.

 
 

 

PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Martedì 30 settembre 2008

PARTE 2

.
  Martedì 30 settembre 2008   Martedì 30 settembre 2008   Martedì 30 settembre 2008  
       
..... Scarica in formato PDF ..... Scarica in formato PDF ..... Scarica in formato PDF .....

 

 

 

 

 

30 Settembre 2008 08:05 MILANO
BORSA:EFFETTO DOMINO WALL STREET SU ASIA, CONTIENE CALO SEUL
di ANSA
-
(ANSA) - MILANO, 30 SET - Il domino nero delle Borse prosegue e trascina a terra Tokyo e le Piazze asiatiche. Dopo la bocciatura da parte della Camera del piano di salvataggio Paulson la prima a crollare è stata Wall Street e ora l'ondata di vendite ci si attende contagi anche il Vecchio Continente. Mitsubishi Ufj Financial ha lasciato il 4,4%, Dbs il 2%, Babcock&Brown il 3,4 per cento. Pesanti anche i titoli più dedicati all'export come le auto: Toyota ha lasciato il 3,7 per cento. Pesanti anche i petroliferi e le commodities: Bhp ha perso il 5,9%, Fortescue Metal il 10% sul calo del prezzo del greggio. "E' un buon momento per acquistare - commentano i gestori ma gli investitori non sembrano avere abbastanza sangue freddo e gli indici guida perdono tra il 2 e il 4 per cento. Sembra tenere Seul dove però sono state interdette le vendite allo scoperto. Bene l'oro e Newcrest mining guadagna il 3,1 per cento. Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali Borse dell'area Asia-Pacifico: - Tokyo -4,12% - Hong Kong -2,42% - Shanghai CHIUSA - Taiwan -3,55% - Seul -0,57% - Sydney -4,30% (IN CORSO) - Mumbay -0,54% (IN CORSO) - Singapore -2,06% (IN CORSO) - Kuala Lumpur -1,04% (IN CORSO) - Bangkok -2,94% - Giakarta CHIUSA. (ANSA).
 

 

 

30 Settembre 2008 08:28

CRISI MUTUI: BANCA GIAPPONE, INIEZIONE LIQUIDITA' DA 19,5 MLD

(ANSA-AFP) - TOKYO, 30 SET - La Banca del Giappone (BoJ) ha annunciato un'iniezione di liquidità da 3.000 miliardi di yen (19,5 miliardi di euro) nel sistema bancario del paese asiatico per aiutare gli istituti di credito a far fronte alla penuria di liquidità causata dalla crisi mondiale del credito. La BoJ ha lanciato due aste: la prima a inizio giornata per 2 mila miliardi e la seconda nel primo pomeriggio per 1.000 miliardi. Le banche si sono precipitate sull'offerta: le domande sono state complessivamente 3.859 miliardi per la prima asta e 2.763,9 miliardi per la seconda. Il tasso di interesse in entrambi i casi è stato fissato allo 0,75%. E' la decima giornata di lavoro consecutiva che la Banca del Giappone interviene in questo modo sui mercati. Questa misura è stata decisa dopo che ieri la Camera statunitense ha bocciato a sorpresa il piano di salvataggio di Wall Street. (ANSA-AFP).


 

 

30 Settembre 2008 08:46 ROMA

GB: FIDUCIA CONSUMATORI, A SETTEMBRE VICINA MINIMI DA SEMPRE

(ANSA) - ROMA, 30 SET - La fiducia dei consumatori del Regno Unito a settembre si mantiene vicina ai livelli minimi da sempre. Lo comunica l'agenzia Bloomberg citando i dati di Gfk. L'indice sulla fiducia nel mese di settembre è salito di 4 punti rispetto al mese precedente, andandosi ad assestare a -32. L'indice aveva segnato il suo peggior record a luglio, quando aveva registrato -39, il livello più basso da quando è iniziata la serie storica nel 1974. (ANSA).

