17 Febbraio 2009 08:59
Borse Asia: indici in netto calo su avversione rischio
MILANO (Reuters) - Borse asiatiche in netto calo, con
Tokyo vicino ai minimi da quattro anni, in un clima di
preoccupazione per il deterioramento dell'economia
globale che ha indotto la fuga dagli investimenti a
rischio a favore, ad esempio, del dollaro. "L'avversione
al rischio indurrà probabilmente ad aspettare fino
all'annuncio di nuove misure di governi e banche
centrali delle maggiori economie", dice Dariusz
Kowalczyk di SJS Markets a Hong Kong. "Giudicando dalle
risposte finora insufficienti della politica, l'outlook
nel breve termine resta negativo", aggiunge. Intorno
alle 8,40 l'indice regionale MSCI dell'Asia-Pacifico che
esclude il Giappone, cede il 3,6% a 230,43, Tokyo ha
perso l'1,35%. Particolarmente pesante SEUL, in calo di
oltre il 4% trascinata dai titoli tecnologici e dalle
banche, che risentono della debolezza del won. La
mancanza di nuove misure di stimolo all'economia da
parte del governo di Pechino pesano su HONG KONG e anche
SHANGHAI ha perso terreno sulle indiscrezioni di
un'indagine avviata dall'autorità di vigilanza sulle
banche sui finanziamenti degli istituti di credito. Il
segno meno non risparmia neanche l'INDIA e l'AUSTRALIA
17 Febbraio 2009 09:15
PARIGI
FMI: Strauss-Kahn,
sistema finanziario non ancora sano
di ANSA
Ripulire fino in fondo i bilanci delle banche
(ANSA) - PARIGI, 17 FEB - Il sistema finanziario e'
ancora ben lungi dall'essere sano: lo afferma il
direttore generale del FMI Dominique Strauss-Kahn. E'
convinto che sia ancora necessario intensificare i piani
di sostegno alle banche e il coordinamento
internazionale.'Il sistema finanziario mondiale non e'
ancora sano e quindi gli effetti del rilancio non sono
abbastanza importanti'.'Bisogna ripulire fino in fondo i
bilanci delle banche' un'operazione che 'non sta andando
abbastanza rapidamente'.
17 Febbraio 2009 09:37
MILANO
Banche: Moody's,
rischio Europa Est per Unicredit e Intesa
di ANSA
Esposizione banche italiane concentrata in Polonia e
Croazia
(ANSA) - MILANO, 17 FEB - Il rapido deterioramento del
quadro macroeconomico nell'Europa dell'Est potrebbe
mettere sotto pressione i rating di diverse banche.
Moody's evidenzia in uno studio l'esposizione del
sistema bancario italiano verso la zona, principalmente
per la presenza di Unicredit e Intesa Sanpaolo.
L'esposizione delle banche italiane a Est e' concentrata
in Polonia (il 27% delle esposizioni totali nell'area) e
Croazia (16%), spiega Moody's. Il sistema bancario piu'
esposto verso l'Europa orientale e' quello austriaco. A
mettere sotto pressione i rating Bfsr delle banche
orientali potrebbero concorrere piu' cause: la
svalutazione delle valute locali, l'ampio peso che hanno
i finanziamenti esteri, l'esposizione a settori in
declino a livello regionale (ad esempio il comparto
immobiliare) e le difficolta' di accedere a
finanziamenti. Per gli istituti orientali c'e' poi un
rischio ulteriore legato al possibile disimpegno delle
controllanti occidentali, che potrebbero cercare di
difendere cosi' le attivita' domestiche. Mentre i rating
potrebbero essere messi sotto ulteriore pressione da un
riduzione dei rating sovrani. L'attivita' delle banche
europee occidentali nell'Europa orientale, nota Moody's,
fa capo soprattutto a un numero ristretto di gruppi, tra
i quali: Raiffeisen, Erste Bank, Societe' Generale,
UniCredit e Kbc. (ANSA).
17 Febbraio 2009 15:11
ROMA
Usa: indice
manifatturiero New York piomba a minimi record
di ANSA
Indica un peggioramento della recessione
(ANSA) - ROMA, 17 FEB - L'indice manifatturiero
dell'area di New York e' piombato ai minimi record. Lo
scrive la Bloomberg. Il calo segnala una contrazione
dell'attivita' industriale mai vista almeno dal 2001, e
un peggioramento della recessione. L'indice, calcolato
dalla Federal Reserve di New York, e' sceso a -34,7,
livello mai toccato dall'inizio delle serie storiche che
risalgono al 2001, da -22,2 di gennaio. Gli economisti
si aspettavano per l'Empire State Index un -23,8.
