02 Febbraio 2009 08:43
Borse Asia Pacifico negative, Shanghai riapre con balzo
MILANO (Reuters) - Prevale la lettera sui listini
asiatici stamani, con gli investitori che si preparano a
una nuova settimana di cattive notizie dal fronte degli
utili societari cercando rifugio nello yen e nel
dollaro. L'indice regionale MSCI - che esclude il
Giappone - viaggia in ribasso di due abbondanti punti
percentuali intorno alle 8,30. Con la borsa sotto
pressione (-1,5% in chiusura), gli acquisti si sono
diretti sui titoli di stato nipponici. Ma le borse di
SHANGHAI e di TAIWAN hanno riaperto in controtendenza
dopo le lunghe feste del Capodanno. Il listino cinese ha
accolto con favore i commenti ottimistici del premier
Wen Jiabao - che ha detto di vedere segnali di ripresa
nell'economia cinese anche se potrebbero essere
necessarie nuove misure di stimolo - mettendo a segno un
rialzo di circa un punto percentuale. Il Taiex ha
terminato ai massimi delle ultime due settimane
(+0,28%), sostenuto dai produttori di memorie DRAM come
Powerchip dopo l'insolvenza di Qimonda. Pesante
viceversa HONG KONG, depressa dall'assenza di nuove
misure di stimolo da parte della Cina e dal generale
clima di cautela in vista di un probabile deterioramento
dei profitti delle aziende. Le vendite non risparmiano
la borsa autraliana anche se Rio Tinto limita le perdite
dopo aver detto di aver avuto colloqui per cedere alcuni
asset alla cinese Chinalco, il suo maggiore azionista.
Venduta SINGAPORE, appesantita dai bancari, settore che
perde terreno anche a SEUL. Segno negativo anche su
Hyundai Motor dopo le deboli vendite di gennaio. Le
quotazioni del greggio fanno retromarcia e tornano in
direzione dei 41 dollari al barile.
02 Febbraio 2009 09:47
PECHINO
Crisi: Cina, lavoro perso per 20 milioni lavoratori
inurbati
di ANSA
Fonti ufficiali, e' il 15,3% degli immigrati dalle
campagne
(ANSA) - PECHINO, 2 FEB - Circa 20 milioni di lavoratori
immigrati dalle campagne alle citta' hanno perso il loro
lavoro in Cina. E' la conseguenza della crisi economica
che alimenta la crescente disoccupazione rurale. Chen
Xiwen, direttore di un'agenzia del partito comunista per
il lavoro agricolo, ha spiegato che secondo sondaggi
ufficiali il 15,3% del totale dei lavoratori migranti
cinesi che lavoravano in citta' sono tornati senza
lavoro nelle zone rurali da cui provenivano.
02 Febbraio 2009 14:30
NEW YORK
SPESE AL CONSUMO
-1%, REDDITO PERSONALE -0.2%
di WSI
I consumatori americani continuano a tagliare la spesa,
scende anche il reddito, ma in misura inferiore delle
attese. Inflazione nulla a dicembre, in linea col
consensus.
Nel mese di dicembre le spese al consumo negli Stati
Uniti hanno registrato una variazione negativa dell’1%,
mentre il reddito personale e’ diminuito dello 0.2%.
Lo ha comunicato il Dipartimento del Commercio Usa.
Il primo dato si e’ rivelato inferiore alle attese
(-0.9%), l’altro e’ risultato leggermente migliore del
consensus (-0.4%).
L'indice "core" PCE (Personal Consumption Expenditures)
e’ risultato invariato, portando il tasso annuale
all’1.7%, in linea con le attese, e sotto il range di
"tolleranza" fissato dalla Fed. Il deflatore della spesa
per consumi personali e’ invece cresciuto dello 0.6%, in
misura inferiore alle attese degli analisti (+1.0%).
02 Febbraio 2009 16:30 NEW YORK
LA CRISI DEI MUTUI NON RISPARMIA LONDRA: PREZZI GIU' AI
MINIMI STORICI
di WSI
La crisi immobiliare parla anche inglese: crollo storico
dei prezzi delle abitazioni di lusso londinesi. Sempre
piu' difficile stipulare mutui. Visti 60 mila tagli al
personale entro la fine del 2010.
