
Il Paese ellenico si è portato al secondo posto nella classifica delle nazioni a rischio default, scalzando l'Argentina. Stando alle indicazioni di CMA Datavision, il premio dei titoli greci è salito a 717,56 punti, cioe'...
Ancora brutte notizie per la Grecia. Il Paese ellenico si è portato al secondo posto nella classifica dei Paesi a rischio default, scalzando l'Aregntina.
Stando alle indicazioni di CMA Datavision, il premio dei titoli greci è salito a 717,56 punti, pari ad una probabilità del 43,86% di default.
Prima della Grecia si colloca solo il Venezuela (43,99) mentre la seguono Argentina (42,66% e Pakistan (36,42%). Resta ampio il differenziale del rendimento dei titoli decennali della Grecia e del Bund tedesco, che sosta a 639 punti, con il rendimento dei titoli di stato greci a dieci anni al 9,43%.
Ad appesantire la situazione già difficile del paese ellenico, non solo i timori per l'inadeguatezza del piano di salvataggio e quelli di un effetto contagio sugli altri paesi della zona euro ma anche la posizione dura presa dalla Germania nei confronti del piano di aiuti.
Ieri, il cancelliere tedesco Angel Merkel ha annunciato che la Germania aiuterà la Grecia solo se questa attuerà concrete misure per ridurre il proprio deficit, e che la timeline degli aiuti potrebbe essere di 3 anni.
Per suo conto, il primo ministro delle Finanze greco Georges Papaconstantinou ha affermato che la Grecia metterà in atto misure "draconiane" per risollevarsi.
Nel frattempo, si apprende che questa volta i greci non sembrano sostenere il governo del premier George Papandreou: secondo un sondaggio diffuso dalla rete televisiva Mega, al 60,9 per cento sono contrari alla decisione di chiedere l'attivazione del meccanismo di aiuto di Unione europea e Fondo monetario internaizonale. E sul coinvolgimento della sola istituzione di Washington, che evidentemente è quella più percepita come legata a politiche di bilancio restrittive a corollario degli aiuti, la quota dei contrari a chiedere assistenza sale al 70,2 per cento.
L'indagine è stata effettuata dalla società Public Opinion su un campione di 1.400 cittadini, e va segnalato che è stata condotta prima che Atene chiedesse effettivamente di attivare il meccanismo di soccorso, venerdì scorso.
Tuttavia segna un possibile mutamento dell'orientamento dell'opinione pubblica greca verso le scelte del governo in merito alla cruciale politica di bilancio. In precedenza infatti altri sondaggi avevano indicato che la maggioranza dei greci appoggiava l'esecutivo nei suoi duri piani di risanamento.

 

 

Borse Asia-Pacifico negative, Shanghai -2,1%
Tutte le borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso il 2,1% a 2.907,93 punti. Il mercato teme che le recenti misure prese dal Governo cinese per frenare la speculazione nel settore immobiliare possano avere un impatto negativo sull'intera economia. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso l'1,6%, Bank of Communications (CN000A0ERWC7) il 2% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) lo 0,8% Tra i titoli delle imprese immobiliari China Vanke (CN0008879206) ha chiuso in ribasso dell'1,3% e China Merchants Property Development (CNE0000008B3) dell'1,6%. Secondo quanto riporta lo "Shanghai Securities News" le imprese assicurative cinesi avrebbero ridotto ultimamente la loro esposizione sul mercato azionario cinese vendendo titoli di banche, imprese immobiliari e produttori di carbone.
Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha perso il 2,3% e Sinopec (CN0005789556) il 2,4%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York in calo dell'1,1%. Tra i minerari Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso il 4,4% e Jiangxi Copper (CN0009070615) il 2,3%. Il prezzo del rame ha registrato oggi a Shanghai delle forti perdite.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dell'1,5% a 21.261,79 punti. Dopo una seduta di pausa i titoli delle imprese immobiliari sono tornati a soffrire. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso il 2,5%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) lo 0,7%, Sino Land (HK0083000502) il 2,2% e Henderson Land (HK0012000102) il 3%. Male anche i bancari. HSBC (GB0005405286) ha chiuso in ribasso dell'1,8%, Bank of East Asia (HK0023000190) dell'1,4% e BOC Hong Kong (HK2388011192) dello 0,9%. China Unicom (HK0000049939) ha guadagnato controtendenza il 3,1%. Secondo delle voci di stampa l'operatore telefonico potrebbe ridurre il prezzo di vendita dell'iPhone.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,1%, il Kospi a Seul lo 0,2%, lo Straits Times a Singapore lo 0,4% e il Taiex a Taipei lo 0,1%.
Redazione Borsainside 12:07

 

 

 
  Martedì 27 Aprile 2010 ..... Martedì 27 Aprile 2010 ..... Martedì 27 Aprile 2010  
       
..... Giappone - Edizione Tokyo ..... Cina - Edizione Pechino ..... India - New Delhi .....
 
 

 

Grecia: Banca Centrale Paese Stima Calo Pil 2010 Oltre Il 2%
martedì, 27 aprile 2010 - 12:54
(ASCA-AFP) - Atene, 27 apr - Il Pil greco, per quest'anno, potrebbe risultare peggiore delle attese, con un calo superiore al 2%. Lo stima la Banca di Grecia che chiama in causa la ''grande situazione di incertezza'' che il paese sta vivendo

 

 

Grecia: Bce, Problemi 'Simili' Per Altri Paesi Europei
martedì, 27 aprile 2010 14:07 ATENE
(ASCA-AFP) Bruxelles, 27 apr - La Banca centrale europea lancia l'allarme per altri paesi europei che mostrano ''problemi simili'' a quello della Grecia, con alti deficit pubblici, anche se con ''grandi differenza''. Per il vice presidente dell'Eurotower, il greco Lucas Papademos, intervenuto oggi al Parlamento europeo, ''ci sono grandi preoccupazioni per il fatto che gli squilibri di bilancio che persistono in Europa e altrove possano scuotere la fiducia nella validita' delle politiche di bilancio pubbliche, con ripercussioni sulla crescita economica e la stabilita' finanziaria''. ''Date le attuali circostanze - aggiunge Papademos - il Patto di stabilita' e di crescita, creato per mantenere le posizioni di bilancio solide e sostenibili (all'interno dell'Unione europea) deve ora affrontare la sua sfida piu' grande dal 1997. Di conseguenza, e' imperativo che tutti i paesi dell'Eurozona rispettino in maniera stringente le clausole del Patto''.

