PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Mercoledì 19 Maggio 2010

PARTE  2

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Cina, un'altra conferma: tutte le bolle prima o poi si sgonfiano
Pubblicato il 19 maggio 2010 01:29 PECHINO
Fonte: WSI
Negli ultimi mesi l'indice della Borsa cinese in poche occasioni ha accusato cali cosi' pesanti come quelli subiti praticamente ogni volta in cui sono riemersi timori riguardanti il mercato immobiliare.
Se l'immobiliare e gli orsi del mercato cinese potrebbero sembrare due elementi distanti anni luce, e' indiscutibile che i ribassi visti in questi giorni sono stati i peggiori sinora, come mostra il grafico pubblicato dal quotidiano nazionale China Daily.
Il paniere della Borsa cinese ha chiaramente iniziato ad indebolirsi da quando il governo ha deciso di imporre misure sempre piu' restrittive nel mercato del mattone, per scongiurare la formazione di una bolla e mentre sono iniziate a circolare notizie circa un rallentamento delle operazioni immobiliari.
L'ultima cattiva notizia per il mercato del real estate cinese e dunque anche per l'azionario del Dragone e' stata la contrazione del 35% anno su anno e del 14% mese su mese delle operazioni nella provincia di Guangzhou in aprile.

 

 

 

Euro: Apre Ai Minimi Da 4 Anni Sotto Quota 1,22 Dollari
mercoledì, 19 maggio 2010 - 8:29
(AGI) - Roma, 19 mag. - L'euro apre ai minimi da 4 anni sotto quota 1,22 dollari, dopo la decisione della Germania di vietare la vendita allo scoperto a breve su alcune attivita' finanziarie rischiose. La moneta europea passa di mano a 1,2188 dollari, dopo aver toccato un minimo di 1,2146 dollari.

 

 

La Borsa di Tokyo chiude in ribasso
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in calo. Il Nikkei ha perso lo 0,5% a 10.186,84 punti e il Topix lo 0,4% a 910,64 punti. La Germania ha annunciato che vieterà il cosiddetto "naked short selling" su alcuni titoli azionari e sulle obbligazioni dei paesi delle zona euro. La notizia ha fatto riaumentare l'incertezza sui mercati finanziari. Nel settore del brokeraggio Nomura (JP3762600009) ha perso l'1,2% e Daiwa Securities (JP3502200003) lo 0,5%.
Tra gli esportatori Toyota (JP3633400001) ha chiuso in ribasso dello 0,6%, Honda (JP3854600008) dello 0,8%, Canon (JP3242800005) dell'1,1% e Panasonic (JP3866800000) dello 0,5% Lo yen si è apprezzato oggi sia rispetto all'euro che al dollaro.
Tra i minerari Sumitomo Metal Mining (JP3402600005) ha perso lo 0,5% e Mitsubishi Materials (JP3903000002) lo 0,4%. Il prezzo del rame ha perso ieri a New York il 3,4%.
Nel settore petrolifero Inpex (JP3294430008) ha guadagnato il 2,6% nonostante il nuovo calo del prezzo del petrolio.
Redazione Borsainside 08:30

 

 

Spagna: Nel 1* Trimestre Pil +0,1%, Su Base Annua -1,3%
mercoledì, 19 maggio 2010 09:03 MADRID
(ASCA) - Roma, 19 mag - L'economia spagnola nel primo trimestre registra una modesta crescita dello 0,1% sul precedente trimestre. Su base tendenziale il pil accusa una contrazione dell'1,3%.

 

 

Nuovo avvertimento di Nouriel Roubini all'Europa intera
Pubblicato il 19 maggio 2010 | Ora 09:04
Fonte: TELEBORSA
L'economista Nouriel Roubini, docente della New York University, tra i pochi a prevedere con largo anticipo la crisi e la recessione che hanno colpito il mondo nel 2008, è stato premiato a Milano come uomo dell'anno dall'Associazione Amici del Museo d'Arte di Tel Aviv.
Nell'intervista pubblicata dal quotidiano finanziario MF Roubini spiega che il rischio che la caduta dell'euro continui dipende soprattutto da come i Paesi europei saranno capaci di attuare l'austerità fiscale, così come le riforme strutturali per riportare la competitività e la crescita economica e stabilizzare la situazione fiscale.
Il futuro valore dell'euro dipenderà soprattutto dalle azioni politiche dei singoli Stati membri.
Roubini ha poi aggiunto che il piano da 750 mld mitigherà di certo la crisi finanziaria nel breve termine, ma il mercato è ancora debole e nervoso in quanto è consapevole dei problemi fondamentali.
Se non ci saranno le giuste riforme, il taglio delle spese e gli aumenti delle tasse aggraveranno la congiuntura negativa e le pressioni deflazionistiche in Eurolandia.
Intanto in mattinata l'euro rimane debole rispetto al dollaro. La moneta di eurolandia buca infatti al ribasso la soglia degli 1,22 dollari nelle contrattazioni odierne, appesantita dalla reintroduzione da parte della Germania del divieto di vendite allo scoperto di azioni e obbligazioni.
Tale decisione sembra essere stata la conferma del pessimo stato di salute del settore finanziario. Il cross eur/usd sta trattando a 1,2174, su livelli che non si vedevano ormai da aprile 2006.
Tra le statistiche rilevanti in agenda oggi ci sono la produzione settore costruzioni marzo della zona euro e negli Stati Uniti i prezzi al consumo di aprile e le scorte di petrolio settimanali. Cresce l'attesa per la pubblicazione in serata delle minute dell'ultimo incontro di politica monetaria della Fed.
 

 

 

Crisi: Merkel, l'Euro e' In Pericolo. Europa Rischia Di Fallire
mercoledì, 19 maggio 2010 - 9:40
(ASCA-MktNews) - Berlino, 19 mag - ''L'euro e' in pericolo e se fallisce sara' un fallimento anche per l'Europa''. Il cancelliere tedesco Angela Merkel non nasconde i pericoli sulle conseguenza della crisi finanziaria che ha investito l'area euro e davanti al Bundestag il cancelliere, nell'intervento in vista del voto previsto venerdi' sul provvedimento per il piano europeo da 750 miliardi di euro, sottolinea la necessita' di ''una nuova cultura europea della stabilita'''.

 

 

La Sec sforna ricetta contro forti oscillazioni mercati
Pubblicato il 19 maggio 2010 | Ora 10:31
Fonte: WSI
La Securities and Exchange Commission (SEC), organo di regolamentazione dei mercati americani, in concerto con le maggiori autorità di mercato d'oltreoceano, ha proposto un meccanismo unitario di sospensione delle trattazioni, se un titolo o un indice dovesse subire una variazione di oltre il 10% nell'arco di cinque minuti.
La decisione è stata presa in considerazione di quanto accaduto lo scorso 6 maggio, quando il Dow Jones era crollato di circa 1.000 punti nel giro di pochi minuti.
Si tratterebbe di un meccanismo di emergenza che porterebbe alla sospensione temporanea delle trattazioni e consentirebbe di contenere le incontrollabili oscillazioni del mercato.
 

 

 

Sentiment mercati in crisi, forte balzo dei Cds
Pubblicato il 19 maggio 2010 10:54 BRUXELLES
Fonte: WSI
CDS (Credit-default swaps) in forte rialzo dopo la decisione delle autorita' tedesche di vietare le vendite allo scoperto sui titoli delle dieci principali istituzioni finanziarie tedesche, a partire dalla mezzanotte di martedì.
Il divieto riguarderà anche i bond governativi in euro e i credit default swap loro legati.
Stando a quanto riporta Bloomberg, l'indice Markit iTraxx Crossover - che rappresenta gli swaps su 50 società europee - balza così di 37 punti base a quota 569.
Il rialzo dell'indice si verifica di norma in concomitanza con il deterioramento della fiducia degli investitori.

