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Cina, un'altra conferma: tutte le bolle prima o
poi si sgonfiano
Pubblicato il 19 maggio 2010 01:29 PECHINO
Fonte: WSI
Negli ultimi mesi l'indice della Borsa cinese in poche
occasioni ha accusato cali cosi' pesanti come quelli
subiti praticamente ogni volta in cui sono riemersi
timori riguardanti il mercato immobiliare.
Se l'immobiliare e gli orsi del mercato cinese
potrebbero sembrare due elementi distanti anni luce, e'
indiscutibile che i ribassi visti in questi giorni sono
stati i peggiori sinora, come mostra il grafico
pubblicato dal quotidiano nazionale China Daily.
Il paniere della Borsa cinese ha chiaramente iniziato ad
indebolirsi da quando il governo ha deciso di imporre
misure sempre piu' restrittive nel mercato del mattone,
per scongiurare la formazione di una bolla e mentre sono
iniziate a circolare notizie circa un rallentamento
delle operazioni immobiliari.
L'ultima cattiva notizia per il mercato del real estate
cinese e dunque anche per l'azionario del Dragone e'
stata la contrazione del 35% anno su anno e del 14% mese
su mese delle operazioni nella provincia di Guangzhou in
aprile.
Euro: Apre Ai Minimi Da 4 Anni Sotto Quota 1,22
Dollari
mercoledì, 19 maggio 2010 - 8:29
(AGI) - Roma, 19 mag. - L'euro apre ai minimi da 4 anni
sotto quota 1,22 dollari, dopo la decisione della
Germania di vietare la vendita allo scoperto a breve su
alcune attivita' finanziarie rischiose. La moneta
europea passa di mano a 1,2188 dollari, dopo aver
toccato un minimo di 1,2146 dollari.
La Borsa di Tokyo chiude in ribasso
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in calo. Il Nikkei ha
perso lo 0,5% a 10.186,84 punti e il Topix lo 0,4% a
910,64 punti. La Germania ha annunciato che vieterà il
cosiddetto "naked short selling" su alcuni titoli
azionari e sulle obbligazioni dei paesi delle zona euro.
La notizia ha fatto riaumentare l'incertezza sui mercati
finanziari. Nel settore del brokeraggio Nomura
(JP3762600009) ha perso l'1,2% e Daiwa Securities
(JP3502200003) lo 0,5%.
Tra gli esportatori Toyota (JP3633400001) ha chiuso in
ribasso dello 0,6%, Honda (JP3854600008) dello 0,8%,
Canon (JP3242800005) dell'1,1% e Panasonic
(JP3866800000) dello 0,5% Lo yen si è apprezzato oggi
sia rispetto all'euro che al dollaro.
Tra i minerari Sumitomo Metal Mining (JP3402600005) ha
perso lo 0,5% e Mitsubishi Materials (JP3903000002) lo
0,4%. Il prezzo del rame ha perso ieri a New York il
3,4%.
Nel settore petrolifero Inpex (JP3294430008) ha
guadagnato il 2,6% nonostante il nuovo calo del prezzo
del petrolio.
Redazione Borsainside 08:30
Spagna: Nel 1* Trimestre
Pil +0,1%, Su Base Annua -1,3%
mercoledì, 19 maggio 2010 09:03 MADRID
(ASCA) - Roma, 19 mag - L'economia spagnola nel primo
trimestre registra una modesta crescita dello 0,1% sul
precedente trimestre. Su base tendenziale il pil accusa
una contrazione dell'1,3%.
Nuovo avvertimento di
Nouriel Roubini all'Europa intera
Pubblicato il 19 maggio 2010 | Ora 09:04
Fonte: TELEBORSA
L'economista Nouriel Roubini, docente della New York
University, tra i pochi a prevedere con largo anticipo
la crisi e la recessione che hanno colpito il mondo nel
2008, è stato premiato a Milano come uomo dell'anno
dall'Associazione Amici del Museo d'Arte di Tel Aviv.
Nell'intervista pubblicata dal quotidiano finanziario MF
Roubini spiega che il rischio che la caduta dell'euro
continui dipende soprattutto da come i Paesi europei
saranno capaci di attuare l'austerità fiscale, così come
le riforme strutturali per riportare la competitività e
la crescita economica e stabilizzare la situazione
fiscale.
Il futuro valore dell'euro dipenderà soprattutto dalle
azioni politiche dei singoli Stati membri.
Roubini ha poi aggiunto che il piano da 750 mld
mitigherà di certo la crisi finanziaria nel breve
termine, ma il mercato è ancora debole e nervoso in
quanto è consapevole dei problemi fondamentali.
Se non ci saranno le giuste riforme, il taglio delle
spese e gli aumenti delle tasse aggraveranno la
congiuntura negativa e le pressioni deflazionistiche in
Eurolandia.
Intanto in mattinata l'euro rimane debole rispetto al
dollaro. La moneta di eurolandia buca infatti al ribasso
la soglia degli 1,22 dollari nelle contrattazioni
odierne, appesantita dalla reintroduzione da parte della
Germania del divieto di vendite allo scoperto di azioni
e obbligazioni.
Tale decisione sembra essere stata la conferma del
pessimo stato di salute del settore finanziario. Il
cross eur/usd sta trattando a 1,2174, su livelli che non
si vedevano ormai da aprile 2006.
Tra le statistiche rilevanti in agenda oggi ci sono la
produzione settore costruzioni marzo della zona euro e
negli Stati Uniti i prezzi al consumo di aprile e le
scorte di petrolio settimanali. Cresce l'attesa per la
pubblicazione in serata delle minute dell'ultimo
incontro di politica monetaria della Fed.
Crisi: Merkel, l'Euro e'
In Pericolo. Europa Rischia Di Fallire
mercoledì, 19 maggio 2010 - 9:40
(ASCA-MktNews) - Berlino, 19 mag - ''L'euro e' in
pericolo e se fallisce sara' un fallimento anche per
l'Europa''. Il cancelliere tedesco Angela Merkel non
nasconde i pericoli sulle conseguenza della crisi
finanziaria che ha investito l'area euro e davanti al
Bundestag il cancelliere, nell'intervento in vista del
voto previsto venerdi' sul provvedimento per il piano
europeo da 750 miliardi di euro, sottolinea la
necessita' di ''una nuova cultura europea della
stabilita'''.
La Sec sforna ricetta
contro forti oscillazioni mercati
Pubblicato il 19 maggio 2010 | Ora 10:31
Fonte: WSI
La Securities and Exchange Commission (SEC), organo di
regolamentazione dei mercati americani, in concerto con
le maggiori autorità di mercato d'oltreoceano, ha
proposto un meccanismo unitario di sospensione delle
trattazioni, se un titolo o un indice dovesse subire una
variazione di oltre il 10% nell'arco di cinque minuti.
La decisione è stata presa in considerazione di quanto
accaduto lo scorso 6 maggio, quando il Dow Jones era
crollato di circa 1.000 punti nel giro di pochi minuti.
Si tratterebbe di un meccanismo di emergenza che
porterebbe alla sospensione temporanea delle trattazioni
e consentirebbe di contenere le incontrollabili
oscillazioni del mercato.
Sentiment mercati in
crisi, forte balzo dei Cds
Pubblicato il 19 maggio 2010 10:54 BRUXELLES
Fonte: WSI
CDS (Credit-default swaps) in forte rialzo dopo la
decisione delle autorita' tedesche di vietare le vendite
allo scoperto sui titoli delle dieci principali
istituzioni finanziarie tedesche, a partire dalla
mezzanotte di martedì.
Il divieto riguarderà anche i bond governativi in euro e
i credit default swap loro legati.
Stando a quanto riporta Bloomberg, l'indice Markit
iTraxx Crossover - che rappresenta gli swaps su 50
società europee - balza così di 37 punti base a quota
569.
Il rialzo dell'indice si verifica di norma in
concomitanza con il deterioramento della fiducia degli
investitori.
Eurozona: a Marzo Settore
Costruzioni +7,6%. Su Anno -5,2%
mercoledì, 19 maggio 2010 11:39 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 19 mag - Nel mese di marzo segnali di
ripresa per il settore delle costruzioni dell'Eurozona.
La produzione e' aumentata del 7,6% su base mensile, se
base annuale resta una flessione del 5,2%. Eurostat ha
poi rivisto al ribasso il dato di febbraio da -3,3% a
-7,2%. Complessivamente nel primo trimestre il settore
ha registrato una contrazione congiunturale del 4,1%.
