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CRISI MUTUI: NEW YORK CAMBIA, CHI SONO
GOLDMAN E MORGAN/ANSA
22 Settembre 2008
05:32 NEW YORK
-
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 22 SET - Finisce la Wall Street che tutti conoscevano:
tra fallimenti, salvataggi e nazionalizzazioni la piazza
americana aveva già cambiato volto negli ultimi mesi. Ora
l'ennesimo tassello di una vera e propria rivoluzione del
sistema: Goldman Sachs e Morgan Stanley che abbandonano il
proprio status di banche d'affari e diventano holding, cioé
tradizionali banche con depositi. Goldman Sachs e Morgan
Stanley sono le due uniche banche d'investimento
sopravvissute come indipendenti alla crisi subprime, dopo
l'acquisizione di Bear Stearns da parte di JPMorgan, quella
di Merrill Lynch da parte di Bank of America e il fallimento
di Lehman Brothers. GOLDMAN SACHS - Fondata nel 1869 da
Marcus Goldman è una delle maggiori banche d'investimento al
mondo, con sede a New York. Goldman Sachs acquisisce il suo
attuale nome quasi trenta anni dopo (nel 1896) la sua
fondazione, quando Goldman, ebreo tedesco immigrato negli
Usa, si unisce al genero Samuel Sachs. Sempre nel 1896
Goldman Sachs approda in Borsa. La banca sopravvive al
grande crac del 1929 grazie a Sidney Weinberg che, nel ruolo
di senior partner, la ristruttura riducendo la sua
esposizione sui mercati azionari e focalizzandola verso i
servizi ad aziende. Negli anni '80 la banca diviene
consulente di molti governi intenti a cominciare i processi
di privatizzazione di molte aziende statali. Nel 1986 viene
quotata anche a Londra e Tokyo. Dalle file di Goldman Sachs
molti dirigenti sono poi passati a funzioni amministrative:
fra questi Romano Prodi (ex presidente del consiglio), Mario
Draghi (Governatore della Banca d'Italia), Gianni Letta
(sottosegretario alla presidenza del Consiglio), Robert
Rubin (segretario al Tesoro americano durante
l'amministrazione Clinton), Henry M. Paulson (attuale
segretario al Tesoro americano). MORGAN STANLEY - Fondata
nel settembre del 1935, Morgan Stanley affonda le sue radici
in JPMorgan Chase: in seguito all'entrata in vigore del
Glass-Steagall Act, che non consentiva più di avere sotto
un'unica holding le attività di investment-banking e retail,
alcuni dipendenti di JPMorgan, Henry S. Morgan e Harold
Stanley, lasciarono la società e diedero vita a Morgan
Stanley. Nel solo primo anno di vita, Morgan riuscì a
conquistare il 24% del mercato delle offerte pubbliche. Fra
il 1950 e il 1960, Morgan affiancò la Banca Mondiale
nell'emissione di bond tripla-A da 50 milioni, ma anche
General Motors, Imb e At&t. Nel 1970 aprì un ufficio di
rappresentanza a Tokyo entrando formalmente nel mercato
giapponese. La banca è attualmente impegnata in trattative
"avanzate" - secondo indiscrezioni - con il fondo sovrano
Cic, che già ne controlla circa il 9%, e altri soggetti per
rafforzare il proprio capitale.(ANSA).
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22 Settembre 2008 08:39 MILANO
+++ BORSA: ASIA, ANCORA RIALZI DOPO PIANO USA, SIDNEY +3,9%
+++
(ANSA) - MILANO, 22 SET - Avvio
di settimana brillante per le principali Borse di Asia e
Pacifico, dopo il balzo di venerdì scorso a seguito del piano di
intervento del governo Usa da 700 miliardi di dollari, per
rilevare le attività bancarie in difficoltà, e della restrizioni
decise a Taiwan e Sidney sulla vendita allo scoperto di titoli
azionari. I rialzi hanno interessato tutte le borse dell'area,
con Tokyo in crescita dell'1,6%, Taiwan del 2,35% e Sidney,
maglia rosa, del 3,91%, grazie al buon andamento del comparto
bancario e delle materie prime. Bene sulla piazza nipponica i
finanziari Mitsui (+6,19%), Daiwa Securities (+5,93%) e Shiko
Securities (+5,63%), insieme al colosso bancario Mitsubishi Ufj
(+4,76%). Rialzi anche per la coreana Kookmin Bank (+4,65%) e
per Cathay Financial (+3,2%) a Taiwan. Seduta pirotecnica a
Sidney per Babcock & Brown (+55,97%), che ha recuperato parte
delle ingenti perdite subite fino a venerdì scorso, quando il
titolo era sotto del 97% rispetto ai valori di inizio anno,
proprio a causa delle forti vendite allo scoperto che le
autorità di Sidney hanno deciso di bandire. Acquisti anche sul
gruppo finanziario Macquarie (+5,29%) e su National Australia
Bank (+6,26%). In luce le materie prime con forti rialzi per
Fortescue Metals (+24,04%), Minara Resources (+17,65%) e Bhp
Billiton (+10,11%). Di seguito, gli indici dei titoli guida
delle principali Borse di Asia e Pacifico. - Tokyo +1,60% - Hong
Kong +1,38% - Shanghai +7,56% (seduta in corso) - Taiwan +2,35%
- Seul +0,58% - Sidney +3,91% - Bombay +0,45% (seduta in corso)
- Singapore +0,05% - Kuala Lumpur +0,25% - Bangkok -0,01% -
Giakarta +1,14%.(ANSA).
