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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Giovedì 25 settembre 2008

PARTE 2

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  Giovedì 25 settembre 2008   Giovedì 25 settembre 2008   Giovedì 25 settembre 2008  
       
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25 Settembre 2008 02:28 NEW YORK
CRISI MUTUI: BUSH INVITA MCCAIN E OBAMA ALLA CASA BIANCA
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 25 SET - Il presidente George W. Bush ha inviato i candidati John McCain e Barack Obama e i leader del Congresso alla Casa Bianca oggi, per discutere il piano salva-finanza. La portavoce Dana Perino ha riferito che Bush ha chiamato ieri sera Obama, col quale ha avuto una conversazione di qualche minuto sulla crisi finanziaria del paese.(ANSA).

 

25 Settembre 2008 02:42 NEW YORK
CRISI MUTUI: OBAMA ACCETTA INVITO BUSH ALLA CASA BIANCA
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 25 SET - Il portavoce di Barack Obama, Bill Burton, ha confermato che il senatore dell'Illinois sarà oggi a Washington per una riunione con il presidente George W. Bush sulla crisi finanziaria. Al centro del confronto, al quale Bush ha invitato anche il repubblicano John McCain e i leader del Congresso, ci sarà il piano salva-finanza da 700 miliardi di dollari messo a punto dall'amministrazione Bush e che sta incontrando resistenze in Congresso, nonostante i ripetuti inviti a fare presto giunti dal presidente stesso, dal segretario al Tesoro Herny Paulson e dal presidente della Fed Ben Bernanke. Paulson e Bernanke hanno testimoniato martedì e mercoledì in Congresso spiegando più dettagliatamente il piano, senza però convincere: il Congresso resta scettico e ritiene che il progetto sia troppo costoso. Secondo la portavoce della Casa Bianca Dana Perino, l'obiettivo del confronto in programma oggi alla Casa Bianca è di fare progressi verso una soluzione bipartisan. La Perino ha definito la conversazione telefonica di ieri sera fra Bush e Obama "buona", mentre il portavoce del candidato democratico ha ribadito che il senatore dell'Illinois "continuera" a lavorare in uno spirito bipartisan e farà il necessario per raggiungere una soluzione finale".(ANSA).
 

 

25 Settembre 2008 02:54 NEW YORK
CRISI MUTUI: DEMOCRATICI OTTIMISTI, ACCORDO VICINO
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 25 SET - I leader democratici del Congresso si dicono "ottimisti" sulla conclusione prossima di un accordo con l'amministrazione Bush sul piano salva-finanza. "Sono ottimista", ha affermato il senatore Chris Dodd, precisando che questo "é un momento triste e tragico per il nostro paese, ma merita una risposta. Siamo veramente vicini" a un accordo, "ma non è ancora fatta: non ci siamo ancora, ma ci stiamo arrivando". "Stiamo assumendo delle decisioni che avranno implicazioni per i prossimi decenni e questo richiede un'azione intelligente da parte del Congresso", ha aggiunto Dodd. Fra le aggiunte al piano presentato dal segretario al Tesoro Henry Paulson volute dai democratici ci sarebbero la "supervisione" delle attività di acquisto di asset non liquidi, più "trasparenza", più "responsabilizzazione" del sistema finanziario e una necessaria limitazione degli stipendi dei super manager di Wall Street.(ANSA).
 

 

 

 

