PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Martedì 18 Maggio 2010

PARTE  2

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Alert Abby Cohen, contrarian indicator n.1. "L'economia Usa rallentera', la borsa no", prevede
WSI - 18 maggio 2010 03:58 NEW YORK
Mentre il timore Transatlantico dei debiti pubblici si fa sentire sulle borse, inclusa quella americana, l'euro continua a scendere ai minimi di 18 mesi e gli investitori si rifugiano nell'oro, c'e' chi resta ottimista sul futuro di Wall Street.
E non importa se l'economia americana rallentera'. Il mercato azionario a stelle e strisce continuera' a crescere. Lo ha sostenuto soltanto ieri la strategist piu' rialzista di tutta Wall Street, nota per aver anticipato il mercato toro negli anni ’90. Se allora ci aveva preso, negli ultimi anni le sue previsioni hanno dovuto scontrarsi con una realta' molto meno rosea di quanto lei stessa si aspettasse.
Stiamo parlando di Abby Joseph Cohen, strategist di Goldman Sachs. Come riportato da Cnbc, la "guru" sulla cui credibilita' sono ormai in molti a dubitare ha detto: "abbiamo la sensazione che la recessione sia ormai finita. Nonostante questo, pensiamo che la crescita economica possa frenare nella seconda parte dell'anno. Inizieremo a vedere un minor impatto degli stimoli fiscali di cui abbiamo gioito negli ultimi due trimestri".
Il 18 febbraio scorso era stata chiara: l'S&P 500 chiudera' l'anno a quota 1250-1300. A quasi tre mesi di distanza la sua opinione non cambia. L'indice di riferimento Usa terminera' il 2010 su di circa il 7% rispetto agli attuali livelli.
Questo, ha riferito alla Cnbc, "non significa che si arrivera' al target in modo lineare, ma quel livello ci fornisce il senso della direzione generale".
Le stime dell'esperta non sempre collimano con quelle dei suoi colleghi. Goldman Sachs, per esempio, aveva detto di aspettarsi un rendimento dei Treasury a dieci anni in discesa al 3.25%, ben al di sotto del consensus orientato a valori compresi tra il 4% e il 4.25%. (giovedi' 13 maggio, quando ha rilasciato le sue previsioni aggiornate, il rendimento dei Treasury a dieci anni si e' attestato al 3.56%).
Anche sulla Cina l'istituto la pensa diversamente. Cohen, in particolare, crede in una crescita annuale del 10% per il paese dei dragoni quando invece molti analisti si aspettano un rallentamento con Pechino indaffarata a gestire un'inflazione galoppante e una bolla immobiliare pronta a esplodere.
"Siamo consapevoli del fatto che il governo locale sta mettendo in atto dei provvedimenti sul fronte dei tassi e delle politiche dei prestiti, ma crediamo che nel lungo termine l'outlook cinese e' di una buona crescita", ha spiegato l'esperta.
Mentre la banca per cui lavora e' alle prese con le accuse di frode della Sec su operazioni ben poco trasparenti nei confronti dei sui clienti, Cohen resta fedele al suo datore di lavoro: l'azienda, ha detto, resta orientata ai propri investitori e ha ricevuto buoni feedback dai suoi clienti nonostante tutta la confusione che c'e'. Vallo a dire a chi ci a rimesso fior fior di quattrini.

 

 

Ecco come Pimco terrorizza noi poveri europei indebitati
WSI - 18 maggio 2010 04:33 NEW YORK
Bisogna ammetterlo. Si rischia di restare a bocca aperta con le continue dichiarazioni in arrivo di Pimco sulle prospettive che l'Europa, nel mezzo della crisi in cui si trova, ha di fronte a se'.
Stando a quanto riportato dal Financial Times, il piu' grande fondo obbligazionario al mondo ha alleggerito il proprio portafoglio vendendo debito greco e portoghese ma nello stesso articolo il portfolio manager Ramin Toloui ha riferito che l'intervento della Banca centrale europea nel mercato dei bond potrebbe rivelarsi un "boomerang" (leggere larticolo pubblicato in Italia da WSI Tutti vendono i debiti PIIGS. Gli interventi BCE un potenziale boomerang). Insomma, un'arma a doppio taglio che otterra' l'effetto contrario rispetto alla volonta' dell'istituto guidato da Trichet: tutti vendono obbligazioni, tanto c'e' la Bce.
Parole, quelle dell'esperto, che fanno impressione. Nel fine settimana il numero uno di Pimco Mohamed El-Erian ha scritto un'altra nota per la sezione Alphaville dell'FT in cui ha di fatto invitato l'Europa a sciogliersi, definendola come la soluzione piu' semplice: "si, non e' facile cambiare rotta, specialmente dopo le lunghe negoziazioni non prive di compromessi tra Bruxelles e Francoforte del fine settimana scorso. Si, il rischio di uno sfaldamento immediato e' reale. Questo rappresenta la cosa giusta da fare per la salute a lungo termine dell'Europa e dell'economia globale. Facciamo in modo che abbiano la meglio il coraggio e la visione, invece di espedienti di breve periodo".
E cosi' dopo essersi liberato a piene mani del debito della Grecia, il capo del piu' potente e influente fondo obbligazionario suggerisce ad Atene di optare per una soluzione a meta' strada tra bancaotta e ristrutturazione. Senza per altro aspettare troppo anche se una simile scelta comporta rischi materiali di un immediato scompiglio (incluso quello dell'Ue, ovviamente).
Puo' essere interessante confrontare i toni che Pimco utilizza ora, in Europa, a quelli adottati nel mezzo della crisi Usa. Basta andare a ripescare il consueto report mensile firmato Bill Gross datato marzo 2009, nel pieno della crisi dei mercati. Il famoso esperto auspicava misure governative radicali e sosteneva che il largo ricorso alla "nazionalizzazione delle banche" non avrebbe aiutato ad affrontare i problemi.
Alla fine, Gross fornisce i suoi preziosi consigli di investimento. Quello che segue potrebbe essere la trascrizione di un immaginaria testimonianza a Capitol Hill.
Domanda: in questa crisi, dove posso mettere i miei soldi?
Risposta: consiglierei di raggiungerci nel corso della conferenza con i clienti che si terra' il mese prossimo a Newport Beach, sempre che Lei non sia troppo occupato qui a Washington. Il tema ha come titolo "Evoluzione o rivoluzione - Il futuro dell'investire". Niente golf o vino, solo qualche cheeseburger e interessanti conversazioni. Sono sicuro che sottolineeremo il tema quanto mai attuale di "stringere la mano allo Zio Sam", comprando agenzie legate ai mutui e altre aree parte della politica di aiuti del governo per il mercato del credito. Ma parleremo anche del futuro dell'azionario, delle operazioni a debito, della globalizzazione e della de-globalizzazione e del perche' puntare sui redditi garantiti potrebbe essere il modo migliore per investire in questo contesto economico e finanziario di crisi. Sa una cosa, Signora senatrice, se non puo' farlo rendero' contro nel mio Investment Outlook del mese prossimo.
Stringere le mani allo zio Sam (tradotto: allo stato americano), ha dato prova di essere una bella scommessa. Ma in Europa non c'e' alcuno zio Sam a cui stringere la mano. C'e' la zia Merkel e lo zio Jean-Claude e lo zio Barroso e dieci altri possibili zii.
Se l'Europa avvesse qualcuno in particolare cui stringere la mano, quel qualcuno potrebbe essere in grado di risolvere i problemi facilmente.

