Un crash grave, silenzioso ma importante: le commodities
Pubblicato il 31 maggio 2010 00:20 NEW YORK
Fonte: WSI
Da qualche settimana nelle sale operative non si parla
d'altro. Anche se il "flash crash" del 6 maggio deve
aver senza dubbio distolto gli investitori dal
principale pericolo che si aggira per i mercati, il
silenzioso crash delle materie prime e' sotto gli occhi
di tutti e secondo gli analisti rispecchia il rischio
crescente di deflazione, oltre che la piu' semplicistica
spiegazione di un contemporaneo rafforzamento del
dollaro.
Fino a qualche settimana fa le materie prime erano nel
bel mezzo di un boom dei prezzi, con Merrill Lynch che
e' arrivata a definire l'interesse speculativo per il
rame e altri metalli come acciaio e platino, o anche il
caucciu', un evento senza precedenti.
Allora a stupire era stato anche il balzo dei prezzi del
petrolio. E' noto che negli Stati Uniti con la fine
dell'inverno le quotazioni dell'oro nero tendono a
scendere, perche' i consumi sono molto piu' bassi
rispetto ai volumi che si riscontrano nel periodo estivo
dei grandi spostamenti. Non e' stato cosi' quest'anno,
tuttavia, nonostante la produzione fosse piu' che
sufficiente a rispondere alla domanda.
Molti analisti concordano sul fatto che sia nel boom di
prima che nel crash attuale ci sia lo zampino dei fondi
hedge, mentre per altri, i soliti pessimisti, ci sarebbe
dell'altro: il calo delle commodity (di rame e petrolio
in particolare) indotto dalla crisi greca e dal
deprezzamento vorticoso dell'euro, sarebbe l'allarmante
segnale di una recessione a doppia V.
Basti pensare che il rame e' scivolato da $3.65 per
libra a inizio aprile a $3 a meta' maggio. Cio' perche'
- dicono gli esperti - l'indistria automobilistica
europea consumera' molto meno rame rispetto al passato
per le misure di austerita' e ribilanciamento fiscale
varate dalla Ue. La flessione del 18% non e' molto piu'
pesante di quella subita da petrolio, palladio e
platino, tutti in calo dal 17 al 23% nell'ultimo mese.
Ecco che il crash delle commodities puo' essere letto
nel suo vero significato: l'economia globale va verso un
rallentamento generale.
Inoltre il tracollo delle commodities e' avvenuto in
concomitanza di un rally dell'oro, fattore che indica
come il calo sia ancora piu' pesante se misurato nei
confronti del metallo prezioso, che i suoi fan chiamano
"soldi veri" (al contrario delle banconote di valute).
Ad esempio, fino a solo qualche settimana fa servivano
13.85 barili di petrolio per comprare un'oncia di oro.
Adesso costa 17.5 barili. In poche parole, in tre
settimane il valore del greggio e' sceso poco piu' del
25%, se misurato in oro. Di solito materie prime e
metallo giallo si muovono all'unisono o quasi. Un
rapporto costante che nell'ultimo mese e' stato mandato
all'aria.
Quello che pero' i pessimisti sembrano tralasciare
colpevolmente e' che le quotazioni del rame hanno
toccato il fondo di $1.34 a dicembre 2008 e che
nonostante i forti cali delle ultime settimane, il
valore del metallo e' ancora del 132% sopra il bottom.
Non bisogna pero' nemmeno sottovalutare la deflazione
che rischiano di provocare le misure di austerita' in
Europa e l'impatto della molteplice stretta monetaria in
Cina. Nel frattempo negli Stati Uniti l'effetto piu'
imponente del pacchetto di rilancio fiscale e monetario
si e' esaurito. Il prossimo anno potrebbero gia' esserci
i primi rialzi dei tassi e la Fed continua a
interrogarsi su come ridurre il suo saldo di bilancio.
Nel contesto di pressioni deflative di questo tipo
sull'economia mondiale, la fuga dalle commodity come il
rame ha senso. Non si tratta solo delle speculazioni di
qualche isolato fondo hedge. E puo' succedere che
avvenga in contemporanea con un rincaro dell'oro, il
bene rifugio per eccellenza.
