PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Martedì 09 Marzo 2010

PARTE  2

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La Borsa di Tokyo chiude in leggero ribasso su prese di beneficio
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in leggero ribasso. Il Nikkei ha perso lo 0,2% a 10.567,65 punti ed il Topix lo 0,3% a 924,38 punti. Dopo il rally delle scorse sedute sulla piazza finanziaria giapponese sono scattate oggi delle prese di beneficio. Tra i bancari Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha perso lo 0,2% e Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) l'1%. Nel settore dell'acciaio Nippon Steel (JP3381000003) ha perso l'1,1% e JFE Holdings (JP3386030005) lo 0,7%. Tra i titoli high-tech Advantest (JP3122400009) ha chiuso in ribasso dell'1,3% e Elpida (JP3167640006) dell'1,8%.
Fujitsu (JP3818000006) ha perso un ulteriore 3,9%. Il produttore di computer ha ammesso di aver spinto lo scorso settembre il suo Presidente Kuniaki Nozoe a dare le dimissioni a causa dei suoi legami con un gruppo che avrebbe "una dubbia reputazione". Fujitsu aveva originariamente comunicato che Nozoe aveva gettato la spugna per motivi di salute.
Jtekt (JP3292200007) ha perso il 3% Credit Suisse ha tagliato il suo rating sul titolo del fornitore di componenti per l'industria automobilistica da "Outperform" a "Neutral".
Honda (JP3854600008) ha guadagnato lo 0,3%. Secondo quanto riporta il quotidiano finanziario "Nikkei" la divisione statunitense del produttore di automobili potrebbe più che raddoppiare nel corrente esercizio il suo utile operativo.
Redazione Borsainside 07:29

 

 

Ad un anno dai minimi del marzo 2009, le borse guadagnano il 69%
BlueTG.it - martedì, 9 marzo 2010 - 9:35
Esattamente un anno fa, il 9 marzo 2009, le borse mondiali toccavano il punto più basso di circa un decennio, colpite dalla ferocia di una crisi economico-finanziaria mondiale come non si registrava dai tempi della Grande Depressione in America.
A distanza di un anno l’economia resta prostrata, la ripresa non basta neppure a compensare i tagli occupazionali che le aziende continuano a mettere in atto, ma le misure straordinarie messe in campo per evitare il collasso del sistema creditizio mondiale prima e le attese per un ritorno ad una fase di crescita poi sembrano aver fatto il miracolo almeno in borsa, con l’indice Msci World che registra un incremento del 69% su base annua.

 

 

Gb: a Gennaio Deficit Commerciale 7,98 Mld Sterline. Top Da 8/2008
martedì, 9 marzo 2010 10:36 LONDRA
(ASCA)- Roma, 9 mar - Nel mese di gennaio, la bilancia commerciale della Gran Bretagna ha registrato un disavanzo pari a 7,987 miliardi di sterline, il deficit piu' ampio dall'agosto 2008. Le esportazioni sono scese su base mensile del 6,9%, non accadeva dal luglio del 2006. Lo comunica l'ufficio statistico nazionale.

 

 

Crisi: FT, Tremonti contro speculatori
martedì, 9 marzo 2010 - 10:54
(ANSA) - ROMA, 9 MAR - Il ministro Tremonti 'apre il fuoco' contro 'i covi anglosassoni della speculazione'. E' quanto scrive oggi il Financial Times. Il FT ricorda la posizione di Tremonti secondo il quale, si legge, 'e' arrivato il momento di smettere di parlare di 'pigs' - acronimo per definire i paesi del Club Med (Parigi: FR0000121568 - notizie) con deficit particolarmente alto tra cui Portogallo, Italia, Grecia e Spagna - e di spostare il fuoco sui covi anglosassoni della speculazione che hanno causato l'attuale crisi'.

 

 

Crisi: Lagarde, Fondo Monetario Europeo Non e' Una Priorita'
martedì, 9 marzo 2010 11:31 PARIGI
(ASCA-MarketNews) - Parigi, 9 mar - Christine Lagarde, ministro delle Finanze della Francia, smorza entusiasmi e fughe in avanti sulla questione della creazione di un Fondo monetario europeo per finanziare i paesi colpiti da una crisi di fiducia sul debito sovrano, come nel caso della Grecia. ''Non mi sembra proprio una priorita', almeno nel breve termine'', meglio evitare ''polemiche, altre strade dovrebbero essere esplorate'', in linea con il trattato di Lisbona, ha spiegato il ministro. Nei fatti la Francia sembra sposare la visione della Bce che ha espresso una fiera opposizione sul progetto del Fondo monetario europeo. Ieri Juergen Stark, membro del comitato esecutivo della Bce, ha definito il fondo ''costoso e contro le regole Ue''. Il Cancelliere tedesco Angela Merkel ha spezzato una lancia a favore del Fondo definendolo ''una buona idea'', ma precisando come prima occorra cambiare i trattati europei.

