04 Febbraio 2009 09:10
Borse Asia Pacifico in rialzo su speranze
economia,debole Sydney
MILANO (Reuters) - Seconda seduta consecutiva nel segno
del denaro sulle piazze asiatiche, ispirato da primi
incerti segnali di miglioramento delle prospettive per
l'economia, mentre il petrolio ha guadagnato terreno
sulle attese di nuovi tagli alla produzione. L'umore è
stato rinvigorito dai dati in ripresa del settore
manifatturiero in Cina - che hanno spinto l'indice e i
volumi a SHANGHAI - all'indomani dell'aumento a sorpresa
delle vendite ancora aperte di case negli Stati Uniti.
In ritracciamento i titoli di stato della regione,
incluso il debito giapponese, depressi dal riaccendersi
della propensione al rischio, mentre le principali
valute sono rimaste in range stretti. L'indice dell'Asia-Pacifico
MSCI che esclude la borsa di Tokyo avanza di un punto
percentuale circa intorno alle 8,30 ora italiana,
sostenuto per il secondo giorno di fila da tecnologici
come la sudcoreana Samsung Electronics. Unico segno
negativo a SYDNEY, zavorrata dal crollo del gruppo di
centri commerciali Westfield Group, in un mercato
depresso dall'annuncio di numerosi aumenti di capitale.
Poco mossa BHP Billiton, che ha annunciato un incremento
degli utili del 2,2% per il primo semestre, avvertendo
tuttavia che il medio termine sarà difficile. I titoli
industriali cinesi danno slancio al listino di HONG KONG
mentre SINGAPORE contiene i guadagni. TAIWAN ha
archiviato la seduta ai massimi delle ultime tre
settimane con produttori di memorie DRAM come Powerchip
e ProMOS in grande spolvero sulle attese di
consolidamento del settore.
04 Febbraio 2009 12:59
COLLECCHIO (PARMA)
Banche: fiducia bassa, solo 18% italiani
di ANSA
Lo afferma indagine Cedacri-Ispo
(ANSA) - COLLECCHIO (PARMA), 4 FEB - La fiducia nelle
banche e' bassa (solo il 18% si fida) e sono gli
istituti di credito locali a dare maggiore
affidamento.Lo dice un'indagine dei servizi informatici
per il settore bancario Cedacri in collaborazione con
l'istituto Ispo.Dalla ricerca emerge che le banche
locali ispirano piu' fiducia rispetto a quelle nazionali
(73% contro 60%), cosi' come appaiono piu' in grado di
attrarre clienti di altre banche (il 38% contro il 27%
delle nazionali in caso di cambio di banca).
04 Febbraio 2009 14:46
NEW YORK
Usa, rapporto:
licenziamenti previsti gennaio a record da 2002
NEW YORK (Reuters) - I licenziamenti già preannunciati
dalle società statunitensi sono saliti a gennaio a un
massimo dal 2002 e toccano ormai una vasta gamma di
settori, anche quelli come IT e farmaceutica prima
considerati relativamente al sicuro. Lo dice il report
mensile della Challenger, Gray & Christmas, che anticipa
di un giorno l'attesissimo dato sulla disoccupazione che
arriva domani e che per i settori non agricoli dovrebbe,
secondo le stime degli analisti, parlare di 525.000
posti persi il mese scorso. Secondo il report Challenger
gli esuberi annunciati in gennaio sono saliti del 45% su
dicembre arrivando a 241.749. In dicembre 2008 la
crescita era stata ancora più spettacolare, 275% sullo
stesso mese del 2007 a un record dal 2003. I
licenziamenti annunciati sono in parte importante nei
segmenti dei beni industriali, dei computer e della
distribuzione (quest'ultima prevede di perdere 53.968
addetti). Ma in una nota che accompagna il report l'AD
John A. Challenger avverte che "la diversità delle
industrie rappresentate tra i cinque maggiori
'tagliatori' in gennaio mostra quanto ampiamente si sia
diffusa la recessione. (..) settori che parevano
inizialmente immuni alla fase negativa, come computer e
farmaceutica, si sono ora rapidamente messi a
distruggere occupazione". Una curiosa eccezione è la
finanza, che con soli 1.458 esuberi annunciati in
gennaio - nettissimo calo dai 39.604 di dicembre -
registra ora il suo totale minimo dal 2005. I dati
dell'occupazione nel settore privato, arrivati oggi da
Adp, parlano di 522.000 posti persi a gennaio ma
registrano esuberi in calo per la prima volta da
settembre scorso.
04 Febbraio 2009 14:57 NEW YORK
Usa: a gennaio persi 522.000 posti di lavoro
di ANSA
Secondo studio licenziamenti triplicati
(ANSA) - NEW YORK, 4 FEB - L'occupazione nel settore
privato a gennaio negli Usa avrebbe registrato una
contrazione pari a circa 522.000 posti di lavoro.Lo
indica un sondaggio della societa' Adp. La cifra e'
inferiore alle attese degli analisti. Sono triplicati i
licenziamenti programmati dalle aziende a gennaio
rispetto a un anno fa, stando a un sondaggio della
societa' Challenger, Gray & Christmas. Rispetto a
gennaio 2008, si e' registrato un aumento del 222% dei
licenziamenti previsti a quota 241.749.