Crisi: Trichet e Bernanke Elogiano Economie
Emergenti
lunedì, 31 maggio 2010 - 7:24
(AGI) - Roma, 31 mag. - Le economie emergenti sono fonti
di forza per l'economia globale. Lo sostiene il
presidente della Bce, Jean-Claude Trichet in una
conferenza stampa a Seul. Anche il presidente della Fed
Usa, Ben Bernanke, a Seul, dice che l'economia mondiale
dipende sempre piu' dai paesi emergenti per la
stabilita' finanziaria e la crescita interna.
Crisi: Wen (Cina), Possibile Una Seconda Recessione
Globale
lunedì, 31 maggio 2010 08:23 PECHINO
(AGI) - Tokyo, 31 mag. - Il premier cinese, Wen Jibao
lancia l'allarme sul rischio di una ricaduta
dell'economia globale in recessione. Secondo Wen
l'economia globale resta vulnerabile ai rischi del
debito sovrano ed esiste la possibilita' di una seconda
recessione, anche se la ripresa e' in atto. "Tutti paesi
- dice il premier cinese, parlando a un convegno di
uomini d'affari a Tokyo - devono coordinare e rafforzare
gli aiuti all'economia. Non ci dev'essere un'altro
rilassamento".
Per la Bce le banche europee rischiano di svalutare 360
miliardi sui prestiti alle famiglie e alle imprese
Questo articolo è stato pubblicato il 31 maggio 2010
08:24 - Il Sole 24 Ore
L'aumento dei costi del finanziamento, dovuto alla crisi
del debito sovrano nell'Eurozona, comporta una serie di
conseguenze che «avranno un impatto negativo sulla
ripresa e sulla crescita potenziale dell'economia»
dell'area. Così la Bce nel Rapporto sulla stabilità
finanziaria, spiegando che a sua volta questo si
rifletterà sulla performance del sistema finanziario. I
conti pubblici dell'Eurozona hanno toccato un nuovo
record negativo nel periodo 2008-2010 come conseguenza
della crisi finanziaria e questo può portare a
«squilibri economici quali deficit delle partite
correnti e pressioni inflative».
L'aumento del fabbisogno di finanziamento dei Governi e
la minore fiducia dei mercati nella sostenibilità dei
conti pubblici ha fatto salire rendimenti e spread dei
bond governativi in alcuni paesi dell'Eurozona e, di
conseguenza, i costi del finanziamento. Questo, scrive
la Bce, «peggiora il rischio generale a livello di tassi
per il sistema finanziario e rende potenzialmente più
difficile una spesa pubblica orientata alla crescita,
così come il flusso degli investimenti privati».
Le svalutazioni aumentano
Le banche di Eurolandia rischiano di dover svalutare di
360 miliardi di euro i prestiti concessi a imprese e
famiglie fra il 2007 e il 2010. La stima è della Bce,
che ha aumentato di cinque miliardi, rispetto allo
scorso anno, il conto delle possibili perdite dovute
alla crisi iniziata con i mutui 'subprimè Secondo le
stime di Eurotower, le banche dell'area euro hanno
accantonato fra il 2007 e il 2009 238 miliardi di euro a
copertura delle perdite dovute al peggioramento della
qualità del credito. Un fenomeno accentuato dall'elevata
disoccupazione, che sta causando un aumento delle
insolvenze su mutui e prestiti. «Questo - spiega la Bce
sottraendo la cifra alle sue stime per il quadriennio
2007-2010 significa che le banche di Eurolandia dovranno
accantonare altri 123 miliardi per il 2010».
Decisamente inferiore, invece, la stima sulle perdite di
valore dei titoli finanziari nel portafoglio degli
istituti di credito: grazie all'apprezzamento di molte
attività e al calo degli spread sui prodotti del credito
strutturato (come le obbligazioni garantite da mutui),
la Bce ha tagliato a 155 miliardi (43 miliardi in meno
rispetto a dicembre scorso) le svalutazioni accumulate
fra il 2007 e il 2010.
La Borsa di Tokyo chiude in lieve rialzo
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in lieve rialzo. Il
Nikkei ha guadagnato lo 0,1% a 9.768,70 punti e il Topix
lo 0,2% a 880,46 punti. Il mercato azionario giapponese
ha beneficiato della solida performance dei
farmaceutici. Astellas Pharma (JP3942400007) ha chiuso
in rialzo dell'1,7%. Mizuho Securities ha promosso il
titolo dell'impresa farmaceutica da "Underperform" a "Neutral".
