PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Lunedì 31 Maggio 2010

PARTE  2

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..... Sabato 29 Maggio 2010 ..... Domenica 30 Maggio 2010 ..... Lunedì 31 Maggio 2010 .....
 

 

 

 

Usa: Camera Approva Piano Di Rilancio Da 79 Miliardi Dlr
sabato, 29 maggio 2010 07:13 WASHINGTON
(AGI/WSI) New York - I deputati della Camera Usa hanno approvato un pacchetto di rilancio economico da 79 miliardi di dollari. Uno degli effetti del piano fiscale sara' l'aumento delle tasse per i gestori di fondi e le multinazionai. Per i Democratici, la proposta di legge aiutera' a ridurre il tasso di disoccupazione, ma giunge troppo tardi per le migliaia di americani i cui sussidi di disoccupazione scadono all'inizio della prossima settimana.

 

 

Usa: Chiuse Altre 5 Banche, Da Inizio Anno 78 Crack
sabato, 29 maggio 2010 10:43 WASHINGTON
(AGI) - Washington, 29 mag. - Le autorita' statunitensi hanno chiuso nella notte altre cinque banche portando a 78 il totale dei crack dall'inizio dell'anno.

 

 

Stiglitz suggerisce 'cura' anti-crisi
sabato, 29 maggio 2010 - 11:45
(ANSA) - MADRID, 29 MAG - Regolare le Agenzie di rating e tassare le transazioni finanziarie: e' la 'cura' anti-crisi suggerita dal Premio Nobel Joseph Stiglitz. Stiglitz ed altri prestigiosi economisti aderiscono al comitato scientifico della Fondazione Ideas, il think tank del Psoe. Per Stiglitz le Agenzie contribuiscono all'instabilita' finanziaria, hanno avuto un ruolo importante nella crisi nel sudest asiatico e sono state un fattore essenziale per la 'spallata' alla crisi finanziaria europea.

 

 

Oltre 60% tedeschi rivuole il marco
sabato, 29 maggio 2010 - 16:52
(ANSA) - BERLINO, 29 MAG -Oltre il 60% degli elettori tedeschi rivuole il Marco dopo l'indebolimento dell'euro provocato dalla crisi. Cosi' un sondaggio della Bild.L'indebolimento dell' euro e la crisi degli ultimi mesi hanno privato i cittadini di molte illusioni.Un altro sondaggio della Infratest-Dimap, indica che piu' della meta' degli elettori teme un calo del tenore di vita nei prossimi anni e i 2/3 teme per i propri risparmi. Per il 75% degli intervistati il peggio deve ancora venire.

 

 

Borsa, mese nero per l'Europa (-9,6%)
sabato, 29 maggio 2010 19:26 MILANO
(ANSA) - MILANO, 29 MAG -Si era visto di peggio quando scoppio' la bolla subprime,ma giugno e'stato un mese molto duro per le Borse europee in calo medio del 9,6%.Ora c'e' attesa per l'apertura dei mercati lunedi' dopo che Fitch ha ridotto il rating sul debito della Spagna. Ma intanto si tirano le somme: Milano e' stata la piazza peggiore (-14,3%), ha fatto peggio solo Dublino (-15,9%),d'un soffio meglio Atene (-14,2%).


 

 

 
  Lunedì 31 Maggio 2010 ..... Lunedì 31 Maggio 2010 ..... Lunedì 31 Maggio 2010  
       
..... Cina - Edizione Pechino ..... Giappone - Edizione Tokyo ..... Emirati Arabi Uniti - Edizione Dubai .....
 
