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Martedì 30
settembre 2008 |
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30 Settembre 2008 08:05 MILANO
BORSA:EFFETTO DOMINO WALL STREET SU ASIA, CONTIENE CALO SEUL
di ANSA
-
(ANSA) - MILANO, 30 SET - Il domino nero delle Borse prosegue e
trascina a terra Tokyo e le Piazze asiatiche. Dopo la bocciatura
da parte della Camera del piano di salvataggio Paulson la prima
a crollare è stata Wall Street e ora l'ondata di vendite ci si
attende contagi anche il Vecchio Continente. Mitsubishi Ufj
Financial ha lasciato il 4,4%, Dbs il 2%, Babcock&Brown il 3,4
per cento. Pesanti anche i titoli più dedicati all'export come
le auto: Toyota ha lasciato il 3,7 per cento. Pesanti anche i
petroliferi e le commodities: Bhp ha perso il 5,9%, Fortescue
Metal il 10% sul calo del prezzo del greggio. "E' un buon
momento per acquistare - commentano i gestori ma gli investitori
non sembrano avere abbastanza sangue freddo e gli indici guida
perdono tra il 2 e il 4 per cento. Sembra tenere Seul dove però
sono state interdette le vendite allo scoperto. Bene l'oro e
Newcrest mining guadagna il 3,1 per cento. Di seguito gli indici
dei titoli guida delle principali Borse dell'area Asia-Pacifico:
- Tokyo -4,12% - Hong Kong -2,42% - Shanghai CHIUSA - Taiwan
-3,55% - Seul -0,57% - Sydney -4,30% (IN CORSO) - Mumbay -0,54%
(IN CORSO) - Singapore -2,06% (IN CORSO) - Kuala Lumpur -1,04%
(IN CORSO) - Bangkok -2,94% - Giakarta CHIUSA. (ANSA).
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30 Settembre 2008 08:28
CRISI MUTUI:
BANCA GIAPPONE, INIEZIONE LIQUIDITA' DA 19,5 MLD
(ANSA-AFP) - TOKYO, 30 SET -
La Banca del Giappone (BoJ) ha annunciato un'iniezione di
liquidità da 3.000 miliardi di yen (19,5 miliardi di euro)
nel sistema bancario del paese asiatico per aiutare gli
istituti di credito a far fronte alla penuria di liquidità
causata dalla crisi mondiale del credito. La BoJ ha lanciato
due aste: la prima a inizio giornata per 2 mila miliardi e
la seconda nel primo pomeriggio per 1.000 miliardi. Le
banche si sono precipitate sull'offerta: le domande sono
state complessivamente 3.859 miliardi per la prima asta e
2.763,9 miliardi per la seconda. Il tasso di interesse in
entrambi i casi è stato fissato allo 0,75%. E' la decima
giornata di lavoro consecutiva che la Banca del Giappone
interviene in questo modo sui mercati. Questa misura è stata
decisa dopo che ieri la Camera statunitense ha bocciato a
sorpresa il piano di salvataggio di Wall Street. (ANSA-AFP).
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30 Settembre 2008 08:46 ROMA
GB:
FIDUCIA CONSUMATORI, A SETTEMBRE VICINA MINIMI DA SEMPRE
(ANSA) - ROMA, 30 SET - La
fiducia dei consumatori del Regno Unito a settembre si
mantiene vicina ai livelli minimi da sempre. Lo comunica
l'agenzia Bloomberg citando i dati di Gfk. L'indice sulla
fiducia nel mese di settembre è salito di 4 punti rispetto
al mese precedente, andandosi ad assestare a -32. L'indice
aveva segnato il suo peggior record a luglio, quando aveva
registrato -39, il livello più basso da quando è iniziata la
serie storica nel 1974. (ANSA).