 

 

27 Aprile 2010 15:19 MILANO - di Nicola Borzi - Sole 24 ore
Le banche tedesche e francesi rischiano il contagio dei PIIGS

La Germania e la Francia non hanno alcuna convenienza a restare alla finestra mentre la crisi finanziaria rischia di mandare in default la Grecia. Il sistema bancario tedesco infatti è esposto direttamente al debito dei PIIGS (l'acronimo – offensivo – che indica Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna, i paesi a maggior rischio dell'eurozona) per una percentuale stimata tra il 20 e il 23% del Pil tedesco (che è stato pari a 2.496 miliardi di euro nel 2008), dunque tra i 500 e i 575 miliardi di euro circa, mentre quello francese è esposto addirittura per il 27 - 30% del Pil (1.950 miliardi di euro), quindi per 530-590 miliardi di euro.
Le stime emergono da un report del desk newyorkese di analisi dei mercati obbligazionari di Deutsche Bank. Il rapporto, intitolato "Il rischio di credito sovrano in Europa: una nuova fase della crisi finanziaria globale 2007-2010" è stato pubblicato a febbraio e alcune delle sue osservazioni (ad esempio quelle sul servizio del debito pubblico della Grecia) sono ormai datate, a causa dell'andamento dei mercati che hanno allargato a dismisura gli spread sugli interessi pagati dal debito pubblico greco. Altre, però, restano molto attuali. E allarmanti.
I timori sono accentuati dal rischio di contagio in caso di default di un paese membro dell'eurozona, rischio che secondo gli autori del rapporto è molto elevato anche a causa dell'esposizione incrociata tra gli stessi PIIGS. I legami finanziari tra i cinque paesi più esposti sono eccezionalmente alti: in Portogallo "valgono" il 24% del Pil (40 miliardi di euro circa), in Irlanda il 34% (oltre 60 miliardi di euro). Solo l'Italia fa eccezione con "appena" il 3% del Pil, che nel 2008 era stato di 1.572 miliardi di euro, dunque 47 miliardi di euro, collegato agli altri quattro PIGS.

La Grecia malato d'Europa
È vero che si tratta di un paese minuscolo, che incide per il 2,7% sul Pil dell'eurozona, ma il suo debito pubblico "pesa" per il 4% del totale dell'area euro. Atene, ricordano gli autori dello studio di Deutsche Bank, Tom Joyce e Stefan Auer, ha un serio problema di credibilità sui dati pubblici. Il deficit fiscale del governo di George Papandreou è il dilemma: è il più alto in Europa (rivisto al 13,6% nei giorni scorsi da Eurostat, contro il 12,7% stimato in precedenza) e si associa a un elevato deficit delle partite correnti (11,9%). Da febbre alta anche il rapporto debito/Pil che la Ue stima al 115,1%, tra i più alti dell'eurozona. Al contrario, le banche greche non sembrano soffrire di problemi di patrimonializzazione, grazie a una solida base di depositi e a una dipendenza ridotta dal mercato della liquidità della Banca centrale europea.
Il fatto è che i 240 miliardi di euro di debito pubblico sono molto esposti nel breve termine (nel solo 2010 ne scadranno una cinquantina, di cui 8,5 il 19 maggio). Il costo del debito, con gli spread ai massimi storici, è ormai insostenibile.
Ma sbaglierebbe chi nell'eurozona restasse alla finestra. Le banche europee, secondo gli analisti di DB, rappresentano infatti un canale di contagio "significativo" attraverso il quale un eventuale default di Atene potrebbe scatenare un effetto domino devastante prima all'interno dei PIIGS e poi nel resto dell'eurozona. La ridotta capacità del sistema immunitario delle banche europee è dovuta agli effetti debilitanti già subiti con la crisi finanziaria, che ne ha appesantito gli stati patrimoniali per l'aumento dei crediti a rischio e ne ha ridotto gli utili di conto economico aumentando i costi di funding e del capitale in generale.
A nessuno quindi converrebbe un peccato di omissione nei confronti di Atene. La Banca centrale europea lo sa, lo sanno anche gli analisti finanziari e lo sanno pure gli speculatori che stanno scommettendo sul piano di salvataggio. Qualcuno, come il ministro delle Finanze Giulio Tremonti lo ha ricordato ai colleghi di Berlino e di Parigi. Il problema è spiegarlo ai contribuenti. Ma la comunicazione dovrà essere fatta e in fretta. E questo è il dilemma di Angela Merkel: la scadenza del 19 maggio per la prossima asta di titoli di stato greci è sempre più vicina, ma prima ci sono le elezioni in Nord Reno - Vestfalia e il cancelliere non vuole perderle.

 

 

Grecia: Spread Con Germania Vola Sopra 700 Punti
martedì, 27 aprile 2010 - 15:33
(AGI) - Londra, 27 apr. - Il differenziale di rendimento tra i decennali greci e gli analoghi titoli tedeschi, vola a 700,2 punti base, il massimo da 12 anni.

 

 

Grecia: Ministro Finanze, Per Noi Ormai Impossibile Accedere Ai Mercati
martedì, 27 aprile 2010 15:38 ATENE
(ASCA-AFP) - Atene, 27 apr - La Grecia ormai non puo' piu' accedere ai mercati finanziari per ottenere fondi ed ha bisogno dell'intervento dell'Unione Europea e del FMI entro il 19 maggio per ripagare il debito in scadenza. Lo ha ribadito il ministro delle finanze di Atene, Georges Papaconstantinou.

 

 

Grecia: Ministro Finanze, Deficit 2009 Potrebbe Arrivare Al 14%
martedì, 27 aprile 2010 - 16:02
(ASCA-AFP) - Atene, 27 apr - Il deficit della Grecia, per il 2009, potrebbe arrivare al 14% del Pil. Lo ha detto il ministro delle Finanze greco, George Papaconstatinou. La scorsa settimana, Eurostat aveva stimato il deficit al 13,6%, avvertendo pero' che sarebbero potute verificarsi altre revisioni al rialzo.

 

 

Grecia: Atene Accusa l'Ue, 'Poca Chiarezza. Non Ci Sta Aiutando'
martedì, 27 aprile 2010 - 16:06
(ASCA-AFP) - Atene, 27 apr - Sul piano di soccorso per la Grecia l'Unione Europea parla con voci diverse, non c'e' chiarezza e questa situazione ''non ci sta aiutando''. Lo ha detto il ministro delle finanze di Atene, George Papaconstantinou, parlando ai deputati socialisti in vista della scadenza ''cruciale'' del 19 maggio quando dovranno essere ripagati 9 miliardi di euro di debito pubblico. ''Vista l'impossibilita' per noi di accedere ai mercati finanziari - ha detto - entro il 19 maggio la procedura dovra' essere completata, approvata, firmata e dovranno essere erogati i fondi dal FMI e dall'Ue''. Papaconstantinou ha sottolineato che la Grecia e' ''sotto pressione'' da parte dei mercati finanziari che ''stanno scommettendo contro di noi'' visto che i costi per l'approvvigionamento di fondi per il governo sono andati alle stelle negli ultimi giorni. Secondo il Ministro ''la situzione politica in Europa non ci sta aiutando, visto che ci sono spesso voci contrastanti e c'e' poca chiarezza''.

 

 

Usa: Indice Fiducia Consumatori Balza a 57,9 Ad Aprile. Oltre Attese
martedì, 27 aprile 2010 16:14 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 27 apr - L'indice sulla fiducia dei consumatori degli Stati Uniti, elaborato dal Conference Board, e' balzato ad aprile ai massimi da un anno e mezzo a quota 57,9 dal 52,3 di marzo. Il dato e' uscito nettamente migliore delle previsioni degli analisti con un consenso che era attestato a 54,0 punti segnalando una crescente fiducia nelle prospettive dell'economia americana.

 

 

Usa: Bernanke Lancia Allarme Sul Deficit
martedì, 27 aprile 2010 16:22 WASHINGTON
(AGI) - Washington, 27 apr. - Il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke lancia l'allarme sul livello insostenibile del deficit Usa e invita i parlamentari ad agire per frenarne l'ascesa. "In assenza di ulteriori azioni politiche - dice Bernanke davanti alla commissione bipartisan del Congresso sulla riforma fiscale - il bilancio federale si incanalera' a un livello insostenibile". "La storia - aggiunge - ci insegna che che se non riusciremo a raggiungere in tempo la sostenibilita' di bilancio perderemo la vitalita' dell'economia nazionale, ridurremo i nostri livelli di vita e aumenteremo fortemente il rischio di instabilita' economica e finanziaria".