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CRISI MUTUI: Boj, altra iniezione
liquidita' da 10 mld euro
22 Settembre 2008
10:42 TOKYO -
di ANSA ____________________________
Banca nipponica interviene
per quinto giorno consecutivo
(ANSA) - TOKYO, 22 SET - La Banca centrale del Giappone
interviene per il quinto giorno consecutivo di mercati
aperti, immettendo nel sistema bancario liquidita'. Ha
immesso infatti 1.500 miliardi di yen, pari a 10 miliardi di
euro. In totale, dal primo intervento di martedi' scorso, la
Boj ha immesso un totale di 11.000 miliardi di yen, pari a
73,3 miliardi di euro.
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CRISI MUTUI: MAXI-PIANO; AMPLIATA
TIPOLOGIA ASSET DA SALVARE
22 Settembre 2008
11:02 ROMA -
di
ANSA ____________________________
(ANSA) - ROMA, 22
SET - Il maxi-piano da almeno 700 miliardi di dollari messo
a punto dalle autorità statunitensi per salvare il mercato
finanziario prevede un intervento su una vasta tipologia di
asset, non soltanto quelli legati al mercato immobiliare,
con la conseguenza di far presumibilmente salire i costi di
quest' operazione. Le novità - secondo quanto riferito da
Bloomberg - sono state sottoposte nella tarda serata di ieri
dal dipartimento del Tesoro statunitense al Congresso e
prevedono che fra gli asset oggetto del salvataggio figurino
anche prestiti per comprare l' automobile, il debito a
valere sulle carte di credito, oltre ad altre tipologie
vittime di un forte deprezzamento per via della crisi dei
mercati. In pratica, sarà possibile intervenire su tutte le
tipologie che hanno accusato appunto una perdita di valore.
Oltre a questo, il Tesoro Usa ha precisato che il programma
di stabilizzazione dei fondi d' investimento monetari, per
il quale sono stati stanziati 50 miliardi di dollari,
riguarderà solo gli asset posseduti dagli investitori alla
data del 19 settembre scorso. Sempre ieri la Federal Reserve
ha approvato la richiesta venuta da Goldman Sachs e Morgan
Stanley di diventare banche globali, con la conseguente
modifica del loro statuto che attualmente le definiva come
banche d' investimento. L' attesa è adesso per le prossime
mosse di politica monetaria della banca centrale, con il
mercato che si aspetta una nuova riduzione del costo del
denaro. Oggi il titolo di Stato biennale ha visto il
rendimento flettere di otto punti base al 2,11% sulla piazza
di Tokyo, secondo quanto riferito sempre da Bloomberg.
(ANSA).
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CRISI MUTUI: Ebh Bank salvata da Banca
Centrale danese
22 Settembre 2008
11:19 ROMA -
di ANSA ____________________________
Istituto credito
tedesco ricevera' prestito di emergenza
(ANSA) - ROMA, 22 SET - La crisi dei mutui si fa sentire in
Danimarca, il primo Paese europeo ad entrare in recessione
economica.
La Ebh Bank A/S
e' infatti il secondo istituto di credito tedesco ad essere
salvato dalla banca centrale danese, travolto dalla drammatica
situazione dei mercati finanziari.
Ebh ha azzerato
le stime di utile annuali e licenziato l'ad Finn Srier Poulsen.
Ora ricevera' un prestito di emergenza dalla banca centrale
danese e da altre istituzioni finanziarie.
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CAMBI: Bank of England rifinanzia
per 26,2 miliardi
22 Settembre 2008
12:13 ROMA
-
di ANSA ____________________________
(ANSA) - ROMA, 22
SET - La Bank of England ha rifinanziato oggi il sistema
bancario per 26,2 miliardi di dollari nell'ambito del
maxi-piano delle banche centrali. La Bce ha organizzato
un'asta analoga sempre per oggi, per 40 miliardi di dollari.
Si tratta della terza operazione di questo tipo.
BCE: ALTRA INIEZIONE LIQUIDITA'
PER 40 MILIARDI DLR
22 Settembre 2008
12:19 ROMA
-
di ANSA ____________________________
(ANSA) - ROMA, 22
SET - Le offerte ricevute sono state pari a 82,1 miliardi di
dollari, presentate da 42 soggetti. L' asta ha di
conseguenza assegnato il totale di 40 miliardi di dollari
previsto. (ANSA).
