PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Lunedì 17 Maggio 2010

PARTE  2

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..... Sabato 15 Maggio 2010 ..... Domenica 16 Maggio 2010 ..... Lunedì 17 Maggio 2010 .....
 

 

 

 

Crisi: Trichet, Situazione Piu' Difficile Da Seconda Guerra Mondiale
sabato, 15 maggio 2010 12:07 BRUXELLES
(ASCA-AFP) - Berlino, 15 mag - Il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, ha dichiarato al settimanale Spiegel che i mercati si trovano nella ''situazione piu' difficile dalla seconda guerra mondiale''. ''Viviamo e abbiamo vissuto dei tempi veramente drammatici'', ha detto sottolineando come, verso la fine della scorsa settimana, quando le borse europee sono state investite da un'ondata di panico, ''i mercati non hanno funzionato piu', quasi come quando e' avvenuto il fallimento della Lehmann Brothers nel settembre 2008''.

 

 

Usa: Appello Obama, 'Senato Approvi Riforma Wall Street'
sabato, 15 maggio 2010 - 12:29
(ASCA-AFP) - Washington, 15 mag - Il presidente Usa Barack Obama ha esortato il Senato Usa affinche' approvi la 'riforma di Wall Street' spiegando che in questo modo il futuro economico del Paese potra' avere piu' garanzie. ''Il testo della riforma in dibattito al Senato non risolvera' ogni problema del nostro sistema finanziario: nessuna legge lo potrebbe fare'', ha detto Obama nel suo consueto intervento alla radio. ''Ma cio' che fara' questa riforma e' veramente importante e io chiedo al Senato di vararla il piu' velocemente possibile cosi' che potremo garantire il futuro economico dell'America'', ha aggiunto.

 

 

L'euro non è sotto attacco, dice il presidente Bce Trichet
reuters - sabato, 15 maggio 2010 - 12:36
L'euro non è sotto attacco, nonostante abbia toccato il minimo contro il dollaro degli ultimi 18 mesi. Lo ha detto oggi il presidente della Bce Jean-Claude Trichet.
In un'intervista pubblicata dal giornale tedesco Der Spiegel, Trichet dice che l'Europa si è ritrovata nella situazione peggiore dalla Seconda guerra mondiale e forse dalla Prima.
Ma descrive come un "nonsenso" le voci che i governi della zona euro avrebbero forzato la Bce ad agire questa settimana.
Trichet ha anche chiesto un passo avanti nel reciproco monitoraggio dei budget dei governi della zona euro, e ha detto che servono sanzioni effettive per il mancato rispetto del Patto di stabilità.
Più che i mercati valutari sono i governi europei, ha detto Trichet a Der Spiegel, ad avere la responsabilità del calo dell'euro.
"Non è questione di un attacco all'euro. Ha a che fare con il settore pubblico e quindi con la stabilità finanziaria nella zona euro", ha detto Trichet.
"E' chiaro che la prima responsabilità degli Europei è adottare misure appropriate per neutralizzare le attuali tensioni in Europa".
"E' un nonsenso", ha detto Trichet commentando il fatto che il pubblico avrebbe avuto l'impressione che la Banca centrale europea sia stata costretta ad agire dai governi, mandando un segnale negativo sulla propria indipendenza e credibilità.
"Prendiamo le nostre decisioni in completa indipendenza e molte volte ci siamo messi contro i capi di governo".
Alla domanda se la Grecia dovrebbe lasciare l'eurozona, il presidente della Bce ha risposto: "No, non è una possibilità. Quando un Paese entra nell'unione monetaria, condivide un destino comune con gli altri".
"Quello di cui abbiamo bisogno - ha però aggiunto - è un passo avanti nella sorveglianza reciproca delle politiche economiche in Europa. Abbiamo bisogno di meccanismi migliori per prevenire e sanzionare le cattive condotte"

 

 

Tesoro, derivati enti locali per 35,5mld
sabato, 15 maggio 2010 15:21 ROMA
(ANSA) - ROMA, 13 MAG -A fine 2009 erano circa 1.100 i contratti derivati in circuito che interessavano quasi 700 enti per un importo superiore ai 35,5 miliardi.Questa la consistenza dei derivati tra gli enti locali indicata negli ultimi dati diffusi dal Tesoro (NYSE: TSO - notizie) che segnala comunque un 'recente trend costante di estinzioni anticipate di queste operazioni':sono infatti estinti contratti di swap (ritorno, realizzo o vendita dello strumento finanziario) per un importo di 1,8 miliardi.

 

 

Crisi: Stark, Piano Salva-Euro Serve a Guadagnare Tempo
sabato, 15 maggio 2010 - 20:09
(AGI/AFP) - Berlino, 15 mag. - Il piano salva-euro da 750 miliardi e' servito solo a "guadagnare tempo". Lo sostiene il capo economista della Bce, Juergen Stark sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung. "E' servito solo a guadagnare tempo, nient'altro" dice Stark.

 

 

Cina: Banca Mondiale, Rivalutazione Yuan Danno Per Usa
sabato, 15 maggio 2010 20:40 CHICAGO
(AGI) - Chicago, 15 mag. - Secondo il capo economista della Banca mondiale, Justin Yifu Lin una rivalutazione dello yuan cinese attualmente danneggerebbe piuttosto che aiutare l'economia Usa.

