La Borsa di Tokyo chiude di nuovo in forte
rialzo, brillano gli esportatori
La Borsa di Tokyo ha chiuso anche oggi in forte rialzo.
Il Nikkei ha guadagnato il 2,1% a 10.585,92 punti ed il
Topix l'1,8% a 927,31 punti. Gli esportatori hanno
brillato ancora. Toyota (JP3633400001) ha guadagnato il
3,5%, Honda (JP3854600008) il 3,9%, Canon (JP3242800005)
il 2,3%, Panasonic (JP3866800000) il 2,8% e Sony
(JP3435000009) il 2,8%. Lo scorso mese sono andati persi
negli USA meno posti di lavoro di quanto previsto dagli
economisti. La notizia ha aumentato la fiducia degli
investitori nella ripresa dell'economia del principale
partner commerciale del Giappone. Lo yen si è inoltre
indebolito oggi sia rispetto al dollaro che all'euro.
L'aumento dei prezzi delle materie prime ha spinto i
titoli delle grandi holdings commerciali. Mitsui & Co.
(JP3893600001) ha guadagnato il 3,9% e Mitsubishi Corp.
(JP3898400001) il 2,6%. Il prezzo del petrolio ha chiuso
venerdì a New York in rialzo dell'1,6%, quello del rame
dell'1,5%.
Nel settore del trasporto marittimo Mitsui O.S.K. Lines
(JP3362700001) ha guadagnato il l'1,8%, Kawasaki Kisen
Kaisha (JP3223800008) l'1,5% e Nippon Yusen
(JP3753000003) il 3,3%. Il Baltic Dry, l'indice che
misura i costi del trasporto navale delle merci, è
salito per il settimo giorno di fila.
Japan Tobacco (JP3726800000) ha guadagnato il 3,9%.
Credit Suisse ha alzato il suo rating sul titolo del
terzo produttore al mondo di sigarette da "Neutral" a "Outperform".
Fujitsu (JP3818000006) ha perso il 2,7%. Il produttore
di computer ha ammesso di aver spinto lo scorso
settembre il suo Presidente Kuniaki Nozoe a dare le
dimissioni a causa dei suoi legami con un gruppo che
avrebbe una dubbia reputazione. Fujitsu aveva
originariamente comunicato che Nozoe aveva gettato la
spugna per motivi di salute.
Redazione Borsainside 07:32
Eurozona: Francia e Germania Pensano a Un Fondo
Monetario Europeo (Ft)
lunedì, 8 marzo 2010 08:58 LONDRA
(ASCA) - Roma, 8 mar - Francia e Germania stanno
pianificando di lanciare una iniziativa per rafforzare
la cooperazione economica e la sorveglianza nell'area
euro prevedendo un Fondo monetario europeo sul modello
del Fmi. E' quanto scrive oggi il Financial Times
aggiungendo che l'iniziativa sull'asse Parigi-Berlino
punta a definire una serie di strumenti per scongiurare
instabilita' nell'area euro provocata da crisi isolate
come quella che ha investito la Grecia.
Borse Asia-Pacifico
positive, svetta Hong Kong
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico
hanno chiuso anche oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,7% a 3.053,23
punti. Zhou Xiaochuan, il Governatore della Banca
Centrale cinese, ha dichiarato durante il fine settimana
che il Governo dovrebbe fare attenzione nel ridurre i
suoi stimoli per l'economia. Nle settore immobiliare
China Vanke (CN0008879206) ha guadagnato lo 0,3%, Poly
Real Estate (CN000A0KE8T0) l'1,6% e Gemdale
(CNE000001790) il 4%. Secondo la stampa locale il
Governo cinese non avrebbe menzionato una tassa sugli
immobili nel suo rapporto fornito ai delegati
dell'Assemblea Popolare. Nel settore dell'acciaio
Baoshan Iron & Steel (CNE0000015R4) ha chiuso in rialzo
del 2,9% e Angang Steel (CN0009082362) del 2,7%. I
prezzi delle lamiere d'acciaio laminate a caldo sono
saliti in Cina venerdì scorso ai loro più alti livelli
dall'inizio di gennaio.