Borse Asia-Pacifico
negative, Shanghai -0,3%, Hong Kong -1,8%
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico
hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,3% a 2.587,81 punti.
Il nuovo aumento dei timori legati alla crisi del debito
sovrano in Europa ha pesato anche sul mercato azionario
cinese. Nel settore del trasporto marittimo China
Shipping Development (CNE000001BD6) ha perso l'1,5% e
China Cosco Holdings (CNE1000002J7) l'1,7%. Secondo un
ricercatore del Ministero del Commercio citato dallo
"Shanghai Securities News" le esportazioni della Cina
verso l'Europa potrebbero calare a maggio, giugno e
nell'intero terzo trimestre del 6-7%.
Tra i titoli delle imprese immobiliari China Vanke
(CN0008879206) ha chiuso in ribasso dell'1,1% e Poly
Real Estate (CN000A0KE8T0) dell'1,8%. Goldman Sachs ha
tagliato le sue stime sugli utili del settore
immobiliare cinese per gli anni 2010 - 2012.
Il calo dei prezzi dei metalli ha penalizzato i
minerari. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8)
ha perso lo 0,7%, Jiangxi Copper (CN0009070615) l'1,2% e
Tongling Nonferrous Metals (CNE000000529) l'1,1%.
I titoli delle linee aeree hanno beneficiato del declino
del prezzo del petrolio. Air China (CNE1000001S0) ha
guadagnato l'1,8% e China Eastern Airlines
(CN0009051771) il 3,1%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha perso l'1,8% a 19.578,98
punti. La Germania ha annunciato che vieterà il
cosiddetto "naked short selling" su alcuni titoli
azionari e sulle obbligazioni dei paesi delle zona euro.
La notizia ha fatto riaumentare l'incertezza sui mercati
finanziari, l'euro ha aggiornato i suoi minimi degli
ultimi quattro anni. Tra i bancari HSBC (GB0005405286)
ha chiuso in calo dell'1,7%, Bank of East Asia
(HK0023000190) dello 0,6%, BOC Hong Kong (HK2388011192)
dell'1,1% e Bank of China (CN000A0J3PX9) dell'1,3%.
Esprit (BMG3122U1457) ha perso il 5%. La catena
d'abbigliamento casual genera l'85% del suo giro
d'affari in Europa. Tra i petroliferi PetroChina
(CN0009365379) ha perso il 2,5%, Sinopec (CN0005789556)
il 2,2% e CNOOC (HK0883013259) il 4,3%. Il prezzo del
petrolio ha chiuso ieri a New York al di sotto di $70.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha perso l'1,9%, lo Straits Times a Singapore il
2,5%, il Taiex a Taipei lo 0,3% e il Kospi a Seul lo
0,8%.
Redazione Borsainside 12:13
Bce: Weber, Riforme Sono
Necessarie Per Assicurare Solidita' Euro
mercoledì, 19 maggio 2010 - 12:23
(ASCA-MarketNews) - Francoforte, 19 mag - Rinforzare le
regole del Patto di Stabilite' e di Crescita che e' alla
base dell'Unione Europea e dell'Unione monetaria ed
imporre sanzione automatiche in caso di violazione delle
regole da parte dei paesi membri. Cos', Axel Weber,
presidente della Bundesbank e membro del consiglio dei
governatori della Banca Centrale Europea, in una nota
consegnata ai parlamentari tedeschi. Per Weber, ''i
rischi sulla sostenibilita' delle finanze pubbliche dei
paesi dell'Eurozona rendono indispensabili regole piu'
severe per i bilanci pubblici''. Cosi' il numero uno
della Bundesbank torna a chiedere riforme per assicurare
la solidita' a lungo termine della moneta unica europea.
Rehn: prevenire prima
escalation a crisi
mercoledì, 19 maggio 2010 - 12:29
(ANSA) - STRASBURGO, 19 MAG - E' necessario 'prevenire e
affrontare i problemi prima che ci sia una escalation
verso una crisi'. E' quanto ha affermato Olli Rehn.
Cosi' il commissario Ue ha spiegato all'Europarlamento
le regioni del pacchetto di misure messo a punto dai
ministri dell'Economia Ue per proteggere la zona euro.
Prevista - ha aggiunto - anche la valutazione delle
leggi finanziarie prima della loro presentazione in
Parlamento per fare si' che 'gli Stati rispettino le
regole che essi stessi si sono dati'.
Come la Francia potrebbe
uscire dall’euro
mercoledì, 19 maggio 2010 12:30 PARIGI - MIAECONOMIA
La caduta verticale dei mercati nella seduta di venerdi’
e’ stata alimentata anche da una indiscrezione che
voleva il presidente francese Sarkozy minacciare la
Cancelliera tedesca Merkel di uscita della Francia
dall’Unione Europea se la Germania non avesse approvato
il piano di aiuti per la Grecia. Gia’ nelle scorse
settimane si era paventata la possibilita’ che la Grecia
potesse abbandonare l’euro e uscire dall’Eurogruppo. In
realta’ il trattato di Maastricht non lo prevede, mentre
il Trattato di Lisbona dell’Unione Europea, entrato in
vigore il 1° dicembre 2009, afferma, in modo espresso,
il diritto di ogni Stato di uscire dalla Ue (articolo
50). Ne consegue che l'unica strada possibile, per la
Francia o la Grecia o di qualsiasi altro stato membro,
per uscire dall’Eurozona e’ quella di uscire del tutto
dall'Unione Europea. Un'ipotesi del tutto teorica ma
tecnicamente possibile.
L’uscita dalla Unione Europea richiede alcuni passaggi.
Il primo e’ quello di comunicare al Consiglio degli
stati membri la decisione di volere lasciare l’Ue. Ne
segue una discussione negoziale tra Unione Europea e
stato membro al fine di trovare un accordo che
stabilisca la procedura dell’abbandono. Tale accordo una
volta votato a maggioranza dal Consiglio, passa
all’approvazione dell'Europarlamento. Se a chiedere
l’uscita dall’Ue fosse un Paese dell’euro l’abbandono
dell’Unione Europea porterebbe in automatico
all’abbandono anche dell’Eurozona. Se poi
successivamente il Paese volesse rientrare nell’Unione o
nell’Eurozona, dovrebbe, in linea sempre teorica,
sottoporsi nuovamente alle ordinarie procedure di
adesione.
La violazione dei parametri di Maastricht, il cui
rispetto e’ obbligatorio per entrare a far parte del
club dell’euro, non prevede la possibilita’
dell’espulsione dalla moneta unica, ma solo
l'applicazione di sanzioni a seguito delle violazioni.
Il Consiglio Ue, su indicazione della Commissione,
verifica il disavanzo eccessivo e trasmette la
raccomandazioni allo stato membro. La mancanza di
interventi nella direzione di una correzione del
disavanzo del Paese sotto analisi, porta il Consiglio ad
una ulteriore raccomandazione di intervento entro un
termine stabilito, trascorso il quale segue
l’applicazioni di sanzioni.
Ecco il "trio infernale"
che sta affossando le borse
WSI - Pubblicato il 19 maggio 2010 12:44 BERLINO
La definizione e' dell'autorevole quotidiano tedesco
Süddeutschen Zeitung, che parla di "Attacke des Trio
infernale". Rainer Brüderle, Wolfgang Schäuble e Angela
Merkel "vogliono stabilizzare l'euro". Ma decisioni
politiche univoche cosi' importanti riguardanti i
mercati finanziari (regole anti-short) dovrebbero essre
concordate a Bruxelles.
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Giappone -
Edizione Tokyo |
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Cina -
Edizione Pechino |
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India -
Edizione New Delhi |
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La riforma Obama minaccia
il settore delle carte di credito
BlueTG.it - mercoledì, 19 maggio 2010 12:46 NEW YORK
Il settore delle carte di credito sta fronteggiando il
rischio di un’esplosione “che rivaleggia con quella del
vulcano islandese” second quanto dichiarato dal
direttore finanziario del gruppo statunitense Discover
Financial Services, Roy Guthrie.
La minaccia secondo Guthrie verrebbe non solo dallo
stato dell’economia, quanto dal rischio che la riforma
finanziaria che l’amministrazione Obama sta spingendo
perché venga approvata quanto prima dal Senato possa
introdurre norme più severe come un tetto agli interessi
passivi applicabili alle carte.