Tra gli altri titoli del settore Takeda (JP3463000004)
ha guadagnato l'1,2%, Chugai (JP3519400000) il 2,1% e
Daiichi Sankyo (JP3475350009) l'1,6%.
Sugli esportatori sono scattate delle prese di beneficio
nonostante lo yen si sia oggi ulteriormente indebolito.
Toyota (JP3633400001) ha perso lo 0,6%, Panasonic
(JP3866800000) lo 0,8% e Sony (JP3435000009) lo 0,8%. Il
Partito Socialdemocratico ha deciso di lasciare la
coalizione di Governo guidata dal premier Yukio Hatoyama.
La notizia ha penalizzato lo yen.
Kao (JP3205800000) ha guadagnato il 3,8%. Bank of
America Merrill Lynch ha alzato il suo rating sul titolo
della principale impresa di prodotti per l'igiene e la
pulizia del Paese del Sol Levante da "Neutral" a "Buy".
Il calo dei prezzi delle materie prime ha pesato sui
titoli delle holdings commerciali. Mitsui & Co.
(JP3893600001) ha perso il 2%, Mitsubishi Corp.
(JP3898400001) l'1,1% e Sumitomo Corp. (JP3404600003)
l'1%.
Redazione Borsainside 08:34
India: Accelera l'Economia, Pil 7,4%
lunedì, 31 maggio 2010 08:44 NEW DELHI
(ASCA) - Roma, 31 mag - L'economia indiana nell'anno
fiscale chiuso il 31 marzo registra un tasso di crescita
del 7,4% grazie alla accelerazione dei servizi e
dell'industria. Il tasso di crescita del pil e'
superiore alle stime del governo del 7,2%.
Sul mercato obbligazionario la bolla immobiliare cinese
sta già scoppiando
di Andrea FranceschiCronologia articolo 31 maggio 2010 -
Il Sole 24 Ore
Questo articolo è stato pubblicato il 31 maggio 2010
09:21.
Che i prezzi degli immobili in Cina stessero crescendo a
ritmi troppo rapidi in questi ultimi anni è cosa nota.
Lo sa bene il governo cinese che, per raffreddare le
quotazioni del mattone ormai fuori controllo è
intervenuto con decisione sul fronte della
regolamentazione. Da gennaio Pechino ha alzato per tre
volte il coefficente di riserva obbligatoria alle
banche, ha introdotto norme più restrittive sulle
prevendite e ha reso più difficile il credito per
l'acquisto delle seconde e terze case.
L'ultima mossa contro la bolla immobiliare è arrivata
con l'ok a una riforma fiscale sugli immobili. Il
comunicato stampa diffuso del governo non ha specificato
i dettagli dell'iniziativa, ma gli addetti ai lavori
dicono che potrebbe essere introdotta una tassa annuale
sulle proprietà immobiliari.
L'intento è quello di raffreddare il surriscaldato
mercato immobiliare. Ma l'effetto a breve termine di
questa mossa è stato quello di far crollare i mercati.
La Borsa di Shanghai ha chiuso in ribasso del 2,40%
portando il calo totale del mese di maggio a -9% (la
peggiore performance da settembre).
La stretta del Governo mette il bastone tra le ruote a
molte società immobiliari. Basta guardare cosa succede
nel mercato obbligazionario. Prendiamo in esame 3,9
miliardi di bond, emessi da 8 colossi delle costruzioni
della Repubblica popolare. Secondo dati Bloomberg, da
gennaio il differenziale di rendimento rispetto ai Tbond
americani di è salito del 2,26%. Segnale eloquente che
per il settore immobiliare si annunciano mesi difficili.
Tra le peggio messe c'è sicuramente la Kaisa Group
holding di Shanghai. La cedola al 13,5% offerta lo
scorso mese su un'emissione da 350 milioni di dollari, è
recentemente salita al 16,52%. In media le aziende di
costruzioni cinesi hanno pagato una cedola del 14% per
le proprie emissioni in dollari. Decisamente di più
delle altre società asiatiche del settore (9,2%) e oltre
doppio di quelle americane (6,2%). Sul totale del
mercato obbligazionario asiatico in dollari (Giappone
escluso) le emissioni delle società immobiliari cinesi
rappresentano, per ammontare, una fetta consistente: il
45%.