MUTUI: BUSH PREME PER PIANO, INCONTRA CANDIDATI /ANSA

25 Settembre 2008 03:49 NEW YORK - di ANSA
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MCCAIN E OBAMA OGGI A CASA BIANCA, VIA LIBERA CONGRESSO VICINO
(ANSA) - NEW YORK, 25 SET - In una drammatica allocuzione televisiva di 15 minuti, con il viso particolarmente teso, il presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha esortato il Congresso ad approvare quanto prima un ambizioso piano di salvataggio per arginare la crisi del mutui che sta minando l'economia americana. Nel suo discorso alla nazione, Bush ha tentato di spiegare, con toni quasi didascalici, le ragioni della crisi, e ha confermato che i due candidati alla sua successione, il repubblicano John McCain e il democratico Barack Obama, saranno oggi alla Casa Bianca per parlare della crisi. Se il piano non verrà approvato, ha detto Bush, "si andrà incontro a una lunga e dolorosa recessione, con milioni di americani che perderanno il proprio posto di lavoro". Secondo l'inquilino della Casa Bianca il piano servirà a "salvare l'intera economia non individui o singole società". L'intervento di Bush in 'prime time' televisivo ha chiuso una giornata lunga e drammatica, mentre un accordo in Congresso, dopo lunghe ore di tira e molla tra i deputati, appare ora più vicino essendo state superate una serie di difficoltà, tra cui quella di un tetto agli stipendi dei super manager. Poche ore prima dell'intervento di Bush, il colpo di scena: McCain, convinto che il piano non sarebbe stato approvato, chiede di sospendere la campagna elettorale e di rinviare il primo dibattito con Obama, in calendario domani. Obama rifiuta, ma i due pubblicano una dichiarazione congiunta con l'impegno a risolvere la crisi in maniera bipartisan. Il segretario al Tesoro Henri Paulson e il numero uno della Fed Ben Bernanke hanno esortato il Congresso a una rapida approvazione del progetto salva-finanza, così da ridare stabilità ai mercati, evitando "severe" conseguenze sull'economia. Bernanke, davanti alla Camera, ha infatti spiegato che l'economia americana, nella seconda parte dell'anno crescerà ben al di sotto del proprio potenziale, anche perché il rallentamento dell'economia globale dovuto alla crisi frenerà le esportazioni Usa, che nei primi tre mesi avevano trainato la crescita.(ANSA).

 

 

 

 

WASHINGTON MUTUAL: WSJ, CONTATTI CON FONDI PRIVATE EQUITY

25 Settembre 2008 11:10 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 25 SET - Washington Mutual, la banca statunitense in forte crisi e che da tempo è alla ricerca di un acquirente, avrebbe avviato contatti con un gruppo di fondi di private equity per sondare un loro eventuale interesse a rilevare l'istituto. Lo scrive il Wall Street Journal nell'edizione online, citando persone vicine al dossier. I fondi in questione sarebbero Carlyle e Blackstone che potrebbero creare un'alleanza con il miliardario Gerald J.Ford. Ancora non è chiaro se i colloqui abbiano già creato i presupposti per arrivare a un accordo e intanto Washington Mutual continua a esplorare la possibilità di una cessione ad altre istituzioni finanziarie. Nei giorni scorsi si era parlato di un potenziale interesse da parte di una serie di banche: JPMorgan, Citigroup, Bank of America, Wells Fargo, Banco Santander e la canadese Dominion Bank. Ma, stando sempre alle indiscrezioni del Wsj, Banco Santander si sarebbe già tirato indietro, mentre Dominion Bank avrebbe manifestato solo un tiepido interesse e Citigroup, JPMorgan e Wells Fargo sarebbero riluttanti ad assorbire i prestiti di Wamu dopo aver condotto la due diligence. Wamu, intanto, continua ad accusare pesanti perdite in Borsa e ieri ha lasciato sul terreno circa il 30%, dopo che Standard & Poor's ha retrocesso la banca da 'BB-' a 'CCC', vale a dire otto gradi sotto il livello di investimento, proprio per i timori che non ci siano istituti interessati a rilevare il 100% di Wamu.(ANSA).
 

 

 

MUTUI: BANCA CENTRALE RUSSA RITIRA FONDI

25 Settembre 2008 11:18 MOSCA - di ANSA
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(ANSA) - MOSCA, 25 SET - La banca centrale russa ha ricavato un utile dai suoi investimenti nei due giganti Usa dei mutui immobiliari Freddie Mac e Fannie Mae, ora tra i principali protagonisti della crisi del settore, ma ha deciso di diversificare il suo portafoglio e li ha ritirati a favore di asset europei: lo ha reso noto Arkadi Dvorkovich, consigliere economico della presidenza russa, citato dall'agenzia Interfax.

"Nei fatti, i bond di Fannie Mae e Fredie Mac sono cresciuti in valore", ha sottolineato Dvorkovich, ma la banca centrale russa ha deciso di reinvestirli "in asset europei, incluse le banche di Stato o quasi governative" per attenuare il rischio.(ANSA)

 

 

CRISI MUTUI: MONETARIO IN TENSIONE, RECORD DIFFERENZIALE TED

25 Settembre 2008 14:04 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 25 SET - Proseguono le tensioni sui mercati monetari sui timori per l'approvazione del maxi-piano di salvataggio dei mercati studiato dal segretario al tesoro Henry Paulson. Anche il 'Ted', il differenziale fra il tasso a tre mesi sul dollaro e i rendimenti pagati dai titoli di Stato americani trimestrali, è balzato oggi segnando un livello record pari a 317 punti base. Tassi così alti segnalano che le banche stanno trattenendo liquidità, e sono molto diffidenti a prestarsi denaro a breve termine, temendo possibili difficoltà future ad approvvigionarsi di liquidi. Ieri il piano predisposto dal Segretario al Tesoro Henry Paulson, considerato da alcuni indispensabile per evitare una crisi sistemica dei mercati finanziari, ha incontrato molte resistenze al Congresso Usa. Il presidente Bush ha detto che se il piano non dovesse essere approvato gli Stati Uniti si troveranno di fronte ad una "dolorosa" recessione.(ANSA).