 

 

Un crash grave, silenzioso ma importante: le commodities
Pubblicato il 31 maggio 2010 00:20 NEW YORK
Fonte: WSI
Da qualche settimana nelle sale operative non si parla d'altro. Anche se il "flash crash" del 6 maggio deve aver senza dubbio distolto gli investitori dal principale pericolo che si aggira per i mercati, il silenzioso crash delle materie prime e' sotto gli occhi di tutti e secondo gli analisti rispecchia il rischio crescente di deflazione, oltre che la piu' semplicistica spiegazione di un contemporaneo rafforzamento del dollaro.
Fino a qualche settimana fa le materie prime erano nel bel mezzo di un boom dei prezzi, con Merrill Lynch che e' arrivata a definire l'interesse speculativo per il rame e altri metalli come acciaio e platino, o anche il caucciu', un evento senza precedenti.
Allora a stupire era stato anche il balzo dei prezzi del petrolio. E' noto che negli Stati Uniti con la fine dell'inverno le quotazioni dell'oro nero tendono a scendere, perche' i consumi sono molto piu' bassi rispetto ai volumi che si riscontrano nel periodo estivo dei grandi spostamenti. Non e' stato cosi' quest'anno, tuttavia, nonostante la produzione fosse piu' che sufficiente a rispondere alla domanda.
Molti analisti concordano sul fatto che sia nel boom di prima che nel crash attuale ci sia lo zampino dei fondi hedge, mentre per altri, i soliti pessimisti, ci sarebbe dell'altro: il calo delle commodity (di rame e petrolio in particolare) indotto dalla crisi greca e dal deprezzamento vorticoso dell'euro, sarebbe l'allarmante segnale di una recessione a doppia V.
Basti pensare che il rame e' scivolato da $3.65 per libra a inizio aprile a $3 a meta' maggio. Cio' perche' - dicono gli esperti - l'indistria automobilistica europea consumera' molto meno rame rispetto al passato per le misure di austerita' e ribilanciamento fiscale varate dalla Ue. La flessione del 18% non e' molto piu' pesante di quella subita da petrolio, palladio e platino, tutti in calo dal 17 al 23% nell'ultimo mese. Ecco che il crash delle commodities puo' essere letto nel suo vero significato: l'economia globale va verso un rallentamento generale.
Inoltre il tracollo delle commodities e' avvenuto in concomitanza di un rally dell'oro, fattore che indica come il calo sia ancora piu' pesante se misurato nei confronti del metallo prezioso, che i suoi fan chiamano "soldi veri" (al contrario delle banconote di valute).
Ad esempio, fino a solo qualche settimana fa servivano 13.85 barili di petrolio per comprare un'oncia di oro. Adesso costa 17.5 barili. In poche parole, in tre settimane il valore del greggio e' sceso poco piu' del 25%, se misurato in oro. Di solito materie prime e metallo giallo si muovono all'unisono o quasi. Un rapporto costante che nell'ultimo mese e' stato mandato all'aria.
Quello che pero' i pessimisti sembrano tralasciare colpevolmente e' che le quotazioni del rame hanno toccato il fondo di $1.34 a dicembre 2008 e che nonostante i forti cali delle ultime settimane, il valore del metallo e' ancora del 132% sopra il bottom.
Non bisogna pero' nemmeno sottovalutare la deflazione che rischiano di provocare le misure di austerita' in Europa e l'impatto della molteplice stretta monetaria in Cina. Nel frattempo negli Stati Uniti l'effetto piu' imponente del pacchetto di rilancio fiscale e monetario si e' esaurito. Il prossimo anno potrebbero gia' esserci i primi rialzi dei tassi e la Fed continua a interrogarsi su come ridurre il suo saldo di bilancio.
Nel contesto di pressioni deflative di questo tipo sull'economia mondiale, la fuga dalle commodity come il rame ha senso. Non si tratta solo delle speculazioni di qualche isolato fondo hedge. E puo' succedere che avvenga in contemporanea con un rincaro dell'oro, il bene rifugio per eccellenza.

 

 

Crisi: Trichet e Bernanke Elogiano Economie Emergenti
lunedì, 31 maggio 2010 - 7:24
(AGI) - Roma, 31 mag. - Le economie emergenti sono fonti di forza per l'economia globale. Lo sostiene il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet in una conferenza stampa a Seul. Anche il presidente della Fed Usa, Ben Bernanke, a Seul, dice che l'economia mondiale dipende sempre piu' dai paesi emergenti per la stabilita' finanziaria e la crescita interna.