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30 Settembre 2008 09:38 PARIG:
CRISI MUTUI:
DEXIA,DOPO RICAPITALIZZAZIONE FRANCIA AVRA' 25%
(ANSA) - PARIGI, 30 SET - Il
comunicato dell'Eliseo segue l'annuncio da parte del governo
belga di un accordo tra Bruxelles, Parigi e Lussemburgo di
iniettare 6,4 miliardi di euro in Dexia, gruppo in
difficoltà a causa della crisi dei mutui. Secondo l'accordo
le autorità federali e gli azionisti belgi parteciperanno al
piano di ricapitalizzazione per 3 miliardi di euro, lo stato
francese e la CDC per altri 3 miliardi e il governo
lussemburghese per 376 milioni. Lo stato francese, precisa
il comunicato dell'Eliseo, "sottoscriverà direttamente o
indirettamente per un miliardo di euro". Il salvataggio di
Dexia, che segue quello del colosso belga-olandese Fortis, è
stato deciso "per garantire la contnuità dei finanziamenti
agli enti locali francesi e per contribuire alla stabilità
dei sistemi finanziari francesi e europei, in conformità
agli impegni presi dal presidente della repubblica",
sottolinea l'Eliseo. Sarkozy ha convocato stamani all'Eliseo
i rappresentanti di banche e assicurazioni per fare il punto
della situazione e valutare i rischi di contagio della crisi
finanziaria mondiale. Il capo dello stato vuole anche
organizzare entro la fine dell'anno un summit internazionale
per "rifondare il sistema finanziario internazionale".
(ANSA).
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30 Settembre 2008 12:22 ROMA
CRISI MUTUI: IRLANDA; GOVERNO GARANTISCE
DEPOSITI BANCARI
(ANSA) - ROMA, 30 SET - Il
Governo irlandese ha deciso di garantire i depositi ed i
prestiti di sei istituti bancari, oltre che le posizioni di
due società di costruzioni, una mossa che oggi in Borsa a
Dublino ha fato decollare l' indice settoriale, salito fino
ad un massimo del 25%. Il Governo ha infatti reso noto che
si farà garante di tutti i depositi, delle obbligazioni, del
debito cosiddetto senior e del debito subordinato degli
istituti, per un totale di circa 500 miliardi di euro. Si
tratta di una somma stratosferica se si pensa che l' Irlanda
ha un debito di circa 45 miliardi ed un pil di 190 miliardi.
In Borsa in particolare Anglo Irish Bank è salita fino ad un
massimo del 49% ed Allied Irish Bank del 10%. Le garanzie
saranno in vigore fino al 28 settembre 2010. (ANSA).
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30 Settembre 2008 12:24
MILANO
CRISI MUTUI: IN ITALIA, TUTTI GLI OCCHI
PUNTATI SU UNICREDIT
di WSI-REUTERS-ANSA
Il titolo e' stato sospeso in Borsa per eccesso di ribasso.
Ma in positivo, lo spread del credit default swap si
restringe dopo l'allarmante balzo di ieri, passando a
110-130 da 140 (venerdi': 50).
Il titolo Unicredit amplia le perdite a Piazza Affari e
scivola in calo di oltre il 6% (-6,30% a 2,8 euro) dopo
essere stato sospeso in apertura per eccesso di ribasso.
L'ad Alessandro Profumo ieri ha scritto ai dipendenti per
rassicurarli sulla situazione del gruppo e smentire i rumors
che indicano l'istituto a corto di liquidità ma alla Borsa
non basta.
"I coefficienti di liquidità - scrive Profumo in una mail
sulla rete intranet della banca - sia a breve che a medio
termine superano in maniera significativa i limiti approvati
dal cda e quelli richiesti dai regolatori in tutti i paesi
in cui operiamo".
Il credit default swap di Unicredit mostra stamane a
sorpresa un restringimento dai livelli di ieri. A spingere
il trend odierno, secondo gli operatori del settore,
"l'assoluta disponibilità" delle autorità europee a
intervenire tamponando i problemi. "Stamattina la situazione
sul settore bancario italiano sembra paradossalmente
riavvicinarsi ai livelli di venerdì, mostrando un
restringimento rispetto alla chiusura di ieri, o in alcuni
casi comunque un non peggioramento" dice un operatore. "Chi
si aspettava segnali drammatici oggi finora non ne ha
visti".
Alle 11 Unicredit, ha un credit default swap senior a 5 anni
a 110-130 punti base dai 140 di ieri in chiusura e dai 90 di
venerdì. "Le autorità di Irlanda, Olanda, Belgio e
Lussemburgo hanno dato segnali espliciti di interesse a
garantire il settore" ricorda il trader.
