PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Lunedì 29 Marzo 2010

PARTE  2

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Grecia: Fitoussi, Non e' Un Buon Piano
sabato, 27 marzo 2010 - 11:32
(ASCA) - Cernobbio (Co), 27 mar - ''Non e' un buon piano''. Jean Paul Fitoussi, economista francese nonche' consigliere di Telecom Italia (Milano: TIT.MI - notizie) , boccia senza appello l'accordo europeo per il salvataggio della Grecia. ''Non capisco - ha spiegato l'economista a margine della giornata conclusiva del workshop Amrosetti di Cernobbio - perche' l'Europa faccia intervenire il Fondo Montetario Internazionale, e' come se gli Stati Uniti facessero intervenire l'Fmi per salvare la California. L'Europa e' l'area piu' ricca al mondo, e non capisco perche' l'Europa non abbia fatto da se' facendo funzionare la solidarieta' normale nell'Ue, discutendo in Consiglio europeo senza mettere i popoli l'uno contro l'altro''. Un piano che percio' appare a Fitoussi pericoloso, ''perche' siamo in una crisi economica molto grave che non e' finita. Temo le conseguenze negative che sono gia' in atto, perche' la Spagna e il Portogallo hanno gia' adottato una politica di austerity, l'Italia lo fara' e la Francia adotta un piano di rigore''.

 

 

Crisi: Fitoussi, Lussemburgo Unico Paese Ue Non Attaccato Da Mercati
sabato, 27 marzo 2010 - 11:39
(ASCA) - Cernobbio (Co), 27 mar - ''Il solo Paese europeo che non sara' attaccato dai mercati e' il Lussemburgo''. L'economista Jean-Paul Fitoussi, scherza cosi' sul rischio di speculazioni finanziarie che, a suo giudizio, potrebbero colpire altri Paesi Europei dopo la Grecia. Secondo l'economista, ospite oggi del workshop Ambrosetti di Cernobbio, ''i mercati cercano di guadagnare soldi giocando sull'anello debole della catena europea: dopo la Grecia, ci sara' il Portogallo, la Spagna, poi forse l'Italia e l'Irlanda, la Francia e la Germania. Il solo Paese europeo che non sara' attaccato dai mercati e' il Lussemburgo''. Per Fitoussi e' stata anche l'occasione per fare il punto sullo 'stato di salute' dei conti pubblici italani: ''Il debito pubblico dell'Italia e' sempre stato molto alto, ma la gestione del bilancio da parte del governo e' stata molto cauta. Il disavanzo pubblico in Italia e' uno dei minori della zona euro e l'Italia ha un tasso di risparmio molto alto. Dunque l'Italia non ha problemi di finanziamento''.

 

 

Svizzera verso regolamentazione su fondi non dichiarati
reuters - sabato 27 marzo 2010 14:53 ZURIGO
L'autorità di controllo sulla finanza della Svizzera, la Finma, elaborerà a breve una normativa che fisserà le condizioni entro le quali le banche potranno gestire i fondi di clienti stranieri che non siano stati dichiarati al fisco. Lo ha comunicato oggi la stessa Finma.
Lo scopo della direttiva sui fondi non dichiarati è di permettere al settore svizzero da migliaia di miliardi di dollari della gestione della ricchezza di poter operare senza rischi sui mercati stranieri, secondo quanto dichiarato dal direttore della Finma Patrick Raaflaub.
"Non si è ancora iniziato a lavorare sulla bozza di una direttiva di questo tipo, ma lo si farà presto", ha detto in una intervista al quotidiano svizzero Le Temps.
Raaflaub ha detto che non sono stati ancora decisi i dettagli del meccanismo e che potrebbero riguardare una ritenuta alla fonte o qualche altro sistema per assicurarsi che il denaro possa essere considerato "pulito" da un punto di vista fiscale.
Le autorità svizzere sostengono che le banche svizzere non possono controllare i conti dei clienti per conto della autorità fiscali straniere, ma la Svizzera è stata costretta ad affievolire il segreto bancario e ad affrontare l'evasione fiscale su pressione degli Stati Uniti, della Germania e di altri paesi.
Svizzera e Germania si sono accordate ieri su una doppia tassazione nell'ambito delle iniziative svizzere per ottenere che la Confederazione non venga considerata come un illegittimo paradiso fiscale.

 

 