China Eastern Airlines (CN0009051771) ha guadagnato il
3,8%. La seconda maggiore linea aerea cinese si attende
per quest'anno un aumento dei suoi passeggeri di più del
20%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo del 2% a
21.196,87 punti. Anche la piazza finanziaria della città
costiera ha beneficiato dei dati sull'occupazione negli
USA. Tra i bancari HSBC (GB0005405286) ha guadagnato
l'1,5%, Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) il
2,2% e Bank of China (CN000A0J3PX9) il 2,5%. Nel settore
immobiliare Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha
chiuso in rialzo del 3,5%, Cheung Kong Holdings
(HK0001000014) dell'1,9%, Sino Land (HK0083000502)
dell'1,6% e Henderson Land (HK0012000102) dell'1,6%.
J.P. Morgan ha espresso ottimismo sui risultati di
bilancio di Sun Hung Kai Properties, il cui annuncio è
in programma per giovedì prossimo. Li & Fung
(BMG5485F1445) ha guadagnato il 4,2% e raggiunto un
nuovo massimo assoluto. Negli USA sono andati persi lo
scorso mese meno posti di lavoro di quanto previsto
dagli economisti. L'andamento degli affari di Li & Fung
è fortemente legato all'andamento dell'economia
statunitense. Li Fung è infatti, tra l'altro, un
importante fornitore di Wal-Mart (US9311421039). Tra i
petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha guadagnato il
2,8% e CNOOC (HK0883013259) il 2,4%. Il prezzo del
petrolio ha chiuso venerdì scorso a New York in rialzo
dell'1,6%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha guadagnato lo 0,9%, il Taiex a Taipei l'1,3%,
il Kospi a Seul l'1,6% e lo Straits Times a Singapore
l'1,6%.
Redazione Borsainside 12:25
Ue: Commissione Pronta a
Formalizzare Proposta Per Fondo Monetario
lunedì, 8 marzo 2010 - 13:14
(ASCA-AFP) - Bruxelles, 8 mar - La Commissione europea
ha annunciato di voler formalizzare al piu' presto la
proposta di creazione di un Fondo monetario europeo
destinato a sostenere quei paesi, come la Grecia,
duramente colpiti dalla crisi globale. Una prima
discussione in merito e' prevista per martedi'. In
particolare, il commissario agli Affari europei e
monetari, Olli Rehn, ha annunciato ul suo portavoce,
conta di ''informare'' proprio domani i membri
dell'esecutivo europeo delle ''discussioni in corso''
sull'argomento.
08 Marzo 2010 14:54 NEW
YORK
GRECIA E DUBAI: RIENTRANO I TIMORI DI DEFAULT
di WSI
L'ottimismo e' cresciuto dopo il varo del piano da 4.8
mld di Atene. Germania e Francia garantiscono aiuti.
Dubai dovrebbe riuscire a risanare il debito. Cds a 5
anni su Dubai ai minimi di 5 settimane. Quelli sulla
Grecia sui minimi dal 12 gennaio.
Il costo per proteggersi contro il fallimento di Grecia
e Dubai ha raggiunto i livelli piu' bassi delle ultime
sei settimane circa. Merito delle notizie arrivate dai
due Paesi.
Dopo il varo del piano da 4.8 miliardi di euro per
risanare le finanze elleniche e' cresciuto infatti
l'ottimismo circa una risoluzione della crisi di Atene,
mentre il piano di ristrutturazione del debito
dell'emirato sta procedendo per il meglio.