 

 

25 Settembre 2008 15:29 ROMA

Usa: ordini beni durevoli in forte calo

-4,5% ad agosto, peggio delle attese.Aumenta la disoccupazione
(ANSA) - ROMA, 25 SET - Gli ordini di beni durevoli negli Usa, ad agosto, hanno registrato un calo del 4,5%, molto sotto la previsione di un -1,9%.

Al netto del settore dei trasporti si e' registrato un ribasso del 3%, contro la stima di un -0,5%. Sempre negli Stati Uniti, le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione sono aumentate di 32.000 unita', a quota 493.000, contro la previsione di un calo di 5.000 unita'.


 

 

25 Settembre 2008 15:30 ROMA

USA: RICHIESTE SUSSIDIO DISOCCUPAZIONE +32.000, A 493.000

(ANSA) - ROMA, 25 SET - Le richieste di sussidio di disoccupazione hanno raggiunto i massimi da settembre 2001, e la forte crescita si deve agli effetti degli uragani che hanno colpito Texas e Lousiana, dove molti cittadini hanno perso il posto di lavoro. E' stato inoltre rivisto al rialzo il dato della settimana prima a quota 461.000 da 455.000 della prima comunicazione. In totale, il numero degli americani che beneficia del sussidio è salito a quota 3,542 milioni, riportandosi a ridosso dei massimi da cinque anni. La media di richieste su quattro settimane, indice ritenuto meno volatile, ha evidenziato un rialzo a 462.500 unità dalle 446.000 precedenti. (ANSA).

 

 

 

25 Settembre 2008 16:38 ROMA

USA: VENDITE CASE NUOVE, AD AGOSTO CROLLANO A MINIMI 17 ANNI

(ANSA) - ROMA, 25 SET - Le vendite di case nuove negli Stati Uniti sono crollate ad agosto ai minimi da 17 anni, segnalando che il mercato immobiliare ha sofferto una pesante battuta d'arresto anche prima delle ultime turbolenze dei mercati finanziari. In ulteriore discesa i prezzi della case di nuova costruzione, che hanno raggiunto i minimi da quattro anni a questa parte. L'indice elaborato dal Dipartimento del Commercio americano ha segnato il mese scorso un ribasso delle vendite di case nuove dell'11,5% al tasso annuo di 460.000 unità, il livello più basso dal gennaio 1991. Il dato è decisamente peggiore del previsto: le stime infatti indicavano un calo mensile dell'1,0% al tasso annuo di 510.000 unità. Su base annua, il ribasso è stato pari al 35%. E' stato invece leggermente rivisto in meglio il dato di luglio con un tasso annuo di 520.000 unità da 515.000 comunicato in precedenza. Il prezzo medio delle case è sceso ai minimi da quattro anni a questa parte segnando una flessione del 6,2%. (ANSA).
 

 

 

25 Settembre 2008 16:57 NEW YORK

CRISI MUTUI: TIME; CON 700 MLD SI CREA 17MA ECONOMIA MONDO

(ANSA) - NEW YORK, 25 set - Settecento miliardi di dollari per creare la 17ma economia al mondo, uguale a quella olandese, oppure per rifornire di carburante ogni auto americana per i prossimi 16 mesi: il Time fa i conti sul piano salva-finanza targato Paulson, analizzando cosa si potrebbe fare con 700 miliardi di dollari nel portafoglio. Con una tale somma - afferma il magazine - si potrebbero distribuire 2.300 dollari a ogni americano, o 6.200 dollari a ogni famiglia negli Usa. Oppure si potrebbero finanziare per un anno intero i dipartimenti della Difesa, del Tesoro, dell'educazione, dello Stato e degli interni, così come la Nasa. Ma con 700 miliardi di dollari - prosegue il Time - si potrebbero anche comprare tutti le squadre dell'Nfl, dell'Nba e della Major League di baseball e costruire per ognuno di questi uno studio, pagando allo stesso tempo 191 milioni di dollari ogni giocatore per un anno.(ANSA).