 

 

Eurozona: a Marzo Settore Costruzioni +7,6%. Su Anno -5,2%
mercoledì, 19 maggio 2010 11:39 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 19 mag - Nel mese di marzo segnali di ripresa per il settore delle costruzioni dell'Eurozona. La produzione e' aumentata del 7,6% su base mensile, se base annuale resta una flessione del 5,2%. Eurostat ha poi rivisto al ribasso il dato di febbraio da -3,3% a -7,2%. Complessivamente nel primo trimestre il settore ha registrato una contrazione congiunturale del 4,1%.

 

 

Borse Asia-Pacifico negative, Shanghai -0,3%, Hong Kong -1,8%
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,3% a 2.587,81 punti. Il nuovo aumento dei timori legati alla crisi del debito sovrano in Europa ha pesato anche sul mercato azionario cinese. Nel settore del trasporto marittimo China Shipping Development (CNE000001BD6) ha perso l'1,5% e China Cosco Holdings (CNE1000002J7) l'1,7%. Secondo un ricercatore del Ministero del Commercio citato dallo "Shanghai Securities News" le esportazioni della Cina verso l'Europa potrebbero calare a maggio, giugno e nell'intero terzo trimestre del 6-7%.
Tra i titoli delle imprese immobiliari China Vanke (CN0008879206) ha chiuso in ribasso dell'1,1% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) dell'1,8%. Goldman Sachs ha tagliato le sue stime sugli utili del settore immobiliare cinese per gli anni 2010 - 2012.
Il calo dei prezzi dei metalli ha penalizzato i minerari. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso lo 0,7%, Jiangxi Copper (CN0009070615) l'1,2% e Tongling Nonferrous Metals (CNE000000529) l'1,1%.
I titoli delle linee aeree hanno beneficiato del declino del prezzo del petrolio. Air China (CNE1000001S0) ha guadagnato l'1,8% e China Eastern Airlines (CN0009051771) il 3,1%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha perso l'1,8% a 19.578,98 punti. La Germania ha annunciato che vieterà il cosiddetto "naked short selling" su alcuni titoli azionari e sulle obbligazioni dei paesi delle zona euro. La notizia ha fatto riaumentare l'incertezza sui mercati finanziari, l'euro ha aggiornato i suoi minimi degli ultimi quattro anni. Tra i bancari HSBC (GB0005405286) ha chiuso in calo dell'1,7%, Bank of East Asia (HK0023000190) dello 0,6%, BOC Hong Kong (HK2388011192) dell'1,1% e Bank of China (CN000A0J3PX9) dell'1,3%. Esprit (BMG3122U1457) ha perso il 5%. La catena d'abbigliamento casual genera l'85% del suo giro d'affari in Europa. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha perso il 2,5%, Sinopec (CN0005789556) il 2,2% e CNOOC (HK0883013259) il 4,3%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York al di sotto di $70.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso l'1,9%, lo Straits Times a Singapore il 2,5%, il Taiex a Taipei lo 0,3% e il Kospi a Seul lo 0,8%.
Redazione Borsainside 12:13

 

 

Bce: Weber, Riforme Sono Necessarie Per Assicurare Solidita' Euro
mercoledì, 19 maggio 2010 - 12:23
(ASCA-MarketNews) - Francoforte, 19 mag - Rinforzare le regole del Patto di Stabilite' e di Crescita che e' alla base dell'Unione Europea e dell'Unione monetaria ed imporre sanzione automatiche in caso di violazione delle regole da parte dei paesi membri. Cos', Axel Weber, presidente della Bundesbank e membro del consiglio dei governatori della Banca Centrale Europea, in una nota consegnata ai parlamentari tedeschi. Per Weber, ''i rischi sulla sostenibilita' delle finanze pubbliche dei paesi dell'Eurozona rendono indispensabili regole piu' severe per i bilanci pubblici''. Cosi' il numero uno della Bundesbank torna a chiedere riforme per assicurare la solidita' a lungo termine della moneta unica europea.

 

 

Rehn: prevenire prima escalation a crisi
mercoledì, 19 maggio 2010 - 12:29
(ANSA) - STRASBURGO, 19 MAG - E' necessario 'prevenire e affrontare i problemi prima che ci sia una escalation verso una crisi'. E' quanto ha affermato Olli Rehn. Cosi' il commissario Ue ha spiegato all'Europarlamento le regioni del pacchetto di misure messo a punto dai ministri dell'Economia Ue per proteggere la zona euro. Prevista - ha aggiunto - anche la valutazione delle leggi finanziarie prima della loro presentazione in Parlamento per fare si' che 'gli Stati rispettino le regole che essi stessi si sono dati'.

 

 

Come la Francia potrebbe uscire dall’euro
mercoledì, 19 maggio 2010 12:30 PARIGI - MIAECONOMIA
La caduta verticale dei mercati nella seduta di venerdi’ e’ stata alimentata anche da una indiscrezione che voleva il presidente francese Sarkozy minacciare la Cancelliera tedesca Merkel di uscita della Francia dall’Unione Europea se la Germania non avesse approvato il piano di aiuti per la Grecia. Gia’ nelle scorse settimane si era paventata la possibilita’ che la Grecia potesse abbandonare l’euro e uscire dall’Eurogruppo. In realta’ il trattato di Maastricht non lo prevede, mentre il Trattato di Lisbona dell’Unione Europea, entrato in vigore il 1° dicembre 2009, afferma, in modo espresso, il diritto di ogni Stato di uscire dalla Ue (articolo 50). Ne consegue che l'unica strada possibile, per la Francia o la Grecia o di qualsiasi altro stato membro, per uscire dall’Eurozona e’ quella di uscire del tutto dall'Unione Europea. Un'ipotesi del tutto teorica ma tecnicamente possibile.
L’uscita dalla Unione Europea richiede alcuni passaggi. Il primo e’ quello di comunicare al Consiglio degli stati membri la decisione di volere lasciare l’Ue. Ne segue una discussione negoziale tra Unione Europea e stato membro al fine di trovare un accordo che stabilisca la procedura dell’abbandono. Tale accordo una volta votato a maggioranza dal Consiglio, passa all’approvazione dell'Europarlamento. Se a chiedere l’uscita dall’Ue fosse un Paese dell’euro l’abbandono dell’Unione Europea porterebbe in automatico all’abbandono anche dell’Eurozona. Se poi successivamente il Paese volesse rientrare nell’Unione o nell’Eurozona, dovrebbe, in linea sempre teorica, sottoporsi nuovamente alle ordinarie procedure di adesione.
La violazione dei parametri di Maastricht, il cui rispetto e’ obbligatorio per entrare a far parte del club dell’euro, non prevede la possibilita’ dell’espulsione dalla moneta unica, ma solo l'applicazione di sanzioni a seguito delle violazioni. Il Consiglio Ue, su indicazione della Commissione, verifica il disavanzo eccessivo e trasmette la raccomandazioni allo stato membro. La mancanza di interventi nella direzione di una correzione del disavanzo del Paese sotto analisi, porta il Consiglio ad una ulteriore raccomandazione di intervento entro un termine stabilito, trascorso il quale segue l’applicazioni di sanzioni.

 

 

Ecco il "trio infernale" che sta affossando le borse
WSI - Pubblicato il 19 maggio 2010 12:44 BERLINO
La definizione e' dell'autorevole quotidiano tedesco Süddeutschen Zeitung, che parla di "Attacke des Trio infernale". Rainer Brüderle, Wolfgang Schäuble e Angela Merkel "vogliono stabilizzare l'euro". Ma decisioni politiche univoche cosi' importanti riguardanti i mercati finanziari (regole anti-short) dovrebbero essre concordate a Bruxelles.

