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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Mercoledì 25 Febbraio 2009

PARTE  2

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25 Febbraio 2009 07:21 TOKYO
Borsa: Tokyo chiude in forte rialzo a +2,65%
di ANSA
Indice Nikkei sale di 192,66 punti
(ANSA) - TOKYO, 25 FEB - La Borsa di Tokyo rimbalza e termina gli scambi in forte rialzo del 2,65%. Il rialzo e' in scia ai guadagni segnati da Wall Street e all'indebolimento dello yen sul dollaro. L'indice Nikkei, risollevandosi dai minimi degli ultimi 26 anni, si porta a 7.461,22 punti, 192,66 in piu' della chiusura di ieri.

 

 

25 Febbraio 2009 08:52
Borse Asia Pacifico, indici in rialzo su scia WS, bene Mumbai
MILANO (Reuters) - Le borse asiatiche tornano a respirare sulla scia del rally di Wall Street e sull'allentamento della paura di nazionalizzazioni di alcune tra le grandi banche Usa. E mentre la borsa INDIANA registra oggi il maggiore rialzo, seguita a ruota da TAIWAN e HONG KONG, gli altri mercati segnano un ottimismo più attenuato e SYDNEY è in lieve calo. Ieri il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke ha affermato, nel corso di un'audizione davanti al Senato, che gli istituti devono superare la recessione senza essere nazionalizzati. Il suo intervento ha riportato un po' di sollievo sul mercato che nei giorni scorsi aveva scontato l'ipotesi dell'acquisizione di una quota notevole nel colosso bancario Citigroup da parte del governo. Intorno alle 8,30 l'indice regionale MSCI che esclude il Giappone sale di oltre l'1%, mentre a Tokyo il Nikkei ha chiuso in rialzo dell'1,65%. Tra i singoli listini maglia rosa alla borsa INDIANA, baldanzosa per i tagli dei dazi doganali - decisi ieri - che hanno favorito i titoli minerari e auto. I bancari restano invece stabili, mentre si fa sempre più viva la speranza in un nuovo taglio dei tassi di interesse da parte della banca centrale. A TAIWAN gli indici chiudono ai massimi di una settimana sul balzo dei produttori di Dram dopo che un report ha affermato che sarà la giapponese Elpida a guidare il consolidamento dell'industria Dram taiwanese. Sulla borsa di HONG KONG a infondere energia ai listini è invece Hsbc rimbalzata sulla scia delle colleghe americane. Banche protagoniste anche a SHANGHAI, con Merchant Bank in rialzo di oltre l'8%. Neanche il rally di Wall Street riesce a riportare la fiducia a SYDNEY dove gli investitori preferiscono vendere, concentrando l'attenzione non sul momentaneo sollievo di ieri sera, ma sulla serie di deboli dati macroeconomici che da tempo investono il mercato.
 

 

25 Febbraio 2009 10:12 TOKYO
Crisi: Giappone, -45% di export a gennaio
di ANSA
Vola il deficit del commercio
(ANSA) - TOKYO, 25 FEB - Il Giappone segna a gennaio un deficit commerciale di 952,58 miliardi di yen (8 miliardi di euro). Il dato e' dovuto al crollo dell'export del 45,7% su base annua. Lo rende noto il ministero delle Finanze, precisando che il saldo commerciale e' negativo per il quarto mese di fila.

 

 

25 Febbraio 2009 10:17 TOKYO
Auto: crolla la produzione giapponese
di ANSA
A gennaio frenate a due cifre per Toyota, HInda e Nissan
(ANSA) - TOKYO, 25 FEB - Toyota, Honda e Nissan hanno segnato a gennaio pesanti cali della produzione e delle vendite domestiche. Toyota ha annunciato per il sesto mese di fila una frenata produttiva interna del 40,3% e una estera del 44,8%. Per Honda cali della produzione del 23%, delle vendite del 23,4%, dell'export del 46,3%. Nissan, infine, ha visto la produzione domestica calare del -59%, le vendite del 24,6%, le esportazioni del 62,1%, la produzione estera del 51,2%.