In Europa il Cds a 5 anni di Dexia, oggetto dell'ultimo
salvataggio continentale, si stringe di 30 punti base a
quota 500. Il governo irlandese, da parte sua, ha annunciato
la disposizione di un accordo volto a garantire l'insieme
dei depositi presso sei istituzioni finanziarie colpite
dalla turbolenza della crisi finanziaria internazionale. La
decisione è immediatamente operativa e a scadenza settembre
2010. Tra gli istituti dell'isola interessati dalla misura,
il cds di Anglo Irish Bank è a circa 600 punti base, quello
di Allied Irish Bank a 213 pb, quello di Bank of Ireland a
287.
Secondo MF-Dow Jones Merrill Lynch ha ridotto il target
price di Unicredit a 4 euro da 5,4 euro di riflesso ad un
taglio delle stime di Eps 2008-2010 del 20%. Rating
confermato comunque a buy in virtu' del forte potenziale di
upside offerto dalle quotazioni attuali.
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30 Settembre 2008 12:44 ROMA
CRISI MUTUI: TAGLIO DEI TASSI DI EMERGENZA
IN EUROPA
di WSI-ANSA
Potrebbero farlo già questa settimana la Bce, la Banca
d'Inghilterra, la Banca Svizzera. Una misura "d'emergenza"
per calmare i mercati finanziari e sostenere la crescita.
C'é una "discreta possibilità" che le principali banche
centrali europee taglino i tassi d'interesse già questa
settimana. Lo scrivono gli economisti di Citigroup secondo
quanto riporta la Bloomberg, parlando di una misura
"d'emergenza" per calmare i mercati finanziari e sostenere
la crescita economica.
A tagliare i tassi, secondo la banca statunitense,
potrebbero essere la Banca centrale europea, la Banca
d'Inghilterra, la Banca nazionale svizzera, oltre alla
Riksbank svedese e all'istituto centrale di Danimarca. E la
mossa a sorpresa potrebbe arrivare già questa settimana se
la Federal Reserve americana dovesse abbassare, dal 2%
attuale, il tasso sui Fed Fund. Il consiglio direttivo della
Banca centrale europea si riunisce giovedì a Francoforte.
Leggere anche:
SE IL PIANO NON PASSERA', NON RESTA CHE CONTARE SULLE BANCHE
CENTRALI Anche se le banche centrali d'Europa tendono a
muovere i tassi gradualmente con ritocchi di un quarto di
punto, secondo Citigroup "una mossa più decisa, da mezzo
punto, potrebbe essere appropriata per alcuni paesi". "La
crisi finanziaria è divenuta così grave che ora sembra
altamente probabile che i tassi debbano essere tagliati in
anticipo, come risposta ai rischi di una diffusa debolezza
economica". Quanto al rischio che un taglio dei tassi possa
stimolare ulteriormente l'inflazione, questo sembra
"piuttosto ridotto".
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30 Settembre 2008 12:59 ROMA
Crisi mutui:
fuga da mercato, volano a record depositi a Bce
(ANSA) - ROMA, 30 SET - Le
banche stanno attingendo ai prestiti d'emergenza della Banca
centrale europea al ritmo piu' forte dal 2002. Ma
nell'attuale crisi il timore di restare senza fondi e' cosi'
forte che chi fa provvista di liquidita', poi, torna a
depositarla presso l'istituto di Francoforte, pur accettando
di ricevere come remunerazione un tasso del 3,25%, ben
inferiore a quello di mercato. Il ricorso alle 'deposit
facility' della Bce e' volato cosi' al record di 44 mld di
euro. Ieri le banche hanno depositato oltre un miliardo
presso l'Eurotower per l'ottavo giorno consecutivo, cosa che
non era mai accaduta prima secondo la Bloomberg. Allo stesso
tempo le banche, alla ricerca di liquidi nonostante le forti
iniezioni di fondi da parte delle banche centrali di questi
giorni, sempre ieri hanno preso in prestito 15,5 miliardi di
euro attraverso la 'marginal lending facility' della Bce,
ossia i prestiti d'emergenza che impongono un tasso ben
superiore a quelli di mercato, pari al 5,25%. Una situazione
paradossale: gli istituti di credito prendono soldi in
prestito per poi tornare a depositarli presso la Bce,
accettando la perdita derivante dal differenziale fra i
tassi d'interesse. I tassi sul mercato interbancario sono
del resto a livelli record, a testimoniare che gli istituti
di credito non vogliono prestarsi reciprocamente liquidita'.(ANSA).
