PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Giovedì 18 Marzo 2010

PARTE  2

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La Borsa di Tokyo scende, male il settore immobiliare
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in ribasso. Il Nikkei ha perso l'1% a 10.774,03 punti ed il Topix lo 0,7% a 940,79 punti. Sul mercato azionario giapponese sono scattate oggi delle prese di beneficio. Il Nikkei aveva chiuso ieri ai suoi più alti livelli degli ultimi due mesi. Nel settore immobiliare Mitsui Fudosan (JP3893200000) ha perso il 2,4%, Mitsubishi Estate (JP3899600005) il 3,8% e Sumitomo Realty & Development (JP3409000001) l'1,7%. Morgan Stanley ha tagliato il suo rating sul settore immobiliare giapponese da "Cautious" ad "In-line". Tra gli esportatori Toyota (JP3633400001) ha perso l'1,4%, Honda (JP3854600008) l'1,5%, Canon (JP3242800005) il 2,8% e Panasonic (JP3866800000) lo 0,3%. Lo yen si è rafforzato oggi rispetto all'euro.
Tra i petroliferi Cosmo Oil (JP3298600002) ha guadagnato l'1,8% e Inpex (JP3294430008) l'1,2%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York in rialzo dell'1,5%. Nel settore minerario Sumitomo Metal Mining (JP3402600005) ha guadagnato lo 0,6% e Mitsui Mining & Smelting (JP3888400003) lo 0,7%. Il prezzo del rame ha guadagnato ieri al NYMEX l'1,6%.
Redazione Borsainside 07:36

 

 

Usa: Obama, Con Israele Non c'e' Crisi. Tra Amici a Volte Disaccordi
giovedì, 18 marzo 2010 - 8:25
(ASCA) - Roma, 18 mar - Non c'e' nessuna crisi nelle relazioni tra Stati Uniti e Israele. Il presidente americano, Barak Obama, in una intervista esclusiva a Fox News smentisce la rottura nei rapporti con Israele a seguito della decisione del governo Netanyahu di realizzare nuovi insediamenti. Obama parla per la prima volta sullo stato di salute delle relazioni tra i due paesi dopo le critiche rivolte a Israele dal vice presidente Biden nella sua visita a Israele. ''Non c'e' nessuna crisi - ha detto Obama - noi e Israele abbiamo un rapporto speciale ma qualche volta gli amici si trovano in disaccordo. C'e' disaccordo - ha aggiunto - su come far progredire il processo di pace''.

 

 

Crisi: Papandreou, Fondo Europeo Non Risolve Problemi Attuali
giovedì, 18 marzo 2010 - 9:41
(ASCA) - Roma, 18 mar - Il primo ministro greco George Papandreou boccia la costituzione del fondo monetario europeo. ''Il fondo monetario europeo non risolve i problemi attuali'' ha detto nel suo intervento davanti all'Europarlamento indicando che la costituzione del fondo e altre ipotesi sono argomento per future discussioni. Papandreou inoltre ha sottolineato che in questa fase ''abbiamo bisogno di piu' Europa e non di meno Europa'' sollecitando l'Unione monetaria ad adottare interventi per ''fermare il contagio''. Papandreou e' tornato ad attaccare i mercati finanziari dove ''c'e' un problema di scarsa trasparenza''. Il premier greco ha ribadito la volonta' di voltare pagina e l'impegno a restaurare credibilita' e fiducia ma ha anche messo in rilievo che ''le misure adottate dal governo sono nell'interesse della Grecia e dell'Europa''. ''La Grecia oggi ha bisogno di supporto e non di aiuti''.

 

 