 

 

 
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La riforma Obama minaccia il settore delle carte di credito
BlueTG.it - mercoledì, 19 maggio 2010 12:46 NEW YORK
Il settore delle carte di credito sta fronteggiando il rischio di un’esplosione “che rivaleggia con quella del vulcano islandese” second quanto dichiarato dal direttore finanziario del gruppo statunitense Discover Financial Services, Roy Guthrie.
La minaccia secondo Guthrie verrebbe non solo dallo stato dell’economia, quanto dal rischio che la riforma finanziaria che l’amministrazione Obama sta spingendo perché venga approvata quanto prima dal Senato possa introdurre norme più severe come un tetto agli interessi passivi applicabili alle carte.
Tra i più colpiti da una simile misura vi sarebbero oltre ai grandi emittenti come American Express e la stessa Discover anche istituti come Bank of America, Wells Fargo e Jp Morgan Chase secondo quanto scrive Bloomberg Businessweek.

 

 

Merkel in pressing (solitario?) sull'Ue, e non è ancora finita
19 MAGGIO 2010 BERLINO - dal corrispondenteBeda Romano - Il Sole 24 Ore
FRANCOFORTE – Le prossime settimane saranno cruciali nel definire il futuro dell'Unione Europea. I partner devono discutere sia di una riforma del patto di stabilità e di crescita perché abbia più mordente e sia più efficace, sia di modifiche al sistema finanziario che permettano di meglio regolamentare i mercati. In questo contesto la Germania vuole che le sue priorità diventino quelle dell'intero continente.
Ecco quindi che da un lato decide unilateralmente di introdurre dall'oggi al domani un divieto alle vendite allo scoperto, sorprendendo non poco i partner europei che non si aspettavano una scelta di questo tipo, a poche ore da una riunione dell'Ecofin durante la quale l'argomento non era stato toccato. «Mi sembra che si dovrebbe almeno chiedere l'opinione dei propri partner», ha commentato seccato il ministro delle Finanze francese Christine Lagarde.
Dall'altro, il governo federale non manca l'occasione per ricordare che nel 2009 la Germania ha inserito nella propria costituzione nuove norme per limitare il deficit e ridurre l'indebitamento. Oggi in Parlamento a Berlino il cancelliere Angela Merkel ha spiegato di volere «che l'Europa si impegni ad adottare una nuova cultura della stabilità». E ha aggiunto: «La nostra cultura della stabilità ha fatto le sue prove».
Tra Berlino e Francoforte circola un piano in una decina di punti che la Germania dovrebbe presentare a Bruxelles con l'obiettivo di rafforzare il patto di stabilità e di crescita. Il piano impone stretto controllo reciproco e prevede un eventuale iter di "insolvenza ordinata". Ai paesi che non riuscissero a tenere sotto controllo i propri conti pubblici verrebbero congelati i fondi strutturali. Gli stati potrebbero essere privati del diritto di voto nei consessi europei.
In un momento di grandi cambiamenti, la Germania vuole che le sue regole diventino le regole dell'Unione. Certo, dietro alla decisione di introdurre unilateralmente il divieto delle vendite allo scoperto così come dietro all'insistenza per una nuova cultura della stabilità si nasconde il desiderio di rassicurare i tedeschi preoccupati per un euro debole in preda a mercati ritenuti strapotenti. Ma anche il tentativo di influenzare l'Europa che verrà, a costo di irritare i propri partner.
 

 

 

Crisi: Francia Non Segue Berlino Su Stop Vendite Scoperto
mercoledì, 19 maggio 2010 12:53 PARIGI
(AGI) - Parigi, 19 mag. - La Francia non intende vietare le vendite allo scoperto a breve e non segue la Germania su questo terreno. Il ministro delle Finanze francese, Christine Lagarde fa sapere che Parigi non prendera' una simile misura. "Mi sembra - dice il ministro - che quanto meno si sarebbe dovuto tener conto dei consigli degli altri paesi preoccupati da questa misura". "Per questo aggiunge - noi non la consideriamo, non intendiamo seguire questa misura".

 

 

Borsa: Merkel Verso Un Clamoroso Buco Nell'Acqua. Critiche Da Ue
mercoledì, 19 maggio 2010 13:38 BERLINO
(ASCA) - Roma, 19 mag - La decisione della Germania di vietare le vendite allo scoperto sui titoli di stato dell'Eurozona, sui Cds e su alcuni titoli azionari tedeschi fa sorridere i traders. Per gli operatori, la cancelleria tedesca Angela Merkel si avvia verso un clamoroso ''buco nell'acqua''. Bond, Cds e azioni si possono vendere tranquillamente allo scoperto nonostante il divieto tedesco, si puo' fare da tutti gli altri paesi europei ed extraeuropei, basta un computer. E' come se l'Italia vietasse il sorvolo del proprio spazio aereo al traffico civile internazionale: si passerebbe da un'altra parte. Gli operatori classificano come demagogici i provvedimenti di Berlino. Dati in pasto ad una opinione pubblica interna sempre piu' critica verso l'operato di una coalizione governativa che, dieci giorni fa, ha perso la maggioranza al Bundesrat (Camera Alta). L'acuto della Merkel ha suscitato reazioni ''diplomaticamente' indispettite: dal ministro della finanze francesi, Christine Lagarde, che ha criticato l'incedere unilaterale di Berlino. Stessa musica dal commissario Ue al Mercato interno, Michel Barnier, ''misure come queste sarebbero piu' efficaci se fossero coordinate a livello Ue''. L'unica buona parola giunta dalla cancelleria e' stata per la moneta unica: ''e' in pericolo'', ha detto. Cosi' l'euro e' tornato sotto quota 1,22, un livello molto competitivo per l'export tedesco.

 

 

Giappone: Fmi, Necessario Ridurre Debito Pubblico Nel Prossimo Anno
mercoledì, 19 maggio 2010 - 13:51
(ASCA-AFP) - Tokyo, 19 mag - Il Giappone deve iniziare a ridurre il forte debito pubblico dal prossimo anno. Lo afferma il Fondo monetario internazionale, preannunciando che la situazione fiscale del paese sara' sempre piu' tenuta sotto controllo. ''Pensiamo - ha detto il consigliere del Fondo, James Gordon, dopo un incontro con rappresentanti del governo e del mondo economico giapponese - che aggiustamenti fiscali dovranno essere presi a partire dal 2011''. ''Ora che la ripresa e' iniziata - ha aggiunto Gordon -, e' il tempo di iniziare a intraprendere un'azione di aggiustamento fiscale che aumentera' la fiducia tra gli inevstitori e i risparmiatori''. Il forte debito pubblico giapponese, che il prossimo anno e' atteso arrivare al 200% del Pil, e' la causa di pacchetti di stimoli all'economia messi in campo negli anni '90 durante la ''decade perduta''.

 

 

Borsa: Barclays, Divieti Tedeschi Fatti Per Compiacere Opinione Pubblica
mercoledì, 19 maggio 2010 - 14:05
(ASCA) - Roma, 19 mag - La decisione della Germania di vietare, da oggi al 31 marzo 2011, le vendite allo scoperto dei titoli di stato dei paesi dell'Eurozona, dei Cds senza sottostante in titoli di stato e di 10 blue chip azionarie, non convince gli economisti delle Barclays (Londra: BARC.L - notizie) . La misura e' limitata al mercato domestico tedesco e non coordinata con gli altri paesi dell'Eurozona. Nei fatti quello che non si puo' vendere in Germania, lo si vendera' dagli altri paesi europei. Si tratta di un provvedimento, ''che riflette il desiderio di compiacere l'opinione pubblica tedesca quando e' entrato nel vivo il dibattito parlametare sulla correzione dei conti pubblici'', scrivono Julian Callow e Thorsten Polleit economisti di Barclays Capital.

 

 

Grecia: Nel 1* Trim Debito Pubblico Sale a 310 Mld Di Euro
mercoledì, 19 maggio 2010 - 15:13
(ASCA) - Roma, 19 mag - Nel primo trimestre il debito pubblico della Grecia ha raggiuntio 310,3 miliardi di euro rispetto ai 298,5 miliardi della fine del 2009. Lo ha reso noto il ministero delle finanze. La Grecia beneficia di un piano pluriennale di prestiti Fmi-Eurozona pari a 110 miliardi di euro.