 

 

25 Febbraio 2009 13:04 ROMA
Ucraina: S&P taglia rating sovrano da B a CCC+
di ANSA
Ora risulta sette livelli sotto quello d'investimento sicuro
(ANSA) - ROMA, 25 FEB - L'agenzia Standard & Poor's ha abbassato il rating sovrano dell'Ucraina di due livelli da B a CCC+. Con il taglio deciso oggi - riferisce l'agenzia Bloomberg che cita una nota di Standard & Poor's - il rating assegnato all'Ucraina risulta sette livelli sotto il grado di 'investment grade' ,con cui si indica un livello di investimento sicuro.

 

 

25 Febbraio 2009 14:55 ROMA
Consumi: nel 2008 -0,8%, peggio solo nel '93
di ANSA
Confcommercio: problema lenta crescita del reddito famiglie
(ANSA) - ROMA, 25 FEB - I consumi in Italia nel 2008 hanno registrato il calo piu' ampio da 40 anni a questa parte, con l'eccezione del 1993. La stima e' di Confcommercio, secondo cui nel 2008 i consumi nel complesso hanno registrato una flessione dello 0,8% reale,''segnando la peggiore variazione degli ultimi 40 anni,se si eccettua il 1993''. Commentando i dati sulle vendite al dettaglio diffusi oggi dall'Istat, Confcommercio sottolinea il problema della lenta crescita del reddito delle famiglie.

 

 

25 Febbraio 2009 15:40 BRUXELLES
Commissione europea offre linee guida su asset compromessi
BRUXELLES (Reuters) - La Commissione europea ha esortato banche e governi a mettere in atto un approccio comune e trasparente per la gestione degli asset compromessi, tra cui rientrano quelle cartolarizzazioni sui mutui che hanno dato il via alla stretta sul credito. Il braccio esecutivo delle 27 nazioni dell'Unione europea ha rivelato oggi le linee guida su come comportarsi con questi asset, alcuni dei quali bollati come 'tossici', per far sì che le perdite siano manifeste e gestite nel modo migliore. Le linee guida lasciano ai singoli governi la decisione su come comportarsi con questi asset - per esempio attraverso la creazione di "bad banks" o attraverso uno schema di assicurazione degli asset - a condizione, tuttavia, che i provvedimenti non si traducano in concorrenza sleale. A causa delle perdite dovute agli asset tossici, le banche sono state costrette a mettere mano a svalutazioni per miliardi di euro. La paura di ulteriori perdite tenute nascoste ha inoltre congelato il mercato interbancario. Le linee guida della Commissione indicano le modalità con cui valutare gli asset e adattare la remunerazione in caso di aiuti statali. Parlano inoltre dei possibili mezzi di intervento dei governi. La Commissione ha assicurato che l'approvazione delle misure di sollievo agli asset sarà garantita per un periodo di sei mesi, a condizione che vengano presentati i dettagli sulla valutazione degli asset.

 

 

25 Febbraio 2009 19:17 ROMA
Tremonti bond, firmato decreto, prime cedole 7,5-8,5%
ROMA (Reuters) - Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha firmato il decreto che dà il via libera alla sottoscrizione, da parte del Tesoro, di obbligazioni emesse dalle banche italiane, con una cedola annuale iniziale compresa fra il 7,5 e l'8,5%. Lo rende noto un comunicato del Tesoro. Ora si attende che il decreto venga pubblicato in Gazzetta ufficiale per la sua entrata in vigore definitiva. "L'obbiettivo è accrescere le opportunità di finanziamento all'economia grazie alla maggiore patrimonializzazione delle banche. Lo strumento rispetta le regole stabilite in sede comunitaria sugli aiuti di Stato", dice la nota. Il Tesoro aggiunge che, "come contropartita, le banche: * pagheranno una cedola annuale compresa tra il 7,5 e l'8,5% per i primi anni, per poi crescere gradualmente; * si impegneranno a favorire il credito alle imprese, soprattutto piccole e medie, e alle famiglie. "Più specificatamente, gli impegni che il Tesoro richiede sono: * il contributo finanziario per rafforzare la dotazione del fondo di garanzia per le Pmi; * l'aumento delle risorse da mettere a disposizione per il credito alle piccole e medie imprese; * per i lavoratori in cassa integrazione o percettori di sussidio di disoccupazione, la sospensione del pagamento della rata di mutuo per almeno 12 mesi; * la promozione di accordi per anticipare le risorse necessarie alle imprese per il pagamento della cassa integrazione", aggiunge la nota. In una successiva integrazione del comunicato si ricorda che fra gli impegni richiesti alle banche figura anche "* l'adozione di un codice etico". "Questi impegni, ed il più generale andamento del credito all'economia, saranno oggetto di attento monitoraggio operato sul modello applicato in Francia con successo", conclude la nota. Nell'aggiornamento al programma di stabilità inviato dall'Italia a Bruxelles, si parla di 10 miliardi di risorse destinate a questo strumento. La misura è riservata alle banche quotate e c'è attesa per la risposta che daranno i principali istituti di credito. Secondo fonti bancarie, le prime quattro banche a muoversi simultaneamente potrebbero essere le maggiori: Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banca Monte dei Paschi e Banco Popolare. Oggi Ubi Banca ha invece preso le distanze, parlando di misura da studiare senza fretta. Positivo il commento del presidente dell'Abi Corrado Faissola: "Il giudizio sul complesso del provvedimento è positivo, perché migliorativo rispetto alla prima ipotesi, soprattutto per quanto riguarda le alternative possibili di scelta", ha detto a margine di una audizione alla Camera. Il presidente dell'Abi ha ribadito di aver già espresso una valutazione positiva sui contenuti, pur senza ancora avere dettagli ufficiali, perché vengono rispettate "le principali, se non tutte, le aspettative dell'industria bancaria". Ora dice Faissola ogni singola banca valuterà se aderire a questo schema.