27 Marzo 2010 15:08 MOSCA - di Gianandrea Gaiani - Sole 24 ore
Usa e Russia tagliano le armi nucleari....e i costi

Un accordo storico che rilancia le relazioni tra Washington e Mosca dopo le tensioni determinate negli ultimi anni dallo scudo antimissile Usa e dalla crisi georgiana ma soprattutto un'intesa che consentirà alle due super potenze nucleari di risparmiare miliardi di dollari nei prossimi anni.
Il nuovo trattato per la limitazione degli armamenti strategici che verrò firmato l'8 aprile a Praga (dove il 5 aprile 2009 Obama aveva annunciato la sua "visione" di un mondo senza armi nucleari) dai presidenti Barack Obama e Dmitri Medvedev è il frutto di una lunga e difficile trattativa nella quale il momento più critico sarebbe stato raggiunto in febbraio, quando (secondo indiscrezioni della rete Abcnews) Obama minacciò di abbandonare il negoziato se Mosca avesse insistito a volerlo collegare ai piani americani per la difesa antimissile.
L'intesa raggiunta prevede che le due superpotenze atomiche dispongano di non più di 1.550 testate nucleari strategiche con una diminuzione del 74% rispetto alle 6.000 consentite dall'accordo START del 1991 mentre i vettori (missili, sottomarini e bombardieri) in grado di portarle sull'obiettivo non dovranno essere più di 800 dei quali solo 700 effettivamente dispiegati e pronti all'impiego, cioè la metà rispetto al trattato scaduto nel dicembre scorso. Le armi strategiche consentite da questo nuovo accordo abbassano ulteriormente il limite di 2.000, da raggiungere per entrambi e Paesi entro la fine del 2012, previsto dalTrattato SORT firmato a Mosca il 24 maggio 2002 dai presidenti George W. Bush e Vladimir Putin.
Il nuovo trattato avrà una durata di dieci anni, sarà rinnovabile al massimo per altri 5 e non esclude l'avvio di trattative per giungere ad accordi riduttivi anche in altri settori quali le armi nucleari tattiche, a minor potenza ma presenti ancora in gran numero negli arsenali russi e statunitensi.
Gli Usa dispongono di circa 10.000 testate nucleari delle quali 3.700 strategiche e le rimanenti tattiche mentre la Russia dispone di poco meno di 4 mila armi strategiche (erano 4.297 nel 2007) e 10.000 tattiche. Non tutti gli ordigni sono effettivamente pronti all'impiego ma i costi di manutenzione, stockaggio e sicurezza di arsenali così imponenti sono molto elevati. La riduzione delle testate atomiche costituirà quindi un importante risparmio finanziario non solo sulle testate ma anche sui vettori.
Mosca attualmente schiera sulla carta 12 vecchi sottomarini lanciamissili balistici classe Delta di dubbia operatività e dotati di 364 testate che potrebbero venire almeno per metà radiati (i sei Delta III) anche se Mosca ha sempre sostenuto che la componente strategica marittima deve disporre di almeno 12 sottomarini.
Le forze nucleari strategiche basate a terra potranno eliminare quasi tutti i missili SS-18 (86 con 860 testate) mantenendo in servizio solo i 100 missili SS-19 (600 testate) e i più recenti 350 missili SS-27 a testata singola mentre la cinquantina di vecchi bombardieri Tu-95 e Tupolev 160 potrebbe andare in pensione e più in generale la Russia potrà investire quanto risparmiato sull'arsenale nucleare nell'ammodernamento del suo apparato militare convenzionale.
Anche Washington potrà ridurre le sue forze strategiche con significativi risparmi. Potrà essere convertita ad altri impieghi parte della flotta di 14 sottomarini nucleari lanciamissili balistici classe Ohio armati di missili Trident con un oltre un migliaio di testate mentre altre 4 unità di questa classe sono state modificate per lanciare missili da crociera. Verrà probabilmente ridotta la forza terrestre di 500 missili Minuteman III mentre i bombardieri assegnati a compiti nucleari potrebbero rimanere i 21 B-2 Spirit consentendo di radiare la sessantina di vecchi bombardieri B-52 o di adibirli a un residuale impiego solo per il lancio di missili da crociera.
Se sul piano militare e finanziario i vantaggi del nuovo trattato sono evidenti, non tutti gli aspetti politici sono stati chiariti. La presidenza russa sostiene che il nuovo accordo stabilisce "un legame vincolante tra armi strategiche offensive e armamenti difensivi" creando un collegamento tra l'accordo sulla riduzione delle testate nucleari ai programmi americani di difesa antimissile. La Russia si riserva infatti il diritto di denunciare il trattato se riterrà che i piani per la difesa missilistica americana sono stati predisposti in modo da minacciare la sua sicurezza. Un'interpretazione che viene considerata funzionale a ottenere la ratifica dell'accordo dai parlamentari della Duma. Washington infatti ha precisato che il nuovo Trattato non implica alcuna limitazione dei progetti di difesa contro i missili balistici degli Usa né una minaccia per Mosca.
Russia e Usa, questa volta congiuntamente, con questa intesa lanciano anche un monito contro la proliferazione atomica perseguita da alcune potenze regionali come Iran e Corea del Nord.. L'accordo per il nuovo Start è un «chiaro segnale verso la non proliferazione», ha sottolineato Obama che il 12 aprile aprirà a Washington un summit su questo tema che riunirà i leader di oltre 40 nazioni.

 

 

BYD lancia domani sul mercato auto ibride a pannelli solari
reuters - domenica, 28 marzo 2010 - 14:18
La casa automobilistica cinese BYD, sostenuta dall'investitore miliardario Usa Warren Buffett, ha annunciato che domani a Shenzhen inizierà la vendita al pubblico delle sue auto ibride alimentate a pannelli solari.
La società, che è anche produttrice di batterie, ha detto di voler andare avanti col progetto di vendita al grande pubblico come programmato, nonostante le voci secondo cui avrebbe potuto rimandare la data in attesa dell'annuncio del governo di nuovi incentivi per le vetture a nuove energia.
"C'erano state alcune voci secondo cui avremmo potuto ritardare", ha detto oggi in una intervista telefonica a Reuters il portavoce di BYD, Pail Lin. "Sarà una versione rinnovata della F3DM che abbiamo venduto al governo e ai clienti corporate".
La nuova F3DM è una versione a basse emissioni con un pannello solare sul tetto della vettura, che consente al mezzo di funzionare a benzina, elettricità ed energia solare.
"Il prezzo sarà annunciato domani e le auto verranno lanciate a Shenzhen e in altre città", ha detto Lin.
Le normali F3DM hanno un prezzo di circa 150.000 yuan (circa 16.394 euro).
Il pannello solare è in grado di raccogliere energia per la vettura durante il giorno, ma non è fatto per alimentare la macchina da solo, secondo quanto dichiarato da Lin.

 

 

Ford: Volvo venduta a cinese Geely
domenica, 28 marzo 2010 - 16:42
(ANSA) - ROMA, 28 MAR - La casa automobilistica svedese Volvo (Stoccolma: VOLV-B.ST - notizie) e' stata acquistata dalla cinese Geely. Un accordo finale per la vendita e' stato firmato oggi. A vendere e' stata l'americana Ford. Per l'acquisto di Volvo Geely ha pagato 1,8 miliardi di dollari (1,3 miliardi di euro). L'operazione e' considerata la piu' grande takeover automobilistica di una societa' cinese. Sarebbe stato versato cash 1,6 miliardi di dollari, il rimanente con impegni a pagare. La Ford continuera' a collaborare con la Volvo.