 

 

Crisi: Wen (Cina), Possibile Una Seconda Recessione Globale
lunedì, 31 maggio 2010 08:23 PECHINO
(AGI) - Tokyo, 31 mag. - Il premier cinese, Wen Jibao lancia l'allarme sul rischio di una ricaduta dell'economia globale in recessione. Secondo Wen l'economia globale resta vulnerabile ai rischi del debito sovrano ed esiste la possibilita' di una seconda recessione, anche se la ripresa e' in atto. "Tutti paesi - dice il premier cinese, parlando a un convegno di uomini d'affari a Tokyo - devono coordinare e rafforzare gli aiuti all'economia. Non ci dev'essere un'altro rilassamento".

 

 

Per la Bce le banche europee rischiano di svalutare 360 miliardi sui prestiti alle famiglie e alle imprese
Questo articolo è stato pubblicato il 31 maggio 2010  08:24 - Il Sole 24 Ore
L'aumento dei costi del finanziamento, dovuto alla crisi del debito sovrano nell'Eurozona, comporta una serie di conseguenze che «avranno un impatto negativo sulla ripresa e sulla crescita potenziale dell'economia» dell'area. Così la Bce nel Rapporto sulla stabilità finanziaria, spiegando che a sua volta questo si rifletterà sulla performance del sistema finanziario. I conti pubblici dell'Eurozona hanno toccato un nuovo record negativo nel periodo 2008-2010 come conseguenza della crisi finanziaria e questo può portare a «squilibri economici quali deficit delle partite correnti e pressioni inflative».
L'aumento del fabbisogno di finanziamento dei Governi e la minore fiducia dei mercati nella sostenibilità dei conti pubblici ha fatto salire rendimenti e spread dei bond governativi in alcuni paesi dell'Eurozona e, di conseguenza, i costi del finanziamento. Questo, scrive la Bce, «peggiora il rischio generale a livello di tassi per il sistema finanziario e rende potenzialmente più difficile una spesa pubblica orientata alla crescita, così come il flusso degli investimenti privati».
Le svalutazioni aumentano
Le banche di Eurolandia rischiano di dover svalutare di 360 miliardi di euro i prestiti concessi a imprese e famiglie fra il 2007 e il 2010. La stima è della Bce, che ha aumentato di cinque miliardi, rispetto allo scorso anno, il conto delle possibili perdite dovute alla crisi iniziata con i mutui 'subprimè Secondo le stime di Eurotower, le banche dell'area euro hanno accantonato fra il 2007 e il 2009 238 miliardi di euro a copertura delle perdite dovute al peggioramento della qualità del credito. Un fenomeno accentuato dall'elevata disoccupazione, che sta causando un aumento delle insolvenze su mutui e prestiti. «Questo - spiega la Bce sottraendo la cifra alle sue stime per il quadriennio 2007-2010 significa che le banche di Eurolandia dovranno accantonare altri 123 miliardi per il 2010».
Decisamente inferiore, invece, la stima sulle perdite di valore dei titoli finanziari nel portafoglio degli istituti di credito: grazie all'apprezzamento di molte attività e al calo degli spread sui prodotti del credito strutturato (come le obbligazioni garantite da mutui), la Bce ha tagliato a 155 miliardi (43 miliardi in meno rispetto a dicembre scorso) le svalutazioni accumulate fra il 2007 e il 2010.