 

 

La Borsa di Tokyo chiude contrastata
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi contrastata. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,1% a 10.242,64 punti, il Topix ha perso lo 0,7% a 913,91 punti. La seduta è stata dominata dalla prudenza. Sul mercato continua ad esserci una forte incertezza a causa della crisi del debito sovrano in Europa. Alcuni esportatori hanno beneficiato della leggera ripresa dell'euro rispetto allo yen. Honda (JP3854600008) ha guadagnato lo 0,7% e Sony (JP3435000009) del lo 0,6%.
Dentsu (JP3551520004) ha chiuso in rialzo dell'1,4%. La maggiore agenzia pubblicitaria del Giappone si attende per il corrente esercizio un aumento del suo utile operativo del 6,4%.
Nel settore del trasporto marittimo Mitsui O.S.K. Lines (JP3362700001) ha perso il 3,8%, Kawasaki Kisen Kaisha (JP3223800008) il 4,4% e Nippon Yusen (JP3753000003) il 5,2%. Il Baltic Dry, l'indice che misura i costi del trasporto navale delle merci, è sceso ieri per la prima volta dopo nove giorni.
Il calo dei prezzi delle materie prime ha penalizzato anche oggi i titoli delle grandi holdings commerciali. Mitsui & Co. (JP3893600001) ha perso lo 0,9%, Mitsubishi Corp. (JP3898400001) l'1,6% e Sumitomo Corp. (JP3404600003) il 2,2%. Il prezzo del petrolio ha perso ieri a New York il 2,2%, quello del rame il 6,5%.
Redazione Borsainside 08:30

 

 

Crisi: Eurogruppo, Moneta Credibile. Ma Contrasti Su Piano Salvataggio
martedì, 18 maggio 2010 - 8:55
(ASCA) - Bruxelles, 18 mag - ''L'euro rappresenta una valuta credibile. Lo e' stato per 11 anni e lo sara' anche nei prossimi anni''. Questo il messaggio, rassicurante, che e' emerso dalla riunione dei 16 ministri economici della moneta unica e che e' stato riferito dal presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude Juncker, al termine della riunione di ieri che si e' protratta fino a tarda notte. I ministri hanno preso in esame la situazione dei mercati valutari, nel giorno in cui l'euro ha toccato i minimi storici, per poi risalire. La discussione di ieri dell'Eurogruppo, che si e' protratta per quasi 7 ore, si e' incentrata sulle modalita' attuative del mega piano di salvataggio dell'euro da 750 miliardi, deciso il 9 maggio scorso, ma su questo fronte non si e' giunti ad un accordo e si e' potuto registrare solo un rinvio della discussione ad un nuovo eurogruppo straordinario convocato per venerdi' 21 maggio. Juncker, e il Commissario Ue agli affari economici e monetari, Olli Rehn, hanno parlato di ''dettagli tecnici e giuridici'' che devono essere ancora definiti, ma e' chiaro che i nodi vanno ben oltre questi aspetti. Dalla riunione e' emerso anche un'altra indicazione: ''Il settore finanziario - ha spiegato Juncker - deve essere associato al pagamento dei costi della crisi. I sedici Paesi dell'euro dovrebbero accordarsi per una imposizione sulle transazioni finanziarie in maniera piu' globale''. Il Commissario Rehn si e' intrattenuto sul meccanismo per la stabilita' finanziaria chiamato ''special purpose vehicle'', in sostanza il fondo intergovernativo che dovra' provvedere al reperimento delle risorse da prestare ai Paesi in difficolta'. ''Abbiamo parlato dei principi e dei parametri di questo disposito in modo che si possa chiudere presto il lavoro. Un paese che dovesse ricorrere a questo programma dovra' negoziare, cosi' come ha fatto la Grecia''. Buone notizie, intanto, per la Spagna e il Portogallo. Le misure aggiuntive di risanamento dei conti varate dai rispettivi governi hanno convinto la Ue. ''Secondo noi i provvedimenti sono coraggiosi, il percorso di risanamento e' soddisfacente''. Giudizio positivo anche per le misure adottate dal governo Grecia, che ieri ha ricevuto la prima tranche (20 miliardi) del piano di sostegno. ''Siamo persuasi - ha spiegato il presidente dell'Eurogruppo - che la Grecia abbia imboccato la strada giusta''. Infine, il tema del maggior coordinamento delle politiche di bilancio che ha chiesto la Commissione. La discussione e' solo partita e sara' approfondita all'Eurogruppo del 7 giugno, a Lussemburgo. ''Non si vuole lasciare tutta la gestione alla Commissione - ha precisato Junker - ma far si' che i ministri della zona euro parlino di piu' tra loro, si confrontino e prendano decisioni sapendo cosa fanno gli altri''. Questa mattina ha preso il via l'Ecofin, la riunione dei 27 ministri finanziari dell'Unione. In agenda le misure piu' stringenti sugli hedge fund e gli altri fondi speculativi e il prosieguo della discussione sul coordinamento delle politiche economiche rafforzate e sul piano salva-euro. Una conferenza stampa del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e' attesa tra le 13 e le 14.

 

 

Zona euro, Merkel: austerità per tutti, nuove regole per mercati
reuters - martedì, 18 maggio 2010 09:13 BERLINO
Le misure di austerità non devono interessare soltanto paesi come Portogallo e Spagna, ma dovrebbero riguardare anche altri paesi come Germania e Francia.
E' l'opinione del cancelliere tedesco Angela Merkel, intervistata dai quotidiani El Pais, il Corriere della Sera e Le Monde.
"I paesi che non sono nell'occhio dei mercati finanziari, come la Germania e, secondo quanto mi ha detto il presidente Sarkozy, la Francia, dovrebbero prendere comunque delle iniziative", ha spiegato Merkel.
Riguardo ai mercati finanziari, il cancelliere ha sottolineato la necessità di nuove regole. "Le speculazioni non si limitano a registrare la realtà, sono eccessi che devono essere contenuti". E a questo proposito, Merkel ha ricordato che già oggi "penso che la riunione dell'Ecofin deciderà sulla regolamentazione degli hedge fund, qualcosa di molto importante".
Il cancelliere si è soffermata anche sulla moneta unica. "L'euro deve funzionare: questo è già stabilito nel Trattato di Maastricht dove c'è già una certa cultura della stabilità".
Una cultura che per la Germania "non è negoziabile", aggiunge. "Come è scritto nel Trattato, non può esistere un'Unione dei Trasferimenti", cioè un'Unione nella quale alcuni paesi sono costretti a coprire i deficit di bilancio di altri.

 

 