 

 

Crisi: Geithner, Europa La Conterra'; Cina Rialzera' Yuan
domenica, 16 maggio 2010 - 11:11
(AGI) - Washington, 16 mag. - Il segretario Usa al Tesoro (NYSE: TSO - notizie) , Timothy Geithner si dice certo che l'Europa sapra' contenere la crisi. Geithner, in un'intervista a Bloomberg Tv, definisce "molto forte" il piano salva-euro. Geithner si dice anche "fiducioso" sul fatto che la Cina rafforzera' lo yuan.

 

 

Grecia: Premier Non Esclude Azione Legale Contro Banche Usa
domenica, 16 maggio 2010 13:15 ATENE
(AGI) - Atene, 16 mag. - Il premier greco, George Papandreou non esclude un'azione legale contro alcune banceh d'investimento Usa che hanno contribuito a far precipitare la crisi del debito del suo paese. Sul ruolo di queste banche il Parlamento greco ha avviato un'inchiesta e le autorita' statunitensi stanno, a loro volta, indagando su sei big di Wall Street.

 

 

Gb:Cameron,Tagli Spesa Prima Di Rialzi Tasse Contro Deficit
domenica, 16 maggio 2010 - 13:58
(AGI) - Londra, 16 mag. - Il nuovo governo britannico nelle prossime due settimane diffondera' un piu' completo accordo di coalizione su un'ampia gamma di iniziative politiche. Intanto in un'intervista alla Bbc il premier David Cameron chiarisce che il governo, per fronteggiare il deficit, privilegera' i tagli della spesa rispetto agli aumenti delle tasse.

 

 

Crisi: Merkel, Con Piano Salva-Euro Si e' Guadagnato Tempo
domenica, 16 maggio 2010 - 14:23
(AGI) - Berlino, 16 mag. - Il piano salva-euro da 750 miliardi varato dall'Unione europea e' servito solo a "guadagnare tempo". Lo dice il cancelliere tedesco, Angela Merkel, parlando un convegno dei sindacati. Per la Merkel con il piano "non abbiamo fatto altro che guadagnare tempo fino a quando non avremo rimesso in ordine le differenze competitive e i deficit di bilancio di alcuni singoli paesi".

 

 

 
  Lunedì 17 Maggio 2010 ..... Lunedì 17 Maggio 2010 ..... Lunedì 17 Maggio 2010  
       
..... Giappone - Edizione Tokyo ..... Cina - Edizione Pechino ..... India - Edizione New Delhi .....
 
 

 

La Borsa di Tokyo chiude di nuovo in netto calo
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi anche in netto calo. Il Nikkei ha perso il 2,2% a 10.235,76 punti e il Topix l'1,7% a 920,43 punti. Sul mercato azionario giapponese ha pesato il nuovo aumento dei timori relativi alla crisi del debito sovrano in Europa. Tra gli esportatori Honda (JP3854600008) ha chiuso in ribasso dello 0,9%, Canon (JP3242800005) dell'1,7%, Panasonic (JP3866800000) dell'1,4% e Sony (JP3435000009) del 4,5%. Lo yen ha continuato oggi ad apprezzarsi sia rispetto all'euro che al dollaro.
Tra i titoli dei produttori di macchine industriali Komatsu (JP3304200003) ha perso il 2,2%, Kubota (JP3266400005) il 2,6% e Hitachi Construction Machinery (JP3787000003) il 3,3%. Gli ordini di macchinari sono aumentati in Giappone a marzo del 5,4%. Gli economisti avevano atteso un aumento del 6,3%.
Il calo dei prezzi delle materie prime ha penalizzato i titoli delle grandi holdings commerciali. Mitsui & Co. (JP3893600001) ha perso il 3,6%, Mitsubishi Corp. (JP3898400001) il 3,4% e Sumitomo Corp. (JP3404600003) il 2,7%. Il prezzo del petrolio ha perso venerdì scorso a New York quasi il 4%, quello del rame il 3%.
Nippon Telegraph and Telephone (JP3735400008) ha guadagnato il 3,5%. Il principale operatore telefonico del Giappone ha annunciato che cancellerà entro due anni 251 milioni di azioni proprie detenute come riserva patrimoniale.
Redazione Borsainside 08:33

 

 

Petrolio soffre timori crisi globale: -2% a 70 dollari
17 maggio 2010 09:33 NEW YORK
Fonte: TELEBORSA
Continuano a cadere le quotazioni del petrolio, sui persistenti timori di un allargamento della crisi europea, che potrebbe riflettersi sull'intensità e sul timing della ripresa economica mondiale.
La domanda di greggio ne risentirebbe pesantemente, riflettendosi sui prezzi del crude, dati anche gli elevati livelli delle scorte.
Il contratto di giugno sul light crude stamattina scambia a 70,12 dollari al barile, in ribasso di oltre il 2% rispetto allo scorso venerdì.

