19 Febbraio 2009 08:43
Borse Asia Pacifico: indici misti, giù Singapore, bene
Sidney
MILANO (Reuters) - Le borse dell'area Asia e Pacifico si
muovono in ordine sparso, con una minore volontà di
acquistare beni rifugio come dollaro e oro, anche se
l'atteggiamento del mercato rimane sempre improntato
alla cautela dato il fosco quadro economico e del mondo
finanziario. Ogni possibile facile entusiamsmo viene
smorzato dai dati deboli sul mercato immobiliare e sulla
produzione industriale Usa, dai timori sollevati dalle
agenzie di rating sulle economie dell'Europa dell'Est.
Scarso l'interesse sui bond giapponesi, dopo che la
Banca centrale ha mantenuto invariato il tasso chiave
allo 0,10%. In calo anche l'interesse per lo yen a
dimostrazione del fatto che aumenta la consapevolezza di
una profonda contrazione della seconda economia al
mondo. Intorno alle 8,30 l'indice regionale MSCI dell'Asia-Pacifico
che esclude il Giappone, sale dello 0,43% a 221,57,
Tokyo è migliorato dello 0,31%. Tra le singole piazze,
la migliore è SIDNEY favorita dal rimbalzo delle banche
come Westpac Banking. Tenta il recupero dopo le recenti
pesanti perdite anche SHANGHAI con acquisti sui titoli
legati all'acciao e all'elettronica. Ritraccia SINGAPORE
anche se il titolo di trattamento delle acque Hyflux
balza del 7% circa dopo l'annuncio di un miglioramento
dell'utile annuale. Un po' di debolezza su HONG KONG,
con gli investitori alla finestra preoccupati per la
situazione economica mondiale, e su SEOUL trascinata al
ribasso da bancari ed esportatori.
19 Febbraio 2009 12:07
ROMA
Fmi: il 2009 sara' davvero brutto per crescita globale
di ANSA
Strauss-Kahn: ma la ripresa e' possibile dal 2010
(ANSA) - ROMA, 19 FEB - Il 2009 sara' 'davvero brutto'
per la crescita globale. Lo ha detto a Parigi il
direttore generale dell'Fmi, Dominique Strauss-Kahn.
Secondo Strauss-Kahn - si legge sul sito del Wall Street
Journal - le prospettive per l'economia mondiale sono
piu' cupe di quanto inizialmente stimato e la crescita
sara' peggiore rispetto a quanto stimato il mese scorso
dallo stesso Fmi. La ripresa, tuttavia, e' possibile
gia' dall'inizio dal 2010.
19 Febbraio 2009 14:30
NEW YORK
USA:
DISOCCUPAZIONE, SUSSIDI STABILI A 627000
di WSI
Il dato dell’ultima settimana risulta pero' superiore
alle stime degli economisti, che si attendevano una
flessione a 620 mila. Il dato precedente e' stato
rivisto al rialzo a 627 mila da 623 mila. Sale a 619000
la media mobile.
Nella settimana che si e' conclusa il 14 febbraio le
nuove richieste per sussidi di disoccupazione negli
Stati Uniti sono rimaste invariate a 627 mila (il dato
iniziale di 623 mila della scorsa settimana e’ stato
lievemente rivisto al rialzo a 627 mila).
Lo ha comunicato il Dipartimento del Lavoro Usa.
Il dato si e’ rivelato superiore alle attese del
mercato, pari ad un valore di 620 mila.
La media mobile a quattro settimane e' salita di 10500 a
619000.
Il numero di lavoratori e dipendenti licenziati che
continuano a ricevere gli assegni governativi e'
aumentato di 170 mila a 4.98 milioni, sui massimi di 27
anni. La media mobile a quattro settimane dei sussidi
continuativi ha toccato anch'essa i massimi da 27 anni a
questa parte, attestandosi a 4.83 milioni, in aumento di
92500.
19 Febbraio 2009 16:00
NEW YORK
USA: PHILADELPHIA
FED, NUOVO CROLLO A -41.3
di WSI
L'indice sull'attivita' manifatturiera nell'area di
Philadelhia registra un tonfo che delude pienamente le
attese. Le stime erano per una contrazione piu’
contenuta, a -25 punti.
Nel mese di febbraio il Philadelphia Fed, l'indice che
misura l'andamento dell'attivita' manifatturiera
nell'area di Philadeplhia, e’ risultato in ribasso a
-41.3 punti rispetto ai -24.3 di gennaio.
Lo ha comunicato la Federal Reserve di Philadelphia.
L’indice si e' rivelato peggiore delle attese del
mercato. Gli economisti si aspettavano in media un calo
a quota -25 punti. Ricordiamo che un valore inferiore
allo 0 indica una contrazione dell'attivita' economica.