(WSI) - A gennaio i prezzi delle abitazioni di lusso
londinesi hanno subito il secondo calo piu' brusco della
storia, con i potenziali acquirenti che hanno incontrato
serie difficolta' ad assicurarsi mutui dalle banche,
colpite a loro volta dalla crisi finanziaria globale.
Il valore medio delle case che costano oltre un milione
di sterline ($1.4 milioni) nei quartieri piu' cari di
Londra e' scivolato del 3.7% rispetto al mese
precedente, si legge in un comunicato diffuso via email
da Knight Frank LLP lo scorso 31 gennaio. Negli ultimi
12 mesi i prezzi sono crollati del 21%, il calo piu'
marcato della storia secondo i dati Knight Frank.
"L'improvvisa restrizione delle finanze del mercato
immobiliare" e' la causa principale alla base della
flessione dell'anno scorso, dice in una nota Liam
Bailey, head of residential research della societa'
londinese Knight Frank. "Questo fattore sta continuando
a causare problemi al mercato immobiliare e a tutta
l'economia".
Il costo per acquistare una casa di lusso nella capitale
britannica e' diminuito per il decimo mese consecutivo,
perdendo il 21% dal punto piu' alto raggiunto a marzo.
Il calo piu' accentuato da quando il broker ha iniziato
a registrare i dati, nel 1976, e' stato di 3.9% ad
ottobre.
Secondo la societa' di ricerca Oxford Economics, le
aziende che offrono servizi finanziari a Londra
potrebbero tagliare sino a 60 mila posti di lavoro entro
la fine del 2010. Di conseguenza il mercato non
recuperera' quota presto, sottolinea Knight Frank.
"La contrazione dei prezzi dovrebbe iniziare a
stabilizzarsi verso la fine del 2009, anche se
probabilmente bisognera' aspettare il 2010 per vedere un
miglioramento e comunque al massimo dei movimenti
laterali", osserva sempre Bailey. Knight Frank si
aspetta che i prezzi calino fino al 35% rispetto ai loro
massimi, una cifra che si confronta con la stima
precedente per una flessione del 30%.
02 Febbraio 2009 17:00
Borse Europa, indici in forte calo su banche, male
Barclays
LONDRA (Reuters) - Perdite significative per le borse
europee, zavorrate dai bancari, mentre i volumi di
attività restano generalmente ridotti a causa della neve
che ha bloccato molti paesi. In uno scenario
particolarmente cupo, pesano anche le società
immobiliari, con l'indice in calo di oltre il 5%, gli
assicurativi, che perdono oltre il 4%, e le banche, in
caduta di quasi il 6%. I titoli difensivi, come i
farmaceutici risultano sempre in perdita, ma con un calo
poco al di sopra dell'1%. Intorno alle 15,45 l'indice
paneuropeo FTSEurofirst 300 perde oltre il 2,8% mentre,
tra i singoli listini, l'indice Ftse 100 britannico è in
calo del 2,12%, il tedesco Dax del 2% e il francese CAC
del 2,45%. Tra i titoli in evidenza: * Continuano a
pesare i bancari, con BNP PARIBAS che arretra di quasi
il 12% sulla scia della notizia che la revisione
dell'accordo per l'acquisto di asset di FORTIS - in
rialzo di oltre il 9% - non le permetterà di aumentare
il suo Tier 1. * BARCLAYS perde l'11,5% dopo aver
trainato il balzo delle banche la settimana scorsa. A
pesare sull'istituto inglese è il taglio del rating a
lungo termine, da Aa1 a Aa3, deciso nel fine settimana
da Moody's, per "ulteriori perdite potenzialmente
significative, dovute a svalutazioni per esposizioni sul
mercato del credito". * Fanno eccezione gli istituti
irlandesi che reagiscono all'annuncio del governo
sull'intenzione di iniettare 8 miliardi di euro in
ALLIED IRISH BANK, in rialzo di oltre il 4%, e in BANK
OF IRELAND. Quest'ultima, tuttavia, dopo essere salita
nel corso della seduta fino a 0,67 euro, nel pomeriggio
è di nuovo in caduta libera e cede il 9% a 0,59 euro. *
SWISS RE perde oltre l'8% per voci di mercato
sull'incertezza dei suoi asset a rischio. Le
preoccupazioni per le condizioni del secondo
riassicuratore al mondo seguono uno studio di Credit
Suisse che suggerisce la possibilità che la società
metta alcuni asset tossici in un fondo della Banca
nazionale svizzera (Snb) e possa prendere in
considerazione un aumento di capitale. * Procede nella
sua corsa la società mineraria RIO TINTO, avvantaggiata
da voci sull'interesse del produttore cinese di
alluminio Chinalco nell'acquisire un'ulteriore quota
nella società, che sta a sua volta cercando di ridurre
il debito per 8 miliardi di dollari. Il titolo sale nel
pomeriggio di quasi il 6%.