 

 

30 Settembre 2008 09:38 PARIG:

CRISI MUTUI: DEXIA,DOPO RICAPITALIZZAZIONE FRANCIA AVRA' 25%

(ANSA) - PARIGI, 30 SET - Il comunicato dell'Eliseo segue l'annuncio da parte del governo belga di un accordo tra Bruxelles, Parigi e Lussemburgo di iniettare 6,4 miliardi di euro in Dexia, gruppo in difficoltà a causa della crisi dei mutui. Secondo l'accordo le autorità federali e gli azionisti belgi parteciperanno al piano di ricapitalizzazione per 3 miliardi di euro, lo stato francese e la CDC per altri 3 miliardi e il governo lussemburghese per 376 milioni. Lo stato francese, precisa il comunicato dell'Eliseo, "sottoscriverà direttamente o indirettamente per un miliardo di euro". Il salvataggio di Dexia, che segue quello del colosso belga-olandese Fortis, è stato deciso "per garantire la contnuità dei finanziamenti agli enti locali francesi e per contribuire alla stabilità dei sistemi finanziari francesi e europei, in conformità agli impegni presi dal presidente della repubblica", sottolinea l'Eliseo. Sarkozy ha convocato stamani all'Eliseo i rappresentanti di banche e assicurazioni per fare il punto della situazione e valutare i rischi di contagio della crisi finanziaria mondiale. Il capo dello stato vuole anche organizzare entro la fine dell'anno un summit internazionale per "rifondare il sistema finanziario internazionale". (ANSA).
 

 

 

30 Settembre 2008 12:22 ROMA

CRISI MUTUI: IRLANDA; GOVERNO GARANTISCE DEPOSITI BANCARI

(ANSA) - ROMA, 30 SET - Il Governo irlandese ha deciso di garantire i depositi ed i prestiti di sei istituti bancari, oltre che le posizioni di due società di costruzioni, una mossa che oggi in Borsa a Dublino ha fato decollare l' indice settoriale, salito fino ad un massimo del 25%. Il Governo ha infatti reso noto che si farà garante di tutti i depositi, delle obbligazioni, del debito cosiddetto senior e del debito subordinato degli istituti, per un totale di circa 500 miliardi di euro. Si tratta di una somma stratosferica se si pensa che l' Irlanda ha un debito di circa 45 miliardi ed un pil di 190 miliardi. In Borsa in particolare Anglo Irish Bank è salita fino ad un massimo del 49% ed Allied Irish Bank del 10%. Le garanzie saranno in vigore fino al 28 settembre 2010. (ANSA).
 

 

 

30 Settembre 2008 12:24 MILANO

CRISI MUTUI: IN ITALIA, TUTTI GLI OCCHI PUNTATI SU UNICREDIT

di WSI-REUTERS-ANSA
Il titolo e' stato sospeso in Borsa per eccesso di ribasso. Ma in positivo, lo spread del credit default swap si restringe dopo l'allarmante balzo di ieri, passando a 110-130 da 140 (venerdi': 50).
Il titolo Unicredit amplia le perdite a Piazza Affari e scivola in calo di oltre il 6% (-6,30% a 2,8 euro) dopo essere stato sospeso in apertura per eccesso di ribasso. L'ad Alessandro Profumo ieri ha scritto ai dipendenti per rassicurarli sulla situazione del gruppo e smentire i rumors che indicano l'istituto a corto di liquidità ma alla Borsa non basta.
"I coefficienti di liquidità - scrive Profumo in una mail sulla rete intranet della banca - sia a breve che a medio termine superano in maniera significativa i limiti approvati dal cda e quelli richiesti dai regolatori in tutti i paesi in cui operiamo".
Il credit default swap di Unicredit mostra stamane a sorpresa un restringimento dai livelli di ieri. A spingere il trend odierno, secondo gli operatori del settore, "l'assoluta disponibilità" delle autorità europee a intervenire tamponando i problemi. "Stamattina la situazione sul settore bancario italiano sembra paradossalmente riavvicinarsi ai livelli di venerdì, mostrando un restringimento rispetto alla chiusura di ieri, o in alcuni casi comunque un non peggioramento" dice un operatore. "Chi si aspettava segnali drammatici oggi finora non ne ha visti".
Alle 11 Unicredit, ha un credit default swap senior a 5 anni a 110-130 punti base dai 140 di ieri in chiusura e dai 90 di venerdì. "Le autorità di Irlanda, Olanda, Belgio e Lussemburgo hanno dato segnali espliciti di interesse a garantire il settore" ricorda il trader.
In Europa il Cds a 5 anni di Dexia, oggetto dell'ultimo salvataggio continentale, si stringe di 30 punti base a quota 500. Il governo irlandese, da parte sua, ha annunciato la disposizione di un accordo volto a garantire l'insieme dei depositi presso sei istituzioni finanziarie colpite dalla turbolenza della crisi finanziaria internazionale. La decisione è immediatamente operativa e a scadenza settembre 2010. Tra gli istituti dell'isola interessati dalla misura, il cds di Anglo Irish Bank è a circa 600 punti base, quello di Allied Irish Bank a 213 pb, quello di Bank of Ireland a 287.
Secondo MF-Dow Jones Merrill Lynch ha ridotto il target price di Unicredit a 4 euro da 5,4 euro di riflesso ad un taglio delle stime di Eps 2008-2010 del 20%. Rating confermato comunque a buy in virtu' del forte potenziale di upside offerto dalle quotazioni attuali.