 

 

Usa: Ad Aprile Inflazione -0,1%, Su Anno +0,9%. Sotto Attese
mercoledì, 19 maggio 2010 15:13 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 19 mag - Nel mese di aprile cala l'inflazione negli Usa. I prezzi al consumo hanno registrato una contrazione mensile pari a -0,1%, mentre le previsioni degli economisti prevedevano un variazione nulla. Su base annuale, il tasso tendenziale e' pari a +0,9%. Variazione nulla anche per inflazinone ''core'' su base annuale.

 

 

Thailandia, i dimostranti mettono a fuoco la borsa di Bangkok. Paralizzato il sistema bancario
Pubblicato il 19 maggio 2010 15:35 BANGKOK
Fonte: WSI
In Thailandia, i dimostranti delle "camicie rosse", gli anti-governativi iper-nazionalisti (nonostante il colore) hanno attaccato e messo a fuoco la sede della borsa azionaria di Bangkok. Si fa sempre piu' grave la situazione nel paese del sud-est asiatico. Le conseguenze non solo politiche ma soprattutto economiche per la destabilizzazione rischiano di farsi sentire in tutta la zona (Vietnam, Cambogia Singapore, Honk Kong). In fiamme negozi e centri commerciali, tutte le banche soo state chiuse, il sistema bancario/finaanziario e' paralizzato.
L'esercito thailandese ha attaccato in forze il presidio dei manifestanti anti-governativi nel centro di Bangkok, arrestando i principali leader delle proteste e facendo sgomberare le centinaia di dimostranti che si trovavano all'interno. Truppe e blindati dell'esercito hanno circondato all'alba il presidio fortificato delle "camicie rosse", come si sono chiamati i sostenitori dell'ex premier Thaksin Shinawatra (deposto da un colpo di stato nel 2006) che da tempo chiedono le dimissioni del governo del premier Abhisit Vejjajiva e che da oltre un mese occupavano una vasta zona nel centro della capitale.
I blindati dell'esercito hanno sfondato le fortificazioni erette dai dimostranti con pannelli di bambù, copertoni intrisi di carburante e filo spinato. Dalla parte delle camicie rosse qualcuno ha sparato.
I leader delle camicie rosse dopo le 13 (le 8 in Italia) sono saliti sul palco del presidio e hanno annunciato che si arrendevano alla polizia. Quattro di loro sono stati portati via dalle forze di sicurezza. L'esercito non ha occupato tutto il presidio (vasto tre km quadrati), ma ha fatto evacuare tutti i suoi occupanti. La notizia del blitz ha provocato le reazioni furiose dei sostenitori di Thaksin. Sono stati invasi e dati alle fiamme due municipi nel nordest (roccaforte dei rossi), Udon Thani e Khon Keon. A Bangkok è stato appiccato il fuoco alla Borsa, a negozi, magazzini e un cinema dentro il presidio sgomberato e nelle vicinanze, ma anche nel nord della capitale. Da stasera a Bangkok è in vigore il coprifuoco.
Le autorità thailandesi hanno esteso il coprifuoco decretato a Bangkok a 21 province del Paese. Bangkok sarà sotto coprifuoco dalle 20 di stasera (le 15 in Italia) alle 6 di domattina.
La Corte criminale di Bangkok ha spiccato un mandato di cattura per terrorismo nei confronti dell'ex premier Thaksin Shinawatra ed altre nove persone. Lo rende noto il quotidiano The Nation. La Corte ha accolto la richiesta avanzata dal Dipartimento per le investigazioni speciali (Dsi), aggiunge il quotidiano. Il direttore del Dsi, Tharit Pengdit, ha precisato che il mandato di arresto è stato spiccato anche nei confronti di Adisorn Piengket, Wiphuthalaeng Phattanaphumthai, Phayup Punket, Jeng Dokjik, Wichian Khaokham, Aree Krainara, Suksek Poltua, Surachai Thewarat e Rachata Wongyod, oltre a Thaksin (con il contributo di Ansa).

 

 

Crisi:Spagna, aumento tasse alti redditi
mercoledì, 19 maggio 2010 - 16:03
(ANSA) - MADRID, 19 MAG - Il premier Zapatero ha detto di prevedere un aumento delle tasse per i redditi piu' alti. Nessuna indicazione, pero', su tempi e modalita'. Zapatero ha indicato che l'aumento 'si fara' al momento ritenuto opportuno dal governo, in funzione del suo programma di riduzione del deficit e di consolidamento fiscale' del paese. 'La maggioranza dei cittadini ritiene che lo sforzo debba essere piu' grande per chi ha di piu'', ha detto il premier spagnolo.

 

 

Lipsky (Fmi): euro/dollaro vicino a livellil di equilibrio
BlueTG.it - mercoledì, 19 maggio 2010 - 16:12
Secondo John Lipsky, numero due del Fondo monetario internazionale (Fmi), l’attuale livello dell’euro/dollaro è “vicino a quello che noi consideriamo l’equilibrio dopo un lungo livello di sopravvalutazione”, dato che il rapido e ampio deprezzamento della valuta europea nei confronti di dollaro e yen consentirà alle esportazioni del vecchio continente di tornare a crescere.
Del resto, ricorda Lipsky in un’intervista rilasciata a Tokyo, l’euro debuttò nel 2001 a 1,17 contro dollaro, per poi perdere inizialmente terreno prima di riprendersi. Dell’idea di Lispky sembrano anche altri economisti, come Jim O’Neil, di Goldman Sachs, secondo cui col movimento di questi giorni l’euro non ha fatto altro che “erodere la sopravvalutazione” divenuta ormai insostenibile.

 

 

Bce: Bini Smaghi, Nessuna Intenzione Di Monetizzare Debito Pubblico
mercoledì, 19 maggio 2010 - 16:18
(ASCA) - Roma, 19 mag - La Bce non ha alcuna intenzione di finanziare il debito pubblico dei paesi dell'Eurozona. Lo spiega Lorenzo Bini Smaghi, membro del comitato esecutivo della banca centrale europea, in una intervista al Boersen- Zeitung. ''Non intendiamo finanziare i governi. Vogliamo migliorare il funzionamento dei mercati, come nel caso di quello del debito pubblico'', spiega Bini Smaghi. La Bce ha deciso di acquistare bond governativi e poi di sterilizzare con operazioni di pronti contro termine la liquidita' immessa nel sistema per comaprare i bond, evitando cosi' le premesse per una monetizzazione del debito pubblico. ''Proprio lo scorso fine settimana, abbiamo visto che il mercato dei titoli governativi era seriamente compromesso e non consentiva la trasmissione degli impulsi di politica monetaria'', spiega il banchiere. ''Finche' abbiamo il controllo della base monetaria, non c'e' un pericolo per il livello dei prezzi'', ha sottolineato Bini Smaghi.

 

 

Borsa: Bafin, Divieto Vendite Scoperto Non Protegge Banche Tedesche
mercoledì, 19 maggio 2010 - 16:28
(ASCA-MarketNews) - Berlino, 19 mag - La Bafin, l'authority che vigila sui mercati finanziari tedeschi, difende la sua decisione di vietare, in Germania, le vendite allo scoperto sui titoli di Stato dei paesi dell'Eurozona, sui Cds e sui 10 grandi titoli azionari. Finora nessun'altra authority dell'Eurozona e della Ue ha seguito la Bafin. Nel mercato, alcuni traders hanno interpretato il divieto di Berlino come uno strumento per limitare le perdite della banche tedesche fortemente esposte sui titoli del debito pubblico. ''Il sistema bancario tedesco e' solvibile. Le misure sono state prese solo per prevenire gli abusi, non per proteggere le banche tedesche'', ha detto Jochen Sanio, presidente della Bafin, nel corso della sua audizione al Bundestag.

 

 

 
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Petrolio: Barile Scende Sotto 68 Dollari. Minimo Dei 7 Mesi
mercoledì, 19 maggio 2010 17:08 CHICAGO
(ASCA) - Roma, 19 mag - Petrolio ancora in flessione. Al Nymex, il contratto future del greggio Wti, scadenza giugno, e' sceso fino a 67,90 dollari la barile, il minimo dallo scorso 30 settembre.