 

 

Fmi, alcuni paesi possono attendere 2011 per correzioni
reuters - lunedì, 17 maggio 2010 - 9:37
Non tutti in paesi devono ricorrere a una stretta sui bilanci pubblici quest'anno, per non mettere a rischio la ripresa economica.
A dirlo è il direttore del Dipartimento affari fiscali del Fondo Monetario Internazionale, Carlo Cottarelli, secondo cui i paesi più grandi, in particolare, possono permettersi di aspettare il 2011.
"Alcuni paesi dovranno intervenire e stanno già intervenendo, anche in Europa, già quest'anno. Non credo ci sia necessità che tutti si mettano a stringere la politica fiscale quest'anno, molti di questi paesi, i più grossi in particolare, potranno stringere nel 2011. Un'azione troppo forte nel 2010 potrebbe portare un rallentamento dell'economia", ha detto a margine di un convegno.
A una domanda sulla posizione italiana, Cottarelli ha ribadito che l'Italia è messa "relativamente meglio" dal punto di vista del deficit ma ha "comunque necessità di affrontare correzioni nel medio-lungo termine che riguardano la spesa sanitaria (...) e, anche se meno di altri, le pensioni".

 

 

Borse Asia-Pacifico negative, Shanghai collassa
Tutte le borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in forte ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso il 5,1% a 2.559,93 punti. Era dal 4 maggio dello scorso anno che il listino cinese non chiudeva a tali livelli. Il mercato teme che la crisi del debito sovrano in Europa e le recenti misure lanciate dal Governo cinese per evitare che si crei una bolla speculativa sul mercato immobiliare possano avere un impatto negativo sull'economia. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso il 3,1%, Bank of China (CN000A0J3PX9), il 3,2% e Bank of Beijing (CNE100000734) il 4,1%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha chiuso in calo del 5,3%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) del 7,3% e Gemdale (CNE000001790) dell'8,4%. Durante il fine settimana il Premier cinese Wen Jiabao ha dichiarato che la Cina deve evitare che i prezzi degli immobili aumentino eccessivamente. Wen ha segnalato in questo modo che la battaglia di Pechino contro la speculazione non è ancora terminata.
Tra i minerari Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso il 5,6% e Jiangxi Copper (CN0009070615) il 6,3%. Il prezzo del rame ha perso oggi a Shanghai il 4,4%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha perso il 2,1% a 19.715,20 punti. I titoli delle imprese che sono particolarmente esposte in Europa hanno sofferto anche oggi. Esprit (BMG3122U1457) ha perso il 7,7%. La catena d'abbigliamento casual genera l'85% del suo giro d'affari nel Vecchio Continente. HSBC (GB0005405286), la prima banca europea per capitalizzazione di borsa, ha perso il 2,3%. Foxconn (KYG365501041) ha chiuso in calo dell'8,2%. J.P. Morgan ha declassato il titolo del primo produttore al mondo di cellulari su contratto da "Neutral" ad "Underweight". Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha perso il 3%, Sinopec (CN0005789556) il 2,5% e CNOOC (HK0883013259) il 2%. Il prezzo del petrolio è caduto questo mattina nelle contrattazioni elettroniche al Globex al di sotto di $70.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso il 3,1%, il Taiex a Taipei 2,2% e il Kospi a Seul il 2,6%. Lo Straits Times a Singapore perde al momento lo 0,7%.
Redazione Borsainside 11:18

 

 

Usa: il NY Empire State Index crolla a 19.1 da 31.9
17 maggio 2010 14:31 NEW YORK - WSI
Nel mese di maggio l’indice che monitora l’andamento dell’attivita’ manifatturiera nell’area di New York ha registrato una flessione a 19.1 punti contro un incremento che il mese prima aveva fatto toccare quota 31.86.
Il dato si e’ attestato a livelli inferiori alle aspettative che erano per un valore pari a +30.
Reazione nervosa dei futures a stelle e strisce al deludente Empire State Index da poco diffuso. Il derivato sul Nasdaq, che prima della diffusione del dato macro si manteneva in lieve rialzo, mostra ora una minusvalenza dello 0,35% a 1.903. Scivola nel segno meno anche quello sull'S&P500, che lima lo 0,18% a quota 1.133. L'indice Empire State di maggio è infatti scivolato a 19,1 punti dai precedenti 31,86 punti, contro le attese degli analisti che lo volevano in leggero calo ma a quota 30.
Per quanto il dato sia peggiore delle stime, alcuni operatori sottolineano come si trovi comunque a livelli superiori a quelli osservati in piena crisi. Anche perche', per esempio, gli occupati sono cresciuti nel periodo considerato per il quinto mese consecutivo e ai massimi del 2004 (a 22.37 da 20.25). "Il settore manifatturiero continua ad andare bene", ha riferito a Bloomberg Eric Green, capo economista di TD Securities con sede a New York. "La Corporate America ha sotto-investito nella crescita dei capitali cosi' ora ci troviamo in un periodo adatto a gettare le basi per una crescita davvero solida per quanto riguarda attrezzature e spese in software da parte delle aziende, fattore che sosterra' il comparto".

 

 

Fondi hedge, la Ue prova a varare il "passaporto" per i prodotti esteri
BlueTG.it - lunedì, 17 maggio 2010 15:15 BRUXELLES
I gestori dei grandi fondi hedge americani sembrano preoccupati per l’ipotesi che la Commissione Ue possa approvare entro la serata odierna norme più stringenti per i fondi hedge non europei distribuiti nel vecchio continente in termini di trasparenza, in cambio del cosiddetto “passaporto” per i mercati finanziari della Ue-27. In discussione resta se concedere un’autorizzazione unica o se richiedere la registrazione dei fondi in ciascuno dei mercati in cui intende operare.
Regole che, indipendentemente dalla versione che verrà approvata, hanno finora incontrato l’ostilità tanto dell’amministrazione Obama quanto della Gran Bretagna, preoccupate del possibile danno in termini di business per i rispettivi operatori e piazze finanziarie.