Tra i più colpiti da una simile misura vi sarebbero
oltre ai grandi emittenti come American Express e la
stessa Discover anche istituti come Bank of America,
Wells Fargo e Jp Morgan Chase secondo quanto scrive
Bloomberg Businessweek.
Merkel in pressing
(solitario?) sull'Ue, e non è ancora finita
19 MAGGIO 2010 BERLINO - dal corrispondenteBeda Romano -
Il Sole 24 Ore
FRANCOFORTE – Le prossime settimane saranno cruciali nel
definire il futuro dell'Unione Europea. I partner devono
discutere sia di una riforma del patto di stabilità e di
crescita perché abbia più mordente e sia più efficace,
sia di modifiche al sistema finanziario che permettano
di meglio regolamentare i mercati. In questo contesto la
Germania vuole che le sue priorità diventino quelle
dell'intero continente.
Ecco quindi che da un lato decide unilateralmente di
introdurre dall'oggi al domani un divieto alle vendite
allo scoperto, sorprendendo non poco i partner europei
che non si aspettavano una scelta di questo tipo, a
poche ore da una riunione dell'Ecofin durante la quale
l'argomento non era stato toccato. «Mi sembra che si
dovrebbe almeno chiedere l'opinione dei propri partner»,
ha commentato seccato il ministro delle Finanze francese
Christine Lagarde.
Dall'altro, il governo federale non manca l'occasione
per ricordare che nel 2009 la Germania ha inserito nella
propria costituzione nuove norme per limitare il deficit
e ridurre l'indebitamento. Oggi in Parlamento a Berlino
il cancelliere Angela Merkel ha spiegato di volere «che
l'Europa si impegni ad adottare una nuova cultura della
stabilità». E ha aggiunto: «La nostra cultura della
stabilità ha fatto le sue prove».
Tra Berlino e Francoforte circola un piano in una decina
di punti che la Germania dovrebbe presentare a Bruxelles
con l'obiettivo di rafforzare il patto di stabilità e di
crescita. Il piano impone stretto controllo reciproco e
prevede un eventuale iter di "insolvenza ordinata". Ai
paesi che non riuscissero a tenere sotto controllo i
propri conti pubblici verrebbero congelati i fondi
strutturali. Gli stati potrebbero essere privati del
diritto di voto nei consessi europei.
In un momento di grandi cambiamenti, la Germania vuole
che le sue regole diventino le regole dell'Unione.
Certo, dietro alla decisione di introdurre
unilateralmente il divieto delle vendite allo scoperto
così come dietro all'insistenza per una nuova cultura
della stabilità si nasconde il desiderio di rassicurare
i tedeschi preoccupati per un euro debole in preda a
mercati ritenuti strapotenti. Ma anche il tentativo di
influenzare l'Europa che verrà, a costo di irritare i
propri partner.
Crisi: Francia Non Segue
Berlino Su Stop Vendite Scoperto
mercoledì, 19 maggio 2010 12:53 PARIGI
(AGI) - Parigi, 19 mag. - La Francia non intende vietare
le vendite allo scoperto a breve e non segue la Germania
su questo terreno. Il ministro delle Finanze francese,
Christine Lagarde fa sapere che Parigi non prendera' una
simile misura. "Mi sembra - dice il ministro - che
quanto meno si sarebbe dovuto tener conto dei consigli
degli altri paesi preoccupati da questa misura". "Per
questo aggiunge - noi non la consideriamo, non
intendiamo seguire questa misura".
Borsa: Merkel Verso Un
Clamoroso Buco Nell'Acqua. Critiche Da Ue
mercoledì, 19 maggio 2010 13:38 BERLINO
(ASCA) - Roma, 19 mag - La decisione della Germania di
vietare le vendite allo scoperto sui titoli di stato
dell'Eurozona, sui Cds e su alcuni titoli azionari
tedeschi fa sorridere i traders. Per gli operatori, la
cancelleria tedesca Angela Merkel si avvia verso un
clamoroso ''buco nell'acqua''. Bond, Cds e azioni si
possono vendere tranquillamente allo scoperto nonostante
il divieto tedesco, si puo' fare da tutti gli altri
paesi europei ed extraeuropei, basta un computer. E'
come se l'Italia vietasse il sorvolo del proprio spazio
aereo al traffico civile internazionale: si passerebbe
da un'altra parte. Gli operatori classificano come
demagogici i provvedimenti di Berlino. Dati in pasto ad
una opinione pubblica interna sempre piu' critica verso
l'operato di una coalizione governativa che, dieci
giorni fa, ha perso la maggioranza al Bundesrat (Camera
Alta). L'acuto della Merkel ha suscitato reazioni
''diplomaticamente' indispettite: dal ministro della
finanze francesi, Christine Lagarde, che ha criticato
l'incedere unilaterale di Berlino. Stessa musica dal
commissario Ue al Mercato interno, Michel Barnier,
''misure come queste sarebbero piu' efficaci se fossero
coordinate a livello Ue''. L'unica buona parola giunta
dalla cancelleria e' stata per la moneta unica: ''e' in
pericolo'', ha detto. Cosi' l'euro e' tornato sotto
quota 1,22, un livello molto competitivo per l'export
tedesco.
Giappone: Fmi, Necessario
Ridurre Debito Pubblico Nel Prossimo Anno
mercoledì, 19 maggio 2010 - 13:51
(ASCA-AFP) - Tokyo, 19 mag - Il Giappone deve iniziare a
ridurre il forte debito pubblico dal prossimo anno. Lo
afferma il Fondo monetario internazionale,
preannunciando che la situazione fiscale del paese sara'
sempre piu' tenuta sotto controllo. ''Pensiamo - ha
detto il consigliere del Fondo, James Gordon, dopo un
incontro con rappresentanti del governo e del mondo
economico giapponese - che aggiustamenti fiscali
dovranno essere presi a partire dal 2011''. ''Ora che la
ripresa e' iniziata - ha aggiunto Gordon -, e' il tempo
di iniziare a intraprendere un'azione di aggiustamento
fiscale che aumentera' la fiducia tra gli inevstitori e
i risparmiatori''. Il forte debito pubblico giapponese,
che il prossimo anno e' atteso arrivare al 200% del Pil,
e' la causa di pacchetti di stimoli all'economia messi
in campo negli anni '90 durante la ''decade perduta''.
Borsa: Barclays, Divieti
Tedeschi Fatti Per Compiacere Opinione Pubblica
mercoledì, 19 maggio 2010 - 14:05
(ASCA) - Roma, 19 mag - La decisione della Germania di
vietare, da oggi al 31 marzo 2011, le vendite allo
scoperto dei titoli di stato dei paesi dell'Eurozona,
dei Cds senza sottostante in titoli di stato e di 10
blue chip azionarie, non convince gli economisti delle
Barclays (Londra: BARC.L - notizie) . La misura e'
limitata al mercato domestico tedesco e non coordinata
con gli altri paesi dell'Eurozona. Nei fatti quello che
non si puo' vendere in Germania, lo si vendera' dagli
altri paesi europei. Si tratta di un provvedimento,
''che riflette il desiderio di compiacere l'opinione
pubblica tedesca quando e' entrato nel vivo il dibattito
parlametare sulla correzione dei conti pubblici'',
scrivono Julian Callow e Thorsten Polleit economisti di
Barclays Capital.
Grecia: Nel 1* Trim
Debito Pubblico Sale a 310 Mld Di Euro
mercoledì, 19 maggio 2010 - 15:13
(ASCA) - Roma, 19 mag - Nel primo trimestre il debito
pubblico della Grecia ha raggiuntio 310,3 miliardi di
euro rispetto ai 298,5 miliardi della fine del 2009. Lo
ha reso noto il ministero delle finanze. La Grecia
beneficia di un piano pluriennale di prestiti
Fmi-Eurozona pari a 110 miliardi di euro.
Usa: Ad Aprile Inflazione -0,1%, Su Anno +0,9%. Sotto
Attese
mercoledì, 19 maggio 2010 15:13 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 19 mag - Nel mese di aprile cala
l'inflazione negli Usa. I prezzi al consumo hanno
registrato una contrazione mensile pari a -0,1%, mentre
le previsioni degli economisti prevedevano un variazione
nulla. Su base annuale, il tasso tendenziale e' pari a
+0,9%. Variazione nulla anche per inflazinone ''core''
su base annuale.