 

 

25 Settembre 2008 17:10 NEW YORK

CRISI MUTUI: FARO SEC SU HEDGE FUND PER VENDITE SCOPERTO

(ANSA) - NEW YORK, 25 set - Stretta della Sec sugli hedge fund: la consob americana ha ordinato ad alcuni fondi speculativi di rendere note le informazioni relative ai trading condotti, per verificare se i traders abbiano in qualche modo diffuso voci per manipolare i corsi di alcuni titoli, e quindi adottato pratiche 'abusive' nelle vendite allo scoperto. Secondo alcune indiscrezioni, la Sec avrebbe identificato sei istituzioni finanziarie che sarebebro state oggetto di manipolazione nel corso delle ultime tre settimane: si tratterebbe di Aig, Goldman Sachs, Lehman Brothers, Morgan Stanley, Washington Mutual e Merrill Lynch. Le indagini della Sec rientrano negli sforzi condotti dalla consob americana per verificare l'eventualità che si siano verificate vendite allo scoperto abusive, considerate da alcuni uno dei motivi alla basa del collasso di Bear Stearns. (ANSA).
 

 

 

25 Settembre 2008 17:23 NEW YORK

CRISI MUTUI: HEDGE FUND PUNTANO SU SICURI FONDI MUTUALISTICI

(ANSA) - NEW YORK, 25 set - Miliardi parcheggiati nel 'piu' sicurò mercato dei fondi mutualistici, ai quali solitamente ricorrono gli investitori per ottenere ritorni sicuri e considerati il posto più sicuro dove investire denaro liquido. Gli hedge fund rivedono le proprie strategie e, abbandonando gli investimenti speculativi ai quali sono abituati, cercano riparo dalla crisi puntando sui sicuri fondi comuni di investimento. Una mossa che arriva, comunque, quando anche questo settore di mercato, dal valore di 3.400 miliardi di dollari, è in tumulto. Il Tesoro ha annunciato solo pochi giorni fa un piano da 50 miliardi di dollari per stabilizzare il comparto, dal quale gli investitori hanno drenato liquidità per 89,2 miliardi di dollari. Il piano opera tramite uno strumento già usato nel corso della Grande Depressione, il Treasury Department Exchange Stabilization Fund, creato nel 1934, attraverso il quale verrà garantita la solvibilità delle attività dei fondi.(ANSA).
 

 

 

25 Settembre 2008 19:39 ROMA

CRISI MUTUI: SALE FEBBRE TASSI DOLLARO, E' RECORD/ANSA

(ANSA) - ROMA, 25 SET - L'approvazione del maxi-piano di salvataggio dei mercati è cosa fatta, ma la crisi continua a tenere in alta tensione i mercati monetari. Tanto che oggi i principali indicatori dei costi per trovare liquidità in dollari sono volati a livelli record, facendo salire ulteriormente le rate mensili che deve pagare un mutuo a tasso variabile. Nonostante gli aiuti da 700 miliardi di euro promessi dal segretario al Tesoro Hank Paulson per togliere i titoli-spazzatura dai bilanci delle banche, sui mercati monetari la parola chiave fino a stamani continuava ad essere una: incertezza. E con l'approssimarsi della fine del trimestre, che comporta regolarmente un aumento delle tensioni perché tutti devono far fronte a scadenze e pagamenti, tutto ciò si è tradotto in un record degli indici che misurano la temperatura alla liquidità in dollari. L'accordo sul maxi-salvataggio è cosa fatta e del resto la posta era altissima: secondo una voce autorevole come quella del 'guru' finanziario Warren Buffett il piano di salvataggio, progettato dopo la bancarotta di Lehman Brothers e la nazionalizzazione di Aig, è indispensabile per evitare una crisi sistemica dagli esiti imprevedibili e con conseguenze su scala globale. Eppure sono ancora tante le incertezze: ci si domanda, soprattutto, se gli aiuti della Casa Bianca riusciranno a restituire fiducia ai mercati, elemento fondamentale per superare la crisi, o se al contrario la svolta attesa è ancora lontana. Tanta incertezza si sta riverberando pesantemente sui mercati monetari, quelli cioé dove banche e imprese scambiano liquidità, cioé denaro con prestiti a breve e brevissimo (anche dal giorno alla notte) termine. Il Libor-OIS, ossia il differenziale fra il tasso sui depositi a tre mesi in dollari e lo swap indicizzato sui depositi overnight, è volato al record di 200 punti base, 36 in più rispetto ai ieri. Anche il 'Ted', il differenziale fra il tasso a tre mesi sul dollaro e i rendimenti pagati dai titoli di Stato americani trimestrali, è balzato oggi segnando un livello record pari a 325 punti base, triplicato rispetto all'inizio di settembre. E il tasso Libor sui depositi overnight in dollari, secondo la British Banking Association che lo misura ogni giorno attraverso il 'fixing', ha segnato un balzo record sulla scadenza trimestrale, a 3,77% da 3,48% di ieri. E le tensioni sono altissime anche sui mercati monetari al di qua dell'Atlantico: il tasso Euribor (sull'euro) a un mese è schizzato al 4,98%, raggiungendo il livello più alto da dicembre 2000, quello a tre mesi ha raggiunto il 5,12%, il massimo da novembre del 2000. "C'é un guasto al sistema finanziario globale e le banche centrali non sembrano in grado di aggiustarlo", dice alla Bloomberg Greg Gibbs, responsabile per le strategie dei cambi di Abn Amro a Sydney. Di fatto, aumentano i costi per chi ha un mutuo da pagare: Adusbef e Federconsumatori stimano che i tre milioni e 200.000 famiglie italiane che hanno contratto mutui a tasso variabile "subiranno ulteriori aggravi per circa 20 euro al mese": un dato "estremamente preoccupante" che dovrebbe spingere la Banca centrale europea a tagliare i tassi "almeno di un punto percentuale".(ANSA).
 

