La Borsa di Tokyo chiude poco mossa
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi poco mossa. Il Nikkei è
rimasto invariato a 10.751,98 punti, il Topix ha
guadagnato lo 0,3% a 938,91 punti. La performance del
mercato azionario giapponese è stata frenata dai timori
relativi ad una possibile stretta monetaria in Cina. I
titoli di alcuni esportatori hanno beneficiato
dell'indebolimento dello yen. Toyota (JP3633400001) ha
guadagnato lo 0,9%, Canon (JP3242800005) il 3% e Sony
(JP3435000009) lo 0,4%. La valuta giapponese è scesa
oggi rispetto al dollaro ai suoi più bassi livelli dalla
fine di febbraio.
Nel settore del trasporto marittimo Mitsui O.S.K. Lines
(JP3362700001) ha guadagnato il 2,1%, Kawasaki Kisen
Kaisha (JP3223800008) il 2,3% e Nippon Yusen
(JP3753000003) il 2,6%. Il Baltic Dry, l'indice che
misura i costi del trasporto navale delle merci, è
salito venerdì scorso del 5,7%.
JVC Kenwood Holdings (JP3386410009) è crollato del 14%.
Il gigante dell'elettronica di consumo ha dovuto
riscrivere alcuni dei suoi passati bilanci a causa
dell'applicazione inappropriata dei metodi contabili
presso la sua unità Victor Co. of Japan. JVC Kenwood
stima ora che chiuderà il corrente esercizio in rosso di
¥28,5 miliardi. In precedenza JVC Kenwood aveva previsto
una perdita di ¥20 miliardi.
Il calo dei prezzi delle materie prime ha pesato sui
titoli delle grandi holdings commerciali. Mitsui & Co.
(JP3893600001) ha perso l'1% e Mitsubishi Corp.
(JP3898400001) lo 0,6%.
Redazione Borsainside 07:37
Giappone, governo migliora giudizio economia,
rischio deflazione
reuters - lunedì, 15 marzo 2010 09:01 TOKYO
L'esecutivo nipponico ha alzato il giudizio sulla
situazione economica del paese per la prima volta da
otto mesi, ma ha ribadito che la deflazione rappresenta
un pericolo e ha invitato la Banca centrale (BoJ) a dare
ulteriore supporto all'economia.
E' da luglio 2009 che il governo dice che l'economia sta
mostrando "segni di ripresa" o anche solo "una ripresa",
ma nel documento pubblicato questo mese ha aggiunto la
parola "salda", suggerendo un lieve miglioramento.
Il governo ha inoltre dichiarato che lavorerà con la BoJ
per battere la deflazione e assicurare la ripresa,
continuando a esercitare pressioni sull'istituto
centrale affinché allenti la politica monetaria.
"Il miglioramento della visione governativa
sull'economia non significa che il Giappone è più vicino
a superare la deflazione. Discutiamo le due questioni a
livelli diversi", ha spiegato Keisuke Tsumura,
segretario parlamentare del gabinetto con il compito di
redigere il documento. "L'uscita dalla deflazione è
ancora lontana", ha aggiunto.
I prezzi al consumo, esclusi alimentari ed energia, a
gennaio sono scesi per il tredicesimo mese consecutivo.
Il ministro delle Finanze Naoto Kan ha detto di voler
uscire dalla deflazione quest'anno e che sarebbe
desiderabile un'inflazione dell'1%.
La BoJ, che prevede che la deflazione durerà ancora
qualche anno, è probabile che questa settimana decida di
allentare ulteriormente la politica monetaria, secondo
quanto riferito da fonti a Reuters.
L'istituto è però diviso al proprio interno.
"Spero che la BoJ prenderà le misure necessarie per
affrontare l'attuale situazione economica del Giappone"
ha detto il viceministro delle Finanze Yohihiko Noda.
Francia: Lagarde Critica Politica Economica
Berlino
lunedì, 15 marzo 2010 - 9:57
(AGI) - Londra, 15 mar. - Il ministro dell'Economia
francese, Christine Lagarde critica la politica
economica della Germania e definisce insostenibile per
gli altri paesi dell'Eurozona il surplus commerciale di
Berlino. Parlando al Financial Times, la Lagarde invita
la Germania ad aumentare i suoi consumi interni per
favorire le esportazioni degli altri paesi europei.