18 Marzo 2010 10:21 NEW YORK
E ORA ATENE BUSSERA' ALLA PORTA DELL'FMI?
di AGI-TELEBORSA
Secondo alcune fonti il governo greco potrebbe decidere di chiedere aiuto al prossimo vertice del Fondo monetario internazionale che si terra' il 2-4 aprile. Ma il premier Papandreou ribadisce: "Preferiremmo una soluzione europea".
Il governo greco potrebbe chiedere aiuto al prossimo vertice del Fondo monetario internazionale che si terra' il 2-4 aprile. Lo rivela l'agenzia Dow Jones, secondo la quale Atene e' pessimista sulla possibilita' dell'arrivo di un aiuto europeo.
Ma il premier ellenico George Papandreou ha affermato, riguardo a una tale eventualità che la Grecia preferirebbe però non ricorrere al Fondo monetario internazionale per affrontare i problemi relativi al debito pubblico. "Preferiremmo una soluzione europea", ha detto, rassicurando poi come la Grecia non sia a rischio di default.
Agli inizi di marzo il governo del paese aveva presentato manovre aggiuntive anti-deficit per un valore di 4,8 miliardi di euro , dopo che il premier greco Papandreou aveva definito la situazione delle finanze greche "catastrofica", evocando l'incubo del "fallimento", annunciando la necessità di misure severe per garantire un calo del deficit al 4% del Pil quest'anno.
Il primo ministro aveva poi dichiarato che il governo greco aveva fatto la sua parte e che sarebbe spettato all’Ue dare un supporto concreto al paese. In caso contrario il premier non aveva negato la possibilità di rivolgersi al Fmi.

 

 

Grecia: Sinn (Ifo), Dovrebbe Lasciare Eurozona Per Risolvere Crisi
giovedì, 18 marzo 2010 - 11:37
(ASCA-MarketNews) - Roma, 18 mar - Hans-Werner Sinn, presidente dell'istituto tedesco di ricerche economiche Ifo, va giu' pesante sulla Grecia. Gia' nei giorni scorsi aveva accusato Atene di ''ricattare'' gli altri paesi dell'Eurozona. Oggi Sinn ritorna sull'argomento spiegando che Atene ''dovrebbe lasciare l'Eurozona per risolvere la propria crisi finanziaria e ricevere assistenza dal Fondo Monetario Internazionale piuttosto che dalla Ue, anche perche' la creazione del Fondo monetario europeo non e' certo una buona idea''.

 

 

Le borse di Shanghai e Hong Kong chiudono in leggero ribasso
La maggior parte delle borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,1% a 3.046,09 punti. Sulla piazza finanziaria cinese sono scattate oggi delle prese di beneficio. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso lo 0,4%, Bank of China (CN000A0J3PX9) lo 0,5% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) lo 0,9%. Secondo Standard & Poor’s i crediti in sofferenza potrebbero aumentare quest'anno in Cina del 20%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha guadagnato l'1,1% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) l'1,4%. I prezzi dei terreni hanno raggiunto questa settimana in un'asta a Pechino dei livelli record.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,3% a 21,330.67 punti. Tencent (KYG875721485) ha perso il 5,5%. L'impresa Internet cinese si attende un rallentamento della sua crescita. Nel settore immobiliare sono scattate delle prese di beneficio Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso lo 0,5%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) lo 0,8% e Sino Land (HK0083000502) lo 0,1%. La maggior parte dei bancari ha chiuso in leggero rialzo. HSBC (GB0005405286), Bank of East Asia (HK0023000190) e BOC Hong Kong (HK2388011192) hanno guadagnato lo 0,3%. China Mobile (HK0941009539) ha guadagnato l'1,2%. Il colosso della telefonia mobile ha aumentato lo scorso anno il suo utile più di quanto atteso dagli analisti. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha perso lo 0,7% e CNOOC (HK0883013259) l'1,2%. Il prezzo del petrolio è sceso questa mattina.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,2% e il Taiex a Taipei lo 0,5%. Lo Straits Times a Singapore ha perso lo 0,2% e il Kospi a Seul lo 0,5%.
Redazione Borsainside 12:09

 

 

Crisi, Grecia: l'allarme di Papandreou
giovedì, 18 marzo 2010 - 13:24
(ANSA)-BRUXELLES,18 MAR-'La Grecia deve avere la possibilita' di accedere ai prestiti ad un tasso normale, come gli altri Paesi della zona euro'.Cosi' Papandreou.Il premier greco, nel corso di un'audizione al Parlamento europeo, ha poi sottolineato come tassi troppo elevati rischiano di vanificare gli sforzi di risanamento di Atene. Papandreou ha aggiunto che 'o si fornisce alla Grecia quello che potrebbe dare l'Fmi oppure ci dovra' rassegnare a rivolgersi all'Fmi, anche se spero non sia necessario'.