 

 

25 Settembre 2008 19:52 ROMA

CRISI MUTUI: GIORNATA NERA PER FORTIS CHE CROLLA IN BORSA

(ANSA) - ROMA, 25 SET - E' stata una seduta da dimenticare quella odierna di Borsa per Fortis, il colosso belga-olandese del credito che ha lasciato sul terreno fino al 21% sulla scia di 'rumors' che indicavano la necessità di una ricapitalizzazione, alla luce dela drammatica crisi dei mercati finanziari mondiali. Immediatamente il responsabile della divisione bancaria del gruppo, Filip Dierckx, ha detto che si trattava di voci destituite di ogni fondamento, ma questo non è bastato a rassicurare gli operatori. Il crollo odierno in Borsa è il maggiore da quando il gruppo venne creato, nel 1990. Il chief executive officer Herman Verwilst nei giorni scorsi aveva affermato che il gruppo avrebbe potuto essere nella necessità di vendere più asset di quanto messo in conto a suo tempo, allo scopo di aumentare la di liquidità dopo aver pagato fra l' altro 24,2 miliardi di euro per acquisire parte di ABN Amro, in cordata con altri soggetti finanziari. I derivati sul rischio di un default di Fortis sono saliti sempre oggi di 64 punti base, a 290 punti. Il timore è che i risparmiatori possano avviare una corsa al ritiro delle somme depositate nella banca, anche se al riguardo Fortis ha smentito che fino ad oggi questa circostanza si sia verificata. A sua volta è stato smentito anche che la banca centrale olandese abbia chiesto a Rabobank, il maggiore istituto del Paese, di sostenere finanziariamente Fortis. La caduta in Borsa di Fortis è avvenuta nel contesto di un irrigidimento ulteriore dei tassi monetari, segno che le banche si fidano sempre di meno l' una dell' altra. (ANSA).

 

 

25 Settembre 2008 20:09 PARIGI

CRISI MUTUI: SARKOZY, NON E' FINITA, MA LO STATO PROTEGGERA'

(ANSA) - PARIGI, 25 SET - Ci sono stati "troppi abusi, troppi scandali" in una crisi economica e finanziaria mondiale, che non è finita e che avrà conseguenze "nei prossimi mesi" sulla crescita, la disoccupazione e il potere di" acquisto dei francesi. Nicolas Sarkozy vuol dire "la verità" ai francesi che hanno "paura" di quello che potrà succedere e cerca di rassicurarli promettendo che lo Stato si farà garante del sistema bancario e finanziario. Il presidente francese, parlando a Tolone, riprende il concetto di un "capitalismo regolato", già evocato nel discorso davanti all' Onu qualche giorno fa, dicendo che "é finito il tempo del 'laisser faire': "l'onnipotenza del mercato era un'idea folle". Ai risparmiatori "che hanno avuto fiducia nelle banche, nelle compagnie d'assicurazione" Sarkozy garantisce che "non vedranno tradita la loro fiducia: non pagheranno per gli errori dei dirigenti e l'imprudenza degli azionisti". Duro con i manager, invece, il presidente: "non devono poter pretendere un paracadute dorato se hanno commesso degli errori o messo la loro impresa in difficoltà. Non devono ricevere azioni gratuite: il loro compenso deve essere indicizzato sulle performance economiche reali dell' impresa". Quindi "le modalità di remunerazione dei dirigenti devono essere inquadrate per mettere fine agli abusi". Un' idea questa - quella di legare il compenso ai risultati - condivisa dalla presidente del Medef, la Confindustria d'oltralpe, Laurence Parisot, che ha chiesto una riunione "entro un mese" con i suoi colleghi dei paesi membri del G8. "Non si può certo determinare in sé un plafond massimo di tutte le remunerazioni del mondo - ha spiegato la Parisot - ma quello che non accetto è che possano esserci delle remunerazioni che non corrispondono alle performance, delle remunerazioni elevate di fronte a insuccessi evidenti". Intanto, per quanto riguarda la Francia, il Medef "raccomanderà" ai suoi associati "la soppressione dei paracadute dorati". Sarà il comitato etico dell' organizzazione degli imprenditori a pronunciarsi in questo senso: "é una questione di giorni", ha annunciato la Parisot. (ANSA).