"Quelli con un surplus commerciale dovrebbero fare
qualcosa di piu' - dice la Lagarde riferendosi agli
squilibri nell'Eurozona - Per danzare il tango bisogna
essere in due".
Eurozona: Nel 4% Trim Occupazione -2% Su Anno
lunedì, 15 marzo 2010 11:13 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 15 mar - Continua a scendere
l'occupazione nell'area euro. Nel quarto trimestre del
2009, secondo i dati Eurostat, nei paesi dell'euro gli
occupati sono scesi dello 0,2% sul trimestre precedente
e del 2% rispetto all'ultimo trimestre del 2008. In
cifre significa la perdita di oltre 350 mila posti di
lavoro.
Ubs: Bonus Per 54 Mln Al
Management e Kengeter Incassa 13 Mln
lunedì, 15 marzo 2010 12:03 ZURIGO
(ASCA) - Roma, 15 mar - UBS (Virt-X: UBSN.VX - notizie)
torna in utile nel 2009 e ritornano anche i maxi-bonus
al management. Il gruppo elvetico nel 2009 HA versato
quasi 69 milioni di franchi svizzeri al top management
dell'istituto rispetto ai 9 milioni dell'anno precedente
ma UBS sottolinea che il totale rappresenta comunque un
taglio del 72% rispetto ai livelli dei compensi
pre-crisi. Il chairman di UBS, Kaspar Villeger, ha
rinunciato ad incassare il bonus e inoltre si e' ridotto
la retribuzione fissa spettante alla carica a 850 mila
franchi da 2 milioni. Anche il ceo Oswald Gruebel ha
rinunciato volontariamente al bonus ma dispone di
opzioni su 4 milioni di azioni UBS. Gran parte dei bonus
sono andati ai 6 manager che hanno lasciato UBS l'anno
scorso per effetto di vincoli contrattuali. Il capo
dell'investment bank di UBS, Carsten Kengeter, e' invece
il manager piu' pagato del gruppo svizzero. Nel 2009 ha
percepito oltre 13 milioni di franchi svizzeri, in larga
parte come bonus per risultati raggiunti in un arco
temporale di 3-5 anni. Certamente risultera' tra i
manager europei piu' pagati dell'anno.
Borse Asia-Pacifico
negative, Shanghai -1,2%
Le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno
chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso l'1,2% a 2.976,94 punti.
Dopo i recenti dati macroeconomici il mercato teme che
Pechino prenderà delle ulteriori misure volte ad evitare
un surriscaldamento dell'economia. La scorsa settimana
si è appreso che a febbraio i prezzi al consumo e le
esportazioni sono aumentati in Cina rispettivamente del
2,7% e del 46%, la produzione industriale ha registrato
inoltre la sua più forte crescita da più di cinque anni.
Tra i bancari Industrial and Commercial Bank
(CN000A0LB42) ha perso lo 0,6%, China Construction Bank
(CN000A0HF1W3) l'1,3% e Bank of China (CN000A0J3PX9) lo
0,7%. Tra i titoli delle linee aeree Air China
(CNE1000001S0) ha chiuso in calo dell'1,9% e China
Southern Airlines (CN0009084145) del 3%. Nel settore
dell'acciaio Baoshan Iron & Steel (CNE0000015R4) ha
perso il 2,6% e Maanshan Iron & Steel (CNE1000003R8) il
2,3%. Il calo del prezzo del petrolio ha pesato sui
petroliferi. PetroChina (CN0009365379) ha perso l'1,3% e
Sinopec (CN0005789556) l'1,5%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,6%
a 21,079.10 punti. I timori relativi ad una possibile
stretta monetaria in Cina hanno pesato anche sul mercato
azionario della città costiera. Nel settore bancario
HSBC (GB0005405286) ha perso lo 0,6%, Hang Seng Bank
(HK0011000095) lo 0,7%, Bank of East Asia (HK0023000190)
lo 0,3% e BOC Hong Kong (HK2388011192) lo 0,2%. Nel
settore immobiliare Cheung Kong Holdings (HK0001000014)
ha perso lo 0,4% e Sino Land (HK0083000502) lo 0,1%.