 

 

Usa: Pimco, Debito Pubblico Insostenibile. Inevitabile Taglio Rating
giovedì, 18 marzo 2010 13:39 WASHINGTON
(ASCA-MarketNews) - Washington, 18 mar - Il debito Usa sta salendo in maniera insostenibile, un declassamento del rating degli Usa (attualmente AAA (Xetra: 722800 - notizie) ) e' inevitabile, soprattutto per l'assenza, al momento, di qualsiasi volonta' politica nell'affrontare questo problema. E' questa l'opinione espressa da Scott Mather, responsabile delle gestione globale di portafoglio della Pimco, in una intervista a Market News International. Pimco, societa di gestione del risparmio, e' il leader mondiale nei portafogli obbligazionari. ''Anche considerando la traiettoria piu' ottimistica, la crescita del debito Usa e' insostenibile'' spiega Mather. Poi, su questo scenario, si innestano le previsioni pessimistiche sul ritmo di crescita dell'economia e allora il declassamento degli Usa ''e' inevitabile, ormai e' solo una questione di tempo''. Per il gestore meglio puntare su paesi con migliore traiettorie del debito pubblico, quali Australia, Canada e Germania.

 

 

Usa: Richieste Sussidi Disoccupazione -5 Mila. Peggio Di Attese
giovedì, 18 marzo 2010 13:41 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 18 mar - Nella settimana conclusa lo scorso 13 marzo, le richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa sono scesi di 5 mila unita' a quota 457 mila. Il dato e' peggiore delle attese degli economisti che prevedevano una riduzione a quota 455 mila.

 

 

Usa: a Febbraio Inflazione Zero, Meglio Di Attese. Su Anno +2,1%
giovedì, 18 marzo 2010 13:48 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 18 mar - Nel mese di febbraio inflazione zero negli Usa, un dato migliore del consensus degli economisti posto a +0,1%. Su base annuale l'inflazione viaggia a +2,1%. Sempre a febbraio, inflazione ''core'' +0,1% su base mensile, +1,3% su base annuale. Lo comunica il dipartimento al commercio.

 

 

 
  Giovedì 18 Marzo 2010 ..... Giovedì 18 Marzo 2010 ..... Giovedì 18 Marzo 2010  
       
..... Cina - Edizione Pechino ..... Giappone - Edizione Tokyo ..... Australia - Edizione Sydney .....
 
 

 

Usa: Nel 2009 Deficit Partite Correnti Cala a 419 Mld. Minimo Da 2001
giovedì, 18 marzo 2010 13:51 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 18 mar - Tra recessione e minidollaro migliora decisamente il deficit Usa delle partite correnti. Il 2009 si e' chiuso con un rosso in calo a 419,9 miliardi rispetto al disavanzo di 706,1 miliardi del 2008. Si tratta del disavanzo piu' contenuto dal 2001, spiega il Dipartimento al commercio. In termini percentuali il deficit vale il 2,9% del Pil rispetto al 4,9% del 2008, si tratta della piu' bassa percentuale dal 1998.

 

 

Usa: Obama Ottimista, Prevede Una Ripresa Occupazionale
giovedì, 18 marzo 2010 - 15:53
(AGI) - Washington, 18 mar. - Il presidente Barack Obama si dice ottimista sull'economia Usa e prevede che presto si ricomicera' ad aumentare posti di lavoro. Lo comunica una nota della Casa Bianca, preparata in occasione della presentazione di un pacchetto di misure per 17,6 miliardi di dollari per favorire l'occupazione. Per Obama questa legge e' "necessaria, ma non sufficiente. C'e' ancora molto da fare per incentivare le assunzioni e per arrivare ad una piena ripresa economica".

 

 