L'indice Markit iTraxx Crossover delle 50 societa'
europe con i rating sul debito a piu' alto rendimento e'
scivolato di 10 punti base, attestandosi a quota 415,
sui minimi dallo scorso 19 gennaio, stando a quanto
riferito da Bloomberg, che cita i prezzi di JP Morgan
Chase. Anche gli indici sul credito della regione
pacifico-asiatica sono diminuiti.
Oltre al piano di riduzione delle spese sopra citato,
Atene ha annunciato la settimana scorsa il collocamento
di titoli di Stato per 5 miliardi di euro ($6.8
miliardi), riducendo di fatto i rischi di un default.
Nel frattempo la holding pubblica Dubai World (che sta
rinegoziando il debito da $26 miliardi), ha intenzione
di chiedere alle banche creditrici di poter posticipare
il programma di rimborso. La richiesta, che sara'
avanzata questo mese in occasione dell'incontro per la
presentazione del piano, dovrebbe consentire ai
creditori di essere ripagati in toto se saranno disposti
pero' ad aspettare ulteriormente.
Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha definito le
ultime misure annunciate "un'iniziativa corraggiosa",
mentre il presidente francese Nicolas Sarkozy ha reso
noto che il blocco della zona euro sta mettendo a punto
un piano di salvataggio per il Paese, precisando pero'
che Atene probabilmente non ne avra' bisogno.
"Ue e Germania hanno detto chiaro e tondo che sono
pronte a correre in aiuto della Grecia", ha dichiarato a
Bloomberg Joel Levington, direttore di corporate credit
presso Brookfield Investment Management. "Sembra che la
situazione verra' gestita con prudenza".
E' cosi' che i CDS (Credit Default Swaps) a cinque anni
per difendersi contro un default sul debito di Dubai
sono scesi di 20 punti base a 487, il piu' basso livello
in 5 settimane. Quelli sulla Grecia sono calati di 12
punti base a 284, minimi del 12 gennaio.
Ocse: disoccupazione
scende a 8,7%
lunedì, 8 marzo 2010 - 16:09
(ANSA) - ROMA, 8 MAR - Il tasso di disoccupazione scende
leggermente nell'area Ocse dall'8,8% (dicembre 2009)
all'8,7% (gennaio 2010) ma non in Italia e Francia. Il
dato e' trainato dai risultati di Usa (dal 10% di
dicembre al 9,7% di gennaio) e Giappone (dal 5,2% di
dicembre al 4,9% di gennaio). Non cosi' in Italia e
Francia, dove l'Ocse ha registrato ancora aumenti: nel
nostro Paese dall'8,5% di dicembre all'8,6% di gennaio,
in Francia dal 10% di dicembre al 10,1% a gennaio.
08 Marzo 2010 16:30 NEW
YORK
CINA: ROUBINI, RALLENTA LA CORSA DELLO YUAN
di WSI
L'outlook globale improntato all'"estrema cautela"
mettera' un freno alla valuta cinese. Il professore
stima un apprezzamento pari a solo il 4% per i prossimi
12 mesi.
L'apprezzamento dello yuan verra' limitato. Di quanto?
Del 4%. Con quale ottica temporale? Nei prossimi 12
mesi. Perche'? Sull'economia globale pende come una
spada di Damocle un outlook improntato all'"estrema
cautela".
A sposare questa tesi e' Nouriel Roubini, professore
alla New York University. La banca centrale cinese
dovrebbe smettere di ancorarsi al dollaro come ha fatto
negli ultimi 20 mesi, permettendo un iniziale 2% di
guadagno, seguito da un ulteriore apprezzamento di uno o
due punti percentali nel prossimo anno. Ricordiamo che
lo yuan ha guadagnato il 21% tra luglio 2005 e stesso
mese del 2008, quando il governo ha fermato tale corsa
per proteggere le esportazioni.