 

 

25 Febbraio 2009 19:27 WASHINGTON
Crisi, Bernanke: Usa non pensano a nazionalizzazione Citi
WASHINGTON (Reuters) - L'amministrazione Usa non sta prendendo in considerazione niente di simile a una nazionalizzazione di Citigroup. Lo spiega il presidente di Federal Reserve Ben Bernanke nella fase Q&A della testimonianza al Congresso. Una conversione delle azioni del gigante del credito in ordinarie potrebbe equivalere un incremento della partecipazione pubblica nel capitale. Il numero uno Fed si dice poi contrario a qualsiasi nazionalizzazione delle banche Usa e giudica il dibattito non pertinente nel caso di Citi. "Nel caso di Citi, vedremo come funziona il loro test, cosa succede e se sarà in effetti necessaria una conversioni di tutte le azioni privilegiate in ordinarie, quindi la quota del governo Usa nel capitale potrebbe diventare più importante" osserva. "Vorrei però mettere in chiaro che un simile dibattito sulla nazionalizzazione non coglie l'essenza della questione" aggiunge, precisando che Federal Reserve non vuole che il governo sia coinvolto nelle banche a livello di operazioni industriali. Il ragionamento passa così a un livello più ampio. "Dal mio punto di vista una nazionalizzazione avviene quando il governo assume il controllo della banca, sfratta gli azionisti e comincia a gestire l'istituto: non prevediamo niente di simile" spiega. Il piano di sostegno al sistema creditizio messo a punto dall'amministrazione Usa, spiega il banchiere, potrebbe risultare in quote pubbliche di minoranza nell'azionariato Citi e di altre banche.

 

 

25 Febbraio 2009 20:40
Crisi, Obama pronto ad ampie riforme finanziarie
WASHINGTON (Reuters) - Il presidente Usa Barack Obama e il segretario al Tesoro Timothy Geithner hanno intenzione di tracciare i principi delle riforme delle regole di Wall Street per evitare il ripetersi dell'attuale crisi finanziaria, secondo quanto riferito da un funzionario dell'amministrazione. Più avanti nella giornata, Obama dirà che, dopo un incontro ad alto livello alla Casa Bianca sulla regolamentazione del settore finanziario, la "dolorosa esperienza" mostra che serve una modernizzazione delle regole. Questo si legge in estratti del discorso presidenziale che sono stati anticipati. Al G20 di Londra di aprile ci sarà anche Obama per discutere assieme agli altri leader mondiali dei modi in cui risollevare il sistema finanziario globale. Il gruppo del G20 -- di cui fanno parte gli Stati Uniti e importanti economie europee ma anche economia in ascesa come la Cina -- sta pensando a come ridisegnare il sistema di regole finanziarie pensato in gran parte dopo la fine della Seconda guerra mondiale durante la conferenza di Bretton Woods nel 1944. Oggi i titoli della borsa americana erano in calo mentre gli investitori non hanno letto molti spunti nuovi nel discorso di Obama di ieri notte in cui il presidente Usa ha spiegato come intende porre rimedio al declino dell'economia Usa. Alla base della recessione estesasi a tutto il mondo, c'è la turbolenza del sistema finanziario e bancario provocata dalla crisi dei mutui subprime. Gli esperti dei mercati finanziari sono in gran parte d'accordo -- sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo -- nel dire che le regole che governano le istituzioni finanziarie hanno bisogno di essere riviste alla luce dei tempi attuali.