 

 

Le borse della regione Asia-Pacifico salgono per la terza seduta di fila
Le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi per la terza seduta di fila in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,5% a 3.069,14 punti. Il listino cinese ha beneficiato del rally dei titoli del settore immobiliare. China Vanke (CN0008879206) ha guadagnato il 2,5%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) il 4,4% e Gemdale (CNE000001790) il 6,9%. Secondo Su Ning, il vice governatore della Banca Centrale della Cina, non ci sarebbe bisogno di prendere delle ulteriori misure volte a frenare la speculazione sul mercato immobiliare. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha chiuso in rialzo dell'1%, Bank of China (CN000A0J3PX9) dello 0,5% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) dello 0,9%.
Chongqing Changan Automobile (CNE000000R36) ha guadagnato il 4,9%. Il produttore di automobili ha moltiplicato lo scorso anno il suo utile netto a CNY 1,1 miliardi. China Southern Airlines (CN0009084145) ha guadagnato il 3,5%. Citic Securities ha promosso oggi il titolo della linea area a "Buy".
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,1% a 21.207,55 punti. China Life (CN0003580601) ha guadagnato il 3%. La prima impresa assicurativa cinese ha alzato le stime sulla crescita dei suoi utili nel 2009. Sulla scia di China Life Ping An Insurance (CNE1000003X6) ha chiuso in rialzo del 2,9%. Anche il settore immobiliare della città costiera ha beneficiato delle indicazioni arrivate da Su Ning, il vice governatore della Banca Centrale della Cina. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha guadagnato lo 0,7%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) lo 0,4%, Sino Land (HK0083000502) lo 0,9% e Hang Lung Properties (HK0101000591) l'1,9%. Dopo il rally delle scorse sedute Li & Fung (BMG5485F1445) ha perso oggi il 2,7%. Anche sui bancari sono scattate delle prese di beneficio. HSBC (GB0005405286) ha chiuso in calo dello 0,7% e Bank of East Asia (HK0023000190) dello 0,3%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,3%, il Taiex a Taipei lo 0,1%, il Kospi a Seul lo 0,1% e lo Straits Times a Singapore lo 0,2%.
Redazione Borsainside 12:07

 

 

Crisi: Juncker, Fondo Monetario Europeo Non e' Una Soluzione
martedì, 9 marzo 2010 12:31 LUSSEMBURGO
(ASCA-MarketNews) - Lussemburgo, 9 mar - L'idea del Fondo Monetario Europeo, su cui si e' spesa la Commissione Ue, ''non e' una soluzione''. Cosi'Jean-Claude Juncker, presidente dell'Eurogruppo, al termine dell'incontro con il cancelliere tedesco Angela Merkel.

 

 

Crisi: Merkel, Fondo Monetario Europeo Solo Con Cambio Trattati
martedì, 9 marzo 2010 - 12:47 LUSSEMBURGO
(ASCA-MarketNews) - Lussemburgo, 9 mar - ''Dato che abbiamo una moneta comune dovremmo considerare anche l'istituzione di un Fondo monetario europeo'', cosi' il cancelliere tedesco, Angela Merkel, parlando nel corso della conferenza stampa seguita all'incontro con il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker. Il Fondo monetario europeo dovrebbe soccorrere i paesi alla prese con una crisi del debito sovrano, una sorta di Fmi su scala continentale e limitato all'Eurozona. Ma la Merkel ha nuovamente sottolineato come questo progetto richieda un cambiamento dei trattati europei ammonendo che ''il fondo non svolgera' alcun ruolo di supplenza rispetto ai vincoli imposti dal patto di stabilita''' dell'Unione monetaria.