La previsione di Roubini e' meno aggressiva della media
stimata da 20 analisti interpellati da Bloomberg, che si
aspettano un incremento dello yuan del 5% a 6.50 per
dollaro entro il 31 marzo 2011. Soltanto due giorni fa
il numero uno della banca centrale cinese Zhou Xiaochuan
ha ribadito che il paese dovrebbe restare molto cauto
sulle politiche adottate durante la crisi, incluso il
tasso di cambio.
"Un movimento valutario potrebbe essere utile", ha
aggiunto Roubini dicendo che "un aggiustamento del 2-3%
non creera' grosse differenze sul fronte inflativo.
Stanno in guardia e non vogliono certo piegarsi agli
States".
Draghi: occorre nuova regolamentazione per i Cds
BlueTG.it - lunedì, 8 marzo 2010 - 17:15
Per quel che riguarda i credit default swap (Cds)
occorre “una maggiore regolamentazione” secondo
l’opinione del presidente del Financial Stability Board,
nonché governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi,
che non ha voluto entrare nei dettagli del possibile
intervento su questa tipologia di contratti derivati.
Draghi, del quale si parla come possibile successore a
Jean-Claude Trichet ai vertici della Bce, ha aggiunto
solo che attorno ai Cds esiste una “seria
preoccupazione” da parte dei Governi ed è pertanto
“improbabile” che simili strumenti verranno lasciati
nelle stesse condizioni in cui erano prima della crisi
finanziaria mondiale.
Crisi: verso ritiro
misure ad hoc banche
lunedì, 8 marzo 2010 18:19 BASILEA
(ANSA) - BASILEA, 8 MAR - Le banche centrali stanno
procedendo a un generico ritiro delle misure
straordinarie decise nel corso della crisi, afferma
Trichet.'I mercati - sottolinea il presidente della Bce
- stanno migliorando e quindi possiamo iniziare il
ritiro delle misure non convenzionali 'senza influenzare
il 'sentiment' del mercato' e senza che questo
interpreti questa decisione 'come un segnale di un
cambio nelle politiche monetarie' nella direzione di un
rialzo dei tassi di interesse.
Bce: Stark, Fondo
Monetario Europeo? Costoso e Contro Regole Ue
lunedì, 8 marzo 2010 18:22 FRANCOFORTE
(ASCA-MarketNews) - Francoforte, 8 mar - La proposta
della Commissione Ue di creare un Fondo Monetario
Europeo, per gestire le crisi finanziarie dei paesi
membri, potrebbe avere due effetti assolutamente
negativi: minerebbe qualsiasi incentivo a risanare i
conti pubblici degli stati membri e indebolirebbe il
sostegno popolare nei confonti dell'euro. E' questa la
posizione espressa oggi da Juergen Stark, membro del
comitato esecutivo della Banca Centrale Europea (Bce),
in un articolo pubblicato su quotidiano Handeslblatt.
Inoltre scrive Stark, ''sarebbe molto costoso'' e
finierebbe per ''essere a carico dei paesi con i conti
pubblici sotto controllo''. Per il banchiere tedesco si
tratta invece di ''rafforzare'' il Patto di stabilita'
creando un organo di esperti che dovrebbe monitorare sui
paesi con eccessivi deficit e svolgere ruolo di
consulenza per la Commissione Ue e l'Eurogruppo dei
ministri finanziari.
Le borse europee chiudono
poco mosse, ancora bene Milano
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi
poco mossi. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,1%,
lo SMI a Zurigo lo 0,1% e lo FTSE MIB a Milano lo 0,5%.
Il DAX a Francoforte è rimasto invariato, il CAC40 a
Parigi ha perso lo 0,2%. In mancanza di nuove
indicazioni dal fronte macroeconomico le borse del
Vecchio Continente hanno tirato oggi il fiato.
I bancari hanno chiuso contrastati. Barclays
(GB0031348658) ha guadagnato l'1,1%, Deutsche Bank
(DE0005140008) lo 0,2%, BNP Paribas (FR0000131104) lo
0,8% e Crédit Agricole (FR0000045072) lo 0,6%. Royal
Bank of Scotland (GB0006764012) ha perso l'1,3%,
Commerzbank (DE0008032004) lo 0,5% e Société Générale
(FR0000130809) l'1,4%.