L'Iran trova l'accordo sul nucleare con Turchia e Brasile
martedì, 18 maggio 2010 10:38 ANKARA - Il Sole 24 Ore
Nella partita a scacchi con l'Occidente Teheran chiama altri due giocatori e spiazza la comunità internazionale, dicendosi pronto a far arricchire all'estero una quantità di uranio necessaria al nucleare per finalità mediche. In cambio Turchia e Brasile siglando l'intesa con l'Iran, spezzano l'assedio del 5+1 e giocano adesso alla pari delle grandi potenze del Consiglio di sicurezza dell'ONU.
Ad Ankara l'uranio di Teheran
L'Iran trasferirà 1.200 chili di uranio a basso arricchimento ad Ankara «entro un mese» per vederselo restituito come combustibile nucleare «entro un anno. Il punto centrale dell'intesa è questo e sia il presidente brasiliano, Ignacio Lula da Silva (impegnato in una vecchia battaglia per un seggio permanente all'ONU) che il premier turco, Recep Tayyp Erdogan, definiscono quella conseguita una «vittoria della diplomazia» e sottolineano come non vi siano più «le basi» per una quarta tornata di sanzioni. L'accordo è condizionato al sostegno del Gruppo di Vienna.
Prime reazioni positive
Stati Uniti, Francia e Russia sono chiamati a valutarlo, e se l'esame sarà positivo si darà il via all'operazione. Dalle capitali europee giungono segnali di disponibilità ma non di approvazione tout court. Berlino e Parigi hanno sottolineato che, anche se «nella giusta direzione», l'accordo non può essere considerato «sostitutivo» di una eventuale intesa l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). Stessi commenti sono arrivati dalla Gran Bretagna. Mentre dalla Nato il comandante supremo delle forze Nato, l'ammiraglio James Stavridis, lo ha definito «potenzialmente un buono sviluppo».
Ue: un passo avanti
«È chiaro - ha aggiunto - che dobbiamo ancora andare avanti un milione di miglia». L'intesa, ha affermato un portavoce dell'Alto rappresentante dell'Ue per la politica estera, «non risponde a tutte le nostre preoccupazioni. Naturalmente, è un passo nella giusta direzione e come tale va accolto». «Il cuore del problema - come ha poi chiarito il Quai d'Orsay - è l'arricchimento dell'uranio a Natanz, la costruzione di un reattore ad acqua pesante ad Arak, la messa in piedi di una centrale a Qom e le domande rimaste inevase degli ispettori dell'Aiea». «Si tratta di costanti violazioni delle risoluzioni dell'Onu» ha detto un portavoce.
Ahmadinejad rilancia i negoziati
Incassato l'accordo, Mahmoud Ahmadinejad ha rilanciato la necessità di un negoziato con la comunità internazionale sul nucleare. Il presidente iraniano ha sottolineato che è venuto «il momento per i Paesi del 5+1 di avviare trattative improntate all'onestà, alla giustizia e al rispetto reciproco». Sarà difficile, come ha spiegato un esponente del governo israeliano che ha definito un «raggiro» l'intesa, che la comunità internazionale possa bocciarla in toto. Lo Stato ebraico è consapevole che adesso sono in campo «potenze emergenti, come Brasile e Turchia» con cui le relazioni di europei e statunitensi sono «molto sensibili».

 

 

14 anni di carcere a l'ex uomo più ricco della Cina per corruzione

martedì, 18 maggio 2010 10:39 PECHINO - Il Sole 24 Ore
Nel 2008 era stato l'uomo più ricco della Cina, per due anni consecutivi marcava il secondo posto nelle classifiche di Forbes. Ma oggi, per Huang Guangyu, il sogno è finito: il businessman cinese è stato condannato a 14 anni di carcere per corruzione e a una multa astronomica di 71 milioni di euro. Si era fatto dal nulla, Huang Guangyu, e aveva creato nel tempo un vero e proprio impero commerciale, la Gome Electronics, la maggiore catena di forniture di materiale elettrico dell'intera Cina, dal valore stimato di oltre 5 miliardi di euro.
Detenuto dal novembre del 2008, Huang, 41 anni, aveva lasciato l'anno scorso la presidenza della Gome Electronics. Su di lui pendono altri processi per reciclaggio di denaro sporco, evasione fiscale, concorrenza sleale.

 

 

Gb: Ad Aprile Inflazione Annua Vola a +3,7%. Massimo Dei 18 Mesi
martedì, 18 maggio 2010 10:39 LONDRA
(ASCA) - Roma, 18 mag - Nel mese di aprile corre l'inflazione in Gran Bretagna. I prezzi al consumo sono saliti dello 0,6% su base mensile e del 3,7% su base annuale. Lo comunica l'ufficio statistico nazionale. I dati sono peggiori di quanto previsto dagli economisti (+0,4%/+3,5%). Il tasso annuo di inflazione (+3,7%) risulta il livello piu' elevato dal novembre 2009 (18 mesi). La spinta ai prezzi dall'abbigliamento e dagli alimentari.

 

 

Eurozona: Inflazione Aprile Confermata a 1,5%. In Italia 1,6%
martedì, 18 maggio 2010 11:02 BRUXELLES
(ASCA) - Bruxelles, 18 mag - Ad aprile il tasso d'inflazione dell'Eurozona si e' attestato all'1,5%, conto l'1,4% di marzo. Il dato ufficiale, comunicato da Eurostat, conferma quello della stima preliminare diffusa nei giorni scorsi. La variazione mensile e' stata dello 0,5%. Considerando l'Unione a 27, l'inflazione ad aprile e' risultata del 2% mentre a marzo era dell'1,9%. In Italia il tasso di inflazione calcolato da Eurostat e' stato dell'1,6%.

 

 

Germania: a Maggio Indice Zew Scende Da 53 a 45,8 Punti. Sotto Attese
martedì, 18 maggio 2010 11:17 BERLINO
(ASCA) - Roma, 18 mag - Nel mese di maggio l'indice Zew, che misura le aspettative della comunita' finanziaria sull'andamento dell'economia tedesca, e' sceso a 45,8 punti dai 53 punti del mese di aprile. Numeri inferiori alle attese degli economisti (47 punti). Gli operatori si aspettano dalla correzione dei conti pubblici della Germania misure che deprimeranno la domanda interna, mentre restano ottimisti sulla ripresa dei mercati finanziari.

 

 

Irlanda: Colloca 750 Mln Di Titoli Decennali. Rendimento 4,72%
martedì, 18 maggio 2010 - 11:26
(ASCA) - Roma, 18 mag - Sul mercato del debito pubblico europeo, l'Irlanda ha collocato 750 milioni di euro in titoli di Stato a 4 anni e 750 milioni di titoli decennali. I titoli decennali sono stati assegnati con un rendimento del 4,72%, buona la domanda pari a 3,1 volte l'offerta. Lo comunica l'Ufficio irlandese per la gestione del debito pubblico (Ntma)Lo scorso mese, quando i rendimenti dei titoli di Stato irlandesi erano saliti ben oltre il 5%, la Ntma aveva deciso di rimandare le aste in programma a maggio. Decisione poi rientrata con la discesa dei rendimenti.

 

 

Ahmadinejahd–Lula: un accordo che non convince
martedì, 18 maggio 2010 - 11:27 - di Vittorio Da Rold - Il Sole 24 Ore
L'accordo firmato lunedì a Teheran in pompa magna dal presidente iraniano Mahamoud Ahamdinejad, quello brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva e il premier turco Recep Tayyip Erdogan per trasportare in Turchia 1.200 kg di uranio iraniano a basso arricchimento (3,5%) in cambio di 120 kg. di combustibile nucleare al 20% è pieno di contraddizioni e non convince.
Innanzitutto l'Iran non sospende l'arricchimento dell'uranio: nella centrale di Natanz e nel centro ad acqua pesante di Arak si continua a produrre combustibile atomico al ritmo di 125 kg al mese. La proposta fatta dall'Aiea, l'agenzia dell'Onu per il nucleare, nell'ottobre scorso di consegnare la maggior parte dell'uranio iraniano serviva come elemento su cui costruire la fiducia reciproca. Ma se l'Iran promette di consegnare a maggio 2010 circa 1.200 kg di uranio mentre dopo sei mesi ne ho prodotti altrettanti viene meno lo spirito dell'intesa originaria che prevedeva il blocco della produzione e la consegna della maggior parte del materiale nucleare arricchito al 3,5%.
Consegnare 1.200 kg di uranio a ottobre, pari al 90% di quello che hai in deposito, non è la stessa cosa che consegnarne 1.200 a maggio quando questo rappresenta il 50% di tutto quello che hai in magazzino.
Altra grave contraddizione: l'intesa a tre di Brasile, Turchia e Iran prevede che i 120 kg. di uranio arricchito siano consegnati non da uno dei contraenti (che peraltro non ne avrebbero nemmeno le possibilità tecnica) e nemmeno dal gruppo dei 5+1 (Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Breatagna, Francia, e Germania), ma dal Gruppo di Vienna (Stati Uniti, Russia, Francia e Aiea) che comunque nell'intesa non è nemmeno stato messo al corrente. Si è deciso che qualcun altro, il Gruppo di Vienna, appunto «dovrebbe consegnare» dice il comunicato finale dell'inedita trojka, usando non a caso il condizionale, «120 kg di uranio arricchito entro un anno».
Quindi nasce il sospetto che Ahmadinejad voglia prendere tempo e magari vantarsi di uno pseudo-successo internazionale per bloccare le sanzioni Onu in arrivo (con i cinesi e russi che non aspettano altro che un pretesto per fermarle nel Consiglio di sicurezza) e superare così la data per lui molto pericolosa del 12 giugno, ricorrenza del giorno in cui un anno fa venne riletto a presidente tra tumulti e proteste di massa che hanno incrinato definitivamente l'unità del regime. Il nucleare sarebbe un pretesto, creando un nemico esterno, per poter schiacciare le possibili proteste di piazza e la dissidenza dell'Onda verde, il movimento politico che con coraggio chiede da dodici mesi di aprire la prigione in cui il regime iraniano ha rinchiuso il paese.