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CRISI MUTUI: GERMANIA NON SEGUIRA'
ESEMPIO USA, GOVERNO
22 Settembre 2008
13:02 BERLINO -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - BERLINO,
22 SET - La Germania non varerà un piano anti-crisi sul
modello di quello annunciato dal governo americano per far
fronte all'emergenza finanziaria legata allo scandalo dei
mutui subprime. Lo ha detto oggi un portavoce del governo
tedesco. "Per noi ci sono differenze nelle responsabilità e
negli effetti" della crisi, ha commentato il portavoce.
Quindi, ha proseguito, dal punto di vista del governo
federale, "una misura simile a quella decisa negli Stati
Uniti, in Germania non é necessaria". Come è noto, il piano
di soccorso Usa - da 700 miliardi di dollari - riguarderà
anche le banche straniere che operano negli Stati Uniti.
(ANSA).
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Banche Usa, analisti: asta potrebbe essere unica
opzione Tesoro
22 Settembre 2008
13:59 -
di
REUTERS ____________________________
NEW YORK (Reuters)
- Le autorità Usa potrebbero avere poche alternative al
sistema delle aste per collocare fino a 700 miliardi di
dollari di 'debito tossico', le obbligazioni garantite da
mutui che il Tesoro intende riacquistare dalle istituzioni
finanziarie, anche se si tratta di una formula non priva di
ostacoli. Durante il fine settimana l'amministrazione Bush
ha sottoposto al Congresso un piano di salvataggio senza
precedenti per far fronte alla più grave crisi finanziaria
della prima economia mondiale dai tempi della Grande
Depressione. Il governo cammina sul filo del rasoio: intende
acquistare asset a un prezzo non troppo elevato per le
tasche dei contribuenti e possibilmente guadagnarci anche
qualcosa una volta i mercati si siano stabilizzati, il
prezzo non può nemmeno però essere più del necessario.
Secondo Peter Cramton, docente di economia alla University
of Maryland ed esperto di collocamenti di debito pubblico,
avrebbe quindi senso pensare a una procedura d'asta, dal
momento che metterebbe a disposizione degli istituti di
credito il maggior numero di informazioni possibili per
determinare un prezzo congruo per le obbligazioni. La
concorrenza tra i venditori, avverte, impedirebbe però alle
banche di determinare un prezzo troppo elevato. Cramton è
del parere che in una simile situazione formula ideale possa
essere quella di un'asta del tipo noto come 'reverse
descending clock'. Secondo tale procedura di collocamento il
governo annuncia l'importo obiettivo espresso in dollari di
ciascuna categoria di asset che intende acquistare fissando
un prezzo iniziale. I venditori - le banche - indicano
allora quanto sono disposti a vendere a tale prezzo. Se le
offerte sono in eccesso il governo abbassa quindi il prezzo
finché l'ammontare di titoli che le banche intendono vendere
raggiunge l'obiettivo prefissato. "Ho condotto dozzine di
collocamenti di questo genere per asset vautati miliardi di
dollari: si tratta di uno strumento estremamente efficiente
nel determinare prezzi competitivi sul mercato" spiega il
professore. SVANTAGGI DELL'ASTA DISCENDENTE Esiste tuttavia
un rovescio della medaglia. Sempre secondo Cramton, una
simile procedura d'asta funziona meglio in caso di titoli in
portafoglio a numerose banche, non soltanto a una o a un
paio di istituti di credito. Una distribuzione disomogenea
avrebbe infatti l'effetto di minare la concorrenza nella
vendita e i prezzi potrebbero così rivelarsi eccessivi
rispetto al concreto valore delle obbligazioni,
rappresentando così un costo per il governo. Le banche non
valutano infatti tutte nello stesso modo i titoli in
portafoglio. Per citare un esempio, nel mese di luglio
Merrill Lynch ha siglato un'intesa per vendere a 22
centesimi contro dollaro 30,6 miliardi di debito
ristrutturato della categoria 'collateralized debt
obligation'. Si tratta di un prezzo ben inferiore a quello
cui Citigroup ha iscritto a bilancio simili obbligazioni nel
secondo trimestre. Se Citi si adeguasse al livello di prezzo
di Merrill, ha osservato l'analista di Deutsche Bank, Mike
Mayo, farebbe fronte a costi aggiuntivi pari ad altri 7
miliardi nel terzo trimestre. Se invece le aste attraessero
un gran numero di venditori la concorrenza potrebbe far
scendere i prezzi a livelli molto bassi, portando le banche
a svalutare le obbligazioni garantite da mutui a tali
prezzi. Una simile svalutazione obbligherebbe gli istituti
di credito a raccogliere nuovo capitale, impresa al momento
davvero difficile. Se poi gli aumenti di capitale si
rivelassero irrealizzabili, un maggior numero di grandi
banche potrebbe fallire o trovarsi costrette a nozze di
fortuna, in tal modo potenzialmente peggiorando la crisi
finanziaria. "Il riconoscimento [delle perdite] porta allo
scoperto le carenze di capitali" si legge in una nota
dell'economista Goldman Sachs Jan Hatzius. SENZA PRECEDENTI
Preoccupante sarebbe inoltre la tempistica nel mettere a
punto un simile sistema d'asta di fronte alla complessità
dei titoli in vendita. "Per importo non si è mai visto nulla
di simile in passato" osserva Eric Maskin, Nobel 2007 e
professore alla School of Social Science presso l'Institute
for Advanced Study, nonché ricercatore nel settore delle
aste. Pur a fronte di simili rischi una procedura del genere
sarebbe tuttavia concretizzabile e potrebbe essere per il
Tesoro l'unica opzione, sempre secondo Maskin. Le banche
devono liberarsi degli asset problematici prima di essere in
grado di raccogliere il nuovo capitale che necessitano o
trovare altre istituzioni disposte a comprarli. Dopo il
fallimento Lehman Brothers della scorsa settimana tra gli
investitori è continuato a crescere il sospetto sulla
solidità delle istituzioni finanziarie Usa. "Potrebbero non
piacere le conseguenze di un'asta ma sembra il minore dei
mali" conclude Lawrence Ausubel, docente di economia
all'Università del Maryland.