Roche (CH0012032048) ha perso lo 0,1%. Un gruppo
indipendente di esperti ha espresso dei seri dubbi sulla
sicurezza dell'Ocrelizumab, il farmaco sviluppato
dall'impresa svizzera e da Biogen Idec (US09062X1037)
per curare l'artrite reumatoide.
AstraZeneca (GB0009895292) ha perso l'1,4%. L'impresa
anglo-svedese ha annunciato che in uno studio clinico il
suo farmaco Recentin non ha mostrato di essere più
efficace dell'Avastin di Roche nel trattamento del
cancro del colon-retto.
Metro (DE0007257503) ha guadagnato l'1,8%. Morgan
Stanley ha alzato il suo rating sul titolo del gigante
della distribuzione da "Underweight" ad "Equal-weight".
Fiat (IT0001976403) ha chiuso in rialzo dello 0,7%.
Goldman Sachs ha introdotto oggi il titolo del Lingotto
nella sua "Convinction Buy List".
EADS (NL0000235190) ha chiuso in calo dello 0,5%.
L'impresa madre di Airbus ha trovato un accordo con i
suoi clienti sui costi aggiuntivi dell'areo di trasporto
militare A400M. Gli accantonamenti di EADS per il
progetto saliranno a €1,8 miliardi. EADS si attende
perciò una perdita per l'esercizio 2009.
Veolia Environment (FR0000124141) ha perso lo 0,6%.
BofA-Merrill Lynch ha tagliato il suo rating sul titolo
del leader a livello mondiale dei servizi per l'ambiente
"Buy" a "Neutral".
Redazione Borsainside 18:45
08 Marzo 2010 20:00 NEW
YORK
SE ATENE
FALLISCE E' MEGLIO PER TUTTI
di WSI
Bacchettata all'Ue da parte del noto investitore Jim
Rogers. Intervenuto da Vienna ha parlato di effetti
benefici per l'euro e per la stessa Grecia e si e'
schierato in difesa dei fondi hedge, che non avrebbero
nessuna responsabilita'.
Una bancarotta della Grecia farebbe bene a tutti, in
primis all'euro. Il motivo e' semplice: il fallimento di
Atene dimostrerebbe che i requisiti per far parte
dell'Unione Europea sono forti e quindi la valuta
europea potrebbe apprezzarsi.
E' questa la chiave di lettura proposta da Jim Rogers.
Parlando da Vienna, il presidente di Rogers Holdings ha
spiegato ai microfoni di Bloomberg che "questo scenario
non si sta ancora realizzando ma e' quanto potrebbe
accadere. Il default di Atene sarebbe positivo per la
stessa nazione ellenica, per l'euro...insomma, per
tutti".
Secondo l'esperto, l'euro verrebbe considerato come una
valuta "seria" perche' "il messaggio che arriverebbe
agli osservatori e' che non si possono spendere
quattrini senza averne a disposizione, che non si puo'
peggiorare il deficit oltre il 12% del Pil, e che non si
puo' semplicemente stampare moneta per far si che tutti
corrano in soccorso al problema di alcuni".
Rogers minimizza l'importanza del peso della Grecia
all'interno dell'Unione Europea e dunque delle
conseguenze di un eventuale fallimento per il Vecchio
Continente: "rappresenta soltanto il 2% del Prodotto
interno lordo di tutta l'Eurozona".
Attenua anche i toni accusatori rivolti contro gli hedge
fund, considerati responsabili dello scivolone dell'euro
nei giorni in cui la crisi di Atene aveva portato le
preoccupazioni ai massimi livelli. "Hanno semplicemente
capito che le condizioni di quel paese erano brutte e
quindi hanno iniziato a vendere. E' accaduto esattamente
quanto osservato in America con Fannie Mae. Quando gli
investitori capirono che l'agenzia governativa viaggiava
in cattive acque hanno venduto i relativi titoli.