 

 

Bce: Colloca 104 Mld Di Euro a 7 Giorni. Tasso Fisso 1%
martedì, 18 maggio 2010 - 11:27
(ASCA) - Roma, 18 mag - Conclusa l'asta pronti contro termine della Bce. L'Eurotower ha allocato al sistema bancario 104,752 miliardi di euro, scadenza sette giorni, tasso fisso 1%. Lo comuinica l'Eurotower.

 

 

Grecia: Fonti, Rimborsera' 8,5 Mld Bond In Scadenza Domani
martedì, 18 maggio 2010 - 12:01
(AGI) - Atene, 18 mag. - Domani la Grecia rimborsera' interamente il bond decennale da 8,5 miliardi di euro in scadenza. Lo riferisce una fonte del governo di Atene precisando che il pagamento "procedera' normalmente domani".

 

 

Le borse di Shanghai e Hong Kong tornano a salire
La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato l'1,4% a 2.594,78 punti. Dopo il crollo di ieri sulla piazza finanziaria cinese sono scattate oggi delle ricoperture. Tra i bancari China Construction Bank (CN000A0HF1W3) ha guadagnato l'1,2% Bank of Communications (CN000A0ERWC7) il 2,7% e Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) il 3,7%. Morgan Stanley ha promosso il settore bancario cinese da "Underweight" ad "Equal-weight". Secondo la banca d'affari la crisi del debito sovrano in Europa potrebbe spingere Pechino a sospendere le sue misure volte ad evitare un surriscaldamento dell'economia. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha chiuso in rialzo del 7,2%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) del 7,9% e Gemdale (CNE000001790) del 10%. Secondo un funzionario dell'Ufficio Nazionale delle Imposte citato dal "China Securities Journal" le autorità locali non avrebbero la comptenza di estendere l'attuale sistema ed imporre una tassa annuale sugli immobili simile a quella esistente negli USA. Ciò significa che il Governo cinese respingerà probabilmente l'introduzione di una tale imposta.
Il calo del prezzo dell'oro ha mandato a picco gli auriferi. Shandong Gold Mining (CNE000001FR7) ha perso il 5,8% e Zijin Mining (CNE100000502) il 4,8%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha guadagnato l'1,2% a 19.944,94 punti. Il mercato azionario della città costiera ha beneficiato del rimbalzo registrato ieri da Wall Street nel finale di seduta. Tra i bancari HSBC (GB0005405286) ha guadagnato l'1,5%, Bank of East Asia (HK0023000190) l'1,1% e Bank of China (CN000A0J3PX9) l'1,8%. Nel settore immobiliare Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha chiuso in rialzo dell'1,5%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) dell'1,8% e Sino Land (HK0083000502) dello 0,9%. Esprit (BMG3122U1457), che era stato massacrato durante le scorse sedute a causa dei timori legati alla crisi del debito sovrano in Europa, ha guadagnato il 5,1%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,1% e lo Straits Times a Singapore lo 0,4%. Il Taiex a Taipei e il Kospi a Seul hanno perso rispettivamente lo 0,2% e lo 0,5%.
Redazione Borsainside 12:12

 

 

Roubini avverte: la crisi dei PIIGS non e' ancora superata
BlueTG.it - martedì, 18 maggio 2010 - 12:41
La crisi del debito dei PIIGS non è ancora finita, perché la Grecia resta “la punte dell’iceberg”. Non da tregue Nouriel Roubini, l’economista della New York University salito agli onori delle cronache per avere con ampio anticipo previsto la crisi economico-finanziaria dell’ultimo biennio.
In un’intervista radiofonica alla Bbc l’economista ha infatti ricordato come ciò che Eurolandia sta affrontando “è il secondo stadio di una tipica crisi finanziaria” e che il piano di salvataggio da un triliardo di dollari varato da Ue, Bce e Fmi non può ancora soddisfare i mercati perché non risponde alla domanda se i governi siano sufficientemente robusti da implementare le misure di rigore che il piano stesso prevede.

 

 

Crisi: Ok Da Ecofin a Stretta Su Hedge Fund
martedì, 18 maggio 2010 12:55 BRUXELLES
(ASCA) - Bruxelles, 18 mag - Via libera dall'Ecofin alla stretta sugli hedge fund e gli altri fondi speculativi. I ministri dell'Unione hanno trovato l'accordo su una bozza di direttiva volta ad introdurre regole europee armonizzate per i gestori dei fondi. La presidenza ha ricevuto dall'Ecofin il mandato di negoziare con il Parlamento la direttiva.

 

 

 
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Grecia: erogata prima tranche aiuti
martedì, 18 maggio 2010 - 13:34
(ANSA) - BRUXELLES, 18 MAG - La prima tranche da 20 miliardi di euro del prestito Ue-Fmi e' stata erogata alla Grecia questa mattina. Lo hanno confermato fonti della Commissione Europea. La quota Ue e' di 14,5 miliardi e quella dell'Fmi di 5,5 miliardi.

 

 

Rbs: ex responsabile banca d'investimento transa con la Fsa
BlueTG.it - martedì, 18 maggio 2010 - 13:45
L’ex responsabile delle attività di banca d’investimento di Royal Bank of Scotland, Johnny Cameron, ha raggiunto una transazione con la Fse (l’autorità di mercato britannica) accettando di non assumere mai più un ruolo dirigenziale in una compagnia finanziaria in futuro.
Cameron, precisa una nota dell’Authority, ha raggiunto l’accordo senza dover ammettere alcuna colpa nell’ambito dell’inchiesta sui sistemi di controllo di Rbs, le cui perdite portarono il Tesoro britannico ad assumerne il controllo dopo l’erogazione di cospicui aiuti di stato per evitarne il fallimento, e potrà comunque assumere incarichi consulenziali per conto di gruppi finanziari.

 

 

Usa: Nuovi Cantieri Edilizi Ad Aprile +5,8%, Sopra Attese
martedì, 18 maggio 2010 14:40 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 18 mag - I nuovi cantieri edilizi negli Stati Uniti sono aumentati ad aprile del 5,8%, a una media annuale di 672.000 unita'. Il dato e' uscito nettamente superiore alle previsioni degli analisti che si attendevano una media annuale a quota 650.000 unita'. Il numero di licenze edilizie e' invece diminuito dell'11,5% a 606.000 unita'.