18 Marzo 2010 15:14 NEW YORK
BRIC IN CRISI? IL PREZZO DEI TITOLI E' ESAGERATO
di WSI
I mercati dei Paesi in via di sviluppo rallentano il passo. E' dal 1995 che i valori di borsa non erano stati cosi' alti rispetto alle nazioni industrializzate. Analisti divisi sulle prospettive future. Ma sul breve comprare non conviene.
La combinazione vincente tra investimenti record in fondi comuni e la crescita economica semplicemente piu' rapida del mondo non e' sufficiente a spingere al rialzo i mercati dei Paesi in via di sviluppo.
Il motivo e' semplice: i prezzi dei titoli sono troppo alti. Se confrontati con le Borse delle nazioni industrializzate, le azioni di Brasile, Russia, India e Cina si trovano infatti sul punto piu' alto dal 1995.
Nei fondi di investimento nei mercati in via di sviluppo e' confluita una somma pari a $86.6 miliardi nei dodici mesi conclusisi a fine gennaio. Si tratta del livello piu' alto negli ultimi 14 anni, stando ai dati pubblicati da Bloomberg, che cita l'analisti condotta dalla societa' di ricerca EPFR Global.
L'indice delle Borse mondiali MSCI e' scivolato del 2.2% dai massimi dello scorso 11 gennaio, riducendo cosi' i guadagni accumulati nel corso del rally che va avanti da 12 mesi - nel corso del quale i titoli hanno fatto un balzo dell'80% - e che ha spinto il rapporto tra prezzo di Borsa e valore reale ad un livello record pari al 17%.
Secondo Bob Doll, vice presidente di BlackRock, i cali non dureranno perche' le borse delle nazioni in via di sviluppo si meritano valutazioni ancora piu' alte, visto che rispetto ai Paesi industrializzati la loro crescita economica e' piu' intensa, i profitti societari sono piu' elevati e il debito e' piu' ristretto.
Di tutt'altro parere John Bennet, lead manager del fondo Gartmore European Selected Opportunities Fund, secondo cui il periodo dei rialzi piu' sostenuti e' ormai alle spalle, mentre Antoine van Agtmael, che ha coniato il termine "mercati in via di sviluppo", prevede che i titoli tireranno il fiato quest'anno prima di riprendere la corsa.
Bennet ha sintetizzato bene il concetto: "Non e' mai una buona idea comprare una crescita super quando una crescita super e' gia' prezzata nei titoli".

 

 

Usa: indice Fed Filadelfia sale a 18,9
giovedì, 18 marzo 2010 - 16:28
(ANSA) - ROMA, 18 MAR - L'indice Fed di Filadelfia e' salito a marzo a 18,9 da 17,6 di febbraio. Il dato e' migliore delle previsioni degli analisti che avevano stimato un rialzo a quota 18. L'indice Fed di Filadelfia monitora l'attivita' del comparto manifatturiero nel distretto industriale statunitense; se superiore a zero, segnala espansione dell'attivita'.

 

 

Le borse europee frenano, vendite sui bancari, bene Glaxo e Adidas
Quasi tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,1%, il DAX a Francoforte lo 0,2%, il FTSE MIB a Milano lo 0,5% e il CAC40 a Parigi lo 0,5%. Lo SMI a Zurigo ha guadagnato lo 0,1%.
Sulle borse del Vecchio Continente hanno pesato i nuovi timori relativi alla crisi della Grecia (per ulteriori dettagli clicca qui). L'indice ASE ha perso ad Atene il 3,4%.
Tra i bancari Barclays (GB0031348658) ha perso l'1,8%, Royal Bank of Scotland (GB0006764012) il 3,6%, Deutsche Bank (DE0005140008) l'1,3%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 2%, UniCredit (IT0000064854) lo 0,8% e UBS (CH0024899483) l'1,9%.
Nel settore minerario BHP Billiton (GB0000566504) ha perso lo 0,6%, Rio Tinto (GB0007188757) l'1%, Xstrata (GB0031411001) l'1,1%, Kazakhmys (GB00B0HZPV38) l'1,8% e Vedanta (GB0033277061) il 2,4%. I prezzi della maggior parte dei metalli di base sono calati oggi a Londra.
Total (FR0000120271) ha perso a Parigi lo 0,6%. Goldman Sachs ha introdotto il titolo dell'impresa petrolifera francese nella sua "Conviction Sell List".
GlaxoSmithKline (GB0009252882) ha guadagnato a Londra il 3,9%. Novartis (CH0012005267) ha deciso di terminare la sua partnership con Vectura (GB00B01D1K48) relativa allo sviluppo di una versione generica dell'Advair, l'antiasmatico di GlaxoSmithKline
British Airways (GB0001290575) ha guadagnato lo 0,7%. Secondo delle voci di stampa la linea area britannica e Iberia (ES0147200036) si incontreranno giovedì prossimo 25 marzo per ratificare il loro accordo di fusione.
Adidas (DE0005003404) ha chiuso a Francoforte in rialzo del 3,3%. La rivale Nike (US6541061031) ha pubblicato una trimestrale migliore delle attese degli analisti.
ENEL (IT0003128367) ha perso l'1,8%. Il colosso italiano delle utilities si attende una crescita piatta dei suoi utili nel 2011.
Redazione Borsainside 18:38

 

 

Crisi: Governi Ue, Nuova Supervisione Europea a Inizio 2011
giovedì, 18 marzo 2010 - 18:51
(AGI) - Bruxelles, 18 mar. - I nuovi organi di supervisione europea dovranno essere operativi all'inizio dell'anno prossimo: e' la scadenza che i capi di Stato e di governo dei 27 Stati Ue puntano a rispettare per l'inizio dell'attivita' dell'European Systemic Risk Board e le tre European Supervisory Authorities al fine di "dimostrare di rispettare gli impegni del G20 in maniera tempestiva ed effettiva". Si legge nella prima bozza del vertice che si terra' fra una settimana esatta.