Thailandia, i dimostranti
mettono a fuoco la borsa di Bangkok. Paralizzato il
sistema bancario
Pubblicato il 19 maggio 2010 15:35 BANGKOK
Fonte: WSI
In Thailandia, i dimostranti delle "camicie rosse", gli
anti-governativi iper-nazionalisti (nonostante il
colore) hanno attaccato e messo a fuoco la sede della
borsa azionaria di Bangkok. Si fa sempre piu' grave la
situazione nel paese del sud-est asiatico. Le
conseguenze non solo politiche ma soprattutto economiche
per la destabilizzazione rischiano di farsi sentire in
tutta la zona (Vietnam, Cambogia Singapore, Honk Kong).
In fiamme negozi e centri commerciali, tutte le banche
soo state chiuse, il sistema bancario/finaanziario e'
paralizzato.
L'esercito thailandese ha attaccato in forze il presidio
dei manifestanti anti-governativi nel centro di Bangkok,
arrestando i principali leader delle proteste e facendo
sgomberare le centinaia di dimostranti che si trovavano
all'interno. Truppe e blindati dell'esercito hanno
circondato all'alba il presidio fortificato delle
"camicie rosse", come si sono chiamati i sostenitori
dell'ex premier Thaksin Shinawatra (deposto da un colpo
di stato nel 2006) che da tempo chiedono le dimissioni
del governo del premier Abhisit Vejjajiva e che da oltre
un mese occupavano una vasta zona nel centro della
capitale.
I blindati dell'esercito hanno sfondato le
fortificazioni erette dai dimostranti con pannelli di
bambù, copertoni intrisi di carburante e filo spinato.
Dalla parte delle camicie rosse qualcuno ha sparato.
I leader delle camicie rosse dopo le 13 (le 8 in Italia)
sono saliti sul palco del presidio e hanno annunciato
che si arrendevano alla polizia. Quattro di loro sono
stati portati via dalle forze di sicurezza. L'esercito
non ha occupato tutto il presidio (vasto tre km
quadrati), ma ha fatto evacuare tutti i suoi occupanti.
La notizia del blitz ha provocato le reazioni furiose
dei sostenitori di Thaksin. Sono stati invasi e dati
alle fiamme due municipi nel nordest (roccaforte dei
rossi), Udon Thani e Khon Keon. A Bangkok è stato
appiccato il fuoco alla Borsa, a negozi, magazzini e un
cinema dentro il presidio sgomberato e nelle vicinanze,
ma anche nel nord della capitale. Da stasera a Bangkok è
in vigore il coprifuoco.
Le autorità thailandesi hanno esteso il coprifuoco
decretato a Bangkok a 21 province del Paese. Bangkok
sarà sotto coprifuoco dalle 20 di stasera (le 15 in
Italia) alle 6 di domattina.
La Corte criminale di Bangkok ha spiccato un mandato di
cattura per terrorismo nei confronti dell'ex premier
Thaksin Shinawatra ed altre nove persone. Lo rende noto
il quotidiano The Nation. La Corte ha accolto la
richiesta avanzata dal Dipartimento per le
investigazioni speciali (Dsi), aggiunge il quotidiano.
Il direttore del Dsi, Tharit Pengdit, ha precisato che
il mandato di arresto è stato spiccato anche nei
confronti di Adisorn Piengket, Wiphuthalaeng
Phattanaphumthai, Phayup Punket, Jeng Dokjik, Wichian
Khaokham, Aree Krainara, Suksek Poltua, Surachai
Thewarat e Rachata Wongyod, oltre a Thaksin (con il
contributo di Ansa).
Crisi:Spagna, aumento
tasse alti redditi
mercoledì, 19 maggio 2010 - 16:03
(ANSA) - MADRID, 19 MAG - Il premier Zapatero ha detto
di prevedere un aumento delle tasse per i redditi piu'
alti. Nessuna indicazione, pero', su tempi e modalita'.
Zapatero ha indicato che l'aumento 'si fara' al momento
ritenuto opportuno dal governo, in funzione del suo
programma di riduzione del deficit e di consolidamento
fiscale' del paese. 'La maggioranza dei cittadini
ritiene che lo sforzo debba essere piu' grande per chi
ha di piu'', ha detto il premier spagnolo.
Lipsky (Fmi):
euro/dollaro vicino a livellil di equilibrio
BlueTG.it - mercoledì, 19 maggio 2010 - 16:12
Secondo John Lipsky, numero due del Fondo monetario
internazionale (Fmi), l’attuale livello
dell’euro/dollaro è “vicino a quello che noi
consideriamo l’equilibrio dopo un lungo livello di
sopravvalutazione”, dato che il rapido e ampio
deprezzamento della valuta europea nei confronti di
dollaro e yen consentirà alle esportazioni del vecchio
continente di tornare a crescere.
Del resto, ricorda Lipsky in un’intervista rilasciata a
Tokyo, l’euro debuttò nel 2001 a 1,17 contro dollaro,
per poi perdere inizialmente terreno prima di
riprendersi. Dell’idea di Lispky sembrano anche altri
economisti, come Jim O’Neil, di Goldman Sachs, secondo
cui col movimento di questi giorni l’euro non ha fatto
altro che “erodere la sopravvalutazione” divenuta ormai
insostenibile.
Bce: Bini Smaghi, Nessuna
Intenzione Di Monetizzare Debito Pubblico
mercoledì, 19 maggio 2010 - 16:18
(ASCA) - Roma, 19 mag - La Bce non ha alcuna intenzione
di finanziare il debito pubblico dei paesi
dell'Eurozona. Lo spiega Lorenzo Bini Smaghi, membro del
comitato esecutivo della banca centrale europea, in una
intervista al Boersen- Zeitung. ''Non intendiamo
finanziare i governi. Vogliamo migliorare il
funzionamento dei mercati, come nel caso di quello del
debito pubblico'', spiega Bini Smaghi. La Bce ha deciso
di acquistare bond governativi e poi di sterilizzare con
operazioni di pronti contro termine la liquidita'
immessa nel sistema per comaprare i bond, evitando cosi'
le premesse per una monetizzazione del debito pubblico.
''Proprio lo scorso fine settimana, abbiamo visto che il
mercato dei titoli governativi era seriamente
compromesso e non consentiva la trasmissione degli
impulsi di politica monetaria'', spiega il banchiere.
''Finche' abbiamo il controllo della base monetaria, non
c'e' un pericolo per il livello dei prezzi'', ha
sottolineato Bini Smaghi.
Borsa: Bafin, Divieto
Vendite Scoperto Non Protegge Banche Tedesche
mercoledì, 19 maggio 2010 - 16:28
(ASCA-MarketNews) - Berlino, 19 mag - La Bafin,
l'authority che vigila sui mercati finanziari tedeschi,
difende la sua decisione di vietare, in Germania, le
vendite allo scoperto sui titoli di Stato dei paesi
dell'Eurozona, sui Cds e sui 10 grandi titoli azionari.
Finora nessun'altra authority dell'Eurozona e della Ue
ha seguito la Bafin. Nel mercato, alcuni traders hanno
interpretato il divieto di Berlino come uno strumento
per limitare le perdite della banche tedesche fortemente
esposte sui titoli del debito pubblico. ''Il sistema
bancario tedesco e' solvibile. Le misure sono state
prese solo per prevenire gli abusi, non per proteggere
le banche tedesche'', ha detto Jochen Sanio, presidente
della Bafin, nel corso della sua audizione al Bundestag.
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Edizione Parigi |
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Petrolio: Barile Scende
Sotto 68 Dollari. Minimo Dei 7 Mesi
mercoledì, 19 maggio 2010 17:08 CHICAGO
(ASCA) - Roma, 19 mag - Petrolio ancora in flessione. Al
Nymex, il contratto future del greggio Wti, scadenza
giugno, e' sceso fino a 67,90 dollari la barile, il
minimo dallo scorso 30 settembre.
Grecia: Rimborsati 8,4
Miliardi Di Titoli Di Stato (Fonti)
mercoledì, 19 maggio 2010 - 17:09
(ASCA-MarketNews) - Atene, 19 mag - Ieri la Grecia ha
incassato 14,5 miliardi di prestiti dagli altri partner
dell'Eurozona, oggi ne ha usati 8,4 per rimborsare i
titoli di Stato in scadenza. Con il prestito pluriennale
da 110 miliardi di euro da Eurozona e Fmi, Atene non ha
piu' bisogno di emettere nuovi titoli pubblici fino al
2012.