 

 

28 Marzo 2010 18:12 KABUL - Sole 24 ore
Obama arriva a sorpresa a Kabul per incontrare Karzai

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, è arrivato a Kabul senza preavviso. È la prima visita da presidente nel paese in cui si sta concentrando lo sforzo militare statunitense. Da Bagram, Obama è atterrato a Kabul con un elicottero ed è ripartito poche ore dopo. Durante il viaggio lampo concluso nella notte afghana, il presidente ha avuto un breve faccia a faccia con il presidente Hamid Karzai, avvisato solo un'ora prima dell'arrivo del presidente americano, ha fatto sapere la Casa Bianca.
Il presidente americano ha poi incontrato i ministri del governo afghano e gli ufficiali americani e fatto un discorso ai militari dell'esercito statunitense impegnati sul campo. Infine ha parlato con il generale Stanley McChrystal e l'ambasciatore Karl Eikenberry. Un anno fa, Obama ha fatto la sua prima visita in Iraq nello stesso modo.
Hamid Karzai ha fatto un resoconto dell'incontro con il presidente americano. Ai giornalisti, il presidente afghano ha detto che Obama gli ha chiesto risultati nella lotta alla corruzione. Obama ha elogiato Karzai sottolineando che gli Stati Uniti sono «incoraggiati» dai progressi compiuti dall'Afghanistan e lo ha invitato a maggio alla Casa Bianca. Da parte sua il presidente afghano ha ringraziato Obama per il sostegno statunitense e si è augurato che la proficua partnership proseguirà.


 

 

 
  Lunedì 29 Marzo 2010 ..... Lunedì 29 Marzo 2010 ..... Lunedì 29 Marzo 2010  
       
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29 Marzo 2010 01:51 NEW YORK
WALL STREET: SPRECHI? MA SE VA DI MODA L'ELICOTTERO
di WSI
Boom di richieste per i viaggi in elicottero di manager pendolari tra Manhattan e il vicino stato del New Jersey. Pochi minuti di volo per $200 a/r. L'economia va male, ma a Wall Street vivono sempre nella loro bolla.
Se lo stato di salute di Wall Street si misurasse dagli sprechi, allora si potrebbe dire che il peggio e' davvero alle spalle. E' vero. Il tempo e' denaro. E visto che compensi e bonus nei grandi marchi del settore bancario Usa (Goldman Sachs, Morgan Stanley, JP Morgan Chase) sono balzati del 14% rispetto al 2008, allora perche' non risparmiare minuti preziosi per raggiungere la capitale finanziaria mondiale salendo a bordo di un elicottero?
E' quello che i manager della Grande Mela stanno facendo: $200 per un volo andata e ritorno dal New Jersey (il vicino stato oltre l'Hudson dove vivono molti manager e bnachieri con famiglia) a Manhattan. E' il prezzo da pagare per risparmiare (appunto) due ore al giorno di traffico convulso che blocca qualsiasi limousine.
Questo indicatore in tempo reale dell'andamento della finanza americana e' messo in evidenza dal tutto esaurito del nuovo servizio offerto da
Liberty Helicopters. Come riferisce Bloomberg, ogni elicottero puo' portare sei persone e copre un tragitto di 32 km che va dal New Jersey al Molo 6, a pochi possi da Wall Street. La societa' ha riferito che sono bastate poche settimane di pubblicita' per ricevere contatti da almeno 150 potenziali clienti.
Secondo Bloomberg, gli uomini d'affari coprono almeno un terzo del traffico quotidiano di elicotteri nell'area di New York City, ma in seguito alla crisi finanziaria lo scorso anno il calo dei voli e' stato almeno del 30%.

 

 

29 Marzo 2010 08:30 - Sole 24 ore
Due esplosioni nella metro di Mosca, almeno 30 morti

MOSCA - Due esplosioni, a pochi minuti di distanza l'una dall'altra, nel metrò di Mosca, in pieno centro. C'è molta confusione sul bilancio delle vittime, ma i morti dovrebbero essere più di 30, e decine i feriti. La magistratura ha subito aperto un'inchiesta per terrorismo, un'ipotesi che sembra confermata dal fatto che le due esplosioni sono chiaramente coordinate. La prima è avvenuta alla stazione Lubjanka che porta il nome della sede dell'ex Kgb, i servizi di sicurezza Fsb, un segnale che i terroristi - se l'ipotesi verrà confermata - sono in grado di colpire nel pieno cuore del sistema. Alle 8.39 ora di Mosca, le 6.39 per l'Italia: la bomba sarebbe esplosa nel secondo vagone di un treno, proveniente dalla direzione Cremlino, la stazione precedente. L'agenzia Interfax ha parlato di un attacco suicida, un kamikaze tra la folla. La seconda esplosione è avvenuta poco più di mezz'ora dopo a Park Kultury, un secondo nodo cruciale del metrò, all'incrocio di due linee frequentatissime. Chiunque abbia la responsabilità di questo gesto, sapeva che avrebbe colpito comuni cittadini. Il direttore dei servizi di sicurezza, Aleksandr Borotnikov, ha informato il presidente russo Dmitrij Medvedev dell'accaduto e delle misure prese per soccorrere i feriti.
I media russi riferiscono anche del ritrovamento di una terza bomba inesplosa, che avrebbe dovuto colpire la stazione Prospekt Mira.
La Farnesina ha reso noto di aver attivato l'unità di crisi per verificare se tra le vittime ci siano cittadini italiani.