China Shenhua Energy (CN000A0ERK49) ha perso il 3,9%. Il
primo produttore cinese di carbone ha aumentato lo
scorso anno il suo utile netto meno di quanto atteso
dagli analisti. Li & Fung (BMG5485F1445) ha guadagnato
l'1,8%. Le vendite al dettaglio sono aumentate a
febbraio negli USA dello 0,3%. Gli economisti avevano
atteso un calo dello 0,2% Li Fung è, tra l'altro, un
importante fornitore di Wal-Mart (US9311421039).
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha perso lo 0,7%, il Kospi a Seul lo 0,8%, lo
Straits Times a Singapore lo 0,2% e il Taiex a Taipei
l'1,5%.
Redazione Borsainside 12:09
Moody's: Usa e Gb vicine
a perdere 3 A
lunedì, 15 marzo 2010 12:35 LONDRA
(ANSA) - ROMA, 15 MAR - Stati Uniti e Gran Bretagna sono
''vicine'' a perdere la tripla 'A' a causa del
peggioramento delle proprie finanze pubbliche. Lo ha
detto Moody's. Washington e Londra devono cercare di
ridurre il debito pubblico ma senza mettere in pericolo
la crescita economica ritirando anticipatamente le
misure di stimolo. L'agenzia si aspetta un ulteriore
peggioramento dei rating sovrani prima di un
consolidamento'. La tripla 'A' indica gli emittenti di
titoli di Stato piu' affidabili.
Russia: Rublo Forte,
Ministero Economia Preoccupato
lunedì, 15 marzo 2010 14:25 MOSCA
AGI - Mosca, 14 mar. - Il ministero dell'economia russo
ritiene che l'aumento del valore del rublo possa
penalizzare il sistema economico federale. Secondo gli
analisti economici la valuta russa potrebbe rafforzarsi
del 20% durante il 2010. La prospettiva, innescata dall'attivita'
liberalizzatrice della Banca centrale, non lascia
tranquilli gli economisti del ministero che temono la
brusca "caduta concorrenziale" delle merci russe sul
mercato globale.
15 Marzo 2010 15:52 NEW
YORK
LA CINA RESTA PRIMO CREDITORE MONDIALE USA
di APCOM
Il Paese asiatico resta il maggiore creditore degli
Stati Uniti nonostante la diminuzione delle quote di
Treasury Bond. Investimenti in calo con le crescenti
tensioni tra Washington e Pechino.
La Cina mantiene la sua posizione di primo creditore
mondiale degli Stati Uniti, nonostante in gennaio abbia
diminuito le sue quote di Treasury bond per il terzo
mese consecutivo.
Il dipartimento del Tesoro americano ha comunicato oggi
che la Cina in gennaio deteneva 889 miliardi di dollari
di buoni del Tesoro statunitense, un calo di 5,8
miliardi rispetto a dicembre. Il Giappone, il secondo
maggior creditore, detiene bond americani per 765,4
miliardi di dollari.
Un mese fa sembrava che il Sol Levante avesse superato
la Cina nelle holding di debito americano, una posizione
che Pechino aveva detenuto dal settembre 2008. Dieci
giorni dopo il dipartimento del Tesoro aveva però
rivisto i dati e la Cina era risultata ancora in
posizione di leadership.
Il calo degli investimenti cinesi arriva in un periodo
di crescenti tensioni tra Washington e Pechino, e
segnala la possibilità che in futuro per gli Stati Uniti
il finanziamento dei propri enormi deficit potrebbe
diventare molto più costoso.
Usa: produzione industria
febbraio +0,1%
lunedì, 15 marzo 2010 - 16:17
(ANSA) - ROMA, 15 MAR - La produzione industriale
statunitense a febbraio ha registrato un rialzo dello
0,1%. Il dato e' superiore alle attese degli economisti
che avevano previsto una crescita pari a zero, scrive
Bloomberg. La capacita' di utilizzazione degli impianti
e' salita al 72,7% da 72,5% del mese prima (Dato rivisto
da 72,6%).