17 Febbraio 2009 16:27 BRUXELLES
Crisi: commissario Ue Kroes lancia
l'allarme
di ANSA
'Numeri esposizione banche sbalorditivi'
(ANSA) - BRUXELLES, 17 FEB - Neelie Kroes lancia
l'allarme: 'l'esposizione delle banche verso gli asset
tossici e quelli deteriorati continua a crescere'. La
commissaria Ue alla concorrenza parla di 'numeri
sbalorditivi' e sottolinea che 'siamo ancora lontani
dalla ripresa'. Per questo - sottolinea - e' piu' che
mai necessario che i piani di sostegno alle banche siano
'coordinati e coerenti' con le regole europee. E questo
non e' negoziabile'', aggiunge Kroes. 'Se si vuole
ripristinare la normale funzione del credito - aggiunge
poi - e' necessario che le decisioni sulle
ristrutturazioni bancarie siano prese prima della fine
del 2009'. 'Non bisogna assicurare solo la sopravvivenza
delle banche - spiega - ma che riprenda effettivamente
il flusso del credito all'economia reale'. Questo anche
a costo di prendere 'decisioni difficili', come quella
della liquidazione. Per Kroes va fatto tutto
rapidamente, perche' - spiega ancora - 'non possiamo
sostenere ulteriori ritardi', col risultato di tenere in
vita 'modelli di impresa falliti e di rovinare le
finanze pubbliche e il mercato unico, attraverso
distorsioni della concorrenza'.(ANSA).
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WALL
STREET:
FUTURES PESANTI, RIALZISTI ANCORA NELL'ANGOLO
17 Febbraio 2009 14:58 NEW
YORK - di WSI ______________________________________________
Vendite su tutti i mercati,
preoccupazioni sul settore finanziario a livello
globale. Schizzano al rialzo oro e bond, giu' il
greggio, euro ai minimi di tre mesi sotto $1.26. Avanza
Wal-Mart dopo la trimestrale.
A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli
indici Usa continuano a muoversi al ribasso (vedi
quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un
avvio in forte calo per l’azionario.
Il dato sull’attivita’ manifatturiera ha confermato la
fase di debolezza dell’economia, mentre il comparto
finanziario e’ nuovamente preso di mira dai ribassisti
in seguito all’ultimo allarme lanciato dall’agenzia di
rating Moody’s sugli istituti finanziari europei,
citando il deterioramento delle condizioni economiche.
Nel Vecchio Continente l’indice di riferimento
britannico e’ in calo -1.7%, il CAC francese cede
l’1.8%, il DAX tedesco segna un ribasso superiore ai 2
punti percentuali.
C’e’ grande incertezza anche sul futuro del settore
automobilistico, e di General Motors e Chrysler in
particolare. Le due aziende dovranno presentare al
Congresso americano, entro questa sera, nuovi piani di
ristrutturazione idonei al ritorno alla profittabilita’
per cosi’ ottenere i fondi governativi necessari per la
continuazione delle normali operazioni di produzione.
Intanto Daimler ha riportato una perdita di $1.9
miliardi nel quarto trimestre, causata in parte dagli
investimenti in Chrysler e dal calo delle vendite di
Merceds-Benz.
Particolarmente deludente l’aggiornamento sull’Empire
State Index. Nel mese di febbraio l’indicatore ha
registrato una nuova contrazione, in misura nettamente
superiore a quella stimata dagli analisti.
Sul fronte societario e’ Wal-Mart ad occupare la scena
in mattinata. Il gigante delle vendite al dettaglio ha
riportato un calo dei profitti nell’ultimo trimestre, a
livelli comunque migliori del consensus, permettendo
cosi’ al titolo di avanzare gia’ prima dell’apertura
delle borse.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, in calo il
petrolio. Nelle contrattazioni elettroniche i futures
con consegna marzo segnano un ribasso di $1.44 a $36.07
al barile. Sul valutario, l’euro scende nei confronti
del dollaro a quota 1.2596. In rally l’oro a $961.90
l’oncia (+$19.70). In rialzo i Titoli di Stato Usa: il
rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.7230%.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e’ in ribasso di 20.50 punti (-2.50%)
a 799.60.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -31.25 punti
(-2.54%) a 1198.00.
Il contratto sull'indice Dow Jones perde 150 punti
(-1.93%) a 7629.00.