 

 

Usa: Obama, Obbligatorio Ridurre Deficit
martedì, 27 aprile 2010 - 16:30
(ASCA-AFP) - Washington, 27 apr - Il presidente Barack Obama ha dichiarato che gli Stati Uniti hanno l'obbligo nei confronti delle generazioni future di ridurre l'enorme deficit di bilancio. Il presidente Usa ha chiesto l'impegno di entrambi i partiti affinche' lavorino insieme per la responsabilita' fiscale, sottolineando che i deficit sono aumentati a causa delle misure di emergenza adottate per salvare l'economia statunitense durante la crisi. ''E' molto piu' facile spendere un dollaro che risparmiarne uno'', ha affermato Obama precisando che l'economia degli Stati Uniti ha affrontato ''la resa dei conti'' sugli enormi debiti federali. ''Abbiamo l'obbligo per le generazioni future di affrontare i nostri deficit strutturali che minacciano di ostacolare la nostra economia e lasciare ai nostri figli e nipoti una montagna di debiti'', ha detto Obama.

 

 

Grecia: Borsa Atene Perde Il 6%
martedì, 27 aprile 2010 16:50 ATENE
(ASCA-AFP) - Atene, 27 apr - La borsa di Atene perde il 6%, il maggior ribasso dall'ottobre scorso. Aumenta la tensione sui mercati per l'approssimarsi della prima scadenza di pagamento di titoli di stato, per 9 miliardi di euro, fissata per il 19 maggio prossimo.

 

 

Portogallo: s&p Taglia Rating Sovrano Da 'a+' Ad 'a-'. Outlook Negativo
martedì, 27 aprile 2010 17:00 LISBONA
(ASCA) - Roma, 27 apr - Standard & Poor's ha tagliato di due livelli il rating sovrano del Portogallo da 'A+' ad 'A-' mantenendo le prospettive negative. Secondo S&P il deficit di Lisbona potrebbe toccare quest'anno l'8,5% del Pil.

 

 

Grecia, Cdu tedesca solleverà questione "haircut" con Fmi, Bce
reuters - martedì, 27 aprile 2010 - 17:36
I Cristiano Democratici (Cdu) del Cancelliere Angela Merkel solleveranno la questione di uno sconto ('haircut') a carico degli investitori sul debito greco, in occasione degli incontri con Fondo monetario internazionale e Banca centrale europea.
Lo ha detto il portavoce della Cdu per il Bilancio Norbert Barthle alla vigilia dell'incontro tra i gruppi parlamentari della Camera Bassa tedesca (Bundestag) e i numeri uno di Fmi e Bce.
L'intenzione è quella di condividere con gli investitori che detengono il debito greco i sacrifici necessari per aiutare Atene. In particolare le banche hanno speculato contro la Grecia traendo profitto dalla crisi del debito greco nei mesi scorsi dovrebbero essere pronte ora ad accettare uno sconto sul valore di rimborso del debito stesso.
"Chiunque abbia comprato bond greci non riceverebbe il 100% del loro valore ma solo l'80 o il 90 o il 70, dipende", ha detto Barthle.
"Abbiamo un incontro con Strauss-Kahn e Trichet domani a Berlino", ha aggiunto. "Certamente solleveremo l'argomento".
Con haircut si indica la percentuale che viene sottratta al valore nominale di un'attività a riflesso del rischio percepito associato all'attività stessa.

 

 

Grecia: s&p Declassa Debito a Livello 'Spazzatura'
martedì, 27 aprile 2010 17:46 ATENE
(ASCA) - Roma, 27 apr - Nuova tegola sul debito pubblico greco, declassato a livello 'spazzatura' da Standard & Poor's. I titoli si stato di Atene ''non sono piu' compatibili con l'investment grade'' secondo l'agenzia di rating che vede ''rischi in crescita nel medio termine'' e il debito in aumento al 124% del Pil nel 2010 e al 131% del Pil nel 2011.

 

 

Grecia: Convocata Riunione Eurogruppo Il 10/5 Su Piano Emergenza
martedì, 27 aprile 2010 - 18:03
(ASCA-AFP) - Bruxelles, 27 apr - I paesi dell'Eurogruppo si riuniranno il prossimo 10 maggio per approvare il piano d'emergenza per la Grecia. Lo riferiscono fonti della presidenza spagnola all'agenzia France Presse.

 

 

Grecia: Trichet, Fuori Questione La Possibilita' Di Un Default
martedì, 27 aprile 2010 - 18:10
(ASCA-AFP) - Chicago, 27 apr - Un default dei titoli di stato greci o di quelli di altri paesi dell'Eurozona ''e' fuori questione''. Lo ha detto il presidente della Banca Centrale Europea, Jean CLaude Trichet intervenendo al Chicago Council on Global Affairs. Il numero uno della Bce non ha voluto commentare lo stato delle trattative sul piano d'emergenza a sostegno della Grecia assicurando, comunque, che la crisi non avra' impatti sulle trattative per l'allargamento dell'Eurozona. ''Siamo stati sempre chiari alla Bce dicendo ai nostri amici che devono rispettare i criteri'' ha spiegato ''non abbiamo mai cambiato il nostro messaggio per quei paesi''.


 

 

 
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27 Aprile 2010 18:22 WASHINGHTON - Sole 24 ore
Goldman Sachs si difendedi fronte al Senato americano