 

 

Gm: Dopo Tre Anni Torna All'Utile Nel 1* Trim. Per 900 Mln $
lunedì, 17 maggio 2010 15:19 DETROIT
(ASCA) - Roma, 17 mag - Dopo tre anni General Motors (NYSE: GM - notizie) torna all'utile netto. La casa automobilistica americana ha chiuso infatti il primo trimestre con un risultato di circa 900 milioni di dollari. I ricavi si sono attestati a 31,5 miliardi di dollari, l'Ebit a 1,7 miliardi di dollari e l'utile operativo a 1,2 miliardi di dollari. L'eps e' stato pari a 1,66 dollari per azione.

 

 

Usa: Cina Aumenta Acquisti Di Titoli Di Stato. Prima Volta Da 7 Mesi
lunedì, 17 maggio 2010 16:54 PECHINO
(ASCA) - Roma, 18 mag - La Cina torna a comprare titoli del debito pubblico statunitense dopo 7 mesi. E' quanto emerge dai dati diffusi dal Tesoro Usa. A marzo la Cina ha un portafoglio di ''Treasury'' pari a 895 miliardi di dollari in crescita di 17,7 miliardi. E' il primo aumento dall'ottobre 2009. Gli acquisti hanno riguardato Treasury Notes (fino a 10 anni) e Treasury Bond (oltre 10 anni) per 18,7 miliardi, mentre le vendite hanno interessato Treasuty Bills (fino a 12 mesi) per 1 miliardo. Pechino e' tornata anche a comprare titoli emessi da agenzia governative e semi-governative, gli acquisti netti sono stati pari a 397 milioni, non accadeva dal giugno 2008.

 

 

Crisi: Juncker, Preoccupato Da Rapida Caduta Dell'Euro
lunedì, 17 maggio 2010 - 17:02
(ASCA-MarketNews) - Bruxelles, 18 mag - Euro ancora un rapida caduta, stamattina ha segnato un minimo di 1,2232 sul dollaro per poi risalire fino a 1,2414, al momento e' scambiato a 1,2341. La scorso lunedi' sulla scia del mega-piano da 750 miliardi di euro per sostenere l'Eurozona, la moneta unica aveva toccato un picco giornaliero di 1,3094. La tenuta del cambio resta oggetto di preoccupazione sia per la Bce e sia per l'Eurogruppo, riunitosi oggi a Bruxelles. ''Non sono preoccupato dagli attuali tassi di cambio dell'euro, quanto piuttosto dalla rapida della caduta'' della moneta unica, ha detto il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Cluade Juncker.

 

 

GB, nuovo governo preannuncia tagli a spesa pubblica
reuters - lunedì, 17 maggio 2010 - 17:27
La nuova coalizione al governo in Gran Bretagna descriverà lunedì prossimo il suo piano di tagli da sei miliardi di sterline (circa sette miliardi di euro) per l'anno in corso, prima della presentazione del suo primo piano finanziario previsto per il 22 giugno, secondo quanto annunciato oggi dal nuovo ministro per le Finanze George Osborne.
Osborne, presentando un nuovo osservatorio fiscale voluto dal governo conservatore-liberaldemocratico per fronteggiare il grave deficit inglese, ha detto che la maggior parte dei risparmi del 2010 sarà utilizzati per ridurre il debito, e solo una parte sarà utilizzata a supporto del mercato del lavoro.
"La riduzione del deficit e la continuità nel perseguire la ripresa economica sono le questioni più urgenti per il paese", ha detto ai reporter Osborne.
Il debito inglese, stimato in circa 163 miliardi di sterline, si aggira intorno al 12% del Pil, un livello simile a quello che ha portato la Grecia alla crisi.
Secondo i laburisti però una politica di tagli alla spesa pubblica potrebbe mettere un freno alla debole ripresa economica del paese.

 

 

Crisi: Rendimento Titoli Di Stato Grecia Torna Sopra 8%. Stabile Italia
lunedì, 17 maggio 2010 17:28 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 17 mag - Mercato dei titoli di Stato dell'Eurozona abbastanza stabile nella giornata odierna, ad eccezione della Grecia, il rendimento titoli di Stato decennali di Atene e' tornato sopra l'8%. Stabili i Btp (Parigi: FR0000033607 - notizie) italiani fermi al 3,91% con un spread sul Bund decennale tedesco invariato a 104 punti base.