WALL
STREET:
UN'ALTRA ONDATA DI VENDITE
17 Febbraio 2009 15:37 NEW
YORK - di WSI ______________________________________________
Listini in forte ribasso,
in calo di circa il 3% in apertura. Alert di Moody's,
timori sullo stato del settore finanziario a livello
globale. Schizzano oro e bond, giu' l'euro. Occhi sul
settore auto.
Avvio di seduta pesante per gli indici azionari
americani. Il comparto finanziario e’ nuovamente preso
di mira dai ribassisti in seguito all’ultimo allarme
lanciato dall’agenzia di rating Moody’s sugli istituti
finanziari europei, citando il deterioramento delle
condizioni economiche. Nel Vecchio Continente l’indice
di riferimento britannico e’ in calo -1.9%, il CAC
francese cede il 2.8%, il DAX tedesco segna un ribasso
pari a -2.5%. Male, il dato sull’attivita’
manifatturiera che ha confermato la fase di debolezza
dell’economia a stelle e strisce.
Nei primi minuti di scambi, lo spider del settore
finanziario (XLF) segna un ribasso del 6.5%, cedono
visibilmente terreno Citigroup (-8%), Morgan Stanley
(-7%), JP Morgan (-8.40%), BofA (-11.31%).
C’e’ grande incertezza anche sul futuro del settore
automobilistico, e di General Motors e Chrysler in
particolare. Le due aziende dovranno presentare al
Congresso americano, entro questa sera, nuovi piani di
ristrutturazione idonei al ritorno alla profittabilita’
per cosi’ ottenere i fondi governativi necessari per la
continuazione delle normali operazioni di produzione.
Intanto Daimler ha riportato una perdita di $1.9
miliardi nel quarto trimestre, causata in parte dagli
investimenti in Chrysler e dal calo delle vendite di
Merceds-Benz.
Particolarmente deludente l’aggiornamento sull’Empire
State Index. Nel mese di febbraio l’indicatore ha
registrato una nuova contrazione, in misura nettamente
superiore a quella stimata dagli analisti.
Sul fronte societario e’ Wal-Mart a distinguersi in
positivo in mattinata. Il gigante delle vendite al
dettaglio ha riportato un calo dei profitti nell’ultimo
trimestre, a livelli comunque migliori del consensus,
permettendo cosi’ al titolo di avanzare di oltre il 3%.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, in calo il
petrolio. I futures con consegna marzo segnano un
ribasso di $2.35 a $35.15 al barile. Sul valutario,
l’euro scende nei confronti del dollaro a quota 1.2619.
In rally l’oro a $961.90 l’oncia (+$19.70). In rialzo i
Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10
anni e’ sceso al 2.7190%.
WALL
STREET:
INDICI SI AVVITANO AL RIBASSO, S&P -3.90%
17 Febbraio 2009 16:28 NEW
YORK - di WSI ______________________________________________
Proseguono con forza le
vendite a New York. La recessione continua a far paura,
finanziari ancora una volta presi di mira dai
ribassisti. Pesante GM, in vista della presentazione del
piano di ristrutturazione. Oro in rally, euro giu'.
Dopo un'ora dall'inizio delle contrattazioni il comparto
azionario statunitense segna perdite vicine ai quattro
punti percentuali (controlla la performance in tempo
reale). Il mercato e' sempre piu' convinto che il piano
salva-banche del presidente Obama non riavviera'
velocemente i mercati finanziari. Il dato macro sull'attivita'
manifatturiera rilasciato in mattinata ha fatto ben poco
a placare le paure sullo stato di salute dell'economia.
C'e' anche grande apprensione sul futuro del settore
automobilisticoi, mentre General Motors e Chrysler si
apprestano a presentare al Congresso i piani di
ristrutturazione, cruciali per ottenere i fondi del
governo.
A segnare le perdite piu' pronunciate sono i titoli del
comparto finanziario, con lo spider settoriale in
ribasso -7.12%. Tra i componenti, Bank of America
arretra di oltre il 10%, Citigroup -8.88%, JP Morgan
-9.11%, Morgan Stanley -8.46%. E' stato l'allarme
dell’agenzia di rating Moody’s sugli istituti finanziari
europei a dare la stura alle vendite in mattinata,
piuttosto sostenute in tutti i mercati finanziari, a
livello globale.
Particolarmente deludente l’aggiornamento sull’Empire
State Index. Nel mese di febbraio l’indicatore ha
registrato una nuova contrazione, in misura nettamente
superiore a quella stimata dagli analisti.