04 Febbraio 2009 15:31
MOSCA
Russia: Fitch
abbassa rating sovrano
di ANSA
A causa della caduta del petrolio e la crisi finanziaria
(ANSA) - MOSCA, 4 FEB - L'agenzia Fitch ha abbassato il
rating sovrano della Russia a causa della caduta del
corso del petrolio e alla crisi finanziaria.La crisi e'
anche legata al rifinanziamento dei debiti esteri e ai
problemi nella gestione degli aggiustamenti
macroeconomici. Lo dice l'agenzia Interfax citando una
nota dell'agenzia di rating, che non esclude un
ulteriore abbassamento. Per ora Fitch ha abbassato il
suo rating sul lungo termine da 'PPP+' a 'PPP' e quello
a breve termine da 'F3' a 'F2'.
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WALL
STREET:
BRUCIA I GUADAGNI E CHIUDE IN ROSSO
04 Febbraio 2009 22:08 NEW
YORK - di WSI ______________________________________________
Indici azionari negativi,
pesante il Dow Jones che risente delle brutte prove di
Disney, Kraft e BofA. Illude l'indice ISM, ma
l'entusiasmo ha vita breve. Giu' il petrolio, con le
scorte che volano ai massimi di 18 mesi.
Dopo aver trattato prevalentemente in rialzo nella prima
parte della giornata, i listini azionari americani hanno
virato in rosso archiviando la seduta in calo. Le
deludenti trimestrali comunicate da Walt Disney e Kraft
hanno originato un’ampia debolezza nel settore dei
consumi che ha oscurato il dato migliore delle attese
sull’industria dei servizi. Il Dow Jones ha ceduto
l'1.51% a 7956, l’S&P500 lo 0.75% a 832, in calo
frazionale il Nasdaq, sceso -0.08% a 1515.
Il colosso dell’intrattenimento Walt Disney ha riportato
nell’ultimo trimestre utili di quasi un terzo inferiori
(-32%) allo stesso periodo dell’anno precedente,
deludendo le attese del mercato. Male anche Kraft,
seconda azienda americana del comparto alimentare, dopo
aver annunciato un calo degli utili del 72% oltre al
taglio dell'outlook per il 2009. I due titoli hanno
chiuso rispettivamente in ribasso del 7% e del 9%.
Vendite anche su Time Warner: il colosso media ha
registrato una perdita trimestrale record di $16
miliardi a causa delle svalutazioni che hanno
interessato le attivita' via cavo, le divisioni editrici
ed il portale Internet Aol. Gli analisti si aspettavano
un risultato positivo. Nel comparto retail, debole
Costco Wholesale, il cui titolo ha ceduto il 7% circa in
seguito al lancio del profit warning sul secondo
trimestre fiscale.
Gli investitori avevano trovato inizialmente conforto
nella lettura del dato sull’ISM non manifatturiero che
aveva evidenziato una contrazione del settore dei
servizi inferiore alle attese, in miglioramento rispetto
al mese precedente. Poche sorprese emerse invece dagli
altri dati in calendario.
Sono risultate in rialzo le richieste di prestito
immobiliare, mentre il rapporto ADP sull’occupazione ha
confermato la fase di debolezza del mercato del lavoro,
evidenziando una perdita superiore alle 500 mila unita’
nel settore privato. A fine settimana sara’ diffuso il
rapporto del governo, ma le prospettive non sono delle
migliori considerato anche l’ultimo rapporto che indica
un incremento boom dei licenziamenti nell’ultimo mese.
Il settore finanziario ha chiuso ancora una volta in
rosso, appesantito dall’andamento di Bank of America, in
pesante calo nonostante il memo diffuso dal CEO Kenneth
Lewis agli impiegati, in cui venivano annotati il pieno
supporto del Board al management ed i risultati
"incoraggianti" di gennaio in un clima che resta
stressato.
Gli analisti restano divisi sul futuro corso dei
listini. Per Robert Froehlich, vice chairman di DWS
Investments, una divisione di Deutsche Bank AG,
l’azionario riprendera’ a salire ed il Dow Jones
terminera’ l’anno a quota 10'500 punti. "Il mercato ha
un prezzo da Armageddon al momento. Con i tagli ai tassi
coordinati, ed un coordinato piano di stimolo fiscale,
il calo dovra’ necessariamente arrestarsi. Siamo in una
condizione in cui la valutazione e’ eccellente per
investire".
Sugli altri mercati, nel comparto energetico chiusura
negativa per il petrolio, in seguito all’aumento delle
scorte ai massimi livelli di 18 mesi. I futures con
consegna marzo hanno ceduto $0.46 a $40.32 il barile.
Sul valutario, euro in ribasso nei confronti del
dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York
il cambio tra le due valute e' di 1.2843. Rimbalza
l’oro: i futures con consegna aprile hanno guadagnato
$9.70 a $902.20 l’oncia. In ribasso infine i Titoli di
Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’
salito al 2.9140% dal 2.8420% di martedi'.
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