 

 

30 Settembre 2008 12:44 ROMA

CRISI MUTUI: TAGLIO DEI TASSI DI EMERGENZA IN EUROPA

di WSI-ANSA
Potrebbero farlo già questa settimana la Bce, la Banca d'Inghilterra, la Banca Svizzera. Una misura "d'emergenza" per calmare i mercati finanziari e sostenere la crescita.

C'é una "discreta possibilità" che le principali banche centrali europee taglino i tassi d'interesse già questa settimana. Lo scrivono gli economisti di Citigroup secondo quanto riporta la Bloomberg, parlando di una misura "d'emergenza" per calmare i mercati finanziari e sostenere la crescita economica.
A tagliare i tassi, secondo la banca statunitense, potrebbero essere la Banca centrale europea, la Banca d'Inghilterra, la Banca nazionale svizzera, oltre alla Riksbank svedese e all'istituto centrale di Danimarca. E la mossa a sorpresa potrebbe arrivare già questa settimana se la Federal Reserve americana dovesse abbassare, dal 2% attuale, il tasso sui Fed Fund. Il consiglio direttivo della Banca centrale europea si riunisce giovedì a Francoforte.
Leggere anche:
SE IL PIANO NON PASSERA', NON RESTA CHE CONTARE SULLE BANCHE CENTRALI Anche se le banche centrali d'Europa tendono a muovere i tassi gradualmente con ritocchi di un quarto di punto, secondo Citigroup "una mossa più decisa, da mezzo punto, potrebbe essere appropriata per alcuni paesi". "La crisi finanziaria è divenuta così grave che ora sembra altamente probabile che i tassi debbano essere tagliati in anticipo, come risposta ai rischi di una diffusa debolezza economica". Quanto al rischio che un taglio dei tassi possa stimolare ulteriormente l'inflazione, questo sembra "piuttosto ridotto".

 

 

 

30 Settembre 2008 12:59 ROMA

Crisi mutui: fuga da mercato, volano a record depositi a Bce

(ANSA) - ROMA, 30 SET - Le banche stanno attingendo ai prestiti d'emergenza della Banca centrale europea al ritmo piu' forte dal 2002. Ma nell'attuale crisi il timore di restare senza fondi e' cosi' forte che chi fa provvista di liquidita', poi, torna a depositarla presso l'istituto di Francoforte, pur accettando di ricevere come remunerazione un tasso del 3,25%, ben inferiore a quello di mercato. Il ricorso alle 'deposit facility' della Bce e' volato cosi' al record di 44 mld di euro. Ieri le banche hanno depositato oltre un miliardo presso l'Eurotower per l'ottavo giorno consecutivo, cosa che non era mai accaduta prima secondo la Bloomberg. Allo stesso tempo le banche, alla ricerca di liquidi nonostante le forti iniezioni di fondi da parte delle banche centrali di questi giorni, sempre ieri hanno preso in prestito 15,5 miliardi di euro attraverso la 'marginal lending facility' della Bce, ossia i prestiti d'emergenza che impongono un tasso ben superiore a quelli di mercato, pari al 5,25%. Una situazione paradossale: gli istituti di credito prendono soldi in prestito per poi tornare a depositarli presso la Bce, accettando la perdita derivante dal differenziale fra i tassi d'interesse. I tassi sul mercato interbancario sono del resto a livelli record, a testimoniare che gli istituti di credito non vogliono prestarsi reciprocamente liquidita'.(ANSA).