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WALL
STREET:
FUTURES GIU', NERVOSISMO ASSOLUTO
22 Settembre 2008 13:59 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
Ad un’ora e mezza dall’apertura
delle borse i contratti sugli indici Usa trattano in ribasso
(vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere
un’apertura di settimana in calo per l’azionario.
Gli operatori sono in attesa dei dettagli sul piano di
salvataggio annunciato dal governo americano, mirato ad
arginare la crisi che ha messo in ginocchio le banche
d’affari, ed evitare cosi' il collasso finanziario. Gli
operatori sono divisi sul valore del piano, ma l’opinione
ormai diffusa e’ che sia compreso in un range di $700-$1000
miliardi.
Il Dipartimento del Tesoro rilevera’ gli asset "tossici"
presenti nei bilanci delle banche in difficolta’, ma non e’
ancora chiaro se verra’ applicato un prezzo di mercato (con
un relativamente basso incentivo per le aziende coinvolte) o
superiore (com maggiori ripercussioni sui contribuenti).
Restano inoltre interrogativi sull’operativita’ futura di
tali banche, su particolari regolamentazioni da rispettare,
sulla necessita’ di raccogliere nuovo capitale o meno.
Intanto, il panorama finanziario a Wall Street continua a
cambiare: dopo il fallimento di Lehman Brothers, l’uscita di
scena di Merrill Lynch assorbita da Bank of America, la
nazionalizzazione dei colossi dei mutui e del gigante
assicurativo AIG, ecco che Goldman Sachs e Morgan Stanley
abbandonano lo stato d’indipendenza di banche d'affari per
divenire banche commerciali a tutti gli effetti. Lehman ha
raggiunto un accordo con Nomura per la vendita delle
operazioni asiatiche ad un prezzo di $225 miliardi,
Barclay’s aveva rilevato la divisione statunitense gia’ nei
giorni scorsi.
Nuovi problemi sembrano affliggere il gruppo Ambac
Financial. Il downgrade del rating incassato lo scorso
venerdi' da parte dell'agenzia Moody's potrebbe ostacolare
il normale svolgimento delle operazioni del gruppo. Il
management ha posticipato il lancio del nuovo business
assicurativo e cancellato l'annunciato piano di buyback per
$50 milioni.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, estende i
guadagni il petrolio. Al momento i futures con consegna
ottobre segnano un progresso di $2.35 a $106.90 al barile.
Sul valutario, l’euro e’ in rialzo rispetto al dollaro a
quota 1.4580. In recupero l’oro a $886.30 l’oncia
(+$21.600). Scendono i Titoli di Stato Usa: il rendimento
sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.82%.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e’ in ribasso di 7.10 punti (-0.57%) a
1238.90.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -10.25 punti
(-0.59%) a 1729.25.<
Il contratto sull'indice Dow Jones perde 74 punti (-0.65%) a
11281.00.
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Fonte -
WallStreetItalia |
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CRISI MUTUI: G7; PRONTI AD AGIRE PER
STABILITA', BENE USA
22 Settembre 2008
15:22 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 22 set - "Siamo pronti a intraprendere le azioni
necessarie, individualmente e collettivamente, per
assicurare la stabilità del sistema finanziario
internazionale", si legge nel comunicato dei ministri delle
finanze e dei banchieri centrali del G7. "Riaffermiamo il
nostro forte e condiviso impegno a proteggere l'integrità
del sistema finanziario internazionale", prosegue il G7
dando il "benvenuto alla straordinaria azione presa dagli
Stati Uniti per rafforzare la stabilità del sistema
finanziario e affrontare le preoccupazioni riguardanti il
credito, soprattutto tramite il piano messo a punto per
eliminare gli asset non liquidi che destabilizzano le
istituzioni finanziarie". "Appoggiamo anche le misure prese
dagli altri paesi del G7", prosegue il comunicato, nel quale
il G7 precisa che resta forte l'impegno a rafforzare la
cooperazione internazionale per affrontare le sfide
dell'economia globale e dei mercati.(ANSA).