Crisi: Trichet, Tempi
Difficili Per Aree Euro e Bce
lunedì, 31 maggio 2010 - 10:32
(ASCA-MktNews) - Vienna, 31 mag - I paesi dell'area euro
e la BCE devono affrontare tempi difficili. E' quanto ha
affermato il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet,
intervenendo a un convegno a Vienna. Trichet ha
sottolineato che il programma della Bce di acquisto di
titoli di Stato dei paesi dell'area euro e' ''solo una
misura temporanea rispetto alle tensioni sui mercati
finanziari'' ma non puo' sostituirsi alla disciplina di
bilancio.
Francia: Ministro Baroin
Lancia Allarme Su Rating Tripla a
lunedì, 31 maggio 2010 - 11:07
(AGI) - Parigi, 31 mag. - Il ministro francese del
Bilancio, Francois Baroin lancia l'allarme sul rischio
di un taglio del rating a tripla A del debito sovrano
del paese. "L'obiettivo del mantenimento del rating
'AAA' - dice il ministro alla tv Canal Plus (Parigi:
FR0000125460 - notizie) - condiziona le politiche di
risparmio che dobbiamo fare". "Dobbiamo mantenere la
tripla A - aggiunge - ridurre il nostro indebitamento
per evitare di dover dipendere dai mercati".
Eurozona: Inflazione a Maggio Sale All'1,6%
lunedì, 31 maggio 2010 11:20 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 31 mag - Sale l'inflazione nell'area
euro. Secondo i dati diffusi da Eurostat l'indice dei
prezzi al consumo a maggio si attesta all'1,6% su base
annuale rispetto all'1,5% del mese precedente.
Spagna, governo prova a
imporre riforma del lavoro - stampa
reuters - lunedì, 31 maggio 2010 - 12:00
Il governo spagnolo ha rinunciato ad stringere un
accordo con i sindacati e i datori di lavoro sulla
riforma del mercato del lavoro e sta cercando di imporre
il proprio piano, scrive oggi il quotidiano "El Pais"
senza citare le fonti.
Il termine ultimo per trovare un accordo sulla riforma
del lavoro con i sindacati e le aziende sarebbe scaduto
oggi, ma il ministro del Lavoro ha prorogato ieri la
scadenza di una settimana.
Secondo i piani del governo, scrive El Pais - giornale
di centrosinistra - le società avrebbero la possibilità
di fare un uso maggiore di contratti di lavoro per loro
convenienti, per una più ampia tipologia di dipendenti.
Non c'è stato un commento immediato da parte del governo
sul rapporto di El Pais.
Al momento, i contratti speciali permettono ad alcuni
lavoratori di essere assunti con una cassa integrazione
ridotta -- 33 giorni di salario per anno lavorato al
posto dei normali 45 -- nel caso di successivo
licenziamento.
Il governo vorrebbe estendere questa opzione attraverso
un decreto legge, oggetto di votazione in parlamento
senza possibilità di emendamenti.
Imporre un accordo senza il consenso dei sindacati
potrebbe causare delle frizioni tra il partito
socialista e i loro tradizionati alleati. I maggiori
sindacati spagnoli hanno minacciato uno sciopero
generale nel caso il governo dovesse imporre la riforma
del lavoro.
Le aziende spagnole si sono lamentate per molto tempo
delle difficoltà e dei costi di assunzione e
licenziatiamento, da loro considerati un ostacolo
all'assunzione, con conseguenze negative sul tasso di
disoccupazione ufficiale, che ha già raggiunto il 20%.
Borse Asia-Pacifico
contrastate, male Shanghai
Le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno
chiuso oggi contrastate.
Lo Shanghai Composite ha perso il 2,4% a 2.592,15 punti.
Durante l'intero mese di maggio il listino cinese ha
perso il 9,7%. Già ad aprile lo Shanghai Composite aveva
lasciato sul terreno il 7,7%. Il Consiglio di Stato
cinese ha annunciato che inizierà gradualmente a
riformare il sistema di tassazione dei beni immobili.
