La Borsa di Tokyo chiude poco mossa
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi poco mossa. Il Nikkei
ha perso lo 0,3% a 9.758,40 punti, il Topix ha
guadagnato meno dello 0,1% a 880,01 punti. La solidità
dello yen ha pesato anche oggi sugli esportatori. Honda
(JP3854600008) ha perso lo 0,3%, Canon (JP3242800005) lo
0,4%, Sony (JP3435000009) lo 0,4% e Nikon (JP3657400002)
l'1,2%.
Male anche il settore della assicurazioni. T&D
(JP3539220008) ha chiuso in ribasso dello 0,8% e Tokio
Marine Holdings (JP3910660004) dell'1,6%. Le recenti
turbolenze sui mercati finanziari dovrebbero aver
ridotto sensibilmente il valore degli assets delle
imprese assicurative.
Nel settore del trasporto marittimo Mitsui O.S.K. Lines
(JP3362700001) ha guadagnato il 2,6%, Kawasaki Kisen
Kaisha (JP3223800008) il 3,9% e Nippon Yusen
(JP3753000003) lo 0,9%. Nomura ha alzato il suo rating
sui tre titoli da "Neutral" a "Buy". Il Baltic Dry,
l'indice che misura i costi del trasporto navale delle
merci, è salito inoltre venerdì scorso dell'1,1%.
Redazione Borsainside 08:35
Effetto dividendi su borsa Milano, ma al netto
il trend è al rialzo
Pubblicato il 24 maggio 2010 09:40 MILANO
Fonte: UNICREDIT
Avvio di settimana negativo per il FTSE/MIB, su cui pesa
l'effetto del 2% circa dello stacco dei dividendi che ha
coinvolto numerose blue chip di Piazza Affari.
Al netto di tale componente l’andamento dell’indice
italiano sarebbe positivo.
Attenzione rivolta questa mattina a Geox dopo che il
presidente e fondatore Mario Moretti Polegato ha negato
un delisting della società e l'abbandono degli Usa, area
in cui prevede nel 2010 una perdita in riduzione per
arrivare a un a un probabile pareggio nel 2011.
Fari puntati anche a Fiat dopo che la controllata
Chrysler ha annunciato che assumerà almeno 1.100 persone
nel suo stabilimento di Detroit, nel quale verrà
prodotta la nuova GrandCherokee, una Jeep su cui la
compagnia fa affidamento per riconquistare quote di
mercato.
Da monitorare infine MolMed, che ha annunciato di avere
ottenuto dalla Food and Drug Administration il nulla
osta alla propria richiesta relativa all'avvio negli
Stati Uniti della sperimentazione clinica di NGR-hTNF
per il trattamento del mesotelioma pleurico maligno con
uno studio di Fase III (NGR015).
Cambi e commodities
Sul mercato dei cambi, negli scambi finali sulla piazza
asiatica la valuta unica torna a perdere terreno contro
dollaro, riportandosi in area 1,25. Voci di mercato
riferiscono di vendite da parte di fondi 'hedge'
innescate dal recente rally dell'euro/dollaro.
Perdono slancio le valute ad alto rendimento come il
dollaro australiano, la cui risalita sul biglietto verde
è frenata da ordini automatici di vendita.
Ancora estremamente volatile, il mercato torna a
prediligere le divise meno rischiose e a minor
rendimento, come dimostra la breve durata del rimbalzo
dell'euro/dollaro.
Sul fronte delle commodities, negli ultimi scambi sulla
piattaforma asiatica i derivati sul greggio riescono a
interrompere le tre sessioni consecutive di pesante
ribasso con un modesto recupero oltre la soglia dei
USD70,0 al barile. A parere degli analisti
l'impostazione del mercatoresta comunqua ribassista.
Obbligazioni e monetario
Avvio di seduta in calo per l'obbligazionario europeo,
sulla scia della correzione dei Treasuries Usa.