 

 

La Borsa di Tokyo chiude in leggero ribasso
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in leggero ribasso. Il Nikkei ha perso lo 0,1% a 10.986,47 punti ed il Topix lo 0,1% a 966,13 punti. Sulla piazza finanziaria giapponese sono scattate oggi delle prese di beneficio. Tra gli esportatori, che avevano brillato in particolar modo durante le scorse sedute, Toyota (JP3633400001) ha perso lo 0,5%, Canon (JP3242800005) l'1,1% e Sony (JP3435000009) lo 0,1%. Tra i titoli delle grandi holdings commerciali Mitsui & Co. (JP3893600001) ha perso l'1,4% e Sumitomo Corp. (JP3404600003) lo 0,3%. Il prezzo del petrolio ha perso venerdì scorso a New York lo 0,7%.
Nel settore della distribuzione Isetan Mitsukoshi (JP3894900004) ha guadagnato l'1,5% e J. Front Retailing (JP3386380004) il 3,3%. Le vendite al dettaglio sono aumentate in Giappone a febbraio del 4,2%. Si è trattato del più forte aumento dal 1997. Seven & I Holdings Co. (JP3422950000) ha guadagnato il 2,9%. Morgan Stanley ha alzato il suo rating sul titolo della prima catena di empori del Giappone da "Equal-weight" ad "Overweight".
Softbank (JP3436100006) ha chiuso in rialzo del 3,7%. Il terzo operatore giapponese di telefonia mobile ha annunciato che lancerà il prossimo mese il suo primo smartphone basato sul sistema operativo Android.
Redazione Borsainside 08:34

 

 

Giappone, vendite dettaglio segnano maggior rialzo in 13 anni
reuters - lunedì, 29 marzo 2010 09:28 TOKYO
Le vendite al dettaglio giapponesi hanno accelerato nei dodici mesi a febbraio grazie agli stimoli statali, registrando il balzo più sostenuto degli ultimi 13 anni. Sulle prospettive per i prossimi mesi pesa tuttavia la prevista scadenza degli incentivi governativi.
Le vendite al dettaglio sono salite del 4,2% su anno, oltre il doppio rispetto alla mediana delle stime di mercato per un incremento dell'1,8%.
"Data la situazione stagnante dei redditi, questo incremento significativo delle vendite al dettaglio sembra troppo bello per essere vero", commenta Seiji Shiraishi, capo economista di Hsbc Securities a Tokyo.
"Alcune misure di stimolo proseguiranno fino ad aprile e altre dureranno fino a settembre. Dopo la scadenza di questi incentivi dovrebbe esserci un grosso contraccolpo sulle vendite al dettaglio".

 

 

Cina: condannato manager della Rio Tinto
lunedì, 29 marzo 2010 - 10:45
(ANSA) - PECHINO, 29 MAR - Il dirigente australiano della Rio Tinto, Stern Hu, e' stato condannato a 10 anni di carcere per corruzione e spionaggio industriale. Pesanti condanne, tra i 7 e i 14 anni, sono state inflitte ai tre coimputati di Hu, manager cinesi che lavoravano per la Rio Tinto (Londra: RIO.L - notizie) . I quattro erano stati arrestati a luglio 2009, poco dopo il fallimento di un accordo tra la stessa Rio Tinto e una grande impresa cinese, la Chinalco. Il processo e' stato seguito con preoccupazione dagli investitori stranieri.

 

 

Eurozona: Migliora a Marzo Fiducia Imprese
lunedì, 29 marzo 2010 - 11:12
(ASCA) - Roma, 29 mar - Migliora la fiducia delle imprese nella zona dell'euro. L'Indicatore del clima delle imprese dell'Ue (Business Climate Indicator, Bci) per l'area euro a marzo e' infatti migliorato per il dodicesimo mese consecutivo, registrando cosi' un intero anno di miglioramento ininterrotto. Il livello del Bci - spiega Bruxelles - ''suggerisce che l'attivita' economica nel settore industriale continuera' a migliorare nei prossimi mesi, sebbene resti ancora della strada da fare per raggiungere i livelli pre-crisi''. Secondo la Commissione, la crescita dell'indice riflette ''l'ottimismo dei manager per quanto riguarda sia i registri degli ordinativi che le aspettative di produzione''. In particolare, ''i manager sono stati ancora piu' positivi i registri degli ordinativi delle esportazioni e le aspettative di produzione osservate nei mesi scorsi''.

 

 

Borse Asia-Pacifico: Shanghai balza ai massimi delle ultime nove settimane
La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato il 2,1% a 3.123,80 punti. Era da nove settimane che l'indice cinese non saliva a tali livelli. China Construction Bank (CN000A0HF1W3) ha chiuso in rialzo del 2,3%. La seconda banca cinese ha quasi triplicato il suo utile nel quarto trimestre del 2009. Tra gli altri titoli del settore Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha guadagnato il 2,5%, Bank of China (CN000A0J3PX9) il 3,1% e Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) il 3,2%. Nel settore del brokeraggio Citic Securities (CNE000001DB6) ha chiuso in rialzo del 3,5% e Haitong Securities (CNE000000CK1) il 2,8%. Le autorità di borsa cinesi hanno annunciato che i futures sugli indici inizieranno ad essere contrattati il prossimo 16 aprile. Tra i titoli dei produttori di automobili SAIC Motor (CNE000000TY6) ha guadagnato il 3,7% e Chongqing Changan Automobile (CNE000000R36) l'1,2%. Zhejiang Geely Holding (KYG3777B1032) ha comunicato ieri di aver raggiunto un accordo per acquistare da Ford (US3453708600) la divisione dell'automobile di Volvo (SE0000115446).
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,9% a 21.237,43 punti. China Resources Land (KYG2108Y1052) ha guadagnato il 4,9%. L'impresa immobiliare ha aumentato lo scorso anno il suo utile più di quanto atteso dagli analisti. Tra gli altri titoli del settore Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha guadagnato lo 0,3%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) l'1,4% e Henderson Land (HK0012000102) lo 0,5%. Li & Fung (BMG5485F1445) ha guadagnato il 3,6%. L'indice Michigan relativo alla fiducia nei consumatori statunitensi ha battuto le previsioni degli economisti. L'andamento degli affari di Li & Fung è fortemente legato al consumo negli USA. Li Fung è infatti, tra l'altro, un importante fornitore di Wal-Mart (US9311421039).
Tra gli altri listini della regione il Taiex a Taipei ha guadagnato lo 0,9% e lo Straits Times a Singapore lo 0,7%. Il Kospi a Seul ha perso lo 0,3%, l'S&P/ASX 200 a Sydney ha chiuso invariato.
Redazione Borsainside 12:07