 

 

25 Settembre 2008 20:36 NEW YORK

CRISI MUTUI: ALLARME UTILI GE, PESA TEMPESTA MERCATI / ANSA

(ANSA) - NEW YORK, 25 set - "Una volatilità e una debolezza senza precedenti nei mercati dei servizi finanziari" costringono, per la seconda volta dall'inizio dell'anno, General Electric a tagliare le previsioni sugli utili: la quarta società al mondo per valore di mercato, nel tentativo di rafforzare la propria base di capitale, è costretta anche a sospendere il programma di buyback e a valutare la possibilità di non aumentare il dividendo per la prima volta dagli anni 1970. Convinto che "le difficili condizioni sui mercati dei servizi finanziari non miglioreranno a breve termine", l'amministratore delegato di Ge, Jeff Immelt, spiega che le "dure decisioni annunciate puntano a ridurre il rischio e a rafforzare i nostri conti, mantenendo allo stesso tempo il dividendo". Per il terzo trimestre Ge prevede utili pari a 43-48 cent per azione, in ribasso rispetto ai 50-54 cent stimati lo scorso luglio. Il target per l'intero anno è stato tagliato a 1,95 e 2,10 dollari per azione, contro i 2,20-2,30 previsti nei mesi scorsi. Per rassicurare gli investitori, preoccupati che la società sia investita dalla tempesta subprime, Ge comunica inoltre che le attività di servizi-finanziari chiuderanno il terzo trimestre con profitti di 2 miliardi, registrando così, nonostante le difficili condizioni di mercato, una performance decisamente migliore rispetto alle rivali. A sostegno del capitale e dei conti, il colosso americano rinuncia, sospendendolo, al programma di buyback da 12,5 miliardi di dollari, e comunica che il board ha approvato un piano secondo il quale il dividendo 2009 potrebbe restare inchiodato a 31 cent per azione: se accadesse, sarebbe la prima volta negli ultimi 32 anni senza un incremento del dividendo. Nel lanciare l'allarme utili, Ge rassicura comunque sulla propria "solida" liquidità: le decisioni assunte "rafforzano la nostra già forte posizione di capitale e liquidità". "Rimaniamo impegnati - afferma Immelt - al mantenimento del nostro rating di tripla A, che ci contraddistingue da 20 anni" e che consente alla società di aver maggiore facilità nell'accedere a finanziamenti. Standard & Poor's a e Moody's hanno confermato il proprio giudizio: "le decisioni odierne - precisa S&P - sono cruciali per riaffermare il rating". Nei giorni scorsi Merrill Lynch ha ridotto la propria valutazione sui titoli Ge a 'neutral' da 'buy', tagliando le stime sugli utili fino al 2010 e prevedendo che le divisioni Commercial Finance e Money registrino un calo dei profitti del 15% il prossimo anno. I titoli del società hanno perso, dall'inizio del 2008, il 34%. Immelt è da mesi impegnato a condurre una campagna per rassicurare gli investitori, preoccupati dell'esposizione della divisione finanziaria ai subprime e ai titoli legati ai mutui immobiliari in generale. "Abbiamo degli investimenti tradizionali - va ripetendo da mesi Immelt -, roba noiosa". (ANSA).