Usa: investimenti esteri,
saldo positivo
lunedì, 15 marzo 2010 16:22 WASHINGTON
(ANSA)-ROMA, 15 MAR- Il saldo degli investimenti esteri
in attivita' finanziarie a lungo termine denominate in
dollari negli Usa, a gennaio, e' risultato positivo. Per
19,1 miliardi di dollari contro i 63,3 miliardi del mese
precedente. Il dato e' decisamente inferiore rispetto
alle stime degli analisti, che si aspettavano un saldo
positivo per 47,5 miliardi di dollari.
(Lipper): La vicenda
Dubai World pesa sui listini del medio oriente
BlueTG.it - lunedì, 15 marzo 2010 - 16:37
I mercati finanziari del golfo persico hanno finito il
2009 così come l’avevano iniziato, ossia in terreno
negativo.
Lo sottolinea una ricerca di Lipper, società di analisti
del gruppo Thomson Reuters, notando come continui a
pesare la vicenda Dubai World, tanto che i listini di
Dubai e Abu Dhabi sono, senza sorprese, quelli con le
peggiori performance riferite al quarto trimestre dello
scorso anno con perdite rispettivamente pari al 17,69% e
al 12,19%, mentre le borse di Oman e dell’Arabia Saudita
sono state quelle in grado di meglio contenere il
ribasso, chiudendo il trimestre attorno al 3% di
perdita.
Nel complesso tuttavia il 2010 sembra favorevole a
questi mercati, aggiungono gli esperti di Lipper, grazie
al rialzo dei prezzi dei prodotti petroliferi, insieme a
governi molto prudenti che nei propri budget 2010 hanno
ipotizzato un livello di quotazioni modesto tanto da
lasciar prevedere avanzi sia a livello di budget sia di
bilancia commerciale.
15 Marzo 2010 17:37 NEW
YORK
CARTE DI CREDITO, IL PEGGIO E' PASSATO?
di WSI
Risultano in calo i casi d'insolvenza. Ma per alcuni
istituti le note dolenti non sono ancora finite. Il
peggio' e' veramente alle spalle? Forse...
Sempre piu' americani gestiscono meglio l'uso delle
carte di credito, rispettando le scadenze di fine mese.
I primi tre gruppi finanziari che offrono strumenti di
pagamento elettronico (Visa, MasterCard e American
Express) hanno registrato a febbraio un calo del tasso
di inadempienza. Si sono ridotte le svalutazioni anche
per Capital One Financial mentre per Bank of America e
Discover Financial Services e' avvenuto il contrario.
Il tasso, che gia' si era stabilizzato a gennaio,
dimostra che le societa' del settore dovranno effettuare
delle svalutazioni sui prestiti concessi a chi non e' in
grado di ripagarli con sempre meno probabilita'. Sembra
insomma che il peggio per i consumatori a stelle e
strisce sia ormai passato.
I conti di persone che risultano insolventi da almeno 30
giorni (indicatore per capire l'andamento di perdirdite
future) sono scesi, per Capital One, al 5.51% dal 5.8%
del primo mese dell'anno. Il tasso di insolvenza
annualizzato sulle carte di credito e' sceso al 10.19%
dal 10.41%. Questo trend, ha sottolineato Moshe Orenbuch
di Credit Suisse, e' migliore delle attese.
Per Bank of America si osserva un dato a luci e ombre.
Il tasso di insolvenza e' calato per il terzo mese
consecutivo (a 7.23% dal 7.35%) ma crescono le
svalutazione al 13.51% dal 13.25%. Stesso andamento per
Discover Financial, con un tasso di morosita' al 5.50%
dal 5.55% ma con svalutazioni arrivate al 9.11% da
8.58%.
Le borse europee chiudono
in ribasso
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi
in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,6%, il
DAX a Francoforte lo 0,7%, il FTSE MIB a Milano lo 0,9%,
il CAC40 a Parigi lo 0,9% e lo SMI a Zurigo lo 0,2%.