02 Febbraio 2009 19:09
Crisi, premier cinese Wen intravede la luce alla fine
del tunnel
di Adrian Croft LONDRA (Reuters) - Il premier cinese Wen
Jiabao ha detto oggi che intravede la "luce alla fine
del tunnel" ma ha sollecitato pacchetti di stimolo forti
ed efficaci per far ripartire le economie colpite dalla
crisi globale. "In alcuni posti la gente è delusa,
frustrata e pessimista. E' preoccupata per l'attuale
situazione", ha spiegato Wen nel corso di una conferenza
durante una visita a Londra. "C'è la luce alla fine del
tunnel ... Sto chiedendo fiducia, cooperazione e
responsabilità, lo chiedo da tempo perché se lo faremo
saremo in grado di salvare il mondo". Alla conferenza ha
preso parte anche il premier britannico Gordon Brown,
che si sta preparando a ospitare un summit di leader
mondiali, in aprile, durante il quale verranno
presentate le misure per contrastare gli effetti della
crisi economica globale. Circa 20 milioni di migranti
delle campagne cinesi hanno perso il lavoro a causa
della crisi, facendo aumentare i timori di rivolte
sociali. La crescita economica cinese ha registrato un
rallentamento col tasso annuale al 6,8% nell'ultimo
trimestre del 2008, ripercuotendosi anche sull'andamento
complessivo dell'anno al 9% - il più basso in sette
anni. Il governo cinese ha già assicurato 4 trilioni di
yuan (585 miliardi di dollari) nei prossimi due anni per
aiutare a far crescere la domanda interna. Intanto si
sta lavorando ad alcuni progetti tra cui quello sulla
ricostruzione della provincia sud-occidentale della
Cina, colpita dal terremoto lo scorso maggio. Wen ha
detto al Financial Times che è necessario fare di più.
Negli ultimi giorni ci sono state tensioni tra Usa e
Cina dopo che la nuova amministrazione statunitense ha
accusato la Cina di manipolare il tasso di cambio per
spingere l'export. Sull'origine della crisi finanziaria,
Wen ha detto di credere che gli Usa si debbano assumere
una ampia fetta della colpa. "Le cause della crisi
finanziaria sono ovvie. Quelle principali sono che
alcune economie hanno degli squilibri nella propria
struttura economica. Per molto tempo hanno mantenuto un
deficit doppio, commerciale e fiscale", ha puntualizzato
il premier. La Cina ha contribuito a finanziare gli
Stati Uniti con massicci investimenti nel debito Usa.
Wen ha anche criticato il modello bancario occidentale.
02 Febbraio 2009 19:46 MADRID
Ue: forte probabilita' che Londra
entri in euro
di ANSA
Lo sostiene il commissario Almunia, anche Svezia e
Danimarca
(ANSA) - MADRID, 2 FEB - Il commissario Ue all'Economia
Almunia afferma che c'e' una 'forte probabilita'' a
lungo termine che il Regno Unito aderisca all'euro.
Intervenendo ad un incontro organizzato dal 'Foro Abc',
riferisce Europa Press, il commissario europeo ha
aggiunto che e' possibile che anche altri paesi, come
Svezia o Danimarca, inizino ad usare la moneta unica
europea in futuro. E ha invece ribadito che vi e' una 'possibilita'
zero' che oggi un Paese esca dall'euro.
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WALL
STREET: AVANZA SOLO IL
NASDAQ, DOW SOTTO 8000
02 Febbraio 2009 22:05 NEW
YORK - di WSI ______________________________________________
Gli operatori sono tornati a
scegliere con attenzione i titoli su cui investire. Bene
l'intero comparto hi-tech; il resto del mercato risente
invece dei deludenti dati macro. Attenzione su
Washington.