A confermare l'impostazione ribassista dei governativi
europei anche l'impronta al rialzo degli indici di
borsa, che deprime il futures sul decennale tedesco sui
minimi intraday. La sessione odierna si prefigura
intanto dai volumi sottili, in considerazione della
chiusura di molti mercati europei che festeggiano la
Pentecoste.
Incubo corporate bond, i numeri ricordano il
crollo di Lehman
Pubblicato il 24 maggio 2010 10:00 NEW YORK
Fonte: WSI
Confortati in qualche modo dalla chiusura al rialzo che
Wall Street è riuscita ad archiviare lo scorso venerdì,
i listini azionari europei hanno avviato la settimana
tentando la strada dei guadagni.
Ma l'incertezza è palpabile e nessuno si fa false
illusioni.
A dimostrare il forte momento di tensione che attanaglia
gli investitori di tutto il mondo non sono infatti solo
la turbolenza e la volatilità che assillano i listini
azionari e il mercato dei cambi. Indicazioni più che
chiare del brutto momento che il sentiment in generale
sta vivendo arrivano infatti - e come poteva essere
altrimenti - anche dal mercato del credito.
Tali indicazioni sono decisamente negative, come fa
notare Bloomberg in un suo articolo.
Basti pensare che, molto probabilmente, le vendite dei
corporate bond chiuderanno il mese di maggio con la
peggiore performance in un decennio; e che i rendimenti
relativi stanno balzando al ritmo più elevato dai tempi
- e la sola parola fa accapponare decisamente la pelle -
del collasso di Lehman Brothers.
Il motivo alla base di questa situazione è il solito e
porta il nome di crisi di fiducia o di avversione al
rischio.
In un contesto in cui si parla ogni giorno dei debiti
europei e in cui a essere agitato ovunque è lo spettro
dei Piigs, la fiducia degli investitori non riesce,
infatti, a imporsi con convinzione.
I dati di Bloomberg indicano così che le stesse società
hanno emesso nel mese di maggio obbligazioni per un
valore di 47 miliardi di dollari, in calo rispetto ai
183 miliardi di dollari di aprile e al minimo dal
dicembre del 1999.
Contemporaneamente, l'indice Global Broad Market
compilato da Bank of America Merrill Lynch, segnala come
la fiducia dei potenziali sottoscrittori di bond è
talmente malconcia che il rendimento extra che viene
assicurato ai detentori dei bond - ovvero il
differenziale in più rispetto ai rendimenti dei titoli
di stato - si appresta a registrare la crescita maggiore
dall'ottobre del 2008. (appunto, i tempi del crollo di
Lehman).
I numeri parlano chiaro.
L'indice mostra che, al momento, i rendimenti sui
corporate bond si attestano in media a un valore
superiore di 188 punti base rispetto ai rendimenti
assicurati dai titoli di stato; il differenziale è
dunque cresciuto in modo sostenuto dai 142 punti base
toccati lo scorso 21 aprile, e la velocità del rialzo è
stata per l'appunto la più elevata dall'ottobre del 2008
(quando l'incremento fu di ben 108 punti base).
A essere più penalizzati, continua Bloomberg, sono
soprattutto i junk bond emessi negli Stati Uniti: in
questo caso gli spread sono arrivati a salire questo
mese di 141 punti base fino a quota 702.
William Cunningham, responsabile delle strategie del
credito e della divisione di ricerca dell'unità di
investimento di State Street a Boston, parla così in una
intervista a Bloomberg di una "crisi di liquidità" e
continua: "Non è inconcepibile immaginare una situazione
in cui i mercati si comportano in questo modo, in cui a
essere sotto pressione è la liquidità e in cui la
tolleranza al rischio, semplicemente, evapora,
soprattutto in Europa".
Gli fa eco Peter Chatwell, strategist dei tassi di
interesse di Credit Agricole Corporate and Investment
Bank di Londra. "Stiamo assistendo a una
intensificazione dell'avversione al rischio e anche a un
allargamento dell'avversione al rischio nelle varie
categorie di asset".
E uno specchio di tutto ciò è lo stesso Libor per i
prestiti in dollari a tre mesi che, lo scorso 21 maggio,
ha testato il massimo dal 24 luglio. Un record che
conferma la nuova riluttanza delle banche a erogare
prestiti.