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CRISI MUTUI: Bush, progressi verso legge
salvataggio
22 Settembre 2008
17:00 WASHINGTON -
di ANSA ____________________________
Congresso non
introduca provvedimenti estranei
(ANSA) - WASHINGTON, 22 SET - Il presidente Bush ha detto
che ci sono 'buoni progressi' per arrivare a una legge per
fronteggiare la crisi dei mercati finanziari.Bush ha poi
ammonito il Congresso, con il quale stanno discutendo i
negoziatori, a non usare la legge di emergenza sui mercati
finanziari per introdurvi 'provvedimenti estranei' alla
misura. E ha aggiunto: 'Tutto il mondo ci sta osservando',
per vedere se l'America e' in grado di stabilizzare i suoi
mercati finanziari e prevenire ulteriori danni. E le
conseguenze della crisi dei mutui si fa sentire nel Paese.
Prezzi delle case in calo e preoccupazioni sul futuro
finanziario: per i piu' anziani della generazione dei 'baby-boomer'
la tanto sognata pensione slitta. ''Vedremo un numero
crescente di persone ritardare il proprio pensionamento'',
spiega Helga Cuthbert, financial planner di Decatur. Secondo
una recente indagine, il 27% dei lavoratori over-40 e' stato
costretto a far slittare la data del proprio pensionamento
di qualche anno, visto che la crisi ha mandato all'aria i
calcoli effettuati sulla pensione e sulla capacita' di far
fronte alle crescenti spese a causa del caro-vita. Negli Usa
- riporta il Wall Street Journal - meno di un quarto (il
23%) dei lavoratori cinquantacinquenni ha risparmi e
investimenti per 250.000 dollari e oltre. Circa il 60% ha
meno di 100.000 dollari investiti'. (ANSA).
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CRISI MUTUI: BCE IN ALLERTA, PRONTA A
INIETTARE LIQUIDITA'
22 Settembre 2008
17:22 ROMA -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - ROMA, 22
SET - La Banca centrale europea è pronta a fornire ulteriore
liquidità ai mercati e continua a monitorare da vicino la
situazione. La ha comunicato la Bce - secondo quanto riporta
la Bloomberg - notando alcune tensioni sui mercati
interbancari in occasione della fine del trimestre, che
tipicamente comporta pagamenti da parte della clientela e
quindi un deflusso di liquidità per le banche. (ANSA).
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CRISI MUTUI: TESORO USA SPERA LEGGE
APPROVATA ENTRO SETT.
22 Settembre 2008
18:45 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 22 set - Il Tesoro americano nutre buone speranze affinché
il Congresso approvi entro la fine della settimana una legge che
metta in atto il piano di salvataggio del sistema finanziario
americano. Lo ha detto un portavoce del Tesoro, sottolineando
che il segretario al Tesoro Henry 'Hank' Paulson è "in
permanente contatto" con il Congresso.(ANSA).
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WALL
STREET:
PEGGIORA, NUOVE VENDITE SUI FINANZIARI
22 Settembre 2008 18:01 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
Gli indici americani continuano a
muoversi in territorio nettamente negativo a meta’ giornata.
Gli ultimi piani di colossali buyback annunciati da alcune
grosse aziende Usa (vedi sotto: per un totale di $58
miliardi, di $40 miliardi da Microsoft) non sono riusciti a
frenare le vendite al Nyse. Gli operatori restano molto
cauti, con una certa inclinazione al pessimismo sul piano di
emergenza anti-crisi annunciato dall'amministrazione Bush.
"Il piano di salvataggio del sistema finanzario, che
potrebbe alla fine costare a Washington circa $1.8 trilioni
- ha detto alla rete Tv Cnbc Usa Mohamed El-Erian, co-CEO
del leader dei bond Pimco - puo' aumentare i rischi di
stagflazione e probabilmente causera' problemi hedge funds e
alle piccole banche regionali". Regions Financial, la piu’
grossa banca dell’Alabama, ha registrato un tonfo del 19%,
mentre Marshall & Ilsley, la n.1 dello stato del Wisconsin,
arretra -24% sui commenti negativi di alcuni analisti che
hanno consigliato di vendere i titoli. Il BIX (S&P Banking
Index) ha ceduto interamente i guadagni realizzati lo scorso
venerdi’, arretrando di oltre il 10%. L'indice della
volatilita' (VIX) continua a trattare a livelli elevati, al
di sopra della soglia dei 30 punti, a conferma della forte
incertezza tra gli investitori.