Dopo il primo stop imposto dai repubblicani al Senato alla riforma della finanza voluta dai democratici e in particolare dall'Amministrazione Obama, l'attenzione di Wall Street si concentra sulle audizioni al Senato dei vertici di Goldman Sachs e delle persone coinvolte nell'inchiesta per frode della Sec.
Goldman Sachs ha cominciato a scommettere contro il mercato dei mutui nel 2007 tramite il trading "short" (al ribasso attraverso vendite alle scoperto), in modo da bilanciare le perdite della società in quel settore. E' quello che ha detto durante la propria testimonianza alla sottocommissione di indagine permanente del Senato il direttore finanziario David Viniar, sentito durante le audizioni al Senato assieme all'amministratore delegato Lloyd Blankfein. Nel dicembre 2006 «abbiamo cominciato a registrare perdite su base quotidiana nei prodotti collegati ai mutui» e nella società regnava «crescente preoccupazione» a causa della «maggiore volatilità e del calo dei prezzi degli asset collegati ai subprime». Il risultato è stato il passaggio allo short trading, ma «nel 2008 si è tornati alle scommesse al rialzo». L'obiettivo della società «era ridurre il rischio e in questo senso abbiamo avuto discreto successo», dirà invece Craig Broderick, responsabile della gestione del rischio dal 2007.
Mentre il settore immobiliare colava a picco, infatti, Goldman Sachs riuscì nel 2007 a generare «ampi profitti» scommettendo contro il mercato. «Goldman dice che queste scommesse sono state ragionevoli, ma i documenti interni mostrano che non si é trattato di una cosa ragionevole, anzi uno dei dirigenti ha descritto la situazione come 'the big short'», ha detto il presidente della sottocommissione di indagine permamente del Senato Carl Levin, che sente oggi i vertici di Goldman Sachs, a partire dall'amministratore delegato Lloyd Blankfein e il direttore finanziario David Viniar. La sottocommissione indaga da 18 mesi sul Goldman, accusata di avere scommesso contro il mercato dei mutui nel 2007 tramite il trading "short" (al ribasso attraverso vendite alle scoperto). I «conflitti di interesse» citati dalla Securities and Exchange Commission, la Consob americana, «potrebbero non essere illegali, ma sicuramente sembrano eticamente discutibili», ha detto la repubblicana del Maine Susan Collins, uno dei più agguerriti membri della commissione.
Fabrice Tourre, il trader di Goldman Sachs al centro delle accuse di frode della Sec alla banca d'affari newyorkese, si è difeso oggi di fronte al Congresso americano. Il 31enne francese, un "enfant prodige" della finanza, ha negato «categoricamente le accuse della Sec. E mi difenderò in tribunale contro queste falsità». Tourre ha partecipato a un'operazione in cui Goldman ha venduto agli investitori Aca Management e Ikb Deutsche Industriebank uno strumento finanziario chiamato Abacus 07AC-1 legato ai mutui subprime e rivelatosi fallimentare. Secondo le autorita di Borsa agli investitori sarebbero state date informazioni fuorvianti sulla composizione di quello strumento. Tourre, oltre che per il suo ruolo, è stato criticato anche per una serie di e-mail rese pubbliche in cui si commentava con soddisfazione alcuni guadagni fatti scommettendo sul fallimento di alcuni mutui.
La Sec infatti sostiene che Goldman avrebbe venduto Abacus alla società Aca non rivelando la posizione dell'hedge fund Paulson &Co., coinvolto nella creazione di Abacus e con una visione ribassista sul mercato immobiliare. «Sebbene non mi ricordi le parole esatte che ho utilizzato, mi ricordo di aver informato Aca che il fondo di Paulson avrebbe assunto delle protezioni di credito sulla transazione AC-1. Questo significava necessariamente che Paulson avrebbe anche scommesso al ribasso», ha detto Tourre. Il manager ha concluso che la transazione «non è stata pensata per fallire», anche perché Aca e Ikb «erano due dei miei clienti più importanti».
Questa sera il presidente Barack Obama parlerà dell'economia americana e del debito degli Stati Uniti. Non è previsto che riparli della riforma finanziaria fino a domani. Ma non è detto che lo stop al Senato, dove i democratici non sono riusciti per ora a stoppare la minaccia di filibustering, ostruzionismo, dei repubblicani, non riaccenda il dibattito. Non è ancora chiaro quale effetto produrrà nell'elettorato americano l'intreccio tra l'inchiesta Goldman e le negoziazioni a Capitol Hill tra democratici e repubblicani. E' certo però che Obama è determinato ad andare avanti con una riforma di Wall Street, come ha spiegato di recente dal blog della Casa Bianca.

 

 

Le borse europee crollano, si inasprisce la crisi del debito sovrano
I principali listini azionari europei hanno hanno registrato oggi delle notevoli perdite. Il FTSE 100 a Londra ha perso il 2,6%, il DAX a Francoforte il 2,7%, il CAC40 a Parigi il 3,8%, il FTSE MIB a Milano il 3,3% e lo SMI a Zurigo il 2%. La crisi del debito sovrano si è oggi drammaticamente inasprita. Standard & Poor’s ha tagliato il rating sovrano di lungo termine del Portogallo e della Grecia. In precedenza il Ministro delle Finanze George Papaconstantinou aveva avvertito che il suo paese ha bisogno degli aiuti dell'UE e del Fondo Monetario Internazionale entro il 19 maggio perchè non è in grado di finanziarsi sul mercato. L'indice ASE Composite ha perso ad Atene il 6%, il PSI 20 a Lisbona il 5,4%.
I titoli del settore finanziario sono andati a picco. Tra i bancari Barclays (GB0031348658) ha perso il 3,7%, Royal Bank of Scotland (GB0006764012) il 3,5%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 5%, BNP Paribas (FR0000131104) il 7%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 6,4%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 5,7%, Banco Santander (ES0113900J37) il 5,% e UBS (CH0024899483) il 4%. Tra gli assicurativi Aegon (NL0000301760) ha perso l'1,9%, Aviva (GB0002162385) il 4,5%, AXA (FR0000120628) il 6,3%, Munich Re (DE0008430026) il 4,5% e Swiss Re (CH0012332372) il 3,3%.
Seduta da dimenticare anche per i minerari. Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso il 4,7%, BHP Billiton (GB0000566504) il 4,2%, Rio Tinto (GB0007188757) il 5,2% e Xstrata (GB0031411001) il 4,7%. L'apprezzamento del dollaro rispetto all'euro ha fatto andare oggi a picco i prezzi dei metalli di base.
Tra i pochi titoli che hanno potuto chiudere in rialzo c'è stato Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29). J.P. Morgan ha alzato oggi il suo rating sul colosso del petrolio da "Underweight" a "Neutral".
Redazione Borsainside 18:51

 

 

Grecia: Fmi, Situazione Insostenibile Senza Un Intervento d'Aiuto
martedì, 27 aprile 2010 - 19:03
(ASCA-AFP) - Parigi, 27 apr - La Grecia ha di fronte una ''situazione insostenibile'' se non ricevera' un aiuto per mantenersi solvente. Lo ha detto il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale in un'intervista pubblicata sul sito del quotidiano francese La Tribune. ''Se non li aiutiamo si troveranno in una situazione insostenibile'' ha detto Strauss-Kahn ''non sto dicendo che se li aiutiamo il problema diventera' semplice. Sara' comunque difficile. I greci devono sapere che risolvere il nodo del loro debito pubblico, dopo diversi anni di spesa eccessiva, sara' doloroso e difficile''. Ma, avverte il numero uno del Fondo, ''non c'e' altra soluzione''.

 

 

Grecia: Debito Declassato a Spazzatura Mentre Si Avvicina Data Rimborsi
martedì, 27 aprile 2010 - 19:13
(ASCA) - Roma, 27 apr - Giornata di forte tensione quella di oggi sui mercati con il doppio declassamento da parte di Standard & Poor's sul debito portoghese e su quello greco, quest'ultimo degradato a 'spazzatura', mentre si avvicinano le prime consisitenti scadenze di rimborso per Atene ed il meccanismo degli aiuti tarda ad essere deciso. Il 19 maggio prossimo, la Grecia dovra' rimborsare circa 9 miliardi di euro di titoli di stato, mentre gli aiuti, per essere stanziati, dovrannno prima passare attraverso l'approvazione dei parlamenti dei rispettivi paesi europei. Nel frattempo e' stata convocata per il 10 maggio una riunione straordinaria dell'Eurogruppo per tamponare le scadenze critiche sul debito greco. Lo stesso FMI ha avvertito che la situazione sta diventando insostenibile senza un intervento rapido. Tempi molto stretti che stanno facendo decisamente innervosire il governo greco. Sul piano di soccorso per la Grecia l'Unione Europea parla con voci diverse, non c'e' chiarezza e questa situazione ''non ci sta aiutando'', ha tuonato il ministro delle finanze di Atene, George Papaconstantinou, parlando ai deputati socialisti. ''Vista l'impossibilita' per noi di accedere ai mercati finanziari - ha detto il ministro - entro il 19 maggio la procedura dovra' essere completata, approvata, firmata e dovranno essere erogati i fondi dal FMI e dall'Ue''. Papaconstantinou ha sottolineato che la Grecia e' ''sotto pressione'' da parte dei mercati finanziari che ''stanno scommettendo contro di noi'' visto che i costi per l'approvvigionamento di fondi per il governo sono andati alle stelle negli ultimi giorni. Secondo il Ministro ''la situzione politica in Europa non ci sta aiutando, visto che ci sono spesso voci contrastanti e c'e' poca chiarezza''. L'Assemblea nazionale francese dovrebbe votare gli aiuti il 4 maggio. La prossima settimana dovrebbe votare anche il Bundestag tedesco, pero' in quest'ultimo caso la situazione e' complicata dalle elezioni politiche, fissate per il 9 maggio prossimo. Da un sondaggio emerge che il 55% dei tedeschi ritiene sbagliato inviare aiuti finanziari alla Grecia, mentre soltanto il 33% degli intervistati si e' dichiarato favorevole. Tutto cio', mentre peggiorano le condizioni del paese dell'Eurozona. La Banca di Grecia oggi ha avvertito che la recessione per quest'anno potrebbe superare il 2% a causa della ''grande situazione di incertezza'', mentre il ministro delle Finanze Papaconstantinou ha dichiarato che il deficit potrebbe arrivare al 14% del Pil. In questo clima, i sindacati hanno dichiarato uno sciopero generale per il settore privato il 5 maggio prossimo, contro i tagli alla spesa e l'atteggiamento ''neo-liberal'' dell'Unione europea e del Fondo monetario internazionale. Pesante la reazione sui mercati. La Borsa di Atene e' arrivata a cedere il 6%, registrando il maggior ribasso dall'ottobre scorso. In netto calo anche le altre piazze europee a cominciare da Parigi (Cac 40 (Parigi: notizie) -3,82%), Francoforte (Dax -2,73%) e Piazza Affari (Ftse It All Share -3,10%). Netto il ribasso della borsa spagnola (-4,07%) perche' il paese, insieme a Potogallo e Irlanda e' un altro dei paesi dell'Eurozona che preoccupa per la crescita esponenziale del deficit.