Grecia: addio all'Europa?
L'euro ci crede e risale
Pubblicato il 19 maggio 2010 17:45
Fonte: WSI
Un'altra giornata in territorio negativo per la borsa
americana, che estende le perdite accusate ieri dopo che
la Germania ha colto di sopresa i mercati annunciando un
blocco delle vendite allo scoperto di bond governativi e
swap. Oggi a pesare e' anche il balzo record dei
pignoramenti.
Il Dow cede circa 160 punti (-1.55%) a quota 10348,
mentre i listini si avvicinano al traguardo di meta'
seduta in pesante calo. Il Nasdaq cede l'1.97% in area
2271.71, mentre l'S&P 500 lascia sul campo l'1.74% a
1101.33 punti. A guidare i ribassi tra le blue chip sono
Caterpillar, Boeing, 3M e DuPont, che accusano cali del
3% circa. Due banche risultano invece in testa al Dow:
Bank of America e JP Morgan.
Intanto e' arrivata la smentita categorica della Grecia,
accusata di aver preso in considerazione l'idea di
abbandonare l'Unione Europea. Un'ipotesi che ha di fatto
spinto al rialzo l'euro, che sta tentando di riscattarsi
dopo le ultime batoste subite nei confronti del dollaro,
che lo hanno spedito ai minimi di quattro anni contro la
valuta Usa. Al momento la moneta unica scambia in rialzo
dello 0.77% contro il biglietto verde in area $1.23.
A favorire i rialzi della moneta unica sono anche le
voci secondo cui la Bce fara' a breve un annuncio.
Stando a quanto riferito da alcuni trader, tra cui David
Lutz, managing director dell'azionario per Stifel
Nicolaus, "sara' piu' una questione fiscale legata al
debito sovrano, piuttosto che un affare riguardante i
tassi di interesse", ha detto Lutz a Bloomberg.
Tutto cio' mentre la SEC ha proposto nuove norme sulle
contrattazioni di titoli singoli, per prevenire che
un'azione sia spinta al ribasso fino a valere un misero
penny, come accaduto nel caos di quell'ormai tristemente
noto giovedi' 6 maggio. Nel frattempo il Congresso si
esprimera' sulla riforma del settore finanziario in
quello che sara' un voto preliminare.
Nel frattempo i prezzi al consumo sono calati dello 0.1%
in aprile su base mensile, ma il dato rappresenta in un
qualche modo una sorpresa, considerando che gli analisti
scommettevano su un incremento dello 0.1%, dopo il
progresso analogo riscontrato il mese precedente.
Esclusa la componente di energia e alimentari i prezzi
sono rimasti invariati per il secondo mese consecutivo,
mentre era previsto un incremento dello 0.1%. La
reazione immediata alla pubblicazione di tali data e'
stata tiepida.
L'andamento dei derivati a stelle e strisce riflette il
nervosismo che gia' vede protagoniste le borse europee,
colpite da forti vendite. Le piazze finanziare sono alle
prese con le dichiarazioni allarmanti della cancelliera
tedesca Angela Merkel di questa mattina: "l'euro e' in
grave pericolo" e cosi' anche l'Europa. Motivo per cui
la valuta europea ieri ha rotto al ribasso quota $1.22.
A questo si aggiunge l'annuncio arrivato ieri sera, e
che Wall Street aveva preso male, di un divieto alle
vendite allo scoperto su 10 azioni di banche e
assicurazioni (tra cui Allianz, Deutsche Bank e Munich
Re) e relativi cds. Lo stop, attivo da ieri a
mezzanotte, varra' fino al prossimo 31 marzo.
Al mercato non e' piaciuta l'unilateralita' della
decisione. Sono in molti a credere che Berlino, alle
prese con la lotta alla speculazione, dovrebbe
coordinarsi con gli altri paesi membri dell'Ue in questo
caso non interpellati. E poi c'e' chi non esclude che
una simile mossa sia sintomatica di possibili
difficolta' tra gli istituti di credito tedeschi.
Negli States, sul fronte macro si guardera' ora alle
minute dell'ultima riunione della Fed, attesa alle 20
ora italiana. Nel frattempo, si segnala il crollo del
27.1% delle richieste di acquisto immobiliare che si
portano cosi' ai minimi del maggio 1997. Pesa la fine
degli incentivi fiscali governativi per l'acquisto di
una casa.
Per quanto riguarda le trimestrali, Target batte le
attese con profitti in crescita del 29%. Occhi anche a
Hewlett-Packard che ieri sera ha rilasciato conti
definiti dagli analisti "solidi". Deere, nel frattempo,
ha battuto le stime di 49 cents, mentre i ricavi hanno
deluso. La societa' di macchine agricole ha pero' emesso
una guidance sopra il consensus.
Crisi: Sicilia Scavalca
California Nella Top Ten Del Rischio Insolvenza
mercoledì, 19 maggio 2010 17:53 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 19 mag - La Regione Sicilia ha scavalcato
la California nella top ten del rischio di insolvenza
degli emittenti di titoli pubblici. Sul mercato dei Cds
(Credit Default Swap), i dati forniti da Cma DataVision
mostrano che per assicurare 10 milioni di euro di debiti
della Sicilia occorre pagare un premio annuo di 277 mila
euro. La regione italiana sale cosi' al 9* posto
scavalcando la California che scivola in decima
posizione. Al vertice del rischio di ''default'' sempre
il Venezuela, la Grecia e' al quarto posto con un premio
assicurativo annuo pari a 673 mila euro.
Borsa: Nuova Ondata Di
Vendite. La Merkel Favorisce La Zampata Dell'Orso
mercoledì, 19 maggio 2010 18:08 MILANO
(ASCA) - Roma, 19 mag - Piazza Affari archivia la seduta
con un flessione dell'indice Ftse Mib del 3,45%. Pesanti
flessioni per le altre borse europee e per quelle Usa.
Le vendite hanno dominato la scena, incoraggiate dalla
paradossale decisione della Bafin, la '''Consob''
tedesca, che ha vietato, sui mercati finanziari
tedeschi, le vendite allo scoperto sui titoli di Stato
dell'Eurozona, sui Cds e su dieci grandi titoli
azionari. Misura dannosa e inutile sponsorizzata dalla
cancelleria Angela Merkel. Dannosa perche' ha generato
nel mercato il sospetto, respinto dalla Bafin, che le
banche tedesche siano fortemente esposte sul debito
pubblico dell'Eurozona. Inutile perche' quello che non
si puo' vendere in Germania, si puo' vendere da altri
mille angoli del pianeta. Infine, la Francia e il
Commissario Ue al mercato interno hanno criticato
l'incedere unilaterale di Berlino. I titoli piu' colpiti
Unicredit (Milano: UCG.MI - notizie) -5,98%, Saipem
(Milano: SPM.MI - notizie) -5,88%, Geox (Milano: GEO.MI
- notizie) 5,77%. Poi Cir -4,80%, Intesa SanPaolo
(Milano: ISP.MI - notizie) -4,77%, Buzzi (Milano: BZU.MI
- notizie) -4,60%.
Le borse europee
affondano, pioggia di vendite su auto, banche e
commodities
I principali listini azionari europei hanno registrato
oggi delle notevoli perdite. Il FTSE 100 a Londra ha
perso il 2,8%, il DAX a Francoforte il 2,7%, il CAC40 a
Parigi il 2,9%, il FTSE MIB a Milano il 3,5% e lo SMI a
Zurigo l'1,5%. La Germania ha annunciato ieri che
vieterà il cosiddetto "naked short selling" su alcuni
titoli. La notizia ha fatto riaumentare l'incertezza
sulle borse. Gli investitori temono che si tratti solo
dell'inizio di una più restrittiva regolamentazione dei
mercati finanziari. La stessa Germania è anche per
l'introduzione di una tassa sulle transazioni
finanziarie a livello internazionale. I mercati hanno
inoltre interpretato la mossa di Berlino come un segno
di debolezza. L'euro ha aggiornato di conseguenza questa
mattina i suoi minimi di quattro anni al di sotto di
quota 1,22 dollari. La valuta europea ha potuto
recuperare fortemente terrreno nel pomeriggio
soprattutto grazie a delle voci di mercato secondo cui
Atene starebbe considerando di uscire dall'UE. Il
Governo greco ha però smentito categoricamente i rumors.