 

 

Crisi: Euro a Minimo 4 Anni. Odore Di Deflazione. Cina Punta Sugli Usa
lunedì, 17 maggio 2010 18:38 ROMA
(ASCA) - Roma, 17 mag - L'euro a ridosso di quota 1,23 sul dollaro. La moneta unica stamattina e' scesa ai minimi dei 4 anni a 1,2232. Sul mercato il prossimo target ribassista, dopo quello gia' raggiunto a quota 1,23, viene visto a 1,20. Il mega-piano Ue-Bce-Fmi da 750 miliardi di euro per sostenere l'Eurozona ha calmato la bufera sul mercato dei titoli di Stato, anche se oggi il rendimento dei titoli decennali della Grecia e' risalito sopra l'8%. Nessun effetto sul tasso di cambio euro/dollaro peraltro ancora dominato dal cross euro/yen, segno di una chiusura delle residue posizioni di carry trade alimentate dai tassi zero sulla moneta giapponese. Da lunedi' scorso, giorno dell'annuncio del mega-piano, l'euro e' sceso sullo yen da un picco giornaliero di 122,29 all'attuale 113,06, pari a una svalutazione del 7,5%. Euro/dollaro e' invece sceso da 1,3094 all'attuale 1,2288, pari a un svalutazione del 6,88%. Oggi riunione dell'Eurogruppo, con il presidente Jean-Claude Juncker che si e' detto preoccupato ''dal rapido deprezzamento della moneta unica''. In termini di Parita' di Poteri d'acquisto, la moneta unica viene considerata sopravvalutata di circa il 10-15%. La svalutazione dell'euro, considerando anche il calo dei prezzi delle materie prime, potrebbe favorire la competitivita' dell'export l'export dell'Eurozona, in particolare dei paesi guida del manifatturiero, quali Germania e Italia. Non a caso dalla Bce non e' arrivato alcun deciso monito contro l'eccessiva volatilita' dei cambi, moniti che non erano mancati quando l'euro saliva. Sullo sfondo resta il problema dell'architettura dell'Euro, fondata su parita' fisse dei paesi partecipanti, una sorta di riedizione del Gold Standard (GOLS.OB - notizie) degli anni 30. Conseguentemente gli squilibri di bilancio pubblico e quelli della bilancia dei pagamenti dei paesi membri possono essere compensati solo con manovre deflattive, essendo impossibili le svalutazioni competitive. Cosi' il mercato inizia a scontare uno scenario di deflazione nell'Eurozona a cui potrebbero contribuire le manovre fiscali restittive di contenimento del debito. Si prospetta un ampliamento del gap di crescita economica rispetto agli Usa. Non a caso, la Cina e' tornata compratrice netta di titoli di stato del Tesoro Usa, a marzo il portafoglio di Pechino e' cresciuto di 17,7 miliardi a quota a 895 miliardi di dollari. E' il primo aumento dall'ottobre 2009.

 

 

Le borse europee chiudono poco mosse
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi contrastati. Il DAX a Francoforte e il FTSE MIB a Milano hanno guadagnato lo 0,2%, il CAC40 a Parigi ha perso lo 0,5%, il FTSE 100 a Londra e lo SMI a Zurigo hanno chiuso invariati. Sul mercato continua ad esserci un elevato nervosismo a causa della crisi del debito sovrano. L'euro è caduto oggi ai suoi più bassi livelli da quattro anni prima di registrare una moderata ripresa.
Nel settore bancario Barclays (GB0031348658) ha perso l'1,8%, Royal Bank of Scotland (GB0006764012) l'1,1%, BNP Paribas (FR0000131104) lo 0,4%, Crédit Agricole (FR0000045072) l'1,3%, Banco Santander (ES0113900J37) lo 0,9% e UBS (CH0024899483) lo 0,2%.
Tra i minerari BHP Billiton (GB0000566504) ha perso l'1%, Kazakhmys (GB00B0HZPV38) il 2,8%, Rio Tinto (GB0007188757) il 3% e Xstrata (GB0031411001) il 2,1%. Il prezzo del rame ha perso oggi a Londra il 6,5%. Si è trattato del più forte declino dal gennaio del 2009.
BP (GB0007980591) ha perso lo 0,1%. Il gruppo britannico ha annunciato che il nuovo sistema impiegato per bloccare la falla nel Golfo del Messico sta funzionando.
Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) ha guadagnato lo 0,3%. J.P. Morgan ha alzato il suo rating sul titolo dell'impresa petrolifera da "Neutral" ad "Overweight".
Man Group (GB00B16BRD58) ha perso l'8,9%. Il primo fornitore al mondo di hedge funds ha annunciato che acquisterà GLG Partners (US37929X1072) per $1,6 miliardi.
Fiat (IT0001976403) ha perso il 3%. Le immatricolazioni dell'azienda italiana sono calate lo scorso mese del 27,3%.
Banco Popolare (IT0004231566) ha guadagnato il 7,6%. La banca italiana ha generato nel primo trimestre di quest'anno un utile netto di €77,1 milioni. Gli analisti avevano atteso in media €45,8 milioni.
Infineon (DE0006231004) ha guadagnato lo 0,9%. Secondo delle voci di stampa l'impresa tedesca potrebbe cedere la sua unità dei chip per la telefonia mobile ad Intel (US4581401001).
Telefónica (ES0178430E18) ha guadagnato l'1,5%. Citigroup ha alzato il suo rating sul titolo del gruppo telefonico spagnolo a "Buy".
Redazione Borsainside 18:44

 

 

Grecia,Strauss-Kahn,crisi non si allarga
lunedì, 17 maggio 2010 - 19:36
(ANSA) - ROMA, 17 MAG - La crisi greca non si estendera'ad altri paesi di Eurolandia: lo pensa il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale Strauss-Kahn.'La crisi attuale riguarda solo la Grecia' ha detto il numero uno dell'Fmi in una intervista a Euronews ripresa da Bloomberg. 'Mi aspetto che gli europei facciano tesoro di questa crisi per riformare le istituzioni europee -ha aggiunto-.Intorno alla moneta unica non e' stato creato un ambiente economico che renda l'euro funzionante durante una crisi'.