Gb: Osborne Annuncia Tagli Spesa Pubblica Per
6,25 Mld Sterline
lunedì, 24 maggio 2010 11:19 LONDRA
(ASCA-AFP) - Londra, 24 mag - La Gran Bretagna ridurra'
la spesa pubblica di 6,25 miliardi di sterline. Lo ha
annunciato il responsabile delle finanze del nuovo
governo, George Osborne, indicando che si tratta di una
prima tranche di risparmi che saranno realizzati per
ridurre il deficit pubblico.
Euro debole, pesano i
timori sulla crescita europea
BlueTG.it - lunedì, 24 maggio 2010 11:22 MILANO
L’euro resta debole, mentre si diffondono i timori che
le misure varate per cercare di porre un freno alla
crisi del debito dei PIIGS peseranno sulla crescita
europea per i prossimi anni, influenzando negativamente
anche il commercio mondiale.
A metà mattinata la valuta unica europea scivola così a
quota 1,2433 sul dollaro, mentre contro yen è indicata a
quota 112,10 e verso franco svizzero si conferma a
1,438. Nei confronti della sterlina britannica l’euro
cala infine a quota 0,86.
Borse Asia-Pacifico
positive, vola Shanghai
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico
hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato il 3,5% a 2.673,42
punti. Per il listino cinese si è trattato della
migliore seduta da più di sette mesi. Il mercato specula
sul fatto che che l'incertezza relativa alle conseguenze
della crisi del debito sovrano in Europa spingerà il
Governo cinese a interrompere le sue misure volte ad
evitare un possibile surriscaldamento dell'economia. A
mettere di buon umore gli investitori sono state oggi
inoltre le prime indicazioni arrivate dal Dialogo
Strategico ed Economico sino-americano. I titoli del
settore immobiliare hanno guidato anche oggi la lista
dei rialzi. China Vanke (CN0008879206) ha guadagnato il
4,2%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) l'8,9% e Gemdale
(CNE000001790) il 6,9%. Secondo delle voci di stampa una
nuova tassa sugli immobili non verrà più introdotta nel
breve termine.
Tra i bancari Industrial and Commercial Bank
(CN000A0LB42) ha chiuso in rialzo del 2%, Bank of China
(CN000A0J3PX9) dell'1,3%, China Construction Bank
(CN000A0HF1W3) dell'1,8% e Minsheng Banking Corp
(CN0005910772) del 2,5%.
Tra i minerari Aluminum Corporation of China
(CNE1000001T8) ha guadagnato il 3,7% e Jiangxi Copper
(CN0009070615) il 4,8%. Il prezzo del rame ha guadagnato
oggi a Shanghai circa il 3%.
Tra i titoli delle linee aeree Air China (CNE1000001S0)
ha guadagnato il 7,3% e China Southern Airlines
(CN0009084145) il 6,9%. La Cina e Taiwan hanno raggiunto
un accordo per intensificare i voli tra i due paesi. Il
Presidente cinese Hu Jintao si è mostrato inoltre più
aperto ad una rivalutazione dello yuan. Le linee aeree
beneficerebbero in particolar modo di un apprezzamento
della valuta cinese visto che una parte dei loro debiti
sono denominati in valuta straniera.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha guadagnato lo 0,6% a
19.667,76 punti. I titoli del settore immobiliare hanno
registrato una ripresa. Sun Hung Kai Properties
(HK0016000132) ha guadagnato il 2,2%, Cheung Kong
Holdings (HK0001000014) lo 0,2%, Sino Land
(HK0083000502) il 2% e Henderson Land (HK0012000102) il
2,6%. HSBC (GB0005405286) ha perso l'1,4%. Secondo delle
voci di stampa il Chairman Stephen Green avrebbe
l'intenzione di lasciare il suo posto nel corso
dell'anno. Green dovrebbe venir sostituito da John
Thornton.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha guadagnato il 2,1% e il Taiex a Taipei l'1,2%
e il Kospi a Seul lo 0,3%. Lo Straits Times sale al
momento dello 0,8%.