 

 

Crisi: Commissione Ue, Struttura Fondo Europeo Pronta Per Fine Giugno
martedì, 9 marzo 2010 - 12:55
(ASCA-MarketNews) - Bruxelles, 9 mar - L'ossatura del Fondo Monetario verrebbe presentata entro fine giugno, lo ha detto la Commissione Ue. Lo scopo del Fondo sara' quello di fornire assistenza tecnica e finanziaria ai paesi colpiti da crisi del debito sovrano.

 

 

Anche per la Merkel i Cds vanno regolamentati
BlueTG.it - martedì, 9 marzo 2010 13:18
Anche Angela Merkel, dopo analoghe considerazioni espresse ieri dal presidente del Financial Stability Board e governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi (indicato oggi dal Financial Times come possibile candidato alla presidenza di Generali), ha oggi dichiarato che la crisi greca ha dimostrato come sia necessario regolamentare “rapidamente” il mercato dei Credit default swap (Cds).

 

 

Merkel: fondo Ue non indebolirebbe regole bilancio
reuters - martedì, 9 marzo 2010 - 13:51
Secondo il cancelliere tedesco Angela Merkel l'eventuale creazione di un fondo per il salvataggio dei paesi della zona euro zone alle prese con problemi finanziari non indebolirebbe le regole di bilancio che disciplinano l'Unione europea.
Dopo un incontro con il primo ministro del Lussemburgo, Jean-Claude Juncker, Merkel ha sottolineato che un fondo di questo tipo dovrebbe essere considerato uno strumento di ultima istanza. Il premier lussemburghese ha aggiunto che non rappresenterebbe una soluzione al problema greco.
Tanto Merkel quanto Juncker hanno affermato che la Grecia non sembra aver bisogno di interventi. Il cancelliere tedesco, in particolare, ha richiamato l'attenzione sugli sviluppi positivi della situazione greca, come il buon esito di una recente emissione di debito.
"Io ritengo che la Grecia non abbia bisogno di alcun sostegno finanziario", ha detto Merkel ai giornalisti. "La Grecia ha riconquistato in parte la fiducia degli investitori attraverso i passi compiuti dal suo governo. Vedo tali sviluppi in maniera relativamente positiva, come dimostra il collocamento del bond greco, che ha visto una domanda significativamente superiore all'offerta".
Alle parole di Merkel ha fatto eco il presidente dell'Eurogruppo, secondo cui le misure di austerità varate da Atene dovrebbero essere sufficienti a convincere i mercati finanziari che il paese sia in grado di lasciarsi alle spalle le difficoltà presenti.
Juncker ha però aggiunto che è necessario fare tutto il possibile per evitare che la speculazione colpisca il debito greco.
Merkel ha poi sottolineato che spetta alla Commissione europea decidere in merito a possibili misure per regolare i credit default swap.

 

 

 
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Usa: Nfib, a Febbraio Crolla Fiducia Piccole Imprese. Obama Non Convince
martedì, 9 marzo 2010 13:57 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 9 mar - Crolla a febbraio la fiducia delle piccole imprese Usa. L'indice e' sceso di 1,3 punti a quota 88, si trova appena 7,8 punti sopra il minimo storico di 80,l punti toccato nel 1980. Nell'attuale recessione, il punto minimo e' stato toccato a 81 punti nel marzo 2009. ''Poca fiducia nelle misure anticrisi finora decise dal presidente Usa Barack Obama. Per le piccole imprese l'agenda di Washigton e' un incubo. Gli imprenditori non vedono alcun segnale di miglioramento'', cosi' Bill Dunkelberg, capo economista della Federazione nazionale delle piccole imprese. Da segnalare che l'indice e' sotto quota 90 punti dall'ottobre 2008, si tratta dunque del diciasettesimo meso consecutivo non era mai accaduto ''per cosi' lungo tempo'', spiega la nota del Nfib.

 

 

Germania: Weber, Pil 1* Trim Sottozero, Poi Crescita Piu' Forte
martedì, 9 marzo 2010 - 14:10
(ASCA) - Roma, 9 mar - Axel Weber, presidente della Bundesbank e candidato alla presidenza della Bce, ha detto che probabilmente ''il Pil della Germania sara' negativo nel primo trimestre'', poi crescita ''piu' forte nel secondo e nel terzo trimestre''. Weber, che siede anche nel Consiglio dei governatori della Bce, ha osservato come la Bce stia camminando sul ''binario dell'exit strategy'' dalle misure non convenzionali di politica monetaria. Rispedita al mittente, cioe' al Fondo Monetario Internazionale, la proposta di alzare il target della stabilita' dell'inflazione nel medio termine dal 2% al 4%.