 

 

18 Marzo 2010 19:36 NEW YORK
CINA: FMI, YUAN FORTEMENTE SOTTOVALUTATO
di ANSA
Il Fondo Monetario Internazionale ha ribadito il suo giudizio sulla 'forte' sottovalutazione della valutaacinese. Necessario combattere gli squilibri dell'economia globale.
Il Fondo Monetario Internazionale ha ribadito oggi il suo giudizio sulla 'forte' sottovalutazione dello yuan.
Ha inoltre sottolineato la necessita' di combattere gli squilibri dell'economia globale aumentando la forza di traino della domanda interna della Cina.
'Lo yuan e' decisamente sottovalutato - dice l'Fmi -, ma cio' che conta maggiormente e' che la ripresa dalla crisi sia sostenuta dalla crescita interna e dalla ripresa dei consumi nazionali'.

 

 

Borse dell'Europa dell'Est: Sale solo Budapest
Quasi tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in ribasso.
L'indice RTS ha perso a Mosca lo 0,3% a 1.558,80 punti. I volumi di scambio sono aumentati ulteriormente e sono stati notevoli. Il calo prezzo del petrolio ha fatto scattare delle prese di beneficio sulla piazza finanziaria russa. Le quotazioni del greggio sono scese nel pomeriggio a New York in seguito all'apprezzamento del dollaro. Sberbank (RU0009029540) ha perso lo 0,6%. La prima banca russa ha annunciato oggi che lo scorso anno il suo utile netto è calato del 75% a RUB 24,4 miliardi. Tra gli altri titoli del listino russo Rosneft (RU000A0J2Q06) ha chiuso in calo dell'1,2%, RusHydro (RU000A0JPKH7) dello 0,2% e Transneft (RU0009091573) del 2%. LUKoil (RU0009024277) ha guadagnato il 2,1%, Severstal (RU0009046510) lo 0,2% e Uralkali (RU0007661302) lo 0,3%. Gazprom (RU0007661625) ha perso a San Pietroburgo lo 0,8% a RUB 171,20.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,9% a 24.000,01 punti. Dopo la pausa di ieri OTP Bank (HU0000061726) ha ripreso oggi a correre. Il titolo della prima banca ungherese ha chiuso in rialzo del 2,3%. Tra gli altri titoli di maggior peso del BUX MOL (HU0000068952) ha guadagnato lo 0,7% e Gedeon Richter (HU0000067624) lo 0,3%. Magyar Telekom (HU0000016522) ha perso lo 0,7%.
Il PX a Praga ha perso lo 0,8% a 1.208,50 punti. Tra i titoli principali dell'indice ceco Erste Group Bank (AT0000652011) ha chiuso in calo del 2% e Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) dell'1,1%. Komercni Banka (CZ0008019106) e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) hanno chiuso invariati.
Il WIG a Varsavia ha perso lo 0,5% a 41.741,91 punti. Quasi tutte le blue chips polacche hanno chiuso in ribasso. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il 2,5%, PKN Orlen (PLPKN0000018) lo 0,5%, KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) lo 0,4% e Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) l'1,3%. PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha guadagnato lo 0,1%.
Redazione Borsainside 19:49

 

 