 

 

Bce: Al 14/5 Acquistati 16,3 Miliardi Di Titoli Di Stato
martedì, 18 maggio 2010 - 15:34
(ASCA) - Roma, 18 mag - Al 14 maggio la Bce ha acquistato complessivamente 16,3 miliardi di titoli di Stato nell'ambito del programma di sostegno al mercato del debito pubblico dell'Eurozona (Securities Markets Programme). I nuovi acquisti sono inclusi nella voce ''titoli posseduti per scopi di politica monetaria'' dello stato patrimoniale consolidato dell'Eurosystem. Nel complesso si tratta di 68,7 miliardi di euro, in aumento di 17 miliardi di cui circa 16,3 sotto il programma Securities Markets Programme e circa 0,8 miliardi relativi al programma di sostegno al mercato dei covered bond. Questa mattina l'Eurotower ha fatto la prima operazione di sterilizzazione della liquidita' immessa sul mercato a fronte dell'acquisto dei titoli di Stato. Drenata liquidita' per 16,5 miliardi di euro.

 

 

Bank of America piace sempre di piu' ai gestori americani
BlueTG.it - martedì, 18 maggio 2010 15:36 NEW YORK
Vi è anche John Paulson, il gestore di fondi hedge che in questi anni ha ammassato una fortuna scommettendo contro il mercato dei mutui immobiliari statunitensi, tra i 56 investitori professionali che hanno acquistato almeno 5 milioni di azioni di Bank of America Corporation durante il primo trimestre dell’anno.
Lo riferisce l’agenzia Bloomberg precisando che sulla base dei documenti inviati alla Sec il gestore, che nei primi tre mesi dell’anno ha acquistato 16,8 milioni di azioni dell’istituto che ad aprile ha annunciato di aver chiuso in utile il primo trimestre dopo tre consecutivi in rosso, aveva accumulato una posizione pari a 167,8 milioni di titoli.
Acquisti che peraltro non tengono testa a quelli di Fidelity, che nello stesso periodo ha acquistato 42,3 milioni di azioni arrivando a detenere 256,8 milioni di azioni, ma per Paulson la posizione in Bank of America è la seconda più importante in portafoglio, dopo quella in Citigroup (506,7 milioni di azioni), che nel trimestre non è stata toccata.

 

 

Wal-Mart: Utili Record a 3,3 Mld Dollari Nel Primo Trimestre
martedì, 18 maggio 2010 15:52 NEW YORK
(ASCA-AFP) - New York, 18 mag - Wal-Mart, il colosso mondiale della vendita al dettaglio, ha chiuso il primo trimestre con utili record. Il gruppo statunitense, nei primi tre mesi dell'anno, ha realizzato un utile netto di 3,3 miliardi di dollari (+9,7%), grazie alla forte crescita dei ricavi. L'utile per azione si e' attestato a 88 centesimi di dollaro, tre centesimi sopra le attese degli analisti. Il fatturato e' aumentato del 5,9%, a 99,85 miliardi di dollari, sulla scia della forte crescita del fatturato internazionale, cresciuto oltre il 21%. Le vendite negli Usa sono invece cresciute dell'1,1%, a 63,32 miliardi di dollari.

 

 

Assogestioni aggiorna la mappa del risparmio gestito in Italia
BlueTG.it - martedì, 18 maggio 2010 - 16:23
Nel corso dei primi tre mesi dell’anno l’industria del risparmio gestito in Italia ha raccolto 23 miliardi di euro. Lo si legge nell’ultima “Mappa del Risparmio Gestito” di Assogestioni, che sottolinea come il patrimonio in gestione si rafforzi ulteriormente, salendo a quota 993 miliardi.
Le sottoscrizioni registrate per le gestioni collettive superano i 7,1 miliardi di euro, con un contributo proveniente dai fondi aperti pari a oltre 7 miliardi. I dati evidenziati nella analisi trimestrale effettuata dall’ufficio statistiche dell’associazione rivelano infine una raccolta di oltre 16 miliardi proveniente dalle gestioni di portafoglio.

 

 

Fondi speculativi, Juncker tentera' ultima mediazione su nuove norme
BlueTG.it - martedì, 18 maggio 2010 - 16:33
Via libera, a maggioranza, dei ministri economici Ue a nuove e più stringenti regole in materia di trasparenza per fondi hedge, fondi di private equity, fondi immobiliari, ma anche quelli che investono in materie prime oltre a tutti gli strumenti finora non ricompresi nella direttiva sui fondi d’investimento collettivi.
L’Ecofin ha dato mandato al proprio presidente, Jean-Claude Juncker, di negoziare con l’Europarlamento una bozza di direttiva che porti ad una regolamentazione armonizzata delle società non europee che gestiscono tali strumenti e li offrono ai risparmiatori europei.
Vi sarà così modo di provare ancora a mediare rispetto alle perplessità espresse sino all’ultimo da alcune delegazioni nazionali come quella britannica, rimaste ostili all’iniziativa.

 

 

Grecia: Fitch, Outlook Negativo Su Rating Rimane Appropriato
martedì, 18 maggio 2010 - 17:45
(ASCA) - Roma, 18 mag - L'agenzia di rating Fitch ha diffuso un nuovo rapporto sui conti pubblici della Grecia alla luce dell'approvazione del piano di prestiti da 110 miliardi di euro predisposto da Eurozona-Fmi. Oggi il paese ellenico ha incassato i primi 14,5 miliardi di prestiti bilaterali dai partner dell'Eurozona, in arrivo altri 5,5 miliardi dall'Fmi. Un pacchetto di salvataggio che, a detta di Fitch, ''minimizza i rischi di liquidita' a breve termine, evita il ricorso di Atene al mercato dei capitali fino al 2012 ed offre un ombrello di solvibilita', sempre che il risanamento della finanza pubblica sia pienamente applicato''. Nonostante il programma di aiuti assicuri una strada percorribile alla sostenibilita' di medio termine del debito, ''il debito e' destinato a salire a quasi il 150% del Pil prima di stabilizzarsi nel 2013'', spiega il rapporto. Oltre alla puntuale applicazione del piano di risanamento, sara' monitorata la performance economica del paese e la capacita' del governo greco di sostenere una politica pluriennale osteggiata dall'opposizione. Cosi', ''i rischi di peggioramento sono alti e quindi l'Outlook Negativo sul debito sovrano della Grecia rimane appropriato''

 

 

Usa: Sec, Alla Prova 'Interruttori Automatici' Borse
martedì, 18 maggio 2010 18:26 NEW YORK
(AGI) - New York, 18 mag. - Oggi la Sec, la Consob Usa, proporra' sei mesi di prova per l'introduzione dei cosiddetti 'interruttori automatici' delle Borse, meccanismi che rallenteranno automaticamente le contrattazioni sui mercati azionari quando i listini vanno a picco, come e' successo a Wall Street nel 'giovedi' nero' del 6 maggio scorso. Lo rivelano fonti vicine alla Sec, secondo cui questi meccanismi 'circuit breakers', diventeranno operativi dal 14 giugno.