C’e’ grande incertezza anche sul futuro del settore
automobilistico, e di General Motors e Chrysler in
particolare. Le due aziende dovranno presentare al
Congresso americano, entro questa sera, nuovi piani di
ristrutturazione idonei al ritorno alla profittabilita’
per cosi’ ottenere i fondi governativi necessari per la
continuazione delle normali operazioni di produzione.
Intanto Daimler ha riportato una perdita di $1.9
miliardi nel quarto trimestre, causata in parte dagli
investimenti in Chrysler e dal calo delle vendite di
Merceds-Benz.
L'unica nota positiva giunge da Wal-Mart. Il gigante
delle vendite al dettaglio ha riportato un calo dei
profitti nell’ultimo trimestre, a livelli comunque
migliori del consensus, permettendo cosi’ al titolo di
avanzare di oltre il 3%.
WALL
STREET:
IL PIANO E' LEGGE, MA GLI
INDICI PRECIPITANO
17 Febbraio 2009 22:06 NEW
YORK - di WSI ______________________________________________
Seduta nel segno delle
vendite a Wall Street, innescate dagli ultimi segnali
economici che hanno confermato un peggioramento della
recessione a livello globale. Il Dow Jones ha ceduto il
3.79% a 7552, l’S&P500 il 4.56% a 789, il Nasdaq e’
arretrato del 4.15% a 1470.
I mercati azionari di tutto il mondo, da Tokyo a New
York, passando per Londra, hanno accusato pesanti
perdite dopo l’allarme lanciato dall’agenzia di rating
Moody’s sugli istituti finanziari europei ed a causa
della sempre piu’ diffusa convinzione che il piano
salva-banche del presidente Obama (firmato in giornata
dal presidente) non riavviera' velocemente i mercati
finanziari.
"Cio’ che preoccupa ora e’ la dimensione effettiva del
piano, potrebbe non bastare a ripristinare il trend di
espansione dell’economia" ha affermato Thomas Lee di JP
Morgan. "Non crediamo in un’uscita dalla recessione
prima della meta’ dell’anno, e persino tale stima sembra
fin troppo ottimista".
Il dato macro sull'attivita' manifatturiera dell’area di
New York (Empire State Index) inoltre ha fatto ben poco
a placare le paure sullo stato di salute dell'economia a
stelle e strisce, registrando una contrazione nettamente
superiore al previsto, a conferma della forte crisi in
atto.
L’indice MSCI World Index e’ arretrato del 3.5% circa,
estendendo a -13% il calo nel 2009. Con il ribasso
giornaliero, l’indicatore che traccia l’andamento dei 23
mercati maggiormente sviluppati ha incrementato a sei
sedute la recente striscia negativa. A segnare i
maggiori ribassi a Wall Street sono stati i titoli del
comparto finanziario, con lo spider settoriale arretrato
di oltre il 9%. Tra i singoli titoli, Citigroup, Merrill
Lynch, Goldman Sachs, JP Morgan e Bank of America hanno
tutti riportato cali giornalieri vicini ai 10 punti
percentuali.
A contribuire al nervosismo degli operatori e’ stato
anche l’ultimatum imposto alle due case automobilistiche
General Motors e Chrysler sulla presentazione al
Congresso dei nuovi piani di ristrutturazione idonei a
riportare alla profitabilita’ i due gruppi. Il titolo GM
ha lasciato sul terreno il 14% circa sui timori di una
mancata concessione dei fondi governativi, cruciali per
proseguire nelle normali operazioni di produzione ed
evitare la bancarotta. Intanto Daimler ha riportato una
perdita di $1.9 miliardi nel quarto trimestre, causata
in parte dagli investimenti in Chrysler e dal calo delle
vendite di Merceds-Benz.
Tutti i titoli del Dow Jones hanno chiuso in rosso,
fatta eccezione per Wal-Mart, in progresso +3.60%, dopo
che il gigante delle vendite al dettaglio ha riportato
un calo dei profitti nell’ultimo trimestre, a livelli
comunque migliori del consensus.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, seduta in
calo per il petrolio. I futures con consegna marzo hanno
ceduto $2.58 (-7%) a $34.93 al barile. Sul valutario,
euro pesante nei confronti del dollaro. Nel tardo
pomeriggio di martedi' a New York il cambio tra le due
valute e' di 1.2590. In rally l’oro: i futures con
consegna aprile hanno guadagnato $25.30 a $967.50
l’oncia. In buon progresso infine i Titoli di Stato Usa:
il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.6620%
dal 2.8820% di venerdi'.
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