 

 

Grecia: Rimborsati 8,4 Miliardi Di Titoli Di Stato (Fonti)
mercoledì, 19 maggio 2010 - 17:09
(ASCA-MarketNews) - Atene, 19 mag - Ieri la Grecia ha incassato 14,5 miliardi di prestiti dagli altri partner dell'Eurozona, oggi ne ha usati 8,4 per rimborsare i titoli di Stato in scadenza. Con il prestito pluriennale da 110 miliardi di euro da Eurozona e Fmi, Atene non ha piu' bisogno di emettere nuovi titoli pubblici fino al 2012.

 

 

Grecia: addio all'Europa? L'euro ci crede e risale
Pubblicato il 19 maggio 2010 17:45
Fonte: WSI
Un'altra giornata in territorio negativo per la borsa americana, che estende le perdite accusate ieri dopo che la Germania ha colto di sopresa i mercati annunciando un blocco delle vendite allo scoperto di bond governativi e swap. Oggi a pesare e' anche il balzo record dei pignoramenti.
Il Dow cede circa 160 punti (-1.55%) a quota 10348, mentre i listini si avvicinano al traguardo di meta' seduta in pesante calo. Il Nasdaq cede l'1.97% in area 2271.71, mentre l'S&P 500 lascia sul campo l'1.74% a 1101.33 punti. A guidare i ribassi tra le blue chip sono Caterpillar, Boeing, 3M e DuPont, che accusano cali del 3% circa. Due banche risultano invece in testa al Dow: Bank of America e JP Morgan.
Intanto e' arrivata la smentita categorica della Grecia, accusata di aver preso in considerazione l'idea di abbandonare l'Unione Europea. Un'ipotesi che ha di fatto spinto al rialzo l'euro, che sta tentando di riscattarsi dopo le ultime batoste subite nei confronti del dollaro, che lo hanno spedito ai minimi di quattro anni contro la valuta Usa. Al momento la moneta unica scambia in rialzo dello 0.77% contro il biglietto verde in area $1.23.
A favorire i rialzi della moneta unica sono anche le voci secondo cui la Bce fara' a breve un annuncio. Stando a quanto riferito da alcuni trader, tra cui David Lutz, managing director dell'azionario per Stifel Nicolaus, "sara' piu' una questione fiscale legata al debito sovrano, piuttosto che un affare riguardante i tassi di interesse", ha detto Lutz a Bloomberg.
Tutto cio' mentre la SEC ha proposto nuove norme sulle contrattazioni di titoli singoli, per prevenire che un'azione sia spinta al ribasso fino a valere un misero penny, come accaduto nel caos di quell'ormai tristemente noto giovedi' 6 maggio. Nel frattempo il Congresso si esprimera' sulla riforma del settore finanziario in quello che sara' un voto preliminare.
Nel frattempo i prezzi al consumo sono calati dello 0.1% in aprile su base mensile, ma il dato rappresenta in un qualche modo una sorpresa, considerando che gli analisti scommettevano su un incremento dello 0.1%, dopo il progresso analogo riscontrato il mese precedente. Esclusa la componente di energia e alimentari i prezzi sono rimasti invariati per il secondo mese consecutivo, mentre era previsto un incremento dello 0.1%. La reazione immediata alla pubblicazione di tali data e' stata tiepida.
L'andamento dei derivati a stelle e strisce riflette il nervosismo che gia' vede protagoniste le borse europee, colpite da forti vendite. Le piazze finanziare sono alle prese con le dichiarazioni allarmanti della cancelliera tedesca Angela Merkel di questa mattina: "l'euro e' in grave pericolo" e cosi' anche l'Europa. Motivo per cui la valuta europea ieri ha rotto al ribasso quota $1.22.
A questo si aggiunge l'annuncio arrivato ieri sera, e che Wall Street aveva preso male, di un divieto alle vendite allo scoperto su 10 azioni di banche e assicurazioni (tra cui Allianz, Deutsche Bank e Munich Re) e relativi cds. Lo stop, attivo da ieri a mezzanotte, varra' fino al prossimo 31 marzo.
Al mercato non e' piaciuta l'unilateralita' della decisione. Sono in molti a credere che Berlino, alle prese con la lotta alla speculazione, dovrebbe coordinarsi con gli altri paesi membri dell'Ue in questo caso non interpellati. E poi c'e' chi non esclude che una simile mossa sia sintomatica di possibili difficolta' tra gli istituti di credito tedeschi.
Negli States, sul fronte macro si guardera' ora alle minute dell'ultima riunione della Fed, attesa alle 20 ora italiana. Nel frattempo, si segnala il crollo del 27.1% delle richieste di acquisto immobiliare che si portano cosi' ai minimi del maggio 1997. Pesa la fine degli incentivi fiscali governativi per l'acquisto di una casa.
Per quanto riguarda le trimestrali, Target batte le attese con profitti in crescita del 29%. Occhi anche a Hewlett-Packard che ieri sera ha rilasciato conti definiti dagli analisti "solidi". Deere, nel frattempo, ha battuto le stime di 49 cents, mentre i ricavi hanno deluso. La societa' di macchine agricole ha pero' emesso una guidance sopra il consensus.

 

 

Crisi: Sicilia Scavalca California Nella Top Ten Del Rischio Insolvenza
mercoledì, 19 maggio 2010 17:53 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 19 mag - La Regione Sicilia ha scavalcato la California nella top ten del rischio di insolvenza degli emittenti di titoli pubblici. Sul mercato dei Cds (Credit Default Swap), i dati forniti da Cma DataVision mostrano che per assicurare 10 milioni di euro di debiti della Sicilia occorre pagare un premio annuo di 277 mila euro. La regione italiana sale cosi' al 9* posto scavalcando la California che scivola in decima posizione. Al vertice del rischio di ''default'' sempre il Venezuela, la Grecia e' al quarto posto con un premio assicurativo annuo pari a 673 mila euro.

 

 

Borsa: Nuova Ondata Di Vendite. La Merkel Favorisce La Zampata Dell'Orso
mercoledì, 19 maggio 2010 18:08 MILANO
(ASCA) - Roma, 19 mag - Piazza Affari archivia la seduta con un flessione dell'indice Ftse Mib del 3,45%. Pesanti flessioni per le altre borse europee e per quelle Usa. Le vendite hanno dominato la scena, incoraggiate dalla paradossale decisione della Bafin, la '''Consob'' tedesca, che ha vietato, sui mercati finanziari tedeschi, le vendite allo scoperto sui titoli di Stato dell'Eurozona, sui Cds e su dieci grandi titoli azionari. Misura dannosa e inutile sponsorizzata dalla cancelleria Angela Merkel. Dannosa perche' ha generato nel mercato il sospetto, respinto dalla Bafin, che le banche tedesche siano fortemente esposte sul debito pubblico dell'Eurozona. Inutile perche' quello che non si puo' vendere in Germania, si puo' vendere da altri mille angoli del pianeta. Infine, la Francia e il Commissario Ue al mercato interno hanno criticato l'incedere unilaterale di Berlino. I titoli piu' colpiti Unicredit (Milano: UCG.MI - notizie) -5,98%, Saipem (Milano: SPM.MI - notizie) -5,88%, Geox (Milano: GEO.MI - notizie) 5,77%. Poi Cir -4,80%, Intesa SanPaolo (Milano: ISP.MI - notizie) -4,77%, Buzzi (Milano: BZU.MI - notizie) -4,60%.