 

 

Le borse europee chiudono in rialzo, Milano la migliore
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in netto rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,9%, il DAX a Francoforte l'1,5%, il CAC40 a Parigi il 2,1%, il FTSE MIB a Milano il 2,5% e lo SMI a Zurigo lo 0,7%. La Grecia ha ricevuto oggi dalla Commissione Europea i primi aiuti deliberati insieme al Fondo Monetario Internazionale. La notizia ha aumentato l'ottimismo del mercato sulle capacità dell'UE di superare la crisi del debito sovrano. L'euro ha potuto di conseguenza stabilizzarsi.
I bancari, che avevano sofferto in particolar modo durante le scorse sedute, sono rimbalzati, Lloyds Banking Group (GB0008706128) ha guadagnato l'1,5%, Royal Bank of Scotland (GB0006764012) l'1,2%, Deutsche Bank (DE0005140008) l'1,5%, Société Générale (FR0000130809) il 4,7%, UniCredit (IT0000064854) il 3,1%, Banco Santander (ES0113900J37) il 6,1% e UBS (CH0024899483) il 2,1%.
I minerari ed i petroliferi hanno registrato una ripresa sulla scia dei prezzi delle materie prime. Nel settore minerario Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato il 2,5%, BHP Billiton (GB0000566504) il 2%, Rio Tinto (GB0007188757) il 2,7% e Xstrata (GB0031411001) il 2,1%. Tra i petroliferi BP (GB0007980591) ha chiuso in rialzo dello 0,8%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) dell'1%, Eni (IT0003132476) del 3% e Total (FR0000120271) del 2,1%.
Vodafone (GB0007192106) ha perso a Londra lo 0,3%. La trimestrale del colosso della telefonia mobile non ha riservato alcuna sorpresa positiva.
British Land (GB0001367019) ha guadagnato il 4,3%. Il secondo gruppo immobiliare del Regno Unito ha annunciato dei dati di bilancio migliori delle attese del mercato.
EADS (NL0000235190) ha guadagnato a Parigi il 6,2%. Cheuvreux ha introdotto il tito dell'impresa madre di Airbus nella sua "Selected List".
Deutsche Boerse (DE0005810055) ha guadagnato a Francoforte lo 0,9%. Goldman Sachs ha alzato il suo rating sul titolo dell'operatore di borsa da "Sell" a "Neutral".
Redazione Borsainside 18:33

 

 

Crisi Grecia: evasione fisco 40% del pil
martedì, 18 maggio 2010 - 18:59
(ANSA) - ATENE, 18 MAG - L'evasione fiscale sfiora in Grecia il 40% del Pil.La stima e' del segretario del ministero delle finanze Dimitris Georgakopoulos.Il funzionario, presentando davanti alle Camere industriali di Atene e del Pireo le linee della riforma del meccanismo di controllo fiscale,ha evidenziato come questa enorme evasione corrisponde a circa 120 miliardi di euro l'anno. Rappresenta quindi un colpo durissimo per l' economia e va combattuta con forza.

 

 

Borse dell'Europa dell'Est: Chiusura positiva, Mosca +1,1%
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in rialzo.
L'indice RTS ha guadagnato a Mosca l'1,1% a 1.438,94 punti. I volumi di scambio sono stati anche oggi al di sotto della media. Il mercato azionario russo ha beneficiato della ripresa dei prezzi delle materie prime. Il prezzo del petrolio è tornato nel pomeriggio a New York al di sopra di quota $72. Tra i titoli del listino russo Gazprom (RU0007661625) ha guadagnato il 3,8%, Norilsk Nickel (RU0007288411) il 4,5%, Aeroflot (RU0009062285) il 2,4% e Raspadskaya (RU000A0B90N8) lo 0,4%. Sberbank (RU0009029540) e MTS (RU0007775219) hanno perso rispettivamente lo 0,4% e lo 0,6%.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,9% a 23.310,71 punti. Il calo dei timori relativi alla crisi del debito sovrano ha spinto i bancari. FHB (HU0000078175) ha chiuso in rialzo dello 0,8% e OTP Bank (HU0000061726) dell'1,3%. Magyar Telekom (HU0000016522) ha guadagnato il 2,5%. Raiffeisen Centrobank ha alzato il suo rating sul titolo dell'operatore telefonico da "Reduce" ad "Hold". Tra gli altri titoli del listino ungherese MOL (HU0000068952) ha guadagnato lo 0,6%, Gedeon Richter (HU0000067624) ha perso lo 0,1%.
Il PX a Praga ha guadagnato l'1,9% a 1.215,50 punti. I bancari hanno brillato come su tutte le altre piazze finanziarie europee. Erste Group Bank (AT0000652011) ha guadagnato il 3,9% e Komercni Banka (CZ0008019106) l'1,6%. Molto bene anche i titoli dei produttori di materi prime. Unipetrol (CZ0009091500) ha chiuso in rialzo del 4,4% e NWR (NL0006282204) dello 0,8%. Tra gli altri titoli dell'indice ceco Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha guadagnato lo 0,2% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) l'1,8%.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato lo 0,7% a 41.562,65 punti. Tra i bancari PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha chiuso in rialzo dell'1,2%, Bank Pekao (PLPEKAO00016) del 2,4%, BZW Bank (PLBZ00000044) dell'1,8% e BRE Bank (PLBRE0000012) dell'1%. Asseco Poland (PLSOFTB00016) ha guadagnato il 3%. La principale impresa IT dell'Europa dell'Est ha aumentato nel primo trimestre il suo utile del 27% a KPN 95,50 milioni. Gli analisti avevano atteso KPN 89 milioni. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha perso l'1,4%. Il prezzo del rame ha perso ieri a New York più del 6%, la sua ripresa di oggi non è bastata a sostenere KGHM.
Redazione Borsainside 20:13

 

 

Euro: Di Nuovo Ai Minimi Da Quattro Anni
martedì, 18 maggio 2010 20:58 BRUXELLES
(AGI) - Roma, 18 mag. - L'euro e' sceso a 1,2229 contro il dollaro toccando di nuovo i minimi da quattro anni gia' segnati ieri. La moneta unica affonda per le rinnovate preoccupazioni di una frenata nella crescita economica europea legata ai tagli dei deficit e dopo le voci secondo cui la Germania intende vietare le vendite allo scoperto a breve.

 

 

Crisi Grecia,deficit -42% primi 4 mesi
martedì, 18 maggio 2010 - 21:07
(ANSA) - ROMA, 18 MAG -La Grecia, che oggi ha ricevuto la prima tranche di aiuti da parte dell'Ue, ha ridotto il deficit del 42% nei primi quattro mesi del 2010.Quindi la tabella di marcia e' rispettata e lo stesso ministro delle Finanze Giorgio Papaconstantinou dice che il governo punta a tornare a finanziarsi sul mercato presto. Sul dato ha poi detto che se il paese continua cosi' 'tutte le misure di austerity rispetteranno i tempi e forse si potra' tornare sul mercato prima del previsto' (1/o trimestre 2012).

 

 

Germania, divieto vendite scoperto contro speculazione-Schaeuble
reuters - martedì, 18 maggio 2010 22:31 BERLINO
Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha detto che il governo ha reintrodotto in tutta fretta il divieto di vendite allo scoperto per contrastare la speculazione che aveva destato molte preoccupazioni negli ultimi mesi.
Schaeuble ha detto in un'intervista alla televisione Zdf che il divieto in vigore dalla mezzanotte copre le vendite allo scoperto dei titoli di Stato della zona euro, i credit default swaps (CDS) sui questi titoli e le azioni delle prime 10 istituzioni finanziarie del paese.
"Abbiamo già avuto un simile divieto e ora lo reintroduciamo", ha detto Schaeuble. "Lo ripristiamo, anticipando le regole europee -- ne abbiamo discusso all'incontro Ecofin di oggi".
"Abbiamo detto 'andiamo avanti per primi', perché è stata proprio questo tipo di speculazione sui titoli di stato dell'eurozona che ci ha preoccupato così tanto".
"Ecco perché vogliamo proibire le vendite allo scoperto con poco anticipo. Possiamo farlo. E quando si prendono queste decisioni, non si fa molta pubblicità prima. Ma si agisce".