 

 

Portogallo: Ministro Finanze, Sotto Attacco Dei Mercati. Risponderemo
martedì, 27 aprile 2010 - 19:39
(ASCA-AFP) - Lisbona, 27 apr - Il Portogallo e' ''sotto l'attacco dei mercati'' e dovra' rispondere. Lo ha detto il ministro delle finanze di Lisbona Fernando Teixeira dos Santos dopo aver incassato il downgrade da parte di Standard & Poor's. ''E' un momento decisivo - ha detto - il paese deve rispondere a questo attacco dei mercati. Dobbiamo restare calmi e riportare la serenita' sui mercati''. ''Come gia' accaduto in passato - ha aggiunto il Ministro - faremo tutto cio' che e' necessario per ridurre il deficit e promuovere la competitivita' dell'economia portoghese''. Teixeira dos Santos ha respinto qualsiasi paragone con la Grecia: ''La maggioranza delle opinioni sono concordi nel dire che il Portogallo e la Grecia sono due realta' differenti''.

 

 

Grecia: Il Costo Della Crisi Non Si Ferma Ai Sirtaki Bond (Analisi)
martedì, 27 aprile 2010 19:49 ROMA
(ASCA) - Roma, 27 apr - Poco piu' di due anni, praticamente ieri l'altro per la finanza, molti economisti avvertivano che la crisi dei mutui subprime era circoscritta. La crisi finanziaria peggiore dalla grande depressione e' costata invece qualcosa come 2.500 miliardi di dollari solo intermini di perdite per il comparto bancario. Ancora oggi si ascoltano economisti che minimizzano il potenziale effetto contagio della crisi greca. In fondo la Grecia pesa appena per il 3% del pil dell'area euro. L'accordo di due settimane fa in ambito europeo sul pacchetto di aiuti al governo di Atene per 30 miliardi di euro oltre a prestiti da parte del Fmi sembravano aver riportato il sereno tra gli investitori. E invece i mal di pancia della Germania nella concessione degli aiuti a causa della pressione per il voto regionale ha inferto un colpo durissimo alla gia' precaria fiducia dei mercati. Oggi i mercati hanno mostrato cosa puo' provocare un default della Grecia. Indici azionari in picchiata con conseguente perdita di qualche centinaio di miliardi di euro, innalzamento dei tassi sui titoli di Stato. Il decennale greco e' schizzato oltre oltre il 10%, con uno spread nei confronti del bund tedesco oltre gli 800 punti base. Gran parte dei titoli decennali dei paesi euro hanno accusato un ampliamento dello spread nei confronti dell'omologo tedesco sui livelli massimi da quasi un anno. Dopo i tango bond, anche i piccoli risparmiatori cominceranno a familiarizzare con i sirtaki bond. L'esposizione internazionale nei confronti della Grecia e' certamente contenuta ma il rischio che l'Europa deve assolutamente scongiurare e' che la bufera che si e' abbattuta sulla Grecia possa propagarsi ad altri paesi. E la questione non e' tanto i cosiddetti Pigs, quanto la capacita' di tenuta dell'Eurozona, gia' fiaccata, come gli altri paesi del globo dai guasti provocati dalla profonda crisi finanziaria. Il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, piu' volte ha ammonito che le finanze pubbliche dei paesi euro difficilmente potrebbero sostenere una nuova tempesta finanziaria, anche di intensita' minore rispetto a quella da poco alle spalle. Per il 10 maggio e' stato convocato un vertice straordinario europeo. Cio' significa che i mercati per altri 13 giorni saranno in balia della burrasca. La Grecia oggi ha annunciato che non puo' ricorrere ai mercati finanziari alla luce dell'impennata dei tassi di interesse che chiede il mercato per assumere il rischio. Un'uscita della Grecia dall'euro e' fuori discussione secondo la Bce e la Commissione europea. Ma la questione non dipende da dall'Eurotower a Francoforte e nemmeno da Bruxelles, bensi' dall'elezione regionale in Germania. Forse sara' il caso di ripensare profondamente l'assetto istituzionale monetario dell'area euro.

 

 

Euro:Crolla a Minimi a 1,31 Dollari,Oro Ai Massimi 1.171,25
martedì, 27 aprile 2010 21:49 NEW YORK
(AGI) - New York, 27 apr. - L'Euro ha toccato i minimi da un anno a quota 1,3182 sul dollaro, spinto al ribasso per il declassamento dei debiti pubblici di Grecia e Portogallo, mentre di contemporaneamente l'oro ha toccato il picco del 2010 a 1.172,25 dollari l'oncia.

 

 

Crisi: Germania decidera' dopo Fmi-Atene
martedì, 27 aprile 2010 - 22:24
(ANSA) - BERLINO, 27 APR - Il governo tedesco decidera' sugli aiuti alla Grecia solo dopo la fine dei negoziati in corso tra il Fmi e il governo di Atene.Lo ha detto il vice cancelliere e ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle. La Germania ha ribadito, non emettera' un 'assegno in bianco' alla Grecia, Atene deve fare 'i suoi compiti a casa' e che gli aiuti 'possono essere usati solo come ultima istanza'.