Moody's ha avvertito che gli USA ed il Regno Unito
potrebbero perdere la tripla "A" a causa del loro
elevato deficit pubblico. Sul mercato hanno pesato oggi
inoltre i timori relativi ad una possibile stretta
monetaria in Cina. La scorsa settimana si è appreso che
a febbraio i prezzi al consumo e le esportazioni sono
aumentati nel paese asiatico rispettivamente del 2,7% e
del 46%, la produzione industriale ha registrato la sua
più forte crescita da più di cinque anni. Secondo alcuni
analisti Pechino potrebbe perciò alzare già nei prossimi
giorni il coefficiente delle riserve obbligatorie delle
banche.
Tra i minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso
l'1,6%, BHP Billiton (GB0000566504) l'1,5%, Rio Tinto
(GB0007188757) l'1,4% e Xstrata (GB0031411001) il 3%. Il
prezzo del rame è sceso oggi a Londra ai suoi più bassi
livelli delle ultime due settimane. Nel settore
petrolifero BP (GB0007980591) ha perso lo 0,1%, Royal
Dutch Shell (GB00B03MLX29) lo 0,6%, Eni (IT0003132476)
lo 0,8% e Total (FR0000120271) lo 0,8%. Il prezzo del
petrolio è caduto a New York al di sotto di quota $80.
Sui bancari sono scattate delle prese di beneficio.
Barclays (GB0031348658) ha chiuso in calo dello 0,9%,
Lloyds Banking Group (GB0008706128) dell'1,5%, Crédit
Agricole (FR0000045072) del 2%, Société Générale
(FR0000130809) del 2,5%, UniCredit (IT0000064854)
dell'1,8% e Credit Suisse (CH0012138530) dell'1,3%.
Deutsche Bank (DE0005140008) ha perso lo 0,6%. Durante
il fine settimana Stefan Krause, il Direttore
Finanziario della prima banca tedesca, ha dichiarato che
al momento l'obiettivo primario è rafforzare la
situazione finanziaria del gruppo. Deutsche Bank
dovrebbe infatti finalizzare le sue recenti
acquisizioni. Ci sarebbe inoltre il rischio di regole
più restrittive sui coefficienti patrimoniali. Gli
investitori temono ora che Deutsche Bank possa presto
lanciare un aumento di capitale.
I farmaceutici beneficiano del loro carattere difensivo.
GlaxoSmithKline (GB0009252882) ha guadagnato lo 0,4%,
Roche (CH0012032048) lo 0,6% e Sanofi-Aventis
(FR0000120578) l'1%.
BT Group (GB0030913577) ha guadagnato l'1,1%. Citigroup
ha alzato il suo rating sul titolo dell'operatore
telefonico britannico da "Hold" a "Buy".
Deutsche Telekom (DE0005557508) ha perso lo 0,8%. Bank
of America ha tagliato il suo rating sul titolo del
gruppo telefonico tedesco da "Neutral" a "Underperform".
Metro (DE0007257503) ha guadagnato lo 0,8%. J.P. Morgan
ha alzato il suo rating sul gigante della distribuzione
da "Neutral" ad "Overweight".
Redazione Borsainside 18:27
Crisi: Ocse, Nel 2010
Ripresa Globale Meglio Del Previsto
lunedì, 15 marzo 2010 19:36 PARIGI
(AGI) - Atene, 15 mar. - La ripresa dell'economia
globale, quest'anno, sara' piu' forte del previsto
grazie alla forte crescita di Cina e India. Lo ha detto
il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria.
"L'economia globale - ha spiegato - dovrebbe viaggiare
tra il 4 e il 4,5%, quella dei Paesi Ocse tra il 2 e il
2,5%". A novembre l'organizzazione aveva previsto una
crescita del 3,4% quest'anno, dopo una contrazione
stimata dell'1,7% nel 2009.