 

 

Le borse europee affondano, pioggia di vendite su auto, banche e commodities
I principali listini azionari europei hanno registrato oggi delle notevoli perdite. Il FTSE 100 a Londra ha perso il 2,8%, il DAX a Francoforte il 2,7%, il CAC40 a Parigi il 2,9%, il FTSE MIB a Milano il 3,5% e lo SMI a Zurigo l'1,5%. La Germania ha annunciato ieri che vieterà il cosiddetto "naked short selling" su alcuni titoli. La notizia ha fatto riaumentare l'incertezza sulle borse. Gli investitori temono che si tratti solo dell'inizio di una più restrittiva regolamentazione dei mercati finanziari. La stessa Germania è anche per l'introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie a livello internazionale. I mercati hanno inoltre interpretato la mossa di Berlino come un segno di debolezza. L'euro ha aggiornato di conseguenza questa mattina i suoi minimi di quattro anni al di sotto di quota 1,22 dollari. La valuta europea ha potuto recuperare fortemente terrreno nel pomeriggio soprattutto grazie a delle voci di mercato secondo cui Atene starebbe considerando di uscire dall'UE. Il Governo greco ha però smentito categoricamente i rumors.
I bancari, che ieri avevano registrato una ripresa, hanno ripreso a scendere. Barclays (GB0031348658) ha perso il 5,1%, Royal Bank of Scotland (GB0006764012) il 4,5%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 2,9%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 3,6%, Société Générale (FR0000130809) il 4,2%, UniCredit (IT0000064854) il 6%, BBVA (ES0113211835) il 3,8% e UBS (CH0024899483) il 2,7%.
Anche i titoli dei produttori di materie prime sono stati sommersi da una pioggia di vendite. Tra i minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso il 6,2%, BHP Billiton (GB0000566504) il 5,4%. Rio Tinto (GB0007188757) il 6,7% e Xstrata (GB0031411001) il 7,5%. I prezzi dell'alluminio e del hanno perso oggi a Londra più del 2%. Tra i petroliferi BP (GB0007980591) ha chiuso in ribasso del 2%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) del 2,3%, Eni (IT0003132476) del 2,9% e Total (FR0000120271) del 2,4%. Il prezzo del petrolio è sceso oggi nelle contrattazioni elettroniche al Globex al di sotto di quota $69.
Seduta da dimenticare anche per il settore dell'auto. BMW (DE0005190003) ha perso a Francoforte il 6,7%. Il titolo del gruppo tedesco è stato declassato oggi sia da BofA Merrill Lynch che da HSBC. Sulla scia di BMW Daimler (DE0007100000) ha chiuso in calo del 4,1%, Fiat (IT0001976403) il 2,9%, Peugeot (FR0000121501) il 2,6%, Renault (FR0000131906) il 4,8% e Volkswagen (DE0007664005) del 2,9%.
ICAP (GB0033872168) ha perso a Londra il 4,2%. L'utile netto del leader mondiale dei servizi di brokeraggio per le banche d'affari è calato lo scorso esercizio del 33%.
Mitchells & Butlers (GB00B1FP6H53) ha guadagnato il 5%. L'operatore di pubs ha aumentato nel primo semestre l'utile prima delle tasse del 55%.
Redazione Borsainside 18:35

 

 

Crisi: Barroso, Bene Germania Su Freno Vendite Allo Scoperto
mercoledì, 19 maggio 2010 - 18:54
(AGI) - Madrid, 19 mag. - La Commissione europea si dice d'accordo con la decisione della Germania di frenare le vendite allo scoperto. Lo ha detto il presidente Manuel Barroso. "Siamo d'accordo con Berlino sulla necessita' di frenare l'uso abusivo delle vendite allo scoperto", ha affermato nel corso di una conferenza stampa a Madrid. "La Commissione - ha aggiunto - invita il Comitato europeo dei regolatori (Cers) a valutare rapidamente se le condizioni che hanno condotto le autorita' tedesche a questa conclusione si presentino anche in altre parti d'Europa".

 

 

Fed: "La Grecia potrebbe essere una minaccia per l'America"
Pubblicato il 19 maggio 2010 20:00 NEW YORK
Fonte: WSI
"L'aumento delle tensioni sul fronte fiscale in Grecia e la diffusione delle preoccupazioni che chiamano in causa altri paesi periferici in Europa stanno pesando sulla fiducia nell'area euro. Se altri paesi dell'Eurozona reagiranno intensificando i loro sforzi per un consolidamento fiscale, il risultato potrebbe essere una crescita piu' lenta in Europa e potenzialmente un rallentamento anche di quella globale. Ma alcuni partecipanti hanno espresso preoccupazioni sugli effetti negativi che la crisi in Grecia o in altri paesi europei periferici potrebbe avere sui mercati finanziari in Usa, cosa che potrebbe rallentare la crescita del paese" americano.
E' quanto si legge nelle Minute del Fomc, i verbali della consueta riunione che avviene ogni 6 settimane del Federal Open Market Committee e riguardanti la due giorni terminata lo scorso 28 aprile con l'annuncio di tassi fermi allo 0-0.25%.
Il braccio di politica monetaria della Fed ha comunque lanciato segnali incoraggianti. Se la situazine ad Atene non peggiorera', sembra di capire, il ritmo della ripresa economica in Usa migliorera' e la disoccupazione rallentera'. E' quanto emerge dalle Minute del Fomc, i verbali della consueta riunione che avviene ogni 6 settimane del Federal Open Market Committee e riguardanti la due giorni terminata lo scorso 28 aprile con l'annuncio di tassi fermi allo 0-0.25%.
Sotto la presidenza di Ben Bernanke, il Fomc ha rivisto al rialzo le stime di crescita degli States: per il 2010 e' atteso un +3.2-3.7% contro un +2.8-3.5% indicato a gennaio. La disoccupazione potrebbe scendere al tasso del 9.1-9.5% dall'attuale 9.9%. A inizio anno la Fed non pensava che questo valore potesse portarsi al di sotto del 9.5%.
Il Fomc ha inoltre votato a maggioranza il posticipo della vendita di asset acquistati dalla banca centrale Usa nel corso della crisi per aiutare il mercato a risollevarsi. Questo potrebbere avvenire in futuro, si legge nel documento, ma comunque dopo un rialzo del costo del denaro.
Posizioni variegate invece sull'inflazione. La Fed ha inoltre affrontato il tema Grecia: la crisi che investe Atene potrebbe farsi sentire anche negli States.

 

 

 

Usa: Fed Prevede Ripresa Superiore Alle Attese Per Quest'Anno
mercoledì, 19 maggio 2010 20:18 NEW YORK
(ASCA-AFP) - Washington, 19 mag - La Federal Reserve stima, per quest'anno, una ripresa dell'economia degli Stati Uniti superiore alle previsioni, grazie a un miglioramento della crescita e a un calo della disoccupazione. Lo si legge nelle minute del meeting di oggi del Fomc.

 

 

Le borse dell'Europa dell'Est chiudono in forte ribasso
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in forte ribasso.
L'indice RTS ha perso a Mosca il 4,1% a 1.379,88 punti. I volumi di scambio sono stati anche oggi al di sotto della media. La decisione della Germania di vietare il cosiddetto "naked short selling" ha fatto scattare una pioggia di vendite sui mercati finanziari. Anche le quotazioni delle materie prime sono andate a picco. Il prezzo del petrolio è sceso temporaneamente al di sotto di quota $69. Tra i titoli del listino russo Gazprom (RU0007661625) ha perso il 4,4%, Norilsk Nickel (RU0007288411) il 4,2%, Raspadskaya (RU000A0B90N8) il 3,8%, LUKoil (RU0009024277) il 3,7% e Sberbank (RU0009029540) il 4%.
Il BUX a Budapest ha perso il 3,1% a 22.595,31 punti. OTP Bank (HU0000061726) ha perso il 4,4% nonostante abbia pubblicato una trimestrale migliore delle attese degli analisti. Male anche le altre blue chips ungheresi. Magyar Telekom (HU0000016522) ha perso il 2,2%, MOL (HU0000068952) il 3,7% e Gedeon Richter (HU0000067624) l'1,5%.
Il PX a Praga ha perso il 2,1% a 1.190,30 punti. I bancari sono tornati a scendere come su tutte le altre piazze finanziarie europee. Erste Group Bank (AT0000652011) ha perso l'1,9% e Komercni Banka (CZ0008019106) il 2,8%. NWR (NL0006282204) ha perso il 4,7%. Il produttore di carbone ha chiuso a sorpresa il primo trimestre in rosso. Orco Property (LU0122624777) ha guadagnato il 7%. Il Tribunale del Commercio di Parigi ha approvato il piano dell'impresa immobiliare per uscire dall'amministrazione controllata. Tra gli altri titoli del listino ceco Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha perso lo 0,7% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) l'1,6%.
Il WIG a Varsavia ha perso il 2,7% a 40.441,73 punti. Tra i bancari PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha chiuso in ribasso del 3%, Bank Pekao (PLPEKAO00016) del 3,2%, BZW Bank (PLBZ00000044) del 4,4% e BRE Bank (PLBRE0000012) del 3,7%. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha perso il 5,3%. Il prezzo del rame ha perso oggi a Londra più del 2%.
Redazione Borsainside 20:52