 

 

Borse dell'Europa dell'Est: Chiusura negativa, Mosca -1,4%
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in ribasso.
L'indice RTS ha perso a Mosca l'1,4% a 1.603,59 punti. I volumi di scambio sono aumentati notevolmente rispetto a ieri e sono stati alti. La crisi del debito sovrano si è oggi drammaticamente inasprita. Standard & Poor’s ha tagliato il rating sovrano di lungo termine del Portogallo e della Grecia. Sulle borse internazionali si è scatenata una pioggia di vendite. Anche le quotazioni delle materie prime sono andate a picco. Il prezzo del petrolio è sceso nel pomeriggio a New York fino a circa $82,50. Tra i titoli del listino russo Sberbank (RU0009029540) ha perso il 3%, Tatneft (RU0009033591) l'1% e Bashneft (RU0007976957) l'1,1%. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in calo dell'1,7% a RUB 175.
Il BUX a Budapest ha perso lo 0,2% a 24.891,65 punti. Tra i titoli di maggior peso del listino ungherese OTP Bank (HU0000061726) ha perso lo 0,6%, Gedeon Richter (HU0000067624) l'1,6% e Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,4%. MOL (HU0000068952) ha guadagnato l'1,4%. Le autorità di borsa ungheresi hanno concluso l'indagine sull'acquisto del 21,2% di MOL da parte della russa Surgutneftegas (RU0006936028) senza aver appurato alcuna irregolarità. Sia MOL che il Governo ungherese si erano opposti alla transazione.
Il PX a Praga ha perso l'1,2% a 1.298,40 punti. I bancari hanno guidato la lista dei ribassi. Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso l'1,9% e Erste Group Bank (AT0000652011) il 2,3%. Tra gli altri titoli del PX Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha chiuso in ribasso dello 0,1%, Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) dello 0,3% e Unipetrol (CZ0009091500) dello 0,3%.
Il WIG a Varsavia ha perso l'1,2% a 43.159,63 punti. I bancari hanno sofferto come su tutte le altre piazze finanziarie europee. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il 3,9%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) l'1,7%, BZW Bank (PLBZ00000044) lo 0,5% e BRE Bank (PLBRE0000012) il 3,3%. Il calo del prezzo del rame ha pesato su KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017). Il titolo dell'impresa mineraria polacca ha perso il 2,5%.
Redazione Borsainside 22:34

 

 

Borse dell'America Latina: Solo Caracas resiste alle vendite, San Paolo -3,4%
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso ieri in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso il 3,4% a 66.511,10 punti. Era da quasi da due mesi che l'indice brasiliano non registrava tali perdite in una seduta. La crisi del debito sovrano si è drammaticamente inasprita. Standard & Poor’s ha tagliato il rating di lungo termine del Portogallo e della Grecia. Sulle borse internazionali si è scatenata una pioggia di vendite. Sul mercato azionario brasiliano hanno pesato inoltre i timori legati alla futura politica monetaria della Banca Centrale del Brasile. La maggior parte degli economisti crede che la Banca Centrale brasiliana aumenterà questa settimana i suoi tassi d'interesse di 50 punti base al 9,25%. Secondo alcuni esperti i tassi potrebbero in seguito salire in Brasile fino alla fine dell'anno a più del 12%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) perso il 3,9%. Il prezzo del petrolio ha perso ieri a New York il 2,1%. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso il 4,9%. Il prezzo del rame ha chiuso ieri al NYMEX in ribasso del 4,6%. Gerdau (BRGGBRACNPR8), il primo produttore d'acciaio dell'America Latina, ha perso il 5,3%. Fibria Celulose (BRFIBRACNOR9), il maggior fabbricante di cellulosa del mondo, ha chiuso in calo del 5,9%.
L'IPC a Città del Messico ha perso il 3,2% a 32.679,36 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha perso l'1,4%, Cemex (MXP225611567) il 3,4%, Grupo Mexico (MXP370841019) il 3,7% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 4,3%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso il 2,6, l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,6%, il Colcap a Bogotà lo 0,8% e il General a Lima l'1,6%. L'IBVC a Caracas ha guadagnato l'1,4%.
Redazione Borsainside 00:21


 

 

 
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WALL STREET: I FUTURES USA SNOBBANO LE BUONE TRIMESTRALI

27 Aprile 2010 15:00 NEW YORK - WSI
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Dupont, 3M superano le stime degli analisti. Ford torna all'utile ma delude sulle vendite. Este Lauder e Office Depot tradiscono le attese. Euro sotto $1.33 per colpa dei timori sulla Grecia. In rialzo i Treasury.
A mezz'ora dall'avvio delle contrattazioni i future americani continuano a scambiare in territorio negativo (vedi quotazioni a fondo pagina), facendo pensare dunque a un'apertura all'insegna della cautela.

Ancora una volta l'umore degli operatori e' condizionato dalla Grecia, all'indomani delle dichiarazioni arrivate dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel: la Germania e' pronta a sborsare la sua parte di aiuti (pari a 8.5 miliardi di euro) ma in cambio di rigide condizioni. Insomma, Atene deve garantire riduzione del deficit ed economia piu' competitiva. La Merkel ha pero' escluso un'uscita della Grecia dalla zona Euro.

Proprio a questo proposito oggi e' intervenuto il numero uno della banca centrale della penisola ellenica, chiedendo un taglio del deficit piu' marcato di quello previsto dal governo. Da Bruxelles arrivano rassicurazioni sul timing degli aiuti: le trattative tra Grecia, Commissione Ue, Bce e Fmi stanno andando bene e dovrebbero terminare a inizio maggio. La data cruciale resta sempre la stessa: il 19 maggio sono in scadenza obbligazioni greche per 8.1 miliardi.

Nel frattempo il mercato si fa sempre piu' nervoso. I credit default swaps a 5 anni sulla Grecia hanno toccato un nuovo record di 736.3 punti base. In pratica servono 736300 euro per assicurare 10 milioni di euro di debito. Massimi dal 1998 per il differenziale tra decennale greco e bund tedesco. Record su entrambe i fronti anche per il Portogallo.

Negli Stati Uniti si guarda alla due giorni che prende il via oggi del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed che domani prendera' una decisione sui tassi. Scontata una conferma dell'attuale costo del denaro prossimo allo zero. Si guardera' alle parole utilizzate nel comunicato finale, dalle quali potrebbero emergere indicazioni sulla tempistica di un eventuale ritocco all'insu: il timore e' che la ripresa economica porti con se la corsa dell'inflazione.

Proprio il numero uno della Fed Ben Bernanke parlera' di fronte alla Commissione sulla riduzione del debito. Sul fronte macro, attenzione ai prezzi delle case e alla fiducia dei consumatori.

Tra un'ora i vertici di Goldman testimonieranno di fronte al Senato dopo le accuse di frode della Sec. Presente anche colui che ha ideato i cdo incriminati Fabrice Tourre che smentisce "categoricamente" le accuse dell'autorita' della borsa Usa.

Altra giornata di risultati societari. Nel settore auto, Ford torna a fare profitti battendo le stime degli analisti e alzando le previsioni di fine anno. Ma il titolo cede nel pre-mercato. Giu' anche Autoliv (produttore di airbag, cinture di sicurezza e simili) nonostante il ritorno all'utile e a solide prospettive.

Nel comparto chimico DuPont supera le attese cosi' come fa 3M che per il secondo trimestre consecutivo migliora l'outlook. Peggio delle previsioni fanno Office Depot ed Este Lauder.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio perdono terreno. I futures con consegna giugno si muovono in calo di $0.85 attestandosi a quota $83.35 al barile. Sul valutario la moneta unica viaggia a quota $1.3291 (-0.69%). L'oro cede $4.80 (-0.428%) in area $1149.90 circa. Il rendimento sul benchmark decennale si attesta al 3.76% dal 3.8150%.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 cede 5.50 punti (-0.46%) a 1202.70.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 perde 7 punti (-0.34%) a quota 2040.25.