 

 

09 Marzo 2010 14:10 NEW YORK
EURO: QUALCUNO SALTERA'
di WSI
La previsione e' di Fitch. Escluso pero' uno smembramento dell'area. Appropriati i rating di Irlanda e Grecia. Occhi puntati sul Portogallo: l'outlook negativo. Uk e Usa, attenti al debito. E l' Italia...
Nell'Eurozona non e' da escludere che qualche stato membro possa saltare a gambe all'aria ma l'Unione restera' unita. E' questo l'avvertimento lanciato da Fitch Rating.
Brian Coulton, managing director e a capo della devisione che si occupa del debito sovrano di Europa, Medio Oriente e Asia per l'agenzia di rating, ha aggiunto che l'eventuale paese fallito non dovrebbe necessariamente lasciare l'Eurozona che, anzi, garantirebbe un porto sicuro.
L'agenzia specifica: Irlanda (AA- con outlook stabile) e Grecia (BBB+ con outlook negativo) si meritano gli attuali rating. "Penso che l'Irlanda abbia un rating appropiato cosi' come Atene per cui vale la stessa considerazione per l'outlook negativo", ha aggiunto Chris Prynce, direttore per i giudizi nell'Europa dell'Ovest. Invece, non si parla di Italia.
Il faro di Fitch resta puntato anche sul Portogallo, che ieri ha annunciato nuove misure di austerita' che gli analisti stanno passando sotto la lente di ingradimento. Per il momento l'outlook resta anche qui negativo con rating AA. "Francamente stiamo ancora osservando i dettagli del piano e abbiamo bisogno di piu' tempo per esaminarne i dettagli", ha detto Coulton specificando che "in linea generale i numeri sono piu' o meno in linea alle nostre attese, ma e' ancora troppo presto per dare un giudizio definitivo.
Nel dettaglio, Lisbona ha annunciato un piano per ridurre il deficit al 2.8% del Pil entro il 2013 dall'attuale 8.3%. Come intende raggiungere l'obiettivo? Tagliando la spesa per il pubblico impiego e alzando le tasse su alti stipendi e rendimenti legati all'attivita' di borsa. Il progetto, che deve ancora passare al vaglio di Bruxelles, ha l'obiettivo di dimostrare che il paese e' capace di tenere sotto controllo il crescente deficit e debito. Fattore fondamentale per gli investitori, che si interrogano se il Portogallo sara' il prossimo caso post Grecia.
Quanto agli Stati Uniti, Fitch avverte: sono vulnerabili a shock legati ai tassi di interesse. L'agenzia di rating si dice preoccupata della ristretta liquidita' disponibile. "Abbiamo dubbi sulla piu' stretta base di ricavi e la relativa volatilita' negli Usa", ha riferito Coulton. "Qui c'e' un problema di tipo fiscale che va necessariamente risolto", ha detto.
Preoccupazioni simili anche per l'Inghilterra, di cui si guarda il timing delle mosse di tipo fiscale. Non sembrano esser considerati sufficienti i provvedimenti adottati per migliorare la propria situazione finanziaria."Gli obiettivi di tipo fiscale devono essere indirizzati: non abbiamo osservato ancora questo tipo di atteggiamento", ha concluso Coulton nella conferenza londinese di oggi.
Il monito per il regno di Sua Maesta' va ad aggiungersi ad altri due paesi che, come esso, attualmente vantano la tripla A con outlook stabile: Francia e Spagna. Nel mirino i rischi connessi alla gestione dei conti pubblici. Le misure devono essere "piu' credibili" se non vogliono perdere l'attuale giudizio.

 

 