 

 

La Borsa di Tokyo chiude in lieve rialzo
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in lieve rialzo. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,1% a 9.768,70 punti e il Topix lo 0,2% a 880,46 punti. Il mercato azionario giapponese ha beneficiato della solida performance dei farmaceutici. Astellas Pharma (JP3942400007) ha chiuso in rialzo dell'1,7%. Mizuho Securities ha promosso il titolo dell'impresa farmaceutica da "Underperform" a "Neutral". Tra gli altri titoli del settore Takeda (JP3463000004) ha guadagnato l'1,2%, Chugai (JP3519400000) il 2,1% e Daiichi Sankyo (JP3475350009) l'1,6%.
Sugli esportatori sono scattate delle prese di beneficio nonostante lo yen si sia oggi ulteriormente indebolito. Toyota (JP3633400001) ha perso lo 0,6%, Panasonic (JP3866800000) lo 0,8% e Sony (JP3435000009) lo 0,8%. Il Partito Socialdemocratico ha deciso di lasciare la coalizione di Governo guidata dal premier Yukio Hatoyama. La notizia ha penalizzato lo yen.
Kao (JP3205800000) ha guadagnato il 3,8%. Bank of America Merrill Lynch ha alzato il suo rating sul titolo della principale impresa di prodotti per l'igiene e la pulizia del Paese del Sol Levante da "Neutral" a "Buy".
Il calo dei prezzi delle materie prime ha pesato sui titoli delle holdings commerciali. Mitsui & Co. (JP3893600001) ha perso il 2%, Mitsubishi Corp. (JP3898400001) l'1,1% e Sumitomo Corp. (JP3404600003) l'1%.
Redazione Borsainside 08:34

 

 

India: Accelera l'Economia, Pil 7,4%
lunedì, 31 maggio 2010 08:44 NEW DELHI
(ASCA) - Roma, 31 mag - L'economia indiana nell'anno fiscale chiuso il 31 marzo registra un tasso di crescita del 7,4% grazie alla accelerazione dei servizi e dell'industria. Il tasso di crescita del pil e' superiore alle stime del governo del 7,2%.

 

 

Sul mercato obbligazionario la bolla immobiliare cinese sta già scoppiando
di Andrea FranceschiCronologia articolo 31 maggio 2010 - Il Sole 24 Ore
Questo articolo è stato pubblicato il 31 maggio 2010 09:21.
Che i prezzi degli immobili in Cina stessero crescendo a ritmi troppo rapidi in questi ultimi anni è cosa nota. Lo sa bene il governo cinese che, per raffreddare le quotazioni del mattone ormai fuori controllo è intervenuto con decisione sul fronte della regolamentazione. Da gennaio Pechino ha alzato per tre volte il coefficente di riserva obbligatoria alle banche, ha introdotto norme più restrittive sulle prevendite e ha reso più difficile il credito per l'acquisto delle seconde e terze case.
L'ultima mossa contro la bolla immobiliare è arrivata con l'ok a una riforma fiscale sugli immobili. Il comunicato stampa diffuso del governo non ha specificato i dettagli dell'iniziativa, ma gli addetti ai lavori dicono che potrebbe essere introdotta una tassa annuale sulle proprietà immobiliari.
L'intento è quello di raffreddare il surriscaldato mercato immobiliare. Ma l'effetto a breve termine di questa mossa è stato quello di far crollare i mercati. La Borsa di Shanghai ha chiuso in ribasso del 2,40% portando il calo totale del mese di maggio a -9% (la peggiore performance da settembre).
La stretta del Governo mette il bastone tra le ruote a molte società immobiliari. Basta guardare cosa succede nel mercato obbligazionario. Prendiamo in esame 3,9 miliardi di bond, emessi da 8 colossi delle costruzioni della Repubblica popolare. Secondo dati Bloomberg, da gennaio il differenziale di rendimento rispetto ai Tbond americani di è salito del 2,26%. Segnale eloquente che per il settore immobiliare si annunciano mesi difficili.
Tra le peggio messe c'è sicuramente la Kaisa Group holding di Shanghai. La cedola al 13,5% offerta lo scorso mese su un'emissione da 350 milioni di dollari, è recentemente salita al 16,52%. In media le aziende di costruzioni cinesi hanno pagato una cedola del 14% per le proprie emissioni in dollari. Decisamente di più delle altre società asiatiche del settore (9,2%) e oltre doppio di quelle americane (6,2%). Sul totale del mercato obbligazionario asiatico in dollari (Giappone escluso) le emissioni delle società immobiliari cinesi rappresentano, per ammontare, una fetta consistente: il 45%.