I bancari, che ieri avevano registrato una ripresa,
hanno ripreso a scendere. Barclays (GB0031348658) ha
perso il 5,1%, Royal Bank of Scotland (GB0006764012) il
4,5%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 2,9%, Crédit
Agricole (FR0000045072) il 3,6%, Société Générale
(FR0000130809) il 4,2%, UniCredit (IT0000064854) il 6%,
BBVA (ES0113211835) il 3,8% e UBS (CH0024899483) il
2,7%.
Anche i titoli dei produttori di materie prime sono
stati sommersi da una pioggia di vendite. Tra i minerari
Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso il 6,2%, BHP
Billiton (GB0000566504) il 5,4%. Rio Tinto
(GB0007188757) il 6,7% e Xstrata (GB0031411001) il 7,5%.
I prezzi dell'alluminio e del hanno perso oggi a Londra
più del 2%. Tra i petroliferi BP (GB0007980591) ha
chiuso in ribasso del 2%, Royal Dutch Shell
(GB00B03MLX29) del 2,3%, Eni (IT0003132476) del 2,9% e
Total (FR0000120271) del 2,4%. Il prezzo del petrolio è
sceso oggi nelle contrattazioni elettroniche al Globex
al di sotto di quota $69.
Seduta da dimenticare anche per il settore dell'auto.
BMW (DE0005190003) ha perso a Francoforte il 6,7%. Il
titolo del gruppo tedesco è stato declassato oggi sia da
BofA Merrill Lynch che da HSBC. Sulla scia di BMW
Daimler (DE0007100000) ha chiuso in calo del 4,1%, Fiat
(IT0001976403) il 2,9%, Peugeot (FR0000121501) il 2,6%,
Renault (FR0000131906) il 4,8% e Volkswagen
(DE0007664005) del 2,9%.
ICAP (GB0033872168) ha perso a Londra il 4,2%. L'utile
netto del leader mondiale dei servizi di brokeraggio per
le banche d'affari è calato lo scorso esercizio del 33%.
Mitchells & Butlers (GB00B1FP6H53) ha guadagnato il 5%.
L'operatore di pubs ha aumentato nel primo semestre
l'utile prima delle tasse del 55%.
Redazione Borsainside 18:35
Crisi: Barroso, Bene
Germania Su Freno Vendite Allo Scoperto
mercoledì, 19 maggio 2010 - 18:54
(AGI) - Madrid, 19 mag. - La Commissione europea si dice
d'accordo con la decisione della Germania di frenare le
vendite allo scoperto. Lo ha detto il presidente Manuel
Barroso. "Siamo d'accordo con Berlino sulla necessita'
di frenare l'uso abusivo delle vendite allo scoperto",
ha affermato nel corso di una conferenza stampa a
Madrid. "La Commissione - ha aggiunto - invita il
Comitato europeo dei regolatori (Cers) a valutare
rapidamente se le condizioni che hanno condotto le
autorita' tedesche a questa conclusione si presentino
anche in altre parti d'Europa".
Fed: "La Grecia potrebbe
essere una minaccia per l'America"
Pubblicato il 19 maggio 2010 20:00 NEW YORK
Fonte: WSI
"L'aumento delle tensioni sul fronte fiscale in Grecia e
la diffusione delle preoccupazioni che chiamano in causa
altri paesi periferici in Europa stanno pesando sulla
fiducia nell'area euro. Se altri paesi dell'Eurozona
reagiranno intensificando i loro sforzi per un
consolidamento fiscale, il risultato potrebbe essere una
crescita piu' lenta in Europa e potenzialmente un
rallentamento anche di quella globale. Ma alcuni
partecipanti hanno espresso preoccupazioni sugli effetti
negativi che la crisi in Grecia o in altri paesi europei
periferici potrebbe avere sui mercati finanziari in Usa,
cosa che potrebbe rallentare la crescita del paese"
americano.
E' quanto si legge nelle Minute del Fomc, i verbali
della consueta riunione che avviene ogni 6 settimane del
Federal Open Market Committee e riguardanti la due
giorni terminata lo scorso 28 aprile con l'annuncio di
tassi fermi allo 0-0.25%.
Il braccio di politica monetaria della Fed ha comunque
lanciato segnali incoraggianti. Se la situazine ad Atene
non peggiorera', sembra di capire, il ritmo della
ripresa economica in Usa migliorera' e la disoccupazione
rallentera'. E' quanto emerge dalle Minute del Fomc, i
verbali della consueta riunione che avviene ogni 6
settimane del Federal Open Market Committee e
riguardanti la due giorni terminata lo scorso 28 aprile
con l'annuncio di tassi fermi allo 0-0.25%.
Sotto la presidenza di Ben Bernanke, il Fomc ha rivisto
al rialzo le stime di crescita degli States: per il 2010
e' atteso un +3.2-3.7% contro un +2.8-3.5% indicato a
gennaio. La disoccupazione potrebbe scendere al tasso
del 9.1-9.5% dall'attuale 9.9%. A inizio anno la Fed non
pensava che questo valore potesse portarsi al di sotto
del 9.5%.
Il Fomc ha inoltre votato a maggioranza il posticipo
della vendita di asset acquistati dalla banca centrale
Usa nel corso della crisi per aiutare il mercato a
risollevarsi. Questo potrebbere avvenire in futuro, si
legge nel documento, ma comunque dopo un rialzo del
costo del denaro.
Posizioni variegate invece sull'inflazione. La Fed ha
inoltre affrontato il tema Grecia: la crisi che investe
Atene potrebbe farsi sentire anche negli States.
Usa: Fed Prevede Ripresa
Superiore Alle Attese Per Quest'Anno
mercoledì, 19 maggio 2010 20:18 NEW YORK
(ASCA-AFP) - Washington, 19 mag - La Federal Reserve
stima, per quest'anno, una ripresa dell'economia degli
Stati Uniti superiore alle previsioni, grazie a un
miglioramento della crescita e a un calo della
disoccupazione. Lo si legge nelle minute del meeting di
oggi del Fomc.
Le borse dell'Europa
dell'Est chiudono in forte ribasso
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno
chiuso oggi in forte ribasso.
L'indice RTS ha perso a Mosca il 4,1% a 1.379,88 punti.
I volumi di scambio sono stati anche oggi al di sotto
della media. La decisione della Germania di vietare il
cosiddetto "naked short selling" ha fatto scattare una
pioggia di vendite sui mercati finanziari. Anche le
quotazioni delle materie prime sono andate a picco. Il
prezzo del petrolio è sceso temporaneamente al di sotto
di quota $69. Tra i titoli del listino russo Gazprom
(RU0007661625) ha perso il 4,4%, Norilsk Nickel
(RU0007288411) il 4,2%, Raspadskaya (RU000A0B90N8) il
3,8%, LUKoil (RU0009024277) il 3,7% e Sberbank
(RU0009029540) il 4%.
Il BUX a Budapest ha perso il 3,1% a 22.595,31 punti.
OTP Bank (HU0000061726) ha perso il 4,4% nonostante
abbia pubblicato una trimestrale migliore delle attese
degli analisti. Male anche le altre blue chips
ungheresi. Magyar Telekom (HU0000016522) ha perso il
2,2%, MOL (HU0000068952) il 3,7% e Gedeon Richter
(HU0000067624) l'1,5%.
Il PX a Praga ha perso il 2,1% a 1.190,30 punti. I
bancari sono tornati a scendere come su tutte le altre
piazze finanziarie europee. Erste Group Bank
(AT0000652011) ha perso l'1,9% e Komercni Banka
(CZ0008019106) il 2,8%. NWR (NL0006282204) ha perso il
4,7%. Il produttore di carbone ha chiuso a sorpresa il
primo trimestre in rosso. Orco Property (LU0122624777)
ha guadagnato il 7%. Il Tribunale del Commercio di
Parigi ha approvato il piano dell'impresa immobiliare
per uscire dall'amministrazione controllata. Tra gli
altri titoli del listino ceco Ceske Energeticke Zavody
(CZ0005112300) ha perso lo 0,7% e Telefónica O2 C.R.
(CZ0009093209) l'1,6%.