 

 

30 Settembre 2008 13:08 ROMA

CRISI MUTUI: NOWOTNY, BCE NON PERMETTERA' CRAC GRANDI BANCHE

(ANSA) - ROMA, 30 SET - L'Unione europea non ha bisogno di un piano di salvataggio del settore finanziario come gli Stati Uniti, e in ogni caso la Banca centrale europea non permetterà il crac di banche rilevanti, tale da portare con sé una crisi sistemica. Lo ha detto Ewald Nowotny, un membro del Consiglio direttivo della Banca centrale europea, durante un'intervista radiofonica. Nowotny ha detto di aspettarsi che presto venga approvato il maxi-piano di salvataggio statunitense da 700 miliardi di dollari, e ha spiegato che l'Europa, che ha reagito "velocemente" alla crisi, ha la situazione "sotto controllo". (ANSA).
 

 

 

30 Settembre 2008 14:47 NEW YORK

BUSH: WALL STREET HA PERSO $1 TRILIONE IN UN GIORNO, IL PIANO DI SALVATAGGIO COSTA $700 MILIARDI

di WSI
Il presidente degli Stati Uniti George Bush e' apparso per l'ennesima volta in diretta TV (e' la quarta in pochi giorni), stavolta prima dell'apertura di Wall Street, per chiedere il supporto del Congresso al passaggio del piano di salvataggio delle banche, bocciato ieri dalla Camera.
"Voglio dire agli americani che la bocciatura alla Camera dei Rappresentanti del piano da $700 miliardi non e' la fine del processo legislativo. Si tratta di un iter faticoso, molti rappresentanti sono contrari per motivi legittimi, se ne discute anche molto aspramente, ma per quante difficolta' si possano incontrare durante l'iter del dibattito legislativo, cio' che conta e' che, alla fine, una legge sia passata. E la passeremo", ha detto Bush.
"L'economia americana e' in una situazione critica e bisogna che questo piano di salvataggio sia approvato", ha continuato il presidente, "affinche' l'economia ricominci a muoversi. Altrimenti gli effetti della non approvazione peggioreranno di giorno in giorno, e tutti gli americani cominceranno a sentirne le conseguenze e le sofferenze nella vita di tutti i giorni, con cali visibili nelle pensioni per la vecchiaia, nei fondi comuni, nel prezzo delle case, nella perdita di posti di lavoro".
Bush ha voluto anche forzare la mano al Congresso sostenendo che "ieri il mercato azionario ha perso con un crollo di un solo giorno oltre 1 trilione di dollari (1000 miliardi) di valore, ma questo piano cosi' importante per noi costera' $700 miliardi". "Per questo i costi di un passaggio del piano di salvataggio - ha concluso il presidente - sono certamente minori rispetto a quelli che gli Stati Uniti dovrebbero affrontare nello scenario alternativo".

 

 

 