18 Marzo 2010 22:03 NEW DELHI
INDIA: UN FONDO PER DARE LA CACCIA AL DRAGONE
di WSI
I gruppi petroliferi locali fanno pressioni sul governo di Nuova Delhi perche' crei il primo fondo sovrano di investimento del Paese. L'obiettivo e' chiaro: competere con Pechino nella corsa per assicurarsi gli asset energetici del mondo.
L'India deve vedersela con le crescenti pressioni esercitate dalle societa' governative del settore petrolifero locale, le quali spingono per la creazione del primo fondo sovrano di investimento del Paese.
Grazie alle ingenti riserve internazionali da cui poter attingere, un veicolo pubblico di questo tipo controllato direttamente dal governo potrebbe favorire non di poco i protagonisti indiani del greggio nel condurre quella che e' diventata una lotta globale per accaparrarsi gli asset energetici della Terra.
Lo hanno riferito funzionari federali indiani e manager del settore al Financial Times, sottolineando che i colloqui in corso tra il ministero delle finanze e quello del petrolio per la creazione di un fondo sovrano di investimento si trovano solo allo stadio preliminare e per il momento non e' stata fissata alcuna data come limite ultimo alle trattative.
Se dovesse venire adottato, il piano ripudierebbe l'iniziativa promossa da Nuova Delhi nel 2006 per un'allenza tra India e Cina. La proposta prevedeva che Nuova Delhi e Pechino unissero le proprie forze anzi che darsi battaglia per assicurarsi i progetti energetici mondiali, in modo da mantenere piu' bassi i costi.
Il dicastero indiano del greggio e i gruppi petroliferi federali del Paese hanno fatto sapere al governo che i fondi prelevati dalle reserve internazionali (ovvero i depositi di moneta straniera), che giacciono nei forzieri delle autorita' locali e che sono pari a $278 miliardi, consentirebbero loro di essere meglio equipaggiati per poi lanciare la sfida ad armi pari ai gruppi energetici cinesi che hanno investito cosi' tanto nel business offshore.
R.S. Sharma, presidente della societa' governativa Oil and Natural Gas Corp (ONGC) e' convinto che un fondo sarebbe "molto positivo per il settore energetico indiano, in quanto ci aiuterebbe a espandere la nostra capacita' di risorse energetice. Ci consentirebbe di alimentare i livelli di produzione e soddisfare i bisogni energetici del Paese".
L'India, infatti, attualmente importa circa il 75% del suo fabbisogno petrolifero, stando a quanto riferito dal ministro del Petrolio e del Gas indiano Murli Deora.
La settimana scorsa ONGC ha avviato le trattative con Gazprom e Rosneft con l'obiettivo di assumere quote di partecipazione nei progetti in Russia. Inoltre l'azienda sta tentando di ampliare i suoi investimenti in Africa, producendo piattaforme petrolifere in Angola, Nigeria e Sudan. Proprio nel continente africano pero' non sara' affatto facile vincere la concorrenza della Cina.

 

 

Borse America Latina: San Paolo scende leggermente, sale Città del Messico
Le borse dell'America Latina hanno chiuso ieri contrastate.
Il Bovespa a San Paolo ha perso lo 0,1% a 69.697,33 punti. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha chiuso in calo dello 0,4%. Il prezzo del petrolio ha perso ieri a New York lo 0,9%. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso lo 0,7%. I prezzi della maggior parte dei metalli hanno chiuso ieri in calo al NYMEX. Nel settore immobiliare Gafisa (BRGFSAACNOR3) ha guadagnato lo 0,5%, Cyrela (BRCYREACNOR7) l'1,4% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) il 2,2%. La Banca Centrale del Brasile ha lasciato a sorpresa i suoi tassi d'interesse invariati. Le imprese immobiliari dipendono in particolar modo dall'andamento del costo del denaro.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,5% a 32.969,83 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,7%, Grupo Mexico (MXP370841019) l'1,8% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) l'1%. Cemex (MXP225611567) ha perso lo 0,9%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,4% e l'IBVC a Caracas lo 0,6%. L'IGBC a Bogotà ha guadagnato lo 0,2%, il General a Lima lo 0,1% e l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,1%.
Redazione Borsainside 00:34


 

 

 
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ASIA - Edizione Hong Kong
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WALL STREET: ESITANTE, MA IL DOW INFILA L'OTTAVA

18 Marzo 2010 21:00 NEW YORK - WSI
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In denaro gli industriali, tra cui Boeing e DuPont. Bene anche energia e commodity. Lettera sulle banche, penalizzate dalla riforma del sistema finanziario. Volatilita' ai minimi. Euro paga braccio di ferro tra Grecia e Ue. Dow +0.42%, Nasdaq +0.08%.
Seduta contrastata per il mercato azionario americano, che ha scambiato in un range ristretto per tutta la giornata. Spinto dagli industriali, il Dow e' invece riuscito a chiudere in prossimita' dei massimi di seduta, inanellando l'ottava seduta positiva consecutiva.