Il WIG a Varsavia ha perso il 2,7% a 40.441,73 punti.
Tra i bancari PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha chiuso
in ribasso del 3%, Bank Pekao (PLPEKAO00016) del 3,2%,
BZW Bank (PLBZ00000044) del 4,4% e BRE Bank
(PLBRE0000012) del 3,7%. KGHM Polska Miedz
(PLKGHM000017) ha perso il 5,3%. Il prezzo del rame ha
perso oggi a Londra più del 2%.
Redazione Borsainside 20:52
Usa: Slitta Voto Al
Congresso Su Riforma Finanziaria
mercoledì, 19 maggio 2010 21:41 WASHINGTON
(AGI) - WASHINGTON, 19 mag. - E' ancora battaglia tra
Democratici e Repubblicani sulla riforma finanziaria che dovra' stabilire nuove regole al sistema bancario e a
Wall Street. Un voto al Senato era fissato alle 20
italiane ma e' stato posticipato per consentire lo
svolgimento di ulteriori discussioni e negoziare sui
molti emendamenti al disegno di legge. Resta ancora da
decidere la data del nuovo voto. Ai Democratici, che
controllano il Senato con una maggioranza di 59 seggi a
41, serve almeno un voto dei Repubblicani per poter
raggiungere il quorum di 60 necessario all'approvazione
.
Borsa di San Paolo: Il
Bovespa affonda al di sotto di 60.000 punti
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso
ieri in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso l'1,9% a 59.689,32
punti. Per il listino brasiliano si è trattato della
quinta seduta negativa di fila. Itau Unibanco
(BRITAUACNPR3) ha chiuso in calo del 5,1%. Bank of
America (US0605051046) ha annunciato la vendita della
sua partecipazione nella banca brasiliana. Sulla scia di
Itau Unibanco Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha perso il
3,5% e Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) il 3%. Petroleo
Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso il 2,3%. Il prezzo
del petrolio ha chiuso ieri a New York di nuovo in calo.
Vale (BRVALEACNPA3) ha perso il 2,5%. Il prezzo del rame
ha perso ieri al NYMEX un ulteriore 3%. Nel settore
dell'acciaio Companhia Siderúrgica Nacional
(BRCSNAACNOR6) ha perso lo 0,4%, Gerdau (BRGGBRACNPR8)
l'1,4% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 2,5%
Il settore delle telecomunicazioni ha ancora una volta
fatto meglio dell'intero mercato. Vivo (BRVIVOACNOR1) ha
chiuso in rialzo dell'1,3% e TIM Participacoes
(BRTCSLACNPR7) dell'1,1%.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello
0,5% a 30.992,76 punti. Era da tre mesi che l'indice
messicano non chiudeva a tali livelli. Tra i titoli
principali dell'IPC América Móvil (MXP001691213) ha
perso lo 0,1%, Cemex (MXP225611567) l'1,2% e Grupo
Mexico (MXP370841019) il 2,2%. Wal-Mart de Mexico
(MXP810081010) ha guadagnato il 2,5%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,2%, il Colcap a
Bogotà l'1,3% il General a Lima l'1,8% e l'IPSA a
Santiago del Cile lo 0,1%. L'IBVC a Caracas ha
guadagnato lo 0,6%.
Redazione Borsainside 00:51
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WALL
STREET: Futures in rosso ma migliorano
Pubblicato il 19 maggio
2010 | Ora 14:59 - WSI ______________________________________________
Quando manca mezz'ora
all'avvio delle contrattazioni i futures Usa viaggiano
in territorio negativo, (vedi quotazioni a fondo
pagina), lasciando intendere un avvio con il segno meno.
Tuttavia, sebbene i futures continuino a viaggiare sotto
la parita', l'andamento del mercato Usa ha registrato un
miglioramento in sintonia con i guadagni dell'euro, che
sta tentando di riscattarsi dopo le ultime batoste
subite nei confronti del dollaro. Al momento la moneta
unica scambia in rialzo dello 0.3% contro la controparte
americana.
I prezzi al consumo sono calati dello 0.1% in aprile su
base mensile, ma il dato rappresenta in un qualche modo
una sorpresa, considerando che gli analisti
scommettevano su un incremento dello 0.1%, dopo il
progresso analogo riscontrato il mese precedente.
Esclusa la componente di energia e alimentari i prezzi
sono rimasti invariati per il secondo mese consecutivo,
mentre era previsto un incremento dello 0.1%. La
reazione immediata alla pubblicazione di tali data e'
stata tiepida.
L'andamento dei derivati a stelle e strisce riflette il
nervosismo che gia' vede protagoniste le borse europee,
colpite da forti vendite. Le piazze finanziare sono alle
prese con le dichiarazioni allarmanti della cancelliera
tedesca Angela Merkel di questa mattina: "l'euro e' in
grave pericolo" e cosi' anche l'Europa. Motivo per cui
la valuta europea ieri ha rotto al ribasso quota $1.22.
A tutto cio' si aggiunge l'annuncio arrivato ieri sera,
e che Wall Street aveva preso male, di un divieto alle
vendite allo scoperto su 10 azioni di banche e
assicurazioni (tra cui Allianz, Deutsche Bank e Munich
Re) e relativi cds. Lo stop, attivo da ieri a
mezzanotte, varra' fino al prossimo 31 marzo.
Al mercato non e' piaciuta l'unilateralita' della
decisione. Sono in molti a credere che Berlino, alle
prese con la lotta alla speculazione, dovrebbe
coordinarsi con gli altri paesi membri dell'Ue in questo
caso non interpellati. E poi c'e' chi non esclude che
una simile mossa sia sintomatica di possibili
difficolta' tra gli istituti di credito tedeschi.
Negli States, sul fronte macro si guardera' ora alle
scorte di petrolio, rispettivamente, attese alle 16:30
ora italiana. Nel frattempo, si segnala il crollo del
27.1% delle richieste di acquisto immobiliare che si
portano cosi' ai minimi del maggio 1997. Pesa la fine
degli incentivi fiscali governativi per l'acquisto di
una casa.
Per quanto riguarda le trimestrali, Target batte le
attese con profitti in crescita del 29%. Occhi anche a
Hewlett-Packard che ieri sera ha rilasciato conti
definiti dagli analisti "solidi". Deere, nel frattempo,
ha battuto le stime di 49 cents, mentre i ricavi hanno
deluso. La societa' di macchine agricole ha pero' emesso
una guidance sopra il consensus.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le
quotazioni del greggio tornano a flettere. I futures con
consegna giugno segnano un calo di $0.18 attestandosi a
quota $69.23 al barile (-0.26%). Sul valutario la moneta
unica si attesta a $1.2294 (+0.75%). Prese di beneficio
per l'oro che cede $6.20 in area $1208.40 (-0.5%).
Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark
decennale si trova al 3.3830% dal 3.3760% di ieri.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 cede 2.30 punti (-0.21%) a 1116.40.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna una flessione
di 3.75 punti (-0.2%) a quota 1884.25.
Il contratto sull'indice Dow Jones scambia in calo di 19
punti (-0.18%) a 10471.
WALL
STREET: scende ancora, voci di un intervento di
sostegno Bce
Pubblicato il 19 maggio
2010 | Ora 15:35 - WSI ______________________________________________
Partenza in calo per la
borsa americana, che estende dunque le perdite accusate
ieri dopo che la Germania ha colto di sopresa i mercati
annunciando un blocco delle vendite allo scoperto di
bond governativi e swap. Il Dow cede lo 0.35% a 10474.37
punti, il Nasdaq lo 0.13% a 2314.33, mentre l'S&P 500
lascia sul campo lo 0.29% a quota 1117.53.
Nonostante i listini continuino a viaggiare sotto la
parita', l'andamento del mercato Usa ha tuttavia
registrato un miglioramento in sintonia con i guadagni
dell'euro, che sta tentando di riscattarsi dopo le
ultime batoste subite nei confronti del dollaro. Al
momento la moneta unica scambia in rialzo dello 0.3%
contro la controparte americana.
Il motivo e' semplice: nelle sale operative sono
iniziate a circolare voci secondo cui la Bce fara' a
breve un annuncio. Lo ha riferito a Bloomberg David Lutz,
managing director dell'azionario per Stifel Nicolaus.
"Ritengo che sara' piu' una questione fiscale legata al
debito sovrano, piuttosto che un affare riguardante i
tassi di interesse".