 

 

Borse dell'America Latina: Domina ancora il segno meno, San Paolo -3,2%
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso ieri in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso il 3,2% a 60.841,08 punti. Per il listino brasiliano si è trattato della quarta seduta negativa di fila. La Germania ha annunciato che vieterà il cosiddetto "naked short selling" su alcuni titoli azionari e sulle obbligazioni dei paesi delle zona euro. La notizia ha fatto riaumentare l'incertezza sui mercati finanziari. Tra i bancari Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha perso l'1,1%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) il 2,4% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) il 2,5%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso il 2,1%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York al di sotto di $70 al barile. Vale (BRVALEACNPA3) ha chiuso in ribasso del 3,9%. Il prezzo del rame ha perso ieri al NYMEX un ulteriore 3,4%. Redecard (BRRDCDACNOR3) ha perso il 10,8%. Il Governo brasiliano intende chiedere agli operatori di carte di credito di ridurre le loro commissioni sulle transanzioni allo scopo di abbassare i costi per i consumatori.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dell'1,4% a 31.136,35 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha perso lo 0,5%, Cemex (MXP225611567) lo 0,5%, Grupo Mexico (MXP370841019) l'1,8% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 3,4%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,1%, il Colcap a Bogotà l'1,4% e l'IBVC a Caracas l'1,5%. Il General a Lima ha guadagnato lo 0,2%, l'IPSA a Santiago del Cile ha chiuso invariato.
Redazione Borsainside 00:48


 

 

 
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WALL STREET: Futures sui massimi di seduta

18 maggio 2010 | Ora 15:00 - WSI
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A mezz'ora dall'avvio delle contrattazioni i futures Usa continuano a viaggiare in territorio positivo, (vedi quotazioni a fondo pagina). I derivati americani, che gia' inseguivano la buona intonazione delle piazze europee, hanno accelerato al rialzo dopo la pubblicazione dei dati sui nuovi nuovi cantieri.

Per il quarto mese consecutivo il risultato risulta in crescita, e superiore alle stime: ad aprile + 5.8%. Si tratta dei massimi dell'ottobre 2008. Frenano invece dell'11.5% rispetto a marzo le licenze di costruzione. I prezzi alla produzione nello stesso mese sono risultati leggermente sotto alle previsioni (-0.1%) mentre il dato core e' salito dello 0.2%.

Tra le storie del giorno, Home Depot centra le attese del mercato con la sua trimestrale e alza l'outlook. Wal Mart supera le attese. Fidelity National scivola del 7% nel pre-mercato dopo che Blackstone ha fatto sapere che l'acquisizione salta per un mancato accordo sul prezzo. La societa' si trova cosi' costretta a una ristrutturazione.

Positive le banche Jp Morgan e Morgan Stanley nel giorno dell'assemblea annuale degli azionisti. Si ricorda che in settimana il Senato dovrebbe dare l'ok alla riforma finanziaria. Il testo dovra' poi essere armonizzato con quello gia' approvato dalla camera.

Oggi la Grecia ha ricevuto la prima tranche di aiuti dell'Unione Euopea da 14,5 miliardi di euro alla vigilia della scadenza del debito prevista per domani. Intanto in un provvedimento votato ieri al Senato americano, gli States (il principale contribuente del Fondo) dicono di opporsi a pacchetti di aiuti del Fmi a paesi che difficilmente li rimborseranno.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio rimbalzano. I futures con consegna giugno segnano un guadagno di $2.13 attestandosi a quota $72.21 al barile. Sul valutario la moneta unica si attesta a $1.2424 (+0.24%). Prese di beneficio per l'oro che cede $16.60 in area $1211.50 . Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova al 3.46% dal 3.4720% di ieri.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 avanza di 8.30 punti (+0.73%) a 1142.80.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna un incremento di 13 punti (+0.68%) a quota 1926.50.

Il contratto sull'indice Dow Jones scambia in rialzo di 63 punti (+0.59%) a 10662.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

WALL STREET: ingrana la marcia

18 maggio 2010 | Ora 15:30 - WSI
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I futures americani lo avevano suggerito: l'apertura a Wall Street e' positiva e si insirisce in un contesto di buona intonazione delle piazze europee.

L'S&P 500 segna un rialzo di 9 punti a 1145.96, il Nasdaq sale di 17.95 a 2372.18, il Dow sale di 62.35 punti a 10699.

Merito del dato odierno sui nuovi nuovi cantieri. Per il quarto mese consecutivo il risultato risulta in crescita, e superiore alle stime: ad aprile + 5.8%. Si tratta dei massimi dell'ottobre 2008. Frenano invece dell'11.5% rispetto a marzo le licenze di costruzione. I prezzi alla produzione nello stesso mese sono risultati leggermente sotto alle previsioni (-0.1%) mentre il dato core e' salito dello 0.2%.

Tra le storie del giorno, Home Depot centra le attese del mercato con la sua trimestrale e alza l'outlook. anche Wal Mart supera le stime. Ma va detto che nella grande distribuzione in generale sono le stime per il futuro a non convincere gli operatori. Fidelity National scivola del 5.8% dopo che Blackstone ha fatto sapere che l'acquisizione salta per un mancato accordo sul prezzo. La societa' si trova cosi' costretta a una ristrutturazione.

Positive le banche Jp Morgan e Morgan Stanley nel giorno dell'assemblea annuale degli azionisti. Si ricorda che in settimana il Senato dovrebbe dare l'ok alla riforma finanziaria. Il testo dovra' poi essere armonizzato con quello gia' approvato dalla camera.

Oggi la Grecia ha ricevuto la prima tranche di aiuti dell'Unione Euopea da 14,5 miliardi di euro alla vigilia della scadenza del debito prevista per domani. Intanto in un provvedimento votato ieri al Senato americano, gli States (il principale contribuente del Fondo) dicono di opporsi a pacchetti di aiuti del Fmi a paesi che difficilmente li rimborseranno.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio rimbalzano. I futures con consegna giugno segnano un guadagno di $1.94 attestandosi a quota $72.02 al barile. Sul valutario la moneta unica si attesta a $1.2435 (+0.32%). Prese di beneficio per l'oro che cede $13.50 in area $1214.60. Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova al 3.47% dal 3.4720% di ieri.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

WALL STREET: amplia cali con banche

18 maggio 2010 | Ora 17:49 - WSI
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Mentre i listini europei hanno chiuso in territorio positivo, Wall Street ha tentato inutilmente di risollevarsi dai minimi di seduta testandone nuovi.

I titoli americani hanno ultimamente esteso le perdite con tutti e tre gli indici che lasciano sul campo piu' dell'1%, penalizzati dai cali del settore bancario. L'indice di riferimento del comparto perde il 3.2% dopo che gli investitori hanno iniziato a preoccuparsi per le implicazioni che una proposta di regolamentazione del sistema finanziario avra' sul settore.

Pesa anche il settore dei semiconduttori sul listino tecnoligico mentre sull'S&P 500 si fanno sentire le vendite su finanziari (-1% a livello settoriale) e i tecnologici. Giu' anche i retailer dove si salva solo Wal-Mart.

Quando manca un'ora alla chiusura delle contrattazioni il Dow cede l'1.07% a 10511.78 punti, il Nasdaq l'1.65% in area 2315.36, mentre l'S&P 500 l'1.48% a quota 1120.14 -16.80.

Dall'Ecofin non sembra esser uscito un messaggio chiaro mentre proprio oggi la Grecia ha ricevuto la prima tranche di aiuti alla vigilia di un'importante scadenza del debito. Fitch intanto ha confermato su Atene l'outlook negativo dicendo di aspettarsi un rapporto debito/pil arrivare fino al 150% per poi stabilizzarsi, ma non prima del 2013.