09 Marzo 2010 14:16 NEW YORK
RIVOLTA CONTRO LE BANCHE USA: L'EUROPA SI VENDICA E CHIUDE LE ASTE DI BOND
di WSI
Accusati di aver provocato la crisi, agli istituti americani verra' proibito di partecipare alle emissioni di titoli sovrani europei. "Di loro non ci si puo' fidare", prendono ancora troppi rischi. Fuori pure Goldman.
Piovono accuse pesanti contro i big della finanza americana da parte dei governi europei. Gli istituti di Wall Street non hanno imparato nulla dalla crisi e dagli errori commessi in passato. Il loro atteggiamento non e' cambiato di una virgola: i profitti vengono prima della stabilita' del sistema finanziario.
Come rappresaglia contro il ruolo chiave giocato dalle banche Usa nella crisi finanziaria, i Paesi europei stanno cercando di impedire alle banche di fare accordi troppo redditizi nell'emissione di titoli del debito governativo del valore di centinaia di miliardi di euro.
Per la prima volta in cinque anni, infatti, nessuna banca americana compare nella lista dei bookrunner in Europa, stando ai dati raccolti da Dealogic e messi a disposizione del quotidiano britannico the Guardian. Morgan Stanley e' la prima Usa ma solo al numero 10.
Goldman Sachs e' sempre stata quella piu' attiva, ma e' sparita. Nel 2006 era al numero cinque, mentre l'anno successivo figurava all'ottavo posto. JP Morgan era nella top ten l'anno scroso, nel 2007 e nel 2006 ma quest'anno non compare nella speciale classifica.
"I governi non hanno fiducia nelle banche piu' grandi di Wall Street, non credono che la loro eccessiva propensione al rischio sia cambiata, con i profitti che vengono prima della stabilita' del sistema finanziario", ha osservato Arlene McCarthy, vice presidente del comitato di affari economici e monetari del parlamento europeo.

 

 

Eurozona:Fondo Monetario Progetto Di Lungo Termine. Pesa Opposizione Bce
martedì, 9 marzo 2010 16:01 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 9 mar - L'idea di istituire un Fondo Monetario Europeo (Fme) fa qualche passo avanti. Oggi, il portavoce della Commissione Ue ha reso noto che ''sul tavolo non c'e ancora una bozza'', ma si conta di presentare l'ossatura di questo nuovo organismo ''entro la fine di giugno''. Cosi' si capiranno meglio le sue funzioni che, in teoria, dovrebbero replicare quelle del Fondo Monetario Internazionale ma con competenze continentali, per lo piu' limitate all'Eurozona. Questo il bacino di riferimento dove il Fondo interverrebbe in caso di crisi finanziaria di uno dei paesi membri. Sotto gli occhi di tutti c'e' la Grecia colpita dalla sfiducia degli investitori istituzionali sempre molto scettici sulle capacita' di Atene di finanziarie il proprio debito pubblico. Paradossalmente pero', l'Fme non sembrerebbe adatto al caso ellenico: ''Non e' la soluzione per la Grecia'' ha detto oggi Jean-Claude Juncker, presidente dell'Eurogruppo. Una presa di posizione per sostenere gli sforzi unilaterali di Atene nel risanamento dei propri conti pubblici. Continua a spendersi a favore dell'Fme Angela Merkel. La cancelliera tedesca sostiene che l'idea e' ''buona e interessante'' ma ricorda che '' prima bisognera' cambiare i trattati europei'', che non prevedono procedure di salvataggio finanziario per i paesi in crisi. Un percorso che la Francia ritiene macchino e molto lungo, ''non e' un progetto di breve termine, meglio seguire altre strade'' in linea con il trattato di Lisbona, ha detto oggi il ministro francese Christine Lagarde. Posizione condivisa dal presidente della Commisione Ue, Jose Manuel Barroso, pur confermando che si lavora alla presentazione di un progetto entro giugno, il numero uno dell'esecutivo europeo lo ha relegato ''a proposta di lungo termine''. Anche perche' la Bce vede il Fondo come il fumo negli occhi. Per l'Eurotower verrebbero meno gli incentivi al consolidamento dei conti pubblici, perderebbe spessore il Patto di Stabilita' e, alla fine, i costi del ''pronto soccorso'' sarebbero tutti sulle spalle dei paesi con i conti pubblici in regola.

 

 

Cina: rinnova impegno su debito Usa
martedì, 9 marzo 2010 18:29 PECHINO
(ANSA) - ROMA, 9 MAR - La Cina, il maggiore detentore di riserve in valuta estera, ha rinnovato il suo impegno verso il mercato dei titoli di Stato Usa. Ma la Cina afferma che sara' attenta ad aumentare in modo significativo i suoi investimenti in oro. Il capo dell'Amministrazione dei cambi cinese Yi Gang ha detto che quest'anno la Cina attrarra' piu' flussi di capitale, riflettendo in parte le attese di uno yuan piu' forte, senza dare indicazioni se Pechino lascera' che la sua moneta riprenda a salire.