 

 

Borse dell'Europa dell'Est: Sale solo Varsavia
Quasi tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in ribasso.
L'indice RTS ha perso a Mosca l'1,3% a 1.422,72 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a venerdì scorso ma sono rimasti al di sotto della media. Sul mercato azionario russo ha pesato il calo dei prezzi delle materie prime. Il prezzo del rame ha registrato oggi a Londra il suo più forte declino dal gennaio del 2009. Il prezzo del petrolio è sceso a New York al di sotto di $70. Tra i titoli del listino russo Sberbank (RU0009029540) ha perso lo 0,4%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 2,7%, LUKoil (RU0009024277) il 3% e Norilsk Nickel (RU0007288411) il 4,9%.
Il BUX a Budapest ha perso lo 0,4% a 23.100,05 punti. MOL (HU0000068952) ha perso sulla scia del prezzo del petrolio il 2,3%. Seduta negativa anche per Gedeon Richter (HU0000067624): -0,2% a HUF 42.400. Magyar Telekom (HU0000016522) ha guadagnato il 2%, OTP Bank (HU0000061726) ha chiuso invariato.
Il PX a Praga ha perso lo 0,1% a 1.193,10 punti. I titoli di maggior peso del listino ceco hanno chiuso contrastati. Erste Group Bank (AT0000652011) ha perso l'1,5%, Komercni Banka (CZ0008019106) ha guadagnato l'1,3% e Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) lo 0,5%. Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) ha chiuso stabile.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato lo 0,5% a 41.282,57 punti. PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha chiuso in rialzo del 2,5%. La prima banca polacca ha aumentato nel primo trimestre di quest'anno il suo utile del 33% a KPN 720 milioni. Gli analisti avevano atteso in media KPN 690 milioni. Sulla scia di PKO Bank Polski Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato lo 0,1%, BZW Bank (PLBZ00000044) l'1,2% e BRE Bank (PLBRE0000012) lo 0,3%. Il calo del prezzo del rame ha pesato su KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017). Il titolo del primo produttore europeo del metallo rosso ha chiuso in ribasso dell'1,2%.
Redazione Borsainside 20:39

 

 

Le borse di San Paolo e Città del Messico chiudono per la terza seduta di fila in calo
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso ieri in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso lo 0,9% a 62.866,26 punti. Sul mercato azionario brasiliano ha pesato il forte calo dei prezzi delle materie prime. Vale (BRVALEACNPA3) ha chiuso in ribasso dell'1,8%. Il prezzo del rame ha perso ieri a New York più del 6%. Tra i titoli dei produttori d'acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso il 3,6%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 2,7% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 4%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso lo 0,8%. Il prezzo del petrolio è sceso ieri temporaneamente al di sotto di quota $70. TAM SA (BRTAMMACNOR5) ha perso il 5%. La prima linea aere brasiliana ha chiuso il primo trimestre in rosso di BRL 54,5 milioni. Ancora bene il settore delle telecomunicazioni. Vivo (BRVIVOACNOR1) ha guadagnato lo 0,6% e TIM Participacoes (BRTCSLACNPR7) lo 0,4%.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello 0,7% a 31.580,63 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha perso lo 0,3%, Cemex (MXP225611567) lo 0,1%, Grupo Mexico (MXP370841019) il 3,9% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) l'1,6%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso l'1,3% e il General a Lima il 2%. L'IPSA a Santiago del Cile ha guadagnato lo 0,4%. Le borse di Bogotà e Caracas sono rimaste ieri ferme.
Redazione Borsainside 00:22


 

 
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WALL STREET: Battuta di arresto per i Futures Usa

Pubblicato il 17 maggio 2010 | Ora 14:45 - WSI
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A tre quarti d'ora dall'avvio delle contrattazioni i futures Usa viaggiano in territorio negativo(vedi quotazioni a fondo pagina), lasciando intendere un avvio con il segno meno. La situazione e' peggiorata dopo la pubblicazione del dato inferiore alle attese NY Empire State Index, che misura l'andamento del settore manifatturiero a New York e dintorni.

L'attenzione continua a essere rivolta al futuro dell'euro e alla sopravvivenza di fatto dell'Unione europea. La stessa cancelliera tedesca Angela Merkel, parlando della crisi scatenata dagli elevati debiti non solo della Grecia, ha affermato che la situazione è molto seria.

L'euro continua a essere oggetto di attacchi speculativi ma si sta risollevando dai minimi di quattro anni toccati in mattinata intorno a $1.2235. Il panico sul futuro della valuta è ormai tale che, stando a quanto riporta Bloomberg, il premio che i trader ora devono pagare per assicurarsi contro nuovi ribassi della moneta è arrivato a balzare al livello più alto in più di sette anni.

Non mancano le buone notizie negli States. La seconda catena Usa di articoli per la casa ha centrato le attese del mercato con una trimestrale che ha visto utili netti crescere a $489 milioni contro i $476 dello stesso periodo di un anno fa. In termini di utile per azione significa $0.34 da $0.32, piu' su di $0.31 attesi dal mercato. Le vendite sono cresciute del 4.7% a $12.39 miliardi. Nel pre-mercato il titolo cede pero' oltre il 2%.