Redazione Borsainside 11:26
In Germania piano
austerity da 10 mld
lunedì, 24 maggio 2010 11:52 BERLINO
(ANSA) - ROMA, 24 MAG - La Germania sta preparando un
piano di austerity per i prossimi anni che prevede tagli
per 10 mld all'anno fino al 2016. Lo scrive il FT. Il
Financial Times, che cita fonti vicine al governo
tedesco, sottolinea che il piano di Berlino 'e'
d'esempio all'Eurozona' e che le misure rappresentano
uno 'shock' per gli altri Paesi membri dell'area. Il
programma di tagli, scrive l'Ft, dovrebbe basarsi su un
aumento della pressione fiscale oltre che sulla
riduzione della spesa.
Banche: Abi, Utili 2009
-22% Ma Bene Patrimonializzazione
lunedì, 24 maggio 2010 12:04 ROMA
(ASCA) - Roma, 24 mag - La crisi economica globale ha
lasciato il segno sulle banche italiane anche per il
2009, con un utile netto d'esercizio in calo del 22,2% a
10,2 miliardi. Il Rapporto 2009 sul settore bancario,
realizzato dall'Abi, pur evidenziando le difficolta' del
sistema a causa della crisi, registra comunque una
sostanziale tenuta del settore, con un miglioramento del
livello di patrimonializzazione, determinato da un tier
1 capital ratio che passa dal 6,89% del 2008 all'8,20%
nel 2009. Il total capital ratio, relativo all'intero
''patrimonio di vigilanza'', si attesta all'11,60%,
rispetto al 10,42% dell'anno precedente.
Crisi: rendimento bund
tedesco al 2,64%
lunedì, 24 maggio 2010 - 12:12
(ANSA) - ROMA, 24 MAG - Sono in calo i rendimenti dei
titoli di Stato tedeschi: il rendimento del bund
decennale e' sceso di tre punti base, al 2,64%. Quello
dei titoli biennali e' calato di due punti base, a
0,51%. Quanto ai titoli di Stato della Grecia, il
rendimento del bond decennale si e' attestato sul 7,78%,
portando lo spread (differenziale di rendimento)
rispetto al bund a 514 punti. Il rendimento sui titoli
ellenici a due anni e' sceso al 7,24%.
Usa: Obama Chiede Al
Congresso Tagli Alla Spesa
lunedì, 24 maggio 2010 - 13:55
(ASCA-AFP) - Washington, 24 mag - Il presidente
americano, Barack Obama, chiedera' oggi al Congresso il
via libea per tagli a spese non necessarie. Secondo
quanto reso noto da funzionari della Casa Bianca, il
''Reduce unnecessary spending act of 2010'' che verra'
presentato a Capitol Hill sara' accompagnato dalla
raccomandazione di approvare il testo senza modifiche.
L'iniziativa legislativa del presidente americano e'
indirizzata a contrastare le proposte legirlative di
diversi parlamentari che in vista delle elezioni
autunnali di medio termine cercano di far approvare
provvedimenti con benefici economici per i propri
collegi elettrorali. Per il 2010 e l'anno prossimo
l'amministrazione Obama ha proposto tagli alla spesa di
circa 20 miliardi di dollari oltre al congelamento di
alcuni capitoli di spese per tre anni che portera' a
risparmi per 250 miliardi di dollari in un arcon di
tempo di dieci anni.
Crisi Europa, Usa
sminuisce problema, Cina preoccupata
reuters - lunedì, 24 maggio 2010 - 13:57
Gli Usa hanno indicato che la crisi europea del debito
sovrano avrà un impatto minimo sulla crescita mondiale,
ma la Cina ha adottato un punto di vista più pessimista,
sottolineando che essa avrà un impatto sulla domanda dei
suoi prodotti d'esportazione e che anche altre regioni
soffriranno.