 

 

09 Marzo 2010 18:51 NEW YORK
UN ANNO DOPO IL FATIDICO 666, VINCITORI E VINTI
di WSI
A dodici mesi dal bottom, finanziari e beni di largo consumo i settori migliori. Nasdaq batte S&P 500. Sul benchmark di Wall Street vince Genworth Financial con +1703%. Peggiore: MetroPCS (-54.6%).
Un anno fa l'S&P 500 ripiombava sui livelli del settembre 1996, giu' del 57% dal top dell'ottobre 2007, fino a toccare la diabolica quota 666 come minimo intraday, prima di rimbalzare. In 12 mesi il 41% dei titoli dell'indice ha piu' che raddoppiato il proprio valore con guadagni medi del 117%. Mentre il benchmark ha recuperato il 68% la meta' dei sui componenti ha garantito ritorni dell'85%, meglio del 79% permesso dalle societa' del Nasdaq 100 e del 77% messo a segno da quelle nel Dow.
A livello di indici, il Nasdaq composite ha registrato un rialzo dell'84% il Russell 200 Index (societa' a piccola capitalizzazione) e' avanzato del 94%.
Tra i settori che hanno fatto meglio, in testa i finanziari con un +115% seguiti da beni di largo consumo (+99%) e industriali (+94%).
Sul fronte societario, in testa alla classifica annuale dell'S&P 500 figura Genworth Financial. Un anno fa aveva chiuso a quota $0.91 contro i $16.27 di ieri ma si ricorda che prima dell'ottobre 2077 trattava intorno a $30. Il guadagno del 1687.91%.
Segue il terzo retailer di prodotti per l'ufficio Office Depot (+1206.78%, i titoli hanno chiuso la seduta di ieri a $7.71 contro $0.59 di un anno prima) e la banca regionale Fith Third Bancorp (+807.19%, le azioni sono passate da quota $1.39 a $12.61).
"Si tratta di incrementi esagerati ma bisogna considerare che i minimi di un anno fa erano legati ai timori che queste societa' fallissero", ha ricordato Art Hogan di Jefferie & Co.
Sul fondo della lista, invece, si trova MetroPCS Comm con una flessione del 55% un anno fa valeva $14.56, ieri ha chiuso la seduta a $6.55). La seconda maglia nera va a Gamestop Corp, con un calo del 19.34% (le azioni oggi hanno ripreso le contrattazioni da quota $18.47 contro $22.39 di 12 mesi fa). Al terzo posto la catena di ristoranti Dean Food (-15.77%, a $16.18 contro $19.21 del 9 marzo 2009).

 

 

Borse europee: Chiusura contrastata, frena Milano
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi contrastati. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,1% e lo FTSE MIB a Milano lo 0,2%. Il DAX a Francoforte ha guadagnato lo 0,2%, il CAC40 a Parigi lo 0,2% e lo SMI a Zurigo lo 0,3%. Verso la fine delle contrattazioni le borse del Vecchio Continente hanno potuto migliorare la loro performance grazie al positivo andamento di Wall Street.
La maggior parte dei bancari ha chiuso in ribasso. Lloyds Banking Group (GB0008706128) ha perso lo 0,9%, Royal Bank of Scotland (GB0006764012) l'1,2%, BNP Paribas (FR0000131104) lo 0,5%, Crédit Agricole (FR0000045072) l'1,4%, Société Générale (FR0000130809) l'1,5%, UniCredit (IT0000064854) l'1,3% e Banco Santander (ES0113900J37) l'1%. Il Premier greco Papandreu ha dichiarato che se le difficoltà del suo paese dovessero destabilizzare l'Unione Europea potrebbe esserci una nuova crisi finanziaria a livello globale. Moody's ha avvertito da parte sua che potrebbe tagliare nel medio termine il rating di alcune banche britanniche.
Il calo dei prezzi dei metalli ha penalizzato i minerari. Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso lo 0,6%, BHP Billiton (GB0000566504) lo 0,5%, Rio Tinto (GB0007188757) lo 0,7%.
EADS (NL0000235190) ha chiuso in calo del 2,8%. L'impresa madre di Airbus ha chiuso il 2009 in rosso di €763 milioni e cancellato il suo dividendo.
Dopo una debole apertura Deutsche Post (DE0005552004) ha guadagnato il 2,2%. Il gruppo tedesco ha generato lo scorso anno un utile netto inferiore alle attese del mercato. Nel corso della seduta alcuni analisti hanno espresso però ottimismo sulle prospettive del titolo.
Nestlé (CH0012056047) ha guadagnato l'1,2%. J.P. Morgan ha alzato oggi il suo rating sul titolo del leader mondiale dell'industria alimentare da "Neutral" ad "Overweight".
Sanofi-Aventis (FR0000120578) ha guadagnato lo 0,8%. L'impresa franco-tedesca ha annunciato oggi la fusione delle sue attività nel campo della salute animale con quelle di Merck (US5893311077).
Redazione Borsainside 18:37