 

 

Crisi: Trichet, Tempi Difficili Per Aree Euro e Bce
lunedì, 31 maggio 2010 - 10:32
(ASCA-MktNews) - Vienna, 31 mag - I paesi dell'area euro e la BCE devono affrontare tempi difficili. E' quanto ha affermato il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, intervenendo a un convegno a Vienna. Trichet ha sottolineato che il programma della Bce di acquisto di titoli di Stato dei paesi dell'area euro e' ''solo una misura temporanea rispetto alle tensioni sui mercati finanziari'' ma non puo' sostituirsi alla disciplina di bilancio.

 

 

Francia: Ministro Baroin Lancia Allarme Su Rating Tripla a
lunedì, 31 maggio 2010 - 11:07
(AGI) - Parigi, 31 mag. - Il ministro francese del Bilancio, Francois Baroin lancia l'allarme sul rischio di un taglio del rating a tripla A del debito sovrano del paese. "L'obiettivo del mantenimento del rating 'AAA' - dice il ministro alla tv Canal Plus (Parigi: FR0000125460 - notizie) - condiziona le politiche di risparmio che dobbiamo fare". "Dobbiamo mantenere la tripla A - aggiunge - ridurre il nostro indebitamento per evitare di dover dipendere dai mercati".

 

 

Eurozona: Inflazione a Maggio Sale All'1,6%
lunedì, 31 maggio 2010 11:20 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 31 mag - Sale l'inflazione nell'area euro. Secondo i dati diffusi da Eurostat l'indice dei prezzi al consumo a maggio si attesta all'1,6% su base annuale rispetto all'1,5% del mese precedente.

 

 

Spagna, governo prova a imporre riforma del lavoro - stampa
reuters - lunedì, 31 maggio 2010 - 12:00
Il governo spagnolo ha rinunciato ad stringere un accordo con i sindacati e i datori di lavoro sulla riforma del mercato del lavoro e sta cercando di imporre il proprio piano, scrive oggi il quotidiano "El Pais" senza citare le fonti.
Il termine ultimo per trovare un accordo sulla riforma del lavoro con i sindacati e le aziende sarebbe scaduto oggi, ma il ministro del Lavoro ha prorogato ieri la scadenza di una settimana.
Secondo i piani del governo, scrive El Pais - giornale di centrosinistra - le società avrebbero la possibilità di fare un uso maggiore di contratti di lavoro per loro convenienti, per una più ampia tipologia di dipendenti.
Non c'è stato un commento immediato da parte del governo sul rapporto di El Pais.
Al momento, i contratti speciali permettono ad alcuni lavoratori di essere assunti con una cassa integrazione ridotta -- 33 giorni di salario per anno lavorato al posto dei normali 45 -- nel caso di successivo licenziamento.
Il governo vorrebbe estendere questa opzione attraverso un decreto legge, oggetto di votazione in parlamento senza possibilità di emendamenti.
Imporre un accordo senza il consenso dei sindacati potrebbe causare delle frizioni tra il partito socialista e i loro tradizionati alleati. I maggiori sindacati spagnoli hanno minacciato uno sciopero generale nel caso il governo dovesse imporre la riforma del lavoro.
Le aziende spagnole si sono lamentate per molto tempo delle difficoltà e dei costi di assunzione e licenziatiamento, da loro considerati un ostacolo all'assunzione, con conseguenze negative sul tasso di disoccupazione ufficiale, che ha già raggiunto il 20%.