Lo scenario finanziario a Wall Street continua a subire
drastici cambiamenti. Dopo il fallimento di Lehman Brothers,
l’uscita di scena di Merrill Lynch assorbita da Bank of
America, la nazionalizzazione dei colossi dei mutui e del
gigante assicurativo AIG, ecco che Goldman Sachs e Morgan
Stanley abbandonano lo stato d’indipendenza di banche
d'affari per divenire banche commerciali a tutti gli
effetti. A meta’ giornata il titolo Morgan avanza +10.18%,
spinto dalla notizia secondo cui Mitsubishi UFJ intende
acquistare il 20% degli asset dell’azienda. Goldman Sachs e’
poco variato, in progresso dello 0.50%.
Nuovi problemi sembrano affliggere il gruppo Ambac
Financial. Il downgrade del rating incassato lo scorso
venerdi' da parte dell'agenzia Moody's potrebbe ostacolare
il normale svolgimento delle operazioni del gruppo. Il
management ha posticipato il lancio del nuovo business
assicurativo e cancellato l'annunciato piano di buyback per
$50 milioni. L’azione, in netto ribasso prima dell'apertura,
ha pero' girato in positivo ed al momento segna un progresso
pari a +3.10%. Tra gli altri titoli finanziari in ribasso:
Barclay’s (BCS -10.74%), UBS (UBS -8.58%), Bank of America (BAC
-6.06%).
La banca d’affari Lehman ha raggiunto un accordo con Nomura
per la vendita delle operazioni asiatiche ad un prezzo di
$225 miliardi, Barclay’s aveva rilevato la divisione
statunitense gia’ nei giorni scorsi.
Tra i titoli hi-tech, in evidenza il colosso informatico
Microsoft. La societa' di Bill Gates ha annunciato
un'estensione del piano di buyback per $40 miliardi ed
incrementato del 18% il dividendo. Il titolo guadagna il 3%
circa. Non riesce ad avanzare Hewlett-Packard nonostante
l'annuncio di un suo piano di buyback per $8 miliardi.
Stesso dicasi per Nike, anch'esso sotto I riflettori per
aver annunciate un piano di riacquisto di azioni proprie per
$5 miliardi.
Da segnalare che, seguendo il modello della borsa in
Pakistan, la Sec (l'organo di controllo della borsa Usa) ha
allungato la lista delle aziende per cui e' vietata
l'operazione di 'short selling' con una trentina di nomi
nuovi oltre ai 799 precedenti, tra cui alcune blue chips
eccellenti come General Electric e General Motors. Infatti
per assurdo il capitalismo americano e' cosi' stravolto che
GM e' ormai una societa' finanziaria (per il leasing) con un
ramo secondario che fa automobili (in perdita), mentre GE e'
un colosso finanziario con una conglomerata industriale come
side-show.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, estende i
guadagni il petrolio. Al momento i futures con consegna
ottobre, oggi all’ultimo giorno di scambi, segnano un
progresso di $4.71 a $109.26 al barile. Sul valutario,
l’euro e’ in rialzo rispetto al dollaro a quota 1.4696. In
recupero l’oro a $902.70 l’oncia (+$38.00). Scendono i
Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’
salito al 3.8790%.
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Fonte -
WallStreetItalia |
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22 Settembre 2008 21:11 ROMA
+++
PETROLIO: +25 DLR A BARILE IN 1 SEDUTA,RALLY GIORNATA/SCHEDA
+++
(ANSA) - ROMA, 22 SET -
Escalation del prezzo del petrolio che in una sola seduta ha
totalizzato un rialzo di oltre 25 dollari, al mercato di New
York. Una corsa, spinta dal piano Usa di sostegno all'economia
ed il conseguente indebolimento della moneta americana, che ha
visto passare il barile dai 105 dollari delle prime
contrattazioni della giornata sul mercato statunitense, ai 130
dollari segnati negli ultimi minuti di scambio (per chiudere poi
a quota 122,60 dollari. Ecco, di seguito le tappe della corsa
odierna: ore 15.00 il petrolio apre a 105,90 dollari al barile,
segnando un rialzo dell'1,3% rispetto alla chiusura di venerdì
scorso (104,33 dollari). Ma già nelle contrattazioni
elettroniche che precedono l'apertura ufficiale del Nymex, le
quotazioni erano salite a 106 dollari al barile. ore 16.55:
prima accelerazione, il greggio tocca i 109 dollari al barile.
ore 17.55: i prezzi salgono ancora e si avvicinano alla soglia
dei 110 dollari (109,60). ore 19.40: scatta la fiammata, il
greggio supera i 115 dollari(a a 115,45 dollari). ore 20.23:
schizza a 128,55 dollari. ore 20.25: rush finale a 130 dollari
al barile, totalizzando un rialzo record di 25,45 dollari nella
sola seduta odierna, la crescita più forte dal 1983. ore 20.30:
le quotazioni rallentano nel finale delle contrattazioni e il
greggio chiude a 122,60 dollari. (ANSA).