 

 

Usa: Slitta Voto Al Congresso Su Riforma Finanziaria
mercoledì, 19 maggio 2010 21:41 WASHINGTON
(AGI) - WASHINGTON, 19 mag. - E' ancora battaglia tra Democratici e Repubblicani sulla riforma finanziaria che dovra' stabilire nuove regole al sistema bancario e a Wall Street. Un voto al Senato era fissato alle 20 italiane ma e' stato posticipato per consentire lo svolgimento di ulteriori discussioni e negoziare sui molti emendamenti al disegno di legge. Resta ancora da decidere la data del nuovo voto. Ai Democratici, che controllano il Senato con una maggioranza di 59 seggi a 41, serve almeno un voto dei Repubblicani per poter raggiungere il quorum di 60 necessario all'approvazione .

 

 

Borsa di San Paolo: Il Bovespa affonda al di sotto di 60.000 punti
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso ieri in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso l'1,9% a 59.689,32 punti. Per il listino brasiliano si è trattato della quinta seduta negativa di fila. Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) ha chiuso in calo del 5,1%. Bank of America (US0605051046) ha annunciato la vendita della sua partecipazione nella banca brasiliana. Sulla scia di Itau Unibanco Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha perso il 3,5% e Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) il 3%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso il 2,3%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York di nuovo in calo. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso il 2,5%. Il prezzo del rame ha perso ieri al NYMEX un ulteriore 3%. Nel settore dell'acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso lo 0,4%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) l'1,4% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 2,5%
Il settore delle telecomunicazioni ha ancora una volta fatto meglio dell'intero mercato. Vivo (BRVIVOACNOR1) ha chiuso in rialzo dell'1,3% e TIM Participacoes (BRTCSLACNPR7) dell'1,1%.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello 0,5% a 30.992,76 punti. Era da tre mesi che l'indice messicano non chiudeva a tali livelli. Tra i titoli principali dell'IPC América Móvil (MXP001691213) ha perso lo 0,1%, Cemex (MXP225611567) l'1,2% e Grupo Mexico (MXP370841019) il 2,2%. Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) ha guadagnato il 2,5%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,2%, il Colcap a Bogotà l'1,3% il General a Lima l'1,8% e l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,1%. L'IBVC a Caracas ha guadagnato lo 0,6%.
Redazione Borsainside 00:51


 

 

 
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WALL STREET: Futures in rosso ma migliorano

Pubblicato il 19 maggio 2010 | Ora 14:59 - WSI
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Quando manca mezz'ora all'avvio delle contrattazioni i futures Usa viaggiano in territorio negativo, (vedi quotazioni a fondo pagina), lasciando intendere un avvio con il segno meno.

Tuttavia, sebbene i futures continuino a viaggiare sotto la parita', l'andamento del mercato Usa ha registrato un miglioramento in sintonia con i guadagni dell'euro, che sta tentando di riscattarsi dopo le ultime batoste subite nei confronti del dollaro. Al momento la moneta unica scambia in rialzo dello 0.3% contro la controparte americana.

I prezzi al consumo sono calati dello 0.1% in aprile su base mensile, ma il dato rappresenta in un qualche modo una sorpresa, considerando che gli analisti scommettevano su un incremento dello 0.1%, dopo il progresso analogo riscontrato il mese precedente.

Esclusa la componente di energia e alimentari i prezzi sono rimasti invariati per il secondo mese consecutivo, mentre era previsto un incremento dello 0.1%. La reazione immediata alla pubblicazione di tali data e' stata tiepida.

L'andamento dei derivati a stelle e strisce riflette il nervosismo che gia' vede protagoniste le borse europee, colpite da forti vendite. Le piazze finanziare sono alle prese con le dichiarazioni allarmanti della cancelliera tedesca Angela Merkel di questa mattina: "l'euro e' in grave pericolo" e cosi' anche l'Europa. Motivo per cui la valuta europea ieri ha rotto al ribasso quota $1.22.

A tutto cio' si aggiunge l'annuncio arrivato ieri sera, e che Wall Street aveva preso male, di un divieto alle vendite allo scoperto su 10 azioni di banche e assicurazioni (tra cui Allianz, Deutsche Bank e Munich Re) e relativi cds. Lo stop, attivo da ieri a mezzanotte, varra' fino al prossimo 31 marzo.

Al mercato non e' piaciuta l'unilateralita' della decisione. Sono in molti a credere che Berlino, alle prese con la lotta alla speculazione, dovrebbe coordinarsi con gli altri paesi membri dell'Ue in questo caso non interpellati. E poi c'e' chi non esclude che una simile mossa sia sintomatica di possibili difficolta' tra gli istituti di credito tedeschi.

Negli States, sul fronte macro si guardera' ora alle scorte di petrolio, rispettivamente, attese alle 16:30 ora italiana. Nel frattempo, si segnala il crollo del 27.1% delle richieste di acquisto immobiliare che si portano cosi' ai minimi del maggio 1997. Pesa la fine degli incentivi fiscali governativi per l'acquisto di una casa.

Per quanto riguarda le trimestrali, Target batte le attese con profitti in crescita del 29%. Occhi anche a Hewlett-Packard che ieri sera ha rilasciato conti definiti dagli analisti "solidi". Deere, nel frattempo, ha battuto le stime di 49 cents, mentre i ricavi hanno deluso. La societa' di macchine agricole ha pero' emesso una guidance sopra il consensus.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio tornano a flettere. I futures con consegna giugno segnano un calo di $0.18 attestandosi a quota $69.23 al barile (-0.26%). Sul valutario la moneta unica si attesta a $1.2294 (+0.75%). Prese di beneficio per l'oro che cede $6.20 in area $1208.40 (-0.5%). Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova al 3.3830% dal 3.3760% di ieri.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 cede 2.30 punti (-0.21%) a 1116.40.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna una flessione di 3.75 punti (-0.2%) a quota 1884.25.

Il contratto sull'indice Dow Jones scambia in calo di 19 punti (-0.18%) a 10471.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

WALL STREET: scende ancora, voci di un intervento di sostegno Bce

Pubblicato il 19 maggio 2010 | Ora 15:35 - WSI
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Partenza in calo per la borsa americana, che estende dunque le perdite accusate ieri dopo che la Germania ha colto di sopresa i mercati annunciando un blocco delle vendite allo scoperto di bond governativi e swap. Il Dow cede lo 0.35% a 10474.37 punti, il Nasdaq lo 0.13% a 2314.33, mentre l'S&P 500 lascia sul campo lo 0.29% a quota 1117.53.

Nonostante i listini continuino a viaggiare sotto la parita', l'andamento del mercato Usa ha tuttavia registrato un miglioramento in sintonia con i guadagni dell'euro, che sta tentando di riscattarsi dopo le ultime batoste subite nei confronti del dollaro. Al momento la moneta unica scambia in rialzo dello 0.3% contro la controparte americana.

Il motivo e' semplice: nelle sale operative sono iniziate a circolare voci secondo cui la Bce fara' a breve un annuncio. Lo ha riferito a Bloomberg David Lutz, managing director dell'azionario per Stifel Nicolaus. "Ritengo che sara' piu' una questione fiscale legata al debito sovrano, piuttosto che un affare riguardante i tassi di interesse".