 

 

25 Settembre 2008 21:30 NEW YORK

CRISI MUTUI: NY; MANIFESTAZIONI DAVANTI A WALL STREET

(ANSA) - NEW YORK, 25 SET - Leader sindacali e politici e oltre trecento lavoratori si sono radunati a Wall Street per protestare contro il piano di salvataggio del sistema finanziario in dirittura d'arrivo a Capitol Hill. Il reverendo Jesse Jackson e il capo del sindacato Afl-Cio John Sweeney, con la Borsa di New York di sfondo, hanno ricordato ai parlamentari riuniti a Capitol Hill le preoccupazioni dell'americano della strada. "Il paese è di fronte al peggior disastro finanziario dai tempi della Grande Depressione", ha detto Sweeney ai manifestanti che alzavano cartelli di protesta contro "l'avidità di Wall Street". Sweeney ha attaccato l'amministrazione Bush che 'adesso vuol far pagare ai lavoratori gia' colpiti dalla crisi economica il peso del salvataggio di Wall Street con un piano che non va neanche alle radici della crisi". Altre manifestazioni del genere sono state organizzate in una ventina di città americane. (ANSA).


 

 

 

WALL STREET: RITROVA LA STRADA DEI RIALZI, OK AL PIANO

25 Settembre 2008 22:05 NEW YORK - di WSI
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I listini azionari americani hanno ritrovato la strada dei rialzi ed hanno archiviato la seduta in rally grazie all’accordo apparentemente raggiunto dal Congresso Usa sul piano di salvataggio di $700 miliardi proposto dall’amministrazione Bush per rilanciare il settore finanziario. Il Dow Jones ha guadagnato l'1.82% a 11022, l’S&P500 l'1.97% a 1209, il Nasdaq e’ avanzato dell'1.43% a 2186. A registrare la migliore performance e’ stato il comparto dei titoli bancari, schizzato al rialzo subito dopo che il senatore Chris Dodd, responsabile della Commissione Finanze del Senato, ha annunciato l’accordo, tra repubblicani e democratici, su "una serie di principi" relativi al piano di emergenza studiato nei giorni scorsi dal segretario al Tesoro Paulson e dal presidente della Fed Bernanke.
Alla Casa Bianca, pochi minuti dopo la chiusura di Wall Street, e' cominciato un summit straordinario (un evento storico mai accaduto prima) a cui hanno partecipato il presidente Bush e il suo vice Cheney, i due candidati alla presidenza, il democratico Obama e il repubblicano McCain, oltre ai vertici della Camera e del Senato, il ministro del Tesoro Paulson, il governatore della Fed Bernanke e molti altri membri delle due delegazioni repubblicana e democratica alle Commissioni Finanze di Capitol Hill. Tutti seduti intorno allo stesso tavolo ovale (vedi foto in alto a sinistra). Obiettivo dello storico meeting: trovare un accordo definitivo, per far davvero passare, con i voti necessari, il maxi-piano di salvataggio da $700. A opporsi strenuamente sono ancora i repubblicani piu' conservatori della Camera, in rivolta contro Bush per un salvataggio considerato "socialista". Il problema maggiore, in termini di corsa alle presidenziali, ce l'ha dunque John McCain.
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Il primo annuncio di un accordo "quadro" ha riportato comunque la fiducia in borsa, gli operatori sono maggiormente ottimisti sul superamento della crisi economica. "Siamo vicini alla fine della crisi del credito" ha affermato James Gaul, money manager di Boston Advisors. "Il piano di Paulson riportera’ finalmente la stabilita’ sui mercati, le operazioni di business torneranno a funzionare regolarmente".
Mercoledi’ sera’ il presidente degli Stati Uniti George W. Bush era intervenuto in diretta televisiva per convincere il Congresso ad approvare il piano di salvataggio. Politica e finanza Usa sono in queste ore interconnesse come mai prima, in un complicato e rischioso puzzle tra Casa Bianca, le due campagne elettorali di Barack Obama e John McCain, il Congresso. A breve si terra’ a Washington l'incontro alla Casa Bianca tra Bush, Obama, McCain e una delegazione bipartisan del Congresso, sollecitato dal presidente.
L'annuncio relativo all'accettazione del piano ha permesso agli investitori di guardare oltre i pessimi dati giunti in mattinata dal fronte economico che hanno evidenziato il difficile momento che sta caratterizzando l'economia a stelle e strisce. Cosi' il forte aumento delle richieste di sussidio da parte dei disoccupati (ai massimi livelli di 7 anni), il calo degli ordini di beni durevoli, ed il tonfo delle vendite di case nuove ai minimi 17 anni sono passati in secondo piano senza arrecare alcun danno alla performance giornaliera dei listini.
A livello socieatrio, brutte notizie dalla conglomerata industriale General Electric: la societa’ ha tagliato l’outlook sul terzo trimetre e sull’intero anno fiscale 2008 ed annullato l’annunciato piano di buy-back. Le stime sull’EPS del trimestre in corso sono state riviste al ribasso in un range di $0.43-0.48, il consensus degli analisti e’ pari a 52 centesimi. L’azione, pesante nel preborsa, e’ riuscita comunque a girare in positivo grazie al relativo buonumore generale che ha caratterizzato la seduta.
Tra gli altri titoli in buon progresso il colosso dell’abbigliamento sportivo Nike che ha riportato un calo del 10% dei profitti, comunque sufficiente a battere le attese del mercato; Research In Motion, la societa’ sviluppatrice della tecnologia Blackberry, diffondera’ i risultati trimestrali subito dopo la chiusura.
Tra i finanziari, JP Morgan e Morgan Stanley hanno registrato un rialzo superiore ai 7 punti percentuali. Non e' riuscito a conservare invece i guadagni iniziali Washington Mutual, scivolato in territorio negativo, per una perdita del 25%. Nel preborsa l’azione era avanzata grazie ad un articolo del Wall Street Journal secondo cui il gruppo avrebbe contattato diversi potenziali acquirenti per l’operazione di takeover.
Sugli altri mercati, ha ripreso a viaggare al rialzo il petrolio: i futures con consegna novembre hanno guadagnato di $2.29 a $108.02 al barile. Sul valutario, piatto l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.4618. Vendite sull’oro. I futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno perso $13.00 a $882.00 l’oncia. In calo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.8620%.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