 

 

Toyota: maxirichiamo puo' costare 5 mld
martedì, 9 marzo 2010 - 19:02
(ANSA) - NEW YORK, 9 MAR - Il maxi-richiamo di auto Toyota potrebbe avere un impatto fino a 5 miliardi di dollari sui conti della casa giapponese il prossimo anno. La cifra dovra' coprire le campagne di incentivi, i costi legali e gli sforzi di marketing necessari per rilanciare il marchio. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcuni analisti, secondo cui la vera sfida della casa giapponese sara' riconquistare il nord America, il suo maggiore mercato, dove Toyota ha avviato un'aggressiva campagna di sconti.

 

 

Le borse dell'Europa dell'Est chiudono contrastate
Le borse di Budapest, Praga e Varsavia hanno chiuso oggi contrastate.
L'indice RTS ha perso a Mosca lo 0,4% a 1.502,70 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a venerdì e sono stati alti. Dopo il rally della scorsa settimana sulla piazza finanziaria russa sono scattate oggi delle prese di beneficio. I realizzi sono stati favoriti dall'incerta apertura di Wall Street e dal calo dei prezzi delle materie prime. Tra i titoli del listino russo LUKoil (RU0009024277) ha perso lo 0,7%, Rosneft (RU000A0J2Q06) l'1,6% e Transneft (RU0009091573) lo 0,4%. Gazprom (RU0007661625) ha guadagnato lo 0,3%, Raspadskaya (RU000A0B90N8) il 3,1% e Sberbank (RU0009029540) il 2,7%.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,2% a 22.397,30 punti. La seduta è stata tranquilla e priva di spunti particolari. Tra le blue chips ungheresi OTP Bank (HU0000061726) ha guadagnato lo 0,3%, MOL (HU0000068952) lo 0,7% e Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,3%. Gedeon Richter (HU0000067624) ha perso l'1%.
Il PX a Praga ha guadagnato lo 0,1% a 1.171,70 punti. Anche al mercato azionario ceco sono mancati oggi dei catalizzatori. Tra i titoli di maggior peso del PX Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha chiuso in rialzo dello 0,4%, Erste Group Bank (AT0000652011) e Komercni Banka (CZ0008019106) hanno perso entrambi lo 0,1%, Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) è rimasto anche oggi invariato.
Dopo sette sedute positive di fila il WIG a Varsavia ha perso lo 0,1% a 40.585,00 punti. Tra i bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso lo 0,9%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) lo 0,4% e BRE Bank (PLBRE0000012) l'1,6%. BZW Bank (PLBZ00000044) ha guadagnato lo 0,6%. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha chiuso in ribasso dello 0,4%. Sul titolo dell'impresa mineraria polacca ha pesato il calo del prezzo del rame.
Redazione Borsainside 21:12

 

 

Borse dell'America Latina: San Paolo torna a salire
Le borse dell'America Latina hanno chiuso ieri contrastate.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato l'1,5% a 69.576,38 punti. Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha chiuso in rialzo del 3,9%. Il gigante dell'acciaio ha annunciato che potrebbe scorporare alcune sue divisioni per creare del valore per gli azionisti. Tra gli altri titoli del settore Gerdau (BRGGBRACNPR8) ha guadagnato lo 0,9% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 3,5%. Vale (BRVALEACNPA3) ha guadagnato l'1%. Bradesco stima che il prezzo del ferro possa salire quest'anno di quasi il 100%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha guadagnato il 2,2% nonostante il prezzo del petrolio abbia chiuso a New York in calo.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso invariato a 32.514,17 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,2% e Cemex (MXP225611567) lo 0,7%. Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) ha perso lo 0,3%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,5% e l'IBVC a Caracas lo 0,2%. Il General a Lima ha perso lo 0,5%, l'IGBC a Bogotà lo 0,4% e l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,2%.
Redazione Borsainside 00:30


 

 

 
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WALL STREET: TENTA L'ALLUNGO, POI SI SGONFIA

09 Marzo 2010 22:00 NEW YORK - WSI
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Ad un anno esatto dall'inizio del mercato "toro" c'e' poco entusiasmo tra gli operatori. Rialzo contenuto a fine giornata. Citi e AIG guidano il settore dei finanziari. Male invece assicurativi, pharma e produttori di materiali. Avanza il dollaro.
Senza troppo clamore il mercato festeggia con una seduta positiva l'anniversario del rally partito dai livelli piu' bassi di oltre 12 anni. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.11% a quota 10564.61, il Nasdaq lo 0.36% in area 2340.68, mentre l'S&P 500 lo 0.17% a 1140.44 punti.