 

 

Borse Asia-Pacifico contrastate, male Shanghai
Le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi contrastate.
Lo Shanghai Composite ha perso il 2,4% a 2.592,15 punti. Durante l'intero mese di maggio il listino cinese ha perso il 9,7%. Già ad aprile lo Shanghai Composite aveva lasciato sul terreno il 7,7%. Il Consiglio di Stato cinese ha annunciato che inizierà gradualmente a riformare il sistema di tassazione dei beni immobili. Secondo delle voci di stampa, inoltre, Shanghai avrebbe presentato al Governo centrale una proposta relativa all'introduzione di una tassa sugli immobili. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha perso il 3%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) il 3,4% e Gemdale (CNE000001790) il 4,3%. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso l'1,6%. China Construction Bank (CN000A0HF1W3) l'1%, Bank of Communications (CN000A0ERWC7) il 2,8% e China Merchants Bank (CN000A0KFDV9) il 2,9%. Bank of China (CN000A0J3PX9) ha guadagnato controtendenza il 2%. La banca cinese ha annunciato l'emissione di un bond convertibile da CNY 40 miliardi.
Il calo dei prezzi dei metalli ha pesato sui minerari. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso il 3,5% e Jiangxi Copper (CN0009070615) il 4,3%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso invariato a 19.765,19 punti. I titoli del settore immobiliare hanno sofferto anche sulla piazza finanziaria della città costiera. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso l'1%, Sino Land (HK0083000502) l'1,8% e Henderson Land (HK0012000102) l'1%. Tra i bancari HSBC (GB0005405286) ha perso lo 0,6% e Hang Seng Bank (HK0011000095) l'1%. Bank of East Asia (HK0023000190) e BOC Hong Kong (HK2388011192) hanno guadagnato rispettivamente lo 0,6% e l'1,6%. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha guadagnato lo 0,5% e CNOOC (HK0883013259) l'1%. Il prezzo del petrolio è salito oggi in Asia.
Tra gli altri listini della regione il Taiex a Taipei ha guadagnato l'1,1%, il Kospi a Seul l'1,1% e lo Straits Times lo 0,5%. L'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,6%.
Redazione Borsainside 12:26

 

 

Bce: Operazione a 7 Giorni Per Riassorbire 35 Mld Di Acquisti Bond
lunedì, 31 maggio 2010 - 15:53
(ASCA) - Roma, 31 mag - La Bce ha annunciato una operazione per riassorbire 35 miliardi di euro utilizzati per acquistare titoli di Stato dei paesi dell'eurozona, scadenza 7 giorni, tasso fisso 1%. La banca centrale ha deciso di sostenere il mercato del debito pubblico dell'Eurozona senza pero' creare nuova liquidita'. Quindi il denaro immesso nel sistema a fronte degli acquisti di bond viene successivamente sterilizzato con operazioni di pronti contro termine.

 

 

Ue: brusca frenata della fiducia dei consumatori in maggio
BlueTG.it - lunedì, 31 maggio 2010 16:06 BRUXELLES
Secondo quanto ha annunciato stamane la Commissione Ue, in maggio l’indice di fiducia dei consumatori del vecchio continente è ridisceso a quota 100 (-1,9 punti) nella Ue-27 a 98,4 (-2,2 punti) nell’Eurozona rispetto al mese precedente.
Si tratta del calo su base mensile più marcato dalla crisi finanziaria del 2008 e mentre il grado di fiducia delle imprese continua a migliorare tutte le altri componenti dell’indicatore sono calate.

 

 

NYT,economisti temono deflazione Europa
lunedì, 31 maggio 2010 - 17:45
(ANSA) - NEW YORK, 31 MAG - Gli economisti temono che il rischio deflazione in Europa sia piu' forte di quello di inflazione. Lo riporta il New York Times (NYSE: NYT - notizie) .Secondo alcuni la deflazione e' piu' pericolosa perche' spinge i consumatori a rimandare gli acquisti, dando vita a una spirale di bassa domanda e produzione. La deflazione - scrive il NYT - e' negativa anche per paesi debitori come la Grecia, che si potrebbero trovare a restituire risorse che valgono piu' di quando le hanno prese in prestito.