Il contratto sull'indice Dow Jones scambia in flessione di 11 punti (-0.10%) a 11140.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

WALL STREET: GIU', AL SENATO USA GOLDMAN SI DIFENDE

27 Aprile 2010 15:30 NEW YORK - WSI
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I prezzi delle case salgono per la prima volta su base annuale dopo tre anni di cali. Ma non basta. Operatori ormai abituati alle buone trimestrali. Soffre l'euro con la Grecia. Su i Treasury. In calo oro e oil.
Come da attese, l'apertura a Wall Street si tinge di rosso. Il mercato, ormai abituato a conti societari superiore alle stime, snobba i risultati odierni.

Il Dow cede lo 0.16% (-17.76) a 11187.27. Il Nasdaq segna una flessione dello 0.37% (-9.30) a 2513.65 mentre l'S&P 500 retrocede dello 0.18% (-2.13) a 1209.92.

Permangono i timori sulla Grecia mentre delude il dato sui prezzi delle case nelle 20 principali citta' degli Stati Uniti, che sono aumentati in febbraio dello 0.6% annuo ma su base mensile la flessione e' dello 0.9%. La nota positiva e' che si tratta del primo incremento annuale da tre anni.

La situazione sul fronte Grecia resta tesa, all'indomani delle dichiarazioni arrivate dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel: la Germania e' pronta a sborsare la sua parte di aiuti (pari a 8.5 miliardi di euro) ma in cambio di rigide condizioni. Insomma, Atene deve garantire riduzione del deficit ed economia piu' competitiva. La Merkel ha pero' escluso un'uscita della Grecia dalla zona Euro.

Proprio a questo proposito oggi e' intervenuto il numero uno della banca centrale della penisola ellenica, chiedendo un taglio del deficit piu' marcato di quello previsto dal governo. Da Bruxelles arrivano rassicurazioni sul timing degli aiuti: le trattative tra Grecia, Commissione Ue, Bce e Fmi stanno andando bene e dovrebbero terminare a inizio maggio. La data cruciale resta sempre la stessa: il 19 maggio sono in scadenza obbligazioni greche per 8.1 miliardi.

Nel frattempo il mercato si fa sempre piu' nervoso. I credit default swaps a 5 anni sulla Grecia hanno toccato un nuovo record di 736.3 punti base. In pratica servono 736300 euro per assicurare 10 milioni di euro di debito. Massimi dal 1998 per il differenziale tra decennale greco e bund tedesco. Record su entrambe i fronti anche per il Portogallo.

Negli Stati Uniti si guarda alla due giorni che prende il via oggi del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed che domani prendera' una decisione sui tassi. Scontata una conferma dell'attuale costo del denaro prossimo allo zero. L'attenzione cadra' sulle parole utilizzate nel comunicato finale, dalle quali potrebbero emergere indicazioni sulla tempistica di un eventuale ritocco all'insu: il timore e' che la ripresa economica porti con se la corsa dell'inflazione.

Proprio il numero uno della Fed Ben Bernanke parlera' di fronte alla Commissione sulla riduzione del debito. C'e' attesa anche per la testimonianza del ceo di Goldman Sachs al Senato, in seguito alle accuse di frode della Sec. Presente anche colui che ha ideato i cdo incriminati Fabrice Tourre che smentisce "categoricamente" le accuse dell'autorita' della borsa Usa.

Altra giornata di risultati societari. Nel settore auto, Ford torna a fare profitti battendo le stime degli analisti e alzando le previsioni di fine anno. Ma il titolo soffre. Giu' anche Autoliv (produttore di airbag, cinture di sicurezza e simili) nonostante il ritorno all'utile e a solide prospettive.

Nel comparto chimico DuPont supera le attese cosi' come fa il produttore di Post-it 3M che per il secondo trimestre consecutivo migliora l'outlook. Peggio delle previsioni fanno Office Depot ed Este Lauder.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio perdono terreno. I futures con consegna giugno si muovono in calo di $0.81 attestandosi a quota $83.39 al barile (-0.60%). Sul valutario la moneta unica viaggia a quota $1.32988 (-0.69%). L'oro cede $5.10 (-0.44%) in area $1154.20 circa. Il rendimento sul benchmark decennale si attesta al 3.7510% dal 3.8150%.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

WALL STREET: SUI MINIMI, DECLASSAMENTO GRECIA

27 Aprile 2010 18:03 NEW YORK - WSI
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I listini scivolano con il taglio di S&P su Grecia. La mossa segue quella sul Portogallo. L'oro recupera quota. L'euro scivola ulteriormente. Snobbate le trimestrali sopra le stime e la fiducia dei consumatori ai massimi del 2008.
Wall Street imbocca con decisione la via dei ribassi, scivolando sui minimi intraday. il motivo e' legato alla decisione di S&P di tagliare a junk, spazzatura, il rating sulla Grecia. La mossa dell'agenzia di rating segue quella sul Portogallo, che gia' aveva indebolito gli indici.

Immediata la reazione del mercato. Il Dow scivola di 118 punti a 11086.76, il Nasdaq Composite perde 30.68 punti a quota 2492.42 mentre l'S&P 500 lascia sul terreno 79 points a 1195.26.

I prezzi dei titoli di stato americani e il dollaro ne approfittano per mettere a segno ulteriori rialzi. Il rendimento dei Treasury a due anni e' sceso sotto l'1% mentre quello dell'equivalente greco e' balzato oltre il 15%, un livello che riflette la decisione di S&P. Il biglietto verde si conferma tra gli investitori la valuta piu' sicura con l'indice U.S. Dollar (DXY) che ha chiuso sui massimi dell'anno a quota 82. Andamento inverso per l'Etf che riflette l'andamento della valuta europea CurrencyShares Euro Trust (FXE) tornato sui minimi di 11 mesi.

Petrolio, oro e argento invertono rotta o comunque limitano le perdite. Il greggio cede $1.21 a $82.99, l'oro (riscoperto come bene rifugio) sale di $3.80 a$1157.80 mentre l'argento perde $0.15 a $18.18.

Nel dettaglio, S&P ha tagliato di tre livelli il proprio giudizio su Atene (da tripla B+ a BB+/B) con outlook negativo. Il perche' della scelta sta nelle difficoltà che il paese incontrara' nel taglio del debito pubblico. Subito e' arrivata la dichiarazione del numero uno della Banca centrale europrea Trichet, che tenta di rassicurare i mercati sostenendo che e' "fuori questione" un default di Atene e dell'Eurozona.

A nulla serve l'arrivo di dettagli sul salvataggio ellenico. Il pagamento della prima tranche del pacchetto di aiuti dovrebbe arrivare prima del 19 maggio, giorno in cui scadono obbligazioni per 8.1 miliardi di euro. Nove giorni prima le nazioni ue chiamate in causa dovrebbe votare sul provvedimento mentre il 2 maggio i colloqui tra Ue, Fmi e Grecia dovrebbero concludersi il 2 maggio.

E cosi' Atene archivia una seduta da dimenticare con un calo di circa il 6%, che si e' fatto sentire anche a Lisbona (-5). A pesare anche l'ammissione del ministro delle finaze greco, che stringe affinche' gli aiuti arrivino al piu' presto nelle casse del paese, visto che la Grecia stessa "non e' in grado" di finanziarsi sui mercati.

Tutto cio' non ha fatto altro che mettere in secondo piano il dato sulla fiducia dei consumatori, balzata ai livelli sel settembre 2008. Ha deluso invece il dato sui prezzi delle case nelle 20 principali citta' degli Stati Uniti, che sono aumentati in febbraio dello 0.6% annuo ma su base mensile la flessione e' dello 0.9%. La nota positiva e' che si tratta del primo incremento annuale da tre anni.