 

 

Zona euro, Fmi: coordinamento economico per evitare squilibri
reuters - lunedì, 29 marzo 2010 - 12:12
I paesi della zona euro devono migliorare il coordinamento economico per evitare che si creino grossi squilibri nel sistema.
Lo dice il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn, secondo il quale la recente crisi finanziaria ha messo a nudo i problemi all'interno dell'Unione europea, ma potrebbe anche rappresentare un punto di svolta positivo se i leader troveranno insieme delle soluzioni.
"Una delle lezioni della crisi in Europa è stata che una valuta singola senza sufficiente coordinamento economico può portare a grossi squilibri", spiega Strauss-Kahn in un discorso alla business school di Varsavia.
"Sulla scia della crisi l'integrazione europea deve accelerare non rallentare. E' tempo di portare il progetto europeo al livello più alto", aggiunge.
Proprio lo scarso coordinamento ha fatto sì che l'Europa non sia stata in grado di affrontare la crisi del debito della Grecia, secondo Strauss-Kahn.
La scorsa settimana i leader della zona euro hanno richiamato la necessità di un governo economico dell'Europa per coordinare le politiche economiche e fiscali anche se non è emersa una direzione condivisa né accordo su quanto è necessario fare.
"Per ripristinare la fiducia nella sostenibilità fiscale dell'Europa, i responsabili della politica economica devono formulare, comunicare e cominciare a implementare strategie per uscire dalle politiche di intervento legate alla crisi il prima possibile", ha concluso.

 

 

29 Marzo 2010 13:15 - di Nicol Degli Innocenti - Sole 24 ore
I Tory presentano la loro ricetta: meno tasse

Meno tasse: per frenare l'erosione del loro vantaggio nei sondaggi, i conservatori puntano alla più classica delle promesse elettorali. Il cancelliere-ombra George Osborne ha annunciato oggi che se formeranno il nuovo governo in Gran Bretagna i Tories annulleranno la decisione laburista di aumentare dell'1% i contributi obbligatori per l'assicurazione nazionale (National Insurance).
La promessa ridurrà i contributi soltanto per le persone di basso o medio reddito, circa sette inglesi su dieci, e costerà al Tesoro diversi miliardi di sterline. Tutti i lavoratori attualmente pagano contributi di National Insurance dell'11% se hanno un reddito annuo inferiore alle 37.400 sterline e 1% sui guadagni superiori a quella soglia. Secondo i piani annunciati dal governo laburista, i contributi aumentaranno rispettivamente al 12% e al 2% a partire dall'aprile 2011. Il contributo dei datori di lavoro, attualmente del 12,8%, salirà invece al 3,8 per cento. I laburisti prevedono introiti fiscali aggiuntivi di 10 miliardi di sterline.
Osborne ha categoricamente respinto l'accusa laburista che il partito finanzierà questa mossa "populista" con un aumento dell'Iva e ha assicurato che non ci saranno aumenti delle tasse ma soltanto tagli alla spesa pubblica, pur tutelando i servizi essenziali. L'impegno conservatore è stato preso per differenziare in modo netto le politiche dei due partiti e dare una chiara scelta agli elettori, hanno detto fonti interne al partito.
L'ultimo sondaggio YouGov, pubblicato ieri da Sunday Times, mostra i conservatori in calo di un altro punto al 37% e i laburisti in recupero di un punto al 32 per cento. La data del voto non è stata ancora ufficialmente annunciata, ma si prevede sia il 6 maggio.
Stasera Osborne difenderà il suo manifesto nel primo dibattito pubblico televisivo dal vivo della campagna elettorale, assieme al cancelliere dello Scacchiere Alistair Darling e al responsabile delle finanze del partito liberaldemocratico Vince Cable.

 

 

Gran Bretagna: S&P, rating resta AAA
lunedì, 29 marzo 2010 13:34 LONDRA
(ANSA) - ROMA, 29 MAR - Standard & Poor's ha deciso di lasciare la tripla A sul rating della Gran Bretagna, mantenendo le prospettive negative sul merito di credito. Lo comunica l'agenzia di rating in una nota, spiegando che 'in assenza di un programma di forte risanamento fiscale, il peso del debito pubblico governativo potrebbe avvicinarsi a un livello incompatibile con un rating AAA'. S&P rivedra' il rating inglese dopo le elezioni politiche.

 

 

Usa: a Febbraio Tasso Crescita Consumi Al Minimo Da 9/2009
lunedì, 29 marzo 2010 14:54 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 29 mar - Sempre positiva la spesa per consumi negli Usa. Nel mese di febbraio la variazione e' stata pari a +0,3%, ma si tratta della minore crescita dal settembre 2009 (-0,6%).

 

 

Usa: a Febbraio Tasso Crescita Risparmio +3,1%. Minimo Da 10/2008
lunedì, 29 marzo 2010 14:59 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 29 mar - Gli americani continuano a risparmiare ma in modo decrescente. E' quanto emerge dai dati diffusi dal dipartimento Usa al commercio. A febbraio, il tasso di risparmio rispetto al reddito disponibile e' stato pari al 3,1%. Si tratta del livello minimo dall'ottobre 2008 (+2,9%).

 

 

Grecia: Emissione Bond Da 5 Miliardi, Domanda a 7 Miliardi
lunedì, 29 marzo 2010 - 15:24
(AGI) - Atene, 29 mar. - La Grecia vende 5 miliardi di titoli del debito pubblico con scadenza sette anni e un rendimento intorno al 6%. E' la primo test dopo l'assistenza finanziaria decisa a Bruxelles. La domanda e' stata di 7 miliardi di euro, superiore all'offerta ma inferiore ai 16 miliardi di euro di ordini rastrellati per un'analoga emissione effettuata ai primi di marzo.