Cio' significa che l'indicatore conferma una situazione
estremamente depressa dell'economia manifatturiera nella
zona di Philadelphia.
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WALL
STREET:
ANCORA VENDITE, DOW JONES SOTTO 7500
19 Febbraio 2009 22:08 NEW
YORK - di WSI ______________________________________________
Brutta chiusura: l'indice
industriale viola i minimi di novembre e chiude ai
peggiori livelli dall'ottobre 2002. Sell sui finanziari,
hi-tech debole con Hewlett-Packard. Le mosse del governo
non placano i timori sull'economia.
La sessione di borsa si e’ conclusa con gli indici
negativi a Wall Street. Dopo aver tentato un timido
rialzo nella mattinata, i listini hanno virato in rosso,
appesantiti dai timori sullo stato dell’economia, ancora
debole come hanno dimostrato gli ultimi dati macro. Il
Dow Jones, in ribasso dell'1.19% a 7465, si e’ portato
sotto l’area dei 7500 punti, ai minimi dall'ottobre
2002, avvicinandosi pericolosamente al supporto dei
minimi intraday di novembre (7392) che, se violato,
potrebbe originare una nuova ondata di vendite secondo
gli analisti tecnici. L’S&P500 ha ceduto l1.20% a 728,
il tecnologico Nasdaq ha lasciato sul terreno l'1.71% a
1442, pressato dalla brutta trimestrale di
Hewlett-Packard.
Le condizioni economiche restano allarmanti. Il mercato
del lavoro sembra ancora lontano dal recupero, come
dimostrano le nuove richieste di sussidio che continuano
a viaggiare su livelli record, mentre l’inflazione ha
registrato un’impennata inattesa nell’ultimo mese, ben
oltre le attese degli economisti. Una nota positiva e'
giunta' dal Superindice, cresciuto piu' delle attese, ma
il dato e' stato presto oscurato dal nuovo tonfo
dell'indice Philadelphia Fed, crollato a -41.3 punti
nell'ultimo mese.
"Purtroppo continuiamo a riceve notizie negative" ha
fatto notare Mike Materasso, portfolio manager di
Franklin Templeton a New York. "Dall’altro lato invece
si intravede un cauto ottimismo sulle mosse del governo,
sperando che possano funzionare". Nei giorni scorsi il
presidente Obama ha trasformato in legge il piano di
stimolo economico da $787 miliardi, e annunciato un
nuovo progetto da $275 mld a sostegno delle famiglie in
difficolta’ con il pagamento delle rate sui mutui.
I titoli finanziari hanno continuato a perdere quota,
presi ancora una volta di mira dai ribassisti, mentre
monta l'incertezza sulla modalita' e l'efficacia del
piano studiato dal governo per l'acquisto degli asset
tossici delle banche in pericolo. Citigroup e' scivolato
ad un nuovo minimo di diversi anni a quota $2.50,
realizzando una perdita giornaliera superiore al 13%;
-14.60% per Bank of America, giu' pesante anche il
colosso delle carte di credito American Express, con una
perdita vicina al 9%.
Particolarmente deboli sono risultati anche i titoli del
settore informatico, trascinati al ribasso dall’allarme
sui profitti lanciato dal colosso Hewlett-Packard.
L’azienda ha riportato un calo del 13% degli utili
nell’ultimo trimestre e tagliato le stime sui prossimi
risultati fiscali. L’azione e' arretrata -7.9%; IBM,
Microsoft, Apple ed Intel hanno realizzato perdite medie
pari ai 3 punti percentuali.
A riportare risultati peggiori delle stime e’ stata
anche l’agenzia di viaggi online Expedia, profitti in
linea col consensus (+17%) invece per la catena retail
CVS Caremark, mentre LDK Solar ha rivisto al ribasso l’outlook
sul quarto trimestre, dando la stura alle vendite sul
titolo. Il gruppo telecom Sprint-Nextel ha riportato una
perdita di un centesimo per azione, meglio del consensus
comunque; forti acquisti sulla catena di prodotti
alimentari di natura biologica Whole Foods, dopo la
trimestrale favorevole che ha spinto al rialzo l'azione
+37.20%.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, seduta in
forte rialzo per il petrolio, dopo che le scorte sono
scese a sorpresa nell'ultima settimana. I futures con
consegna marzo hanno guadagnato $4.86 (+14%) a $39.48 al
barile. Sul valutario, euro in recupero nei confronti
del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi' a New York
il cambio tra le due valute e' di 1.2670. In leggero
calo l’oro: i futures con consegna aprile hanno ceduto
$1.70 a $96.50 l’oncia. In calo infine i Titoli di Stato
Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al
2.8570% dal 2.7280% di mercoledi'.
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