Anche la pioggia di trimestrali passa pressoche' inosservata. Ma va detto che gli operatori sono ormai abituati a risultati superiore alle stime. Oggi ha fare meglio delle attese sono stati il colosso della chimica Dupont e la conglomerata che, tra le altre cose, produce i famosi Post-it. Entrambe i gruppi hanno alzato l'outlook sull'intero esercizio.

Ford e' tornata all'utile, ma ha deluso sul fronte delle ventite. Non hanno centrato il consensu Este Lauder e Office Depot.

Intanto anche negli Stati Uniti si parla di deficit. Lo ha fatto il presidente della Fed Ben Bernanke dicendo che gli attuali livelli sono insostenibili. Obama, che ha parlato prima di riunirsi di fronte alla National Commission on Fiscal Responsability, la commissione da lui stesso istituita per risolvere i problemi legati al debito americano, ha aspicato un impegno bipartisan al fine di risolvere un problema ignorato dalla precedente amministrazione.

A catturare l'attenzione degli esperti e' nel frattempo la testimonianza dei vertici di Goldman Sachs al Senato, il tutto dopo l'accusa di frode della Sec. A difendersi anche colui che avrebbe ideato i cdo incriminati. Fabrice Tourre ha smentito "categoricamente le accuse della Sec" di aver truffato i suoi clienti con operazioni speculative sul mercato subprime nel 2007, quando stava per esplodere la crisi finanziaria. Un'analista prevede che la vicenda possa risolversi per un'assoluzione della banca, paragonando il caso alle vicende legali di O.J. Simpson. L'ex giocatore di footbal americano uccise la moglie ma grazie a una difesa senza eguali riusci' ad essere assolto.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio perdono terreno. I futures con consegna giugno si muovono in calo di $2.02 attestandosi a quota $82.18 al barile (-2.40%). Sul valutario la moneta unica viaggia a quota $1.3225 (-1.18%). L'oro e' riuscito ad invertire rotta tornando a guadagnare $6.30 (+0.55%) in area $1159.80 circa. Il rendimento sul benchmark decennale si attesta al 3.69% dal 3.8150% di ieri.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

WALL STREET: TEME IL DEBITO UE, DOW SOTTO 11000

27 Aprile 2010 22:00 NEW YORK - WSI
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Listini sui minimi intraday dopo il declassamento di S&P sulla Grecia. Euro sotto quota $1.32. Petrolio a un passo da $82. Riscoperti oro e Treasury. Tonfo per Aig, su Goldman nel giorno del confronto in Senato.
Giornata da dimenticare per Wall Street che chiude i battenti sui minimi di giornata. La situazione e' peggiorata negli ultimi minuti di contrattazione.

Il Dow archivia la seduta in calo di 231 punti (-1.90%) a 10992. Il Nasdaq ha ceduto 51 punti (-2%) a 2471 mentre l'S&P 500 ha segnato un calo di 28 punti (-2.3%) a 1183.

La via verso il ribasso e' stata imboccata non appena l'agenzia di rating S&P ha tagliato il giudizio sul debito della Grecia al livello di "spazzatura". E cosi' l'euro e' sceso ai minimi di un anno sotto quota $1.32, al contrario il dollaro e' stato considerato tra le valute preferite, l'oro e' stato riscoperto come bene rifugio e i titoli di stato a stelle e strisce hanno raccolto la fiducia di un mercato piuttosto timoroso che altri paesi europei possano richiedere aiuti, Portogallo in primis. Il nervosismo del mercato e' dimostrato anche dall'andamento del Vix, portatosi sui massimi dello scorso febbraio con un balzo del 20%.

Tra i settori piu' penalizzati ci sono i finanziari e gli energetici. Nel primo caso il colosso assicurativo AIG ha registrato il maggior calo dal novembre 2009 flettendo di oltre il 14%. Il tutto dopo la bocciatura degli analisti di Keefe Bruyette & Woods, che hanno portato il giudizio a underperform da market perform. Giu' di circa il 6% Lincoln National e Lincoln National, -4% circa per Citigroup mentre CIT Group (che l'anno scorso ha sfiorato la bancarotta) e' stata penalizzata nonostante nel primo trimestre sia tornata in utile per $100 milioni.

Il controtendenza Goldman Sachs nel giorno forse piu' lungo per i vertici dell'istituto chiamati a testimoniare di fronte al senato dopo l'accusa di frode della Sec. Per l'agguerrito Carl Levin, a capo della sottocommissione permanente d'indagine a Capitol Hill, la banca ha scommesso sull'esplosione della bolla immobiliare a scapito dei suoi clienti. Il principale indagato, il 33enne Fabrice Tourre ha respinto le accuse al mittente mentre altri manager hanno difeso il ruolo dell'istituto e la sua trasparenza. Al momento deve ancora parlare il ceo Lloyd Blankfein.

I timori provenienti dall'Europa hanno messo in secondo piano il dato sulla fiducia dei consumatori, balzata ai livelli sel settembre 2008. Ha deluso invece il dato sui prezzi delle case nelle 20 principali citta' degli Stati Uniti, che sono aumentati in febbraio dello 0.6% annuo ma su base mensile la flessione e' dello 0.9%. La nota positiva e' che si tratta del primo incremento annuale da tre anni.

Anche la pioggia di trimestrali e' passata pressoche' inosservata. Ma va detto che gli operatori sono ormai abituati a risultati superiore alle stime. Oggi ha fare meglio delle attese sono stati il colosso della chimica Dupont e la conglomerata 3M che, tra le altre cose, produce i famosi Post-it. Entrambe i gruppi hanno alzato l'outlook sull'intero esercizio.

Ford e' tornata all'utile, ma ha deluso sul fronte delle ventite motivo per cui il titolo ha lasciato sul terreno quasi il 7%. Non hanno centrato il consensus Este Lauder e Office Depot. Ibm segue l'intonazione negativa dei listini nonostante abbia alzato la cedola e diciso di procedere a un riacquisto di azioni proprie per $8 miliardi.

Intanto anche negli Stati Uniti si parla di deficit. Lo ha fatto il presidente della Fed Ben Bernanke dicendo che gli attuali livelli sono insostenibili. Obama, che ha parlato prima di riunirsi di fronte alla National Commission on Fiscal Responsability, la commissione da lui stesso istituita per risolvere i problemi legati al debito americano, ha aspicato un impegno bipartisan al fine di risolvere un problema ignorato dalla precedente amministrazione.

A proposito di Fed, domani fari puntati sul Fomc, il suo braccio di politica monetaria, chiamato a pronunciarsi in materia di tassi di interesse. Scontata una conferma dell'attuale costo del denaro prossimo allo zero. Si guardera' alle parole utilizzate nel comunicato finale, dalle quali potrebbero emergere indicazioni sulla tempistica di un eventuale ritocco all'insu: il timore e' che la ripresa economica porti con se la corsa dell'inflazione.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio hanno battuto la ritirata. I futures con consegna giugno hanno registrato un calo di $2.28 attestandosi a quota $81.92 al barile (-2.71%). Sul valutario la moneta unica viaggia a quota $1.3167 (-1.18%). L'oro ha invertito rotta tornando a guadagnare $17 (+01.50%) in area $1172 circa. I prezzi dei titoli di stato decennali si portano sui livelli dello scorso settembre con il rendimento sul benchmark decennale che si e' attestato al 3.69% dal 3.8150% di ieri.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

 

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