Si riaccende l'M&A nel settore farmaceutico. Il gruppo numero due in Giappone Astellas Pharma comprera' l'americana specializzata nella cura del cancro OSI Pharmaceuticals. Sul piatto $4 miliardi in contanti pari a $57.50 per azione, piu' dei $52 offerti in precedenza. Il titolo Usa cede nel premercato oltre il 4%. Sirius XM vola invece del 5% dopo aver alzato l'outlook 2010.

Sul fronte macro, alle 15:00 attenzione ai flussi netti di capitali di marzo. Alle 19:00 e' prevista la fiducia dei costruttori nel mese in corso.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio tornano a cedere terreno dopo esser scivolati sui minimi di tre mesi la settimana scorsa. I futures con consegna giugno segnano un calo di $0.28 attestandosi a quota $71.33 al barile. Sul valutario la moneta unica si attesta a $1.2341 (-0.14%). L''oro sale di $0.90 in area $1228.50 . Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova al 3.44% dal 3.4420% di venerdi'.

Alle 14:45 (le 8:45 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 cede 2 punti (-0.18%) a 1133.30.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna un calo di 3.5 punti (-0.18%) a quota 1906.25.

Il contratto sull'indice Dow Jones scambia in ribasso di 24 punti (-0.23%) a 10585.
 

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

WALL STREET: rialzo ultra-fiacco

17 maggio 2010 | Ora 15:30 - WSI
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Apertura incerta per il mercato azionario americano, che ha tuttavia resistito alle pressioni al ribasso venute in mattinata dalla debolezza dell'attivita' manifatturiera dell'area di New York. Il Dow Jones guadagna lo 0.13% a quota 10634.37, il Nasdaq lo 0.45% in area 2357.52, mentre l'S&P 500 lo 0.32% a 1139.29 punti.

A livello settoriale si segnala una certa debolezza delle societa' finanziarie e in particolare di JP Morgan, Goldman Sachs, Bank of America, Visa, American Express.

L'andamento del dollaro rimane molto sostenuto, dopo che la valuta americana si e' portata sui massimi di 52 settimane. Gran parte dei rialzi sono da ascrivere al rallentamento dell'euro - quinta seduta consecutiva di ribassi e nuovo record negativo di quattro anni rispetto al biglietto verde. La moneta unica sta pero' cercando di riprendere forza, mentre la sterlina britannica resta debole.

Sul fronte macro l'Empire State Index di New York ha evidenziato un calo marcato dell'attivita' in maggio. Si tratta della lettura peggiore da gennaio.

Una buona spinta arriva invece da una serie di notizie sul fronte M&A, che avevano messo in secondo piano la delusione per il selloff visto in Cina (Shanghai -5.0%, Nikkei -2.2%, Hang Seng -2.1%). In Europa si riscontrano invece solidi rialzi nonostante la persistente debolezza dell'euro, che e' scivolato sui minimi di quattro anni.

Le attivita' di fusione e acquisizione hanno attirato l'interesse degli operatori, con diversi accordi annunciati o confermati nelle ultime ore. Universal Health Services comprera' Psychiatric Solutions per $33.75 per azione in contanti, approssimativamente $2 miliardi. Il deal rappresenta un premio del 3% circa rispetto alla chiusura di venerdi'.

Restando sul fronte M&A, la societa' di asset management GLG Partners ha accettato di essere acquistata da Man Group plc per una cifra pari a $4.50 per azione (un premio di ben il 50%), mentre Astellas ha alzato l'Opa per assiurarsi OSI Pharma a $57.50 per azione da $52.00.

Secondo alcune voci l'azienda di private equity Apollo e' in trattative per acquistare la societa' di alimentari e inscatolamento cibo Pactiv (PTV). Infine TD Bank ha annunciato che mettera' le mani sulla banca regionale South Financial Group (TSFG) in un accordo del valore di $61 milioni, ovvero $0.28 per titolo, molto sotto il prezzo di chiusura di TSFG di venerdi' di $0.67.

In ambito di conti societari, Lowe's cede terreno nonostante i risultati trimestrali presentati si siano di fatto dimostrati migliori delle linee guida. Cio' e' dovuto principalmente ad un outlook che ha deluso il mercato.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio tornano a cedere terreno dopo esser scivolate sui minimi di tre mesi la settimana scorsa. I futures con consegna giugno segnano un calo di $0.22 attestandosi a quota $71.39 al barile. Sul valutario la moneta unica si attesta a $1.2384 (+0.2%). L'oro sale di $0.90 in area $1228.70 . Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova al 3.44% dal 3.4420% di venerdi'.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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WALL STREET: nervosa ma recupera

17 maggio 2010 | Ora 18:00 - WSI
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I titoli azionari americani arrivano al traguardo di meta' seduta in ribasso dopo che l'azienda di prodotti di arredamento per la casa Lowe's si e' aggiunta ad una lunga serie di societa' che hanno espresso previsioni deludenti per l'esercizio 2010.

Il tracollo dell'attivita' manifatturiera dell'area di New York, come evidenziato dall'Empire State Index, ha contribuito a deprimere il morale nella prima seduta di settimana. In maggio la Fed di New York ha riferito che l'attivita' dell'area regionale di riferimeno e' scesa al 19.11 dal 31.86 di aprile. Il livello indica sempre un'espansione, ma la debolezza e' molto piu' marcata della quota prevista di 30.