WALL STREET: FUTURES IN PROGRESSO, RIMBALZO DOPO IL SELL-OFF

30 Settembre 2008 14:58 NEW YORK - di WSI
______________________________________________

A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa continuano a trattare in buon progresso (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio positivo per l’azionario.
Si e’ appena concluso l’intervento in diretta televisiva del presidente Bush sull’urgenza di approvare il piano di salvataggio il prima possibile per evitare un inasprimento della crisi che ha messo in ginocchio il settore finanziario. Gia’ ieri il segretario al Tesoro Paulson, particolarmente deluso dalla bocciatura del piano alla Camera, era intervenuto in una conferenza stampa per chiedere l'urgente approvazione del programma da $700 miliardi.
Dopo il massiccio sell-off di lunedi', tra gli investitori e’ tornato a prevalere un minimo di ottimismo circa la futura approvazione di un piano simile a quello bocciato ieri. La votazione sul programma (rivisto) dovrebbe tenersi giovedi’ prossimo. Con il crollo di ieri il Dow Jones e' in ribasso -22% dall'inizio dell'anno (-10% nel solo mese di settembre), lo S&P 500 e' in calo -29% dal top di ottobre 2007. Lo scrollone ha ridotto la capitalizzazione di Wall Street di $1.2 trilioni in un solo giorno (vedi dichiarazione di Bush), record negativo storico per la borsa americana.
Nel frattempo sono ancora altissime le tensioni sul mercato monetario. Nelle ultime 24 ore il LIBOR (il tasso relativo ai prestiti interbancari tra gli istituti di credito) e’ schizzato dal 2.56% a 6.88%, nuovo massimo storico: negli Stati Uniti il credito resta congelato, si teme per un brusco rallentamento degli investimenti aziendali e dei consumi da parte delle famiglie americane. Gli operatori hanno iniziato a considerare anche un taglio dei tassi d’interesse nel meeting di fine ottobre.
In calendario sono presenti i dati sul settore immobiliare (S&P Case-Shiller), sul Chicago PMI e sulla fiducia dei consumatori. Le attese per quest’ultima sono per una riduzione a 55 punti dai 56.9 di agosto.
Sugli altri mercati, recupera il petrolio: i futures con consegna novembre segnano un rialzo di $1.95 a $98.32 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in calo rispetto al dollaro a quota 1.4258. In progresso l’oro a $898.70 l’oncia (+$4.30). Invariati i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ fermo al 3.63%.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e’ in ribasso di 20.70 punti (+1.85%) a 1139.50.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna +17.50 punti (+1.16%) a 1529.50.
Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 123 punti (+1.17%) a 10597.00.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

30 Settembre 2008 15:00 NEW YORK

IMMOBILIARE USA: ALTRO COLPO, PREZZI CASE -16.3%

di WSI
Nel mese di luglio il rapporto S&P/Case Shiller, l’indicatore che monitora il prezzo medio degli immobili nelle 20 maggiori citta’ americane, scende ancora al nuovo record negativo anno su anno.
Il rapporto Standard & Poor's/Case Shiller, l’indicatore che monitora il prezzo medio degli immobili nelle 20 maggiori citta’ statunitensi, e’ risultato in calo (su base annuale) del 16.3% nel mese di luglio.
Le attese degli analisti erano per una contrazione del 16%.
Nel mese precedente l'indicatore aveva segnato una contrazione del 15.9%.
Si tratta del settimo a calo a due cifre (ogni mese dall’inizio dell’anno) e del diciottesimo calo consecutivo su base mensile.

 

 

30 Settembre 2008 15:20 ROMA

BORSA: NEW YORK; FUTURES IN RIALZO,SI PUNTA SU OK MAXI-PIANO

(ANSA) - ROMA, 30 SET - Sono in deciso rialzo i futures sugli indici della Borsa di New York: il contratto sul Dow Jones avanza di 162 punti base a 10.636,0 punti; quello sul Nasdaq-100 sale di 20,25 punti base a 1.532,25 punti; e quello sullo S&P 500 guadagna 25 punti base a 1.143,80 punti. Il rimbalzo, all'indomani del crollo dello S&P 500, giunge dopo che il senatore repubblicano Judd Gregg e il candidato democratico Barak Obama hanno dichiarato che il maxi-piano di salvataggio alla fine sarà approvato, mentre il presidente americano Bush ha sottolineato che il no espresso ieri alla Camera non rappresenta una bocciatura definitiva. Nel pre-mercato, sono in rialzo i finanziari con JPMorgan Chase (+6% a 43,45 dollari), Citigroup (+5,7% a 18,76 dollari); Goldman Sachs (+2,9% a 124,15 dollari) e Morgan Stanley (+6% a 22,25 dollari). Bene anche Sovereign Bancorp che, dopo aver accumulato ieri un ribasso del 72%, ora recupera con un +42% a 3,30 dollari, e National City che sale del 32% dopo aver perso ieri il 63%. (ANSA).