Ovviamente ci sono anche gli speculatori che cercano di
prendere vantaggio dalla situazione, cosi' come farebbe
chiunque alla notizia di un nuovo giacimento di oro".
Le borse di Budapest,
Praga e Varsavia chiudono in rialzo
Le borse di Budapest, Praga e Varsavia hanno chiuso
anche oggi in rialzo. La Borsa di Mosca è rimasta ferma
a causa della Giornata Internazionale della Donna, che
in Russia è una festa nazionale.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,8% a 22.360,88
punti. Il mercato azionario ungherese ha beneficiato
anche oggi del calo dei timori relativi alla crisi in
Grecia e dell'aumento della fiducia nelle prospettive
della congiuntura mondiale. Tra i titoli di maggior peso
del BUX Gedeon Richter (HU0000067624) ha guadagnato
l'1,5%, MOL (HU0000068952) l'1,1% e Magyar Telekom
(HU0000016522) lo 0,6%. OTP Bank (HU0000061726) ha
chiuso invariato.
Il PX a Praga ha guadagnato l'1,2% a 1.170,7 punti
punti. Ancora bene Erste Group Bank (AT0000652011): +3%
a CZK 745. Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso invece
lo 0,5%. Tra gli altri titoli del listino ceco Ceske
Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha guadagnato lo 0,8%,
Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) ha chiuso invariato.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato lo 0,7% a 40.614,58
punti. Per l'indice polacco si è trattato della settima
seduta positiva di fila. Tra i bancari Bank Pekao
(PLPEKAO00016) ha guadagnato l'1,5%, PKO Bank Polski
(PLPKO0000016) lo 0,8%, BZW Bank (PLBZ00000044) lo 0,6%
e BRE Bank (PLBRE0000012) lo 0,8%. PKN Orlen
(PLPKN0000018) ha guadagnato l'1,3%. Fitch ha alzato l'outlook
sull'impresa petrolchimica polacca da "Negative" a "Stable".
Redazione Borsainside 20:25
Borse dell'America
Latina: San Paolo frena, sale Città del Messico
La maggior parte delle borse dell'America Latina ha
chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha perso lo 0,4% a 68.575,47
punti. L'incerto andamento di Wall Street ha fatto
scattare oggi delle prese di beneficio sulla piazza
finanziaria brasiliana. Tra i bancari Itau Unibanco
(BRITAUACNPR3) ha chiuso in ribasso dello 0,1%, Banco
Bradesco (BRBBDCACNPR8) dello 0,9% e Banco do Brasil
(BRBBASACNOR3) dell'1,4%. Petroleo Brasileiro
(BRPETRACNPR6) e Vale (BRVALEACNPA3), i titoli di
maggior peso del Bovespa, hanno perso entrambi lo 0,3%.
Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha
guadagnato il 2,6%. Itau Unibanco ha alzato oggi il suo
rating sul titolo del gigante dell'acciaio da "Market
perform" ad "Outperform". JBS (BRJBSSACNOR8) ha chiuso
in ralzo dell'1,9%. Il primo produttore di carne
dell'America Latina è tornato lo scorso trimestre
all'utile. Nel quarto trimestre del 2008 JBS aveva
registrato una perdita di BRL 53 milioni.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,3%
a 32.520,27 punti. Tra le blue chips messicane América
Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,7% e Grupo
Mexico (MXP370841019) il 2,8%. Cemex (MXP225611567) e
Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) hanno perso
rispettivamente l'1,8% e il 2,2%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,4%, il General
a Lima lo 0,3%, l'IGBC a Bogotà lo 0,6% e l'IPSA a
Santiago del Cile lo 0,2%. L'IBVC a Caracas ha chiuso
invariato.
Redazione Borsainside 00:44
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