Il paniere delle blue chip ha guadagnato lo 0.42% a 10778.26 punti, il Nasdaq e' avanzato leggermente (dello 0.08%) a 2390.89 punti, mentre l'S&P 500 ha accusato una flessione marginale dello 0.04%, attestandosi in area 1165.77.

Il settore industriale ha guidato i rialzi, con DuPont e Boeing che hanno conquistato la vetta del Dow, forti di guadagni di almeno l'1.5%. In ribasso invece Bank of America (-1.2%) e JP Morgan (-0.75%), afflitte dai timori circa l'approvazione della riforma del sistema finanziario, che e' stata discussa in giornata al Congresso.

Nonostante il rafforzamento del dollaro si sono messi in luce energetici e commodity. Volatilita' ai minimi di 52 settimane.

Il mercato aveva aperto in rialzo grazie agli ultimi dati giunti dal fronte manifatturiero e del mercato del lavoro. Il dato che misura l'andamento dell'attivita' manifatturiera nell'area di Philadelphia e' migliore delle stime, confermando la corsa per il settimo mese consecutivo. In linea alle attese l'indicatore che fornisce una previsione sull'attivita' economica americana per i prossimi 6-12 mesi.

I due dati si sono aggiunti a quelli pubblicati nella prima mattinata newyorkese. Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione hanno leggermente deluso le attese ma segnalano comunque un miglioramento del mercato del lavoro. Invariata la lettura sull'inflazione a febbraio.

Il tutto avviene all'indomani di una seduta che ha permesso al Dow (nonostante bassi volumi) di toccare il top del 2010 e mettere a segno la settima seduta consecutiva di rialzi, la dodicesima su 14 giornate di contrattazione. Nelle ultime 5 settimane l'indice ha guadagnato 825 punti mentre S&P 500 e Nasdaq si trovano sui livelli piu' alti toccati dal 2008.

Per molti operatori il rally sembra pero' essere arrivato alla fine. A mettere il bastone tra le ruote, ancora una volta come accade da ormai due mesi circa, i timori sulla tenuta della Grecia. La nazione ellenica ha dichiarato che potrebbe aver bisogno di aiuti per far fronte alla sua situazione debitoria.

Atene ha fatto sapere di preferire il soccorso del resto dell'Europa al Fondo monetario internazionale, dopo aver pero' minacciato il ricorso a quest'ultimo alla luce della proposta tedesca di escludere dalla zona euro i Paesi membri troppo lenti nell'aggiustare i conti pubblici.

Dal mondo societario sono arrivate molte indicazioni. Nike festeggia dopo aver piu' che raddoppiato i profitti nel terzo trimestre, con ordini cresciuti del 9%. Guadagna oltre il 3% il titolo del corriere FedEx, da sempre considerato barometro dell'economia americana. La societa' ha annunciato un utile per azione nel terzo trimestre si e' attestato a $0.76 da $0.31 e ha alzato le stime per l'anno in corso.

Tra i bancari volo di BankAtlantic Bancorp sulle voci di un takeover. Nel quarto trimestre, Ross Store ha segnato un +14% nelle vendite, raggiungendo $1.98 miliardi. Il dato e' superiore alle attese. GameStop nello stesso periodo ha registrato vendite in aumento dello 0.9% a $3.52 miliardi, ma nei negozi aperti da almeno un anno c'e' stata una contrazione del 7.9%. L'outlook pero' ha convinto Wall Street.

Secondo il Times of London alla fine Google potrebbe continuare a mantenere attive la maggior parte delle sue operazioni in Cina. Giro di poltrone nella catena di librerie Barnes & Noble. Il 39enne William Lynch e' stato nominato nuovo a.d. al posto di Steve Riggio (55 anni), che resta vice presidente. Lynch era entrato nel gruppo a febbraio come presidente di Barnes & Noble.com.

Teva Pharmaceutical ha avuto la meglio sull'offerta di Pfizer e si e' aggiudicata la tedesca Ratiopharm. La mossa vale oltre $5 miliardi. Exxon Mobil, secondo voci, potrebbe essere inTeressata a British Gas. No comment dai due gruppi.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio chiudono il calo. I futures con consegna aprile cedono $0.73 attestandosi a quota $82.20 al barile. Sul valutario la moneta unica scende a quota $1.3608 (-0.9% circa). Vira in positivo nel pomeriggio l'oro, che guadagna $3.40 in area $1127.40 l’oncia. In calo i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' salito al 3.6720% (+30 punti base).

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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