Il report della Fed di New York, insieme al Philly, le cui cifre si conosceranno giovedi', sono guardati con estrema attenzione dal mercato, perche' vengono ritenuti fattori rilevanti per misurare il polso dell'attivita' manifatturiera nazionale che verra' annunciata piu' avanti.

A meta' seduta Home Depot veste la maglia nera all'interno del Dow, dopo che la concorrente Lowe's ha pubblicato una trimestrale migliore del previsto ma al contempo ha emesso un outlook deludente, dicendo eufemisticamente che il 2010 sara' "un anno di transizione".

Sul Dow si fanno sentire inoltre i cali di Alcoa, GE e Pfizer.

Lowe's e' pero' solo l'ultima di una serie di aziende che hanno riportato conti fiscali superiori alle attese, ma allo stesso tempo hanno emesso grige previsioni per il futuro.
 

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

WALL STREET: Colpo di reni IN CHIUSURA

17 maggio 2010 | Ora 22:01 - WSI
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Il Dow recupera flessioni per 184 punti. Si risolleva anche l'S&P 500, arrivato a cedere l'1.75%. Petrolio in calo ma si riprende dai minimi sotto $70. Piatto l'oro. Euro verso $1.24 dopo aver riportato le lancette indietro di 4 anni.

Pubblicato il 17 maggio 2010 | Ora 22:01
La prima giornata della settimana sembrava destinata a chiudersi con flessioni superiori al punto percentuale, complice ancora una volta la preoccupazione sul debito europeo che continua a riflettersi su una rinnovata debolezza dell'euro, ma alla fine Wall Street e' riuscita a recuperare le perdite e girare in positivo.

Il Dow, arrivato a perdere 184 punti, chiude a 10627 in rialzo dello 0.06% (+ 7punti), il Nasdaq raggiunge quota 2354, su dello 0.31% (+ 7 punti) mentre l'S&P 500 vede un rialzo delo 0.11% a 1137(+1 punto).

All'interno del principale benchmark Usa, il settore delle materie prime chiude pressoche' invariato come le utilities e l'health care, leggero calo per gli industriali, flessione intorno allo 0.2% per i finanziari, tecnologici in progresso di mezzo punto percentuale, rialzo dell'1% per i consumi discrezionali.

Il nervosismo si era accentuato ancor prima dell'avvio delle contrattazioni con il tracollo dell'attivita' manifatturiera dell'area di New York. In maggio l'Empire State Index e' sceso a 19.11 punti dai 31.86 di aprile. Il livello indica sempre un'espansione, ma la debolezza e' molto piu' marcata della quota prevista di 30. Poi la partenza si e' colorata di rosso fino ai minimi intorno alle 12 ora locale causati soprattutto dal comparto energetico con il petrolio arrivato sotto i $70 al barile. E' seguita una lenta ma continua risalita tanto che molti titoli hanno recuperato parte delle loro perdite.

Caterpillar per esempio, il piu' pesante sul Dow e arrivato a cedere il 3% ha chiuso in ribasso dell'1.5%. Nel comparto retail Home Depot ha invertito rotta chiudendo in rialzo di circa l'1.2% alla vigilia dei conti. La rivale Lowe's e' stata invece punita con un calo di circa il 3%: la trimestrale ha superato le attese, ma ha deluso l'outlook.

Misto il comparto bancario (acquisti soprattutto per Bank of America) nel giorno in cui la Casa Bianca ha confermato voci secondo cui mercoledi' o giovedi' il Senato potrebbe dare l'ok alla riforma finanziaria. Se cosi' sara' il testo dovra' essere armonizzato con quello gia' approvato dalla Camera per poi essere ratificato dal presidente Obama.

Si e' riacceso l'M&A con vari annunci. Universal Health Services comprera' Psychiatric Solutions per $33.75 per azione in contanti, approssimativamente $2 miliardi. Il deal rappresenta un premio del 3% circa rispetto alla chiusura di venerdi'. La societa' di asset management GLG Partners ha accettato di essere acquistata da Man Group plc per una cifra pari a $4.50 per azione (un premio di ben il 50%), mentre Astellas ha alzato l'Opa per assiurarsi OSI Pharma a $57.50 per azione da $52.00. Movimento anche nel private equity con le voci secondo cui Apollo sarebbe in trattative per acquistare la societa' di alimentari e inscatolamento cibo Pactiv (PTV).

Tornando al fronte macro, e' record per i flussi netti di capitale che a marzo sono risultati positivi per $140.5 miliardi, ben sopra le stime. Buone notizie poi dalla fiducia dei costruttori di case rilevata dalla National Association of Home Builders. Il dato e' sui massimi di 33 mesi dimostrando come gli incentivi fiscali da parte del governo abbiano avuto il loro effetto. Il risultato (a quota 22) resta comunque al di sotto della soglia di 50, segno che le condizioni del settore restano deboli.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio (in calo del 20% in solo due settimane), sono arrivate a perder la soglia di $70 per poi recuperare leggermente. I futures con consegna giugno segnano un calo odierno di $1.53 attestandosi a quota $70.08 al barile (-2.14%). Sul valutario la moneta unica si attesta a $1.2391 (+0.27% dopo aver toccato i livelli piu' bassi da 4 anni. L'oro segna un rialzo di $0.30 in area $1227.70 (+0.02%). Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si e' portato al 3.4720% dal 3.5640% di venerdi'.
 

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

 

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