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30 Settembre 2008 13:08 ROMA
CRISI MUTUI:
NOWOTNY, BCE NON PERMETTERA' CRAC GRANDI BANCHE
(ANSA) - ROMA, 30 SET -
L'Unione europea non ha bisogno di un piano di salvataggio
del settore finanziario come gli Stati Uniti, e in ogni caso
la Banca centrale europea non permetterà il crac di banche
rilevanti, tale da portare con sé una crisi sistemica. Lo ha
detto Ewald Nowotny, un membro del Consiglio direttivo della
Banca centrale europea, durante un'intervista radiofonica.
Nowotny ha detto di aspettarsi che presto venga approvato il
maxi-piano di salvataggio statunitense da 700 miliardi di
dollari, e ha spiegato che l'Europa, che ha reagito
"velocemente" alla crisi, ha la situazione "sotto
controllo". (ANSA).
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30 Settembre 2008 14:47 NEW
YORK
BUSH:
WALL STREET HA PERSO $1 TRILIONE IN UN GIORNO, IL PIANO DI
SALVATAGGIO COSTA $700 MILIARDI
di WSI
Il presidente degli Stati Uniti George Bush e' apparso per
l'ennesima volta in diretta TV (e' la quarta in pochi
giorni), stavolta prima dell'apertura di Wall Street, per
chiedere il supporto del Congresso al passaggio del piano di
salvataggio delle banche, bocciato ieri dalla Camera.
"Voglio dire agli americani che la bocciatura alla Camera
dei Rappresentanti del piano da $700 miliardi non e' la fine
del processo legislativo. Si tratta di un iter faticoso,
molti rappresentanti sono contrari per motivi legittimi, se
ne discute anche molto aspramente, ma per quante difficolta'
si possano incontrare durante l'iter del dibattito
legislativo, cio' che conta e' che, alla fine, una legge sia
passata. E la passeremo", ha detto Bush.
"L'economia americana e' in una situazione critica e bisogna
che questo piano di salvataggio sia approvato", ha
continuato il presidente, "affinche' l'economia ricominci a
muoversi. Altrimenti gli effetti della non approvazione
peggioreranno di giorno in giorno, e tutti gli americani
cominceranno a sentirne le conseguenze e le sofferenze nella
vita di tutti i giorni, con cali visibili nelle pensioni per
la vecchiaia, nei fondi comuni, nel prezzo delle case, nella
perdita di posti di lavoro".
Bush ha voluto anche forzare la mano al Congresso sostenendo
che "ieri il mercato azionario ha perso con un crollo di un
solo giorno oltre 1 trilione di dollari (1000 miliardi) di
valore, ma questo piano cosi' importante per noi costera'
$700 miliardi". "Per questo i costi di un passaggio del
piano di salvataggio - ha concluso il presidente - sono
certamente minori rispetto a quelli che gli Stati Uniti
dovrebbero affrontare nello scenario alternativo".
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WALL
STREET: FUTURES IN PROGRESSO,
RIMBALZO DOPO IL SELL-OFF
30 Settembre 2008 14:58 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
A mezz’ora dall’apertura delle
borse i contratti sugli indici Usa continuano a trattare in
buon progresso (vedi quotazioni a fondo pagina) il che
lascia prevedere un avvio positivo per l’azionario.
Si e’ appena concluso l’intervento in diretta televisiva del
presidente Bush sull’urgenza di approvare il piano di
salvataggio il prima possibile per evitare un inasprimento
della crisi che ha messo in ginocchio il settore
finanziario. Gia’ ieri il segretario al Tesoro Paulson,
particolarmente deluso dalla bocciatura del piano alla
Camera, era intervenuto in una conferenza stampa per
chiedere l'urgente approvazione del programma da $700
miliardi.
Dopo il massiccio sell-off di lunedi', tra gli investitori
e’ tornato a prevalere un minimo di ottimismo circa la
futura approvazione di un piano simile a quello bocciato
ieri. La votazione sul programma (rivisto) dovrebbe tenersi
giovedi’ prossimo. Con il crollo di ieri il Dow Jones e' in
ribasso -22% dall'inizio dell'anno (-10% nel solo mese di
settembre), lo S&P 500 e' in calo -29% dal top di ottobre
2007. Lo scrollone ha ridotto la capitalizzazione di Wall
Street di $1.2 trilioni in un solo giorno (vedi
dichiarazione di Bush), record negativo storico per la borsa
americana.