I veritici dei due paesi, riuntiti a Pechino per
colloqui di alto livello, hanno adottato toni differenti
mentre i leader della zona euro hanno cercato di fugare
i dubbi sul fatto che possono tagliare i deficit fiscali
e stimolare la crescita per superare la crisi.
I mercati globali sono stati preda della paura che la
crisi del debito che attanaglia la Grecia si possa
espandere ad altri paesi altamente indebitati,
specialmente nell'Europa meridionale, portando al
ribasso l'economia del continente e colpendo gli scambi
commerciali con Usa e Asia.
"I problemi della zona euro non sono ancora stati
superati" dice Nagayuki Yamagishi, strategist di
Mitsubishi UFJ Morgan Stanley Securities a Tokyo.
"E anche se l'economia globale sta decisamente mostrando
più segnali di ripresa rispetto a 6 mesi fa, permane il
timore che i problemi della zona euro pongano un freno a
tale crescita".
Il primo ministro greco ieri ha escluso il mancato
pagamento del debito o la sua ristrutturazione, mentre
la Spagna si è impegnata a portare avanti un piano di
austerità nonostante le minacce di sciopero dei
sindacati.
Da Pechino, dove funzionari della prima e della terza
economie mondiali, tengono il loro secondo 'dialogo
strategico ed economico', sono emersi messaggi
contrastanti sui pericoli che i problemi europei
costituiscono per la ripresa mondiale.
Il segretario al Tesoro Usa Timothy Geithner, domani in
Europa per colloqui in Gran Bretagna e Germania sulla
stabilizzazione dei mercati finanziari del continente,
ha detto oggi che l'economia mondiale si è rafforzata
più rapidamente del previsto.
Durante il week-end, un alto funzionario del Tesoro Usa
che ha preferito restare anonimo aveva detto che la
crisi europea avrà un impatto minimo sull'economia
mondiale.
La Cina è parsa meno ottimista, dichiarando oggi che la
crisi impatterà sulla domanda di beni cinesi. Domenica
il ministro delle Finanze Xie Xuren aveva detto che il
problema del debito in Europa potrebbe colpire altre
aree.
"Allo stato attuale i rischi del debito sovrano in
Europa hanno aumentato i fattori di instabilità nella
ripresa economica globale" ha detto Xie in un intervento
pubblicato dal Washinton Post e dal sito del ministero
(www.mof.gov.cn).
Alcuni analisti indicano che la Cina potrebbe rimandare
la rivalutazione della sua divisa - come invece
richiesto in modo pressante da Washington - per via dei
timori che le sue esportazioni in Europa possano
soffrire.
"È improbabile che la Cina disancori lo yuan nel breve"
ha detto Standard Chartered Bank in una nota ai clienti.
Citando, fra altri fattori, il bisogno di vedere
maggiore stabilizzazione nei mercati mondiali e un
sostenuto avanzo commerciale, la banca ha detto che
Pechino probabilmente aspetterà fino al terzo trimestre
prima di disancorare lo yan. Standard Chartered (Londra:
STAN.L - notizie) precedentemente aveva indicato maggio.
Usa: Indice Fed Chicago
In Rialzo Ad Aprile
lunedì, 24 maggio 2010 14:41 CHICAGO
(AGI) - Chicago, 24 mag. - L'indice Fed di Chicago sale
a +0,29 punti ad aprile, dai +0,13 punti di marzo. E' il
livello piu' alto dal dicembre 2006. Nella media degli
ultimi tre mesi passa da -0,09 a -0,03.
Geithner: Economia
Globale Sta Migliorando
lunedì, 24 maggio 2010 - 15:24
(AGI) - Pechino, 24 mag. - L'economia mondiale sta
migliorando. Lo sostiene il segretario al Tesoro (NYSE:
TSO - notizie) , Timothy Geithner, che e' in Cina con
una delegazione di 200 rappresentanti degli Stati Uniti,
incluso il segretario di stato Hillary Clinton. Geithner
apprezza anche i commenti dei leader cinesi
sull'importanza di riformare il tasso di cambio dello
yuan.