25 Settembre 2008 23:40 NEW YORK
Crisi mutui: accordo Congresso Usa, 250 miliardi subito
di ANSA
Bush ai parlamentari: fare presto, per uscire da grave crisi
(ANSA) - NEW YORK, 25 SET - Sara' di 250 miliardi di dollari la prima tranche di aiuti pubblici destinati al superpiano per riassorbire la crisi dei mutui negli Usa. Secondo l'accordo raggiunto al Congresso Usa l'entita' complessiva del superpiano rimane di 700 mld di dollari. Per il resto, fino a 450 mld, se ne parlera' dopo l'elezione del presidente Usa. Bush ha detto ai parlamentari riuniti alla Casa Bianca, presenti Obama e McCain, di aspettarsi un accordo 'molto rapidamente' per uscire dalla grave crisi del Paese.

 

25 Settembre 2008 23:54 SAN PAOLO
CRISI MUTUI: BRASILE; LULA APPOGGIA PIANO BUSH
di ANSA
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(ANSA) - SAN PAOLO, 25 SET - Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha espresso oggi il suo appoggio al piano messo a punto dall'amministrazione Bush per far fronte alla crisi dei mutui, e sottolineato che i candidati Barack Obama e John MacCain dovrebbero sottoscrivere a loro volta un impegno in tal senso con gli statunitensi. Lo ha reso noto l'agenzia di stampa statale, precisando che il capo dello Stato lo ha affermato a New York, al termine di una riunione con il britannico Gordon Brown, lo spagnolo José Luis Zapatero, l'australiano Kewin Rudd, nonché con José Manuel Barroso e Jakaya Kikwete, presidenti rispettivamente della Commissione Europea e dell'Unione Africana. Lula ha specificato in particolare che l'iniziativa di Bush "é importante per far sì che la crisi non si espanda ai Paesi in via di sviluppo e non colpisca i Paesi più poveri del mondo, provocando recessione e disoccupazione" e sostenuto che "l'ideale sarebbe che i candidati alla presidenza Usa si impegnassero con una lettera diretta agli statunitensi, come ho fatto io nel 2002 (quando venne eletto, ndr) per tranquillizzare sia Washington che il mondo intero". In merito alla crisi, il presidente brasiliano ha affermato che "é giunta l'ora che ci siano regolamentazioni per tutti, affinché vi possa essere trasparenza nel sistema finanziario mondiale". (ANSA).

 

25 Settembre 2008 23:55 NEW YORK
FED: BOOM RICHIESTE, PRESTITI TASSO SCONTO A 262,3 MLD
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 25 SET - Richieste record per prestiti attraverso la finestra di tasso di sconto della Fed. Nella settimana che si è chiusa mercoledi, le banche hanno chiesto complessivamente 262,34 miliardi di dollari, raddopiando il record precedente segnato la scorsa settimana e pari a 121,29 miliardi. La forte richiesta non fa altro che confermare le difficoltà del mercato. La media giornaliera di prestiti è schizzata a 187,75 miliardi, rispetto ai 47,97 miliardi della settimana precedente.(ANSA).