 

 

30 Settembre 2008 15:28 NEW YORK

Crisi mutui: Bush, no Camera non e' la fine,Congresso agisca

(ANSA) - NEW YORK, 30 SET - La bocciatura alla camera non significa la fine del piano di salvataggio: 'il Congresso deve agire'. Lo ha detto George W. Bush. Il piano e' necessario perche' 'l'economia si trova in un momento critico', ha affermato il presidente Usa, avvertendo che 'le conseguenze dell'inazione saranno ogni giorno peggiori'. Il danno economico sara' 'doloroso e duraturo'. 'Dobbiamo scegliere tra l'azione e la prospettiva concreta di ristrettezze economiche per milioni di americani', ha detto Bush.
 

 

 

 

WALL STREET: RIALZA LA TESTA, C'E' LA REAZIONE

30 Settembre 2008 22:05 NEW YORK - di WSI
______________________________________________

Buona reazione degli indici americani al crollo registrato in avvio di settimana, costato $1.2 trilioni in capitalizzazione. Grazie ad un crescente ottimismo sull’approvazione di un piano di salvataggio simile a quello bocciato lunedi’ dal Parlamento Usa, sul mercato azionario sono tornati a prevalere con forza gli acquisti che hanno permesso ai listini di recuperare parte del terreno ceduto nella seduta precedente. Il Dow Jones ha guadagnato il 4.68% a 10850, l’S&P500 il 5.29% a 1164, il Nasdaq e’ avanzato del 4.97% a 2082. Settembre si conferma pero’ il peggior mese dell’anno, con la piu’ brutta performance dal 2001: l’indice industriale e l’S&P500 lasciano sul terreno il 10%, il Composite perde il 13%.

A guidare il rialzo giornaliero e’ stato ovviamente l’intero comparto finanziario, in quanto maggiormente sensibile all’evolversi della situazione. Tra i colossi del settore, Citigroup e’ avanzato del 19%, JP Morgan ha guadagnato il 14%, +12% per Bank of America.

"Il mercato e’ fiducioso sul fatto che qualcosa di positivo accadra’" ha affermato John Carey, money manager di Pioneer Investment Management. La votazione sul programma (rivisto) di salvataggio dovrebbe tenersi giovedi’ prossimo e le ultime dichiarazioni giunte da entrambe le parti politiche lasciano presagire l’ok finale al piano.

Anche oggi, prima dell’apertura delle borse, il presidente Bush e’ intervenuto nuovamente in diretta televisiva il per ribadire l’urgenza di approvare il piano il prima possibile per evitare un inasprimento della crisi che ha messo in ginocchio il settore finanziario. Simili sollecitazioni sono giunte dal segretario al Tesoro Paulson, mentre i due candidati presidenziali John McCain (repubblicano) e Barack Obama (democratico) hanno invitato il Congresso a riprendere con immediatezza i lavori sul piano.

"E’ sicuramente facile puntare il dito contro i Ceo e gli speculatori di Wall Street, ma quando le societa’ inizieranno ad avere difficolta’ nell’ottenimento dei prestiti allora le prospettive di crescita saranno a richio. A quel punto la crisi causera’ perdita di posti di lavoro ed un ulteriore rallentamento dell'economia" ha affermato Jim Dunigan, managing executive of investments di PNC Wealth Management.

Nel frattempo restano ancora altissime le tensioni sul mercato monetario. Nelle ultime 24 ore il LIBOR (il tasso relativo ai prestiti interbancari tra gli istituti di credito) e’ schizzato dal 2.56% a 6.88%, nuovo massimo storico: negli Stati Uniti il credito resta pertanto congelato e cio’ solleva forti preoccupazioni su un brusco rallentamento degli investimenti aziendali e, di conseguenza, dei consumi delle famiglie americane. L’incertezza della situazione ha spinto gli operatori perfino a scontare anche un taglio dei tassi d’interesse nel meeting di fine ottobre di 50 punti base.

Note negative sono emerse dal settore immobiliare, mentre si sono attestati a livelli migliori del consensus il Chicago PMI (seppur in calo) e la fiducia dei consumatori (cresciuta a sorpresa).


Sugli altri mercati, in buon recupero il petrolio: i futures con consegna novembre hanno guadagnato $4.27 a $100.64 al barile. Sul valutario, in netto calo l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.4070. In ribasso l’oro. I futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno perso $13.60 a $880.80 l’oncia. Negativi infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.8270% dal 3.6320%. di lunedi’.

 

 

Fonte - WallStreetItalia