Usa: Vendite Case Ad
Aprile +7,6%, Oltre Le Attese
lunedì, 24 maggio 2010 16:07 WASHINGTON
(ASCA-MarketNews) - Washington, 24 mag - Le vendite di
case negli Stati Uniti, ad aprile, sono aumentate del
7,6%. Lo rende noto l'Associazione nazionale delle
imprese immobiliari. In particolare, nel mese scorso,
sono state vendute 5,77 milioni di case. Il dato risulta
superiore alle attese degli analisti, che si attendevano
vendite per 5,60 milioni di case. Il prezzo medio di
vendita risulta in rialzo, da 169.600 dollari di marzo a
173.100 dollari del mese scorso.
Spagna: Fmi, Urgente
Riforma Lavoro e Sistema Bancario
lunedì, 24 maggio 2010 - 16:32
(AGI) - Washington, 24 mag. - Il Fondo Monetario
Internazionale ha fatto appello alla Spagna per un
"urgente" riforma del lavoro e del sistema bancario,
appoggiando le misure di austerity proposte dal governo
di Madrid.
Sei grandi banche faranno
piu' luce sul trading OTC
BlueTG.it - lunedì, 24 maggio 2010 16:46 BRUXELLES
Sei grandi banche d’investimento, nell’occhio del
ciclone per il sospetto di aver seguito pratiche non del
tutto corrette nelle loro operazioni di trading sui
mercati non regolamentati (i cosidetti “dark pools”),
forniranno tutti i dati relativi agli scambi effettuati
a Markit Ltd che al termine della giornata registrerà e
validerà così gli eseguiti di Ubs, Citigroup, Deutsche
Bank, Morgan Stanley, Jp Morgan Cazenove e Credit Suisse.
L’iniziativa mira a gettare una prima luce sulle
attività over the counter (OTC) da tempo nel mirino
delle autorità di mercato europee (oltre che
statunitensi), che vogliono capire a quanto
effettivamente ammontino, chi vi ricorra con maggiore
frequenza e con che risultati.
AIG, il Dipartimento di
Giustizia Usa non formulera' accuse
BlueTG.it - lunedì, 24 maggio 2010 16:59 NEW YORK
La montagna stavolta non ha partorito neppure un
topolino: dopo due anni di indagini, infatti, il
Dipartimento di Giustizia americana ha deciso, secondo
quanto riporta la stampa finanziaria mondiale, che vi
sono prove insufficienti per avanzare alcuna accusa
contro American International Group (AIG) o alcuni suoi
manager.
Le indagini erano partite nel febbraio del 2008, quando
la compagnia assicuratrice americana (per salvare la
quale da un collasso finanziario dovette intervenire il
Tesoro Usa nel settembre dello stesso anno) aveva
dichiarato che il suo revisore dei conti,
Pricewaterhouscooper, aveva scoperto delle “debolezze”
nel sistema contabile relative a come Aig valutava il
portafoglio della propria divisione finanziaria, per
focalizzarsi in particolare sul ruolo di Joseph Cassano,
responsabile da Londra di tale divisione, oltre che di
altri manager come Andrew Forster e Tom Athan.
Ue, Barroso:"quasi
impossibile" modificare patto stabilità
reuters - lunedì, 24 maggio 2010 17:35 BRUXELLES
Il presidente dell'Unione europea Jose Manuel Barroso ha
definito "naif" l'obiettivo della Germania di modificare
il trattato Ue perché questo potrebbe spingere altri
stati membri a proporre altre modifiche.
Lo si legge in un'anticipazione del Frankfurter
Allgemeine Zeitung in edicola domani, mettendo in
evidenza le perduranti difficoltà che l'Europa affronta
nel tentativo di accordarsi sulle riforme per ridurre i
problemi economici nella zona euro, che Barroso ha
definito necessarie.
"Non proporremo modifiche del trattato, anche se siamo
aperti alle buone idee", ha detto Barroso al quotidiano.
"Sarebbe anche naif pensare che uno possa riformare il
trattato solo nelle aree che la Germania considera
importanti".