Secondo delle voci di stampa, inoltre, Shanghai avrebbe
presentato al Governo centrale una proposta relativa
all'introduzione di una tassa sugli immobili. Nel
settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha perso
il 3%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) il 3,4% e Gemdale
(CNE000001790) il 4,3%. Tra i bancari Industrial and
Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso l'1,6%. China
Construction Bank (CN000A0HF1W3) l'1%, Bank of
Communications (CN000A0ERWC7) il 2,8% e China Merchants
Bank (CN000A0KFDV9) il 2,9%. Bank of China
(CN000A0J3PX9) ha guadagnato controtendenza il 2%. La
banca cinese ha annunciato l'emissione di un bond
convertibile da CNY 40 miliardi.
Il calo dei prezzi dei metalli ha pesato sui minerari.
Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso il
3,5% e Jiangxi Copper (CN0009070615) il 4,3%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso invariato a 19.765,19
punti. I titoli del settore immobiliare hanno sofferto
anche sulla piazza finanziaria della città costiera. Sun
Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso l'1%, Sino
Land (HK0083000502) l'1,8% e Henderson Land
(HK0012000102) l'1%. Tra i bancari HSBC (GB0005405286)
ha perso lo 0,6% e Hang Seng Bank (HK0011000095) l'1%.
Bank of East Asia (HK0023000190) e BOC Hong Kong
(HK2388011192) hanno guadagnato rispettivamente lo 0,6%
e l'1,6%. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha
guadagnato lo 0,5% e CNOOC (HK0883013259) l'1%. Il
prezzo del petrolio è salito oggi in Asia.
Tra gli altri listini della regione il Taiex a Taipei ha
guadagnato l'1,1%, il Kospi a Seul l'1,1% e lo Straits
Times lo 0,5%. L'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,6%.
Redazione Borsainside 12:26
Bce: Operazione a 7
Giorni Per Riassorbire 35 Mld Di Acquisti Bond
lunedì, 31 maggio 2010 - 15:53
(ASCA) - Roma, 31 mag - La Bce ha annunciato una
operazione per riassorbire 35 miliardi di euro
utilizzati per acquistare titoli di Stato dei paesi
dell'eurozona, scadenza 7 giorni, tasso fisso 1%. La
banca centrale ha deciso di sostenere il mercato del
debito pubblico dell'Eurozona senza pero' creare nuova
liquidita'. Quindi il denaro immesso nel sistema a
fronte degli acquisti di bond viene successivamente
sterilizzato con operazioni di pronti contro termine.
Ue: brusca frenata della fiducia dei consumatori in
maggio
BlueTG.it -
lunedì, 31 maggio 2010 16:06 BRUXELLES
Secondo quanto ha annunciato stamane la Commissione Ue,
in maggio l’indice di fiducia dei consumatori del
vecchio continente è ridisceso a quota 100 (-1,9 punti)
nella Ue-27 a 98,4 (-2,2 punti) nell’Eurozona rispetto
al mese precedente.
Si tratta del calo su base mensile più marcato dalla
crisi finanziaria del 2008 e mentre il grado di fiducia
delle imprese continua a migliorare tutte le altri
componenti dell’indicatore sono calate.
NYT,economisti temono
deflazione Europa
lunedì, 31 maggio 2010 - 17:45
(ANSA) - NEW YORK, 31 MAG - Gli economisti temono che il
rischio deflazione in Europa sia piu' forte di quello di
inflazione. Lo riporta il New York Times (NYSE: NYT -
notizie) .Secondo alcuni la deflazione e' piu'
pericolosa perche' spinge i consumatori a rimandare gli
acquisti, dando vita a una spirale di bassa domanda e
produzione. La deflazione - scrive il NYT - e' negativa
anche per paesi debitori come la Grecia, che si
potrebbero trovare a restituire risorse che valgono piu'
di quando le hanno prese in prestito.