Fmi, ancora rischi su
banche Belgio
lunedì, 15 marzo 2010 19:38 BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 15 MAR - Allarme dell'Fmi sul
sistema bancario belga.Nonostante la ristrutturazione
che sta interessando gruppi come Fortis (Amsterdam:
FORAL.AS - notizie) ,Ing e Kbc, il settore resta ancora
molto fragile e i rischi elevati.Le banche del Belgio-si
legge nel rapporto dell'Fmi-hanno poca attivita' in
Grecia,ma i tre principali istituti sono fortemente
esposti verso alcuni mercati maturi e presentano ancora
asset a rischio o quantomeno dubbi.
Le borse di Mosca, Praga
e Varsavia scendono
Le borse di Mosca, Praga e Varsavia hanno chiuso oggi in
ribasso. La Borsa di Budapest è rimasta ferma a causa di
una festa nazionale in Ungheria.
L'indice RTS ha perso a Mosca l'1,3% a 1.514,40 punti. I
volumi di scambio sono scesi sensibilmente rispetto a
venerdì e sono stati bassi. I timori relativi ad una
possibile stretta creditizia in Cina hanno pesato anche
sul mercato azionario russo. Rosneft (RU000A0J2Q06) ha
perso il 2,6%. Il prezzo del petrolio è caduto nel
pomeriggio a New York al di sotto di quota $80. Tra gli
altri titoli del listino russo Sberbank (RU0009029540)
ha perso lo 0,2%, Norilsk Nickel (RU0007288411) l'1,1% e
Raspadskaya (RU000A0B90N8) l'1,5%. RusHydro
(RU000A0JPKH7) ha guadagnato il 2,5%. Gazprom
(RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in rialzo
dello 0,4% a RUB 173,99.
Il PX a Praga ha perso lo 0,2% a 1.186,7 punti. I titoli
di maggior peso del listino ceco hanno chiuso
contrastati. Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso lo
0,5% e Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) lo 0,9%.
Erste Group Bank (AT0000652011) e Telefónica O2 C.R.
(CZ0009093209) hanno guadagnato rispettivamente lo 0,3%
e lo 0,2%.
Il WIG a Varsavia ha perso lo 0,7% a 40.979,23 punti.
KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha chiuso in ribasso
dell'1,9%. Il prezzo del rame è sceso oggi a Londra ai
suoi più bassi livelli delle ultime due settimane. Tra i
bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso l'1,5%, BRE
Bank (PLBRE0000012) l'1% e BZW Bank (PLBZ00000044)
l'1,8%. PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha chiuso in
rialzo dello 0,2%.
Redazione Borsainside 20:45
La Borsa di San Paolo
chiude per la terza seduta di fila in ribasso
Le borse dell'America Latina hanno chiuso ieri in
ribasso
Il Bovespa a San Paolo ha perso lo 0,5% a 69.023,75
punti. Per il listno brasiliano si è trattato della
terza seduta negativa di fila. Una buona parte del
mercato crede che la Banca Centrale del Brasile alzerà
questa settimana i suoi tassi d'interesse. Nel settore
immobiliare Gafisa (BRGFSAACNOR3) ha perso il 3,4%,
Cyrela (BRCYREACNOR7) il 2,1% e Rossi Residencial
(BRRSIDACNOR8) il 3,4%. Nel settore della distribuzione
Lojas Americanas (BRLAMEACNPR6) ha perso il 4,6% e Lojas
Renner (BRLRENACNOR1) il 2,1%. Sia le imprese
immobiliari che quelle retail dipendono fortemente
dall'andamento del costo del denaro. Petroleo Brasileiro
(BRPETRACNPR6) ha perso lo 0,8%. Il prezzo del petrolio
ha chiuso ieri a New York in ribasso dell'1,8%. Vale
(BRVALEACNPA3) ha guadagnato controtendenza lo 0,6%.
Credit Suisse ha espresso oggi ottimismo sulle
prospettive del prezzo del ferro.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,4%, l'IGBC a Bogotà
lo 0,2%, l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,9%, il General
a Lima lo 0,8% e l'IBVC a Caracas lo 0,3%. La Borsa di
Città del Messico è rimasta ferma.
Redazione Borsainside 00:29
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