 

 

25 Febbraio 2009 21:04 ROMA
Bank of America: fatturato 2009 sopra 100 mld dollari
di ANSA
Lo ha detto l'ad Lewis
(ANSA) - ROMA, 25 FEB - Bank of America prevede un fatturato sopra ai 100 mld di dlr per il 2009. Lo ha detto l'amministratore delegato dell'istituto Kenneth Lewis. E si e' detto molto fiducioso che la Bank of America passera' lo 'stress test' dettagliato oggi dagli Usa per verificare se le banche hanno bisogno di essere ricapitalizzate. Lewis ha detto che l'istituto potrebbe vendere alcuni asset di Merrill Lynch, mentre non ha alcuna intenzione di vendere l'inglese Blackrock.




 

 

 

WALL STREET: NERVOSA, RIBASSI DA STREES TEST

25 Febbraio 2009 22:10 NEW YORK - di WSI
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Volatilita' elevata, gli indici riescono a dimezzare le perdite della mattinata ma non a conservare i guadagni. Verifica sulle banche, investitori scettici sull'esito della prova. Bene BofA e JP Morgan. Dollaro in recupero.
Seduta nervosa e volatile, i listini riescono a dimezzare le perdite segnate nella mattinata ma non a reggere in territorio positivo, pressati ancora una volta dalla debolezza dei titoli finanziari. Il Dow Jones ha perso l'1.09% a 7270, l’S&P500 l'1.07% a 764, il Nasdaq l'1.14% a 1425. A cercare di rassicurare ancora una volta gli operatori sullo stato di salute del sistema finanziario e’ stato il presidente della Fed Ben Bernanke che, durante la nuova audizione al Congresso, ha affermato che una nazionalizzazione di Citigroup non e’ necessaria. L'entusiasmo ha pero' avuto vita breve, le vendite sono riprese dopo la comunicazione dei dettagli sullo "stress test" a cui saranno sottoposti i principali istituti bancari.
Il discorso del presidente Obama alla Nazione, nella tarda serata di martedi’, non era stato sufficiente a tranquillizzare gli operatori, che anzi avevano ripreso a vendere a piene mani i titoli azionari nelle prime ore della giornata, depressi anche dal cattivo aggiornamento sul mercato immobiliare che ha evidenziato un calo delle vendite di case esistenti ai minimi livelli di 12 anni.
Il settore bancario resta debole a causa delle preoccupazioni relative all’esito dello "stress test" che verra’ condotto sugli istituti bancari in difficolta’, cruciale per determinarne lo stato di salute, la capacita’ di reazione alla crisi e l’efficacia nel caso di un deterioramento delle condizioni economiche.
Il CEO di Bank of America, Kenneth Lewis, durante un'intervista rilasciata sul network finanziario Bloomberg, ha dichiarato che la banca superera' qualsiasi test e che quest'anno i ricavi totali si attesteranno oltre i $100 miliardi. I commenti sono stati sufficienti a rincuorare gli investitori, tanto da spingere l'azione in rialzo di oltre il 9%. Bene anche JP MOrgan, mentre hanno chiuso in rosso Morgan Stanley, Goldman Sachs e Citigroup (nonostante le dichiarazioni di Bernanke).
Oltre a Bofa e JPM, tra i titoli del Dow Jones i migliori rialzo sono stati realizzati da General Motors, Intel ed AT&T (che beneficia dell'upgrade di JP Morgan). A segnare le performance piu' deboli sono stati invece American Express e i colossi del settore industriale Boeing, Caterpillar e United Tech.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, un’altra seduta positiva per il petrolio. I futures con consegna aprile hanno guadagnato $2.54 a $42.50 al barile. Sul valutario, euro in discesa nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e' di 1.2711. Ritraccia leggermente l’oro: i futures con consegna aprile hanno ceduto $3.30 a $966.20 l’oncia. In ribasso infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 2.9450% dal 2.7990% di martedi’.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 
 

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