La cancelliere tedesca Angela Merkel ha detto che
modifiche al trattato Ue sono inevitabili se il blocco
vuole imparare dalla crisi del debito greca, anche se i
leader sono d'accordo che un processo del genere apra le
porte a lunghi negoziati.
Berlino punta a rafforzare il rispetto delle regole di
budget Ue conosciuto come Patto di crescita e stabilità,
con penalità che potrebbero includere il ritiro di fondi
strutturali e del diritto di voto ai paese che le
violano.
Barroso ha precisato che alcune penalità, compreso il
ritiro del diritto di voto, esistono già per alcuni casi
estremi nel trattato Ue e che i leader stanno già
valutando la creazione di un rapporto più forte tra
l'accesso ai fondi Ue e il rispetto delle regole.
Le borse europee chiudono
contrastate
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi
contrastati. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,1%,
il DAX a Francoforte e il FTSE MIB a Milano hanno perso
rispettivamente lo 0,4% e il 2,6%, il CAC40 a Parigi ha
chiuso invariato. La Borsa di Zurigo è rimasta oggi
ferma.
Da notare è che la performance della Borsa di Milano è
stata influenzata fortemente dallo stacco delle cedole
di molti titoli.
La seduta di oggi è stata piuttosto volatile. Durante il
fine settimana la Banca Centrale della Spagna ha dovuto
salvare la cassa di risparmio CajaSur. La notizia ha
fatto riaumentare i timori del mercato relativi ai
problemi delle economie più deboli della zona euro.
Tra i bancari Lloyds Banking Group (GB0008706128) ha
perso lo 0,6%, Commerzbank (DE0008032004) il 2,1%,
Deutsche Bank (DE0005140008) l'1%, Banco Bilbao Vizcaya
Argentaria (ES0113211835) il 2% e Banco Santander
(ES0113900J37) l'1,2%.
Nel settore della siderurgia ArcelorMittal
(LU0323134006) ha perso l'1,5% e ThyssenKrupp
(DE0007500001) lo 0,8%. Gli investitori temono che la
crisi del debito sovrano in Europa possa frenare la
crescita della congiuntura mondiale.
BP (GB0007980591) ha perso il 2,7%. La falla nel Golfo
del Messico sta continuando a far uscire petrolio. Il
Governo statunitense ha minacciato che potrebbe
estromettere il gruppo britannico dalle operazioni volte
ad evitare che il disastro peggiori ulteriormente. Tra
gli altri titoli petroliferi Royal Dutch Shell
(GB00B03MLX29) ha chiuso in calo dell'1,8%, Eni
(IT0003132476) dello 0,5% e Total (FR0000120271) dello
0,2%. Il prezzo del petrolio è caduto nel pomeriggio a
New York al di sotto di quota $70.
I minerari hanno continuato a recuperare terreno. Anglo
American (GB00B1XZS820) ha guadagnato il 2%, Rio Tinto
(GB0007188757) l'1,7% e Xstrata (GB0031411001) lo 0,7%.
I metalli di base si sono apprezzati oggi a Londra.
Redazione Borsainside 18:46
Grecia: restano i dubbi
su pacchetto aiuti, dice economista Fmi
reuters - lunedì, 24 maggio 2010 - 20:04
(Reuters) - Secondo il capo economista del Fondo
monetario internazionale, persistono i dubbi sul fatto
che l'Unione europea sia in grado di distribuire gli
aiuti promessi.
Ci sono dei "dubbi sulla capacità dell'Unione europea a
distribuire il denaro che ha promesso per finanziare il
governo greco. Questo forse non è molto giustificato, ma
fino a quando il denaro non sarà sul tavolo,
l'inquietudine resterà", ha detto l'economista Olivier
Blanchard in un'intervista a "La tribune".
Blanchard ha inoltre aggiunto che i mercati si stanno
chiedendo se la Grecia sarà in grado di pagare i suoi
debiti, considerati i comportamenti dei governi greci
nel passato.
L'economista ha però sottolineato che il pacchetto di
aiuti da 1 miliardo di dollari messo a punto da UE e Fmi
è sufficiente e che gli altri paesi dell'UE non hanno
bisogno di prendere misure d'austerità drammatiche come
quelle prese in Grecia.