 

 

Germania: a Marzo Inflazione +0,5%. Su Anno +1,1%
lunedì, 29 marzo 2010 15:24 BERLINO
(ASCA) - Roma, 29 mar - Balzo dell'inflazione in Germania. Nel mese di marzo, i prezzi al consumo sono saliti su base mensile dell0 0,5%, su base annuale dell'1,1%, a febbraio l'inflazione tendenziale era stata pari a +0,6%. Su base armonizzata Ue, il tasso tendenziale e' dell'1,3%. I dati, al momento preliminari, sono peggiori del consensus degli economisti che prevedevano un tasso annuale di inflazione tra +0,3% e +0,9%.

 

 

29 Marzo 2010 16:35 NEW YORK
ARTE & MERCATO: E' GRANDE DEPRESSIONE, CROLLO DEL 48.6%
di WSI
Nei 2 anni tra il primo trimestre 2008 e il primo trimestre 2010 flessioni terribili: -33,4% per il segmento Old Masters e XIX secolo, -14,2% per il Prewar e per il Post War -20,4%.
A partire dal 2008 anche il mercato dell'arte, dopo aver rappresentato un bene rifugio dove impiegare l'eccesso di liquidita' presente sui mercati, e' stato travolto dalla crisi economica. Ma ora si stanno manifestando i primi segnali di ripresa. E' quanto emerge da una ricerca congiunta dello Iulm di Milano e Banca Monte dei Paschi di Siena, che ha studiato gli investimenti in arte antica, moderna e contemporanea. L'Universita' ha seguito le compravendite sul mercato primario dell'arte moderna e contemporanea, analizzando le transazioni nelle gallerie, e la banca ha analizzato il mercato secondario, studiando i risultati delle aste internazionali.
Dalle analisi dei fatturati delle aste, la riduzione tra il 2009 ed il 2008 e' stata complessivamente del 48,6% e a livello di singoli comparti e con riferimento al periodo primo trimestre 2010 - primo trimestre 2008 la flessione del segmento della pittura ''Old Masters e XIX secolo'' e' stata del -33,4%, quella del segmento ''Prewar'' del -14,2% e quella del ''Post War'' del -20,4%. Nello stesso periodo di riferimento la riduzione complessiva dell'arte internazionale e' stata del -30,4%. (AdnKronos)

 

 

Usa: Bair (Fdic), Picco Dei Fallimenti Bancari Nel 3* Trim 2010
lunedì, 29 marzo 2010 17:54 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 29 mar - Il settore bancario Usa vedra' la luce in fondo al tunnel solo alla fine del 2010. Lo ha detto Sheila Bair, presidente della Fdic (Federal Deposit Insurance Corp), l'agenzia federale che assicura i depositi bancari. Intervistata dalla rete televisiva Cnbc, la Bair ha spiegato che ''il picco dei fallimenti bancari verra' toccato nel terzo trimestre di quest'anno'', a causa della profonda crisi del settore degli immobili commerciali. ''Ma siamo preparati'' ad affrontare la situazione ha rassicurato il numero uno della Fdic. In riferimento al ''credit crunch'' (razionamento del credito), ''le banche piccole hanno fatto meglio nel mantenere il credito'', ha spiegato la Bair.

 

 

Portogallo: Deficit 2010 All'8,3%, In Linea Con Previsioni
lunedì, 29 marzo 2010 - 18:28
(AGI) - Lisbona, 29 mar. - Il deficit del Portogallo raggiungera' l'8,3% del Pil quest'anno dopo il 9,4% del 2009. Lo ha reso noto l'Istituto nazionale di statistica, confermando le previsioni del governo. Il debito per il 2011 andra' oltre le attese del governo al 9,3%.

 

 

Borse europee: Chiusura positiva, svetta Francoforte
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,1%, il DAX a Francoforte lo 0,6%, il CAC40 a Parigi lo 0,3%, lo SMI a Zurigo lo 0,2% e il FTSE MIB a Milano lo 0,2%.
Vodafone (GB00B16GWD56) ha chiuso a Londra in rialzo del 3%. Secondo quanto ha scritto ieri il "Telegraph" il gruppo britannico e Verizon Communications (US92343V1044) starebbero discutendo di una loro possibile fusione.
Telekom Austria (AT0000720008) ha guadagnato a Vienna l'1,7%. Secondo delle voci di stampa il miliardario russo Vladimir Yevtushenkov avrebbe l'intenzione di acquistare l'operatore telefonico austriaco.
Infineon (DE0006231004) ha guadagnato a Francoforte il 2,4%. Royal Bank of Scotland ha alzato il suo target price per il titolo del secondo produttore europeo di semiconduttori a €6.
Commerzbank (DE0008032004) ha perso l'1,8%. Secondo delle voci di stampa il Sonderfonds Finanzmarktstabilisierung (abbr. SoFFin), il fondo creato da Berlino per stabilizzare il mercato finanziario, avrebbe dei seri dubbi sulle capacità di Commerzbank di rimborsare tutti i fondi ricevuti dallo stato. Il Governo tedesco ha iniettato in Commerzbank €18 miliardi.
Tra i titoli delle banche britanniche Barclays (GB0031348658) ha perso lo 0,2%, HSBC (GB0005405286) lo 0,5%, Lloyds Banking Group (GB0008706128) l'1,3% e Royal Bank of Scotland (GB0006764012) l'1,8%. S&P ha avvertito il Regno Unito che potrebbe perdere la tripla A se non riduce il suo deficit pubblico.
I minerari hanno beneficiato dell'aumento dei prezzi dei metalli. Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato l'1,3%, BHP Billiton (GB0000566504) l'1,4% e Xstrata (GB0031411001) il 3,2%.
EdF (FR0010242511) ha chiuso in rialzo del 3,7%%. Secondo quanto riporta oggi "Les Echos" il progetto di riforma del mercato francese dell'elettricità potrebbe essere per EdF più vantaggioso del previsto.
Renault (FR0000131906) ha guadagnato lo 0,4%. Société Générale ha alzato il suo rating sul titolo del costruttore di automobili a "Buy".
Bulgari (IT0001119087) ha guadagnato a Milano il 2,7%. Nick Hayek, il numero uno di Swatch (CH0012255151), ha manifestato in un'intervista al settimanale "Focus" interesse ad un'acquisizione del gruppo italiano.
Redazione Borsainside 18:41