Seduta contrastata a Wall Street. Il Dow Jones ha ceduto
lo 0.80% a 7936, l’S&P500 lo 0.05% a 825.43, il Nasdaq
e’ avanzato dell'1.22% a 1494. Due gli eventi importanti
dei prossimi giorni, per cui gli investitori
preferiscono mantenere un atteggiamento maggiormente
improntato sulla cautela: il voto del Senato Usa sul
nuovo pacchetto di stimolo fiscale e il rilascio dei
nuovi dettagli sul progetto "Bad Bank", il cui varo e’
ancora atteso per la meta’ del mese. A sostenere il
comparto hi-tech sono state le buone performance di
alcuni titoli tra cui Microsoft ed Intel, oggi risultati
tra i migliori componenti dell’indice industriale.
Intervenuto al Congresso il presidente degli Stati Uniti
Barack Obama ha dichiarato che "piccole differenze" sul
piano di stimolo fiscale non dovrebbero in alcun modo
posticiparne l’approvazione. Il piano, gia’ passato al
Congresso, sembra al momento trovare il disaccordo dei
repubblicani, secondo cui e’ troppo costoso e non
include abbastanza tagli alle tasse.
Grande attenzione e’ riposta anche nel prossimo
intervento del nuovo Segretario al Tesoro Timothy
Geithner, che dovrebbe finalmente offrire nuovi dettagli
sullo strumento studiato appositamente per l’acquisto
degli asset tossici ed illiquidi delle banche. In
chiusura della scorsa settimana si e’ assitito ad alcune
critiche sul piano, per l’evidente difficilta’
riscontratata nell'assegnazione dei prezzi alle
attivita’ di riferimento.
Intanto i dati macro continuano a confermare la fase di
recessione economica. Se da un lato sono emersi timidi
segnali di ripresa dal settore manifatturiero,
dall’altro nell’ultimo mese si e’ assistito ad
un’ulteriore riduzione della spesa da parte dei
consumatori (alle prese anche con un calo del reddito
personale), e con un calo superiore al previsto della
spesa per le costruzioni.
Sul fronte societario, a distinguersi e' stato in
particolar modo il comparto tecnologico. "Sembra ci sia
la sensazione che le aziende continueranno comunque ad
investire sul settore" afferma Keith Springer,
presidente di Capital Financial Advisory Services.
"Quello tecnologico resta un business che continuera' a
ricevere grande attenzione dai consumatori e dalle
aziende nei prossimi mesi".
Bene Microsoft, maglia rosa delle blue chip, seguita dal
colosso dei chip Intel. Acquisti anche su Apple e
Google. E' riuscito ad avzanzare anche Applied Materials
nonostante il profit warning lanciato per il trimestre
in corso.
Tra gli altri titoli, tonfo del gigante dei giocattoli
Mattel che ha riportato nell’ultimo trimestre un calo
del 49% dei profitti, a livelli peggiori del consensus.
In buon recupero invece la compagnia assicuratrice
Humana, dopo aver registrato un abbassamento del 28%
degli utili nello stesso periodo, anche in questo caso
deludendo le attese.
Sugli scudi il colosso farmaceutico Pfizer nonostante l'annunco
sulla sospensione dello studio di un nuovo farmaco per
la cura del cancro al pancreas. Nel settore auto, e'
riuscito a recuperare interamente dalla debolezza
iniziale Ford Motor, indebolita in avvio di giornata dal
downgrade emesso da Barclays secondo cui l’azienda
necessitera’ di nuovi capitali entro la fine dell’anno.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico chiude in
negativo il petrolio. I futures con consegna marzo hanno
ceduto $1.60 (-3.8%) a $40.08 il barile. Sul valutario,
euro in recupero nei confronti del dollaro. Nel tardo
pomeriggio di lunedi' a New York il cambio tra le due
valute e' di 1.2849. Prese di beneficio sull’oro: i
futures con consegna aprile hanno ceduto $21.20 a
$907.20 l’oncia. In progresso infine i Titoli di Stato
Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al
2.7190% dal 2.8440%.
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