Alcuni spiegano l'inversione di rotta del dollaro sull'euro con le dichiaraziooni arrivate dal neo ministro delle finanze inglese, dubbioso sulle future mosse dei paesi membri dell'Ue per migliorare le proprie finanze. "E' questa la spiegazione piu' immediata per spiegare il nuovo indebiolimento dell'euro e delle azioni", ha detto Andrew Brenner, a capo dei mercati emergenti per Guggenheim Securities. Non convince nemmeno il provvedimento riguardante gli hedge fund.

Si esaurisce cosi', almeno a Wall Street, l'effeto positivo del dato odierno sui nuovi nuovi cantieri. Per il quarto mese consecutivo il risultato risulta in crescita, e superiore alle stime: ad aprile + 5.8%. Si tratta dei massimi dell'ottobre 2008. Frenano invece dell'11.5% rispetto a marzo le licenze di costruzione. I prezzi alla produzione nello stesso mese sono risultati leggermente sotto alle previsioni (-0.1%) mentre il dato core e' salito dello 0.2%.

Sui mercati aleggia anche l'incertezza circa sull'eventualita' che oggi siano presentate le nuove regole per frenare l'attività di trading in presenza di inspiegabili crolli verticali come quelli che New York ha esperito lo scorso 6 maggio, quando in Dow era arrivato in pochi minuti a perdere quasi 1000 punti.

Tra le storie del giorno, crolla del 25% il colosso legato ai mutui Ambac con conti deludenti. Home Depot centra le attese del mercato con la sua trimestrale e alza l'outlook. anche Wal Mart supera le stime. Ma va detto che nella grande distribuzione in generale sono le stime per il futuro a non convincere gli operatori. Fidelity National scivola dopo che Blackstone ha fatto sapere che l'acquisizione salta per un mancato accordo sul prezzo. La societa' si trova cosi' costretta a una ristrutturazione.

Piatte le banche con Jp Morgan e Morgan Stanley, che pero' frenano, nel giorno dell'assemblea annuale degli azionisti. Si ricorda che in settimana il Senato dovrebbe dare l'ok alla riforma finanziaria. Il testo dovra' poi essere armonizzato con quello gia' approvato dalla camera.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti e regioni: Copper-JJC +2.6%, Base Metals-DBB +2.3%, Platinum-PGM +1.3%, Oil Services-OIH +1.3%, Grid Infrastructure-GRID +1.2%, Steel-SLX +1.2%; Spain-EWP +2.1%, Egypt-EGPT +1.9%, Emerging Eastern Europe-ESR +1.5%. Le peggiori: Banks-KBE -2.3%, North American Semis-IGW -1.8%, Regional Banks-KRE -1.8%, Jr Gold Miners-GDXJ -1.5%, Capital Markets-KCE -1.4%, Semis-SMH -1.3%, Broker/Sealers-IAI -1.3%; Poland-PLND -1.2%, South Korea-EWY -1.0%, EWQ -1.0%, Australia-EWA -0.8%, Taiwan-EWT -0.8%, Sweden-EWD -0.8%.

Alle 18:45 (12:45 EDT) circa il volume di scambio e' di 525 milioni di pezzi al NYSE e 1.15 miliardi al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1539 a 1437 al Nyse e 1115 a 1446 milioni al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 41 a 8 al NYSE e 49 a 22 al Nasdaq.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

WALL STREET: sell massicci, giu' in tandem con l'euro

18 maggio 2010 | Ora 22:00 - WSI
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La borsa americana si e' indebolita decisamente nel pomeriggio di pari passo con la moneta unica e appesantita dal comparto finanziario e tecnologico. Pesa il nuovo tonfo della valuta Ue sotto $1.22, ai minimi di 4 anni sul dollaro. Sell in accelerazione dopo lo stop in Germania agli short su bond e swap. Giornata no per le banche, che pagano le prospettive di una riforma delle regole di controllo. Il Dow Jones ha ceduto l'1.08% in area 10510.88, il Nasdaq l'1.57% a 2317.26 punti, mentre l'S&P 500 ha lasciato sul campo l'1.42% a quota 1120.78. Il paniere delle blue chip era arrivato a guadagnare sino a 90 punti in mattinata.

Il settore hi-tech non e' stato risparmiato dai cali indiscrimanti visti nella seconda parte di seduta, mentre sui finanziari pesano le prospettive di una riforma del sistema di regolamentazione del settore. Il Senato dovrebbe dare l'ok al piano in settimana. Il testo dovra' poi essere armonizzato con quello gia' approvato dalla camera. Il benchmark settoriale XLF cede circa il 3%. In rosso anche le societa' di vendite al dettaglio, dove si salva solo Wal-Mart.

Nel frattempo crescono le preoccupazioni per lo stato di salute dei Paesi indebitati dell'area euro e in particolare per i rischi di un contagio. I cali della moneta unica hanno iniziato a farsi piu' pesanti dopo che la Germania ha annunciato un blocco alle vendite allo scoperto di alcuni asset. Il divieto riguardera' anche i bond governativi in euro e i credit default swap loro legati. Per quanto riguarda l’Italia, fonti vicine alla Consob escludono che al momento ci possa essere una decisione analoga.

Sul fronte macro, si e' spento in fretta l'entusiasmo per il boom dei nuovi cantieri edili in aprile, indice di un miglioramento dell'attivita' immobiliare. Per il quarto mese consecutivo il risultato risulta in crescita, e superiore alle stime: ad aprile + 5.8%. Si tratta dei massimi dell'ottobre 2008. Frenano invece dell'11.5% rispetto a marzo le licenze di costruzione. I prezzi alla produzione nello stesso mese sono risultati leggermente sotto alle previsioni (-0.1%) mentre il dato core e' salito dello 0.2%.

Dall'Ecofin non sembra esser uscito un messaggio chiaro mentre proprio oggi la Grecia ha ricevuto la prima tranche di aiuti alla vigilia di un'importante scadenza del debito. Fitch intanto ha confermato su Atene l'outlook negativo dicendo di aspettarsi un rapporto debito/pil arrivare fino al 150% per poi stabilizzarsi, ma non prima del 2013.

Sui mercati aleggia anche l'incertezza circa sull'eventualita' che oggi siano presentate le nuove regole per frenare l'attività di trading in presenza di inspiegabili crolli verticali come quelli che New York ha esperito lo scorso 6 maggio, quando in Dow era arrivato in pochi minuti a perdere quasi 1000 punti.

Tra le storie del giorno, crolla il colosso legato ai mutui Ambac con conti deludenti. Home Depot centra le attese del mercato con la sua trimestrale e alza l'outlook. anche Wal Mart supera le stime. Ma va detto che nella grande distribuzione in generale sono le stime per il futuro a non convincere gli operatori. Fidelity National scivola dopo che Blackstone ha fatto sapere che l'acquisizione salta per un mancato accordo sul prezzo. La societa' si trova cosi' costretta a percorrere la strada della ristrutturazione.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio invertono rotta nel pomeriggio e chiudono in rosso. I futures con consegna giugno segnano un calo dell'1% attestandosi a quota $69.41 al barile. Sul valutario la moneta unica si attesta a $1.2211 dopo aver toccato i minimi di quattro anni nei confronti del dollaro a quota $1.2167. Prese di beneficio per l'oro che cede $13.40 in area $1214.30. Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova al 3.376% dal 3.472% di ieri (-9.6 punti base). Il trentennale e' piombato a quota 4.23%, con i prezzi che sono saliti di oltre due punti.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

 

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