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CRISI MUTUI: MITSUBISHI A RISCOSSA
MORGAN, NOMURA SU LEHMAN
22 Settembre 2008
21:42 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 22 set - Il gigante giapponese Mitsubishi Ufj annuncia
la propria intenzione di andare in soccorso di Morgan
Stanley, di cui potrebbe arrivare ad acquistare fino al 20%,
tramite un aumento di capitale riservato, per una cifra ai 6
miliardi di euro. Anche la giapponese Nomura approfitta
della crisi subprime e annuncia che rileverà le attività in
Asia e nel pacifico di Lehman Brothers, l'unica banca
statunitense fallita con la crisi. Nomura, che con
l'acquisizione dà un colpo d'acceleratore ai suoi sforzi per
diventare un grande player globale, prenderà a bordo in base
all'accordo i 3.000 dipendenti di Lehman. "Un accordo che ci
consente di mettere insieme la forza di Nomura e quella di
Lehman Brothers e aumentare così il valore per i nostri
clienti", spiega il presidente e ad di Nomura, Kenichi
Watanabe, precisando che Nomura "é lieta di diventare
partner dello staff di Lehman Brothers per creare una delle
maggiori istituzioni finanziarie globali indipendenti in
grado di offrire servizi di investment banking ai propri
clienti in giro per il mondo". "Un'opportunità per ambedue
le società perché crea una piattaforma completamente
complementare", sottolinea invece l'ad di Lehman Brothers
Asia, Jesse Bhattal. La controllata giapponese di Lehman
Brothers ha chiesto la bancarotta la scorsa settimana, dopo
che la capogruppo newyorchese ha fatto ricorso al 'capitolo
11' entrando di fatto in bancarotta. Lehman aveva negoziato
nei giorni scorsi con altri potenziali acquirenti per le sue
operazioni in Asia, fra cui Barclays - che ha poi acquisito
le attività nord-americane - e Sumitomo Mitsui Financial
Group. Dopo aver chiesto e ottenuto dalla Fed, insieme a
Goldman Sachs, il cambio di status, Morgan Stanley si
prepara a stringere un accordo con il colosso giapponese
Mitsubishi Ufj. la banca giapponse, in una lettera, ha
comunicata che potrebbe rivelare fra il 10% e il 20% di
Morgan Stanley "basandosi sul valore contabile dei titoli".
La transazione, per il momento solo oggetto di una lettera
di intenzioni non vincolante, comporterà un investimento
compreso fra i 400 e i 900 miliardi di yen (2,6-5,8 miliardi
di euro) e avverrà tramite un aumento di capitale riservato.
Con questa operazione, Mitsubishi UFJ e Morgan Stanley hanno
intenzione "di stabilire un'alleanza strategica
mondiale".(ANSA).
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WALL
STREET:
UN'ALTRA ONDATA DI VENDITE
22 Settembre 2008 22:05 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
Dopo il rally degli ultimi due
giorni sui mercati azionari americani sono tornate a
prevalere le vendite, innescate dai timori sulle
ripercussioni che il piano di salvataggio annunciato dal
governo potrebbe avere sul deficit del budget statunitense e
sull'inflazione. Giornata di record per petrolio e il
dollaro: il greggio ha battuto tutti i record di rialzo fino
a $130, la valuta Usa e' scesa in picchiata. Alla fine il
Dow Jones ha ceduto il 3.27% a 11015, l’S&P500 il 3.82% a
1207, il Nasdaq e’ arretrato del 4.17% a 2178. Non sono
serviti ad arginare le vendite sull’azionario neanche i
piani di colossali buyback annunciati da alcune grosse
aziende Usa per un totale di $58 miliardi.
Ancora in preda all’incertezza, per i risvolti che il piano
annunciato dal Segretario al Tesoro Paulson la scorsa
settimana potra’ avere per il rilancio del settore
finanziario e dell’economia piu’ in generale, gli operatori
hanno preferito intascare i guadagni delle ultime due
giornate ed uscire nuovamente dall’azionario in attesa di
maggiori dettagli sul programma allo studio di Washington. A
quanto sembra gli hedge funds, in cerca di nuove
speculazioni, hanno mollato le azioni e riscoperto
all'improvviso il petrolio.
In tale clima a risentirne direttamente e’ stata la valuta
statunitense, in forte calo rispetto all’euro, il maggiore
ribasso giornaliero dal 1999, anno di debutto della moneta
unica. Il cross tra le due valute e' arrivato ad un picco
intraday di 1.4864 per poi stabilizzarsi a quota 1.4852 in
chiusura.
La debolezza del biglietto verde ha innescato un’ondata di
acquisti sul petrolio, le cui contrattazioni sono state
sospese per ben due volte per eccesso di rialzo. I futures
con consegna ottobre, all’ultimo giorno di scambi, sono
avanzati di $16.37 (+15.7%) a $120.92, dopo aver toccato un
massimo assoluto di $130. A contribuire al rally dell’oro
nero, oltre alla naturale volatilita’ per la scadenza degli
stessi contratti, sono state le ricoperture degli 'short' e
le nuove operazioni degli hedge funds, impegnati come si e'
detto ad alleggerire i propri portafoglio dai titoli
azionari.