Oggi compie infatti un anno la fase rialzista che ha visto i listini risalire dai minimi di 12 anni, ma la tendenza degli investitori e' ultimamente quella di non prendere troppi rischi, o almeno non finche' non arriveranno segnali piu' consistenti di ripresa.

Dal 9 marzo dell'anno scorso l'S&P 500 ha guadagnato circa il 68%, il Dow il 59% e il Nasdaq oltre l'80%. Grazie ai guadagni odierni il paniere composito si trova ora sui livelli piu' alti degli ultimi 18 mesi. Tra i settori le migliori performance degli ultimi 12 mesi le hanno messe a segno finanziari (+115%), societa' di beni al consumo (+99%) e industriali (+94%).

Si sono messe in luce alcune societa' ancora sostenute finanziariamente dal governo. Citigroup e' balzata sulla speculazione che gli Stati Uniti potrebbero essere pronti a vendere la loro quota prima del previsto.

AIG e' schizzata al rialzo di circa il 20%, spinta dall'ottimismo circondante le operazioni di cessione di miliardi di asset, che dovrebbero consentirle di restituire i soldi ricevuti in prestito dai contribuenti americani. Le due agenzie governative erogatrici di mutui Fannie Mae e Freddie hanno guadagnato almeno il 10%.

Quanto a Citi, ha messo a segno un progresso del 7% con il mercato che ha speculato che per le due societa' i problemi siano ormai alle spalle. Una societa' di ricerca, pur riconoscendo che la banca ha ancora molta strada da fare, ha precisato che e' tornata a fare affari. Il benchmark settoriale ha guadagnato oltre mezzo punto percentuale.

Oltre alle banche si mettono in bella mostra le societa' di carte di credito, trascinate al rialzo da Capital One Financial e Discover Financial Services. In controtendenza invece Alcoa e Merck.

Nonostante l'entusiasmo in avvio per la notizia della nascita di una joint venture con Sanofi Aventis per la produzione di medicinali per la cura degli animali, che dovrebbe diventare la leader del settore, il colosso farmaceutico ha pagato la debolezza generale che ha interessato il settore, che insieme paga i timori circa gli eventuali cambiamenti nella politica federale in materia di health-care.

Cisco Systems cede terreno dopo aver annunciato il lancio di un router in grado di gestire il traffico Internet 12 volte piu' velocemente dei sistemi attualmente in circolazione. La notizia ha spinto al rialzo i titoli delle societa' tlc e delle produttrici di dispositivi per il Web.

Entrando nel tema caldo del debito dei Paesi zona euro, i cosiddetti PIIGS, gli analisti di Fitch hanno deciso di mantenere l'outlook negativo per il rating AA del Portogallo, dopo che il Paese lusitano ha annunciato un piano di risanamento del debito.

Il piano quadriennale della Gran Bretagna per ridurre il deficit e' stato invece definito troppo lento dagli stessi analisti dell'agenzia di rating, anche se il profilo per un deterioramento del credito del Paese e' stato definito tollerante.

In un incontro con il primo ministro greco Papandreou svoltosi a Washington, Obama ha detto di appoggiare le misure varate da Atene per superare la crisi del debito. Positiva anche la risposta alle iniziative europee per limitare le attivita' speculative sui mercati, un tema caldo che sara' tra quelli presenti nell'agenda del prossimo meeting del G-20.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio sono in rialzo. I futures con consegna aprile arretrano di 38 centesimi (-0.5%) attestandosi a quota $81.49 al barile. Sul valutario la moneta unica perde quota a $1.3597 (-0.26%). L'oro lascia sul campo $1.7 in area $1121.30 l’oncia. In progresso i Titoli di Stato, il rendimento sul benchmark decennale si attesta al 3.7010% (-7 punti base).

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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