Nel frattempo i prezzi al consumo sono calati dello 0.1%
in aprile su base mensile, ma il dato rappresenta in un
qualche modo una sorpresa, considerando che gli analisti
scommettevano su un incremento dello 0.1%, dopo il
progresso analogo riscontrato il mese precedente.
Esclusa la componente di energia e alimentari i prezzi
sono rimasti invariati per il secondo mese consecutivo,
mentre era previsto un incremento dello 0.1%. La
reazione immediata alla pubblicazione di tali data e'
stata tiepida.
L'andamento dei derivati a stelle e strisce riflette il
nervosismo che gia' vede protagoniste le borse europee,
colpite da forti vendite. Le piazze finanziare sono alle
prese con le dichiarazioni allarmanti della cancelliera
tedesca Angela Merkel di questa mattina: "l'euro e' in
grave pericolo" e cosi' anche l'Europa. Motivo per cui
la valuta europea ieri ha rotto al ribasso quota $1.22.
A tutto cio' si aggiunge l'annuncio arrivato ieri sera,
e che Wall Street aveva preso male, di un divieto alle
vendite allo scoperto su 10 azioni di banche e
assicurazioni (tra cui Allianz, Deutsche Bank e Munich
Re) e relativi cds. Lo stop, attivo da ieri a
mezzanotte, varra' fino al prossimo 31 marzo.
Al mercato non e' piaciuta l'unilateralita' della
decisione. Sono in molti a credere che Berlino, alle
prese con la lotta alla speculazione, dovrebbe
coordinarsi con gli altri paesi membri dell'Ue in questo
caso non interpellati. E poi c'e' chi non esclude che
una simile mossa sia sintomatica di possibili
difficolta' tra gli istituti di credito tedeschi.
Negli States, sul fronte macro si guardera' ora alle
scorte di petrolio e alle minute dell'ultima riunione
della Fed, rispettivamente, attese alle 16:30 e alle 20
ora italiana. Nel frattempo, si segnala il crollo del
27.1% delle richieste di acquisto immobiliare che si
portano cosi' ai minimi del maggio 1997. Pesa la fine
degli incentivi fiscali governativi per l'acquisto di
una casa.
Per quanto riguarda le trimestrali, Target batte le
attese con profitti in crescita del 29%. Occhi anche a
Hewlett-Packard che ieri sera ha rilasciato conti
definiti dagli analisti "solidi". Deere, nel frattempo,
ha battuto le stime di 49 cents, mentre i ricavi hanno
deluso. La societa' di macchine agricole ha pero' emesso
una guidance sopra il consensus.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le
quotazioni del greggio tornano a flettere, scivolando
sui minimi di otto mesi. I futures con consegna giugno
segnano un calo di $0.23 attestandosi a quota $69.18 al
barile (-0.33%). Sul valutario la moneta unica si
attesta a $1.2296 (+0.77%). Prese di beneficio per l'oro
che cede $4.80 in area $1209.80 (-0.4%). Quanto ai
Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova
al 3.3840% dal 3.3760% di ieri.
WALL
STREET:
si risolleva dai minimi
Pubblicato il 19 maggio
2010 | Ora 22:01 - WSI ______________________________________________
Sembravano esser durati
poco gli effetti vagamente calmieranti prima di voci di
uscita dalla Ue della Grecia (con immediara ripresa
dell'euro e contemporanea smentita di Atene) e poi del
rialzo delle stime della Fed sulla crescita
dell'economia americana per l'anno in corso. Ma con un
colpo di reni negli ultimi 20 minuti delle
contrattazioni Wall Street ha recuperato parte delle
perdite della giornata.
La seduta si chiude comunque in territorio negativo ma
lontana dai minimi intraday toccati alle 12 ora locale.
Il Dow lascia sul terreno lo 0.6% a 10444 (-67 punti),
il Nasdaq perde lo 0.8% a 2298 (-19 punti) mentre l'S&P
500 cede lo 0.5% a 1115 (-5.8 punti).
Stabile l'andamento del settore dei consumi
discrezionali (-0.1%), giu' dell'1.3% il comparto
industriale, leggero incremento per i finanziari
(+0.2%), calo dello 0.7% per i tecnologici, -0.94% per
le utilities mentre il settore salute ha ceduto lo
0.24%.
La giornata era iniziata all'insegna di un nervosismo
che ha appesantito i listini europei dopo le
dichiarazioni allarmanti della cancelliera tedesca
Angela Merkel di questa mattina: "l'euro e' in grave
pericolo" e cosi' anche l'Europa. Motivo per cui la
valuta europea ha rotto al ribasso quota $1.22 per poi
risollevarsi.
A questo si e' aggiunto l'annuncio arrivato ieri sera, e
che Wall Street aveva preso male, di un divieto alle
vendite allo scoperto su 10 azioni di banche e
assicurazioni (tra cui Allianz, Deutsche Bank e Munich
Re) e relativi cds. Lo stop, attivo da ieri a
mezzanotte, varra' fino al prossimo 31 marzo. Agli
analisti non e' piaciuta l'unilateralita' della
decisione.
L'intonazione del mercato e' migliorata con la
pubblicazione delle Minute del Fomc, il braccio di
politica monetaria della Fed che nella riunione dello
scorso 28 aprile decise di lasciare ai minimi del
dicembre 2008 i tassi di interesse. Gli operatori hanno
brindato al rialzo delle stime di crescita dell'economia
americana per fine anno. Sembra esser stato ignorato il
passaggio del verbale in cui alcuni partecipanti hanno
avvertito di un possibile rallentamento della
congiuntura negli States se la situazione in Grecia
dovesse contagiare altri paesi periferici d'Europa.
A questo proposito e' intervenuto, in un intervista alla
Cnbc, il segretario al Tesoro Usa Geithner: la crisi di
Atene non e' paragonabile a quella Usa. Fiducia sulle
capacita' di gestire la situazione da parte
dell'Eurozona, che deve pero' attuare piano di aiuti e
riforme annunciati. Un riferimento anche al
provvedimento adottato a sorpresa da Berlino sulle
vendite allo scoperto: storicamente una simile mossa non
si e' rivelata positiva.
Il Senato, mentre la borsa chiudeva, era alle prese con
il voto per la chiusura del dibattito sugli emendamenti
alla riforma finanziaria. Il voto finale potrebbe pero'
arrivare non prima di venerdi'. Il tutto all'indomani
della proposta della SEC di nuove norme sulle
contrattazioni di titoli singoli, per prevenire che
un'azione sia spinta al ribasso fino a valere un misero
penny, come accaduto nel caos di quell'ormai tristemente
noto giovedi' 6 maggio.
Nel frattempo i prezzi al consumo sono calati dello 0.1%
in aprile su base mensile, ma il dato rappresenta in un
qualche modo una sorpresa, considerando che gli analisti
scommettevano su un incremento dello 0.1%, dopo il
progresso analogo riscontrato il mese precedente.
Esclusa la componente di energia e alimentari i prezzi
sono rimasti invariati per il secondo mese consecutivo,
mentre era previsto un incremento dello 0.1%. La
reazione immediata alla pubblicazione di tali data e'
stata tiepida.
Dal settore immobiliare, si segnala il crollo del 27.1%
delle richieste di acquisto immobiliare che si portano
cosi' ai minimi del maggio 1997. Pesa la fine degli
incentivi fiscali governativi per l'acquisto di una
casa. Nuovo record per i pignoramenti.
Per quanto riguarda le trimestrali, Target batte le
attese con profitti in crescita del 29%. Il titolo
chiude pero' in calo dello 0.3%. Rialzo dello 0.45% per
Hewlett-Packard che ieri sera ha rilasciato conti
definiti dagli analisti "solidi". Balzo del 3% per Deere,
che ha battuto le stime di 49 cents, mentre i ricavi
hanno deluso. La societa' di macchine agricole ha pero'
emesso una guidance sopra il consensus.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le
quotazioni del greggio tornano a flettere. I futures con
consegna giugno segnano un calo di $0.46 attestandosi a
quota $69.87 al barile (+0.66%). Sul valutario la moneta
unica si attesta a $1.2208 (+0.05%). Prese di beneficio
per l'oro che cede $21.70 in area $1.192.60 (-1.79%).
Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark
decennale si trova al 3.3590% dal 3.376% di ieri.
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Mercoledì
19 Maggio
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