 

 

Le borse europee chiudono poco mosse, ancora bene Francoforte
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi poco mossi. Il DAX a Francoforte ha guadagnato lo 0,3% e il FTSE MIB a Milano lo 0,4%. Il CAC40 e lo SMI a Zurigo hanno perso lo 0,2%. La seduta è molto tranquilla a causa della giornata festiva negli USA e nel Regno Unito. Charles Evans, il Presidente della Fed di Chicago, ha indicato che la crisi del debito sovrano in Europa potrebbe spingere la Banca Centrale degli USA a rinviare l'aumento dei suoi tassi d'interesse. La notizia ha in buona parte compensato il declassamento della Spagna da parte di Fitch. L'IBEX 35 ha chiuso a Madrid in calo dello 0,7%.
BP (GB0007980591) ha perso a Francoforte il 7,6%. L'operazione "Top Kill" con cui il gruppo britannico intendeva chiudere la falla che ha causato la catastrofe naturale nel Golfo del Messico è fallita.
Daimler (DE0007100000) ha guadagnato l'1,7%. Deutsche Bank ha alzato oggi il suo target sul prezzo per il titolo del colosso dell'auto da €42 a €50.
Sacyr Vallehermoso (ES0182870214) ha guadagnato il 6,3%. Il gruppo spagnolo ha annunciato di essere vicino ad un accordo per rifinanziare il debito della sua principale unità attiva nel settore immobiliare.
Redazione Borsainside 18:31

 

 

Banche: Bce, Fatti Importanti Progressi Verso Strada Ripresa
lunedì, 31 maggio 2010 - 18:39
(ASCA-MarketNews) - Berlino, 31 mag - Le banche dell'Eurozona hanno significativamente migliorato la loro situazione finanziaria, anche se la redditivita' del settore rimarra' moderata nel medio termine. Lo afferma la Banca centrale europea nell'ultimo Financial stability review.

 

 

Le borse dell'Europa dell'Est chiudono in rialzo
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in rialzo.
L'indice RTS ha guadagnato a Mosca l'1,3% a 1.384,59 punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a venerdì scorso e sono stati bassi. La seduta è stata tranquilla a causa della giornata festiva negli USA e nel Regno Unito. L'indice RTS si è mosso per quasi tutta la giornata lateralmente prima di accelerare al rialzo verso la fine delle contrattazioni a seguito dell'aumento del prezzo del petrolio. Tra i titoli del listino russo Raspadskaya (RU000A0B90N8) ha guadagnato l'1,1%, Severstal (RU0009046510) il 3,1% e Transneft (RU0009091573) il 4%. Sberbank (RU0009029540) ha perso lo 0,9%. Gazprom (RU0007661625) ha guadagnato a San Pietroburgo lo 0,9% a RUB 160,99.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,8% a 22.103,42 punti. La seduta è stata anche nella capitale ungherese priva di spunti particolari. Tra i titoli principali del BUX OTP Bank (HU0000061726) ha guadagnato lo 0,1%, Magyar Telekom (HU0000016522) il 2,6% e MOL (HU0000068952) il 2,5%. Gedeon Richter (HU0000067624) ha perso controtendenza l'1,5%.
Il PX a Praga ha guadagnato lo 0,6% a 1.176,80 punti. Tra i titoli del listino ceco Komercni Banka (CZ0008019106) ha chiuso in rialzo dell'1,6%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) dell'1,2%, NWR (NL0006282204) del 2,6% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) dello 0,1%. Erste Group Bank (AT0000652011) ha perso lo 0,7%.
Il WIG a Varsavia ha chiuso in rialzo dello 0,3% a 41.530,09 punti. Tra i bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato l'1,1%, BRE Bank (PLBRE0000012) lo 0,4%, BZW Bank (PLBZ00000044) lo 0,8% e PKO Bank Polski (PLPKO0000016) lo 0,5%. Tra gli altri titoli di maggior peso del listino polacco KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha chiuso in rialzo dello 0,8% e PKN Orlen (PLPKN0000018) dello 0,4%. Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) ha perso lo 0,3%.
Redazione Borsainside 21:25


 

 

 
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ASIA - Edizione Hong Kong
  USA - Edizione New York   EUROPA - Edizione Bruxelles .....
 

 

 

WALL STREET: New York chiusa, oggi e' il Memorial Day

 

 

 

 

 

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