Nel frattempo i prezzi al consumo sono calati dello 0.1% in aprile su base mensile, ma il dato rappresenta in un qualche modo una sorpresa, considerando che gli analisti scommettevano su un incremento dello 0.1%, dopo il progresso analogo riscontrato il mese precedente.

Esclusa la componente di energia e alimentari i prezzi sono rimasti invariati per il secondo mese consecutivo, mentre era previsto un incremento dello 0.1%. La reazione immediata alla pubblicazione di tali data e' stata tiepida.

L'andamento dei derivati a stelle e strisce riflette il nervosismo che gia' vede protagoniste le borse europee, colpite da forti vendite. Le piazze finanziare sono alle prese con le dichiarazioni allarmanti della cancelliera tedesca Angela Merkel di questa mattina: "l'euro e' in grave pericolo" e cosi' anche l'Europa. Motivo per cui la valuta europea ieri ha rotto al ribasso quota $1.22.

A tutto cio' si aggiunge l'annuncio arrivato ieri sera, e che Wall Street aveva preso male, di un divieto alle vendite allo scoperto su 10 azioni di banche e assicurazioni (tra cui Allianz, Deutsche Bank e Munich Re) e relativi cds. Lo stop, attivo da ieri a mezzanotte, varra' fino al prossimo 31 marzo.

Al mercato non e' piaciuta l'unilateralita' della decisione. Sono in molti a credere che Berlino, alle prese con la lotta alla speculazione, dovrebbe coordinarsi con gli altri paesi membri dell'Ue in questo caso non interpellati. E poi c'e' chi non esclude che una simile mossa sia sintomatica di possibili difficolta' tra gli istituti di credito tedeschi.

Negli States, sul fronte macro si guardera' ora alle scorte di petrolio e alle minute dell'ultima riunione della Fed, rispettivamente, attese alle 16:30 e alle 20 ora italiana. Nel frattempo, si segnala il crollo del 27.1% delle richieste di acquisto immobiliare che si portano cosi' ai minimi del maggio 1997. Pesa la fine degli incentivi fiscali governativi per l'acquisto di una casa.

Per quanto riguarda le trimestrali, Target batte le attese con profitti in crescita del 29%. Occhi anche a Hewlett-Packard che ieri sera ha rilasciato conti definiti dagli analisti "solidi". Deere, nel frattempo, ha battuto le stime di 49 cents, mentre i ricavi hanno deluso. La societa' di macchine agricole ha pero' emesso una guidance sopra il consensus.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio tornano a flettere, scivolando sui minimi di otto mesi. I futures con consegna giugno segnano un calo di $0.23 attestandosi a quota $69.18 al barile (-0.33%). Sul valutario la moneta unica si attesta a $1.2296 (+0.77%). Prese di beneficio per l'oro che cede $4.80 in area $1209.80 (-0.4%). Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova al 3.3840% dal 3.3760% di ieri.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

WALL STREET: si risolleva dai minimi

Pubblicato il 19 maggio 2010 | Ora 22:01 - WSI
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Sembravano esser durati poco gli effetti vagamente calmieranti prima di voci di uscita dalla Ue della Grecia (con immediara ripresa dell'euro e contemporanea smentita di Atene) e poi del rialzo delle stime della Fed sulla crescita dell'economia americana per l'anno in corso. Ma con un colpo di reni negli ultimi 20 minuti delle contrattazioni Wall Street ha recuperato parte delle perdite della giornata.

La seduta si chiude comunque in territorio negativo ma lontana dai minimi intraday toccati alle 12 ora locale. Il Dow lascia sul terreno lo 0.6% a 10444 (-67 punti), il Nasdaq perde lo 0.8% a 2298 (-19 punti) mentre l'S&P 500 cede lo 0.5% a 1115 (-5.8 punti).

Stabile l'andamento del settore dei consumi discrezionali (-0.1%), giu' dell'1.3% il comparto industriale, leggero incremento per i finanziari (+0.2%), calo dello 0.7% per i tecnologici, -0.94% per le utilities mentre il settore salute ha ceduto lo 0.24%.

La giornata era iniziata all'insegna di un nervosismo che ha appesantito i listini europei dopo le dichiarazioni allarmanti della cancelliera tedesca Angela Merkel di questa mattina: "l'euro e' in grave pericolo" e cosi' anche l'Europa. Motivo per cui la valuta europea ha rotto al ribasso quota $1.22 per poi risollevarsi.

A questo si e' aggiunto l'annuncio arrivato ieri sera, e che Wall Street aveva preso male, di un divieto alle vendite allo scoperto su 10 azioni di banche e assicurazioni (tra cui Allianz, Deutsche Bank e Munich Re) e relativi cds. Lo stop, attivo da ieri a mezzanotte, varra' fino al prossimo 31 marzo. Agli analisti non e' piaciuta l'unilateralita' della decisione.

L'intonazione del mercato e' migliorata con la pubblicazione delle Minute del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed che nella riunione dello scorso 28 aprile decise di lasciare ai minimi del dicembre 2008 i tassi di interesse. Gli operatori hanno brindato al rialzo delle stime di crescita dell'economia americana per fine anno. Sembra esser stato ignorato il passaggio del verbale in cui alcuni partecipanti hanno avvertito di un possibile rallentamento della congiuntura negli States se la situazione in Grecia dovesse contagiare altri paesi periferici d'Europa.

A questo proposito e' intervenuto, in un intervista alla Cnbc, il segretario al Tesoro Usa Geithner: la crisi di Atene non e' paragonabile a quella Usa. Fiducia sulle capacita' di gestire la situazione da parte dell'Eurozona, che deve pero' attuare piano di aiuti e riforme annunciati. Un riferimento anche al provvedimento adottato a sorpresa da Berlino sulle vendite allo scoperto: storicamente una simile mossa non si e' rivelata positiva.

Il Senato, mentre la borsa chiudeva, era alle prese con il voto per la chiusura del dibattito sugli emendamenti alla riforma finanziaria. Il voto finale potrebbe pero' arrivare non prima di venerdi'. Il tutto all'indomani della proposta della SEC di nuove norme sulle contrattazioni di titoli singoli, per prevenire che un'azione sia spinta al ribasso fino a valere un misero penny, come accaduto nel caos di quell'ormai tristemente noto giovedi' 6 maggio.

Nel frattempo i prezzi al consumo sono calati dello 0.1% in aprile su base mensile, ma il dato rappresenta in un qualche modo una sorpresa, considerando che gli analisti scommettevano su un incremento dello 0.1%, dopo il progresso analogo riscontrato il mese precedente. Esclusa la componente di energia e alimentari i prezzi sono rimasti invariati per il secondo mese consecutivo, mentre era previsto un incremento dello 0.1%. La reazione immediata alla pubblicazione di tali data e' stata tiepida.

Dal settore immobiliare, si segnala il crollo del 27.1% delle richieste di acquisto immobiliare che si portano cosi' ai minimi del maggio 1997. Pesa la fine degli incentivi fiscali governativi per l'acquisto di una casa. Nuovo record per i pignoramenti.

Per quanto riguarda le trimestrali, Target batte le attese con profitti in crescita del 29%. Il titolo chiude pero' in calo dello 0.3%. Rialzo dello 0.45% per Hewlett-Packard che ieri sera ha rilasciato conti definiti dagli analisti "solidi". Balzo del 3% per Deere, che ha battuto le stime di 49 cents, mentre i ricavi hanno deluso. La societa' di macchine agricole ha pero' emesso una guidance sopra il consensus.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio tornano a flettere. I futures con consegna giugno segnano un calo di $0.46 attestandosi a quota $69.87 al barile (+0.66%). Sul valutario la moneta unica si attesta a $1.2208 (+0.05%). Prese di beneficio per l'oro che cede $21.70 in area $1.192.60 (-1.79%). Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova al 3.3590% dal 3.376% di ieri.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

 

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