L'economista ha infine detto che il deprezzamento
dell'euro non è una buona notizia nemmeno per gli Stati
Uniti e che anche Washington dovrà prendere delle misure
per mettere a posto i conti e far rientrare il deficit.
Le borse di Mosca, Praga
e Varsavia chiudono in rialzo
Le borse di Mosca, Praga e Varsavia hanno chiuso oggi in
rialzo. La Borsa di Budapest è rimasta ferma.
Dopo tre sedute negative di fila l'indice RTS ha
guadagnato a Mosca l'1,1% a 1.311,70 punti. I volumi di
scambio sono scesi rispetto a venerdì e sono stati nella
media. La stabilizzazione del prezzo del petrolio ha
fatto scattare oggi delle ricoperture sulla piazza
finanziaria moscovita. Tra i titoli del listino russo
Gazprom (RU0007661625) ha guadagnato l'1,9%, LUKoil
(RU0009024277) l'1%, Sberbank (RU0009029540) il 2,2% e
RusHydro (RU000A0JPKH7) il 2,7%. MTS (RU0007775219) e
Gazprom Neft (RU0009062467) hanno perso rispettivamente
il 2,2% e il 2%.
Il PX a Praga ha guadagnato l'1,8% a 1.156,60 punti.
Tutti i titoli del listino ceco hanno chiuso in rialzo.
Dopo il massacro delle scorse sedute NWR (NL0006282204)
ha guadagnato il 3,6%. Tra i bancari Erste Group Bank
(AT0000652011) ha guadagnato il 2,9% e Komercni Banka
(CZ0008019106) l'1,6%. Ceske Energeticke Zavody
(CZ0005112300) ha chiuso in rialzo dell'1,1%. Secondo
delle voci di stampa il CEO Martin Roman potrebbe venir
sostituito dall'attuale Presidente del Consiglio di
Sorveglianza Martin Kocourek.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato lo 0,9% a 39.920,63
punti. Quasi tutti i bancari hanno chiuso in forte
rialzo. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato l'1,9%,
BZW Bank (PLBZ00000044) il 3% e BRE Bank (PLBRE0000012)
il 3,7%. PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha perso lo
0,5%. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha chiuso
invariato nonostante il prezzo del rame abbia continuato
oggi a Londra a recuperare terreno.
Redazione Borsainside 20:48
Borse dell'America
Latina: Scende San Paolo, sale Città del Messico
La maggior parte delle borse dell'America Latina ha
chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha perso lo 0,6% a 59.915,14
punti. Durante il fine settimana la Banca Centrale della
Spagna ha dovuto salvare la cassa di risparmio CajaSur.
La notizia ha fatto tornare le vendite anche sul mercato
azionario brasiliano. Tra i bancari Banco do Brasil
(BRBBASACNOR3) ha perso lo 0,9%, Banco Bradesco
(BRBBDCACNPR8) l'1% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3)
l'1,7%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha chiuso in
calo dello 0,8%. Il prezzo del petrolio è sceso ieri a
New York temporaneamente al di sotto di $70 al barile.
Dopo il rimbalzo di venerdì scorso Vale (BRVALEACNPA3)
ha perso l'1,2%.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,4%
a 30.759,48 punti. I prezzi al consumo sono calati in
Messico nelle prime due settimane di maggio dello 0,54%.
Il mercato specula ora sul fatto che i tassi d'interesse
rimarranno in Messico invariati almeno fino alla fine
dell'anno. Tra i titoli principali dell'IPC América
Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,7%, Cemex
(MXP225611567) l'1,2%, Grupo Mexico (MXP370841019) lo
0,6% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) lo 0,1%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Colcap a Bogotà ha guadagnato l'1%, il General a Lima lo
0,1% e l'IBVC a Caracas lo 0,9%. L'IPSA a Santiago del
Cile ha perso lo 0,2%. La Borsa di Buenos Aires è
rimasta ieri ferma.
Redazione Borsainside 01:44
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