 

 

La Borsa di Mosca chiude in forte rialzo nonostante gli attentati
Quasi tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in ribasso.
L'indice RTS ha guadagnato a Mosca il 2,1% a 1.551,57 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a venerdì e sono stati al di sopra della media. Gli investitori non si sono lasciati scoraggiare dal duplice attentato nella metropolitana di Mosca. Il mercato azionario russo ha beneficiato dell'aumento del prezzo del petrolio. Le quotazioni del greggio sono salite nel pomeriggio a New York al di sopra di $82 al barile. Tra i titoli del listino russo Norilsk Nickel (RU0007288411) ha guadagnato il 4%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 2,2%, Aeroflot (RU0009062285) l'1,2%, RusHydro (RU000A0JPKH7) l'1,8% e Sberbank (RU0009029540) l'1,1%. Transneft (RU0009091573) ha perso il 2,5%, Gazprom (RU0007661625) ha chiuso invariato.
Il BUX a Budapest ha perso l'1% a 24.399,81 punti. La Banca Centrale dell'Ungheria ha tagliato i suoi tassi d'interesse di 25 punti base al 5,5%. La mossa era stata attesa dal mercato. OTP Bank (HU0000061726) ha continuato a ritracciare. Il titolo della prima banca ungherese ha chiuso in calo del 3%. Tra gli altri titoli di maggior peso del BUX Magyar Telekom (HU0000016522) ha perso lo 0,4%, MOL (HU0000068952) ha guadagnato lo 0,3%, Gedeon Richter (HU0000067624) ha chiuso invariato.
Il PX a Praga ha perso lo 0,5% a 1.204,40 punti. Quasi tutti i titoli principali dell'indice ceco hanno chiuso in calo. Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso il 2%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) lo 0,5% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,5%. Erste Group Bank (AT0000652011) ha guadagnato lo 0,3%.
Il WIG a Varsavia ha perso lo 0,1% a 42.346,66 punti. La seduta non ha avuto una chiara tendenza. Tra i bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso lo 0,8%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) l'1,2% e BZW Bank (PLBZ00000044) il 2,3%. BRE Bank (PLBRE0000012) ha guadagnato l'1,1%. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha beneficiato anche oggi dell'aumento del prezzo del rame ed ha chiuso in rialzo dello 0,1%.
Redazione Borsainside 19:47

 

 

Fmi: Piu' Ottimisti Di Gennaio Su Crescita Mondiale
lunedì, 29 marzo 2010 - 19:44
(AGI) - Varsavia, 29 mar. - Il Fondo monetario internazionale e' "leggermente" piu' ottimista rispetto a gennaio sulla crescita mondiale, anche se la ripresa resta disomogenea. Lo ha detto il direttore generale dell'Fmi, Dominique Strauss-Kahn. "A livello globale siamo un po' piu' ottimisti ora rispetto a gennaio. La crescita e' disomogenea con l'Europa che rimane indietro rispetto all'Asia e all'Americhe", ha affermato. "Lo yuan cinese - ha aggiunto - resta sostanzialmente sottovalutato anche se la cina sta lavorando per risolvere il problema"

 

 

Sarkozy a Usa, nuove regole finanza
lunedì, 29 marzo 2010 - 21:07
(ANSA) - NEW YORK, 29 MAR - 'Non accetteremo un capitalismo senza ordine, senza regole e senza regolamentazione'. Lo ha Nicolas Sarkozy alla Columbia University. Il presidente francese parlera' di regole della finanza incontrando nelle prossime ore Barack Obama, e premera' affinche' gli Usa e l'Europa lavorino insieme per creare un nuovo sistema finanziario globale. 'Europa e Usa -dice Sarkozy- possono scrivere le regole dell'economia del futuro. E' necessario comprendere che l'assenza di regole uccide la liberta'.

 

 

29 Marzo 2010 22:47 NEW YORK
CALIFORNIA: RISCHIO FALLIMENTO, MARIJUANA PER RISOLLEVARE L'ECONOMIA
di WSI
I supporter della legalizzazione della pianta di cannabis stimano che portera' nelle casse dello Stato $1.4 miliardi. Ma c'e' gia' chi sostiene che aumentera' i costi per incidenti stradali e malattie sociali. Referendum a novembre.
Solo in California e' pensabile che un gruppo di fumatori di marijuana diventi il piu' realista ad affrontare la questione fiscale, offrendo una soluzione per risanare un buco gigantesco di $20 miliardi. Alle prese con servizi statali ridotti all'osso e una dannosa paralisi legislativa, gli elettori dello stato della costa occidentale dovranno decidere se rimpinguare le casse californiane e mettere fine ai problemi di bilancio facendo una croce sulla legalizzazione della sostanza.
L'idea e' molto semplice: partendo dal pressupposto che la droga e' gia' parzialmente legale per curare alcune malattie specifiche – casi in cui e' necessaria la prescrizione medica – perche' non rendere legale una pianta che ha molteplici usi ed attira turisti (vedi il caso olandese)? La raccolta firme e' stata un successo e ha portato al lancio ufficiale del referendum, previsto per il prossimo novembre.
Secondo i suoi sostenitori, la misura per legalizzare, regolarizzare e tassare la marijuana, portera' nelle casse statali $1.4 miliardi e consentira' di risparmiare ingenti risorse nei processi civili e nei servizi di polizia e delle carceri. Per gli oppositori, non fara' che aumentare il numero di casi di malattie sociali, come pigrizia e assenteismo dal posto di lavoro, e i costi per gli incidenti stradali.
I sostenitori del provvedimento sperano di poter raccogliere da $10 milioni a $20 milioni per la campagna nazionale, soprattutto su Internet, con i gruppi piu' influenti che hanno esortato i fan del consumo della marijuana a contribuire con $4.20 alla volta, prendendo spunto dal numero in codice 420 utilizzato negli States per descrivere questo tipo di droga. In caso di approvazione sara' permesso il possesso fino ad un'oncia di marijuana (ovvero circa 30 grammi) a chi ha compiuto gia' i 21 anni; sara' consentita la coltivazione domestica per uso personale, mentre sara' vietato l'utilizzo in presenza di minori e prima di mettersi al volante.