"Il piano di salvataggio del sistema finanzario, che
potrebbe alla fine costare a Washington circa $1.8 trilioni
- ha detto alla rete Tv Cnbc Usa Mohamed El-Erian, co-CEO
del leader dei bond Pimco - puo' aumentare i rischi di
stagflazione e probabilmente causera' problemi hedge funds e
alle piccole banche regionali". Regions Financial, la piu’
grossa banca dell’Alabama, ha registrato un tonfo del 21%,
mentre Marshall & Ilsley, la n.1 dello stato del Wisconsin,
e' arretrata -22.5% sui commenti negativi di alcuni analisti
che hanno consigliato di vendere i titoli. Il BIX (S&P
Banking Index) ha ceduto interamente i guadagni realizzati
lo scorso venerdi’, arretrando di oltre il 10%. L'indice
della volatilita' (VIX) continua a trattare a livelli
elevati, al di sopra della soglia dei 30 punti, a conferma
della forte incertezza tra gli investitori.
Lo scenario finanziario a Wall Street continua a subire
drastici cambiamenti. Dopo il fallimento di Lehman Brothers,
l’uscita di scena di Merrill Lynch assorbita da Bank of
America, la nazionalizzazione dei colossi dei mutui e del
gigante assicurativo AIG, ecco che Goldman Sachs e Morgan
Stanley abbandonano lo stato d’indipendenza di banche
d'affari per divenire banche commerciali a tutti gli
effetti. Il titolo Morgan, arrivato a segnare un progresso
superiore al 10% durante le contrattazioni (spinto dalla
notizia secondo cui Mitsubishi UFJ intende acquistare il 20%
degli asset dell’azienda), ha chiuso in rosso con
un'accelerazione al ribasso proprio sul finale. Tra gli
altri grossi nomi: Goldman Sachs -6.95%, JP Morgan -13.28%,
Bank of America -8.88%, Wachovia -21%, American Express
-7.70%.
In netto calo anche il gruppo Ambac Financial. Il downgrade
del rating incassato lo scorso venerdi' da parte
dell'agenzia Moody's potrebbe ostacolare il normale
svolgimento delle operazioni del gruppo. Il management ha
posticipato il lancio del nuovo business assicurativo e
cancellato l'annunciato piano di buyback per $50 milioni.
Tra i titoli hi-tech, in evidenza il colosso informatico
Microsoft. La societa' di Bill Gates ha annunciato
un'estensione del piano di buyback per $40 miliardi ed
incrementato del 18% il dividendo. Il titolo ha guadagna lo
0.95%. Non e' riuscito ad avanzare invece Hewlett-Packard
nonostante l'annuncio di un suo piano di buyback per $8
miliardi. Stesso dicasi per Nike, anch'esso sotto i
riflettori per aver annunciato un piano di riacquisto di
azioni proprie per $5 miliardi.
Da segnalare che, seguendo il modello della borsa in
Pakistan, la Sec (l'organo di controllo della borsa Usa) ha
allungato la lista delle aziende per cui e' vietata
l'operazione di 'short selling' con una trentina di nomi
nuovi oltre ai 799 precedenti, tra cui alcune blue chips
eccellenti come General Electric e General Motors. Infatti
per assurdo il capitalismo americano e' cosi' stravolto che
GM e' ormai una societa' finanziaria (per il leasing) con un
ramo secondario che fa automobili (in perdita), mentre GE e'
un colosso finanziario con una conglomerata industriale come
side-show.
Sugli altri mercati, nuova ondata di Buy sull’oro,
riportatosi sopra la soglia del $900 a quota $909.00 per un
progresso giornaliero di $44.30. In ribasso i Titoli di
Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al
3.8260%.
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Fonte -
WallStreetItalia |
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CRISI MUTUI: MOODY'S, WAMU SOTTO
OSSERVAZIONE PER DOWNG.
22 Settembre 2008
22:23 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 22 set - L'agenzia internazionale di rating Moody's ha
tagliato la propria valutazione sulla "forza finanziaria" di
Washington Mutual a 'E' da 'D+'. Moody's ha ridotto il
rating anche sui titoli privilegiati di Washington Mutual
àCà da 'B2'. "Tutti i rating di Washington Mutual sono messi
sotto osservazione per un possibile downgrade", precisa
Moody's. (ANSA).
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CRISI MUTUI: SEN. SHELBY, ESPLORARE
SOLUZIONI ALTERNATIVE
22 Settembre 2008
22:26 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 22 SET - "Soluzioni alternative" al piano presentato
dall'amministrazione Bush per salvare il sistema finanziario
"devono essere esplorate". Lo afferma, in una nota, il
senatore repubblicano Richard Shelby dichiarandosi
preoccupato circa la possibilità che il piano sia di
"difficile attuazione". Shelby teme che il piano possa
rappresentare una "vasta perdita" di denaro. (ANSA).
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