Nel frattempo sono ancora altissime le tensioni sul mercato
monetario. Nelle ultime 24 ore il LIBOR (il tasso relativo
ai prestiti interbancari tra gli istituti di credito) e’
schizzato dal 2.56% a 6.88%, nuovo massimo storico: negli
Stati Uniti il credito resta congelato, si teme per un
brusco rallentamento degli investimenti aziendali e dei
consumi da parte delle famiglie americane. Gli operatori
hanno iniziato a considerare anche un taglio dei tassi
d’interesse nel meeting di fine ottobre.
In calendario sono presenti i dati sul settore immobiliare
(S&P Case-Shiller), sul Chicago PMI e sulla fiducia dei
consumatori. Le attese per quest’ultima sono per una
riduzione a 55 punti dai 56.9 di agosto.
Sugli altri mercati, recupera il petrolio: i futures con
consegna novembre segnano un rialzo di $1.95 a $98.32 al
barile. Sul valutario, l’euro e’ in calo rispetto al dollaro
a quota 1.4258. In progresso l’oro a $898.70 l’oncia
(+$4.30). Invariati i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul
Treasury a 10 anni e’ fermo al 3.63%.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e’ in ribasso di 20.70 punti (+1.85%) a
1139.50.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna +17.50 punti
(+1.16%) a 1529.50.
Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 123 punti
(+1.17%) a 10597.00.
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Fonte -
WallStreetItalia |
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30 Settembre 2008
15:00 NEW YORK
IMMOBILIARE USA: ALTRO COLPO, PREZZI CASE -16.3%
di WSI
Nel mese di luglio il rapporto S&P/Case Shiller, l’indicatore
che monitora il prezzo medio degli immobili nelle 20 maggiori
citta’ americane, scende ancora al nuovo record negativo anno su
anno.
Il rapporto Standard & Poor's/Case Shiller, l’indicatore che
monitora il prezzo medio degli immobili nelle 20 maggiori citta’
statunitensi, e’ risultato in calo (su base annuale) del 16.3%
nel mese di luglio.
Le attese degli analisti erano per una contrazione del 16%.
Nel mese precedente l'indicatore aveva segnato una contrazione
del 15.9%.
Si tratta del settimo a calo a due cifre (ogni mese dall’inizio
dell’anno) e del diciottesimo calo consecutivo su base mensile.
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30 Settembre 2008
15:20 ROMA
BORSA:
NEW YORK; FUTURES IN RIALZO,SI PUNTA SU OK MAXI-PIANO
(ANSA) - ROMA, 30
SET - Sono in deciso rialzo i futures sugli indici della Borsa
di New York: il contratto sul Dow Jones avanza di 162 punti base
a 10.636,0 punti; quello sul Nasdaq-100 sale di 20,25 punti base
a 1.532,25 punti; e quello sullo S&P 500 guadagna 25 punti base
a 1.143,80 punti. Il rimbalzo, all'indomani del crollo dello S&P
500, giunge dopo che il senatore repubblicano Judd Gregg e il
candidato democratico Barak Obama hanno dichiarato che il
maxi-piano di salvataggio alla fine sarà approvato, mentre il
presidente americano Bush ha sottolineato che il no espresso
ieri alla Camera non rappresenta una bocciatura definitiva. Nel
pre-mercato, sono in rialzo i finanziari con JPMorgan Chase (+6%
a 43,45 dollari), Citigroup (+5,7% a 18,76 dollari); Goldman
Sachs (+2,9% a 124,15 dollari) e Morgan Stanley (+6% a 22,25
dollari). Bene anche Sovereign Bancorp che, dopo aver accumulato
ieri un ribasso del 72%, ora recupera con un +42% a 3,30
dollari, e National City che sale del 32% dopo aver perso ieri
il 63%. (ANSA).
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30 Settembre 2008
15:28 NEW YORK
Crisi mutui:
Bush, no Camera non e' la fine,Congresso agisca
(ANSA) - NEW
YORK, 30 SET - La bocciatura alla camera non significa la fine
del piano di salvataggio: 'il Congresso deve agire'. Lo ha detto
George W. Bush. Il piano e' necessario perche' 'l'economia si
trova in un momento critico', ha affermato il presidente Usa,
avvertendo che 'le conseguenze dell'inazione saranno ogni giorno
peggiori'. Il danno economico sara' 'doloroso e duraturo'.