 

 

29 Marzo 2010 23:34 NEW YORK
DOW VERSO 11000. VECCHI TARGET, NUOVI SCENARI
di WSI
Attenti osservatori avvertono: toccata la soglia potrebbe accadere qualcosa. Le lancette dell'indice potrebbero tornare a settembre 2008. Oppure avanzare di altri 1000 punti entro la fine dell'anno.
Quota 11000. Il Dow Jones potrebbe aver bisogno di un paio di sedute per agguantare tale soglia. Ma cio' cosa significa? E' un buono o un cattivo segno? Il rally in atto e' ancora sostenibile? A queste domande rispondono gli esperti, convinti che dietro la corsa dei listini azionari ci sia lo zampino dei gestori di fondi, interessati a guadagnare in concomitanza della fine del primo trimestre. Ma poi?

 

 

Borse dell'America Latina: San Paolo +1,8%, Città del Messico +0,8%
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato l'1,8% a 69.939,12 punti. Il mercato azionario brasiliano ha beneficiato del rally dei titoli dei produttori di materie prime. Vale (BRVALEACNPA3) ha guadagnato l'1,9%. Canaccord Adams ha alzato il suo rating sul titolo del primo produttore al mondo di ferro a "Buy". Nel settore dell'acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha guadagnato il 3,5%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 4,7% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 5,7%. I prezzi dei metalli hanno chiuso ieri a New York in forte rialzo. Il prezzo del rame è salito ai suoi più alti livelli da più di due mesi. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha guadagnato l'1,2%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York in rialzo del 2,7%.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,8% a 33,416.10 punti. Le spese per consumi sono aumentate lo scorso mese negli USA, il principale partner commerciale del Messico, per il quinto mese di fila. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato l'1,3%, Cemex (MXP225611567) il 2,5%, Grupo Mexico (MXP370841019) lo 0,3% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) lo 0,8%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,6%, l'IGBC a Bogotà lo 0,4% e il General a Lima l'1,6%. L'IPSA a Santiago del Cile ha perso lo 0,1%. La Borsa di Caracas è rimasta ieri ferma.
Redazione Borsainside 00:35

 

 

 
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WALL STREET: SU, GRAZIE ALLE MATERIE PRIME

29 Marzo 2010 22:00 NEW YORK - WSI
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Il mercato torna a scommettere sulla tenuta dell'economia. I consumatori continuano a spendere. Ben comprati anche i titoli energetici. L'Fdic avverte: i fallimenti bancari supereranno quelli del 2009. Giu' il dollaro.
La prima seduta americana della settimana si chiude con il segno piu'. A trascinare al rialzo i listini sono stati gli energetici e i titoli delle materie prime.

Il Dow ha guadagnato lo +0.42% a 10896 (+45.42) grazie ai guagagni di Boeing Co. e Caterpillar. L'S&P 500 ha chiuso a 1173 (+6.63), su dello 0.57%) trascinato dagli energetici. Il Nasdaq archivia la seduta a quota 2404 (+9), su dello 0.39%

Il buon umore tra gli operatori, che prosegue da quattro settimane di fila, e' legato quest'oggi alle spese dei consumatori, ancora una volta risultate in rialzo. Il reddito personale e il PCE sono rimasti invariati, mentre le spese al consumo sono cresciute per il quinto mese consecutivo, spingendo i risparmi sui livelli piu' bassi dall'ottobre del 2008.

D'altra parte spese da parte dei consumatori e creazione di posti di lavoro sono essenziali per la salute dell'economia. Non a caso il dato piu' importante della settiimana riguarda proprio il rapporto sull'occupazione, che dovrebbe mostrare un aumento mensile di posti di lavoro per la seconda volta dal dicembre 2007.

Tra i finanziari, ha tenuto banco il caso Citigroup (-0.24%) dopo che il Tesoro ha confermato l'intenzione di vendere il 27% in suo possesso entro fine anno. I volumi di scambio sul titolo sono stati particolarmente alti. Sono passate di mano 730 milioni di azioni contro la media giornaliera di 487.2 milioni.

Sul settore e' arrivato un nuovo avvertimento da parte della Federal Deposit Insurance Corp. Il numero delle banche che fallira' quest'anno dovrebbe essere "leggermente" superiore a quello registrato nel 2009. Lo ha affermato il presidente della Fdic Sheila Bair. Il picco ci sara' nel terzo trimestre. Non e' mancata una nuova strigliata di orecchie a tutti gli operatori del comparto: la cultura che ha portato alla crisi finanziaria e' ancora qui.

Dall'altra parte dell'oceano la Grecia, alle prese con un debito enorme da risanare, ha iniziato a collocare sul mercato 5 miliardi di euro ($6.7 miliardi) di titoli a sette anni. La domanda e' stata piu' debole di quella riscontrata qualche settimana prima per l'asta di titoli a dieci anni, ma ha comunque contribuito a placare i timori sulla crisi del Paese. Restando in ambito di debito sovrano, l'agenzia Standard & Poor's ha confermato il suo rating sul credito di tripla A del Regno Unito.

A livello settoriale, come detto, in testi ci sono i titoli energetici (+1.9%). Ben comprate anche le utility (+1.22%) e il comparto health care (+1%). Acquisti piu' contenuti per tecnologici (+0.30%) e finanziari (+0.13%).

Nel comparto energetico le quotazioni del greggio recuperano terreno. I futures con consegna maggio sono avanzati di $2.45 attestandosi a quota $82.45 al barile (+3%). Sul valutario la moneta unica viaggia a quota $1.3484 (+0.52%). L'oro ha recuperato $6.50 in area $1111.50 l’oncia. In lieve flessione i Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.8640% (+2 punti base).

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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