Le borse europee chiudono
poco mosse, ancora bene Francoforte
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi
poco mossi. Il DAX a Francoforte ha guadagnato lo 0,3% e
il FTSE MIB a Milano lo 0,4%. Il CAC40 e lo SMI a Zurigo
hanno perso lo 0,2%. La seduta è molto tranquilla a
causa della giornata festiva negli USA e nel Regno
Unito. Charles Evans, il Presidente della Fed di
Chicago, ha indicato che la crisi del debito sovrano in
Europa potrebbe spingere la Banca Centrale degli USA a
rinviare l'aumento dei suoi tassi d'interesse. La
notizia ha in buona parte compensato il declassamento
della Spagna da parte di Fitch. L'IBEX 35 ha chiuso a
Madrid in calo dello 0,7%.
BP (GB0007980591) ha perso a Francoforte il 7,6%.
L'operazione "Top Kill" con cui il gruppo britannico
intendeva chiudere la falla che ha causato la catastrofe
naturale nel Golfo del Messico è fallita.
Daimler (DE0007100000) ha guadagnato l'1,7%. Deutsche
Bank ha alzato oggi il suo target sul prezzo per il
titolo del colosso dell'auto da €42 a €50.
Sacyr Vallehermoso (ES0182870214) ha guadagnato il 6,3%.
Il gruppo spagnolo ha annunciato di essere vicino ad un
accordo per rifinanziare il debito della sua principale
unità attiva nel settore immobiliare.
Redazione Borsainside 18:31
Banche: Bce, Fatti
Importanti Progressi Verso Strada Ripresa
lunedì, 31 maggio 2010 - 18:39
(ASCA-MarketNews) - Berlino, 31 mag - Le banche
dell'Eurozona hanno significativamente migliorato la
loro situazione finanziaria, anche se la redditivita'
del settore rimarra' moderata nel medio termine. Lo
afferma la Banca centrale europea nell'ultimo Financial
stability review.
Le borse dell'Europa
dell'Est chiudono in rialzo
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno
chiuso oggi in rialzo.
L'indice RTS ha guadagnato a Mosca l'1,3% a 1.384,59
punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a venerdì
scorso e sono stati bassi. La seduta è stata tranquilla
a causa della giornata festiva negli USA e nel Regno
Unito. L'indice RTS si è mosso per quasi tutta la
giornata lateralmente prima di accelerare al rialzo
verso la fine delle contrattazioni a seguito
dell'aumento del prezzo del petrolio. Tra i titoli del
listino russo Raspadskaya (RU000A0B90N8) ha guadagnato
l'1,1%, Severstal (RU0009046510) il 3,1% e Transneft
(RU0009091573) il 4%. Sberbank (RU0009029540) ha perso
lo 0,9%. Gazprom (RU0007661625) ha guadagnato a San
Pietroburgo lo 0,9% a RUB 160,99.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,8% a 22.103,42
punti. La seduta è stata anche nella capitale ungherese
priva di spunti particolari. Tra i titoli principali del
BUX OTP Bank (HU0000061726) ha guadagnato lo 0,1%,
Magyar Telekom (HU0000016522) il 2,6% e MOL
(HU0000068952) il 2,5%. Gedeon Richter (HU0000067624) ha
perso controtendenza l'1,5%.
Il PX a Praga ha guadagnato lo 0,6% a 1.176,80 punti.
Tra i titoli del listino ceco Komercni Banka
(CZ0008019106) ha chiuso in rialzo dell'1,6%, Ceske
Energeticke Zavody (CZ0005112300) dell'1,2%, NWR
(NL0006282204) del 2,6% e Telefónica O2 C.R.
(CZ0009093209) dello 0,1%. Erste Group Bank
(AT0000652011) ha perso lo 0,7%.
Il WIG a Varsavia ha chiuso in rialzo dello 0,3% a
41.530,09 punti. Tra i bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016)
ha guadagnato l'1,1%, BRE Bank (PLBRE0000012) lo 0,4%,
BZW Bank (PLBZ00000044) lo 0,8% e PKO Bank Polski
(PLPKO0000016) lo 0,5%. Tra gli altri titoli di maggior
peso del listino polacco KGHM Polska Miedz
(PLKGHM000017) ha chiuso in rialzo dello 0,8% e PKN
Orlen (PLPKN0000018) dello 0,4%. Telekomunikacja Polska
(PLTLKPL00017) ha perso lo 0,3%.
Redazione Borsainside 21:25
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