'Dobbiamo scegliere tra l'azione e la prospettiva concreta di
ristrettezze economiche per milioni di americani', ha detto
Bush.
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WALL
STREET:
RIALZA LA TESTA, C'E' LA REAZIONE
30 Settembre 2008 22:05 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
Buona reazione degli indici
americani al crollo registrato in avvio di settimana,
costato $1.2 trilioni in capitalizzazione. Grazie ad un
crescente ottimismo sull’approvazione di un piano di
salvataggio simile a quello bocciato lunedi’ dal Parlamento
Usa, sul mercato azionario sono tornati a prevalere con
forza gli acquisti che hanno permesso ai listini di
recuperare parte del terreno ceduto nella seduta precedente.
Il Dow Jones ha guadagnato il 4.68% a 10850, l’S&P500 il
5.29% a 1164, il Nasdaq e’ avanzato del 4.97% a 2082.
Settembre si conferma pero’ il peggior mese dell’anno, con
la piu’ brutta performance dal 2001: l’indice industriale e
l’S&P500 lasciano sul terreno il 10%, il Composite perde il
13%.
A guidare il rialzo giornaliero e’ stato ovviamente l’intero
comparto finanziario, in quanto maggiormente sensibile
all’evolversi della situazione. Tra i colossi del settore,
Citigroup e’ avanzato del 19%, JP Morgan ha guadagnato il
14%, +12% per Bank of America.
"Il mercato e’ fiducioso sul fatto che qualcosa di positivo
accadra’" ha affermato John Carey, money manager di Pioneer
Investment Management. La votazione sul programma (rivisto)
di salvataggio dovrebbe tenersi giovedi’ prossimo e le
ultime dichiarazioni giunte da entrambe le parti politiche
lasciano presagire l’ok finale al piano.
Anche oggi, prima dell’apertura delle borse, il presidente
Bush e’ intervenuto nuovamente in diretta televisiva il per
ribadire l’urgenza di approvare il piano il prima possibile
per evitare un inasprimento della crisi che ha messo in
ginocchio il settore finanziario. Simili sollecitazioni sono
giunte dal segretario al Tesoro Paulson, mentre i due
candidati presidenziali John McCain (repubblicano) e Barack
Obama (democratico) hanno invitato il Congresso a riprendere
con immediatezza i lavori sul piano.
"E’ sicuramente facile puntare il dito contro i Ceo e gli
speculatori di Wall Street, ma quando le societa’
inizieranno ad avere difficolta’ nell’ottenimento dei
prestiti allora le prospettive di crescita saranno a richio.
A quel punto la crisi causera’ perdita di posti di lavoro ed
un ulteriore rallentamento dell'economia" ha affermato Jim
Dunigan, managing executive of investments di PNC Wealth
Management.
Nel frattempo restano ancora altissime le tensioni sul
mercato monetario. Nelle ultime 24 ore il LIBOR (il tasso
relativo ai prestiti interbancari tra gli istituti di
credito) e’ schizzato dal 2.56% a 6.88%, nuovo massimo
storico: negli Stati Uniti il credito resta pertanto
congelato e cio’ solleva forti preoccupazioni su un brusco
rallentamento degli investimenti aziendali e, di
conseguenza, dei consumi delle famiglie americane.
L’incertezza della situazione ha spinto gli operatori
perfino a scontare anche un taglio dei tassi d’interesse nel
meeting di fine ottobre di 50 punti base.
Note negative sono emerse dal settore immobiliare, mentre si
sono attestati a livelli migliori del consensus il Chicago
PMI (seppur in calo) e la fiducia dei consumatori (cresciuta
a sorpresa).
Sugli altri mercati, in buon recupero il petrolio: i futures
con consegna novembre hanno guadagnato $4.27 a $100.64 al
barile. Sul valutario, in netto calo l’euro nei confronti
del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il
cambio tra le due valute e’ di 1.4070. In ribasso l’oro. I
futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno
perso $13.60 a $880.80 l’oncia. Negativi infine i Titoli di
Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al
3.8270% dal 3.6320%. di lunedi’.
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